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Inaugurate le mostre inedite dei due grandi artisti

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Con il progetto Relazioni d’arte, organizzato dall’Università degli Studi di Trieste in collaborazione con SmaTS (Sistema museale di Ateneo) e ERPAC (Ente Regionale Patrimonio Culturale Regione Friuli Venezia Giulia), prosegue l’impegno di valorizzazione del patrimonio artistico universitario e della creazione di un più stretto legame con il territorio in occasione del Centenario UniTS.

Dopo le Residenze d’Artista Shine Bright Like a Diamond realizzate nel 2023, che hanno coinvolto i Dipartimenti dell’ateneo giuliano in un’inedita collaborazione tra docente, artista e studente, le Relazioni d’arte si concentrano sul rapporto di importanti artisti legati all’Università e alla città di Trieste.

Il progetto prende il via il 18 giugno con le mostre delle opere degli artisti di fama internazionale Serse Roma e Manuela Sedmach e proseguirà nei prossimi mesi con Antonio Sofianopulo ed Elisa Vladilo.

I sei disegni in grafite che compongono “Serse. Le ambiguità della rappresentazione” saranno esposte nelle ali destra e sinistra dell’edificio centrale dell’Università di Trieste, in Piazzale Europa 1.

“La forma è quella della natura morta, dell’oggetto arrestato nel suo processo naturale; la figura, invece, è legata alla continuità dinamica dell’essere vivente. Nel lavoro di Serse tutte le cose, anche la più stabile configurazione di un oggetto isolato, vivono di questa continuità dinamica. Ed è merito della tecnica da lui adottata e difesa in tutti questi anni: il disegno”, ha affermato il critico d’arte Alessandro Del Puppo.

La mostra “Manuela Sedmach. Al di sotto della sostanza cromatica, nell’intercapedine della pittura” sarà invece visitabile al Dipartimento di Studi Umanistici di UniTS in via del Lazzaretto Vecchio ed esporrà una ventina di opere della pittrice.

“Le ragioni, non casuali ma mirate, che hanno condotto Sedmach a distribuire le sue opere nella Biblioteca dell'Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale dell'Università di Trieste, sono di porle in relazione con un patrimonio culturale intimamente percepito e vissuto negli anni. Accanto e lungo lo sviluppo di scaffalature che preservano e proteggono i 'ricordi-scritti', rendendoli disponibili al 'gesto' della consultazione, la 'narrazione-pittorica' si offrirà ad una lettura visiva caratterizzata da uno sviluppo tutto interno alla medesima pagina, sostenuta da un 'vento stabilizzato' che interseca l'alto e il basso, dal centro ai confini della tela, rafforzandosi ora sulla sinistra con una massa che muove verso destra, ora che si stabilizza in una depressione, per poi andare ad estendersi sull'orizzontalità rivelando se stessa solo ad uno sguardo attento”, sottolinea il critico d’arte Andrea Del Guercio.

Serse Roma

Nato a San Polo di Piave il 14 novembre del 1952, vive e lavora dal 1980 a Trieste.

Serse Roma è concentrato esclusivamente sul disegno a grafite su carta. L’artista, triestino di adozione, ha prodotto negli anni una serie considerevole di immagini che gli hanno valso l’inserimento nel volume Vitamin D, New Perspectives in Drawing, edito dalla Phaidon Press, Londra (2006), e un capitolo nel nuovo saggio di Lorand Hegyi Drawing in the Age of uncertainty, edizioni Silvana (2021), nonché la partecipazione a rassegne internazionali di grande rilievo “Pastels du 16°au 21°siecle”alla Fondation de L'Hermitage  di Losanna. Il suo lavoro è contraddistinto da una coerenza e riconoscibilità che ne fanno un unicum nell’odierno panorama nazionale. Non si tratta, nel suo caso, del disegno quale strumento classico per l’elaborazione dell’impalcatura invisibile di un dipinto, e non si tratta nemmeno dell’utilizzo che ne fanno molti artisti contemporanei come appunto visivo precario e fragile. In Serse Roma è l’opera nella sua assoluta compiutezza ad essere dovuta al solo disegno, al ‘non più di questo’ che il disegno rappresenta: strumento sottoposto ad una analisi vertiginosa che ne sonda tutte le potenzialità. Dalla grafite di Serse Roma è scaturita una delle più intense riletture del tema del paesaggio nell’arte contemporanea: Mari, Cieli di nubi, Montagne altissime, Boschi innevati, Canneti, Riflessi d'acqua. Cioè la dimensione non umana, sublime, della terra nella sua condizione elementare delle cose prime e ultime. Quasi fosse possibile sondare, attraverso la concreta materialità della grafite, l’anima minerale della terra, le cui trasformazioni avvengono su una scala temporale che non è quella antropologica. Negli ultimi anni Serse Roma ha approfondito ulteriormente quanto poteva essere incluso, o comunque riportato, a quella grafite che ne ha segnato la carriera. Il richiamo alla condizione minerale della grafite si traduce nella stupefacente serie dei Diamanti, la cui forma perfetta e inalterabile rimanda all’origine cristallografica delle forme primarie della geometria e del costruire. Ritorniamo così alla riflessione di Serse sul suo strumento, il disegno a grafite: materiale che per propria natura richiama quella dimensione minerale (grafite e diamante sono forme allotropiche del carbonio) di una non solo umana geometria del costruito.

