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Open Innovation Day del Consorzio iNEST

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Si è svolto all’Università di Padova l’Open Innovation Day del Consorzio iNEST che ha visto anche la partecipazione dell’Università degli Studi di Trieste, leader per Spoke 8, con l’intervento del Rettore Roberto Di Lenarda, e la presenza dei rappresentanti del consiglio di amministrazione Maria Cristina Pedicchio e del consiglio scientifico Pierluigi Barbieri.

La giornata ha rivestito un'importanza strategica fondamentale, consolidando i legami tra le imprese e i 9 atenei e istituti di ricerca aderenti al Consorzio.

Tra i momenti più significativi la premiazione di 40 aziende del Triveneto che si sono distinte per la capacità di innovare processi e prodotti. Obiettivo centrale è stato alimentare l’ecosistema dell’innovazione locale, imparando dalle esperienze aziendali e favorendo lo sviluppo di progetti di grande impatto in linea con il paradigma dell’Open Innovation.

L’Open Innovation è un modello di innovazione che incoraggia la collaborazione tra imprese, università e altre istituzioni, superando i tradizionali confini aziendali per favorire lo scambio di conoscenze e idee. Questo paradigma rappresenta un’opportunità straordinaria per accelerare il trasferimento tecnologico e generare valore per le imprese del Nordest.

iNEST ambisce a creare un ponte solido tra il mondo accademico e quello industriale, mettendo in comune competenze e risorse per affrontare le sfide del futuro.

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Premiate 40 aziende innovative del Triveneto
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Maurizio Prato nominato Socio Onorario dell'Accademia Gioenia di Catania

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Maurizio Prato, Professore dell’Università di Trieste e Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei è stato nominato Socio Onorario dell'Accademia Gioenia di Catania.

L'Accademia Gioenia fu fondata nel 1824 per volontà del cavaliere Cesare Borgia (1776-1837) insieme a dieci intellettuali e scienziati catanesi, con lo scopo di promuovere gli studi sui fenomeni naturali e di contribuire al progresso della scienza. L'accademia, che prende il nome dal naturalista catanese Giuseppe Gioeni d'Angiò, morto nel 1822, è entrata a far parte della "Reseau des Académies des Pays Mediterranéens" dell'UNESCO nel 1997.

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L'Accademia Gioenia fu fondata nel 1824 con lo scopo di promuovere gli studi sui fenomeni naturali e di contribuire al progresso della scienza
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Blue economy: UniTS partner di un progetto transnazionale nell'area Adriatico-Ionica

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Un gruppo di ricerca dell'Università di Trieste è stato impegnato in questi giorni, nella vicina Portorose (Slovenia), nelle attività dello Steering Committee Meeting del progetto di ricerca Innovablue, di cui il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche (DEAMS) è partner.

Il progetto Innovablue, finanziato dal programma Interreg VI-B IPA Adriatic Ionian (ADRION), mira a sostenere lo sviluppo della blue economy nell'area adriatico-ionica, promuovendo tecnologie marine innovative e creando una rete transnazionale di collaborazione. 

Con una durata prevista da luglio 2024 a dicembre 2026 e un budget totale di oltre 1,7 milioni di euro, il progetto si concentra sul rafforzamento delle capacità di innovazione attraverso la cooperazione tra i principali attori del settore.

Il DEAMS, coinvolto nelle attività del Work Package 1 - Innovazione nella blue economy - e nel Work Package 2 - Quadri normativi per l’innovazione -, è attualmente focalizzato sull'aggiornamento della Map of Excellence del progetto Innovamare e sull'ampliamento agli enti d'eccellenza nell'area ADRION, includendo nuovi attori dell'economia blu e siti di sperimentazione per tecnologie marine come robotica subacquea e sensori.

