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UniTS archaeological excavations in Aquileia: statue of Dionysus found

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The excavation campaign carried out by the UniTS Humanities Department team in the area of the ‘House of Dancing Putti’ (near today's Via Gemina), entrusted with an excavation concession by the Ministry of Culture - Friuli Venezia Giulia's Superintendency of Archaeology, Fine Arts and Landscape Heritage, led to a number of important discoveries, including the discovery of a marble statue of Dionysus.

The ‘quarter’ under investigation, to the northwest of the forum, was characterised by its centrality with respect to the political and commercial heart of Aquileia and to the network of water and land communications within and outside the city. Inside was a vast and luxurious late antique residence, known as the House of the Dancing Putti, which had occupied the entire quarter since its first settlement (mid 4th century AD).

Thanks to the investigations of the University of Trieste, it has been possible to rediscover a series of rooms, once decorated with mosaics, whose characteristics and dimensions can be identified with some of those identified in the 1930s by the archaeologist Giovanni Brusin and subsequently re-interred. This yields important data for scientific research.

The first new development is of a topographical nature: the team georeferenced these remains and verified the actual correspondence between them and archive data (plans, photos, drawings, etc.).

The second concerns the chronology proposed for some mosaic floors that have been dated so far, in the absence of contextual data, on the basis of stylistic typological analysis. New dating proposals can now be made on stratigraphic bases and on the association with the materials found.

A further fundamental result was that of being able to ‘link’ the remains identified in the 1930s with those of the House of the Dancing Putti, of which, in all probability, they constituted a representative sector.

Also of great importance was the work carried out inside an uncovered area, possibly used as a garden, where, thanks to the absence of mosaic floors, it was possible to descend in depth and intercept, more than a metre from the floor level and under a clay fill, an opus signinum (a type of Roman concrete) floor whose chronology is still being defined, but probably predates the mid-1st century AD. Precisely from the excavation in this area, it was possible to recover a valuable marble statuette depicting Dionysus, a rare testimony of the sculptural decoration of this late antique house.

The dissemination of the significant data discovered over the years at this site is also possible thanks to the extraordinary openings of the excavation sites, organised by the Fondazione Aquileia in collaboration with Friuli Venezia Giulia's Superintendency of Archaeology, Fine Arts and Landscape Heritage (Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia), on the occasion of the European Archaeology Days, held this year on 13th, 14th and 15th June, and the next European Heritage Days (28th and 29th September). These events, like all other public archaeology initiatives supported by the University of Trieste in the excavation site of Aquileia, provide an opportunity to share our archaeological heritage and contribute to strengthening the value of the traces of the past as a shared public asset.

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The excavation campaign is being conducted by the team from the Department of Humanities
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Federico Rosei vince il Nanotechnology Recognition Award 2024 di AVS

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Il prof. Federico Rosei, del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche di UniTS, è il vincitore dell’edizione 2024 del Nanotechnology Recognition Award di AVS (American Vacuum Society), la comunità internazionale di scienziati e ingegneri attivi nella promozione della ricerca nel campo della tecnologia dei materiali.

Il riconoscimento, assegnato dalla divisione NSTD (Nanoscience and Technology Division) di AVS, premia ogni anno scienziati che si sono distinti per i loro eccezionali contributi scientifici e tecnici nel campo della della ricerca su materiali in scala nanometrica.

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Il premio assegnato dalla divisione Nanoscience and Technology della comunità internazionale di scienziati e ingegneri attivi nel campo della tecnologia dei materiali
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UniTS e Genomics England sviluppano TINC, un algoritmo per migliorare diagnosi e trattamenti dei tumori del sangue

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I ricercatori di Genomics England, dell'Università di Trieste e del Great Ormond Street Hospital for Children dell’NHS Foundation Trust hanno sviluppato un nuovo algoritmo per rendere più accurata l'analisi del sequenziamento completo del genoma, effettuato con tecniche di Whole Genome Sequencing (WGS) in pazienti con tumori del sangue.

L’algoritmo sviluppato ha l’obiettivo di interpretare più precisamente i dati del sequenziamento nei casi in cui i campioni di cellule idealmente sane, prelevati dai pazienti, risultino invece contaminati da cellule malate.

