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Progetto Promemoria Auschwitz 2025: aperte le iscrizioni

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L'Università di Trieste aderisce anche per il 2025 al progetto Promemoria_Auschwitz, promosso dall’associazione Deina APS.

Il progetto propone a 48 studenti universitari iscritti all'Ateneo un percorso di formazione e un viaggio in pullman all’ex lager di Auschwitz-Birkenau, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sulla costruzione delle memorie e sulla storia del Novecento in chiave europea. Al progetto e al viaggio partecipano anche gli studenti delle Università di Bergamo, Milano Statale, Milano Bicocca, Torino, del Politecnico di Milano, e della Normale di Pisa.

Il progetto si divide in due fasi distinte: la prima parte ha in programma una formazione storica, curata in collaborazione con l’Università di Trieste, che prevede la frequenza di un ciclo di seminari intitolato Costruire memoria (17 dicembre 2024, 9 e 20 gennaio, 3 e 17 febbraio 2025); la seconda parte consiste nel viaggio, curato dell’associazione Deina, che si svolgerà dal 26 febbraio al 3 marzo 2025.

Gli studenti interessati verranno selezionati sulla base di una lettera motivazionale (max 2000 battute) che sarà valutata da una commissione composta da membri di Deina APS e di UniTS.

Per presentare la candidatura è necessario compilare il FORM DI CANDIDATURA (che comprende la lettera) entro il 1° dicembre 2024.

La quota di partecipazione è di 175 euro da versare secondo le modalità che verranno comunicate all’atto dell’iscrizione. La quota non è rimborsabile.

Informazioni: https://www.deina.it/promemoria-auschwitz

Contatti: info@deina.it

 

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Gli studenti interessati possono candidarsi entro il 1° dicembre 2024
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UniTS sul podio di FameLab: vince il dottorando Francesco Dattilo

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Francesco Dattilo, dottorando in Ambiente e Vita all’Università di Trieste e all'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), ha conquistato il titolo di campione italiano a FameLab Italia 2024, svoltosi a Genova il 27 ottobre nell’ambito del Festival della Scienza.

Dattilo è stato premiato per “aver presentato con chiarezza e con carisma un risultato scientifico recentissimo, evidenziando, nel contempo, il percorso della scoperta facendo vedere come procede la scienza e come si può arrivare a una scoperta anche attraverso un fallimento e un'ipotesi sbagliata”. Durante la sua presentazione, il giovane fisico ha illustrato in tre minuti la ricerca che ha portato recentemente a spiegare il flusso e l’abbondanza di ossigeno nei fondali oceanici. Una sfida durata tredici anni, un percorso costellato di tentativi ed errori e concluso con l’annuncio della scoperta di come alcune rocce dei fondali oceanici provochino processi di elettrolisi e la conseguente presenza abbondante di ossigeno.

«Sono davvero felice che il messaggio che volevo trasmettere sia stato apprezzato. Al di là del risultato, è stata un’esperienza magnifica, ho incontrato moltissime scienziate e scienziati ricchi di storie da raccontare. Aver condiviso il palco con loro è stato il miglior premio che potessi ricevere», ha dichiarato Dattilo, che il prossimo 29 novembre rappresenterà l’Italia nella finale internazionale online di FameLab. Insieme a lui, è salita sul podio nazionale anche Federica Moretti, dottoranda in nanotecnologie all’Università di Trieste, dimostrando ancora una volta il valore della ricerca cittadina. 

Nel 2024 FameLab Italia, coordinato da Cheltenham Festivals e Psiquadro Perugia, ha raggiunto il traguardo della tredicesima edizione, dopo aver toccato negli anni 25 città in tutta Italia e coinvolto oltre 1000 giovani tra ricercatori e ricercatrici. Un percorso realizzato grazie a una collaborazione con più di 100 partner culturali fra cui, per la selezione di Trieste, l'Immaginario Scientifico, Università di Trieste, Università di Udine, SISSA e Comune di Trieste, nell’ambito del Protocollo Trieste Città della Conoscenza.

