Data notizia 8 Maggio 2025 Immagine Image Testo notizia Affrontare emergenze pediatriche come aritmie e arresto cardiaco, insufficienza respiratoria, gravi traumi addominali e spinali, ma anche come gestire con efficacia il team sanitario. Sono questi i temi al centro di un’attività formativa di altissimo valore scientifico e respiro internazionale, promossa dall’Università di Trieste e dall’IRCCS Burlo Garofolo e dedicata alla gestione avanzata delle urgenze in età pediatrica. Vi hanno preso parte circa 60 specializzandi della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Ateneo giuliano e una quindicina di professionisti sanitari dell’Istituto.A guidare l’iniziativa, due esperti di fama mondiale, per la prima volta a Trieste: il professor Marc Berg della Stanford University, specialista in simulazioni pediatriche e membro autorevole dell’American Heart Association, e il professor Brent Barber dell’Università dell’Arizona, esperto in cardiologia pediatrica e neonatale. Entrambi vantano una consolidata esperienza clinica nelle emergenze e figurano tra gli autori delle linee guida internazionali per la rianimazione pediatrica.L’evento, ideato e coordinato dalla dott.ssa Stefania Norbedo, medico del Pronto Soccorso pediatrico del Burlo e docente di simulazione presso la Scuola di Specializzazione dell’Università di Trieste, si è aperto mercoledì 7 maggio con un seminario introduttivo nella sede del Burlo, durante il quale i due docenti statunitensi hanno presentato e discusso scenari clinici critici.Oggi e domani sono invece in programma le esercitazioni pratiche al Centro di Simulazione Medica e Addestramento Avanzato (CSMAA) dell’Università di Trieste, una delle strutture più avanzate in Europa nel campo della simulazione in medicina, ospitata all’interno del polo didattico dell’Ospedale di Cattinara. Qui gli specializzandi si stanno confrontando con scenari ad alta fedeltà, gestendo in tempo reale situazioni cliniche complesse come shock cardiogeno, traumi maggiori, intossicazioni e insufficienza respiratoria, grazie all’impiego di manichini in grado di riprodurre in modo estremamente realistico le condizioni fisiologiche e cliniche di pazienti pediatrici.Le simulazioni si svolgono in “modalità in cieco”, con esercitazioni ad alta intensità "a sorpresa", scelte tra diversi scenari preparati in aula, a cui seguono momenti di debriefing condotti dai due docenti statunitensi, insieme alla dott.ssa Norbedo.“Nei Paesi sviluppati come l’Italia – osserva il prof. Egidio Barbi, direttore della Clinica Pediatrica dell’IRCCS Burlo Garofolo, docente di Pediatria e direttore della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università di Trieste – le vere emergenze-urgenze in pediatria sono eventi piuttosto rari. Per questo, la simulazione riveste un ruolo fondamentale nel garantire una preparazione completa ai futuri pediatri, che potrebbero trovarsi un domani a fronteggiare situazioni simili nella realtà”.“La simulazione è un elemento prezioso e ormai imprescindibile nella formazione medica e sanitaria di alto livello – sottolinea la prof.ssa Aneta Aleksova, direttrice del CSMAA e docente di Cardiologia all’Università di Trieste – perché consente di acquisire esperienza e di correggere gli errori in un ambiente sicuro e controllato. La presenza di due ospiti del calibro di Berg e Barber conferma che il CSMAA dell’Università di Trieste è in grado di ospitare esercitazioni ai massimi livelli, secondo standard internazionali”.I professori Marc Berg e Brent Barber hanno espresso parole di elogio sia per la preparazione degli specializzandi e del personale coinvolto, sia per il Centro di Simulazione, paragonabile ai centri di eccellenza internazionali.