Manuela Sedmach

Nata a Trieste nel 1953, inizia ad esporre negli anni 70 dopo aver frequentato l’Istituto Statale d’arte di Trieste “E. Nordio” con insegnanti quali Ladislao de Gauss, Maria Campitelli, Enzo Cogno… Ma l’attività più sentita parte dagli anni 80 con l’Officina di Trieste, Avida Dollars di Milano, Rasponi di Ravenna, Fuxia Art di Verona, Emporium di Ivrea, Arte3 di Trieste. Nel ’91, artefiera di Chicago in una mostra di 5 artisti italiani al Navy Pier. Importante il Pollok – Krasner Foundation Grant, New York. Si arriva negli anni 90, precisamente nel 92 l’incontro con Galleria Continua allora in un piccolo ma prezioso spazio vicino al Duomo di San Gimignano.

Il rapporto con Galleria Continua è stato e continua tutt'ora con mostre, fiere internazionali e rapporti espositivi con altre Gallerie come Van Laere ad Anversa, Schroeder a Colonia, Dina Carola a Napoli, G7 a Bologna, Jaqueline Arets a Knokke in Belgio. Nel 2003 una bella installazione subacquea “Occhi bianchi” nel canale di Ponterosso al seguito di una mostra personale al Museo Revoltella di Trieste nel Palazzo Gopcevich e poi un importante rapporto con la Galleria Torbandena di Trieste.

Nel 2009 Le Moulin-Boissy le Chatel (Parigi) e 2005/2010 Beijing 798 Art Zone estensioni della galleria Continua, ancora studio G7 di Bologna, 3G Artecontemporanea di Udine, Plurima e GAMUD sempre di Udine, e poi ancora la serie “Passare al Bosco” da un concetto tratto da “Il trattato del Ribelle” di Ernst Junger , negli anni 2015/2017 a Tellaro (SP), nell’oratorio Santa Maria Telaà, in Galleria Continua, in ARCA-ITIS a Trieste e Colonos di Villacaccia di Lestizza, per arrivare al titolo attuale “Dubito ergo Cogito” ispirato da un docufilm di Werner Herzog nel quale trova i caratteri che l’accompagnano nel suo lavoro: la lentezza, la fatica, il dubbio…e tanto altro. Nel 2020 si trasferisce in Portogallo a Braga dove continua la sua attività con una importante collaborazione con la galleria Nuno Centeno a Porto. Importante l’incontro con due artisti in particolare Pedro Vaz e Filipe Cortez. Nel 2023 realizza con Galleria Continua l’esposizione Nunca pare de ver- N'arrete jamais de voir. Negli ultimi tempi Manuela Sedmach ha fatto entrare nei suoi lavori l’atmosfera portoghese.

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Fino al 15 settembre, dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 19.00, ingresso libero
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UniTS si illumina di rosso per celebrare i 160 anni della Croce Rossa Italiana

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Il 15 giugno 2024 l'Associazione di volontariato CRI, che ha per scopo l'assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che di conflitto, festeggia i 160 anni dalla sua fondazione

Nata a Milano, la CRI è posta sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica e fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa.

La sua storia è intrecciata con quella d’Italia: nei momenti belli, nei grandi eventi, nei disastri che hanno interessato il nostro Paese ma anche, e soprattutto, le singole realtà locali.

Milioni di volontarie, volontari, operatrici e operatori hanno operato per alleviare le sofferenze di chi si trova in situazioni di vulnerabilità: dai campi di battaglia all’assistenza di profughi ed esuli, alla diffusione delle norme di igiene e di educazione sanitaria, alle iniziative nelle scuole.

