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Prima riunione per lo staff della rettrice Vianelli

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Si è svolta oggi nella Sala Cammarata del Rettorato la prima riunione di staff della Rettrice Donata Vianelli, un momento dedicato alla pianificazione e all’allineamento delle attività che vedranno impegnata la nuova governance dell’Ateneo nei prossimi mesi. 

La Rettrice e il Prorettore vicario Mauro Tretiach hanno incontrato i ventisette collaboratori e collaboratrici che affiancheranno il lavoro degli organi di governo e delle strutture amministrative nel perseguire gli obiettivi strategici dell’Università di Trieste nei prossimi sei anni.

Prorettori e Prorettrici
Affiancheranno la rettrice otto prorettori e prorettrici: Paolo Fornasiero (DSCF) per la Ricerca, Paolo Edomi (DSV) per la Didattica e il diritto allo studio, Caterina Falbo (IUSLIT) per l’Impegno pubblico e sociale, Guido Bortoluzzi (DEAMS) per i Rapporti con le imprese e il territorio, Roberta Nunin (IUSLIT) per il Personale, le relazioni sindacali e le pari opportunità, Luca Bortolussi (MIGe) per la Trasformazione digitale, Adriano Venudo (DIA) per l’Edilizia universitaria e Barbara Campisi (DEAMS) per la Qualità.

Delegati e Delegate
La squadra dei delegati comprende diciassette docenti. Francesco Longo (DF) seguirà i Dottorati di ricerca, mentre Erik Vesselli (DF) curerà il Trasferimento tecnologico e i rapporti con gli Enti di ricerca. A Matteo Cornacchia (DISU) è affidata la Didattica innovativa, a Elisabetta Madriz (DISU) la Progettualità per l’orientamento, a Elisabetta De Giorgi (DiSPeS) la Mobilità e le relazioni internazionali e a Roberta Altin (DISU) la Cooperazione allo sviluppo. Giulia Caccamo (DiSPeS) avrà la delega alle Politiche per la comunità studentesca, Vanessa Nicolin (DSM) curerà Benessere studentesco e inclusione, Diego Abenante (DiSPeS) le Politiche per i Poli territoriali, Alessandro Massi Pavan (DIA) la Sostenibilità e la transizione energetica. Francesca Larese (DSM) si occuperà delle Condizioni di lavoro, salute e sicurezza, Giampaolo Dolso (IUSLIT) degli Affari generali e legali, Stefano Ciampi (IUSLIT) della Semplificazione amministrativa e del Polo universitario penitenziario. A Giulia Barbati (DSM) è affidato il Data reporting e a Paola Rossi (DEAMS) il Bilancio, la programmazione economica e il fundraising.

Referenti
Infine, quattro referenti saranno impegnati su specifici ambiti strategici. Alberto Pallavicini (DSV) continuerà a supervisionare le attività del progetto Transform4Europe – T4EU – The European University for Knowledge Entrepreneurs, Paolo Sorzio (DISU) seguirà la Formazione insegnanti, mentre Giovanni Longo (DIA) sarà il Mobility Manager e Paolo Bevilacqua (DIA) il Waste Manager per la Gestione dei rifiuti.

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Presentata ufficialmente la nuova squadra: 27 collaboratori e collaboratrici che fungeranno da supporto alla governance per i prossimi sei anni in ambiti specifici
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Periodo di permanenza in Magazine
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Andra Bucci, sopravissuta all'Olocausto, incontra a UniTS i ragazzi delle scuole superiori di Firenze

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110 ragazzi delle scuole superiori di Firenze hanno incontrato nell’Aula Magna UniTS Andra Bucci.

Andra e la sorella Tatiana furono deportate ad Auschwitz quando avevano solo 4 e 6 anni: per onorare il loro prezioso impegno nel portare testimonianza dell’Olocausto, l’Università di Trieste conferì loro nel 2020 la Laurea Honoris Causa in Diplomazia e Cooperazione Internazionale.

L’incontro è stato organizzato nell’ambito del progetto "Dall'Italia ad Auschwitz. I luoghi della storia e delle memorie come strumento di formazione", organizzato dalla Regione Toscana in occasione dell'80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.

Il viaggio studio ha anche, tra le sue principali finalità, la conoscenza e l'approfondimento della storia di alcuni luoghi di memoria significativi tra cui la Risiera di San Sabba.

 



 

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L’incontro fa parte di un progetto di Regione Toscana per celebrare l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo
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Presentato Trieste Next 2025: ecco gli eventi UniTS

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Presentata la XIV edizione di Trieste Next, il Festival della ricerca che dal 26 al 28 settembre 2025 trasformerà ancora una volta Piazza Unità in un grande palcoscenico della scienza: per tre giorni oltre 100 eventi e centinaia di scienziati e scienziate da tutto il mondo dialogheranno con il pubblico per riflettere, insieme, sulle sfide del nostro tempo e confrontarsi sulle frontiere dell’innovazione tecnologica. Il tema di quest’anno è “La vita dentro. Dialoghi tra scienza e tecnologie”

“L’Università di Trieste, con i suoi molteplici ambiti disciplinari, sposa perfettamente il tema dell’edizione 2025 di Trieste Next – dichiara Donata Vianellirettrice UniTS e presidente del Comitato scientifico della manifestazione –. Anche quest’anno offriamo ai visitatori un programma ricco e vario, il supporto di duecento volontari che rendono possibile l’evento e, grazie al contributo della Regione, la presenza di due nomi di richiamo come Brian Kobilka e David Quammen. Per la prima volta, inoltre, nell’ideazione degli incontri sono stati coinvolti studenti e personale dell’ateneo. Oltre che ai talk e agli eventi, aspettiamo gli appassionati anche nelle tensostrutture allestite in Piazza Unità d’Italia per toccare con mano novità, curiosità e tendenze della ricerca scientifica”.

