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Gruppi di lavoro della RUS– Rete delle università per lo sviluppo sostenibile

L’Università di Trieste partecipa, con i suoi referenti, ai diversi gruppi di lavoro (GdL) della RUS – Rete delle università per lo sviluppo sostenibile, per contribuire a diffondere la cultura e le buone pratiche della sostenibilità declinate nei diversi ambiti tematici nei GdL.

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Referente di Ateneo: prof. Gianluigi Gallenti

GdL Cambiamenti climatici: prof. Giovanni Bacaro 
GdL Cibo: prof. Paolo Bogoni 
GdL Educazione: prof. Gianluigi Gallenti, prof. Matteo Carzedda 
GdL Energia: prof. Mauro Reini 
GdL Inclusione e Giustizia Sociale: prof.ssa Ilaria Garofolo 
GdL Mobilità: prof. Giovanni Longo 
GdL Risorse e Rifiuti: prof. Paolo Bevilacqua 
GdL Università per l’industria: prof.ssa Paola Rossi

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distributori acqua

Il Progetto AReTS - Acqua di Rete di Trieste, ha previsto

  • l’installazione da parte dell’Ateneo di 30 erogatori di acqua microfiltrata presso le principali sedi
  • una campagna di sensibilizzazione all’utilizzo consapevole della risorsa acqua, in collaborazione con il  Comune di Trieste che ha installato una sua  casetta dell’acqua in prossimità del campus di Piazzale Europa
  • la distribuzione alle matricole di borracce riutilizzabili che si contraddistinguono per una filiera a bassa impronta di carbonio.

Il progetto ha il fine di stimolare gli utenti a bere acqua di rete e al contempo e ridurre l’uso invasivo ed eccessivo della plastica. Gli erogatori d’acqua fanno parte dell’allestimento di green corner, insieme ad una batteria di contenitori per la raccolta differenziata, intesi a costituire dei punti di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale sulle tematiche dei consumi responsabili.

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L’Università di Trieste aderisce annualmente all’iniziativa “M’illumino di meno”, giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, patrocinata dal Parlamento europeo e dalla Presidenza della Repubblica, che prevede lo spegnimento temporaneo di alcune luci e dispositivi elettrici non essenziali.

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L’Università di Trieste contribuisce con proprie iniziative al Festival dello sviluppo sostenibile. Il Festival è una grande manifestazione di sensibilizzazione e di elaborazione culturale-politica, diffusa su tutto il territorio nazionale, annualmente organizzata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), organizzazione no-profit che riunisce in rete oltre 300 soggetti impegnati per l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite e dei suoi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).

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L’iniziativa Climbing for Climate (CFC) è organizzata dalla RUS- Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con il CAI-Club alpino italiano. CFC è anche l’acronimo dei CloroFluoroCarburi, composti chimici contenenti cloro, fluoro e carbonio, che, essendo in parte responsabili della riduzione dello strato di ozono presente nella stratosfera, ed avendo un elevato effetto serra sono stati banditi dalla produzione a seguito del protocollo di Montreal del 1987. 

È stata la prima volta che le nazioni si sono accordate per difendere il clima terrestre. Climbing for Climate impegna, infatti, le istituzioni aderenti all’iniziativa a combattere il riscaldamento globale formando studenti, promuovendo ricerche finalizzate allo sviluppo sostenibile del nostro pianeta e sensibilizzando i cittadini.

 L’Università di Trieste aderisce annualmente all’iniziativa anche co-organizzando un evento sul territorio regionale.

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gruppo di persone

Nel quadro degli obiettivi energetici l’Università di Trieste ha intrapreso negli ultimi anni ad una serie di iniziative quali:

  • la partecipazione al progetto SECAP, “Supporto alle politiche energetiche e di adattamento climatico” (Interreg Italia Slovenia 2018-2022) che mirava allo sviluppo di attività, metodologie, strumenti di supporto per la migrazione da PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile) a PAESC (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima) in un’ottica transfrontaliera;
  • la partecipazione al Progetto Interreg Italia-Slovenia “MUSE”, finanziato dalla Comunità Europea, che prevede una serie di azioni sulla mobilità sostenibile energeticamente efficiente. Nell’ambito del progetto l’Ateneo ha installato una stazione di ricarica per veicoli e biciclette elettriche, messo a disposizione della comunità accademica. La stazione di ricarica è alimentata da impianto fotovoltaico integrato, posto sul tetto dell’edificio prossimo alla stazione, con sistema di stoccaggio che consente l’accumulo di energia solare che poi viene utilizzata a seconda delle necessità di ricarica.
  • lo sviluppo degli impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia rinnovabile;
  • la redazione di best practices per il risparmio energetico.
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