Il Comitato CRI di Trieste, forte di personale altamente specializzato, è da sempre a fianco della popolazione nel rispondere ai bisogni socio - sanitari e di protezione civile.

 

 

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La CRI opera per l'assistenza sanitaria e sociale
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AlmaLaurea 2024: UniTS tra gli atenei più internazionali, attrattivi e professionalizzanti

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L’Università di Trieste conferma la sua vocazione marcatamente internazionale e professionalizzante e la sua attrattività per gli studenti: il più dinamico e attrattivo della Regione,  l’ateneo giuliano garantisce ai suoi laureati una retribuzione migliore e una performance occupazionale superiore alla media nazionale, assicurando un ottimo passaggio post-laurea.

È questo il quadro che emerge dal rapporto Almalaurea 2024 che ha preso in esame circa 300mila laureati del 2023 di 78 università.

In dettaglio, per quanto riguarda il lavoro e le retribuzioni, l’ateneo giuliano garantisce un’occupazione a oltre il 91,1% dei laureati magistrali – +1,1% rispetto al 2023 – a cinque anni dal titolo (88,2% dato nazionale) e all’81,3% a un anno (media italiana 75,7%).

Trovano lavoro a dodici mesi dal titolo il 77,2% dei triennali a fronte del 74,1% della media nazionale e del 79% del Friuli Venezia Giulia.

Infine, l’Università di Trieste assicura uno stipendio più alto della media locale e italiana con 1.437 Euro per il laureati triennali e, per i magistrali, 1.513 Euro a un anno dal titolo e 1.826 Euro a cinque.

Proviene inoltre da fuori regione il 41,5% dei laureati dell’ateneo a fronte della media regionale del 34,1% e di quella nazionale del 24,8%, con un ottimo 4,5% proveniente dall’estero (dato regionale 3,6%). Merita menzione particolare il dato degli immatricolati triennali esteri: con il 3,9% l’Università di Trieste supera, infatti, la media italiana (3,2%).

Oltre il 12,2% dei laureati triennali – +2,2% rispetto al 2023 – intraprende esperienze di studio all’estero, a fronte del 9,3% FVG e del 7,3% della media italiana. Non solo, anche il totale dei laureati con studio all’estero riconosciuto dal corso di laurea conferma l’internazionalizzazione dell’esperienza accademica promossa dall’ateneo: con un 11,9% di media – l’anno precedente si attestava al 9,5% – l’Università di Trieste supera di oltre due punti percentuale il dato nazionale (9,8%).

Le conoscenze e competenze acquisite, a Trieste e all’estero, si traducono in un’ottima valutazione dell’efficacia del titolo di studio, intesa come spendibilità nel settore di riferimento: oltre il 66% dei laureati triennali definisce, infatti, il titolo “efficace”, a fronte della media FVG del 62% e del 61,7% italiana. Dato confermato anche dai magistrali con oltre il 73% a un anno dal titolo (nazionale 69,5%; regionale 71,7%).

Accanto alla vocazione internazionale, l’ateneo conferma il carattere marcatamente professionalizzante dei corsi di studio: in particolare, il 76,6% – con un aumento del 2,2% rispetto al 2023 – dei laureati magistrali (63,6% nazionali; 70,5% regionali) e quasi il 60,2% di quelli a ciclo unico (nazionali 58%; regionali 59,3%) hanno, infatti, potuto beneficiare di un’ampia rosa di tirocini curricolari offerti dall’ateneo agli studenti.

Rapporto con il corpo docente, carico di studio, infrastrutture a disposizione: oltre l’87,7% degli studenti si dichiara soddisfatto dell’esperienza complessiva universitaria a Trieste

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L’ateneo garantisce ai laureati una retribuzione migliore e una performance occupazionale superiore alla media nazionale
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Luci Celesti Radici Terrestri + Stelutis Alpinis

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Si apre domani a Zuglio (Udine) Luci Celesti Radici Terrestri + Stelutis Alpinis, il primo festival di divulgazione scientifica a tema astronomico del FVG che proseguirà fino al 19 ottobre 2024. Il contributo scientifico sarà a cura del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste e dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste mentre la direzione artistica è del Collettivo l’Amalgama. Tra gli organizzatori anche il Comune di Arta Terme.