Il team di ricercatori, composto da Guido Bortoluzzi (DEAMS), Alberto Dreassi (DEAMS), Rubina Romanello (DEAMS), Chiara Marinelli (DEAMS), Alberto Marinò (DIA), Vittorio Bucci (DIA) e Serena Bertagna (DIA), offre inoltre supporto all'analisi comparativa delle norme in vigore a livello regionale e nazionale sulle tecnologie blu, con l’obiettivo di identificare ostacoli normativi e proporre soluzioni per accelerare lo sviluppo e la sperimentazione.

"Dopo progetti d'eccellenza come Innovamare e Blueair - commenta Guido Bortoluzzi, docente di Economia e gestione delle imprese e coordinatore del gruppo di lavoro triestino - UniTS si trova nuovamente coinvolta in un progetto di rilevanza internazionale sull'economia blu. Questo evidenzia il ruolo della nostra ricerca nel contribuire allo sviluppo sostenibile regionale e permette di coltivare i rapporti con partner importanti dell'area balcanica".

La rete di partner vede coinvolte importanti istituzioni della regione Adriatico-Ionica, che comprende 10 Paesi (di cui solo quattro dell'Unione Europea), tra cui Croatian Chamber of Economy, Innovation Fund of Montenegro, Unioncamere Veneto, Technology Park Ljubljana Ltd., Ss. Cyril and Methodius University di Skopje (Faculty of Electrical Engineering and Information Technologies), Region of Crete, Innovation Center of the Faculty of Mechanical Engineering Belgrade.

Nel corso dell'incontro svoltosi a Portorose i partner hanno incontrato la Faculty of Maritime and Transport dell'Università di Lubiana e la Marine Biology Station di Pirano per esplorare nuove sinergie di ricerca. Inoltre è avvenuto un confronto con gli stakeholder del progetto per individuare priorità e iniziative comuni.

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A Innovablue partecipano ricercatori del DEAMS e del DIA. Coinvolti partner da Veneto, Slovenia, Croazia, Serbia, Montenegro, Macedonia del Sud, Grecia
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PICOSATS premiata come PMI Innovativa dell'anno

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PICOSATS - Space Technologies Solutions, la startup nata come spin-off dell’Università di Trieste e specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di telecomunicazioni satellitari all'avanguardia di piccole dimensioni, si è aggiudicata la prima edizione del Premio PMI Innovativa.

Il premio è assegnato da InnovUp – l’associazione che dal 2012 rappresenta e unisce la filiera dell’innovazione italiana – in collaborazione con InValue, con l’obiettivo di valorizzare le piccole e medie imprese italiane che si distinguono per capacità di innovazione, impatto tecnologico e contributo al progresso economico e sociale del Paese.

Selezionata dal Polo Tecnologico Alto Adriatico “Andrea Galvani” come vincitrice della fase regionale per il Friuli Venezia Giulia, PICOSATS ha poi conquistato il titolo di PMI Innovativa dell'anno nella competizione nazionale.

L’azienda, con sede all’Area Science Park di Padriciano, sviluppa transponder proprietari e antenne – RADIOSAT e BEAMSAT – fornendo servizi per applicazioni spaziali dedicati ai piccoli satelliti. L’attività si basa su partenariati strategici con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

A novembre 2023, la tecnologia di PICOSATS è stata integrata a bordo della portante satellitare ION di D-Orbit nella missione Transponder-9 di SpaceX, con una validazione in orbita di grande successo.

PICOSATS ha superato la concorrenza di altre quattro PMI finaliste, selezionate da diversi parchi tecnologici italiani. Aortic Lab, candidata del Piemonte e supportata dal Bioindustry Park con Environment Park, Sigma Ingegneria, rappresentante della Toscana e selezionata dal Polo Tecnologico di Navacchio, Optoelettronica Italia, azienda della provincia di Trento segnalata da Trentino Sviluppo, e Faba, realtà del Veneto.

"Il premio di InnovUp ci onora, soprattutto per la levatura delle altre finaliste, PMI innovative che operano in maniera eccezionale", ha commentato Anna Gregorio, docente di Astrofisica all’Università di Trieste, fondatrice e presidente di PICOSATS.

