Data notizia 1 Luglio 2024 Immagine Image Testo notizia Si arricchisce l’offerta formativa dell’Università degli Studi di Trieste. Dall’anno accademico 2024/2025 saranno attivate due nuove lauree magistrali caratterizzate da una prospettiva marcatamente internazionale e professionalizzante, interamente in lingua inglese: Engineering for the energy transition e European Policies for digital, ecological and social transitions, entrambe volte a formare i professionisti di domani in materia di transizione digitale, ecologica, sociale ed energetica.“Entrambe le lauree magistrali si occupano di processi di transizione per i quali è necessario sviluppare nuovi modelli e professioni – spiega il Rettore Roberto Di Lenarda – sono inoltre multidisciplinari, perché la transizione ecologica, energetica e digitale richiede anche un tipo di preparazione giuridica e politica. Formano figure professionali con specializzazioni innovative e richiestissime dal mondo del lavoro e sono complementari, focalizzandosi rispettivamente sulla transizione energetica e sulla sua governance integrata a livello di Unione Europea”.Engineering for the energyNovità assoluta a livello internazionale nella forma di percorso interclasse con i due curriculaSustainable building design and technology e Sustainable industrial systems, intende offrire una preparazione avanzata in materia di transizione energetica sia nel campo edilizio che in quello industriale.Gli studenti acquisiranno capacità di progettazione, sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale e sapranno scegliere le tecnologie, i materiali, le fonti e i vettori energetici più adatti. Saranno in grado di integrare i sistemi edilizi ed energetici con le reti elettriche, i sistemi di accumulo e la mobilità sostenibile.I campi nei quali la nuova figura si potrà muovere sono diversi: libera professione e studi di progettazione operanti nei settori dell’edilizia, termotecnico, dell’efficienza energetica, dei sistemi di produzione e utilizzo dei vettori energetici e delle fonti rinnovabili di energia; aziende ed Enti pubblici privati in fase di adeguamento di sistemi edilizi e impianti; industrie per la produzione e la gestione di componenti, impianti e sistemi energetici; industrie operanti nel settore della produzione di involucri edilizi; aziende che progettano, installano e gestiscono impianti utilizzanti vettori energetici in ambito industriale, commerciale e residenziale; aziende che forniscono servizi in campo energetico; aziende ed Enti pubblici o privati che hanno l’obbligo di nominare un energy manager; enti di ricerca che sviluppano progetti relativi alla transizione energetica.I dispositivi di stoccaggio dell’energia rappresentano una delle tecnologie abilitanti la transizione verso le fonti di energia rinnovabile: ad arricchire l’offerta del corso di laurea Engineering for the energy transition anche ELISA, un laboratorio ad hoc, al servizio di un gruppo multidisciplinare di ingegneri, chimici, informatici, economisti e scienziati sociali. ELISA completa due laboratori già esistenti all’Università di Trieste, dedicati al “Fotovoltaico” e a “Smart Grid e Mobilità elettrica”, aumentando strategicamente la capacità dell’ateneo di posizionarsi tra i più attivi enti di ricerca nel campo delle fonti rinnovabili e della mobilità sostenibile. ELISA dispone di una strumentazione innovativa e offre piattaforme per la prototipazione rapida e simulazioni hardware-in-the-loop (HIL). Per accedere al corso di studi in Engineering for the energy transition al Dipartimento di Ingegneria e Architettura lo studente deve essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio: laurea triennale nelle classi di Ingegneria industriale o civile e ambientale; in alternativa, deve aver maturato almeno 18 cfu in area matematica, 9 cfu in area fisica, 6 cfu in quella chimica, 6 cfu in area elettrica, 6 cfu in area energetica, 6 cfu in area civile o in architettura – 15 laddove lo studente intenda iscriversi al curriculum in Sustainable building design and technology. Lo studente deve, inoltre, esibire una votazione di laurea maggiore o uguale a 95/110, diversamente dovrà affrontare un colloquio conoscitivo. Il corso prevede, inoltre, la conoscenza della lingua inglese ad un livello almeno pari al B2 nel Quadro Comune Europeo di Riferimento.European Policies for digital, ecological and social transitionsAttivo dal prossimo settembre, il corso intende fornire alle future generazioni una preparazione multidisciplinare in materia di governance delle transizioni digitale, ecologica e sociale. Gli studenti, futuri funzionari nelle amministrazioni pubbliche, project manager e consulenti, acquisiranno conoscenze e competenze avanzate di analisi, gestione e valutazione di politiche, programmi e progetti europei, insieme a conoscenze tematiche approfondite sugli strumenti e i meccanismi politici, sociali e giuridici per governare, in modo integrato, aspetti legati alla sostenibilità ambientale, agli impatti del digitale, alla coesione sociale (es. diritto comparato dell’ambiente e delle tecnologie digitali, analisi di open data e big data, tecniche di progettazione partecipata per l’innovazione sostenibile ed inclusiva). Questa combinazione di competenze renderà i laureati del Corso capaci di utilizzare nel modo più efficace gli strumenti e le risorse dell’Unione Europea per governare le transizioni digitali, ecologia e sociale.Specifici anche i requisiti di accesso al corso di studi in European Policies for digital, ecological and social transitions presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, lo studente deve essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio: laurea triennale nelle classi di Scienze politiche e delle relazioni internazionali, Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione, Scienze economiche, Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace; in alternativa, deve aver maturato 24 crediti formativi complessivi in diritto, economia e statistica (almeno 6 cfu dei 24 totali), scienze politiche e sociologia. Il corso prevede, inoltre, la conoscenza della lingua inglese ad un livello almeno pari al B2 nel Quadro Comune Europeo di Riferimento. 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