L’iniziativa, nata per indagare il rapporto dell’essere umano con il cielo stellato, dai miti dell’antichità fino alle scoperte più recenti, proporrà conferenze, osservazioni astronomiche, installazioni, performance e laboratori capaci di unire l’aspetto scientifico con quello culturale e con la storia locale. Nei prossimi quattro mesi si alterneranno anche le performance teatrali e musicali del Collettivo l’Amalgama e una serie di attività in cui saranno coinvolte le associazioni locali. In programma incontri con docenti UniTs, visite a siti storici e naturalistici, esperienze immersive con visori per la realtà virtuale, attività di orienteering con le stelle, installazioni artistiche e performance. I partecipanti saranno coinvolti anche in un laboratorio di didattica esperienziale a cura del Collettivo L’Amalgama a partire dall'opera di Gianni Rodari "Via Lattea Quaraquarinci", che li condurrà alla creazione di storie e filastrocche. Gli elaborati saranno poi raccolti insieme a disegni e pensieri dei più piccoli per formare l'Almanacco della Nuova Scuola Astrofisica Poetica. Un programma ricco e articolato di eventi gratuiti che proporrà molteplici approcci al tema astronomico. 

L’università di Trieste, con il Dipartimento di Fisica, è capofila del progetto “Stelutis Alpinis. Scopriamo il Cosmo dalle Montagne della Carnia”, finanziato dall'Ateneo attraverso il bando per l'Impegno Pubblico e Sociale – Terza Missione, una nuova iniziativa dell’Università nata per sostenere con finanziamenti ad hoc progetti che abbiano un impatto e una relazione con la comunità, in questo caso regionale.
L’iniziativa si affianca a Luci Celesti/Radici Terrestri, festival finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia al quale l’Università partecipa come partner e che vede come responsabile scientifico Alexandro Saro

Per maggiori informazioni

Programma:

sabato 8 giugno, ore 21
Zuglio, Polse di Côugnes 
“C’è vita nella galassia?” conferenza a cura del prof. Giovanni Vladilo. A seguire osservazione astronomica

domenica 9 giugno, ore 21
Rivalpo 
“Incontri ravvicinati col secondo tipo” spettacolo con incursioni artistiche, a cura di Collettivo L’Amalgama, Daniele D’Agaro e Marzio Tomada. La serata si tiene presso la località di Rivalpo che festeggia, la mattina dello stesso giorno, la tradizionale Festa della Madonna 

martedì 25 giugno, ore 21
Valle, Centro Sociale 
“Tre passeggiate nei boschi di stelle” conferenza a cura di Fabrizio Fiore, direttore INAF Trieste, interventi artistici a cura del Collettivo L’Amalgama

mercoledì 26 giugno, ore 17
Zuglio, Civico Museo Archeologico 
visita guidata al museo e al foro romano 

da giovedì 27 giugno a sabato 29 giugno

Rivalpo, Civico Museo Archeologico di Zuglio, ore 14
apertura installazioni artistiche del festival

venerdì 28 giugno, ore 17:30
Civico Museo Archeologico di Zuglio
visita guidata al museo e al foro romano 

giovedì 29 giugno
ore 17:30 
Rivalpo 
“Incontri ravvicinati col secondo tipo” spettacolo con incursioni artistiche a cura del Collettivo L’Amalgama

ore 21 
Zuglio, Polse di Côugnes
Osservazione astronomica presso l’osservatorio

sabato 13 luglio, ore 11
Rivalpo 
“Camminata enogastronomica” in fiera. Visita tra gli stand espositori e degustazioni

sabato 10 agosto, ore 21
Zuglio, Polse di Côugnes
“Mappe stellari scolpite su una pietra protostorica: Il primo astronomo?” conferenza a cura del prof. Paolo Molaro. A seguire osservazione astronomica

sabato 14 settembre, ore 21
Zuglio, Polse di Côugnes 
“Il cielo variabile: Esplorando le frontiere dell’astrofisica contemporanea” conferenza a cura del prof. Francesco Longo. A seguire osservazione astronomica.

sabato 19 ottobre, ore 21
Zuglio, Polse di Côugnes 
“Viaggio nel lato oscuro dell’universo: da Einstein a Euclide” conferenza a cura del prof. Stefano Borgani, UniTS. A seguire osservazione astronomica

Da lunedì 14 a venerdì 18 ottobre: settimana della pedagogia per gli alunni e gli insegnanti delle scuole dell’Istituto Comprensivo Linussio – Matiz

 

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Il primo festival di divulgazione scientifica a tema astronomico del FVG
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Grotte preistoriche del FVG: pubblicato il libro a cura di UniTS

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Il volume "Grotte preistoriche del Friuli Venezia Giulia" mappa, descrive e inserisce in un contesto scientifico rigoroso ma divulgativo le cavità da cui provengono manufatti e resti faunistici esposti nei musei del nostro territorio. 

