Sviluppato un test rapido per monitorare lo stato di salute dei polmoni Read more about Sviluppato un test rapido per monitorare lo stato di salute dei polmoni Immagine Progetto senza titolo (44).png Data notizia Thu, 23/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia Un gruppo di ricercatori dell’Università di Trieste ha sviluppato un metodo diagnostico innovativo, rapido ed economico, che sfrutta la risonanza magnetica nucleare a basso campo (LF-NMR), per analizzare le proprietà dell’espettorato e fornire un indicatore affidabile della funzionalità e infiammazione dei polmoni, evidenziandone eventuali alterazioni patologiche. Il test sviluppato dai ricercatori potrebbe essere particolarmente utile per pazienti affetti da patologie polmonari croniche produttive, come fibrosi cistica e broncopatia cronico ostruttiva (BPCO), caratterizzate dalla produzione di muco viscoso e difficile da eliminare. Potrebbe, inoltre, essere di supporto nella gestione dell’asma. Il campione di espettorato, prelevato dal paziente, viene analizzato dalla tecnologia della risonanza magnetica nucleare a basso campo, che in pochi minuti restituisce il risultato. Il test, unico nel suo genere, valuta il comportamento degli atomi di idrogeno dell’acqua nel muco e traduce il segnale in parametri clinicamente rilevanti, come viscosità, elasticità, contenuti di solidi e struttura del reticolo polimerico. Questi dati sono strettamente correlati allo stato clinico del paziente e possono supportare il medico nelle decisioni terapeutiche. Mario Grassi, professore ordinario di Principi di ingegneria chimica presso il Dipartimento di ingegneria e architettura dell’Università di Trieste e la dottoressa Michela Abrami dello stesso Dipartimento, spiegano: “L’idea di applicare la risonanza magnetica nucleare a basso campo allo studio dell’espettorato nasce da una riflessione interdisciplinare: la tecnologia, già diffusa nel controllo della qualità in campo alimentare, si è rivelata uno strumento economico, portatile e facilmente integrabile nella pratica clinica. Il test è rapido, ripetibile, non invasivo, non richiede personale altamente specializzato e può essere eseguito durante una visita ambulatoriale”.La risonanza magnetica a basso campo (LF-NMR) è una tecnologia che utilizza campi magnetici di intensità ridotta per analizzare le proprietà dei materiali, come i tessuti biologici, in modo veloce e non invasivo. A differenza delle tradizionali risonanze magnetiche ad alto campo, gli strumenti a basso campo sono più compatti, economici e facilmente utilizzabili anche in contesti non ospedalieri.Gabriele Grassi, professore ordinario di Biochimica clinica e biologia molecolare clinica presso il Dipartimento universitario clinico di scienze mediche chirurgiche e della salute dell’Università di Trieste, commenta: “Il nuovo metodo rappresenta un passo avanti nella diagnosi e nel monitoraggio delle malattie respiratorie. Con l’obiettivo di migliorare sempre più la qualità di vita dei pazienti e ottimizzare le strategie terapeutiche, stiamo inoltre implementando un software specifico (SOFT NMR), ad oggi in fase di sviluppo. I centri clinici coinvolti partecipano con noi alla discussione dei risultati, alla luce della storia clinica dei pazienti, e alla messa a terra di campagne sperimentali in risposta ai quesiti clinici che di volta in volta sorgono, con l’obiettivo ultimo di rendere sempre più solide le nostre conclusioni.”I campioni di espettorato sono forniti dall’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste, dall’Unità di pneumologia dell’Ospedale di Cattinara (Trieste), dall’Unità di Radiologia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso e dal Department of Radiology dell’Erasmus Medical Center di Rotterdam. Tra i partner del progetto anche PROTOS, centro di ricerca senza scopo di lucro con sede a Trieste attivo nel campo dei biopolimeri, dispositivi medici e della diagnostica in vitro. Il progetto è finanziato con bando PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale – Prot. 2022K4Y33B) e con bando Regione Friuli Venezia Giulia per il