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PROGETTO DI ALLARME PUBBLICO IT-ALERT

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Progetto di allarme pubblico IT-Alert nell’ambito della Protezione Civile su territorio nazionale

Da martedì 12 settembre 2023 ripartono i test di simulazione sul territorio: si riceverà un “messaggio di test” accompagnato da uno speciale segnale acustico

Per il Friuli Venezia Giulia l'invio del primo “messaggio di test” è previsto per domani, martedì 12 settembre, a mezzogiorno.

IT-Alert è un nuovo sistema di allarme pubblico per l'informazione diretta alla popolazione, attualmente in fase di sperimentazione, che dirama a tutti i telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso (es. maremoto generato da un sisma; collasso di una grande diga; attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli; incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica; incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso); precipitazioni intense).

Quando sarà operativo, per determinati eventi emergenziali, il Servizio Nazionale della Protezione Civile con IT-alert integrerà le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione, allo scopo di favorire l’adozione delle misure di autoprotezione in rapporto alla specifica tipologia di rischio e al contesto di riferimento. 
IT-alert, infatti, si affianca ai sistemi di allarme già esistenti anche a livello locale, non è salvifico in sé, ma è finalizzato, rispetto a un determinato evento avvenuto o imminente, a consentire la diramazione rapida delle prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo.

Il messaggio IT-alert viene ricevuto da chiunque si trovi nella zona interessata dall'emergenza o dall'evento calamitoso e abbia un cellulare attivo.

Per ricevere i messaggi IT-alert, anche quelli di test, non devi compiere alcuna azione sul tuo smartphone.

Per ricevere un messaggio IT-alert non è necessario scaricare alcuna app nè registrarsi on-line: basta avere il dispositivo acceso e che abbia campo.

Il servizio IT-alert, che si basa sulla tecnologia cell-broadcast, è conforme allo standard internazionale "Common Alerting Protocol" (CAP) per garantire la completa interoperabilità con altri sistemi, nazionali e internazionali, di divulgazione di allerte, allarmi di emergenza e avvisi pubblici.

La simulazione del sistema di allarme pubblico IT-Alert raggiunge tutte le persone che in quel momento si trovano fisicamente (anche solo perchè vi transitano) nel territorio ricompreso geograficamente nella regione.

Si tratta solo di un test di funzionamento.

Il sistema prevede l’invio di un messaggio, che può bloccare temporaneamente le funzioni del cellulare, tranne le chiamate, fintanto che non si interagisce con il messaggio dando un “ok”.

Non è un Sms né un WhatsApp; non lo si può escludere dalle impostazioni (lo si potrà fare dopo il primo test). 

In questa prima fase della sperimentazione sarà inviato un “messaggio di test” con il duplice scopo:

- far conoscere il nuovo strumento e il sito relativo al progetto;
- verificare la corretta ricezione del messaggio a ogni dispositivo mobile.

Chi vorrà, potrà compilare un questionario utile a migliorare il servizio.

Le iniziative di test tecnici proseguiranno fino alla fine dell’anno.

Il calendario del programma con le indicazioni delle Regioni coinvolte è consultabile sul sito ufficiale: https://www.it-alert.it/it/

È anche possibile consultare le FAQ nel sito: https://www.it-alert.it/it/faq/

Infine, sul relativo canale YouTube sono presenti alcuni video informativi che illustrano nel dettaglio il funzionamento del sistema di allerta: https://www.youtube.com/@ITALERTgov

Per maggiori informazioni è possibile chiamare il Contact Center al NUMERO VERDE 800 840 840.

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Dal 12 settembre 2023 ripartono i test sul territorio
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Brillano in p.le Europa le medaglie vinte alle Universiadi: Ilaria e Danjel in visita a UniTS

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UniTS ha visto oggi brillare le medaglie vinte dai suoi studenti alle recenti Universiadi svoltesi a Chengdu, in Cina.

Ilaria Corazza e Danjel Podgornik sono stati oggi in visita all’Università di Trieste, dove hanno incontrato il rettore Roberto Di Lenarda che ha espresso la gioia e l’orgoglio di tutta la comunità accademica triestina per gli straordinari risultati sportivi raggiunti dai due atleti.

