La Barcolana Dragon Boat University Challenge si conferma un successo tra sport, aggregazione, divertimento e sfide all’ultima pagaiata Read more about La Barcolana Dragon Boat University Challenge si conferma un successo tra sport, aggregazione, divertimento e sfide all’ultima pagaiata Immagine Progetto senza titolo (58).png Data notizia Wed, 08/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Destinatari target Studenti iscritti Territorio e società Testo notizia Una giornata all’insegna dell’aggregazione e della forza inclusiva dello sport, uno scenario spettacolare, un momento di sfida dove il valore del lavoro di squadra viene coltivato e incrementato pagaiata dopo pagaiata. Dopo il grande successo del 2024 è tornato l’appuntamento, inserito quest’anno all’interno della 57ᵅ edizione della Barcolana, con la Barcolana Dragon Boat University Challenge organizzata dal CUS Trieste in collaborazione con l'Università degli Studi di Trieste, il CUS Venezia, la Società Velica di Barcola e Grignano e con il contributo del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia. L’evento ha visto le imbarcazioni con testa e coda a forma di dragone sfidarsi nel bacino San Giusto con a bordo gli studenti delle squadre del CUS Trieste, CUS Bari, CUS Venezia e CUS Udine con gli studenti friulani che sono andati a rinforzare le fila delle due formazioni venete (CUS Venezia Ca’ Foscari e CUS Venezia Iuav). Dopo la Cerimonia di dipintura degli occhi del Drago, attraverso la quale si sono augurate le maggiori fortune alle imbarcazioni seguendo il rito tradizionale cinese, sul percorso di 150 m adiacente al Molo Audace si sono scatenate le sfide tra i quattro collettivi composti da 16 atleti/e ciascuno.Il CUS Trieste si è tolto la soddisfazione di vincere l’evento in casa realizzando prima percorso netto nel Girone Eliminatorio, cogliendo tre successi su altrettanti duelli affrontati, e poi sconfiggendo nuovamente il CUS Bari nella Finale più ambita (1°- 2° posto). Sul terzo gradino del podio è salito il CUS Venezia Ca’ Foscari che, nella Finale 3° - 4° posto, ha vinto il derby con il CUS Venezia Iuav.La classifica finale ha vinto dunque il trionfo del CUS Trieste (1°) davanti al CUS Bari (2°), CUS Venezia Ca’ Foscari (3°) e CUS Venezia Iuav (4°). “Questo pomeriggio – ha sottolineato la Rettrice dell’Università di Trieste Donata Vianelli - all’insegna del divertimento e dell’aggregazione dimostra ancora una volta come il nostro ambiente universitario non sia solo ricerca e studio ma sappia abbracciare anche lo sport e i suoi valori. La Barcolana Dragon Boat University Challenge, che vede alla base dell’organizzazione diverse realtà capaci di unire le forze e creare sinergie produttive, si è confermata un’occasione preziosa per mettere in campo la forza aggregativa della pratica sportiva: sport che alla Dragon Boat è inclusivo e in grado di regalare ai partecipanti un’esperienza unica di conoscenza reciproca e cultura della forza collettiva”. “L’università è un pilastro fondamentale della formazione dei giovani - ha commentato il Presidente della Società Velica di Barcola e Grignano Mitja Gialuz - non solo sul piano culturale ma anche nella crescita personale e valoriale. Oggi la Costituzione riconosce lo sport come strumento essenziale di formazione e credo che le università, attraverso i CUS, possano e debbano promuovere sempre di più l’attività sportiva come parte integrante del percorso accademico. In questo senso, la Barcolana Dragon Boat University Challenge rappresenta un esempio straordinario: unisce il mondo universitario allo spirito del mare e della squadra, portando in Barcolana una disciplina che incarna perfettamente i valori di cooperazione, energia e inclusione”. “Sulla scia del successo dell’edizione 2024 - ha sottolineato il presidente del CUS Trieste Michele Pipan - il Dragon Boat è tornato su una scala più ampia dimostrandosi uno strumento prezioso per promuovere la solidarietà nell’impegno sportivo, il lavoro di squadra e l’inclusione. L’edizione 2025 si è svolta all’insegna di questo spirito, coinvolgendo partecipanti di ogni livello di abilità, genere e nazionalità. L’obiettivo principale, ovvero mettere in risalto la cooperazione tra i singoli atleti che possono, ognuno, contribuire secondo le proprie capacità a raggiungere un obiettivo comune, è stato pienamente raggiunto. Mi preme ringraziare le rappresentative dei CUS di Bari, Venezia e Udine che hanno voluto essere fortemente presenti all’appuntamento”. Abstract Nel Bacino di Piazza Unità la vittoria è andata ai padroni di casa del CUS Trieste Mostra nel diario On Periodo di permanenza in Magazine Thu, 09/10/2025 - 12:00 - Sun, 09/11/2025 - 12:00