sostegno a progetti di validazione di idee e tecnologie innovative che prevedano il raggiungimento di un TRL 6, 7 o 8 (L.R. 22/2022, articolo 7, commi 56 – 61).NELLA FOTO IL TEAM DI RICERCA, da sinistra a destra: Mario Grassi, professore ordinario di Principi di ingegneria chimica presso il Dipartimento di ingegneria e architettura; Michela Abrami, ricercatrice presso il Dipartimento di ingegneria e architettura; Alice Biasin, assegnista di ricerca presso il Dipartimento universitario clinico di scienze mediche chirurgiche e della salute; Federica Tonon, ricercatrice presso il Dipartimento universitario clinico di scienze mediche chirurgiche e della salute; Gabriele Grassi, professore ordinario di Biochimica clinica e biologia molecolare clinica presso il Dipartimento universitario clinico di scienze mediche chirurgiche e della salute; Domenico Tierno, assegnista di ricerca presso il Dipartimento universitario clinico di scienze mediche chirurgiche e della salute. Abstract Il metodo, basato sulla risonanza magnetica a basso campo, potrebbe rivoluzionare la gestione delle malattie respiratorie croniche Mostra nel diario Off
Andrea Conzutti vince il Premio nazionale “Opera prima – Sergio P. Panunzio” 2025 Read more about Andrea Conzutti vince il Premio nazionale “Opera prima – Sergio P. Panunzio” 2025 Immagine Progetto senza titolo (61).png Data notizia Wed, 22/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Enti e aziende Testo notizia In occasione del 40° Convegno annuale dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti (AIC), dedicato al tema “L’Unione europea a confronto con la Costituzione della Repubblica italiana”, l’AIC ha conferito ad Andrea Conzutti il Premio nazionale “Opera prima – Sergio P. Panunzio” 2025, destinato alla migliore opera prima monografica in materia di diritto costituzionale.La Commissione giudicatrice, composta dal Presidente dell’Associazione Renato Balduzzi, dalla vicepresidente Lucia Scaffardi e da Giorgio Repetto, ha premiato la sua monografia “Il governo della moneta nella prospettiva del diritto costituzionale” (Giappichelli, Torino, 2024).A oltre trent’anni dal Trattato di Maastricht (1992), che segnò l’avvento dell’Unione economica e monetaria, il volume affronta il tema delle tensioni tra potere monetario, esercitato dalla Banca centrale europea con piena indipendenza, e principio democratico, nella sua dimensione rappresentativa. Andrea Conzutti ha conseguito il Dottorato di ricerca interateneo Trieste – Udine in “Diritto per l’Innovazione nello spazio giuridico europeo” sotto la supervisione scientifica dei docenti IUSLIT Gian Paolo Dolso e Paolo Giangaspero, attualmente è assegnista di ricerca nello stesso Dipartimento e docente a contratto al Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche e al Dipartimento di Studi Umanistici. Abstract Premiata la migliore monografia in materia di diritto costituzionale Mostra nel diario Off
L’Adriatico perde le sue praterie marine: il riscaldamento del mare tra le cause principali Read more about L’Adriatico perde le sue praterie marine: il riscaldamento del mare tra le cause principali Immagine mare.JPG Data notizia Wed, 22/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia Il riscaldamento del mare, insieme alle alterazioni ambientali causate dalle attività antropiche, sta provocando un progressivo declino delle praterie di piante marine dell’Alto Adriatico. Lo dimostra un nuovo studio pubblicato recentemente sulla rivista Estuarine, Coastal and Shelf Science. La ricerca testimonia che le praterie di Posidonia oceanica, Cymodocea nodosa e di altre piante marine, vitali per la biodiversità, la stabilità costiera e lo stoccaggio del carbonio, sono messe a rischio da una molteplicità di fattori.Lo studio, coordinato dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, ha coinvolto un gruppo internazionale di ricercatori e ricercatrici dell’Area Marina Protetta di Miramare, dell’Università degli Studi di Trieste, dell’Istituto Nazionale di Biologia di Slovenia - NIB e dell’Università di Maribor (Slovenia), e ha evidenziato come l’alterazione