Nei pazienti malati di cancro, il sequenziamento completo del genoma può essere utilizzato per identificare mutazioni che possono influenzare il successivo sviluppo del tumore e quindi la prognosi della malattia. Per identificarle tali mutazioni è necessario confrontare il DNA delle cellule tumorali con quello di un tessuto sano dello stesso paziente. A questo scopo vengono prelevati almeno due campioni diversi, uno direttamente dal tumore e uno attraverso un prelievo di sangue che in principio dovrebbe contenere solo cellule sane.

Una volta effettuato il sequenziamento del DNA contenuto nei due campioni, le sequenze ottenute sono analizzate tramite procedure bioinformatiche. Si tratta di processi automatizzati che tuttavia, in caso di pazienti malati di cancro, possono incontrare problemi se il campione di cellule sane è contaminato da cellule tumorali. La contaminazione può infatti influenzare negativamente l’accuratezza dei risultati generati da questa procedura. Il rischio è particolarmente rilevante nel caso di tumori del sangue, dato che le cellule tumorali si trovano proprio nel flusso sanguigno ed è dunque pressoché impossibile separarle da quelle sane in un prelievo.

Per risolvere questo problema, il gruppo di ricercatori ha sviluppato un nuovo strumento informatico, un algoritmo chiamato TINC Tumour In Normal Contamination assessment, con cui stimare il livello di contaminazione tumorale nei campioni normali. Lo strumento si basa su algoritmi utilizzati per comprendere l'evoluzione del tumore ed i risultati ottenuti sono stati pubblicati oggi su Nature Communications.

L‘algoritmo TINC aiuta a stabilire la percentuale di cellule tumorali presenti nel campione normale, in modo che, in presenza di un elevato livello di contaminazione, si possa attivare un flusso di analisi alternativo a quello standard, in grado di fornire a scienziati e medici dati più precisi sul genoma tumorale. Il fine è arrivare a una diagnosi più accurata che permetta di scegliere le terapie più adatte da somministrare a ciascun paziente.

Il nuovo algoritmo è immediatamente entrato a far parte degli strumenti di lavoro con cui Genomics England, società britannica di proprietà del Ministero della Salute e dell'Assistenza Sociale del Regno Unito, quotidianamente fornisce le analisi di Whole Genome Sequencing agli ospedali e ai centri clinici de Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito.

I ricercatori hanno testato TINC utilizzando i dati di sequenziamento raccolti nell’ambito del progetto su larga scala “100.000 genomi”, che nel 2013 ha portato alla fondazione di Genomics England. Hanno quindi confrontato i dati elaborati dall’algoritmo con quelli ottenuti attraverso le tecnologie standard utilizzate per il test di malattia residua nei tumori del sangue. Si tratta di test in cui si verifica il numero di cellule tumorali rimaste nel sangue di un paziente dopo il trattamento.

“I Progetti che su larga scala utilizzano le tecnologie di sequenziamento per studiare le malattie oncologiche hanno un potenziale rivoluzionario”, sostiene Giulio Caravagna (nella foto), professore di Informatica dell’Università di Trieste e responsabile del Laboratorio Cancer Data Science, sostenuto dalla Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. “Tuttavia – prosegue Caravagna l‘uso di tecnologie innovative come Whole Genome Sequencing richiede strumenti di analisi altrettanto innovativi. Il nostro laboratorio è fortemente specializzato nella costruzione di tali strumenti. Lo sviluppo di TINC nasce nell’ambito di una prestigiosa collaborazione internazionale tra l'Università degli Studi di Trieste e Genomics England e la sua implementazione in un contesto clinico su tutto il territorio inglese rappresenta un traguardo eccezionale che conferma il valore della ricerca in scienza dei dati del nostro ateneo”.

“L'implementazione dell'algoritmo TINC nella pipeline di Genomics England – spiega Alona Sosinsky, direttore scientifico del settore oncologico dell’azienda pubblica britannica – ci ha permesso di migliorare l'accuratezza dei test genomici per i pazienti con tumori del sangue. Questo progetto è un esempio di successo in cui dati generati da un progetto di sequenziamento su larga scala vengono interpretati usando tecniche di analisi avanzate, al fine di ottenere strumenti maggiormente precisi da cui prendere decisioni cliniche per la cura dei pazienti”.

