Ranking “World’s 2% Top Scientists” di Standford ed Elsevier: sono 65 i ricercatori UniTS presenti Read more about Ranking “World’s 2% Top Scientists” di Standford ed Elsevier: sono 65 i ricercatori UniTS presenti Immagine elsevier.png Data notizia Fri, 17/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Territorio e società Testo notizia Sono 65 i ricercatori scientifici UniTS che compaiono nell’ultima indagine annuale “World’s 2% Top Scientists” elaborata dall’Università di Stanford in collaborazione con la casa editrice Elsevier. Il ranking, che considera complessivamente circa 9 milioni di studiosi inseriti nel database Scopus nel 2024, individua i ricercatori scientifici più citati nel mondo includendo 22 campi scientifici e 174 sottocampi secondo la classificazione standard Science-Metrix.Vediamo la classifica in dettaglio.Nell'elenco relativo al “singolo anno 2024” figurano 19 ricercatori UniTS nei primi 100.000.Il valore complessivo di Ateneo è in costante crescita rispetto agli anni precedenti: nel 2023 si contavano 13 ricercatori, nel 2024 erano 16.Leggermente diversa l'elaborazione che prende in esame l’intera durata della carriera dei ricercatori. Nell'elenco long-career troviamo in questo caso 15 docenti e ricercatori con affiliazione Università di Trieste fra i primi centomila, numero che sale fino ai complessivi 65 studiosi UniTS tra i primi 500.000.Questi i nomi UniTS citati nella classifica per “singolo anno 2024” (in grassetto i ricercatori tra i primi 100.000 al mondo) e/o nell’ elenco long-career.DF: Angelo Bassi, Federico Becca, Fabio Benatti, Pierre Thibault DEAMS: Giuseppe BorrusoDSV: Alberta Bergamo, Marco del Giudice, Lucia Muggia, Andrea Nardini, Monia Renzi, Alessandro Tossi, Mauro Tretiach, Aurelia TubaroDIA: Fulvio Babich, Sylvio Barbon Junior, Chiara Bedon, Alois Bonifacio, Gabriele Bulian, Alberto Carini, Natalino Gattesco, Mario Grassi, Vanni Lughi, Alessandro Massi Pavan, Thomas Parisini, Gianni Pedrizzetti, Sabrina Pricl, Valter Sergo, Giorgio Sulligoi, Alberto TessaroloDSCF: Enzo Alessio, Massimiliano Pio Di Cagno, Paolo Fornasiero, Jan Kaspar, Silvia Marchesan, Michele Melchionna, Tiziano Montini, Federico Rosei DSM: Rocco Barazzoni, Michele Bertolotto, Gianni Biolo, Paolo Boscolo Rizzo, Rossana Bussani, Milena Cadenaro, Luca Cegolon, Marco Confalonieri, Adamo Pio D'Adamo, Mario D'Oria, Stefano D'Errico, Stefano di Bella, Giacomo Emmi, Paolo Gasparini, Daniele Generali, Francesca Larese Filon, Paolo Manganotti, Marco Merlo, Giuseppe Ricci, Gianfranco Sinagra, Claudio Stacchi, Giancarlo Tirelli, Iris ZalaudekMiGe: Giovanni Alessandrini, Luca Bortolussi, Alberto D’Onofrio, Stefano Parolai, Alex RodríguezTra i Professori Emeriti, Onorari o con affiliazione UniTS inclusi nella classifica ci sono Maurizio Prato, Igor Marchetti, Francesca Matteucci, Massimo Bovenzi, Gianni Sava e Fulvio Parmigiani. “Alla base di una attività di ricerca internazionalmente competitiva non può che esserci una grande attenzione per gli investimenti in infrastrutture di ricerca. Un importante ringraziamento va in questo senso alla Regione Friuli Venezia Giulia che, in sinergia con la visione strategica dell’Università di Trieste, con lungimiranza ha investito molto nell’ammodernamento e nell’implementazione di nuove strumentazioni scientifiche al servizio, in particolare, della quantistica, bio-medicina, combustibili alternativi e decarbonizzazione”, ha commentato il Prorettore alla Ricerca, Paolo Fornasiero.La classifica completa è visibile qui August 2025 data-update for "Updated science-wide author databases of standardized citation indicators" - Elsevier BV Abstract Il dato è in crescita rispetto agli ultimi due anni Mostra nel diario Off