ambientale e il riscaldamento del mare contribuiscano in maniera significativa al declino delle praterie di fanerogame marine, in particolare Cymodocea nodosa, nelle aree costiere dell’Adriatico settentrionale. L’analisi si è concentrata soprattutto sulle coste slovene e italiane del Golfo di Trieste e ha utilizzato un approccio integrato di monitoraggio sul campo e analisi statistiche per valutare la relazione tra pressione antropica e risposta della vegetazione marina. La relazione tra le dinamiche delle fanerogame marine e le variazioni ambientali è stata, infatti, studiata analizzando i pattern spazio-temporali delle variabili ambientali e applicando modelli matematici riferiti a due distinti intervalli temporali: 2009-2013 e 2014-2018.Lo studio dimostra come il declino delle praterie di piante marine nel golfo sia causato sia da impatti locali (inquinamento, urbanizzazione, alterazioni idrologiche) sia da stress climatici globali (riscaldamento marino).Nell’Adriatico settentrionale, Cymodocea nodosa risulta essere la specie dominante, mentre la Posidonia oceanica e diverse specie di Zostera mostrano una distribuzione decisamente più frammentata, spesso ridotta a piccole aree isolate.“I risultati indicano che Cymodocea nodosa è ancora presente nel Golfo, in particolare lungo la costa da Monfalcone alla foce del Tagliamento, ma nel periodo 2014-2018 si sia registrata una diminuzione della sua copertura pari al 30% nelle acque slovene e fino all’89% lungo la costa vicino a Trieste” spiega Vinko Bandelj, oceanografo dell’OGS, precisando che “l’analisi delle variabili fisico-chimiche ha rivelato un aumento della temperatura dell’acqua marina in tutto il Golfo e una variazione del carico di nutrienti, con una riduzione particolarmente significativa nelle acque slovene”.Il gruppo di ricercatori e ricercatrici ha identificato la luce nella colonna d’acqua, la disponibilità di nutrienti, la temperatura e la tipologia di sedimento come i principali fattori determinanti per la presenza delle piante marine. Tuttavia, molto probabilmente anche altri fattori su scala locale, ad esempio interventi antropici costieri e urbanizzazione, hanno contribuito a ridurre la resilienza di queste specie nei confronti delle perturbazioni ambientali.La conservazione di questi habitat è considerata essenziale per la mitigazione del cambiamento climatico e per la salvaguardia della biodiversità marina del Mediterraneo. Per raggiungere tale scopo, lo studio evidenzia come sia necessario sviluppare strategie integrate di pianificazione spaziale, includendo la riduzione delle pressioni antropiche locali, la protezione delle aree costiere meno degradate e il monitoraggio a lungo termine dei parametri climatici e biologici. Sebbene studi su larga scala siano utili per prevedere l’impatto dei cambiamenti climatici, rimangono altrettanto fondamentali indagini locali, come quella svolta in questo studio, per sviluppare strategie di conservazione mirate.Leggi lo studio Abstract Pubblicati sulla rivista Estuarine, Coastal and Shelf Science i risultati dello studio che ha analizzato il periodo dal 2009 al 2018 Mostra nel diario Off
Federico Becca nominato Fellow dell'American Physical Society (APS) Read more about Federico Becca nominato Fellow dell'American Physical Society (APS) Immagine Progetto senza titolo (43).png Data notizia Tue, 21/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Internazionale Destinatari target Enti e aziende Testo notizia Federico Becca, professore associato di Teoria della Materia Condensata al Dipartimento di Fisica dell'Università di Trieste, è stato nominato Fellow dell'American Physical Society (APS), su indicazione della Divisione di Fisica della Materia Condensata (Division of Condensed Matter Physics).Il Programma Fellowship dell'APS è stato istituito per riconoscere i membri che hanno promosso il progresso della Fisica attraverso la ricerca originale e che hanno apportato contributi eccezionali al settore.In particolare, Federico Becca è stato selezionato per i suoi "contributi fondamentali alla comprensione dei sistemi fortemente