Gli eventi UniTS a Trieste Next, giorno per giorno, con la partecipazione attiva di tutta la comunità accademica: 

Venerdì 26 settembre
Sabato 27 settembre
Domenica 28 settembre

Questi i dieci spazi espositivi curati da UniTS nel suo stand in Piazza Unità:

Stand UniTS 26-28 settembre

Nello Stand UniTS sarà presente un punto vendita dei prodotti di Merchandising dell'Ateneo nei seguenti orari:

venerdì 26 settembre: 16.00 - 22.00

sabato 27 settembre: 10.00 - 22.00

domenica 28 settembre: 10.00 - 20.00

 

Trieste Next è promosso da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, Gruppo NEM Nord-Est Multimedia/Il NordEst/Il Piccolo, Area Science Park, OGS-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, SISSA-Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati.
Copromotore è la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Curato da Post Eventi, il festival è un progetto di Trieste Città della Conoscenza e si avvale della collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano
Main partner della manifestazione è Generali
Partner sono AcegasApsAmga, Estenergy, Insiel, Smact Competence Center. 
Content partner sono EuroBioHighTech, Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, Fondazione Telethon e Centro Protesi Inail.

www.triestenext.it

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Il tema scelto quest'anno è “La vita dentro. Dialoghi tra scienze e tecnologie.”
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Polo di Gorizia: la città di confine sede ideale per il nuovo Joint Master's Programme in Political Science – Integration & Governance (PoSIG)

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Per le sue caratteristiche e peculiarità non solo rappresenta un unicum in Italia, ma in prospettiva consentirà anche di sviluppare forti relazioni internazionali: è il Joint Master's Programme in Political Science – Integration & Governance (PoSIG), programma biennale erogato interamente in inglese che coinvolge l’Università di Trieste, con Gorizia come sede di riferimento, con 13 atenei di otto Paesi complessivamente coinvolti. Rivolto a studenti con una laurea triennale in Scienze politiche o Relazioni internazionali, questo corso di studio integrato inter ateneo rafforza ulteriormente la vocazione internazionale di Gorizia.

Ha sottolineato la Rettrice, Donata Vianelli: “Sono orgogliosa di presentare questa nuova proposta didattica del nostro Ateneo a Gorizia, sede che intendiamo continuare a valorizzare in stretta collaborazione con gli enti locali. PoSIG è un corso unico in Italia ed Europa, che si svolgerà in questa straordinaria città di confine. L'obiettivo è quello di unire i popoli e offrire opportunità realmente spendibili nel mondo del lavoro ai giovani. Vedo Gorizia come una città-campus universitaria che può attirare studenti da tutta Europa, superando i confini e promuovendo la collaborazione e lo scambio culturale e scientifico“.

“Anno dopo anno assistiamo con soddisfazione al graduale allargamento dell’offerta didattica dell’Università di Trieste a Gorizia con corsi di prestigio, che consentono di rafforzare il ruolo della nostra città nello scenario geopolitico e la sua vocazione internazionale“, ha aggiunto il sindaco, Rodolfo Ziberna, “L’attivazione di PoSIG è un grande motivo di orgoglio: avrà una portata eccezionale per la nostra sede universitaria e per la città, anche prospettiva, guardando verso l’allargamento dell’Unione europea“.

Giuliana Parotto, Coordinatrice PoSiG per l’Università di Trieste, ha spiegato: “Durante una delle Academy organizzate tradizionalmente a Salisburgo dagli ideatori di PoSIG ho conosciuto personalmente i docenti coinvolti in questa iniziativa didattica. Da qui è nato da quest'anno il coinvolgimento di UniTS come unica università italiana. Gorizia porta valore aggiunto a questo corso unico nel suo genere in Europa: la città ospiterà un corso di studio internazionale che attirerà nel territorio studenti da tutta Europa e dai Paesi del Caucaso. Gorizia diventerà uno straordinario punto di attrazione per gli studenti che frequenteranno qui i Corsi di metodologia, relazioni internazionali e teoria politica“.

Franz Kok, coordinatore generale di PoSIG e rappresentante del Rettore dell’Università Paris Lodron University of Salzburg (PLUS), ha illustrato nei dettagli le caratteristiche del corso. Gli iscritti avranno la possibilità di studiare in almeno due diverse sedi tra Austria, Albania, Armenia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Italia, Macedonia del Nord e Kosovo, ricevendo un joint degree riconosciuto da tutti gli atenei partecipanti. Il corso, interamente in lingua inglese, combina una solida preparazione teorica con un forte orientamento alla ricerca sui processi decisionali e le politiche pubbliche, con particolare attenzione ai temi della governance e dell’integrazione in contesti nazionali e internazionali.