"L’aspetto più importante di PICOSATS – prosegue la docente del Dipartimento di Fisica di UniTS – è il team! Lavorare con ragazzi e ragazze molto giovani è ogni giorno più bello e stimolante. A questo, ovviamente, si aggiunge la tecnologia, che per essere sempre all’avanguardia nel settore Spazio è estremamente costosa".

Durante la premiazione, Anna Gregorio ha inoltre ricordato il ruolo dei fondi di investimento – Liftt, Progress Tech Transfer e Galaxia – e di tutti i soci. Ha concluso ringraziando l’Università di Trieste – dove dieci anni fa è iniziata la storia di PICOSATS – Area Science Park e il Polo Tecnologico Alto Adriatico, sottolineando l’importanza dei parchi scientifici e tecnologici come luoghi di innovazione.

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La startup, nata come spin-off dell’Ateneo e specializzata in tecnologie satellitari, si aggiudica il premio dell’Associazione che rappresenta la filiera dell’innovazione italiana.
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Online l’indagine “Mobilità della Conoscenza 2024”

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Il Friuli Venezia Giulia conferma il trend positivo di ripresa post-pandemia per quanto riguarda il flusso di ricercatori e docenti stranieri degli enti e gli incoming: è quanto emerge dall’indagine annuale “Mobilità della Conoscenza” realizzata da Area Science Park, che dal 2005 raccoglie i principali dati su studenti, ricercatori e docenti delle istituzioni di ricerca partner del SiS FVG.

L’indagine rivela che gli studenti iscritti all’anno accademico 2022/2023 sono stati 36.925 in totale, il 7% dei quali di nazionalità straniera (nell’anno accademico 2021/2022, gli studenti iscritti erano 36.459, dei quali il 6% di stranieri). Le studentesse rappresentano il 56% degli iscritti (con un aumento dell’1% rispetto alla scorsa indagine) e frequentano soprattutto i corsi di laurea in ambito Umanistico o inerenti alle Scienze Sociali.

Il numero degli studenti incoming, 707 in totale, si sta finalmente avvicinando ai dati pre-pandemia. Il 75% di questo target ha una cittadinanza europea, il 53% è donna mentre il 47%, appartiene all’area della Matematica, Fisica, Informatica, Ingegneria, Scienze della Terra e dell’Universo. Gli studenti iscritti in mobilità outgoing sono invece 1.104: i Paesi dell’Europa UE sono la destinazione del 93% di questo target, che per il 53% è composto da studenti iscritti ai corsi in Scienze Umane e Sociali.

Per quanto riguarda i ricercatori e docenti che lavorano negli enti scientifici che fanno parte del Sistema Scientifico e dell’innovazione – SiS FVG, nel 2023 la loro presenza ha raggiunto le 3.641 unità. Sebbene in aumento di circa 280 rispetto al 2022, il numero complessivo rimane tuttavia lontano dalle presenze registrate prima della pandemia (erano 6.960 nel 2019). Per quanto riguarda la componente straniera in forza presso gli enti del SiS FVG, il 2023 ha visto il maggior aumento degli ultimi 4 anni, passando da 636 a 804 unità, sebbene i numeri rimangano ancora lontani da quelli pre-pandemia.

Al contrario la mobilità incoming di ricercatori e docenti è aumentata di quasi 4.000 unità, raggiungendo le 7.854 presenze. Anche la mobilità outgoing vede un aumento nel 2023, con 75 viaggi all’estero, principalmente verso i Paesi dell’Europa UE (43%) ma anche verso i Paesi Asiatici (20%, India e Cina escluse).

Sommando tutti gli stranieri presenti negli enti del Sistema Scientifico e dell’Innovazione del FVG, si nota un ulteriore forte incremento rispetto all’anno precedente, da 7.597 a 11.934 presenze, dato che si avvicina a quello rilevato prima della pandemia (circa 14.000).

Consulta l’indagine completa, disponibile in italiano e inglese: https://www.areasciencepark.it/pubblicato-il-report-mobilita-della-conoscenza-2024/

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Realizzata da Area Science Park, il report include dati UniTS
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Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro entra nella rete europea CONRIS

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Il Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro dell’Università di Trieste da gennaio è ufficialmente partner della rete europea CONRIS (Cooperation Network for Risk, Safety e Security Studies). 