correlati, inclusi gli stati di spin liquid e i superconduttori di Mott drogati, e per gli sviluppi nei metodi variazionali quantum Monte Carlo".Il numero di candidati raccomandati ogni anno non può superare lo 0.5% dell'attuale membership della Società, esclusi i membri studenti. Questo prestigioso riconoscimento da parte dell'American Physical Society sottolinea ulteriormente gli importanti successi del prof. Becca come scienziato di spicco di fama mondiale nel suo campo. Il fatto che pochissimi Fellow abbiano un'affiliazione al di fuori degli Stati Uniti rafforza ulteriormente il significato e l'importanza di questa onorificenza. Abstract È uno dei pochissimi Fellow non statunitensi Mostra nel diario Off
Università di Trieste e LILT insieme per promuovere la cultura della prevenzione oncologica Read more about Università di Trieste e LILT insieme per promuovere la cultura della prevenzione oncologica Immagine Progetto senza titolo (60).png Data notizia Mon, 20/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Studenti iscritti Enti e aziende Territorio e società Testo notizia L’Università degli Studi di Trieste e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) hanno sottoscritto nel 2022 un protocollo d’intesa triennale per promuovere la cultura della prevenzione oncologica e la diffusione di corretti stili di vita tra studenti, personale universitario e cittadinanza.L’accordo, viene rinnovato a firma della Rettrice Donata Vianelli e del Presidente nazionale LILT Francesco Schittulli, e nasce dalla volontà condivisa di sviluppare iniziative congiunte nei campi della ricerca, formazione, informazione e sensibilizzazione sui temi della salute e della prevenzione dei tumori, soprattutto promuovendo nei giovani la cultura del prendersi cura della loro salute.In particolare, le due istituzioni collaboreranno per:realizzare programmi e progetti educativi finalizzati alla promozione della prevenzione oncologica primaria, secondaria e terziaria;organizzare eventi formativi, convegni, campagne di informazione e materiali divulgativi;favorire la partecipazione attiva della comunità universitaria a iniziative di sensibilizzazione e promuovere la cultura della salute nelle nuove generazioni;sostenere master universitari, bandi e progetti di ricerca dedicati ai temi della prevenzione, con il patrocinio della LILT.Il coordinamento delle attività sarà affidato a un Comitato Paritetico composto da rappresentanti di entrambe le istituzioni, che valuterà periodicamente i risultati e le prospettive di collaborazione.Per l’attuazione delle iniziative, l’Ateneo opererà principalmente tramite il Dipartimento universitario clinico di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute.Con questa intesa, Università di Trieste e LILT rafforzano il proprio impegno comune nel promuovere la prevenzione oncologica come valore culturale e sociale, mettendo al centro il benessere delle persone e la diffusione di una consapevolezza scientifica e solidale.Nell’ambito delle campagne internazionali Ottobre Rosa e Novembre Azzurro, sono già in partenza a UniTS due eventi congiunti per sensibilizzare sui temi della salute femminile e maschile con particolare riferimento alla prevenzione dei tumori: mercoledì 29 ottobre 2025, “Cancro al seno e giovani: conoscere il rischio e proteggere il futuro” e lunedì 10 novembre 2025, “Movember UniTs: la salute maschile al centro”. Maggiori informazioni a breve sul portale www.units.it Abstract La rettrice Donata Vianelli e il presidente nazionale LILT Francesco Schittulli rinnovano un accordo triennale Mostra nel diario Off