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Anche la dottoranda Federica Moretti sul podio nazionale
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L’Università degli Studi di Trieste partecipa al Maker Faire Rome

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Si svolgerà al Gazometro Ostiense (Roma) dal 25 al 27 ottobre la “Maker Faire Rome 2024 – The European Edition” la dodicesima edizione della fiera annuale aperta al pubblico dedicata all’innovazione, alla tecnologia e alla creatività. Riunisce innovatori, maker, ricercatori e appassionati da tutta Europa. Oltre alla mostra di progetti e invenzioni, offre workshop, conferenze e laboratori per acquisire competenze tecniche e stimolare la collaborazione. Attira studenti, startup, aziende e enti governativi, famiglie, imprenditori e investitori, promuovendo lo scambio di idee e l’evoluzione delle tecnologie.

L'Università di Trieste è presente con uno stand curato dal Contamination Lab - hub dell’Ateneo che supporta la creazione di progetti innovativi a carattere imprenditoriale - e due iniziative che vedono protagonisti studenti dell'Ateneo: Enactus UniTSUniTS Racing Team.

Enactus UniTS espone Hemp-Up, un’idea di business basata sulla moda sostenibile, con abiti realizzati in canapa. L’iniziativa mira a ridurre l’impatto ambientale del settore tessile, utilizzando materiali ecologici e favorendo una produzione etica. Il team presenterà il progetto con un workshop interattivo che mira a coinvolgere i partecipanti nel loro approccio all’economia circolare e all’imprenditorialità sociale.

Dopo aver conquistato il premio SKF "Sustainability at 360 degrees" per l'approccio sostenibile adottato in ogni fase del progetto, dalla scelta di materiali naturali fino all'ottimizzazione del ciclo di vita del veicolo, UniTS Racing Team presenterà, attraverso modelli, le soluzioni che hanno condotto alla realizzazione del loro innovativo prototipo elettrico con scocca in fibra di lino, e che sono state determinanti per ottenere questo riconoscimento.

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Il Contamination Lab per la quinta volta consecutiva presente all’evento
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Lancio del tocco per 133 dottori di ricerca!

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L’Università di Trieste ha proclamato oggi 133 nuovi dottori di ricerca, il numero più alto di sempre, nel corso della cerimonia del Graduation Day che si è svolta nell’Aula Magna dell’edificio A di Piazzale Europa.

dottori di ricerca del 36° ciclo, che hanno festeggiato la proclamazione con il tradizionale “lancio del tocco”, hanno fatto registrare un ulteriore incremento della presenza internazionale  uno su cinque proviene infatti dall’estero – e hanno confermato il perfetto equilibrio di genere raggiunto tra i dottorandi. 

“Il Graduation Day – sostiene il prof. Alessandro Baraldi, collaboratore del rettore per la ricerca scientifica e dottorati di ricerca dell’Università di Trieste – non celebra solo la conquista di uno straordinario traguardo per i nostri giovani ricercatori, ma è anche il momento in cui l’Ateneo vuole esprime la propria gratitudine nei confronti dei dottorandi che rappresentano un tassello fondamentale della nostra attività di ricerca. 

È un riconoscimento – conclude Baraldi - che culminerà il prossimo 2 dicembre, con l’assegnazione dei PhD Innovation Awards proprio nell’anno del Centenario”.

L’iniziativa dell’Università di Trieste - una novità assoluta - celebrerà attraverso il conferimento di cinque premi a giovani studiosi un secolo di ricerca, eccellenza, creatività ed ingegno, premiando l’innovazione del pensiero, del sapere, delle metodologie di ricerca e delle tecnologie.

Il Graduation Day ha visto come ospite d’onore Marco Gori, professore ordinario di Informatica dell’Università di Siena, che ha pronunciato una lectio magistralis dal titolo “Macchine intelligenti che non accumulano dati”, in cui ha proposto un nuovo approccio all'intelligenza artificiale e all'apprendimento automatico che non si basa sull'accumulo massivo di dati. 