I lettori della pubblicazione, scaricabile gratuitamente, troveranno anche alcuni itinerari di facile accesso per un’immersione totale in uno dei tesori più affascinanti e misteriosi del nostro patrimonio naturalistico.

Il libro è l'atto finale di una collaborazione tra Direzione centrale difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Servizio geologico e  il Centro Interdipartimentale per la Scienza e la Tecnologia applicate ai beni culturali SCICC di UniTS per l’implementazione del Catasto speleologico regionale (CSR) con i dati sulle grotte di interesse archeologico relativi al progetto C.R.I.G.A. (Catasto Ragionato Informatico delle Grotte Archeologiche), sviluppato in passato per le grotte del Carso da UniTS. 

Nella realizzazione del progetto e nella redazione del volume, coordinato da UniTS, è stata fondamentale la collaborazione con i Musei scientifici e archeologici di Trieste e Udine, i Gruppi e le Associazioni speleologiche, oltre a studiosi di ambiti scientifici diversi, che hanno permesso di ampliare la banca dati a tutto il territorio Regionale.

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Dal 3 giugno aperte le immatricolazioni a UniTS: tutte le novità

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L’Università di Trieste apre le immatricolazioni per il prossimo anno accademico da lunedì 3 giugno: gli studenti troveranno tutte le informazioni sul sito UniTS https://portale.units.it/it/studiare/offerta-formativa 

A disposizione dei futuri iscritti un’offerta formativa ampia e multidisciplinare: 43 lauree triennali e a ciclo unico, oltre a 37 magistrali, nelle tre macro-aree tecnologico-scientifica, scienze della vita e della salute, scienze sociali e umanistiche.


LE NOVITÀ DIDATTICHE

L’offerta formativa dell’Università di Trieste è estremamente dinamica: nell’ultimo triennio sono stati attivati 8 nuovi corsi di laurea. 

Novità per l’anno accademico 2024/25 il corso di I livello in Dietistica (in attesa di accreditamento ministeriale) che sarà attivato nella sede di Pordenone. 

Il corso abilita allo svolgimento della professione di dietista, finalizzata a promuovere una corretta alimentazione nelle diverse età della vita e la migliore nutrizione in ambito preventivo e clinico, nella ristorazione collettiva, nella ricerca e docenza. I posti disponibili sono 30 e prevedono il superamento del Test nazionale per le Professioni sanitarie. 

L’Università di Trieste organizza un corso di preparazione gratuito, il 17 e 18 luglio, per le prove di ammissione ai Corsi di Laurea di area medico-sanitaria (Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Professioni Sanitarie). E’ possibile iscriversi fino a esaurimento dei 460 posti disponibili e in ogni caso non oltre il 15 luglio 2024, compilando il form in questa pagina https://portale.units.it/it/studiare/orientarsi/preparazione-test-area-medico-sanitaria 

Il 1° luglio saranno poi presentati ufficialmente i corsi di Laurea Magistrale in Engineering for the Energy Transition e in European Policies for digital, ecological and social transitions, due assolute novità rispettivamente a livello internazionale e nazionale.

NO TAX AREA INNALZATA A 30.000 EURO, BORSE DI STUDIO PER GLI AVENTI DIRITTO E VALORIZZAZIONE DEL MERITO

UniTS ha previsto per l’a.a. 2024/25 un ulteriore innalzamento della no tax area, che arriva a 30.000 euro (con ISEE – Università inferiore o uguale a questa cifra), e ha mantenuto l’ampio impianto di esoneri totali e parziali, riduzioni e contribuzioni per merito.

Resta in vigore l'esonero totale per i vincitori delle Borse dell’Agenzia Regionale per il Diritto allo studio Universitario, assegnate negli ultimi anni al 100% degli aventi diritto.

Confermate, inoltre, le agevolazioni per merito che rappresentano la metà dei contributi totali per esoneri parziali e riduzioni, a testimonianza degli eccellenti risultati degli studenti UniTS e dell’impegno dell’Ateneo nel premiare i meritevoli.

