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THE 2025 Ranking: UniTS confirms its position

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The University of Trieste ranks once again in the 501-600 range among the world’s top universities according to the prestigious THE 2025 ranking published by Times Higher Education.

The ranking evaluates universities based on five main indicators, each with a specific weight: teaching quality (29.5%), research environment (29%), research quality (30%), knowledge transfer to industry (4%), and international outlook (7.5%).

Compared to the previous year, the University of Trieste achieved higher scores in teaching quality and research environment, two key areas that together represent 60% of the overall evaluation. Specifically, the teaching quality score rose from 31.9 to 33, while the research environment score increased from 25.1 to 26.4.

This achievement reflects the university's strength in the global academic landscape, placing it in the top 28% of the world’s best universities ranked by THE, which reviews only 2,092 institutions among over 20,000 worldwide.

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Teaching quality and research environment ratings are rising
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Scoperto nuovo lichene nel Carso triestino

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Una nuova specie di lichene è stata appena scoperta da un’equipe internazionale coordinata dal lichenologo americano Kerry Knudsen a partire da materiale raccolto da Pier Luigi Nimis, Ordinario di Botanica Sistematica a UniTS, su rocce calcaree a Contovello (Costiera triestina).

La nuova specie, Sarcogyne nimisii, è stata dedicata allo scopritore. Sorprendentemente, appare geneticamente più vicina a un gruppo di specie nordamericane che alle altre specie congeneri finora note in Europa.

La scoperta porta il numero totale di licheni noti per il Carso a 604, una biodiversità ragguardevole considerando l’uniformità geologica e la modesta altitudine.

I campioni della nuova specie sono preservati nell’erbario del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, la maggior collezione moderna di licheni in Italia.

Knudsen, K., van Zon, S., Tsurykau, A., Kocourková, J., Hodkoavá, E., Huereca, A. & Malíček, J. 2023. Sarcogyne (Acarosporaceae) on calcareous rock in Europe and North America – Herzogia, 36: 52–71. 

 

 

 

 

 

 

 

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Un milione di Euro dal Fondo Italiano per la Scienza a Chiara Bedon per “HOPgLAz”

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Chiara Bedon, docente di Tecnica delle Costruzioni a UniTS, ha ricevuto uno dei 47 finanziamenti da circa un milione di Euro dal Fondo Italiano per la Scienza (FIS).

Il progetto premiato si chiama "HOPgLAz" (Holistic post-breakage characterization for optimized safe design of glass under multi-hazard) e avrà una durata di 60 mesi.

HOPgLAz si articolerà su un'intensa attività di ricerca sperimentale e numerica per analizzare le prestazioni meccaniche di componenti in vetro strutturale che saranno sottoposte a diversi tipi di danno, degrado e sollecitazioni. Nel corso di HOPgLAz la prof.ssa Bedon si occuperà di sviluppare anche tecniche sperimentali "non distruttive" basate sull'impiego di sensori wi-fi o contactless e tecnologie low-cost. I risultati avranno ricadute positive sia nella progettazione delle nuove costruzioni, sia nella gestione e manutenzione dell'esistente. 

Con questi finanziamenti, il FIS vuole promuovere lo sviluppo della ricerca fondamentale sul modello dell’ERC, il più prestigioso programma dedicato alla ricerca di base. Si rivolge a scienziati emergenti ma anche a scienziati esperti. Sono coinvolti tutti gli ambiti di ricerca dei principali settori di riferimento: dall’ingegneria alle scienze della vita.

Le proposte complessivamente presentate sono state 1.912 in totale. Le 47 proposte sono state selezionate al termine di un complesso iter di valutazione che ha previsto 3 differenti fasi: valutazione della proposta in termini di curriculum e track records (la curva dei risultati), valutazione del progetto nella sua interezza, intervista. Due delle tre fasi (la prima e la terza) sono state affidate direttamente al Comitato nazionale per la valutazione della ricerca (CNVR). La fase di valutazione della proposta progettuale completa ha visto il coinvolgimento di circa 650 revisori esterni.

 

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La “barca volante” di Audace Sailing Team vince la SuMoth Challenge

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Audace Sailing Team vince la Foiling SuMoth Challenge di Malcesine con la sua nuovissima imbarcazione BAI – Flying Lina, varata a giugno 2023!

La Foiling SuMoth Challenge è una competizione studentesca in cui l'obiettivo dei team è progettare, produrre e far navigare il foiling International Moth (IMCA) più sostenibile ed efficiente.