"Grazie al Servizio di Medicina Genomica, ora utilizziamo il sequenziamento dell'intero genoma di routine per la diagnostica in ambito clinico - afferma Jack Bartram, specialista in ematologia pediatrica del Great Ormond Street Hospital for Children, struttura gestita dal NHS Foundation Trust -. L'implementazione dell'algoritmo TINC ci consente, come clinici, una maggiore fiducia nell'analisi dei dati genomici, che in ultima analisi vengono utilizzati ogni giorno per migliorare le terapie rivolte ai nostri pazienti".

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Studio pubblicato su Nature Communications, 18 gennaio 2024       
‘Clinical application of tumour in normal contamination assessment from whole genome sequencing’

Jonathan Mitchell1,8, Salvatore Milite2,3,8, Jack Bartram4, Susan Walker1, Nadezda Volkova1, Olena Yavorska1, Magdalena Zarowiecki1, Jane Chalker5, Rebecca Thomas4, Luca Vago6, Alona Sosinsky1,9 & Giulio Caravagna3,7,9

1Genomics England, London, UK.
2Computational Biology Research Centre, Human Technopole, Milan, Italy.
3Cancer Data Science Laboratory, Department of Mathematics, Informatics and Geosciences, University of Trieste, Trieste, Italy.
4Department of Haematology, Great Ormond Street Hospital for Children, London, UK.
5Specialist Integrated Haematological Malignancy Diagnostic Service - Acquired Genomics, Great Ormond Street Hospital for Children, London, UK.
6Research Unit of Immunogenetics, Leukemia Genomics and Immunobiology, IRCCS Hospital San Raffaele, Milan, Italy.
7Centre for Evolution and Cancer, The Institute of Cancer Research, London, UK.
8These authors contributed equally: Jonathan Mitchell, Salvatore Milite.
9These authors jointly supervised this work: Alona Sosinsky, Giulio Caravagna.

 

 

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Pubblicato su Nature Communications uno studio con il rilevante contributo di Giulio Caravagna (MIGe) e del Laboratorio Cancer Data Science, che è supportato da Fondazione AIRC
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Giornata mondiale contro il cancro infantile: UniTS si colora di giallo

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UniTS celebra la Giornata mondiale contro il cancro infantile colorando la sua facciata di giallo.

La Giornata, che ricorre il 15 febbraio di ogni anno, è stata istituita dall’OMS – Organizzazione mondiale della Sanità e, in particolare, è promossa da Childhood Cancer International (CCI), una rete globale di centinaia di reti e associazioni di genitori in oltre 90 paesi e 5 continenti.

Il cancro infantile continua a essere la principale causa di morte correlata a una malattia non trasmissibile nei bambini di tutto il mondo. 

A livello globale, oltre 400.000 bambini ogni anno si ammalano di cancro. Circa l’80% dei piccoli malati vive in Paesi a basso reddito, dove neanche il 20% dei pazienti sopravvive alla malattia. Nei Paesi sviluppati, al contrario, oltre l’80% dei bambini guarisce dal tumore e può riprendere una vita normale.

La Giornata vuole promuovere temi e sfide rilevanti per il cancro infantile e sottolineare l’impatto che ha su bambini e adolescenti, sui guariti, sulle loro famiglie e sulla società nel complesso.
Un altro importante obiettivo è fare luce sulla necessità di garantire un accesso più equo al trattamento e alla cura per tutti i bambini malati di cancro, ovunque nel mondo.

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La Giornata, che ricorre il 15 febbraio, è promossa dalla rete globale delle associazioni di genitori in oltre 90 paesi e 5 continenti
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PhD Welcome Day: con le borse PNRR record di iscritti ai dottorati

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Si è svolto oggi, nell'Aula Magna dell'edificio H3, il PhD Welcome Day, evento di benvenuto rivolto ai dottorandi della seconda tornata del 39esimo ciclo, finanziati dal PNRR.

Le 175 borse assegnate comportano il nuovo record di studenti iscritti ai corsi di dottorato UniTS: 550 per il 37°, 38° e 39° ciclo con un aumento del 10%.

In crescita la presenza femminile: superiore al 50% nei corsi di Ambiente e vita, Medicina Personalizzata e terapie innovative, Biomedicina Molecolare, Nanotecnologie e del 78% a Neuroscienze Cognitive.

Le provenienze internazionali degli allievi (dall'Argentina alle Filippine, dall'Ucraina al Ruanda) confermano l’elevato grado di internazionalizzazione dei corsi attivati da UniTS.