Packaging biodegradabile: partito il progetto Be – UP, UniTS unico ateneo italiano coinvolto Read more about Packaging biodegradabile: partito il progetto Be – UP, UniTS unico ateneo italiano coinvolto Immagine Progetto senza titolo (57).png Data notizia Wed, 08/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia E’ partito il nuovo progetto di ricerca finanziato con 8,5 milioni di euro dal Programma Horizon Europe “Be-UP”, per la realizzazione di nuovi polimeri rinnovabili per la produzione e uso di packaging biodegradabile in tutta Europa. Coordinato da ITENE (Spagna), Be-UP riunisce un consorzio di 17 organizzazioni private e pubbliche da 9 Paesi con UniTS come unica Università italiana presente. Coinvolte le aziende Novamont, Particula, Hybrid Catalysis, Isotech, Aptar Group, Imerys, Innotech (Grupo Lantero) e i laboratori Polinivo, Normec, Cebimat, FTPO e IDENER. European Bioplastics e il cluster di competitività Polymeris garantiranno l'amplificazione dei risultati di Be-UP con il supporto dell’associazione spagnola per la standardizzazione (UNE).In dettaglio, il progetto Be-UP intende sviluppare metodi pionieristici per la sintesi e processamento industriale (estrusione, stampaggio a iniezione e termoformatura) di poliesteri ottenuti con materie prime a base biologica. Be-UP utilizzerà bio-catalizzatori e additivi sostenibili ma integrerà anche strumenti avanzati di modellazione digitale multi-oggetto in modo da raggiungere contemporaneamente alte prestazioni tecniche, sostenibilità e biodegradabilità dei polimeri.Il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Trieste è coinvolto nel progetto con un team multidisciplinare che integra biocatalisi (prof.ssa Lucia Gardossi), chimica computazionale (prof. Emanuele Carosati) e spettroscopia (prof.ssa Fioretta Asaro). La ricerca viene portata avanti grazie a un finanziamento di circa 330.000 € per quattro anni, che ha permesso l’avvio di un contratto di ricerca e di una borsa di dottorato. Un’ulteriore posizione verrà aperta nel 2026. Negli ultimi anni il team di UniTS ha progettato e sintetizzato enzimaticamente nuovi poliesteri a base biologica che, grazie alla collaborazione con il gruppo di ecologia della prof.ssa Monia Renzi del Dipartimento di Scienze della Vita di UniTS, hanno anche posto le basi per la realizzazione di test rapidi in grado di valutare l’ecotossicità e la biodegradabilità marina dei poliesteri. Questi studi aprono nuove prospettive per la progettazione razionale di polimeri sostenibili per l’ambiente e dimostrano l’importanza delle collaborazioni multidisciplinari per la soluzione delle complesse sfide ambientali che la scienza si trova ad affrontare. Risultati che hanno portato alla partecipazione al progetto Be-UP e ottenuti grazie a due finanziamenti Marie Skłodowska-Curie (RenEcoPol e InterFACES) e tramite PNRR - NextGenerationEU (ICSC—Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data and Quantum Computing, Spoke 7).Al termine di Be - UP saranno realizzati prototipi di imballaggio con un livello elevato di maturità tecnologica (TRL7) in modo da convalidare i materiali sviluppati. La loro biodegradabilità sarà valutata in vari scenari di fine vita, che includono sia ambienti naturali aperti che condizioni controllate, ed il team di UniTS svilupperà modelli computazionali capaci di correlare la struttura dei polimeri alla loro biodegradabilità marina.Questo approccio, basato su dati concreti, contribuirà a migliorare le conoscenze su cui si basano le normative europee, sosterrà la competitività industriale e accelererà la transizione verso una bioeconomia realmente circolare, fornendo un contributo diretto a diversi piani d'azione e strategie europee, come la strategia sulla plastica, la direttiva sulla plastica monouso, il piano d'azione per l'economia circolare e il regolamento sugli imballaggi e i rifiuti. Abstract Finanziato dal Programma Horizon Europe con 8,5 milioni di Euro Mostra nel diario Off