Ilaria Corazza, studentessa di Scienze Politiche e dell’Amministrazione, è una delle stelle del canottaggio italiano. A Chengdu ha vinto una medaglia d’oro nel due di coppia femminile pesi leggeri e una medaglia d’argento nel quattro di coppia misto. Nel suo palmares figurano un titolo mondiale assoluto (2022) e – a livello under 23 – un titolo mondiale nel 2021 e uno europeo nel 2020 nella specialità del quattro di coppia pesi leggeri. Inoltre, nel 2023 ha conquistato un secondo posto al campionato del mondo under 23 nel singolo pesi leggeri.

Danjel Podgornik, studente di Chimica, si è aggiudicato l’oro nel torneo di pallanuoto segnando in finale una doppietta che ha spinto il Settebello maschile verso la vittoria. È un prodotto del vivaio della Pallanuoto Trieste con cui ha iniziato a giocare a nove anni e con cui ha vissuto il ritorno ai massimi livelli della società. Gioca attualmente come difensore nella squadra alabardata che milita nel campionato di A1: nel 2021-22 ha sfiorato la finale scudetto e nel 2022-23 ha partecipato alla Euro Cup, seconda competizione continentale per club, arrivando in semifinale.

I due studenti hanno raccontato le emozioni legate alle vittorie che hanno conquistato alle Universiadi e condiviso l’impegno della loro vita di studenti e atleti di alto livello.

Nell'occasione i due campioni hanno ricevuto un omaggio targato UniTS, che potrà accompagnarli nei prossimi impegni.

La comunità dell’Università di Trieste ha voluto così esprimere a Ilaria e Danjel l’apprezzamento per la passione e la dedizione che applicano alle loro carriere e augurare loro un futuro ricco di successi.

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UniTS ha festeggiato Ilaria Corazza e Danjel Podgornik, vincitori di due medaglie d'oro e una d'argento ai Giochi universitari, che hanno incontrato il rettore Di Lenarda
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Didattica Innovativa: inaugurato a Portogruaro il centro “I.D.E.A.R.” dell’Università di Trieste

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Il nuovo spazio, al servizio del territorio, arricchisce l’offerta del Corso magistrale in Coordinamento e gestione dei servizi educativi e di quello di Scienze dell’Educazione

14 settembre 2023 - E’ stato inaugurato nel Polo di Portogruaro dell’Università degli Studi di Trieste il nuovo centro “I.D.E.A.R.”.

Nato da un’idea di Gina Chianese, docente di Pedagogia generale e sociale, insieme a un gruppo di docenti di area pedagogica, il centro è un laboratorio dove sperimentare innovazione didattica ed educativa. Allestito da Fondazione Portogruaro Campus, lo spazio è al servizio di studenti e studentesse che frequentano i corsi di laurea del Polo ma anche di tutte le istituzioni ed enti locali del settore educativo con azioni di formazione continua e ricerca.

Diverse le attività e le metodologie innovative che saranno utilizzate al centro, fra cui: 

- Lego Serious Play. E’ una metodologia di facilitazione attraverso cui proporre ai partecipanti sfide e compiti strategici attraverso la creazione di modelli metaforici con l’utilizzo dei mattoncini Lego.
- Mindfullness. Si tratta di una pratica per aiutare le persone a “essere presenti”, ossia focalizzati e pienamente attenti su quello che sta avvenendo, sia dal punto di vista percettivo-cognitivo che emotivo e al loro effetto su noi stessi e gli altri. E’ possibile sviluppare anche la capacità di ascolto e di comunicazione, la creatività, la gestione dello stress e la proattività.
- Approcci e tecniche narrativo-autobiografiche. Sono attività finalizzate alla formazione autoriflessiva e alla cura di sé che possono essere svolte in aula ma anche in ambienti esterni con esperienze di outdoor learning e outdoor education, dove la dimensione del benessere soggettivo si coniuga a quella della sostenibilità ambientale, paesaggistica e naturalistica. 
- Sociodramma e psicodramma. Sono metodi attivi per la comprensione e lo sviluppo dei ruoli sociali, per l’analisi e la successiva modifica di atteggiamenti attraverso la presa di coscienza e la generazione di rinnovate modalità di espressione e interazione. Entrambi sono proposti con modalità coinvolgenti e giocose.
- Attività con metodi espressivo - artistici. Attività che facilitano l'emersione delle risorse e delle criticità sia a livello individuale che di gruppo e aiutano a porle in relazione al benessere dei partecipanti. Esempi sono il "disegno onirico" e i metodi visivi come il “Photovoice” e i vari set di carte “Points of you”.
- DanzaMovimento Terapia. Si tratta di un processo di auto-conoscenza e di comunicazione creativa attraverso il movimento e il linguaggio del corpo fra coscienza, libertà ed emozioni. Le attività di DanzaMovimento Terapia sono applicabili a tutti i contesti educativi, di cura e inclusione.