Quella della laurea sanitaria di UniTS è la prima full membership italiana al network internazionale.

L’adesione, dopo un biennio nel ruolo di previsional partner, rappresenta un riconoscimento della qualità dell’offerta formativa del corso di laurea, orientata alla tutela della salute, alla sicurezza ambientale e alimentare e alla sanità pubblica. 

CONRIS riunisce i percorsi formativi universitari che sono focalizzati sulla gestione e sulla valutazione dei rischi. Attraverso collaborazioni tra università europee, promuove la ricerca scientifica e lo scambio di competenze nel campo della sicurezza e della prevenzione. L’adesione del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione offre agli studenti UniTS nuove opportunità di crescita accademica e professionale, tra cui la partecipazione a programmi Erasmus e a eventi di rilevanza internazionale.

“La partecipazione alla rete CONRIS e l'attivazione di programmi Erasmus – commenta la prof.ssa Francesca Larese Filon, coordinatrice del corso di laurea - garantirà ai nostri studenti l'opportunità di arricchire la propria formazione con esperienze internazionali di alto livello. Partecipando alle international schools, gli studenti potranno confrontarsi con approcci e metodologie differenti nella gestione della sicurezza sul lavoro e della prevenzione, ampliando così le proprie competenze e le prospettive professionali”.

CONRIS promuove eventi scientifici come l’European Students Research Conference for Risk Safety Security (ESRC), una conferenza internazionale in cui i giovani ricercatori di tutta Europa possono presentare i propri studi su tematiche legate ai rischi, alla sicurezza e alla protezione.

Nel 2024, l’ESRC ha premiato l'eccellenza delle ricerche condotte da Ambra Lorenzini ed Elia Buttolo, due studenti del corso di laurea che si sono concentrati sulla valutazione dei rischi legati all'esposizione a nanomateriali nei laboratori.

Il Corso di Studi in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, attivato dal Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute (DSM), ha sede da tre anni nel Polo Universitario UniTS di Gorizia, dove si svolgono le lezioni e i laboratori che preparano professionisti nei settori della prevenzione e della valutazione dei rischi.

Il percorso formativo, articolato in insegnamenti teorici e pratici, laboratori e tirocini, assicura lo sviluppo di competenze trasversali e specifiche, indispensabili per svolgere attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e veterinaria, nei vari ruoli ed ambiti professionali pubblici e privati, sanitari e biomedici.

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Il corso di laurea UniTS è il primo full member italiano del network. Per gli studenti previsti programmi Erasmus ed eventi internazionali dedicati alla didattica e alla ricerca
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Studio UniTS nella top ten 2024 di Nature Digital Medicine

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Uno studio realizzato dall’Università di Trieste in collaborazione con Yale University, pubblicato da Nature Npj Digital Medicine, è entrato nella top ten degli articoli più citati nel corso del 2024 sulla prestigiosa rivista scientifica, classificandosi all’ottavo posto della classifica stilata dall’editore.

L’articolo intitolato "Optimization of hepatological clinical guidelines interpretation by large language models: a retrieval augmented generation-based framework” ha visto il contributo di un gruppo di ricerca interdisciplinare UniTS, composto da Simone Kresevic, dottorando in Ingegneria biomedica e clinica, Miloš Ajčević e Agostino Accardo del Dipartimento di Ingegneria e Architettura e Lory Saveria Crocè, gastroenterologa del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute.

Lo studio ha fruito della collaborazione tra il gruppo di ricercatori dell’Ateneo giuliano e la Yale School of Medicine, in particolare del centro Human+Artificial Intelligence in Medicine di New Heaven (Connecticut, USA), con i contributi di Dennis L. Shung, direttore del laboratorio di ricerca, e di Mauro Giuffrè, co-autori dell'articolo.