Torna Storia in Città 2025: “Una Storia di bugie: le fake news nell’età contemporanea” Read more about Torna Storia in Città 2025: “Una Storia di bugie: le fake news nell’età contemporanea” Immagine storia in città.png Data notizia Fri, 17/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Territorio e società Testo notizia Torna da mercoledì 22 ottobre al Museo civico Sartorio di Trieste in Largo Papa Giovanni XXIII n.1, la rassegna Storia in città, ciclo di lezioni universitarie aperte al pubblico organizzata da Irsrec FVG in partnership con il Dipartimento di Scienze Politiche e Socialidi UniTS.La rassegna proseguirà fino al 17 dicembre. Tutti gli incontri si terranno dalle 18 alle 19 in Sala Costantinides, oltre che in diretta Zoom Il Comitato organizzativo è composto da Giulia Caccamo, Patrick Karlsen, Gabriele Mastrolillo e Raoul Pupo.Il primo appuntamento in programma vedrà protagonista Patrick Karlsen (Università di Trieste – Irsrec FVG) sul tema “Chi ha tradito Luigi Frausin? La menzogna della "delazione slava" nella Trieste della Guerra fredda”.L’edizione 2025, intitolata “Una Storia di bugie: le fake news nell’età contemporanea", indaga il ruolo della menzogna, della disinformazione e della propaganda nella storia contemporanea. Il filo conduttore tra i vari appuntamenti sono le fake news come strumenti di potere, controllo e manipolazione collettiva. I temi trattati durante le conferenze si muoveranno dalle vicende politiche e militari del Novecento fino alle più recenti dinamiche di comunicazione che interessano il fenomeno del negazionismo climatico. Durante gli incontri si cercherà di dimostrare come le false notizie plasmino da sempre l’opinione pubblica, legittimando regimi, alimentando stereotipi e giustificando scelte politiche.La rassegna, organizzata da Irsrec e Units dal 2013, ha sempre riscosso grande successo di pubblico. L’obiettivo dell’iniziativa, fin dai suoi esordi, è trasferire fuori dal campus una parte della propria attività didattica e, insieme ad altre prestigiose istituzioni scientifiche cittadine, organizzare conversazioni aperte, accessibili e rigorose su temi diversi della storia contemporanea. Incontri con storiche e storici che uniscono rigore e chiarezza, pensati per condividere conoscenze aggiornate, alimentare il confronto pubblico e avvicinare ricerca, scuola e comunità.PROGRAMMA22 ottobre, Patrick Karlsen (Università degli Studi di Trieste – Irsrec FVG): Chi ha tradito Luigi Frausin? La menzogna della "delazione slava" nella Trieste della Guerra fredda30 ottobre, Mirco Carrattieri (Liberation Route Italia): “L' ordine è già stato eseguito". La Resistenza e le false notizie5 novembre, Giuseppe Ieraci (Università degli Studi di Trieste): Il pollo di Trilussa. Manipolazione e interpretazione dei dati in politica13 novembre, Raoul Pupo (Università degli Studi di Trieste – Irsrec FVG): La “Vittoria mutilata”19 novembre, Gustavo Corni (Università degli Studi di Trento): L’incendio del Reichstag di Berlino, 1933: un giallo politico irrisolto?26 novembre, Silvia Inaudi (Università degli Studi di Trieste – Irsrec FVG): Mussolini ha fatto anche cose buone? Le politiche sociali del fascismo tra propaganda e realtà3 dicembre, Tullia Catalan (Università degli Studi di Trieste): I Protocolli dei Savi Anziani di Sion e il loro contributo alla diffusione dell'antisemitismo dal Novecento a oggi10 dicembre, Antonella Salomoni (Alma Mater Studiorum Università di Bologna): Katyn’: una menzogna di Stato17 dicembre, Giovanni Carrosio (Università degli Studi di Trieste): Negazionismo climatico: storia, controversie e logiche di un fenomeno socio-politico Ai docenti verrà rilasciato un attestato di partecipazione al termine di ogni incontro.L’Istituto è riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del merito come agenzia di formazione accreditata presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito *. * Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell'Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia è parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli), ha ottenuto il riconoscimento di agenzia formativa da parte del Miur, con DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016 con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872 ed è incluso nell'elenco degli Enti accreditati Abstract Al via il 22 ottobre, fino al 17 dicembre Mostra nel diario Off