Sicurezza antincendio delle facciate fotovoltaiche: si conclude il progetto 3FiRES Italia - Cina Read more about Sicurezza antincendio delle facciate fotovoltaiche: si conclude il progetto 3FiRES Italia - Cina Immagine Titolo (17).jpg Data notizia Tue, 07/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Enti e aziende Testo notizia Sono stati presentati all'Università di Trieste i risultati del progetto 3FiRES - Research on BIPV Photovoltaic Facades for Fire Spread Mechanisms, Structural Failures and Resilience Improvement Methodologies, che ha visto la partnership dell'Ateneo triestino e della University of Science and Technology of China (USTC).3FiRES è uno dei dieci progetti di grande rilevanza selezionati all'interno del Programma Esecutivo di Cooperazione Scientifica e Tecnologica tra Italia e Cina, iniziativa bilaterale co‑finanziata dal MAECI – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dal MOST – Ministry of Science and Technology of China.La collaborazione, di durata biennale e con un finanziamento complessivo di 500 mila euro, è stata coordinata dalla prof.ssa Chiara Bedon (UniTS) e dal prof. Yu Wang (USTC).Collocato nell’ambito “Green Energy and related research”, 3FiRES ha studiato – con metodi analitici, numerici ed esperimentali – il comportamento delle facciate fotovoltaiche integrate (BIPV, Building Integrated Photovoltaics) sottoposte ad azioni estreme e accidentali, in particolare l’incendio. Questi sistemi innovativi per la generazione elettrica contribuiscono in modo significativo alla sostenibilità delle costruzioni green e devono al contempo garantire prestazioni strutturali e architettoniche adeguate anche in condizioni limite.Per l’Università di Trieste lo studio ha visto la collaborazione di un gruppo multidisciplinare del Dipartimento di Ingegneria e Architettura (DIA), che ha messo a sistema competenze di ingegneria civile, elettrica e architettura, grazie al coinvolgimento di Alessandro Massi Pavan, Vanni Lughi, Luca Cozzarini, Marco Fasan, Adriano Venudo e con la partecipazione di diversi giovani ricercatori.L’attività ha compreso estese campagne sperimentali svolte nei laboratori del DIA a Trieste e, soprattutto, presso lo State Key Laboratory of Fire Science (USTC) a Hefei e il Fire Laboratory dello Slovenian National Building and Civil Engineering Institute (ZAG) a Logatec. I dati raccolti hanno consentito di sviluppare e affinare strategie di modellazione numerica ad elementi finiti. I risultati sono stati disseminati attraverso numerose pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali e presentazioni in conferenze di primo piano, oltre a due volumi editi da EUT – Trieste University Press. Un esito di particolare rilievo è il brevetto depositato presso la China National Intellectual Property Administration (CNIPA) e concesso nell’aprile 2025.Il brevetto riguarda la prototipazione di un dispositivo e metodo di indagine sperimentale per l’analisi di vetri fotovoltaici integrati sottoposti a incendio, che permette di variare diversi parametri di prova. La proprietà intellettuale dell'opera è dei seguenti ricercatori: prof. Yu Wang, dott. Haonan Chen, dott. Dezhi Ran, dott. Wei Chu, prof. Chiara Bedon.Alcune prime applicazioni e risultati dello studio alla base del brevetto sono stati pubblicati sull’International Journal of Thermal Sciences. Abstract Finanziato dal MAECI e dal Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese, lo studio ha visto la partecipazione dei ricercatori del DIA coordinati da Chiara Bedon. Tra gli output anche il deposito di un brevetto Mostra nel diario On Periodo di permanenza in Magazine Thu, 09/10/2025 - 12:00 - Sun, 09/11/2025 - 12:00
Laureati magistrali UniTS tra i più richiesti in Italia Read more about Laureati magistrali UniTS tra i più richiesti in Italia Immagine Titolo (50).jpg Data notizia Mon, 06/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Destinatari canale Ateneo Testo notizia Frequentare la laurea magistrale all’Università di Trieste incide in modo molto positivo su occupabilità e prospettive carriera. Le elaborazioni dell’Osservatorio Talents Venture su dati AlmaLaurea 2024/2025, riportate da Il Sole 24 Ore, evidenziano che i laureati UniTS hanno tassi di ingresso nel mercato del lavoro che permettono all'Ateneo triestino di eccellere a livello nazionale. Questi risultati sono il frutto di un lavoro che unisce un’offerta formativa di secondo livello (magistrali biennali e a ciclo unico) in costante aggiornamento e attenta alle esigenze e alle evoluzioni del mondo produttivo a un placement capace di orientare e preparare studenti e neolaureati all'avvio della carriera lavorativa.A contare, dunque, non è solo l’ambito di studio, ma anche l’ateneo in cui si consegue il titolo: per lo stesso corso le differenze tra università possono superare i 50–60 punti percentuali nel tasso di occupazione.Cinque podi, quattro primi postiNei ranking per gruppo disciplinare UniTS ottiene il 1° posto nell’area Economico (LM biennale) con 96% di occupati, il 1° posto nel gruppo Medico‑sanitario e farmaceutico (Ciclo unico) con 95,6%, e il 1° posto in Architettura e Ingegneria Civile sia per le LM biennali sia per i Corsi a ciclo unico, in entrambi i casi con 100% (ex aequo nazionale). Completa il quadro il 2° posto nel gruppo Giuridico (Ciclo unico), con 78,8%, a ridosso della vetta.Questi risultati coprono ambiti professionali importanti per lo sviluppo e l’innovazione: dalle aree tecnico‑ingegneristiche e medico‑sanitarie ai percorsi economici e giuridici.Un ateneo orientato verso il mercato del lavoroL’’Ateneo ha consolidato negli anni un sistema di placement strutturato, coordinato dal Career Service di Ateneo che organizza un evento come job@UniTS, il Career day che ogni anno ospita oltre 50 aziende e coinvolge circa 700 studenti e neolaureati, confermandosi un momento chiave di incontro tra domanda e offerta di lavoro. L'offerta di servizi rivolti agli studenti prevede inoltre laboratori di orientamento dedicati alla stesura del curriculum vitae, alla simulazione di colloqui di selezione e allo sviluppo delle soft skills, ma anche attraverso la promozione di tirocini curricolari e l’attivazione di tirocini post lauream, recruiting day di aziende leader di settore a livello internazionale, progetti occupazionali mirati e una rete Alumni in raccordo con imprese e istituzioni. L’obiettivo è ridurre i tempi di ingresso nel lavoro e consolidare relazioni stabili con il tessuto produttivo; i dati AlmaLaurea confermano, inoltre, retribuzioni superiori alla media nazionale, con una progressione positiva a cinque anni.Imprenditorialità e cultura dell’innovazioneAccanto al placement, UniTS ha sviluppato un percorso di avvio all’imprenditorialità con l’Innovators Community Lab (ICLab), un percorso che unisce role‑modeling, mentoring, visite in azienda e project work per unire le competenze accademiche alla cultura d’impresa e offire ulteriori opportunità di sviluppo professionale agli studenti.Un'offerta formativa in costante aggiornamentoAnche nell'anno accademico 2025/2026 l’offerta formativa di secondo livello UniTS si aggiorna in chiave internazionale e professionalizzante. Sono aperte le iscrizioni anche a tre nuove lauree magistrali — Psicologia Sociale e Cognitiva Applicata (profili non clinici, accesso all’abilitazione), Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie (teleriabilitazione, IA, robotica, sostenibilità) e PoSIG – Joint Master’s in Political Science – Integration & Governance (in inglese, sede a Gorizia, joint degree) — insieme alla triennale Earth Sciences for Sustainable Development (in inglese, georisorse e rischio geologico). Abstract Occupazione a un anno dal titolo: il report di Talents Venture sul Sole 24 Ore incorona UniTS. Prima in Italia nelle aree Economica, Medica e Farmaceutica, di Architettura e di Ingegneria Civile; seconda nell'area di Giurisprudenza Mostra nel diario On Periodo di permanenza in Magazine Thu, 09/10/2025 - 12:00 - Sun, 09/11/2025 - 12:00
Le intelligenze artificiali nei luoghi della cultura: il 6 e 7 ottobre a Gorizia si riflette sul tema Read more about Le intelligenze artificiali nei luoghi della cultura: il 6 e 7 ottobre a Gorizia si riflette sul tema Immagine Progetto senza titolo (34).png Data notizia Mon, 06/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia Quali sono le opportunità e i limiti dell’Intelligenza Artificiale applicata ai luoghi della cultura, in particolare musei, archivi e biblioteche?A questa domanda si cercherà risposta il 6 e 7 ottobre 2025, presso il Conference Center del polo universitario di Gorizia (via D’Alviano 18), nel convegno “Le intelligenze artificiali nei luoghi della cultura”, un evento di rilevanza nazionale organizzato dall’Università degli Studi di Trieste attraverso il Sistema Museale di Ateneo (smaTs) e il coordinamento MAB Musei Archivi Biblioteche del Friuli Venezia Giulia. Un momento di confronto approfondito tra mondo accademico e professionisti del settore culturale supportato dal patrocinio di Assicurazioni Generali, della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Gorizia.Un programma ricco di contenuti e ospiti di alto livelloIl convegno si articolerà in due giornate di lavori. Lunedì 6 ottobre, dalle 15:30 alle 19:00, la prima sessione dal titolo “L’intelligenza artificiale: dialogo tra scienza e cultura” verrà inaugurata dai saluti istituzionali della Magnifica Rettrice dell’Università degli Studi di Trieste, Prof.ssa Donata Vianelli, insieme ai rappresentanti delle principali istituzioni culturali nazionali e regionali. I relatori della prima giornata verranno sia dal mondo accademico triestino come Paolo Gallina (Direttore del Dipartimento di ingegneria e architettura) che parlerà di “Arte, intelligenza artificiale e loro percezione”, Maria Teresa Scantamburlo (titolare della cattedra dedicata all’Intelligenza Artificiale Responsabile e Sostenibile) che interverrà sul tema “Intelligenza