Gori ha suggerito che, come avviene in natura, le macchine possano sviluppare abilità cognitive attraverso interazioni con l'ambiente, evitando così la centralizzazione di grandi raccolte di dati. Questo approccio ridurrebbe i rischi legati alla privacy e alla concentrazione del potere.

 

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Graduation Day di Ateneo con un numero record di PhD. Cresce anche la presenza internazionale, salita al 20%
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Immagini del Graduation Day

Visiting professor del Centenario

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Nell'anno del Centenario, l'Università di Trieste promuove un'iniziativa legata alle attività dei Visiting Professor, professori di ruolo e emeriti provenienti da istituzioni o enti di ricerca esteri, per lo svolgimento di attività formative di didattica frontale, all’interno dei corsi di laurea, di dottorato o scuole di specializzazione.

Tutta la comunità accademica è invitata a partecipare al ciclo di seminari di carattere divulgativo su diversi temi scientifici previsti nei prossimi mesi.

 

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Ciclo di seminari in lingua inglese rivolti a tutta la comunità accademica
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Il prorettore Sergo insignito di una cattedra ad honorem all'Università di Panama

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Il prorettore vicario dell’Università di Trieste Valter Sergo è stato insignito di un prestigioso riconoscimento accademico dall’Università di Panama: la Facoltà di Scienze Aziendali gli ha conferito una cattedra ad honorem durante il Congreso Internacional en Investigación y Ciencias Empresariales, che si è svolto nei giorni scorsi a Città di Panama.

L’attribuzione della cattedra al prof. Sergo è avvenuta “in riconoscimento del valore umano, del ruolo di ricercatore e del prezioso contributo fornito nel campo della ricerca e del trasferimento tecnologico, a sostegno dello sviluppo dell'ecosistema imprenditoriale italiano”.

Sergo, chimico e docente di Fondamenti Chimici delle Tecnologie al Dipartimento di Ingegneria e Architettura, si occupa di spettroscopia e ha ricevuto una delle primissime cattedre universitarie in Italia finanziate dal settore industriale. 

Inoltre, è stato presidente, su nomina della giunta regionale, di BIC incubatori FVG, e vicepresidente del CdA di Rachael, società di consulenza tecnologica nel campo dei Big data, partecipata da UniTS, SISSA e SWG.

Nell’occasione del conferimento il prof. Sergo ha pronunciato una lectio magistralis focalizzata sul ruolo della scienza nei processi decisionali e nella gestione strategica delle imprese. 

"Questo riconoscimento – ha commentato il prorettore Sergo - trascende la persona, ed è in realtà il risultato di un impegno lungo e costante da parte di UniTS nel settore della Science Diplomacy. Non a caso il ruolo dell’Ateneo triestino è stato riconosciuto ed è stato fatto crescere e maturare, in primis dall'ambasciatore italiano a Panama, dott. Fabrizio Nicoletti, il cui precedente incarico era proprio di responsabile alla diplomazia scientifica del MAECI".

Dopo il congresso e il prestigioso riconoscimento, la missione del prorettore vicario a Panama sta proseguendo attraverso incontri con autorità accademiche, docenti, ricercatori e studenti dell'Università di Panama, allo scopo di rafforzare ulteriormente il legame tra Italia e Panama e per promuovere nuove collaborazioni accademiche.

Successivamente, dal 23 al 25 ottobre, sempre a Panama, Valter Sergo, Rodolfo Taccani (Macchine a Fluido) e Giovanni Comelli (Fisica Sperimentale della Materia e Applicazioni) parteciperanno alla IX edizione della Conferenza Internazionale di Ingegneria, Scienza e Tecnologia (IESTEC), che sarà anticipata da una visita all'Università Tecnologica di Panama, organizzatrice dell'evento, il giorno 22 ottobre. 