Studio UniTS: nella rianimazione cardiopolmonare extraospedaliera conta più la rapidità che l'esecutore Read more about Studio UniTS: nella rianimazione cardiopolmonare extraospedaliera conta più la rapidità che l'esecutore Immagine Progetto senza titolo (40).png Data notizia Thu, 16/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Società e territorio Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Territorio e società Testo notizia Quando si tratta di arresto cardiaco ogni secondo conta e la vera differenza la fa la rapidità con cui viene iniziata la rianimazione cardiopolmonare, non tanto chi la esegue. È quanto emerge da un importante studio presentato al congresso ESC Acute CardioVascular Care 2025.La ricerca è frutto del lavoro di un team coordinato dalla Prof.ssa Aneta Aleksova, cardiologa e docente del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Trieste e dell'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina. Il gruppo di studio è parte integrante della Struttura Complessa di Cardiologia, diretta dal Prof. Gianfranco Sinagra, e ha visto il contributo della Dott.ssa Alessandra Lucia Fluca, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Trieste, e del Dott. Andrea Perkan, cardiologo interventista della medesima Struttura Complessa di Cardiologia.Lo studio ha analizzato 21 anni di dati (dal 2003 al 2024) relativi a 3.315 pazienti colpiti da infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI), una forma particolarmente grave di attacco cardiaco, in cui un'importante arteria coronarica risulta completamente bloccata, impedendo l’afflusso di sangue a una parte del cuore. Tra questi pazienti, 172 hanno subito un arresto cardiaco extraospedaliero (OHCA) e 44 di loro hanno ricevuto manovre di rianimazione cardio-polmonare (RCP) da parte di persone che si trovavano nelle vicinanze.La risposta urgente è decisiva I risultati parlano chiaro: ogni 5 minuti di ritardo nel ritorno della circolazione spontanea (ROSC) aumenta del 38% il rischio di morte in ospedale. Anche una lieve riduzione della frazione di eiezione del ventricolo sinistro (un indicatore della funzione cardiaca) o l’aumento dell’età sono associati a un incremento significativo della mortalità.«Abbiamo osservato che, indipendentemente dal fatto che a praticare la rianimazione cardiopolmonare fosse un soccorritore professionista o un passante, l’elemento determinante era la rapidità con cui iniziava la rianimazione», spiega la Prof.ssa Aleksova, sottolineando il valore della prevenzione attiva. «È fondamentale sensibilizzare la popolazione e promuovere corsi di rianimazione cardiopolmonare e utilizzo del defibrillatore. Anche un intervento imperfetto, se tempestivo, può salvare una vita. Meglio agire subito che attendere i soccorsi senza fare nulla».Un trend positivo, ma ancora insufficienteLo studio mostra un netto miglioramento nel tempo: la percentuale di RCP eseguita da astanti è passata dal 26% nel periodo 2003–2007 al 69% nel quadriennio 2020–2024. Tuttavia, considerando che circa l’80% degli arresti cardiaci avviene in ambito domestico, il coinvolgimento del pubblico resta cruciale.Nonostante i tempi medi di ROSC siano più lunghi per gli interventi da parte di passanti (20 minuti contro 5 nei casi gestiti da operatori sanitari), le probabilità di sopravvivenza a lungo termine non differiscono. Questo suggerisce che anche un intervento da parte di persone comuni, purché tempestivo, può avere un impatto salvavita comparabile a quello dei professionisti.Un appello alla formazione pubblicaL’indagine segnala inoltre che chi riceve RCP da astanti è più frequentemente sottoposto a intubazione endotracheale (91% contro 65%), indicando una gestione clinica più intensiva. Ma l’elemento chiave resta il tempo. A parità di altri fattori, un intervento tempestivo può fare la differenza tra la vita e la morte.Lo studio rilancia un messaggio semplice ma urgente: formare più persone alle tecniche di rianimazione di base (BLS) è una priorità di salute pubblica. Perché ogni minuto conta. E chiunque, con la giusta preparazione, può fare la differenza. Abstract Guidato dalla prof.ssa Aneta Aleksova (DSM) e diffuso in occasione della Giornata mondiale per la rianimazione cardiopolmonare, lo studio sottolinea l'importanza della formazione alle manovre salvavita Mostra nel diario Off