I ricercatori hanno esplorato l’utilizzo di sistemi di AI generativa in grado di comprendere e generare linguaggio umano mediante l'elaborazione di grandi quantità di dati, i Large Language Models – LLM, cioè i modelli linguistici di grandi dimensioni, per ottimizzare il supporto alle decisioni cliniche nel campo della medicina.

In questo studio è stata pertanto sviluppata un'infrastruttura digitale (framework) basata su LLM che, attraverso una corretta formattazione delle linee guida cliniche, potrebbe migliorare la consultazione e l'applicazione delle stesse nella pratica clinica.

La ricerca si concentra, in particolare, sull’integrazione di questi modelli di Intelligenza Artificiale per migliorare l’interpretazione delle linee guida mediche relative alla gestione delle infezioni croniche causate dal virus dell’epatite C (HCV).

Questo sistema, utilizzando tecniche di Retrieval Augmented Generation (RAG), un metodo che consente di estrarre le informazioni rilevanti contenute nelle linee guida cliniche, rielaborarle mediante LLM e, attraverso il processo generativo, fornire risposte a domande relative alle linee guida in modo chiaro e accuratamente strutturato. 

L'attività di ricerca ora prosegue per espandere il funzionamento del framework su diverse patologie del fegato. Questo filone di ricerca potrebbe offrire un sistema in grado di supportare i medici con decisioni basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili.

"Con questo approccio - spiega il dott. Simone Kresevic, prima firma dell’articolo assieme a Mauro Giuffrè - stiamo ponendo le basi per utilizzare l'intelligenza artificiale nella pratica clinica quotidiana. La medicina basata sull'evidenza, che rappresenta un pilastro fondamentale della medicina moderna, punta a integrare le migliori evidenze scientifiche disponibili con l'esperienza clinica e le necessità dei pazienti. Tuttavia, la complessità e il volume delle linee guida cliniche rappresentano spesso una barriera significativa nella loro applicazione.

Attraverso questo framework - conclude Kresevic - possiamo offrire uno strumento a supporto del clinico e dunque supportare una medicina basata sull'evidenza e personalizzata, colmando il divario tra la ricerca di alta qualità e l'assistenza sanitaria concreta, soprattutto in ambiti complessi come l'epatologia”.

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L'articolo di Kresevic, Ajčević, Accardo e Crocè, in collaborazione con l’Università di Yale, sull’utilizzo dell’AI nella pratica clinica è l'ottavo più citato tra le pubblicazioni della prestigiosa rivista
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UniTS per il Giorno della Memoria

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La notte del 27 gennaio UniTS ricorderà a chi guarderà la sua facciata illuminata di rosso che in tutto il mondo si celebra il Giorno della Memoria, dedicato alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto.

La data è stata stabilita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite perché il 27 gennaio del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nell'operazione Vistola – Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz rivelando alla comunità internazionale gli orrori del regime nazista.

Per approfondire la conoscenza della Shoah e delle deportazioni, lunedì 27 gennaio 2025, a partire dalle 16, al Teatro Miela si svolgerà l’undicesima edizione del Convegno multidisciplinare "Convivere con Auschwitz. Nell’ecatombe"

PROGRAMMA: https://portale.units.it/it/eventi/convegno-multidisciplinare-convivere-con-auschwitz-nellecatombe 

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Università di Trieste e associazione culturale Stazione Ernesto Nathan Rogers, rientra nella rassegna Rogers' Forum, finanziata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Il calendario completo delle celebrazioni a Trieste è consultabile qui: https://www.comune.trieste.it/it/novita-227102/comunicati-227104/27-gennaio-2025-giorno-della-memoria-cerimonia-commemorativa-alla-risiera-di-san-sabba-e-programma-attvita-culturali-291581

Inoltre, dal 26 febbraio al 3 marzo 2025, circa quaranta studenti parteciperanno al viaggio all'ex lager di Auschwitz-Birkenau, rientrante nel progetto Promemoria_Auschwitz promosso dall'associazione Deina APS. Di seguito le informazioni: https://www.deina.it/promemoria-auschwitz 

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Convegno “Convivere con Auschwitz” e facciata colorata di rosso
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Studenti UniTS in partenza per Erasmus + Studio

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Aula affollata di studenti UniTS pronti a partire per il Programma Erasmus + Studio, dedicato alle Lauree Triennali, Magistrali e ai dottorandi.