Hanno inaugurato il centro “I.D.E.A.R” il Rettore dell’Università di Trieste Roberto Di Lenarda, il Direttore generale Luciana Rozzini, il Consigliere incaricato di Portogruaro Campus Massimo Forliti, assieme ai Collaboratori del Rettore per la Didattica Paolo Edomi, per l’Edilizia e l’Energia Ilaria Garofolo e Massimo Degrassi, Vicedirettore del Dipartimento di Studi Umanistici - DISU.

 

Foto di Veronica Santellani, Foto Ivano Portogruaro
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Il nuovo spazio, al servizio del territorio, arricchisce l’offerta del Corso magistrale in Coordinamento e gestione dei servizi educativi e di quello di Scienze dell’Educazione
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Sicurezza sul lavoro: UniTS presente al Forum della prevenzione "Made in INAIL"

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L'Università di Trieste ha partecipato al Forum della prevenzione “Made in Inail” promosso dalla Direzione regionale Friuli Venezia Giulia, che si è svolto questa settimana nel salone di rappresentanza del Palazzo del Governo di Trieste.

L'iniziativa, che ha visto la partecipazione dei vertici nazionali dell’INAIL e delle principali figure istituzionali del territorio e una rappresentanza delle parti sociali, si inserisce in un programma di appuntamenti organizzati su tutto il territorio nazionale con l'obiettivo di promuovere il confronto sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nell'occasione sono state approfondite e consolidate strategie di azione e di sensibilizzazione utili a imprese e lavoratori; sono state, inoltre, condivise proposte, progetti e buone pratiche. 

Il Forum della Prevenzione intende valorizzare la rete di collaborazioni con istituzioni, enti e parti sociali, attraverso una riflessione sul mondo del lavoro regionale, sulle iniziative intraprese in questi anni per la sicurezza e sui progetti in via di realizzazione. Tra i temi al centro del confronto, la sicurezza portuale, i linguaggi con cui parlare a giovani e giovanissimi e la prevenzione dei rischi declinata sulle peculiarità dei singoli individui.  

Presenti all'iniziativa il rettore dell'Università di Trieste Roberto Di Lenarda e la prof.ssa Francesca Larese delegata per la Qualità degli ambienti e delle condizioni di lavoro, salute e sicurezza dei lavoratori.

Sono intervenuti come da programma la prof.ssa Roberta Nunin, docente di Diritto del Lavoro al Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell`Interpretazione e della Traduzione, che ha partecipato alla tavola rotonda dal titolo “La tutela dei lavoratori declinata per genere, età, provenienza e in presenza di disabilità” e Giorgio Sclip, responsabile Settore Impianti e Sicurezza di UniTS, che ha parlato di “formazione partecipata in ambito universitario”.

È disponibile la registrazione dell'evento.

 

 

 
 

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L'Università di Trieste ha partecipato all'evento promosso dalla Direzione regionale FVG dell'INAIL. Interventi della prof.ssa Roberta Nunin e di Giorgio Sclip
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Protezione Civile nazionale: Stefano Parolai nominato Componente del "Settore rischio sismico"

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Stefano Parolai, professore ordinario di Geofisica della Terra Solida del Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell'Università di Trieste, è stato nominato Componente e sostituto del Referente del "Settore rischio sismico" della "Commissione nazionale per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi", Dipartimento della Protezione civile.