UniTS in visita da HHLA PLT Italy Read more about UniTS in visita da HHLA PLT Italy Immagine Progetto senza titolo (39).png Data notizia Thu, 16/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia La Rettrice Donata Vianelli, assieme a una delegazione composta dai proff. Giorgio Sulligoi, Giovanni Longo, Alberto Bartoli, Guido Bortoluzzi ed Erik Vesselli, ha visitato HHLA PLT Italy, l’anello strategico più meridionale di Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA).HHLA PLT è uno dei principali operatori logistici e dei trasporti in Europa, con sede ad Amburgo.L’incontro ha sottolineato la crescente collaborazione tra il mondo accademico e quello portuale, con un obiettivo comune: promuovere il trasferimento tecnologico, l’innovazione digitale e la logistica sostenibile.La delegazione ha esplorato le operazioni e le infrastrutture del terminal HHLA PLT, discutendo anche le prospettive di sviluppo futuro legate al progetto Molo VIII, luogo strategico all’interno del Porto di Trieste, nodo intermodale chiave che collega reti marittime, ferroviarie e stradali in tutta Europa.“Costruire ponti tra ricerca e operazioni è fondamentale per favorire l’innovazione e la competitività nel settore portuale,” ha dichiarato Antonio Barbara, CEO di HHLA PLT Italy.“UniTS è interessata a partnership che consentano di sviluppare, assieme a importanti realtà imprenditoriali, progetti di ricerca e attivita' che possano dare un contributo concreto alla crescita del territorio”, ha aggiunto Vianelli. Abstract Cresce la collaborazione tra Università e realtà portuale Mostra nel diario Off
Al via "Porte Aperte autunnali" Read more about Al via "Porte Aperte autunnali" Immagine porte_aperte.jpg Data notizia Wed, 15/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Futuri studenti Territorio e società Testo notizia Sono oltre 16.000 le iscrizioni agli eventi di Orientamento attivo e alle presentazioni dei Corsi di primo livello dell’Università di Trieste (Lauree triennali e Lauree magistrali a ciclo unico) al via da oggi e fino a venerdì 17 ottobre. Porte Aperte 2025 è l’evento di orientamento attivo rivolto alle studentesse e agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori, per supportarli nella scelta del percorso formativo da intraprendere presentando in modo chiaro ed esaustivo tutti i percorsi di studio offerti da UniTS. L'evento richiamerà in Piazzale Europa studenti da tutta la Regione ma sarà ampia anche la partecipazione dal Veneto (Venezia, Treviso, Belluno, Verona). Previsti anche studenti provenienti dal Trentino-Alto Adige (Trento), Lombardia (Pavia), Piemonte (Novara), Marche (Ancona, Pesaro Urbino), Emilia Romagna (Modena), Puglia (Brindisi), Sardegna (Sassari), Sicilia (Ragusa) e, come di consueto, non mancheranno giovani della Croazia e della Slovenia a testimoniare l'interesse transfrontaliero per l'offerta formativa UniTS.Si parte il 15 ottobre alle 9 nell’Aula Magna dell’Edificio centrale di Piazzale Europa con i saluti di benvenuto della Magnifica Rettrice prof.ssa Donata Vianelli e della Delegata alle progettualità per l'orientamento prof.ssa Elisabetta Madriz e, a seguire, con la presentazione dei corsi dell’Area Scienze Sociali e Umanistiche (4.870 iscrizioni), per proseguire poi il 16 ottobre con l’Area Tecnologico‑Scientifica (4.743 iscrizioni) e il 17 ottobre con l’Area delle Scienze della Vita e della Salute (6.020 iscrizioni).Programma e aggiornamenti: https://portale.units.it/it/studiare/orientarsi/porte-aperte.Oltre alle presentazioni dei corsi sono previste, in ciascuna giornata, visite guidate al Campus universitario di Piazzale Europa e una presentazione pomeridiana dei servizi dell’Ateneo con interventi su: Tasse universitarie, Disabilità e DSA, Premi di studio UniTS, Mobilità internazionale (Erasmus), Orientamento al lavoro – Career Service. Seguiranno interventi dell’ ARDiS (borse di studio e alloggi), del Collegio di merito “Luciano Fonda”, e del Centro Universitario Sportivo CUS.Saranno disponibili anche sportelli informativi senza prenotazione negli atri dell’Edificio centrale.Durante ciascuna giornata inoltre un’aula sarà dedicata esclusivamente al confronto informale tra pari, con testimonianze di studentesse e studenti UniTS sulle scelte e sulla vita universitaria e utili risposte ai tanti dubbi e domande dei futuri studenti.Per info: orientamento@units.it Abstract Oltre 16.000 le iscrizioni all’evento di Orientamento attivo per i ragazzi di IV e V superiore Mostra nel diario Off