L’International Day UniTS si conferma appuntamento irrinunciabile per i ragazzi che vogliono vivere un’esperienza di formazione all’estero: le testimonianze di chi ha già vissuto questo tipo di esperienza e le informazioni fornite dallo staff dell’ateneo hanno illustrato tutti i vantaggi del Programma.
Ospite d'eccezione la giornalista scientifica e biologa Cristina Serra.

I numeri UniTS di Erasmus + Studio sono ottimi: il finanziamento ottenuto è di circa 1.600.000 € mentre la valutazione ricevuta dall’Agenzia Nazionale del Programma per la gestione delle attività è la più alta degli ultimi sette anni (punteggio di 90/100).

In crescita i numeri degli studenti in uscita (outgoing) con 522 assegnazioni per il 2024/25 (+ 9.4 %), mentre quelli previsti in arrivo (incoming) sono in leggero rialzo con 206, numero destinato a salire.

Da segnalare anche la crescita delle Short Term Mission riservate ai Dottorandi con 32 assegnazioni nel 2023/24 (a fronte delle 15 della tornata precedente), della partecipazione dei docenti (+ 90%) e dello staff di ateneo (+ 74%).

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Successo dell’edizione 2025 di International Day
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Bollino Azzurro "Onda" alla Clinica universitaria di Urologia

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La Clinica urologica dell’Ospedale di Cattinara, struttura universitaria che è sede della Scuola di Specializzazione in Urologia di UniTS, si conferma un’eccellenza nazionale nel trattamento del tumore della prostata.

La Prostate Cancer Unit di Trieste, infatti, ha ottenuto per la seconda volta consecutiva il Bollino Azzurro assegnato dalla a Fondazione Onda ETS, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. Il riconoscimento intende individuare i centri virtuosi che offrono servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in ottica multidisciplinare, con focus sul carcinoma prostatico e sulle complicanze funzionali post chirurgiche.

“L’assegnazione del Bollino Azzurro - sostiene il Prof. Giovanni Liguori, Direttore della Clinica Urologica ASUGI e docente di Urologia e Andrologia dell’Università di Trieste - riconosce il nostro impegno nel mettere a disposizione dei pazienti, affetti sia da patologie tumorali che da patologie benigne, non solo terapie innovative, ma un approccio globale che considera i molteplici aspetti della salute uro-andrologica, integrando prevenzione e cura e ponendo grande attenzione alla conservazione della qualità della vita”. 

“Un approccio – prosegue il Prof. Liguori – che sia io che il Prof. Paolo Umari puntiamo a trasferire alle nuove generazioni di urologi che formiamo nella Scuola di Specializzazione di UniTS".

La Prostate Cancer Unit di Trieste, coordinata dal dott. Gianluca D’Aloia, è formata da specialisti di diverse branche, tra cui urologi, oncologi, radiologi, radioterapisti, anatomopatologi, specialisti in medicina nucleare e infermieri che garantiscono una presa in carico complessiva e soluzioni terapeutiche personalizzate.

“Parallelamente al Bollino Rosa - spiega la dottoressa Luisa Dudine, referente territoriale della Fondazione Onda – dedicato all’impegno nella cura e nell’assistenza per i problemi di salute che maggiormente investono le donne e che necessitano di approcci e competenze specifiche, il Bollino Azzurro pone l’attenzione sulle patologie che maggiormente colpiscono gli uomini. Le cancer unit devono saper affrontare non solo i problemi di salute dei pazienti, ma anche le ricadute su quanti stanno loro accanto”.

 

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Il riconoscimento dell'Osservatorio nazionale sulla salute di genere alla Prostate Cancer Unit conferma l'eccellenza dell'urologia triestina
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