artificiale responsabile a servizio della cultura” e Massimo De Grassi (Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici) che porrà l’interrogativo “Produzione artistica e intelligenza artificiale: percorsi comuni?”, sia dalle associazioni dei professionisti della cultura come Bruna La Sorda (vicepresidente nazionale ANAI) che interverrà su “L’intelligenza artificiale negli archivi. Traiettorie evolutive”, mentre Matilde Fontanin (Osservatorio AIB Information Literacy) presenterà il progetto europeo “Supercharged by AI” per l’AI literacy nelle biblioteche italiane. Infine, Anna Maria Marras (membro del Consiglio Direttivo ICOM Italia) illustrerà le “Intelligenze inclusive: educazione, accessibilità e sostenibilità dell’AI nei luoghi della cultura”.Martedì 7 ottobre, dalle 9:30 alle 12:15, la seconda sessione “Applicazioni AI in ambito culturale” offrirà una prospettiva pratica con casi concreti di implementazione. Gli interventi riguarderanno applicazioni di AI in vari contesti di cui parleranno Marco Ranieri, imprenditore e produttore di APP di AI per i luoghi della cultura, Roberta Spada, responsabile Historical Archive and Corporate Heritage di Assicurazioni Generali, e Tilman Scheel, fondatore e CEO di AboutSomethinK, sui chatbot specifici per biblioteche, archivi e musei. Con loro si alterneranno sul palco anche Bruno Callegher (smaTs), Giorgio Donato (referente informatico di Nomismata) che parleranno di “Nomismata (Ritrovamenti monetari bizantini): AI interpreta per noi”, e Luca Bortolussi (Prorettore per la trasformazione digitale dell’Università di Trieste) sul tema di assoluta attualità “L’intelligenza artificiale copia o crea?”.Focus su intelligenza artificiale responsabileIl convegno affronta una delle sfide più attuali del nostro tempo: come conciliare l’automazione con la creatività umana e la diversità delle espressioni culturali. Come sottolineato dagli organizzatori, “il fenomeno dell’automazione dei dati culturali comprende varie tipologie di intelligenze artificiali che spaziano dall’operare sul versante della creazione della cultura e dell’arte, a quello della catalogazione e dell’elaborazione dei loro risultati”. L’evento si propone di esplorare la possibilità di una “intelligenza artificiale responsabile” che guidi istituzioni, operatori e luoghi della cultura verso un modello sostenibile di cooperazione tra automazione e creatività umana, senza compromettere la ricchezza del patrimonio culturale italianoInaugurazione della mostra “La donna del mare” di Annamaria DucatonA conclusione dei lavori, martedì 7 ottobre alle ore 12:15, sempre presso il Conference Center del polo universitario di Gorizia (via D’Alviano 18), il Sistema Museale di Ateneo inaugurerà la mostra dell’artista triestina Annamaria Ducaton, che ha donato all’Università di Trieste, in occasione del suo centenario, le 28 opere del ciclo “La donna del mare”. Le opere saranno presentate da Paolo Quazzolo del Dipartimento di Studi Umanistici. Abstract Al termine del convegno sarà inaugurata la mostra “La donna del mare” con le opere di Annamaria Ducaton Mostra nel diario Off
UniTS appoggia la dichiarazione CoPER per la crisi umanitaria a Gaza Read more about UniTS appoggia la dichiarazione CoPER per la crisi umanitaria a Gaza Immagine Titolo (49).jpg Data notizia Fri, 03/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Destinatari canale Ateneo Internazionale Testo notizia UniTS desidera fare sua la posizione di CoPER - Consulta dei Presidenti degli enti pubblici di ricerca, che in una nota “condivide i sentimenti di orrore, dolore, indignazione, angoscia per la drammatica crisi umanitaria che la popolazione palestinese sta subendo a causa delle azioni militari intraprese dal Governo israeliano nel territorio della Striscia di Gaza. La brutale azione terroristica messa in atto da Hamas il 7 ottobre 2023 non può in alcun modo giustificare ciò che viene inflitto ai civili palestinesi, vittime di continui attacchi, bombardamenti e carestia.Condanna le azioni che hanno causato e continuano a causare migliaia di vittime civili, di cui moltissimi bambini e bambine. Condanna, inoltre, gli impedimenti all’accesso agli aiuti, in piena violazione del diritto umanitario internazionale, e la distruzione di infrastrutture civili essenziali. Una tragedia per la quale la Corte Internazionale di Giustizia ha dichiarato il rischio di violazione della Convenzione sul genocidio, tesi confermata da una commissione speciale delle Nazione Unite che ha concluso che le pratiche di guerra di Israele a Gaza “presentano elementi caratteristici del genocidio”.UniTS vuole inoltre ricordare in questi drammatici