ICLab in Giappone: due studentesse UniTS tra innovazione, ricerca e impresa Read more about ICLab in Giappone: due studentesse UniTS tra innovazione, ricerca e impresa Immagine Progetto senza titolo (38).png Data notizia Tue, 14/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Destinatari target Studenti iscritti Territorio e società Testo notizia Quest'anno è stato il Giappone la meta del viaggio conclusivo dell’Innovators Community Lab (ICLab) dell’Università di Trieste: un itinerario formativo per rafforzare competenze, networking e visione internazionale sui temi dell'innovazione e dell'imprenditorialità.L'iniziativa ha coinvolto Valentina Coggiola (LM in Marketing & Management) e Romina Doz (dottoranda in Applied Data Science and AI), due studentesse che si sono distinte nel percorso che UniTS dedica allo sviluppo di progetti di business e alla cultura d'impesa.La prima tappa è stata Osaka, con la visita all’Innovation Hub, che ospita progetti di incubazione e supporto alle startup, e al Padiglione Italia dell’Expo in corso. A Yokohama le due studentesse UniTS hanno presentato i propri progetti nel principale venture café del Paese (Yokohama Connéct), incontrando professionisti e appassionati in uno spazio che unisce cultura digitale e community building.Il percorso è proseguito a Tokyo con incontri presso UNIDO e la United Nations University, quindi alla The University of Tokyo in un centro interdipartimentale di ricerca ad alta innovazione. A seguire, partecipazione a un evento della community Tokyo AI, che riunisce chi studia, lavora e investe in intelligenza artificiale e machine learning. La missione si è conclusa con l’accoglienza all’Ambasciata d’Italia e l’incontro con Franco Nori, tra i fisici più citati e influenti al mondo, al RIKEN, importante centro di ricerca scientifica del Giappone, dove le studentesse UniTS hanno potuto visionare uno dei primi computer quantistici del Giappone.Un laboratorio di cultura e relazioni: è questa la sintesi dell'esperienza vissuta, in base alle parole di Coggiola e Doz, in cui la conoscenza e la comprensione dei codici culturali hanno assunto quasi maggior rilievo dell'incontro con le nuove frontiere della tecnologia. "In Giappone ho percepito che ogni interazione professionale è guidata da valori profondi, come il rispetto, la costruzione di relazioni di fiducia e la volontà di portare a termine ogni compito in modo impeccabile", afferma Valentina Coggiola. "In particolare - sostiene Romina Doz - il contatto diretto e personale è essenziale per costruire un rapporto di fiducia, prima di poter avviare qualsiasi collaborazione".La missione nel Paese del Sol Levante testimonia il lavoro dell'ICLab come ponte tra competenze accademiche e cultura d’impresa: esperienze sul campo, role‑modeling con scienziati e manager, contatto con ecosistemi dell’innovazione e con istituzioni internazionali. Per le studentesse UniTS è stata un’occasione per validare i propri progetti, comprendere come una cultura profondamente diversa si orienti al business e rafforzare una prospettiva globale su IA, quantum e trasferimento tecnologico. Abstract Osaka, Yokohama e Tokyo le tappe di Valentina Coggiola e Romina Doz, che hanno condiviso le proprie idee di business, visitato luoghi dell'innovazione e incontrato delegazioni Mostra nel diario Off
Lupus: spiegato il meccanismo che aumenta il rischio di trombosi Read more about Lupus: spiegato il meccanismo che aumenta il rischio di trombosi Immagine Titolo (20).jpg Data notizia Mon, 13/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Testo notizia Uno studio pubblicato su Arthritis & Rheumatology chiarisce con dati clinici, tissutali e di laboratorio perché nel lupus eritematoso sistemico (LES) il rischio di eventi cardiovascolari sia così elevato. La ricerca vede una collaborazione tra Giacomo Emmi, immunologo e docente di Medicina interna dell’Università di Trieste, con i gruppi di ricerca di Matteo Becatti, Claudia Fiorillo e Domenico Prisco dell’Università di Firenze.Il LES è una malattia autoimmune sistemica che può colpire diversi organi. In Italia riguarda oltre 60 mila persone, soprattutto donne in età fertile. Per chi ne è affetto, il rischio di trombosi arteriosa e venosa può essere da due a dieci volte superiore rispetto alla popolazione generale. Non è solo questione di colesterolo o pressione, ma a pesare sarebbe l’infiammazione cronica della malattia. Al centro ci sarebbe lo stress ossidativo, cioè lo squilibrio tra sostanze ossidanti prodotte dalle nostre cellule e le difese antiossidanti che dovrebbero neutralizzarle. Nei pazienti con LES, in particolare, alcune cellule di difesa – i neutrofili – risultano più