Il percorso include moduli in Politica comparata, Integrazione europea, Relazioni internazionali, Amministrazione e politiche pubbliche, Teoria politica. Il programma prevede anche tirocini in organizzazioni partner internazionali, come il Regional Cooperation Council (RCC), la Central European Initiative (CEI), l’Institute of the Regions of Europe (IRE), l’UNODC e l’Ufficio regionale per la cooperazione giovanile (RYCO). PoSIG promuove un modello europeo di formazione alla politica multilaterale e rappresenta un’offerta unica per chi intende formarsi come esperto di integrazione e governance in contesti internazionali. L’Università di Trieste contribuisce al progetto offrendo 30 crediti: Strategic Studies – Relazioni internazionali, Political theory, Conflict Resolution – Relazioni internazionali, Metodologia – Project Cicle management, Metodologia – analisi quantitativa.

Il corso è stato fondato nel 2016 a Salisburgo. Inizialmente gli studenti dovevano frequentare il primo anno a Salisburgo o a Lubiana, ma dal 2023 è caduta questa limitazione. Con gli anni si è allargato il Consorzio, includendo anche alcune università del Caucaso, accreditate nel 2025.

L’adesione al Consorzio è importante per l’internazionalizzazione di Units: un Joint Degree con queste caratteristiche non esiste in nessuna sede universitaria italiana. Il diploma di laurea PoSig, per le sue caratteristiche, è molto attrattivo e permetterà di sviluppare rapporti internazionali con aree extra Unione europea in vista di un’adesione futura di questi Paesi.

Attualmente, considerando anche PLUS e UniTS, fanno parte del Consorzio 13 Università di otto Stati:

  • Albania, Tirana: European University of Tirana (UET) University of Tirana (UTIR)
  • Armenia, Yerevan: Yerevan State University (YSU) Eurasia International University Yerevan (EIU)
  • Bosnia and Herzegovina, Sarajevo: University of Sarajevo (UNSA) Sarajevo School of Science and Technology (SSST)
  • Georgia, Tbilisi: Tbilisi State University (TSU) Georgian Institute for Public Affairs (GIPA)
  • North Macedonia, Skopje: Cyril and Methodius University in Skopje (UKIM)
  • Kosovo, Prishtina: University of Business and Technology Prishtina
  • (UBT) University of Prishtina (UP)

 

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Il capoluogo isontino sempre più città-campus universitario
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Moduli Formativi Estivi: al via la sessione conclusiva dal 1 al 5 settembre

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Sono quasi 500 i ragazzi di terza e quarta superiore che si sono iscritti alla seconda sessione dei Moduli Formativi Estivi (https://portale.units.it/it/studiare/orientarsi/moduli-formativi) che, dal 1° al 5 settembre, affolleranno le aule UniTS.

La maggior parte provengono da Istituti del Friuli-Venezia Giulia ma anche da Aosta, Belluno, Cremona, Bergamo, Mantova, Pavia, Pordenone, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Alessandria, Cosenza e Roma. 

La sessione è stata inaugurata dalla Delegata della Rettrice per le progettualità di Orientamento, prof.ssa Elisabetta Madriz, con una breve introduzione ai Moduli Formativi estivi cui è seguita una veloce presentazione del Collegio Luciano Fonda.

E proprio nella sede del Collegio, nell’ex Ospedale Militare in via Fabio Severo 40, si terrà il 3 settembre la serata con apericena e talk su clima, energia e convivialità dedicata ai partecipanti iscritti all’evento

La parola è poi passata allo staff dell’Orientamento di UniTS che ha coordinato le testimonianze degli studenti orientatori per una efficace testimonianza tra pari valorizzando i diversi percorsi di vita che non sempre sono lineari ma proprio per questo richiedono attenzione e profonda conoscenza di sé per valorizzare efficacemente i propri talenti e le proprie passioni. 

Condividere esperienze di scelta e percorsi di vita universitaria ha consentito di offrire utili spunti di riflessione per un momento di orientamento importante a supporto dei futuri studenti.  

Le sessioni in programma fino al 5 settembre sono 12 e saranno gestite dai docenti dell’Ateneo nelle aree formative di Studi Umanistici, Ingegneria, Scienze della Terra, Fisica, Chimica, Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, Giurisprudenza, Matematica, Intelligenza Artificiale e Data Science, Statistica e Biologia. 

I Moduli Formativi Estivi sono un progetto di Orientamento Attivo giunto quest'anno alla sua undicesima edizione e rivolto agli studenti delle classi terze e quarte superiori per aiutarli a verificare i propri interessi facendo un'esperienza intensiva di vita universitaria in un ambito a propria scelta con l'obiettivo di supportarli nella scelta consapevole del percorso formativo da intraprendere.   

Alla prima sessione di Luglio hanno aderito complessivamente 702 studenti che si sono iscritti a uno dei 17 Moduli offerti nelle aree formative dell'Architettura, Professioni Sanitarie, Economia e Management, Ingegneria, Matematica e Scienze della Terra, Studi Umanistici, Odontoiatria e Protesi Dentaria, Scienze Politiche, Internazionali e Diplomatiche. 