DATI OCCUPAZIONALI AL TOP

L’ateneo garantisce un lavoro a dodici mesi dal titolo all’81,6% dei laureati triennali a fronte del 75,4% della media nazionale e dell’80,2% del Friuli Venezia Giulia.

Il 90% dei laureati magistrali, infine, è occupato a cinque anni dal titolo (88,7% dato nazionale) e l’83% a un anno (media italiana 77,1%).

E’ questa la fotografia più chiara emersa dal rapporto Almalaurea 2023.

VISITE GUIDATE AL CAMPUS UNIVERSITARIO E COLLOQUI DI ORIENTAMENTO

L’Ufficio Orientamento organizza durante l’estate visite guidate al Campus di Piazzale Europa curate dagli studenti tutor dei corsi. La prenotazione è obbligatoria su https://portale.units.it/it/studiare/orientarsi/vieni-a-conoscerci

E’ possibile anche incontrare i professionisti dell’Orientamento di UniTS e gli studenti tutor in presenza al Front Office, aperto tutti i giorni, da lunedì a venerdì, dalle 9:30 alle 12:30 e il lunedì anche dalle 15:00 alle 17:00 e a distanza nell’Aula virtuale nelle giornate e orari indicati nei form di prenotazione obbligatoria https://www.units.it/aula-virtuale 

Previste infine due sessioni gratuite di Moduli Formativi Estivi (a luglio e a settembre): si tratta dell'iniziativa di orientamento dedicata agli studenti di terza e quarta superiore che vogliono conoscere meglio l'Ateneo giuliano e approfondire gli argomenti preferiti, testare i propri interessi e respirare l'aria del mondo universitario. Tutte le info su programmi e orari alla pagina  https://www.units.it/moduli-formativi. Le iscrizioni sono ancora aperte!

Brochure offerta formativa

Per tutte le informazioni: Ufficio Orientamento, tel. 040 3473787, mail: orientamento@units.it

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Attivata la triennale in Dietistica a Pordenone. No tax area record innalzata a 30.000 euro
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Al via DATIS, progetto Interreg per un turismo inclusivo

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Un turismo inclusivo e accessibile per incontrare le esigenze di persone con disabilità e di anziani con limitazioni dovute all'età e a problemi di salute: è questa la finalità del nuovo progetto "DATIS: Frontiere digitali per il turismo inclusivo", che vede coinvolto il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali di UniTS.

Il kick-off meeting del progetto di durata biennale, finanziato con oltre un milione di euro dal Programma Interreg Italia-Slovenia 2021-27, si è svolto il 28 maggio scorso a Lubiana, presso la casa editrice Beletrina.

Le azioni previste puntano a migliorare l'accessibilità digitale e l'inclusione sociale nel turismo della regione transfrontaliera attraverso un approccio innovativo, multidisciplinare e partecipativo, attraverso anche la definizione di linee guida e di strategie condivise.

È prevista, inoltre, l'organizzazione di workshop formativi per operatori turistici, la realizzazione di un portale web sull'accessibilità dei servizi turistici e l'attivazione di due azioni pilota presso i musei del San Michele sul Carso e del patrimonio industriale di Aidussina per testare soluzioni innovative per utenti con diversi tipi di disabilita.

Il progetto è guidato da Beletrina, organizzazione slovena leader nel campo dell'editoria e dell'innovazione digitale e vede come partner, oltre al DiSPeS, l'Agenzia regionale PromoTurismoFVG, il Consorzio di cooperative sociali Il Mosaico, il Tourist board di Nova Gorica e della Valle del Vipava e l'Unione ciechi e parzialmente non vedenti della Slovenia. A questi si associano il Comune di Sagrado e di Aidussina.

Il DiSPeS, sotto la direzione scientifica del prof. Moreno Zago, docente di Analisi e progettazione turistica e di Relazioni transfrontaliere e sviluppo locale, contribuirà alla somministrazione di questionari quantitativi e qualitativi sulle esperienze di viaggio, all'individuazione delle best practices, all'analisi delle potenzialità del settore turistico.

Si occuperà inoltre dell'elaborazione di linee guida e di un manuale multilingue sull'accessibilità digitale per gli operatori turistici e istituzionali e delle attività di comunicazione e disseminazione dei risultati.

Il progetto punta a raggiungere un bacino di utenza ampio e a sensibilizzare istituzioni e operatori circa l'importanza dell'accessibilità digitale e dell'inclusione sociale.