attive del normale e alimentano questo squilibrio. In un ambiente così “ossidante” cambia il comportamento del fibrinogeno, la proteina che fa da rete al coagulo: le fibre che si formano diventano più fitte e poco permeabili, e i coaguli risultano più difficili da sciogliere. È il passaggio che collega direttamente infiammazione e rischio trombotico.Lo studio ha coinvolto 144 pazienti adulti con LES e 90 soggetti sani come controllo. Le analisi del sangue documentano lo stress ossidativo più alto nei pazienti e la correlazione con l’attività di malattia. Le osservazioni nei tessuti confermano il quadro: nelle biopsie renali di persone con nefrite lupica attiva (ovvero infiammazione dei reni) compaiono i segni dello stesso meccanismo proprio dove l’infiammazione è più intensa, a dimostrazione che non si tratta solo di un fenomeno circolante ma che il danno si manifesta anche a livello d’organo.Per verificare che il legame fosse davvero causale, il gruppo ha riprodotto il fenomeno in laboratorio. Quando il fibrinogeno viene esposto a un ambiente ossidante, i coaguli diventano più compatti e resistenti; quando si aggiunge un antiossidante di riferimento, l’effetto scompare. La sequenza risulta così chiara: più infiammazione → più stress ossidativo → fibrinogeno alterato → coaguli più difficili da dissolvere.“Questi risultati forniscono una comprensione più profonda del legame tra la malattia autoimmune e le complicanze cardiovascolari”, sostiene il prof. Giacomo Emmi, che insegna al Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell’Ateneo triestino, è Direttore dell’UCO Medicina Clinica e Coordinatore Scientifico dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina. “Lo stress ossidativo – spiega Emmi - emerge come un nuovo potenziale bersaglio terapeutico. Accanto al controllo dei fattori di rischio tradizionali e dell'attività della malattia, future terapie potrebbero essere mirate a modulare questi circuiti ossidativi per proteggere in modo più efficace il cuore e i vasi sanguigni dei pazienti affetti da Lupus”. Riferimento: ROS‑induced modifications of fibrin clots connect immune responses to atherothrombosis in systemic lupus erythematosus, in Arthritis & Rheumatology. DOI: 10.1002/art.43371. Abstract Studio UniTS-UniFI coordinato da Giacomo Emmi (DSM): lo stress ossidativo è all’origine di un rischio da 2 a 10 volte superiore per chi soffre della patologia autoimmune Mostra nel diario Off
AIRCampus: al via a UniTS le lezioni 2025/26 Read more about AIRCampus: al via a UniTS le lezioni 2025/26 Immagine Progetto senza titolo (35).png Data notizia Fri, 10/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Studenti iscritti Territorio e società Testo notizia Anche quest’anno UniTS partecipa al progetto AIRCampus, dedicato agli studenti universitari per far conoscere ai ragazzi la realtà di AIRC e diffondere consapevolezza del problema “cancro”.Nell’anno accademico 2025/26 l’ateneo organizza una serie di lezioni su temi collegati all’attività della Fondazione e, allo stesso tempo, interessanti per gli studenti di vari corsi di studio.Le lezioni sono suddivise in due semestri e saranno ospitate in Corsi di laurea con almeno 40 studenti. Ogni incontro dura circa 2 ore durante le quali prenderanno parola sia l’esperto AIRC (ricercatori, manager, esperti di nonprofit, testimonial), sia il docente UniTS.Un’opportunità unica per gli studenti che potranno approfondire temi in linea con i piani di studio, ascoltando le testimonianze di professionisti con esempi concreti e un approccio alla materia multidisciplinare. Ecco il calendario delle lezioni di questo semestre: 14 ottobre ore 16, aula 2_A Edificio D, Piazzale EuropaSarò sintetico: tre piante, tre molecole, tre storieLezione a cura di Ruggero Rollini, divulgatore scientificoOspita il docente Fabio Carniel Candotto, insegnamento di Botanica generale, cdl Scienze e tecnologie per scienza e natura 17 ottobre ore 14.30 in presenza, 21 novembre ore 14.30 (tbc) da remoto, 12 dicembre ore 14.30 (tbc) in presenza in Aula Magna, Via Monfort 3Educare alla salute nella scuola primaria: laboratorio di UDA con il progetto AIRC nelle scuoleLaboratorio a cura di Alessandra Frittelli, project manager AIRC nelle ScuoleOspita la docente Barbara Bocchi, insegnamento di Didattica generale, cdl Scienze della formazione 