Il numero complessivo degli iscritti del 2025 segnala quindi una crescita costante degli studenti iscritti a questa importante iniziativa di orientamento con 1.190 iscritti rispetto ai 1.075 del 2024 a testimonianza della forte attrattività e riconosciuta efficacia dell’esperienza orientativa di UniTS. 

Tutte le info: https://portale.units.it/it/studiare/orientarsi/moduli-formativi

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In crescita il numero di futuri studenti che vogliono conoscere UniTS
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Internazionalizzazione UniTS: poste le basi per future collaborazioni con i maggiori Atenei del Perù

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Le attività di internazionalizzazione di UniTS hanno uno sguardo globale e prevedono scambi, collaborazioni e progettualità congiunte con diverse aree del mondo. Tra queste, un'attenzione particolare è rivolta all'America del Sud, con cui l'Ateneo ha già siglato diversi accordi internazionali. In questo contesto si colloca la missione di Angelo Venchiarutti, docente di Diritto privato, a cui nel mese di agosto in Perù è stato conferito il titolo di Avvocato onorario dal Colegio de los Advocados de Lima Sur (Lima) e dal Colegio de los Advocados de Junin (Huancayo).

Le attività di divulgazione scientifica che il prof. Venchiarutti ha svolto nel Paese sudamericano nel corso del mese di agosto hanno portato a stringere rapporti di collaborazione futura con le maggiori università del Perù, Università di Lima  - Universidad Nacional Mayor de San Marcos e l’Universidad Autónoma del Perú, entrambe interessate a siglare convenzioni di collaborazione con l’Università di Trieste.

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Angelo Venchiarutti riceve il titolo di Avvocato onorario nel Paese sudamericano
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Dal profondo dell'Oceano Atlantico i segnali di rischio sismico per l'Europa

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Per la prima volta un gruppo di ricercatori europei guidato dall’Università di Lisbona, con la partecipazione dell’Università di Trieste, ha identificato in un’area nell’Oceano Atlantico un caso di “affondamento” di un pezzo di placca, la parte inferiore della litosfera, lo strato più esterno della Terra.

Questo fenomeno geologico, noto come “delaminazione della litosfera” e all’origine di molti eventi sismici, finora era stato documentato solo nei continenti.
La scoperta, pubblicata su Nature Geoscience, apre quindi nuove prospettive sulla previsione del rischio sismico in Europa.

Grazie a sofisticate tecniche di tomografia sismica, tecnica che impiega le onde sismiche dei terremoti per capire la struttura della Terra a profondità elevate, i ricercatori hanno rilevato un’anomalia ad alta velocità fino a 250 km di profondità sotto la Piana Abissale di Horseshoe, nella regione a sud-ovest della Penisola Iberica, tra le placche africana ed eurasiatica, un’area nota per la sua intensa attività sismica, teatro di terremoti storici come quello di Lisbona del 1755 (M8.5 – 8.7) e quello di San Vincenzo del 1969 (M7.9).

In questa regione, pur mancando segni e deformazioni superficiali evidenti di paesaggi contorti o montagne sottomarine, una porzione di litosfera oceanica starebbe affondando nel mantello terrestre, creando nuove faglie. 
Questo fenomeno, favorito dalla presenza di una spessa zona serpentinizzata, che agisce da strato debole, potrebbe spiegare l’origine di terremoti storici di grande magnitudo.

Chiara Civiero, geofisica e ricercatrice presso il Dipartimento di matematica, informatica e geoscienze dell’Università di Trieste, coautrice dello studio e responsabile delle analisi tomografiche, sottolinea: “Questa scoperta apre nuove strade per comprendere l’evoluzione delle primissime fasi di subduzione oceanica con importanti implicazioni per la tettonica a placche. Se anche aree senza evidenti faglie superficiali, come la Piana Abissale di Horseshoe, possono essere soggette a forti terremoti, emerge la necessità di rivedere i modelli di pericolosità sismica per includere processi profondi e strutture non mappabili con metodi tradizionali”.

Insieme alla subduzione della litosfera oceanica, processo per cui una placca può scorrere sotto un’altra se lungo il margine di contatto avviene compressione, la delaminazione della litosfera continentale costituisce il principale meccanismo attraverso cui la superficie terrestre viene riciclata nel mantello. Le placche tettoniche, ossia le zolle di litosfera rigide– la parte esterna più rigida del pianeta Terra –, sono infatti costantemente in marcia al rallentatore, con alcuni bordi che si separano e altri che si scontrano. 

I modelli numerici elaborati dai ricercatori suggeriscono che la delaminazione potrebbe evolvere in una vera e propria zona di subduzione, contribuendo così a una riorganizzazione tettonica dell’Atlantico. Questo processo potrebbe portare alla formazione di un nuovo sistema di subduzione che si collegherebbe all’Arco di Gibilterra, con implicazioni a lungo termine per la chiusura dell’Oceano Atlantico.