Ranking “World’s 2% Top Scientists” di Standford ed Elsevier: sono 65 i ricercatori UniTS presenti Read more about Ranking “World’s 2% Top Scientists” di Standford ed Elsevier: sono 65 i ricercatori UniTS presenti Immagine elsevier.png Data notizia Fri, 17/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Territorio e società Testo notizia Sono 65 i ricercatori scientifici UniTS che compaiono nell’ultima indagine annuale “World’s 2% Top Scientists” elaborata dall’Università di Stanford in collaborazione con la casa editrice Elsevier. Il ranking, che considera complessivamente circa 9 milioni di studiosi inseriti nel database Scopus nel 2024, individua i ricercatori scientifici più citati nel mondo includendo 22 campi scientifici e 174 sottocampi secondo la classificazione standard Science-Metrix.Vediamo la classifica in dettaglio.Nell'elenco relativo al “singolo anno 2024” figurano 19 ricercatori UniTS nei primi 100.000.Il valore complessivo di Ateneo è in costante crescita rispetto agli anni precedenti: nel 2023 si contavano 13 ricercatori, nel 2024 erano 16.Leggermente diversa l'elaborazione che prende in esame l’intera durata della carriera dei ricercatori. Nell'elenco long-career troviamo in questo caso 15 docenti e ricercatori con affiliazione Università di Trieste fra i primi centomila, numero che sale fino ai complessivi 65 studiosi UniTS tra i primi 500.000.Questi i nomi UniTS citati nella classifica per “singolo anno 2024” (in grassetto i ricercatori tra i primi 100.000 al mondo) e/o nell’ elenco long-career.DF: Angelo Bassi, Federico Becca, Fabio Benatti, Pierre Thibault DEAMS: Giuseppe BorrusoDSV: Alberta Bergamo, Marco del Giudice, Lucia Muggia, Andrea Nardini, Monia Renzi, Alessandro Tossi, Mauro Tretiach, Aurelia TubaroDIA: Fulvio Babich, Sylvio Barbon Junior, Chiara Bedon, Alois Bonifacio, Gabriele Bulian, Alberto Carini, Natalino Gattesco, Mario Grassi, Vanni Lughi, Alessandro Massi Pavan, Thomas Parisini, Gianni Pedrizzetti, Sabrina Pricl, Valter Sergo, Giorgio Sulligoi, Alberto TessaroloDSCF: Enzo Alessio, Massimiliano Pio Di Cagno, Paolo Fornasiero, Jan Kaspar, Silvia Marchesan, Michele Melchionna, Tiziano Montini, Federico Rosei DSM: Rocco Barazzoni, Michele Bertolotto, Gianni Biolo, Paolo Boscolo Rizzo, Rossana Bussani, Milena Cadenaro, Luca Cegolon, Marco Confalonieri, Adamo Pio D'Adamo, Mario D'Oria, Stefano D'Errico, Stefano di Bella, Giacomo Emmi, Paolo Gasparini, Daniele Generali, Francesca Larese Filon, Paolo Manganotti, Marco Merlo, Giuseppe Ricci, Gianfranco Sinagra, Claudio Stacchi, Giancarlo Tirelli, Iris ZalaudekMiGe: Giovanni Alessandrini, Luca Bortolussi, Alberto D’Onofrio, Stefano Parolai, Alex RodríguezTra i Professori Emeriti, Onorari o con affiliazione UniTS inclusi nella classifica ci sono Maurizio Prato, Igor Marchetti, Francesca Matteucci, Massimo Bovenzi, Gianni Sava e Fulvio Parmigiani. “Alla base di una attività di ricerca internazionalmente competitiva non può che esserci una grande attenzione per gli investimenti in infrastrutture di ricerca. Un importante ringraziamento va in questo senso alla Regione Friuli Venezia Giulia che, in sinergia con la visione strategica dell’Università di Trieste, con lungimiranza ha investito molto nell’ammodernamento e nell’implementazione di nuove strumentazioni scientifiche al servizio, in particolare, della quantistica, bio-medicina, combustibili alternativi e decarbonizzazione”, ha commentato il Prorettore alla Ricerca, Paolo Fornasiero.La classifica completa è visibile qui August 2025 data-update for "Updated science-wide author databases of standardized citation indicators" - Elsevier BV Abstract Il dato è in crescita rispetto agli ultimi due anni Mostra nel diario Off
Torna Storia in Città 2025: “Una Storia di bugie: le fake news nell’età contemporanea” Read more about Torna Storia in Città 2025: “Una Storia di bugie: le fake news nell’età contemporanea” Immagine storia in città.png Data notizia Fri, 17/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Territorio e società Testo notizia Torna da mercoledì 22 ottobre al Museo civico Sartorio di Trieste in Largo Papa Giovanni XXIII n.1, la rassegna Storia in città, ciclo di lezioni universitarie aperte al pubblico organizzata da Irsrec FVG in partnership con il Dipartimento di Scienze Politiche e Socialidi UniTS.La rassegna proseguirà fino al 17 dicembre. Tutti gli incontri si terranno dalle 18 alle 19 in Sala Costantinides, oltre che in diretta Zoom Il Comitato organizzativo è composto da Giulia Caccamo, Patrick Karlsen, Gabriele Mastrolillo e Raoul Pupo.Il primo appuntamento in programma vedrà