E’ la prima volta che la squadra velica dell’Università di Trieste partecipa a questa competizione dedicata alla classe velica Moth, imbarcazioni monoposto, di piccole dimensioni, che mantenendo lo scafo a circa 60 cm dal pelo dell’acqua “volano” letteralmente sulla superficie a grande velocità.

BAI - Flying Lina ha sbaragliato la concorrenza di altri 10 team di studenti italiani e internazionali distinguendosi non solo in acqua ma in particolare nella valutazione del progetto dello scafo realizzato in materiali ecosostenibili.

Caratteristica principale di BAI - Flying Lina è infatti l’uso di una fibra di lino ad alte prestazioni. L’attenzione assoluta ai materiali, mirata a ottimizzare efficienza e sostenibilità, riguarda anche le resine: è stata scelta una miscela derivata per il 30% da anacardi.

Anche la modalità di realizzazione è caratterizzata da una forte attenzione all’ambiente: il team, utilizzando una tecnica della tradizione cantieristica, ha realizzato direttamente lo stampo in legno, riducendo gli sprechi. Sullo stampo esterno è stata “infusa” la barca con una tecnica particolare: tutti gli elementi sono stati disposti e sigillati e una volta messa sotto pressione, la forma è stata infusa di resina che, asciugandosi, ha creato l’imbarcazione.

In dettaglio, anche i particolari tecnici che caratterizzano i Moth come le “terrazze” che ospitano lo skipper e gli stessi foil sono interamente in fibra di lino (i primi), e in fibra di carbonio e di lino (i secondi).

Una particolarità unica a livello internazionale che ha attirato l’attenzione di esperti del settore nautico.

Da sottolineare anche l’eccezionale velocità nella realizzazione di BAI – Flying Lina: solo 7 mesi contro i circa 9 necessari per costruire una barca di questo tipo.

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UniTS ricorda la prof.ssa Anna Rita Bacinello

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Il 7 settembre è mancata improvvisamente la prof.ssa Anna Rita Bacinello, Professore ordinario di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie presso il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università di Trieste, Ateneo che ha prima frequentato come studentessa e poi, a partire dal 1981, come ricercatrice e docente, fino a diventare professoressa ordinaria nel 1995 dopo una breve parentesi presso l’Università di Cassino.

La notizia della sua prematura scomparsa ha suscitato profonda commozione e cordoglio all’Università di Trieste e in tutta la comunità scientifica nazionale. La prof.ssa Bacinello si è sempre dedicata al suo lavoro con entusiasmo, impegno e dedizione. È stata docente di grande spessore e studiosa di fama internazionale.

L’attività didattica è stata ampia e variegata e ha riguardato diversi insegnamenti di ambito finanziario e attuariale. Le sue eccellenti capacità didattiche e scientifiche ne hanno fatto un’apprezzatissima docente non solo presso l’Università di Trieste, ma anche presso altre università italiane e straniere. 

Studiosa di fama internazionale nel campo delle assicurazioni sulla vita, si è in particolare dedicata alla valutazione di mercato di prodotti assicurativi sulla vita, integrando le moderne tecniche della finanza matematica con quelle tradizionali in ambito attuariale. Speciale attenzione è stata rivolta alla valutazione delle garanzie a protezione degli assicurati, alla modellizzazione del comportamento dinamico degli assicurati e alla modellizzazione stocastica della mortalità. I suoi lavori sono sempre stati caratterizzati per la loro eleganza, generalità e flessibilità nell’approccio utilizzato.

È stata autrice e coautrice di numerosi articoli pubblicati su riviste internazionali, nonché membro dei comitati editoriali di diverse riviste scientifiche rilevanti negli ambiti attuariale e della finanza matematica. Alcuni dei suoi lavori hanno ricevuto autorevoli riconoscimenti. Ha tenuto numerosi seminari presso prestigiose università italiane e straniere ed è stata plenary speaker in diversi convegni nazionali ed internazionali. La sua improvvisa scomparsa interrompe un’intensa attività di relazioni internazionali che la vedevano attesa, proprio nei prossimi giorni, prima a Lisbona e poi a Bruxelles.