***

Studio pubblicato su Nature Geoscience

Seismic evidence for oceanic plate delamination offshore Southwest Iberia

João C. Duarte*1,2, Nicolas Riel3, Chiara Civiero4, Sónia Silva1, Filipe M. Rosas1, Wouter P. Schellart5, Jaime Almeida6,7, Pedro Terrinha8, António Ribeiro1

  1. IDL - Instituto Dom Luiz, Faculdade de Ciências, Universidade de Lisboa, Campo Grande, 1749-016, Lisboa, Portugal
  2. UNIARQ, Centro de Arqueologia da Universidade de Lisboa, 1600-214, Lisboa, Portugal
  3. Institute of Geosciences, Johannes Gutenberg University, Mainz, J.-J.-Becher-Weg 21, D-55128 Mainz, Germany
  4. Department of Mathematics, Informatics and Geosciences, University of Trieste, Trieste, Italy
  5. Department of Earth Sciences, Vrije Universiteit Amsterdam, Amsterdam, Netherlands
  6. SEGAL, Departamento de Informática (UBI), Rua Marquês d’Ávila e Bolama, Covilhã, 6201-0012, Portugal
  7. IDL - Instituto Dom Luiz, Universidade da Beira Interior, Covilhã, 6201-0012, Portugal
  8. Instituto Português do Mar e da Atmosfera (IPMA), Lisboa, Portugal

 

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Su Nature Geoscience uno studio internazionale con la partecipazione di UniTS , ha rivelato un caso di “affondamento” di una porzione di mantello litosferico mai osservato prima in un oceano
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Let’s change! Il clima sta cambiando: al via dal 3 settembre eventi aperti a tutti

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A partire dal 3 settembre 2025 incontri, film e laboratori per discutere di mobilità sostenibile, transizione energetica, progettazione di ambienti urbani più confortevoli, inclusivi e resilienti, riqualificazione del patrimonio edilizio, ridisegno dell’affaccio sul mare di Trieste e riconfigurazione di spazi aperti e paesaggi a prova di acqua e di calore.

Sono i temi di Let’s change! Il clima sta cambiando. Parliamone, un progetto di Impegno Pubblico e Sociale – Terza Missione del Dipartimento di Ingegneria e Architettura di UniTS, co-finanziato dall’ateneo, che vuole offrire una discussione aperta su studi e riflessioni dei ricercatori scientifici. 

Negli ultimi decenni, a Trieste, gli effetti dei cambiamenti climatici si sono fatti sempre più tangibili. Impatti negativi su ecosistemi terrestri e marini ed eventi meteorologici estremi come allagamenti e ondate di calore stanno causando danni sempre più significativi al territorio, a infrastrutture e attrezzature di interesse collettivo, ad attività economiche e alla salute. In questa prospettiva, condividere la conoscenza scientifica sulla transizione in atto, promuovere iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione di amministrazioni e società civile sono atti sempre più urgenti per trovarsi preparati ad affrontare le sfide presenti e future.

Let’s change! si rivolge a tutti, con un’attenzione particolare ai giovani: dagli studenti delle scuole a quelli universitari. Tutte le attività sono gratuite e hanno carattere multidisciplinare per discutere di ciascun tema da diverse prospettive, con un linguaggio chiaro e accessibile.

Tutte le info su letschange.dia.units.it   

Il progetto, che si svilupperà fino ai primi mesi del 2026 secondo un calendario che sarà progressivamente aggiornato sul sito, modulerà le proprie attività anche in risposta agli interessi di cittadine e cittadini che vorranno compilare il questionario su https://dsvunits.qualtrics.com/jfe/form/SV_3rZXOENS4Xh8dAG 

Let’s change! sarà accompagnato dalla pubblicazione di quaderni, scaricabili gratuitamente dal sito, dove sarà riportata una sintesi delle attività sviluppate dal progetto e dei risultati emersi dalla compilazione dei questionari. Una memoria utile ad alimentare ulteriori occasioni di incontro e dibattito sul futuro che vorremmo, tra Università e città.

 

PROGRAMMA INCONTRI

03 settembre 2025, ore 18:00
Caffè San Marco, Trieste
Trump, bus elettrici e trasporti alternativi 
Relatori: Alois Bonifacio e Andrea Mio
Moderatrice: Simona Regina

Sembrerà strano, ma gli squilibri geopolitici internazionali hanno a che fare con il fatto che i nuovi bus elettrici a Trieste sono di fabbricazione cinese, e più in generale con la transizione energetica. Il centro della questione ruota attorno a un gruppo di materie prime, come le “terre rare” o il “litio”, che tutti noi usiamo quotidianamente, spesso a nostra insaputa. Forse allora è meglio muoversi usando altri mezzi innovativi come l'ovovia? Anche in questo caso, però, è necessario che si rispettino alcune condizioni per evitare gravi ripercussioni. L’incontro vuole essere un modo per informarsi, con leggerezza, su questioni che riguardano tutti noi e il nostro futuro.