protagonista Patrick Karlsen (Università di Trieste – Irsrec FVG) sul tema “Chi ha tradito Luigi Frausin? La menzogna della "delazione slava" nella Trieste della Guerra fredda”.L’edizione 2025, intitolata “Una Storia di bugie: le fake news nell’età contemporanea", indaga il ruolo della menzogna, della disinformazione e della propaganda nella storia contemporanea. Il filo conduttore tra i vari appuntamenti sono le fake news come strumenti di potere, controllo e manipolazione collettiva. I temi trattati durante le conferenze si muoveranno dalle vicende politiche e militari del Novecento fino alle più recenti dinamiche di comunicazione che interessano il fenomeno del negazionismo climatico. Durante gli incontri si cercherà di dimostrare come le false notizie plasmino da sempre l’opinione pubblica, legittimando regimi, alimentando stereotipi e giustificando scelte politiche.La rassegna, organizzata da Irsrec e Units dal 2013, ha sempre riscosso grande successo di pubblico. L’obiettivo dell’iniziativa, fin dai suoi esordi, è trasferire fuori dal campus una parte della propria attività didattica e, insieme ad altre prestigiose istituzioni scientifiche cittadine, organizzare conversazioni aperte, accessibili e rigorose su temi diversi della storia contemporanea. Incontri con storiche e storici che uniscono rigore e chiarezza, pensati per condividere conoscenze aggiornate, alimentare il confronto pubblico e avvicinare ricerca, scuola e comunità.PROGRAMMA22 ottobre, Patrick Karlsen (Università degli Studi di Trieste – Irsrec FVG): Chi ha tradito Luigi Frausin? La menzogna della "delazione slava" nella Trieste della Guerra fredda30 ottobre, Mirco Carrattieri (Liberation Route Italia): “L' ordine è già stato eseguito". La Resistenza e le false notizie5 novembre, Giuseppe Ieraci (Università degli Studi di Trieste): Il pollo di Trilussa. Manipolazione e interpretazione dei dati in politica13 novembre, Raoul Pupo (Università degli Studi di Trieste – Irsrec FVG): La “Vittoria mutilata”19 novembre, Gustavo Corni (Università degli Studi di Trento): L’incendio del Reichstag di Berlino, 1933: un giallo politico irrisolto?26 novembre, Silvia Inaudi (Università degli Studi di Trieste – Irsrec FVG): Mussolini ha fatto anche cose buone? Le politiche sociali del fascismo tra propaganda e realtà3 dicembre, Tullia Catalan (Università degli Studi di Trieste): I Protocolli dei Savi Anziani di Sion e il loro contributo alla diffusione dell'antisemitismo dal Novecento a oggi10 dicembre, Antonella Salomoni (Alma Mater Studiorum Università di Bologna): Katyn’: una menzogna di Stato17 dicembre, Giovanni Carrosio (Università degli Studi di Trieste): Negazionismo climatico: storia, controversie e logiche di un fenomeno socio-politico Ai docenti verrà rilasciato un attestato di partecipazione al termine di ogni incontro.L’Istituto è riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del merito come agenzia di formazione accreditata presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito *. * Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell'Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia è parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli), ha ottenuto il riconoscimento di agenzia formativa da parte del Miur, con DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016 con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872 ed è incluso nell'elenco degli Enti accreditati Abstract Al via il 22 ottobre, fino al 17 dicembre Mostra nel diario Off