Dei 13 percorsi erogati, ben 5 sono stati accreditati come dottorati industriali (Nanotecnologie, Circular Economy, Medicina Personalizzata e terapie innovative, Ingegneria Industriale e dell’Informazione, Applied Data Science and Artificial Intelligence) a testimonianza del forte legame con il mondo produttivo che, oltre a finanziare borse al 100%, partecipa al Collegio dei docenti e contribuisce all'attività di formazione.

Nel corso dell'evento sono intervenuti il rettore Roberto Di Lenarda, il Collaboratore del Rettore alla Ricerca Scientifica e ai Dottorati prof. Alessandro Baraldi e la Delegata del Rettore alle Relazioni e Mobilità Internazionale prof.ssa Barbara Milani.


 

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5 corsi accreditati come dottorati industriali. In aumento le donne e le provenienze internazionali
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International Masterclass di fisica delle particelle a UniTS!

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180 studentesse e studenti delle scuole superiori del FVG partecipano quest'anno alle International masterclasses di fisica delle particelle, organizzate dalla Sezione di Trieste e dal Gruppo Collegato di Udine dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) in stretta collaborazione con l'Università degli Studi di Trieste e UniUD.

Si parte a UniTS con due masterclass sull’esperimento ALICE. 

Le ragazze e i ragazzi, in contemporanea con i loro coetanei di altre sedi italiane o altri Paesi del mondo, faranno esperienza diretta di come funziona la ricerca scientifica dei grandi laboratori, analizzando in prima persona i dati provenienti da alcuni esperimenti del CERN di Ginevra tra cui, appunto, ALICE. Saranno accompagnati dai ricercatori in un viaggio alla scoperta delle proprietà delle particelle elementari e dei segreti dell'acceleratore LHC (Large Hadron Collider) del CERN, dove, all’interno di un tunnel di 27 km a 100 metri sottoterra, le particelle si scontrano quasi alla velocità della luce.

Alla fine di ogni giornata, proprio come in una vera collaborazione di ricerca internazionale, i giovani che partecipano alle masterclass contemporaneamente in Italia e negli altri Paesi del mondo si ritroveranno in videocollegamento con il CERN.

L’iniziativa, giunta alla 20°edizione, fa parte delle International Masterclasses organizzate da IPPOG (International Particle Physics Outreach Group) e, in Italia, dall'INFN. Le masterclass si svolgono contemporaneamente in 60 diversi Paesi, coinvolgono oltre 200 tra i più prestigiosi enti di ricerca e università del mondo e più di 13.000 studenti delle scuole secondarie di II grado. Per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare quest'anno sono presenti le sedi di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Cosenza, Firenze, Genova, Lecce, Milano Bicocca, Milano, Napoli, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Pisa, Roma, Roma Tor Vergata, Roma Tre, Salerno, Torino, Trieste, Trento e Udine, e i Laboratori Nazionali di Frascati (INFN – LNF) e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (INFN – LNGS).

 

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Tre appuntamenti organizzati dall’INFN per scoprire i segreti della fisica delle alte energie: 15 e 23 febbraio a UniTS
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Ingresso a prezzi agevolati per gli studenti UniTS

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Il Teatro Miela/Bonawentura ha scelto di partecipare al centenario dell’Università di Trieste.

A febbraio e marzo è proposto agli studenti UniTS sia un ingresso che un abbonamento a un prezzo speciale che dà la possibilità di accedere a tutti gli spettacoli della rassegna  PROTAGONISTE 2024 - Teatro, musica e incontri

Ingresso a 1 spettacolo a scelta € 5; 5 spettacoli € 30; 10 spettacoli € 50; 15 spettacoli € 60.

I biglietti e gli abbonamenti si possono acquistare alla biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00.

 

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Venticinque nuovi monitor installati nelle sedi UniTS

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L’Università di Trieste arricchisce i suoi servizi informativi rivolti agli studenti attraverso l’installazione di 25 nuovi monitor negli atri e nei punti di passaggio delle sedi di Trieste e di Gorizia.

La nuova dotazione, composta da 23 maxischermi da 65 pollici e 2 da 55’’, consente una consultazione semplice e veloce degli orari delle lezioni che sono proiettati a scorrimento.

L'iniziativa consente la diffusione di informazioni aggiornate, corrette, allineate e uniformi in tutte le sedi dell’Ateneo dove si svolgono attività didattiche. 