giorni che il suo agire si ispira al rispetto dei principi costituzionali, con specifico riferimento all’Art. 11 della Costituzione, che afferma che «l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»; all’Art. 33, che sancisce che «l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento», con ciò affermando con forza il valore di libertà della ricerca; ai valori sanciti nel proprio Statuto e nel proprio Codice Etico. La comunità UniTS raccoglie e fa propri l’apprensione e il turbamento dell’intera comunità universitaria italiana rispetto a tutte le guerre in corso nel mondo, con particolare riferimento alla crisi in corso a Gaza, manifestando il proprio dolore per le enormi sofferenze provocate alle popolazioni civili coinvolte. Abstract La Consulta dei Presidenti degli enti pubblici di ricerca esprime dolore, indignazione e angoscia per la drammatica crisi umanitaria che la popolazione palestinese sta subendo Mostra nel diario Off
Realizzato a Trieste il primo cristallo bidimensionale di ossido di boro Read more about Realizzato a Trieste il primo cristallo bidimensionale di ossido di boro Immagine Titolo (48).jpg Data notizia Fri, 03/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Testo notizia Una ricerca svolta congiuntamente dal CNR - Istituto Officina dei Materiali (CNR-IOM), dalle Università di Trieste e Innsbruck e da Elettra Sincrotrone Trieste ha sintetizzato una nuova forma cristallina di triossido di diboro, integralmente composta da unità strutturali finora osservate solo nella sua forma vetrosa, cioè disordinata. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, conferma sperimentalmente l’esistenza di questa struttura, finora prevista solo teoricamente, e apre l’esplorazione di futuri utilizzi applicativi di questo nuovo materiale.L’ossido di boro è comunemente utilizzato come componente fondamentale per la fabbricazione di vetri super resistenti come il pyrex e degli smalti. In particolare, l'aggiunta di triossido di diboro migliora significativamente la capacità del vetro di resistere agli shock termici e alle reazioni chimiche, rendendolo ideale per le applicazioni più impegnative.Il processo di vetrificazione dell’ossido di boro è però ancora poco conosciuto, e anzi presenta delle anomalie non riscontrate negli altri ossidi, come ad esempio la silica, che esistono sia in forma di cristallo che in forma amorfa.“La differenza principale tra cristallo e vetro è la presenza nel primo di una disposizione ordinata degli atomi, assente invece nel secondo” spiega Alessandro Sala, ricercatore del CNR-IOM che ha ideato il progetto. “Entrambi i sistemi sono normalmente costituiti da una stessa unità strutturale fatta da pochi atomi, che viene ripetuta nello spazio. Nei cristalli tale “mattoncino” si ripete periodicamente con ordine geometrico, mentre nel vetro si ripete in modo disordinato. Il boro fa eccezione a questa regola: sappiamo che la fase vetrosa presenta un’unità elementare, chiamata borossina, fatta da un anello di tre atomi di boro e tre di ossigeno, che però finora non era stata osservata in una fase cristallina. Noi siamo riusciti per la prima volta a ottenere una fase cristallina bidimensionale composta esclusivamente dai “mattoncini” presenti nella fase vetrosa”.Il gruppo scientifico internazionale che ha realizzato questa ricerca è stato in grado non solo di elaborare la “ricetta” per ottenere questo materiale, usando il platino come base su cui formarlo, ma anche di caratterizzarne in dettaglio le principali proprietà fisiche. Maria Peressi, professore ordinario dell’Università di Trieste, commenta: “Le nostre simulazioni numeriche indicano che questo materiale, poroso per costruzione, è costituito da una maglia di atomi di boro e ossigeno estremamente flessibile, al punto da essere il materiale con spessore monoatomico più elastico mai riportato – dieci volte più del grafene! Questa peculiare caratteristica è dovuta al fatto che i “mattoncini” rigidi (gli anelli di borossina) da cui è costituito sono legati tra loro da un atomo di ossigeno che funge da cardine, attorno al quale possono ruotare sul piano. Prove sperimentali e risultati delle simulazioni numeriche indicano inoltre che questo materiale interagisce assai debolmente con la base di platino su cui viene prodotto, suggerendo la possibilità di utilizzare metodi convenzionali per separarlo da essa al fine di impiegarlo in dispositivi innovativi.”