Ha ricoperto vari ruoli. In particolare, è stata membro del Comitato Scientifico del CISA (Comitato scientifico di Centro Inter-accademico per le Scienze Attuariali e la gestione dei rischi) e del Collegio Universitario di Merito “Luciano Fonda”. È stata Coordinatore e Membro del Collegio dei Docenti di diversi Dottorati di Ricerca, membro del Consiglio di Reggenza della Banca d’Italia con funzioni di censore, per la sede di Trieste. È stata membro di molte commissioni di Ateneo e, nel Dipartimento, era referente dell’area matematica. Era, inoltre, membro di diverse associazioni scientifiche internazionali.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto e una profonda tristezza. Chi l’ha conosciuta la ricorderà sempre per la sua genuinità e disponibilità a condividere il proprio sapere con colleghi e studenti. Una persona brillante ma al contempo estremamente semplice, nonostante i numerosi successi che hanno coronato la sua carriera.

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Professore ordinario di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie al DEAMS, è scomparsa prematuramente lo scorso 7 settembre
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Matteo Parenzan è campione paralimpico!

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Matteo Parenzan ha conquistato la medaglia d'oro nel tennistavolo classe 6 alle Paralimpiadi di Parigi.

È una giornata straordinaria per l'Università di Trieste, che gioisce e si commuove vedendo Parenzan, studente di Scienze Politiche e dell'Amministrazione, salire sul gradino più alto del podio al termine di un torneo perfetto, senza sbavature, in cui non ha concesso neanche un set agli avversari.

L'atleta triestino è stato protagonista di un percorso inarrestabile che lo ha visto anche detronizzare in semifinale il campione paralimpico in carica Seidenfeld e successivamente travolgere in finale il pongista thailandese Thainiyom, davanti a 4500 spettatori.

A 21 anni Matteo realizza con il trionfo paralimpico una sorta di Grande slam del ping pong, dopo essere diventato campione del mondo a Granada nel 2022 e campione europeo a Sheffield nel 2023.

Una storia sportiva fantastica fatta di determinazione e impegno davanti ai quali restiamo ammirati.

In piazzale Europa sventola idealmente la bandiera paralimpica con i tre agitos blu, rosso e verde, simbolo in movimento attorno a un punto centrale che rappresenta lo spirito degli atleti che costantemente ispirano e smuovono il mondo con le loro performance, lottando senza arrendersi alle proprie disabilità.

Questa sera anche la nostra Minerva vuole condividere la gioia e il dolce peso al collo della medaglia d'oro, grazie Matteo per le emozioni che ci hai fatto vivere in queste Paralimpiadi.

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A Parigi lo studente di UniTS ha vinto la medaglia d'oro nel ping pong al termine di un torneo giocato in modo travolgente
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Fidarsi della Scienza: ne parleremo a Sacile con Serena Zacchigna e Massimo Polidoro

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Caffè corretto Scienza. La curiosità rende liberi prosegue con il terzo incontro del suo palinsesto “dal vivo”, dal titolo Fidati della scienza (e degli scienziati) – La fiducia nelle fonti scientifiche nell’epoca della disinformazione.

L’appuntamento, libero e gratuito, si svolgerà presso la Sala Conferenze del Palazzo Ragazzoni, a Sacile venerdì 20 gennaio, dalle 18 alle 20 (Viale Zancanaro, 2 Sacile).

La rassegna, ideata dall’Università di Trieste e finanziata da Regione FVG, prevede un ciclo di cinque incontri con il pubblico in altrettanti comuni del Friuli Venezia Giulia (calendario completo su www.units.it/caffe-corretto-scienza).

Recenti pubblicazioni hanno evidenziato come la pandemia da COVID-19 abbia contribuito ad aumentare la fiducia nella scienza, che non è mai stata così elevata. Eppure, mai come in questo periodo il rapporto di fiducia scienziato-cittadino è stato messo a dura prova.

Fidarsi della scienza vuol dire comprendere e accettare il metodo scientifico: osservare, formulare delle ipotesi, trovare le soluzioni e in seguito rimettere continuamente in dubbio i risultati ottenuti. Come “sfruttare” la consapevolezza e la fiducia acquisita dai cittadini dopo il periodo pandemico? Quali sono le maggiori resistenze da superare?

L’argomento verrà affrontato in un dialogo tra Serena Zacchigna, ricercatrice dell’International Centre for Genetic Engeneering and Biotechnology dell’Area Science Park di Padriciano (Trieste) e docente dell’Università di Trieste, e Massimo Polidoro, segretario nazionale CICAP, scrittore e divulgatore scientifico. Moderatore della serata sarà il giornalista Marco Stabile. L’incontro verrà introdotto dal responsabile scientifico dell’iniziativa Matteo Biasotto, docente dell’Università di Trieste.