29 ottobre ore 12, aula 1B Edificio H3, Campus centraleL'organizzazione di Fondazione AIRC per il suo impatto sociale.Lezione a cura di Marco Rogledi, responsabile Risorse Umane AIRCOspita il docente Francesco Venier, insegnamento di Organizzazione aziendale, cdl Economia e gestione aziendale 13 novembre ore 11, Aula Grande Edificio C6, via Valerio 8/3 Nuovi farmaci in un click: strategie per accelerare la sintesi di molecoleLezione a cura di Tracey Pirali, ricercatrice AIRC all’Università degli Studi del Piemonte OrientaleOspitano i docenti Tatiana Da Ros, Stephanie Federico e Federico Berti, insegnamenti di Chimica farmaceutica I e II, Chimica bio-organica, cdl CTF e Chimica 13 novembre ore 15, aula tbdTitolo in via di definizioneLezione a cura di Claudia Borreani, responsabile della Struttura di Psicologia Clinica della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di MilanoOspita la docente Barbara Penolazzi, insegnamento di Abilità cliniche di base/modulo di Psicologia clinica, cdl Scienze e Tecniche Psicologiche 25 novembre ore 9, aula tbdProgettare una campagna di comunicazione in tema di saluteLezione a cura di Sabrina Bonomo, senior account Comunicazione Esterna AIRCOspitano le docenti Patrizia De Luca e Giovanna Pegan, insegnamenti di Marketing e Comunicazione e branding, cdl Economia e gestione aziendale e Marketing e management 25 novembre ore 16, Aula Venezian, Edificio A, Piazzale EuropaIl diritto a dimenticare: l'oblio oncologico è legge in ItaliaLezione con il contributo di Giordano Beretta, oncologo ASL Pescara e Fondazione AIOMOspita il docente Maurizio Barberis, insegnamento di Filosofia del diritto, cdl Giurisprudenza11 dicembre ore 9.30, aula tbd Titolo in via di definizioneLezione a cura di Francesco Iorio, ricercatore AIRC alla Fondazione Human Technopole, MilanoOspita il docente Giulio Caravagna, insegnamento di Introduzione alla programmazione e laboratorio, cdl Intelligenza artificiale e data analytics 15 dicembre ore 9, aula tbdLe nuove strategie per la lotta al cancroLezione a cura di Alessandra Raimondi, ricercatrice AIRC all’IRCCS Istituto Nazionale Tumori di MilanoOspita la docente Vanessa Nicolin, insegnamento di Anatomia umana, cdl Medicina e Chirurgia e Odontoiatria 18 dicembre, orario e aula tbdDNA damage in cancer and agingLezione a cura di Fabrizio D’Adda di Fagagna, ricercatore AIRC all’Ifom Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare ETS di MilanoOspita il docente Stefan Schoeftner, insegnamento di Biologia degli RNA non codificanti, cdl Genomica funzionale A questo link è possibile scoprire tutte le lezioni AIRCampus organizzate negli atenei italiani e consultare il calendario aggiornato. Abstract Il Progetto vuole diffondere tra gli studenti consapevolezza sul tema “cancro” Mostra nel diario Off
Società Chimica Italiana: la PHD Miriam Marchi di UniTS vince il premio Adolfo Parmaliana 2025 Read more about Società Chimica Italiana: la PHD Miriam Marchi di UniTS vince il premio Adolfo Parmaliana 2025 Immagine Progetto senza titolo (59).png Data notizia Thu, 09/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Post lauream Testo notizia La Società Chimica Italiana (SCI), nello specifico il Direttivo del Gruppo Interdivisionale di Catalisi (GIC), ha assegnato ex aequo a Miriam Marchi il Premio Adolfo Parmaliana 2025 per la migliore tesi di dottorato (cicli XXXVI e XXXVII). Miriam ha conseguito il Dottorato di ricerca in Nanotecnologie sotto la supervisione di Paolo Fornasiero e Michele Melchionna del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Trieste.Il suo lavoro “Catalisi per lo sviluppo sostenibile” ha affrontato lo sviluppo di approcci foto - ed elettrocatalitici innovativi per la sintesi organica e l’attivazione di piccole molecole come la CO2, concentrandosi in particolar modo su materiali carboniosi come alternative versatili ai catalizzatori tradizionali. Abstract E’ sua la migliore tesi di Dottorato Mostra nel diario Off