A partire dal 1° marzo sono stati attivati ventuno schermi così collocati:


Campus di Piazzale Europa

Edificio A, piano terra dell’ala destra e piano terra dell’ala sinistra

Edificio B

Edificio C1

Edificio C11

Edificio C2 - C5

Edificio C6

Edificio C7

Edificio C8 - C9

Edificio D

Edificio F

Edificio H2 bis

H3 piano terra e quarto piano

Edificio M


Parco di San Giovanni

Palazzina O

Palazzina Q

Palazzina T

 

Altre sedi a Trieste

Edificio di via Filzi 18

Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio

Edificio di Androna Campo Marzio 10

 

Nelle prossime settimane saranno installati e avviati altri quattro monitor nelle seguenti sedi:

Via Lazzaretto 6-8 (Trieste)

Polo didattico dell’Ospedale di Cattinara (Trieste)

Polo didattico di Gorizia al piano terra e al primo piano.


 

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Gli schermi da 65'' e da 55'' diffonderanno informazioni aggiornate e facilmente consultabili sugli orari delle lezioni
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Ritrovate 5.000 monete medievali che raccontano la storia giuliana

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“Dobrila Tat. Il tesoro di Erpelle 1921” è il libro dell’assegnista di ricerca in Numismatica e Storia monetaria al Dipartimento di Studi Umanistici UniTS, Giulio Carraro, sullo straordinario ritrovamento di 5000 monete che raccontano la storia dell’area giuliana.

Nel 1921 fu rinvenuto a Erpelle, paesino sloveno abitato da agricoltori, un “tesoro” composto da oltre cinquemila monete d’oro e d’argento, tutte del tardo medioevo ma di diversa provenienza. Una scoperta straordinaria che diede testimonianza della vitalità economica di quel periodo storico, caratterizzato da un’intensa produzione monetaria come naturale reazione alle complesse circostanze sociali, politiche ed economiche. Il tesoro di Erpelle scomparve misteriosamente subito dopo la sua scoperta: Giulio Carraro l’ha riportato alla luce dopo oltre un secolo di oblio. 

L’insieme delle monete ritrovate non è frutto di un singolo furto ma di una serie di rapine messe in atto da una banda nell’arco di qualche anno” – spiega Giulio Carraro – “si tratta verosimilmente di una “cassa di raccolta” delle refurtive che offre oggi uno spaccato straordinario della vita nelle nostre zone nel 1300. La grande eterogeneità delle valute ritrovate racconta in modo inedito le relazioni mercantili e gli scambi commerciali nell’Europa centrale e orientale del XIV secolo.” 

Le caratteristiche del tesoro di Erpelle permettono anche un approfondimento degli studi sul fenomeno del banditismo medievale, spesso stimolato non solo dalla cupidigia ma anche dall’istinto di sopravvivenza.

Il volume è edito da EUT ed è dedicato al Civico Museo d’Antichità “J. J. Winckelmann”.

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La scoperta del ricercatore UniTS Giulio Carraro nel libro EUT “Dobrila Tat. Il tesoro di Erpelle 1921”
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CRUI: Roberto Di Lenarda eletto componente della Giunta

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Il Friuli Venezia Giulia conta da oggi due componenti nella Giunta della Conferenza dei Rettori (CRUI), l'associazione delle Università italiane statali e non statali riconosciute.

Nel corso dell’ultima seduta dell’Assemblea straordinaria sono stati infatti eletti Roberto Di Lenarda, rettore dell’Università di Trieste, e Andrea Romanino, direttore della Scuola internazionale superiore di Studi avanzati - SISSA.

La Giunta CRUI, composta dall’attuale presidente Giovanna Iannantuoni, rettrice di Milano Bicocca, e da altri 12 componenti, è l’organismo cui spetta il compito di formulare proposte, individuare tematiche e condurre analisi su argomenti riguardanti il sistema universitario nazionale. L’organo, inoltre, ha facoltà di  deliberare su materie relative a procedure, accordi e convenzioni finalizzate al coordinamento delle autonomie universitarie, alla promozione e all'adozione di modelli migliorativi per il sistema universitario e alla valorizzazione di attività nei vari campi della gestione.

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Andrea Romanino, Direttore SISSA, è l’altro membro FVG
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