La Commissione, divisa in otto settori inerenti alle diverse tipologie di rischio, è organo di consulenza tecnico-scientifica del Dipartimento della Protezione civile nazionale e durerà in carica cinque anni.

 

La ricerca del prof. Stefano Parolai si è sviluppata in diversi campi della sismologia, della geofisica e della sismologia applicata all’ingegneria.

A partire dalla sua esperienza al GFZ German Research Centre for Geosciences, ha lavorato in ambito multi-rischio per terremoti, frane, alluvioni e tempeste.  

Tutto questo nell’ambito di progetti nazionali e internazionali (DFNK, SAFER, REAKT, MATRIX, Sibyl, EMCA, RISE) nei quali ha svolto sia ruolo di partecipante, task and WP leader che di coordinatore. Si è occupato dell’organizzazione e della gestione di reti sismometriche temporanee installate in Germania, Italia, Grecia, Turchia, Cile, Kyrgyzstan, Kazakhstan, Tajikistan. 

Ha pubblicato più di 190 pubblicazioni su riviste peer-reviewed.

 
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QS Europe University Ranking 2024: Ricerca UniTS in ottima posizione

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Il ranking QS 2024 inaugura la classifica delle università europee: UniTS si colloca al 315° posto.

Tra gli indicatori presi in considerazione, brillano in particolare quelli relativi al settore Ricerca che migliorano ulteriormente il posizionamento europeo generale.

La voce “Papers per Faculty” situa infatti il nostro ateneo ad un ottimo 68° posto, “International Research Network” al 227° e “Citations per Paper” al 264°.

Da sottolineare anche le ottime prospettive occupazionali testimoniate dal 238° posto in “Employment Outcomes”.

La classifica QS su base europea conferma il trend positivo evidenziato a luglio dal ranking mondiale dove l’Università di Trieste figura al ventitreesimo posto complessivo tra gli atenei italiani (sui 42 classificati) e al 2° tra quelli di medie dimensioni. Solo la metà degli Atenei italiani riesce a collocarsi in questo ranking. Un traguardo che pone l’ateneo giuliano al vertice regionale della classifica QS, con un netto distanziamento. 

Si tratta del risultato migliore per l'ateneo giuliano dal 2019. 

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Finanziato il progetto della LM in Genomica funzionale dall'Università Italo Francese

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Il progetto del corso di laurea magistrale in Genomica funzionale dell’Università degli Studi di Trieste è risultato vincitore di un finanziamento nell’ambito del bando Vinci 2023, emesso dall’Università Italo Francese/ Université Franco Italienne (UIF/UFI).

L’istituzione, che ha l’obiettivo di promuovere la collaborazione universitaria e scientifica tra Italia e Francia, ha assegnato un contributo economico di 30mila euro ai due programmi di Doppio diploma che il corso del Dipartimento di Scienze della Vita ha attivato con il Master de Génétique (Université Paris Cité) e con il Master de Biologie Moléculaire et Cellulaire (Université de Rennes).

Il programma di doppio diploma prevede per gli studenti un percorso di studio in inglese da svolgersi nell’Ateneo partner per tutto il secondo anno del corso di studio. Al termine del percorso formativo viene rilasciato agli studenti un doppio diploma di laurea magistrale (II livello), italiano e francese, che consente l’accesso ai corsi di III livello (dottorati di Ricerca).

Sin dalla sua attivazione nel 2008, il programma di Doppio diploma fra l’Università di Trieste e quella di Paris Cité ha visto un continuo scambio di studenti ed ha portato all’inserimento di un modulo didattico comune nel percorso di studi sia della LM in Genomica funzionale che del Master de Génétique.

Nel 2018 si è aggiunto anche l’accordo con l’Université de Rennes che ha portato ad un ulteriore incremento della mobilità degli studenti dei corsi di laurea coinvolti.

L'obiettivo del progetto finanziato, che ha una durata di tre anni, è quello di rafforzare ulteriormente i legami di cooperazione tra l’Università di Trieste e i due atenei francesi.