“Le misure complementari realizzate a Trieste e a Innsbruck utilizzando la microscopia a scansione a effetto tunnel”, prosegue Laerte Patera, professore dell’Università di Innsbruck, “hanno consentito di osservare la struttura cristallina del materiale bidimensionale fino ai suoi componenti più fondamentali. Con la risoluzione spaziale raggiunta siamo ora in grado di valutare la posizione di ogni atomo all’interno della maglia bidimensionale. Questo risultato assume grande valore in prospettiva futura: saremo finalmente capaci di osservare dal vero come gli atomi si riarrangiano nel passaggio del materiale dalla forma cristallina alla forma disordinata caratteristica del vetro”Andrea Locatelli, responsabile della linea di luce Nanospectroscopy del sincrotrone triestino Elettra, conclude: “L’impiego della luce di sincrotrone è stato fondamentale per determinare con precisione l’abbondanza relativa degli elementi costituenti, l’assenza di contaminanti e la cristallinità del nuovo materiale prodotto. Già ora siamo in grado di realizzare cristalli omogenei di questo materiale grandi decine di micron quadrati. La complementarità delle tecniche sperimentali e delle simulazioni teoriche impiegate in questo studio è risultata decisiva per la riuscita dell’intero progetto scientifico. Le peculiari caratteristiche di questo nuovo materiale - un semiconduttore a larga banda proibita, estremamente flessibile e poroso - stimolano l’esplorazione di un suo possibile impiego in applicazioni relative a settori molto diversi, dall’elettronica, alla catalisi, alle tecnologie quantistiche”.Infine, è motivo di grande soddisfazione il fatto che i primi autori di questo importante lavoro, Teresa Zio e Marco Dirindin, siano due dottorandi dell’Università di Trieste, con curriculum sperimentale la prima e teorico il secondo, che così coronano in modo brillante un percorso di eccellenza di alta formazione e di introduzione alla ricerca. Abstract Una ricerca UniTS, CNR-IOM, Università di Innsbruck e da Elettra Sincrotrone ha sintetizzato una nuova forma cristallina di triossido di diboro. Lo studio, pubblicato su Science, conferma sperimentalmente l’esistenza di questa struttura. Mostra nel diario Off
Trieste Next 2025: un grazie ai volontari UniTS e…arrivederci al prossimo anno Read more about Trieste Next 2025: un grazie ai volontari UniTS e…arrivederci al prossimo anno Immagine Progetto senza titolo (56).png Data notizia Mon, 29/09/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Testo notizia Grandissima partecipazione di pubblico, eventi tutti sold out: la quattordicesima edizione di Trieste Next, anche quest'anno con la direzione scientifica di UniTS, è stata un successo.Grazie al suo ricco palinsesto, l’Ateneo è riuscito a raccontare la scienza in piazza, tra i bambini e con la presenza di Nobel e studiosi di fama internazionale, passando per i cittadini che ogni anno affollano il nostro stand.Protagonisti gli scienziati e i divulgatori di oggi e di domani: in questa edizione i giovani sono stati veramente tra i principali animatori delle attività e del racconto della manifestazione.Grazie a chi apprezza e ama il festival, a chi lo ha incontrato per la prima volta e a chi lo segue da sempre. E grazie ai magnifici e instancabili volontari, le nostre studentesse e i nostri studenti, senza i quali Trieste Next non sarebbe lo stesso. Abstract Chiusa un’edizione record Mostra nel diario Off
È iniziata la tre giorni di Trieste Next 2025: UniTS in piazza con 18 incontri e 10 spazi interattivi Read more about È iniziata la tre giorni di Trieste Next 2025: UniTS in piazza con 18 incontri e 10 spazi interattivi Immagine Progetto senza titolo (30).png Data notizia Fri, 26/09/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Ricerca Società e territorio Destinatari canale Ateneo Ricerca Impegno pubblico e sociale Destinatari target Territorio e società Testo notizia È partita oggi, venerdì 26 settembre, la XIV edizione di Trieste Next, dedicata al tema “La vita dentro. Dialoghi tra scienza e tecnologie”. L’Università di Trieste è protagonista del festival con un programma pensato per il grande pubblico: da oggi a domenica 28 settembre sono previsti 18 incontri a cura dell’Ateneo (sei oggi, nove sabato e tre domenica), con oltre cinquanta relatrici e relatori coinvolti, e lo stand UniTS in Piazza Unità con dieci spazi interattivi e un punto informativo “UniDiversitas”. Due le serate speciali di richiamo internazionale: David Quammen, questa sera al Teatro Verdi, e Brian K. Kobilka, Nobel 2012, domani sera sullo stesso palco.Nel panel inaugurale, la rettrice Donata Vianelli, al suo primo Trieste Next come massima autorità dell’Ateneo, ha riaffermato la centralità di un approccio sistemico e aperto: «L’innovazione non nasce dal singolo, nasce dal sistema: università, istituzioni e imprese che lavorano insieme, in reti aperte, con