Una componente teatrale semiseria a cura di Bonawentura/Teatro Miela di Trieste, con l’attore Adriano Giraldi, favorirà il coinvolgimento del pubblico durante la serata.

 

 

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Venerdì 20 gennaio a Sacile terzo incontro di "Caffè corretto Scienza. La curiosità rende liberi"
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Laurea ad honorem a Rappuoli, il pioniere dei vaccini moderni

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L’Università di Trieste ha conferito la Laurea magistrale ad honorem in Biotecnologie mediche al prof. Rino Rappuoli, direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena e del Centro Nazionale Anti Pandemico (CNAP), oltre che figura di spicco internazionale nell’ambito della ricerca e dello sviluppo della nuova generazione di vaccini.

Punto di riferimento della comunità scientifica negli anni della pandemia da Covid-19, Rappuoli dal 2020 lavora anche sugli anticorpi monoclonali di seconda generazione contro il SARS-CoV-2, mentre in precedenza gli va attribuita la paternità della “Reverse Vaccinology”, tecnologia oggi usata per sviluppare i vaccini partendo dal genoma.

La sua intensa attività di ricerca, ormai quarantennale, è rappresentata in 795 pubblicazioni scientifiche originali e di diversi libri. Inoltre, si è recentemente aggiudicato un Erc Advanced Grant da 2,5 milioni di euro per un progetto di ricerca dedicato allo sviluppo di nuovi anticorpi monoclonali.

Nel corso della sua carriera Rappuoli ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti pubblici, come la nomina in prestigiose organizzazioni scientifiche internazionali e il conferimento della Medaglia d'oro al merito della sanità pubblica nel 2005.
Da sempre impegnato nel rendere sostenibile la salute globale, il microbiologo italiano è fondatore del GSK Vaccines Institute for Global Health, istituto che sviluppa vaccini per i paesi poveri.

A livello accademico, Rappuoli è Honorary Professor of Vaccinology all’Imperial College di Londra e Senior Professor presso l’Università degli Studi di Siena.

Nella lectio magistralis odierna, intitolata “I vaccini del futuro e la conquista di traguardi impossibili”, pronunciata durante la cerimonia, Rappuoli ha ribadito l’importanza dei vaccini nella storia recente e delineato le solide prospettive di vincere, attraverso lo sviluppo di vaccini a mRNA, due sfide epocali: arginare i superbatteri antibiotico resistenti e combattere i tumori, a partire probabilmente dal melanoma.

La motivazione del conferimento della laurea honoris causa è stata affidata al prof. Mauro Tretiach, direttore del Dipartimento di Scienze della Vita, mentre la laudatio è stata a cura della prof.ssa Paola Cescutti e del prof. Ivan Donati, docenti di Biochimica a UniTS.

Hanno partecipato alla cerimonia il rettore Roberto Di Lenarda e Maurizio De Blasio, assessore comunale alle Politiche dell'Educazione e della Famiglia.

La cerimonia della laurea ad honorem si è inserita nel corso del Graduation Day di UniTS in cui sono stati proclamati 129 nuovi Dottori di Ricerca, che hanno festeggiato con il tradizionale “lancio del tocco”.

Il Graduation Day 2023 ha fatto registrare per l’Ateneo giuliano due novità molto significative: per la prima volta tra i nuovi PhD le donne (67) superano gli uomini (62); più alta di sempre anche la presenza internazionale, con il 16% dei nuovi dottori di ricerca che proviene dall’estero.

 

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Conferita durante il Graduation Day dei dottorati la laurea honoris causa in Biotecnologie mediche al direttore del Centro Nazionale Anti Pandemico
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Disturbi dell’apprendimento: dalla ricerca nuove prospettive per la diagnosi e il sostegno

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Oltre 400 tra ricercatori, docenti di ogni ordine e grado, educatori e professionisti nel campo dei processi d’apprendimento, provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia, parteciperanno sabato 25 novembre alla giornata di studio dal titolo “Disturbi Specifici dell'Apprendimento e Deficit dell'Attenzione: Nuove Sinergie tra Ricerca, Aspetti Diagnostici ed Applicativi”,

A partire dalle 9, nell'Aula Magna dell'edificio H3 del Campus di Piazzale Europa, ricercatori e clinici dialogheranno nel corso della giornata per condividere l’evoluzione avvenuta nei percorsi di diagnosi e le buone prassi per affrontare i disturbi d’apprendimento e le difficoltà d’attenzione.