Studio UniTS: nella rianimazione cardiopolmonare extraospedaliera conta più la rapidità che l'esecutore Read more about Studio UniTS: nella rianimazione cardiopolmonare extraospedaliera conta più la rapidità che l'esecutore Immagine Progetto senza titolo (40).png Data notizia Thu, 16/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Società e territorio Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Territorio e società Testo notizia Quando si tratta di arresto cardiaco ogni secondo conta e la vera differenza la fa la rapidità con cui viene iniziata la rianimazione cardiopolmonare, non tanto chi la esegue. È quanto emerge da un importante studio presentato al congresso ESC Acute CardioVascular Care 2025.La ricerca è frutto del lavoro di un team coordinato dalla Prof.ssa Aneta Aleksova, cardiologa e docente del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Trieste e dell'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina. Il gruppo di studio è parte integrante della Struttura Complessa di Cardiologia, diretta dal Prof. Gianfranco Sinagra, e ha visto il contributo della Dott.ssa Alessandra Lucia Fluca, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Trieste, e del Dott. Andrea Perkan, cardiologo interventista della medesima Struttura Complessa di Cardiologia.Lo studio ha analizzato 21 anni di dati (dal 2003 al 2024) relativi a 3.315 pazienti colpiti da infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI), una forma particolarmente grave di attacco cardiaco, in cui un'importante arteria coronarica risulta completamente bloccata, impedendo l’afflusso di sangue a una parte del cuore. Tra questi pazienti, 172 hanno subito un arresto cardiaco extraospedaliero (OHCA) e 44 di loro hanno ricevuto manovre di rianimazione cardio-polmonare (RCP) da parte di persone che si trovavano nelle vicinanze.La risposta urgente è decisiva I risultati parlano chiaro: ogni 5 minuti di ritardo nel ritorno della circolazione spontanea (ROSC) aumenta del 38% il rischio di morte in ospedale. Anche una lieve riduzione della frazione di eiezione del ventricolo sinistro (un indicatore della funzione cardiaca) o l’aumento dell’età sono associati a un incremento significativo della mortalità.«Abbiamo osservato che, indipendentemente dal fatto che a praticare la rianimazione cardiopolmonare fosse un soccorritore professionista o un passante, l’elemento determinante era la rapidità con cui iniziava la rianimazione», spiega la Prof.ssa Aleksova, sottolineando il valore della prevenzione attiva. «È fondamentale sensibilizzare la popolazione e promuovere corsi di rianimazione cardiopolmonare e utilizzo del defibrillatore. Anche un intervento imperfetto, se tempestivo, può salvare una vita. Meglio agire subito che attendere i soccorsi senza fare nulla».Un trend positivo, ma ancora insufficienteLo studio mostra un netto miglioramento nel tempo: la percentuale di RCP eseguita da astanti è passata dal 26% nel periodo 2003–2007 al 69% nel quadriennio 2020–2024. Tuttavia, considerando che circa l’80% degli arresti cardiaci avviene in ambito domestico, il coinvolgimento del pubblico resta cruciale.Nonostante i tempi medi di ROSC siano più lunghi per gli interventi da parte di passanti (20 minuti contro 5 nei casi gestiti da operatori sanitari), le probabilità di sopravvivenza a lungo termine non differiscono. Questo suggerisce che anche un intervento da parte di persone comuni, purché tempestivo, può avere un impatto salvavita comparabile a quello dei professionisti.Un appello alla formazione pubblicaL’indagine segnala inoltre che chi riceve RCP da astanti è più frequentemente sottoposto a intubazione endotracheale (91% contro 65%), indicando una gestione clinica più intensiva. Ma l’elemento chiave resta il tempo. A parità di altri fattori, un intervento tempestivo può fare la differenza tra la vita e la morte.Lo studio rilancia un messaggio semplice ma urgente: formare più persone alle tecniche di rianimazione di base (BLS) è una priorità di salute pubblica. Perché ogni minuto conta. E chiunque, con la giusta preparazione, può fare la differenza. Abstract Guidato dalla prof.ssa Aneta Aleksova (DSM) e diffuso in occasione della Giornata mondiale per la rianimazione cardiopolmonare, lo studio sottolinea l'importanza della formazione alle manovre salvavita Mostra nel diario Off