23 settembre 2025, ore 18:00
Bar libreria Knulp, Trieste
La città che ci soffoca e ci sommerge
Relatori: Eleonora Ceschin, Paola Cigalotto e Cristiano Cozzolino
Moderatore: Fabio Del Missier

Come in molte altre città del mondo, anche a Trieste negli ultimi decenni gli impatti dei cambiamenti climatici si sono fatti sempre più tangibili. Eventi estremi stanno causando danni rilevanti agli spazi urbani e alla salute di cittadine e cittadini, alle infrastrutture e alle attrezzature collettive, alle attività economiche. Tra gli effetti più sensibili vi sono quelli indotti da aumento delle temperature e allagamenti. Per adattarsi a questi cambiamenti e garantire condizioni di benessere, serve più verde in città. Parleremo insieme delle tante soluzioni possibili per trasformare Trieste in una città più bella, confortevole e vivibile.

17 ottobre 2025, ore 18:00
Stazione Rogers, Trieste
La transizione energetica: quale il ruolo della tecnologia?
Relatori: Alessandro Massi Pavan e Carlo Antonio Stival
Moderatore: Giovanni Carrosio

Il nuovo millennio è caratterizzato da una transizione energetica che vede la graduale sostituzione delle fonti fossili di energia con quelle rinnovabili. La crescita esponenziale a livello globale delle fonti rinnovabili è legata a numerosi fattori tra i quali la limitatezza delle fonti fossili, lo sforzo per il contenimento delle emissioni di gas serra e la necessità di ridurre i costi del sistema energetico. Durante l’incontro verranno presentati gli scenari globali assieme alle tecnologie in grado di abilitare la transizione tra cui: il ruolo del fotovoltaico, dello stoccaggio dell’energia, della mobilità elettrica, delle comunità di energia rinnovabile e del risparmio energetico

06 novembre 2025, ore 18:00
Caffè San Marco, Trieste
Non solo edilizia: abitare in modo diverso aiuta a ridurre gli impatti sul clima?
Relatori: Marco Manzan, Chiara Bedon e Ronelly De Souza

Quali sono gli impatti ambientali del consumo quotidiano di energia nelle nostre abitazioni? E quali sono gli impatti più generali legati ai nostri stili di vita e ai modi con cui ci muoviamo? 
Obiettivo dell’incontro è di aumentare la consapevolezza su questi aspetti, strettamente connessi alle scelte individuali, e di offrire alcuni spunti pratici su possibili abitudini a più basso impatto ambientale.

PROIEZIONI FILM

21 ottobre 2025, ore 21
Cinema Ariston, Trieste
Snowpiercer
Regia di Bong Joon-ho, con Chris Evans, Song Kang-ho, Ed Harris, John Hurt, Tilda Swinton,  Jamie Bell. Corea del sud, USA, Francia, 2013
Introducono: Elena Marchigiani (DIA), Daniela Terzoli (Cappella Underground)

2031. In un mondo decimato da una nuova era glaciale, causata da esperimenti falliti per fermare il riscaldamento globale, un gruppo di sopravvissuti rimane in vita all'interno di un treno, lo "Snowpiercer", che continua a spostarsi intorno alla Terra e si procura l'energia necessaria attraverso un apparente motore perpetuo. Il treno è un microcosmo di società umana diviso in classi sociali: i più poveri vivono nelle ultime carrozze, dove si nutrono esclusivamente di barrette "proteiche" che vengono loro date; i più ricchi nei vagoni anteriori. La convivenza tra loro sfocia inevitabilmente in lotte e rivoluzioni.

18 novembre 2025, ore 21
Cinema Ariston, Trieste
2040 – Salviamo il pianeta!
Regia di Damon Gameau, con Damon Gameau, Eva Lazzaro, Zoë Gameau, Davini Malcolm, Paul Hawken. USA, 2019. 
Introducono: Elena Marchigiani (DIA), Daniela Terzoli (Cappella Underground)

Che speranze di vita e che futuro avrà il nostro pianeta? Immaginando un futuro migliore per la figlia - che nel 2040 avrà 21 anni - il regista australiano Damon Gameau viaggia alla scoperta delle zone del mondo in cui uomini e donne si impegnano ogni giorno per fare fronte attivamente ai cambiamenti climatici.

LABORATORI DIDATTICI (scuole secondarie di secondo grado) organizzati in collaborazione con Immaginario Scientifico

Le date saranno definite a settembre - indicativamente tra ottobre 2025 e gennaio 2026

Costruiamo smart&green?
Chiara Bedon e Marco Fasan
Laboratorio
Il settore delle costruzioni è caratterizzato da un sempre maggiore uso di tecnologia e
strumenti avanzati, da cui l'ingegnere civile trae supporto per la progettazione, la
manutenzione, il monitoraggio, la diagnostica, in un contesto che è in continua
innovazione. Il laboratorio vuole avvicinare i più giovani agli ambiti disciplinari
dell’Ingegneria Civile, portandoli a conoscere materiali, modelli e strumenti di impiego
comune, anche con dimostrazioni pratiche.

La transizione energetica dalle fonti fossili a quelle rinnovabili
Alessandro Massi Pavan
Laboratorio

Il nuovo millennio vede una transizione energetica con la sostituzione delle fonti fossili
con quelle rinnovabili. La crescita delle rinnovabili è dovuta a fattori come la scarsità
delle fonti fossili, la riduzione delle emissioni di gas serra e la necessità di abbassare i
costi energetici. Il laboratorio descrive una delle possibili filiere energetiche utili per la
transizione, includendo la produzione di energia solare, il suo stoccaggio tramite
idrogeno e la riconversione in energia elettrica con una cella a combustibile. L'attività
tratta anche altre tecnologie abilitanti per gestire la natura intermittente delle rinnovabili.

