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Si terrà sabato 10 e domenica 11 maggio la 20ᵅ edizione del Trofeo "Romana Calligaris", manifestazione internazionale di nuoto in vasca lunga (50 m) che promette di regalare spettacolo al pubblico del Centro Federale di Trieste - Piscina “Bruno Bianchi”. A sfidarsi saranno oltre 750 partecipanti, appartenenti a 41 società provenienti principalmente da Fvg, Veneto, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Puglia, Slovenia, Serbia, Ungheria, Spagna, Inghilterra e Francia.

LA SINERGIA CON L’UNIVERSITÀ DI TRIESTE
Quest’anno ricercatori e studenti dell’Università di Trieste dei gruppi di ricerca in Clinical Applied Physiology and Kinesiology (Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute), e in Ingegneria Biomedica (Dipartimento di Ingegneria e Architettura), valuteranno le caratteristiche neuromuscolari di alcuni atleti che parteciperanno al Trofeo per approfondire il ruolo della muscolatura della spalla e del tronco nei diversi stili del nuoto e in diverse condizioni.

L’obiettivo è anche quello di fornire strumenti a supporto allo staff tecnico e sanitario degli atleti. 

Il gruppo di lavoro, che sarà affiancato dal Direttore Tecnico della Triestina Nuoto Alessandro Mencarelli e dal biomeccanico Ivo Ferretti, è guidato da Alex Buoite Stella, ricercatore e docente di Fisiologia al Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute di UniTS. 

“Il progetto - spiega Buoite Stella - è nato alcuni anni fa dalla scintilla di alcuni studenti di fisioterapia che ci hanno incoraggiato a entrare nello splendido mondo degli sport natatori e d’acqua, che ci ha portato ad acquisire competenze e strumenti per studiare al meglio gli atleti fuori e dentro la vasca”. 

I primi risultati sono già arrivati ma il lavoro da fare è ancora tanto: “Negli ultimi anni abbiamo già pubblicato una serie di articoli legati al ruolo della spalla del nuotatore, specialmente alla luce della gestione di quella articolazione. Intendiamo continuare a collaborare per studiare gli sport natatori con un approccio scientifico traslazionale (un metodo di approccio che allo studio clinico e teorico unisce l’azione sul campo), per poter fornire agli atleti e allo staff, sia tecnico che sanitario, informazioni utili per ottimizzare la performance, ridurre il rischio di infortuni o aiutare il recupero”.

I CAMPIONI PRESENTI
Gli atleti che cattureranno maggiormente l’attenzione sono, al maschile, la doppia medaglia di bronzo olimpica Federico Burdisso e uno dei più grandi stileliberisti italiani della storia come Luca Dotto e, al femminile, il trio composto dalla staffettista azzurra a Parigi 2024 Emma Virginia Menicucci e da Nika Godun (moscovita di passaporto francese) e Anja Crevar (serba). Da sempre però il Trofeo Calligaris è sinonimo anche di nuoto inclusivo e atleti/e paralimpici capaci di prendersi la scena a Mondiali e Olimpiadi: in questa edizione vedremo all’opera, oltre alla squadra della Triestina Nuoto, anche Vittoria Bianco (portacolori del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa che alle Paralimpiadi di Tokyo ha conquistato l’oro nella staffetta 4x100 stile libero e alle Paralimpiadi di Parigi 2024 il bronzo sui 400 stile libero nella categoria S9) e Giorgia Marchi (triestina delle Fiamme Oro che nella categoria S14 è stata capace di partecipare ai 100 rana delle Paralimpiadi di Tokyo 2020 e di colorarsi di bronzo agli Europei 2024). Non scenderà in acqua ma presenzierà alle premiazioni di domenica pomeriggio uno dei volti più noti della nazionale italiana di nuoto paralimpico: Antonio Fantin (Fiamme Oro), friulano di Latisana che, nella categoria S6, ha conquistato 7 medaglie alle Paralimpiadi, 8 ori mondiali e 10 ori europei.