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Il DiSPeS, con la direzione scientifica del prof. Moreno Zago, partecipa al partenariato
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“Nel giardino degli (In)visibili” arriva a UniTS

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La mostra - installazione “Nel Giardino degli (in)visibili” (a cura di Roberta Altin, Giuseppe Grimaldi, Katja Hrobat Virloget e Alessandro Monsutti) raccoglie oggetti di uso quotidiano lasciati dai migranti ai confini durante il tragitto della “rotta Balcanica” e sarà visibile dal 27 maggio al 7 giugno al Piano Terra dell’Edificio centrale di Piazzale Europa, Ala destra. I materiali esposti sono stati raccolti dagli studenti del Dipartimento DISU e dell’Università del Litorale di Capodistria.

I ragazzi hanno percorso i confini tra Croazia, Slovenia e Italia dove hanno trovato e raccolto oggetti abbandonati nei boschi o ai margini dei centri abitati. Questi oggetti vengono lasciati in zone di confine dopo un lungo e difficile percorso fatto a piedi da persone che provengono da vari contesti dell’Asia e dell’Africa. Oggetti di uso comune per mangiare, dormire, coprirsi, curarsi, ma anche oggetti che raccontano della sfera intima e spirituale. 

Questi oggetti, che ignoriamo o trattiamo come immondizia, ci proiettano in una questione politica e morale fondamentale dei nostri tempi.

Gli studenti ne hanno selezionato una piccola parte per allestire la mostra che vuole stimolare un incontro tra chi attraversa le frontiere e chi vi abita. E che pone una domanda fondamentale: cosa (non) vogliamo vedere?

La mostra è arricchita da due momenti di approfondimento

 

27 maggio, ore 17.00 – 18.30 

Inaugurazione “Il Giardino degli Invisibili”

Piazzale Europa nº 1  - PIANO TERRA ED. A - ALA SINISTRA colonnato esterno

(in caso di maltempo Aula “0” Ambrosino, piano terra Ala destra)

Seguirà il seminario: Frontiere della ricerca e ricerche alla frontiera

L’inaugurazione dell’installazione diventa occasione per riflettere sul significato delle frontiere e sulle loro molteplici configurazioni. In una collaborazione transfrontaliera con l’Università di Lubiana, dialogheremo con un gruppo di studenti e docenti di antropologia provenienti da vari contesti del continente africano e sudamericano per ragionare sull’impatto delle frontiere contemporanee nella possibilità di fare ricerca. 

Programma

17.00 Saluti istituzionali:

Ilaria Micheli, delegata UNITS alla cooperazione internazionale

Roberta Altin, antropologa, Università di Trieste

17. 15 Presentazione installazione “il Giardino degli Invisibili” a cura degli studenti e le studentesse dell’Archivio della frontiera

17.30 Seminario “Frontiere della ricerca e ricerche alla frontiera. Tra Europa e Africa 

Sarà presente anche la prof.ssa Uršula Lipovec Čebron, antropologa, Università di Lubiana con delegazione straniera in visita

 

6 giugno 2024, ore 17

Trieste, Città di frontiera?

Prospettive sull’accoglienza a partire dalla proiezione del mini-documentario “Umar” di Francesco Cibati h.17-00 – 18.30 Edifico A, Aula “M”, piano terra, ala destra (proiezione)

A seguire dibattito sul colonnato esterno Piazzale Europa nº 1. - PIANO TERRA ED. A - ALA Sinistra sotto il colonnato esterno.

La narrativa su Trieste città di Frontiera ha attraversato i secoli. Oggi la città si trova implicata in un processo migratorio più ampio - le migrazioni forzate dal Sud globale – come crocevia. Che risposte sta dando alle persone che arrivano? Come sta reagendo la cittadinanza?

17.00 presentazione incontro con rappresentanti Consiglio Studentesco,  Roberta Altin e Giuseppe Grimaldi, comitato organizzativo 

17.15 proiezione Umar con Francesco Cibati, regista e volontario dell’associazione Linea d’Ombra.

17.30 “Trieste, Città di frontiera? Prospettive sull’accoglienza” 

con Lucio Prodam, Giudice Onorario Tribunale dei Minori di Trieste, Valentina Masotto, UNICEF  e Tiziana Bongiorno, vice presidente dell’associazione tutori volontari FVG

La mostra-installazione è inserita negli eventi culturali dell’alleanza T4EU (Transform For Europe) per UNITS, finanziato dal DISU (Dipartimento di Studi Umanistici), in collaborazione con Univerza na Primorskem di Koper e con il Graduate institute for International and Development Studies.