La Barcolana Dragon Boat University Challenge si conferma un successo tra sport, aggregazione, divertimento e sfide all’ultima pagaiata Read more about La Barcolana Dragon Boat University Challenge si conferma un successo tra sport, aggregazione, divertimento e sfide all’ultima pagaiata Immagine Progetto senza titolo (58).png Data notizia Wed, 08/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Destinatari target Studenti iscritti Territorio e società Testo notizia Una giornata all’insegna dell’aggregazione e della forza inclusiva dello sport, uno scenario spettacolare, un momento di sfida dove il valore del lavoro di squadra viene coltivato e incrementato pagaiata dopo pagaiata. Dopo il grande successo del 2024 è tornato l’appuntamento, inserito quest’anno all’interno della 57ᵅ edizione della Barcolana, con la Barcolana Dragon Boat University Challenge organizzata dal CUS Trieste in collaborazione con l'Università degli Studi di Trieste, il CUS Venezia, la Società Velica di Barcola e Grignano e con il contributo del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia. L’evento ha visto le imbarcazioni con testa e coda a forma di dragone sfidarsi nel bacino San Giusto con a bordo gli studenti delle squadre del CUS Trieste, CUS Bari, CUS Venezia e CUS Udine con gli studenti friulani che sono andati a rinforzare le fila delle due formazioni venete (CUS Venezia Ca’ Foscari e CUS Venezia Iuav). Dopo la Cerimonia di dipintura degli occhi del Drago, attraverso la quale si sono augurate le maggiori fortune alle imbarcazioni seguendo il rito tradizionale cinese, sul percorso di 150 m adiacente al Molo Audace si sono scatenate le sfide tra i quattro collettivi composti da 16 atleti/e ciascuno.Il CUS Trieste si è tolto la soddisfazione di vincere l’evento in casa realizzando prima percorso netto nel Girone Eliminatorio, cogliendo tre successi su altrettanti duelli affrontati, e poi sconfiggendo nuovamente il CUS Bari nella Finale più ambita (1°- 2° posto). Sul terzo gradino del podio è salito il CUS Venezia Ca’ Foscari che, nella Finale 3° - 4° posto, ha vinto il derby con il CUS Venezia Iuav.La classifica finale ha vinto dunque il trionfo del CUS Trieste (1°) davanti al CUS Bari (2°), CUS Venezia Ca’ Foscari (3°) e CUS Venezia Iuav (4°). “Questo pomeriggio – ha sottolineato la Rettrice dell’Università di Trieste Donata Vianelli - all’insegna del divertimento e dell’aggregazione dimostra ancora una volta come il nostro ambiente universitario non sia solo ricerca e studio ma sappia abbracciare anche lo sport e i suoi valori. La Barcolana Dragon Boat University Challenge, che vede alla base dell’organizzazione diverse realtà capaci di unire le forze e creare sinergie produttive, si è confermata un’occasione preziosa per mettere in campo la forza aggregativa della pratica sportiva: sport che alla Dragon Boat è inclusivo e in grado di regalare ai partecipanti un’esperienza unica di conoscenza reciproca e cultura della forza collettiva”. “L’università è un pilastro fondamentale della formazione dei giovani - ha commentato il Presidente della Società Velica di Barcola e Grignano Mitja Gialuz - non solo sul piano culturale ma anche nella crescita personale e valoriale. Oggi la Costituzione riconosce lo sport come strumento essenziale di formazione e credo che le università, attraverso i CUS, possano e debbano promuovere sempre di più l’attività sportiva come parte integrante del percorso accademico. In questo senso, la Barcolana Dragon Boat University Challenge rappresenta un esempio straordinario: unisce il mondo universitario allo spirito del mare e della squadra, portando in Barcolana una disciplina che incarna perfettamente i valori di cooperazione, energia e inclusione”. “Sulla scia del successo dell’edizione 2024 - ha sottolineato il presidente del CUS Trieste Michele Pipan - il Dragon Boat è tornato su una scala più ampia dimostrandosi uno strumento prezioso per promuovere la solidarietà nell’impegno sportivo, il lavoro di squadra e l’inclusione. L’edizione 2025 si è svolta all’insegna di questo spirito, coinvolgendo partecipanti di ogni livello di abilità, genere e nazionalità. L’obiettivo principale, ovvero mettere in risalto la cooperazione tra i singoli atleti che possono, ognuno, contribuire secondo le proprie capacità a raggiungere un obiettivo comune, è stato pienamente raggiunto. Mi preme ringraziare le rappresentative dei CUS di Bari, Venezia e Udine che hanno voluto essere fortemente presenti all’appuntamento”. Abstract Nel Bacino di Piazza Unità la vittoria è andata ai padroni di casa del CUS Trieste Mostra nel diario On Periodo di permanenza in Magazine Thu, 09/10/2025 - 12:00 - Sun, 09/11/2025 - 12:00