Panama riveste un'importanza centrale nei programmi italiani di cooperazione scientifica e tecnologica e alla Conferenza IESTEC l'Italia sarà Paese d'onore invitato. Il ruolo dell’Università di Trieste punta pertanto a consolidare le relazioni con il paese centroamericano, rafforzando lo scambio di conoscenze e la promozione delle eccellenze italiane in tema di ricerca e innovazione. 

Il percorso di collaborazione era stato avviato nello scorso mese di febbraio, attraverso l’accordo siglato tra l’Ateneo giuliano e l’Università di Panama.

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Riconosciuto anche il ruolo di UniTS nella cooperazione scientifica e tecnologica con il paese centroamericano
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Giornata mondiale della salute mentale: priorità al benessere sui luoghi di lavoro

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Il 10 ottobre si celebra la trentatreesima Giornata Mondiale della Salute Mentale, promossa dalla Federazione Mondiale della Salute Mentale. Il tema dell’edizione 2024, "È tempo di dare priorità alla salute mentale nei luoghi di lavoro" ("It is time to prioritise mental health in the workplace") evidenzia l’importanza di promuovere il benessere mentale nei contesti professionali, una priorità sostenuta dalla comunità scientifica e dagli attivisti del settore.

Le persone affette da problemi di salute mentale e disabilità psicosociali, inoltre, affrontano una ridotta aspettativa di vita rispetto alla popolazione generale, spesso a causa di problematiche legate alla salute fisica. Uno studio condotto dalla Clinica Psichiatrica dell'Università di Trieste, guidata dal prof. Umberto Albert, Presidente della Società Italiana di Psichiatria – sezione Friuli Venezia Giulia, ha rivelato come una significativa parte dei pazienti seguiti dai Centri di Salute Mentale della città non partecipi regolarmente ai programmi di screening oncologici regionali, rischiando diagnosi tardive e conseguenze gravi.

Lo stigma rimane un ostacolo significativo, limitando l’accesso a cure essenziali e incidendo negativamente sulla qualità dell’assistenza. La discriminazione e gli stereotipi dannosi, nella famiglia, nelle scuole e sul posto di lavoro ostacolano il raggiungimento di relazioni sane, interazioni sociali e ambienti inclusivi necessari per il benessere di tutti i membri della società.

È fondamentale che il diritto alla salute mentale ottimale venga riconosciuto come un diritto umano fondamentale e che tutti i Paesi si impegnino a garantire l’accesso universale ai servizi di supporto psicologico e psichiatrico. Inoltre, l’accesso a migliori condizioni di vita, sicurezza, cibo e alloggio sono elementi necessari per la salute mentale delle persone e diritto universale di tutti i cittadini del mondo.

L’Università di Trieste partecipa alla Giornata Mondiale della Salute Mentale illuminando di verde, colore simbolo della salute mentale, la facciata dell’Edificio Centrale. Questa iniziativa si inserisce in una catena luminosa di solidarietà e sensibilizzazione che attraverserà l’intero Paese, attraverso l’illuminazione di monumenti e importanti edifici pubblici, molti dei quali sedi istituzionali, grazie alla mobilitazione lanciata su tutto il territorio nazionale dalla Società Italiana di Psichiatria.

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Il prof. Albert "Ancora oggi i pazienti rischiano ridotte qualità e aspettative di vita". UniTS aderisce alla giornata illuminando di verde la facciata
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Ranking THE 2025: UniTS conferma la sua posizione

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L'Università di Trieste si posiziona nuovamente nella fascia tra le 501 e le 600 migliori università al mondo secondo il prestigioso ranking THE 2025 stilato da Times Higher Education.

La classifica valuta le università sulla base di cinque indicatori principali, ciascuno dei quali con un peso specifico differente: qualità dell’insegnamento (29,5%), ambiente di ricerca (29%), qualità della ricerca (30%), trasferimento della conoscenza all’industria (4%) e prospettiva internazionale (7,5%).