UniTS in visita da HHLA PLT Italy Read more about UniTS in visita da HHLA PLT Italy Immagine Progetto senza titolo (39).png Data notizia Thu, 16/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia La Rettrice Donata Vianelli, assieme a una delegazione composta dai proff. Giorgio Sulligoi, Giovanni Longo, Alberto Bartoli, Guido Bortoluzzi ed Erik Vesselli, ha visitato HHLA PLT Italy, l’anello strategico più meridionale di Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA).HHLA PLT è uno dei principali operatori logistici e dei trasporti in Europa, con sede ad Amburgo.L’incontro ha sottolineato la crescente collaborazione tra il mondo accademico e quello portuale, con un obiettivo comune: promuovere il trasferimento tecnologico, l’innovazione digitale e la logistica sostenibile.La delegazione ha esplorato le operazioni e le infrastrutture del terminal HHLA PLT, discutendo anche le prospettive di sviluppo futuro legate al progetto Molo VIII, luogo strategico all’interno del Porto di Trieste, nodo intermodale chiave che collega reti marittime, ferroviarie e stradali in tutta Europa.“Costruire ponti tra ricerca e operazioni è fondamentale per favorire l’innovazione e la competitività nel settore portuale,” ha dichiarato Antonio Barbara, CEO di HHLA PLT Italy.“UniTS è interessata a partnership che consentano di sviluppare, assieme a importanti realtà imprenditoriali, progetti di ricerca e attivita' che possano dare un contributo concreto alla crescita del territorio”, ha aggiunto Vianelli. Abstract Cresce la collaborazione tra Università e realtà portuale Mostra nel diario Off
Al via "Porte Aperte autunnali" Read more about Al via "Porte Aperte autunnali" Immagine porte_aperte.jpg Data notizia Wed, 15/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Futuri studenti Territorio e società Testo notizia Sono oltre 16.000 le iscrizioni agli eventi di Orientamento attivo e alle presentazioni dei Corsi di primo livello dell’Università di Trieste (Lauree triennali e Lauree magistrali a ciclo unico) al via da oggi e fino a venerdì 17 ottobre. Porte Aperte 2025 è l’evento di orientamento attivo rivolto alle studentesse e agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori, per supportarli nella scelta del percorso formativo da intraprendere presentando in modo chiaro ed esaustivo tutti i percorsi di studio offerti da UniTS. L'evento richiamerà in Piazzale Europa studenti da tutta la Regione ma sarà ampia anche la partecipazione dal Veneto (Venezia, Treviso, Belluno, Verona). Previsti anche studenti provenienti dal Trentino-Alto Adige (Trento), Lombardia (Pavia), Piemonte (Novara), Marche (Ancona, Pesaro Urbino), Emilia Romagna (Modena), Puglia (Brindisi), Sardegna (Sassari), Sicilia (Ragusa) e, come di consueto, non mancheranno giovani della Croazia e della Slovenia a testimoniare l'interesse transfrontaliero per l'offerta formativa UniTS.Si parte il 15 ottobre alle 9 nell’Aula Magna dell’Edificio centrale di Piazzale Europa con i saluti di benvenuto della Magnifica Rettrice prof.ssa Donata Vianelli e della Delegata alle progettualità per l'orientamento prof.ssa Elisabetta Madriz e, a seguire, con la presentazione dei corsi dell’Area Scienze Sociali e Umanistiche (4.870 iscrizioni), per proseguire poi il 16 ottobre con l’Area Tecnologico‑Scientifica (4.743 iscrizioni) e il 17 ottobre con l’Area delle Scienze della Vita e della Salute (6.020 iscrizioni).Programma e aggiornamenti: https://portale.units.it/it/studiare/orientarsi/porte-aperte.Oltre alle presentazioni dei corsi sono previste, in ciascuna giornata, visite guidate al Campus universitario di Piazzale Europa e una presentazione pomeridiana dei servizi dell’Ateneo con interventi su: Tasse universitarie, Disabilità e DSA, Premi di studio UniTS, Mobilità internazionale (Erasmus), Orientamento al lavoro – Career Service. Seguiranno interventi dell’ ARDiS (borse di studio e alloggi), del Collegio di merito “Luciano Fonda”, e del Centro Universitario Sportivo CUS.Saranno disponibili anche sportelli informativi senza prenotazione negli atri dell’Edificio centrale.Durante ciascuna giornata inoltre un’aula sarà dedicata esclusivamente al confronto informale tra pari, con testimonianze di studentesse e studenti UniTS sulle scelte e sulla vita universitaria e utili risposte ai tanti dubbi e domande dei futuri studenti.Per info: orientamento@units.it Abstract Oltre 16.000 le iscrizioni all’evento di Orientamento attivo per i ragazzi di IV e V superiore Mostra nel diario Off