Giocare con il clima?
Sergio Pratali Maffei
Discussion Game

L’attività consiste in una serie di laboratori che prevedono l’impiego della metodologia LEGO SERIOUS PLAY, condotti da un facilitatore certificato. L’obiettivo è quello di coinvolgere tutti i partecipanti in un ragionamento sviluppato “con le mani”, e quindi accessibile a tutti, sui possibili scenari futuri derivanti dai cambiamenti climatici e sulla definizione di possibili azioni, materializzate in un “testo/paesaggio” nel quale i modelli individuali prodotti entreranno in relazione tra loro.

PARTECIPAZIONE A TRIESTE NEXT  

26 settembre 2025, ore 9:00
Trieste Next, attività dedicate alle scuole
Nell’acqua, al caldo. Città in transizione
Relatori: Fabio Del Missier, Federico Roman e Eleonora Ceschin
Moderatore: Raoul Kirchmayr

A Trieste, come in molte città, i cambiamenti meteo-climatici stanno generando impatti tangibili su spazi, salute pubblica, attività economiche e infrastrutture. Eventi estremi, come l'aumento delle temperature e piogge intense, mettono a rischio la vivibilità dell’ambiente urbano. Il seminario illustra i legami tra salute psico-fisica e cambiamenti in atto, proponendo soluzioni per rendere le città più resilienti. L’intento è di comunicare quanto sia urgente l’assunzione di un atteggiamento consapevole e responsabile verso la transizione delle città in ambienti adattivi. 
 

Abstract
In sedi diverse a Trieste incontri, film e laboratori per ragazzi delle superiori
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Aperte le iscrizioni ai Master UniTS, sette le novità

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Sono aperte le iscrizioni 2025/2026 ai 25 Master attivati dall'Università di Trieste, con 11 percorsi di primo livello e 14 di secondo livello. L’offerta, promossa da otto Dipartimenti, affronta in modo trasversale temi dell’area medica, economico-manageriale, giuridica, socio-politica e della formazione, con un forte accento sull’interdisciplinarità e sulla sostenibilità.

Quest’anno sono sette i Master di nuova istituzione, che arricchiscono il panorama formativo con percorsi innovativi e fortemente orientati alla professionalizzazione.

LE NOVITA' 

Diritto del lavoro per la gestione del personale e la consulenza del lavoro (I livello)
Un percorso che integra il diritto del lavoro con competenze penali, tributarie, europee e aziendali. L’obiettivo è formare figure in grado di supportare la gestione delle risorse umane nelle transizioni digitali, ambientali e sociali. Il programma si articola in cinque moduli che spaziano dai fondamenti giuridici ai focus interdisciplinari, con seminari pratici condotti da professionisti del settore e una lectio magistralis conclusiva. Unisce rigore teorico, applicazioni pratiche e una prospettiva interdisciplinare.

Bioetica e cure palliative pediatriche (I livello)
Il master affronta le dimensioni cliniche, etiche e relazionali dell’assistenza ai bambini con patologie croniche inguaribili. Integra bioetica clinica e competenze palliative, sviluppando capacità decisionali e comunicative centrate sulla dignità del minore e della famiglia. Propone un approccio che valorizza l’interprofessionalità e promuove una cultura delle cure palliative pediatriche come parte essenziale dell’assistenza, in linea con i principi di umanizzazione della medicina e responsabilità professionale.

Intermodalità nei sistemi portuali (II livello)
Un master che combina competenze tecniche sul trasporto ferroviario e intermodale con conoscenze economiche per l’analisi dei costi e la previsione di scenari, e giuridiche per la corretta impostazione dei flussi nel rispetto delle normative fiscali e doganali. La dimensione statistica e digitale è parte integrante del percorso, con particolare attenzione all’uso dei dati e agli indicatori di performance. Forma professionisti capaci di affrontare le nuove sfide della logistica portuale e dell’intermodalità internazionale.

Chirurgia robotica (II livello)
Percorso avanzato destinato a medici interessati alla chirurgia robot-assistita pelvica e renale. Prevede una progressione dalle competenze di base, acquisite su modelli animati e inanimati, fino a un livello ultraspecialistico in sala operatoria. È un master itinerante e internazionale, con esperienze in tre centri di chirurgia robotica, di cui uno in Slovenia, offrendo così ai partecipanti un confronto diretto con diverse realtà e ampliando gli orizzonti professionali.

Medicina estetica (II livello)
Il master forma specialisti capaci di integrare le conoscenze di chirurgia plastica e dermatologia con le più moderne tecniche non invasive e non chirurgiche. L’utilizzo di filler, tossina botulinica e laser viene inserito nella pratica clinica dello specialista mediante un uso responsabile e informato, con l’obiettivo di rispondere alle crescenti richieste di medicina estetica. Un percorso che unisce aggiornamento scientifico, consapevolezza etica e preparazione tecnica.