L'Università Italo Francese/ Université Franco Italienne (UIF/UFI), infatti, non attiva corsi di laurea, ma sostiene – attraverso un sistema di bandi di finanziamento - l'integrazione della formazione universitaria e della ricerca sul piano europeo.

 

 

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Il corso del DSV vede assegnato un contributo economico di 30mila euro ai due programmi di Doppio diploma con l'Université Paris Cité e con l'Université de Rennes
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North Adriatic Hydrogen Valley: Kick Off a Portorose

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Al via la North Adriatic Hydrogen Valley con un incontro internazionale a Portorose.

È la prima valle dell'idrogeno transnazionale dell'UE che unisce due Paesi, Slovenia e Croazia, e la Regione FVG.

UniTS è stata fra gli enti promotori della “North Adriatic Hydrogen Valley” già dal 2021 e attualmente è referente degli enti di ricerca del FVG coinvolti nel progetto.

Obiettivo principale è la creazione di un ecosistema economico, sociale e industriale basato sull'idrogeno e gestito dalle interazioni tra università, industria, governi e società.

Ciò favorirà la crescita economica generando nuove opportunità di lavoro nel quadro della transizione verde e digitale, creando al contempo le condizioni per la creazione di un'economia europea dell'idrogeno.

Per raggiungere i suoi obiettivi, NAHV coinvolge un partenariato di 37 organizzazioni nei territori coinvolti (di cui due in Hydrogen Europe e tre in Hydrogen Europe Research). Ciò dimostra l'integrazione transfrontaliera di produzione, distribuzione e consumo di idrogeno e pone le basi per una produzione annuale di idrogeno di oltre 5.000 tonnellate.

 

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Ricerca di base: UniTS prima in Regione per finanziamenti ministeriali PRIN

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L’Università degli Studi di Trieste ottiene un ottimo risultato nell’assegnazione dei finanziamenti nei due bandi PRIN 2022 a progetti di ricerca di base. Un ulteriore segnale della dinamicità e della qualità delle attività dei ricercatori dell’Ateneo giuliano.

I progetti presentati in totale sono stati 314, di cui accettati 148. Tra questi ultimi, i progetti di cui UniTS è capofila sono ben 63.

In dettaglio, i fondi erogati dalla Direzione generale della Ricerca del MUR per il primo bando PRIN 2022 ammontano in totale a 8.000.000 Euro, suddivisi tra i 116 progetti selezionati. Tra questi, UniTS risulta capofila tra altri enti coinvolti in ben 52.

Per questo bando il tasso di successo nell’ottenimento dei finanziamenti è del 56%: sono stati infatti in totale 208 i progetti presentati.

I progetti finanziati invece dal secondo bando PRIN 2022, coperto da fondi PNRR e quindi ancora più competitivo, vede per UniTS un tasso di successo del 30%, con 32 studi accettati (11 come capofila) a fronte dei 106 presentati.

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L’Università di Trieste ottiene un ottimo risultato nell’assegnazione dei finanziamenti nei due bandi PRIN 2022 a progetti di ricerca di base
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Ranking THE: UniTS migliora la competitività internazionale

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Il Ranking THE (Times Higher Education) 2024 colloca l’Università degli Studi di Trieste nella fascia tra i 501 e i 600 atenei migliori del mondo.

Un risultato importante che pone UniTS nel 29% di università internazionali top recensite da THE (vengono valutate solo le 1904 migliori, tra le oltre 20.000 esistenti), in base a parametri di qualità dell’insegnamento, ricerca, citazioni, trasferimento della conoscenza all’industria e internazionalizzazione.

In questo contesto di eccellenza, indice della sua crescente competitività internazionale, si inserisce il balzo dalla fascia 39.3 – 42 a quella 41.0 – 45.3 nell’Overall Score, il punteggio che calcola la media tra i singoli parametri.

Da evidenziare in particolare l’ottimo 460° posto nella fondamentale voce Qualità della ricerca, come recentemente confermato anche da QS World University Ranking.

 

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L'Ateneo giuliano cresce nell'Overall Score e si colloca nel top 29% al mondo
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