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La mostra / installazione sarà visibile dal 27 maggio al 7 giugno al Piano Terra dell’Edificio centrale – Ala destra
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Appuntamento sabato 25 maggio

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Ritornano le visite guidate gratuite alla Pinacoteca del Rettorato organizzate dal FAI – Fondo Ambiente Italiano.

L’appuntamento è per sabato 25 maggio con la possibilità di scegliere tre orari mattutini con prenotazione obbligatoria: alle 10  alle 11e alle 12.

Le visite dureranno circa un’ora. 

I visitatori avranno la possibilità di ammirare le opere contemporanee dell’Esposizione Nazionale di pittura italiana, ospitata dall’ateneo nel 1953, i due atri dell’Università e la sala “Cammarata” dove si tiene il Senato accademico.

 

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In mostra le opere dell'Esposizione Nazionale di pittura italiana del 1953
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Sabrina Pricl nuova delegata WWF – Friuli Venezia Giulia

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Sabrina Pricl, docente di Ingegneria chimica e responsabile scientifica del Laboratorio di Biologia molecolare e nanotecnologie dell’Università di Trieste, è la nuova delegata del Friuli Venezia Giulia di WWF Italia. La prof.ssa Pricl continuerà la causa e l’impegno del precedente delegato, Maurizio Fermeglia, docente di Principi di Ingegneria Chimica a UniTS, recentemente scomparso.

Nel suo nuovo ruolo, la prof.ssa Pricl si presenta come chimico con una lunga esperienza in nanomedicina e nanotecnologie: il suo lavoro si concentra su come le tecnologie a scala nanometrica possono essere sfruttate anche per minimizzare l’impatto ambientale dei nuovi materiali oltre che nella protezione e nel ripristino degli ecosistemi naturali.

“Nel WWF vedo un'opportunità straordinaria di utilizzare le mie competenze per introdurre innovazioni tecnologiche per monitorare e conservare la biodiversità con maggiore efficacia.Tra i temi che mi stanno più a cuore, la resilienza climatica e l’uso di tecnologie verdi per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. Trovo di grande importanza anche l'educazione ambientale dei giovani sull’importanza della biodiversità e delle pratiche sostenibili”, afferma.

Questo l’appello che Sabrina Pricl vuole condividere con gli studenti UniTS:

“La nostra università è un luogo di eccellenza e innovazione, e sono convinta che voi siate una forza vitale per il cambiamento. Il vostro entusiasmo, la vostra creatività e il vostro impegno sono essenziali per affrontare le sfide ambientali che il nostro pianeta sta affrontando. Come delegata regionale del WWF, il mio obiettivo è promuovere la consapevolezza ambientale e la sostenibilità. Voglio incoraggiarvi a essere protagonisti attivi nella tutela dell'ambiente. Il cambiamento inizia con ciascuno di noi, e voi avete il potere di fare la differenza. Ci sono molti modi in cui potete contribuire:

1. Partecipate a Progetti e Iniziative: il WWF organizza numerosi progetti e campagne di sensibilizzazione. Partecipate e mettete le vostre competenze al servizio dell'ambiente.

2. Educate e Sensibilizzate: condividete le vostre conoscenze con amici, familiari e colleghi. La sensibilizzazione è un passo fondamentale per creare un cambiamento duraturo.

3. Adottate uno Stile di Vita Sostenibile: riducete l'uso della plastica, riciclate, utilizzate mezzi di trasporto ecologici e cercate di ridurre il vostro impatto ambientale.

4. Collaborate con Noi: siamo sempre alla ricerca di volontari e collaboratori. La vostra energia e il vostro impegno possono avere un impatto significativo.

La protezione dell'ambiente non è solo una responsabilità, ma anche un'opportunità. È un'occasione per innovare, per trovare soluzioni creative ai problemi e per costruire un futuro sostenibile. La vostra formazione e il vostro percorso universitario vi offrono gli strumenti per diventare leader in questo cambiamento. Vi invito a contattarmi per scoprire come potete essere coinvolti nelle nostre iniziative e per condividere le vostre idee e proposte. Insieme, possiamo costruire un mondo migliore e più verde.

Grazie per la vostra attenzione e per il vostro impegno. Sono fiduciosa che, con il vostro aiuto, possiamo fare grandi cose”.

Per inviare suggerimenti e osservazioni è possibile scrivere a delegatofriuliveneziagiulia@wwf.it 

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