CONVENZIONI ISTITUZIONALI E ACCORDI SPECIALI 

All’interno delle nuove attivazioni si collocano due percorsi realizzati nell’ambito della convenzione sottoscritta con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Presa in carico e accompagnamento sociale – PiCAS (I livello)
Rivolto ad assistenti sociali, educatori e psicologi, rafforza le competenze delle équipe multidisciplinari impegnate negli Ambiti Territoriali Sociali. Si concentra sulla presa in carico integrata di persone e famiglie in condizioni di vulnerabilità o povertà, con strumenti operativi e valutativi aggiornati. Il percorso promuove la co-costruzione degli interventi, la progettazione sociale basata su evidenze e l’approccio partecipativo “side by side”, in coerenza con il Piano Nazionale Inclusione e i LEPS.

Pianificazione, gestione e valutazione dei servizi sociali (II livello)
Un percorso avanzato per sviluppare competenze di pianificazione, programmazione, attuazione e monitoraggio del sistema integrato di interventi e servizi sociali. In linea con il Piano Nazionale Inclusione e i LEPS, promuove approcci critici e sistemici alle politiche sociali, sostenendo co-programmazione, co-progettazione e governance partecipata. I partecipanti acquisiranno strumenti operativi e teorici per costruire reti territoriali inclusive e sostenibili, in grado di rispondere ai bisogni complessi delle comunità.

Entrambi i Master sono in fase di approvazione da parte del Ministero, pertanto le relative procedure di iscrizione non sono ancora attive. I dettagli verranno specificati appena possibile.

Per informazioni relative al corso Presa in carico e accompagnamento sociale – PiCAS (I livello): master.mlps1@units.it, per Pianificazione, gestione e valutazione dei servizi sociali (II livello): master.mlps2@units.it

Infine, nell’ambito degli accordi speciali, è confermata la quarta edizione di un percorso consolidato, realizzato in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia:

Diritto e Management del Terzo Settore – DMTS (II livello)
Il master si rivolge a quanti hanno conseguito una laurea magistrale. Il percorso - proposto dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali - offre una formazione completa e multidisciplinare, che prepara professionisti in grado di guidare tali realtà attraverso le sfide normative, gestionali e di raccolta fondi.  Il programma combina teoria e pratica, consentendo inoltre agli studenti di realizzare esperienze formative concrete tramite project work e tirocini. La partnership con la Regione FVG garantisce un forte legame con il territorio, promuovendo la creazione di reti collaborative e di innovazione sociale. I partecipanti avranno modo di sviluppare competenze in governance, leadership, gestione delle risorse e comunicazione, con un focus sull’impatto sociale e sulla sostenibilità. 

 

COME ISCRIVERSI 

Le domande devono essere presentate online tramite il portale Esse3. Per conoscere scadenze, modalità e requisiti è possibile consultare il bando ufficiale.

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Missione oceanografica INSIDE: anche UniTS a bordo della Gaia blu

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C’è anche l’Università di Trieste nella missione oceanografica INSIDE (Unravelling the lithosphere-asthenosphere System of the Tyrrhenian back arc basin through geological, petrological and geophysical data, integration and geodynamic modelling), la campagna coordinata dal CNR che riunisce un’équipe internazionale a bordo della nave da ricerca Gaia Blu con l’obiettivo di migliorare le conoscenze dei fondali marini del Tirreno e delle strutture geologiche sottostanti. 

Tra le attività più rilevanti figurano la misurazione del flusso di calore terrestre e l’applicazione di tecniche avanzate di imaging sismico. Queste ultime consentono di ottenere immagini ad alta risoluzione della batimetria e del sottosuolo marino, grazie alle quali è possibile individuare faglie attive, depositi sedimentari recenti e deformazioni ancora in corso. Le misure di flusso di calore, invece, permettono di quantificare il calore che dal mantello terrestre risale verso il fondale marino: un parametro decisivo per valutare lo stato termico e l’attività tettonica del bacino.

I nuovi dati acquisiti, inediti nella loro precisione, potranno offrire nuove chiavi di lettura sulla termodinamica della regione tirrenica e le sue correlazioni con i fenomeni sismici e vulcanici.

A bordo della Gaia Blu ci sono la prof.ssa Magdala Tesauro, docente di Geofisica della Terra solida, e l’assegnista di ricerca dott.ssa Racine Abigail Basant, entrambe del Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze. Il gruppo triestino contribuisce alla scelta dei punti di acquisizione dei dati, alla loro raccolta ed analisi di laboratorio. 

«L’interpretazione di questi risultati – sottolinea la prof.ssa Tesauro – permetterà di stimare le proprietà fisiche della crosta e del mantello superiore del bacino tirrenico, centrando uno degli obiettivi principali del progetto».

La missione INSIDE è coordinata dalla dott.ssa Maria Filomena Loreto dell’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) e vede la partecipazione, oltre a UniTS, del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita dell’Università di Genova (DISTAV), della sezione Roma2 “Geomagnetismo, Aeronomia e Geofisica Ambientale” dell’INGV e dell’Université de la Sorbonne (UPMC, Parigi).

Abstract
Nel progetto del CNR per migliorare le conoscenze dei fondali marini del Tirreno, il gruppo di Magdala Tesauro (MIGe) contribuisce alla definizione dei punti di acquisizione dei dati, alla loro raccolta ed analisi
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