Rispetto all'anno precedente, l’Università di Trieste ha registrato un incremento nei punteggi relativi alla qualità dell’insegnamento e all’ambiente di ricerca, due aree chiave che insieme rappresentano il 60% della valutazione complessiva. In particolare, il punteggio relativo alla qualità dell’insegnamento è aumentato da 31,9 a 33, mentre quello dell’ambiente di ricerca è passato da 25,1 a 26,4.

Questo risultato testimonia la solidità dell’ateneo nel panorama universitario globale, collocandolo nel 28% delle migliori università internazionali recensite da THE, che prende in considerazione solo 2.092 atenei tra gli oltre 20.000 presenti a livello globale.

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Crescono le valutazioni della qualità dell'insegnamento e dell'ambiente di ricerca
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Scoperto nuovo lichene nel Carso triestino

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Una nuova specie di lichene è stata appena scoperta da un’equipe internazionale coordinata dal lichenologo americano Kerry Knudsen a partire da materiale raccolto da Pier Luigi Nimis, Ordinario di Botanica Sistematica a UniTS, su rocce calcaree a Contovello (Costiera triestina).

La nuova specie, Sarcogyne nimisii, è stata dedicata allo scopritore. Sorprendentemente, appare geneticamente più vicina a un gruppo di specie nordamericane che alle altre specie congeneri finora note in Europa.

La scoperta porta il numero totale di licheni noti per il Carso a 604, una biodiversità ragguardevole considerando l’uniformità geologica e la modesta altitudine.

I campioni della nuova specie sono preservati nell’erbario del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, la maggior collezione moderna di licheni in Italia.

Knudsen, K., van Zon, S., Tsurykau, A., Kocourková, J., Hodkoavá, E., Huereca, A. & Malíček, J. 2023. Sarcogyne (Acarosporaceae) on calcareous rock in Europe and North America – Herzogia, 36: 52–71. 

 

 

 

 

 

 

 

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Un milione di Euro dal Fondo Italiano per la Scienza a Chiara Bedon per “HOPgLAz”

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Chiara Bedon, docente di Tecnica delle Costruzioni a UniTS, ha ricevuto uno dei 47 finanziamenti da circa un milione di Euro dal Fondo Italiano per la Scienza (FIS).

Il progetto premiato si chiama "HOPgLAz" (Holistic post-breakage characterization for optimized safe design of glass under multi-hazard) e avrà una durata di 60 mesi.

HOPgLAz si articolerà su un'intensa attività di ricerca sperimentale e numerica per analizzare le prestazioni meccaniche di componenti in vetro strutturale che saranno sottoposte a diversi tipi di danno, degrado e sollecitazioni. Nel corso di HOPgLAz la prof.ssa Bedon si occuperà di sviluppare anche tecniche sperimentali "non distruttive" basate sull'impiego di sensori wi-fi o contactless e tecnologie low-cost. I risultati avranno ricadute positive sia nella progettazione delle nuove costruzioni, sia nella gestione e manutenzione dell'esistente. 

Con questi finanziamenti, il FIS vuole promuovere lo sviluppo della ricerca fondamentale sul modello dell’ERC, il più prestigioso programma dedicato alla ricerca di base. Si rivolge a scienziati emergenti ma anche a scienziati esperti. Sono coinvolti tutti gli ambiti di ricerca dei principali settori di riferimento: dall’ingegneria alle scienze della vita.

Le proposte complessivamente presentate sono state 1.912 in totale. Le 47 proposte sono state selezionate al termine di un complesso iter di valutazione che ha previsto 3 differenti fasi: valutazione della proposta in termini di curriculum e track records (la curva dei risultati), valutazione del progetto nella sua interezza, intervista. Due delle tre fasi (la prima e la terza) sono state affidate direttamente al Comitato nazionale per la valutazione della ricerca (CNVR). La fase di valutazione della proposta progettuale completa ha visto il coinvolgimento di circa 650 revisori esterni.

 

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