multidisciplinarità e apertura nazionale e internazionale. È così che la ricerca smette di essere autoreferenziale e si traduce in soluzioni per il territorio e per la società».Il programma della prima giornata prevede incontri dedicati alla città in transizione e al turismo che include, per proseguire con un focus sulla fusione nucleare e sulla sicurezza nella ricerca; in serata sono in programma lo spettacolo “Storie dentro” e l’incontro con David Quammen al Teatro Verdi. Domani, sabato 27 settembre, il programma attraversa l’intelligenza artificiale generativa e la trasparenza degli algoritmi, l’energia tra miti e realtà, il dialogo tra medicina tradizionale africana e ricerca, la microscopia avanzata (All-Micro), il “piatto ambientale” (un tavolo interdisciplinare che, a partire dagli avanzi di una cena, mette insieme statistica, economia, psicologia, viticoltura e Slow Food per bilanciare gusto, sostenibilità e salute), i ghiacci e la vita tra scienza e alpinismo, fino alla robotica spaziale, con la serata speciale di Brian K. Kobilka al Verdi. Domenica 28 settembre chiuderanno la rassegna gli incontri su giustizia di comunità, neuroscienze e musica, e turismo dell’“aver cura”.Lo stand UniTS in Piazza Unità propone una rassegna che restituisce la varietà dell’offerta: dal viaggio nello spazio con ASTREO alla quantistica; dalla salute – con focus su dolore cronico e riabilitazione digitale – alla giustizia riparativa; dal diritto comparato alle scienze del mare e alle geoscienze; dalla “Rogue AI” (per distinguere l’intelligenza artificiale generativa sicura da quella ingannevole), alla chimica dei materiali del futuro; fino al merito e alla comunità con il Collegio Fonda, con l’aggiunta del punto informativo UniDiversitas.In questa prospettiva, Trieste Next è per l’Università di Trieste l’habitat ideale per tradurre in pratica questa impostazione: «Trieste Next è la nostra palestra ideale: tre giorni di dialogo e confronto per analizzare i problemi da prospettive diverse e costruire soluzioni condivise. Un festival della ricerca che è anche un crocevia multiculturale e multidisciplinare, dove ciascun attore porta una parte essenziale per migliorare la vita delle persone e il nostro futuro», ha concluso la rettrice Vianelli.Tutti gli appuntamenti UNITS Abstract La rettrice Vianelli ha inaugurato il suo primo Festival della Ricerca scientifica: «L’innovazione non nasce dal singolo, ma dal sistema: università, istituzioni e imprese che lavorano insieme, in reti aperte, con multidisciplinarità e apertura nazionale e internazionale» Mostra nel diario Off
Cancro Infantile: UniTS aderisce al Settembre D’Oro Read more about Cancro Infantile: UniTS aderisce al Settembre D’Oro Immagine WhatsApp Image 2025-09-24 at 15.20.33.jpeg Data notizia Thu, 25/09/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Testo notizia Nel weekend di fine settembre UniTS si illumina di luce dorata per aderire al Settembre d’Oro, il mese della Campagna internazionale di sensibilizzazione sul Cancro Infantile e dell’Adolescente “Light it up gold/Go Gold”, promossa a livello internazionale da Childhood Cancer International.La Campagna italiana è organizzata da Fiagop (Federazione Italiana Associazioni Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica) ed è sostenuta a Trieste da Agmen, l'Associazione che supporta le famiglie dei bambini malati di tumori curati al Burlo Garofolo.Dal 21 al 28 settembre, in tutta Italia, associazioni e famiglie scenderanno in piazza con il simbolo del Gold Ribbon, il nastro dorato che rappresenta la forza e la resilienza dei bambini con tumore. Indossarlo significa dichiarare vicinanza ai piccoli pazienti e alle loro famiglie, accendendo una luce di speranza.Quest’anno la campagna si lega a un traguardo atteso da tempo: la legge sul diritto all’oblio oncologico, in fase di approvazione finale, che permetterà a oltre 45mila ex pazienti pediatrici di accedere senza discriminazioni a servizi bancari, assicurativi, lavorativi e al percorso dell’adozione.Ogni anno, nel mondo, oltre 400mila bambini e adolescenti ricevono una diagnosi di tumore maligno: uno ogni tre minuti. Se nei Paesi ad alto reddito le possibilità di sopravvivenza sfiorano l’80%, nei Paesi a medio e basso reddito non superano il 20%. In Italia i nuovi casi sono circa 2.400 l’anno, con tassi di guarigione intorno all’80% e punte vicine al 90% per alcune patologie. Numeri che raccontano progressi importanti, ma anche la necessità di terapie sempre più personalizzate e con minori effetti collaterali. Abstract Nel weekend di fine settembre la facciata dell’ateneo sarà illuminata di luce dorata Mostra nel diario Off