Ampio spazio sarà dedicato alle applicazioni sul campo delle nuove conoscenze e saranno presentati alcuni progetti attivati a supporto degli istituti scolastici della nostra regione.

L’obiettivo è quello di agire precocemente, individuando più rapidamente i fattori di rischio e diffondendo le conoscenze in grado di attuare un monitoraggio efficace a scuola e in famiglia.

«Porteremo all’attenzione di tanti addetti ai lavori - i risultati di lavori di ricerca applicabili sia dal punto di vista diagnostico, sia per sviluppare mirati interventi riabilitativi e di sostegno», afferma Maria Chiara Passolunghi, docente di Psicologia dello sviluppo all’Università di Trieste e organizzatrice dell’iniziativa.

«Attraverso i progetti con cui coinvolgiamo le scuole – prosegue Passolunghi - vogliamo affrontare i Disturbi Specifici dell'Apprendimento e i Deficit dell'Attenzione per sostenere il benessere dell’individuo a partire dalla sua esperienza formativa e promuovere equità e inclusione. Nel campo dell’apprendimento è fondamentale dare maggiore supporto a chi è in difficoltà, sviluppare interventi consapevoli in cui si accettino le differenze individuali e le diverse abilità, rimuovendo stereotipi legati al genere».

L'evento è organizzato dal Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, in collaborazione con l'Associazione Italiana per la Ricerca e l'Intervento in Psicopatologia dell'Apprendimento (AIRIPA).

 

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Oltre 400 addetti ai lavori - ricercatori, docenti di ogni ordine e grado, educatori e professionisti del settore – alla giornata di studio organizzata da UniTS
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Research.com: Maurizio Prato in vetta alla classifica italiana per Scienza dei Materiali e Chimica

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Nuovo importante riconoscimento per Maurizio Prato, ordinario di Chimica Organica al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Trieste: nella classifica dei migliori ricercatori pubblicata da Research.com, nella disciplina della Scienza dei Materiali risulta al primo posto in Italia (157° nel mondo), mentre nella disciplina della Chimica è al 2° posto (141° nel mondo), con un D-Index di 132.

La posizione nella classifica è determinata dal Discipline-H Index (D-Index) di ciascun ricercatore, calcolato sui dati raccolti da molteplici fonti che includono OpenAlex e CrossRef, che sono i più importanti e conosciuti database bibliometrici disponibili. Il D-Index prevede vengano considerate esclusivamente pubblicazioni e citazioni relative a una specifica disciplina. Per l’area della Scienza dei Materiali sono stati esaminati i profili di 17.130 ricercatori, per la Chimica 43.378.

Il prof. Prato, Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei, ha ricevuto nella sua carriera numerosi riconoscimenti e ha gestito come Work Package Leader (per 10 anni, 2013-2023) il prestigioso progetto europeo “Graphene Flagship”, coinvolgendo oltre al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche anche il Dipartimento di Scienze della Vita, con i proff. Tretiach e Tubaro.

È l’unico ricercatore dell’Università di Trieste e l’unico chimico organico in Italia ad aver vinto due ERC Advanced Grants, di cui l’Università di Trieste è partner e beneficiaria. Da alcuni anni ricopre il ruolo di Ikerbasque Research Professor presso il CIC BiomaGUNE di San Sebastian in Spagna,dove, fra le altre cose, sta sviluppando nuovi agenti di contrasto per la risonanza magnetica di immagine.

Secondo la classifica di Research.com, l’istituzione con il maggior numero di ricercatori in Scienza dei Materiali è l’Accademia Cinese delle Scienze con 393 ricercatori, mentre il miglior ricercatore al mondo è il Professor Zhong Lin Wang del Georgia Institute of Technology (USA) con un D-Index di 283. Anche nella Chimica l’Accademia Cinese svetta con 321 scienziati, ma la seconda è il Consejo Superior de Investigaciones Científicas in Spagna con 142 scienziati. Il Professor Michael Grätzel dell’École Polytechnique Fédérale de Lausanne è il migliore con un D-index di 277.

I primi 1000 (su 166.800 considerati) nella classifica mondiale hanno un D-Index di almeno 156, in Italia sono 16.

L’Università di Trieste si trova al 573 posto in classifica con 29 scienziati (Padova al 111 posto con 246 è seconda dopo Milano al 102 posto con 238 ricercatori, che però ha in tutto più citazioni).

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