EPHyC 2025: a Trieste il futuro della ricerca europea sull’idrogeno Read more about EPHyC 2025: a Trieste il futuro della ricerca europea sull’idrogeno Immagine Titolo (2).jpg Data notizia Sat, 05/04/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Post lauream Enti e aziende Testo notizia Dal 9 all’11 aprile a Trieste si discuterà del futuro della ricerca europea sull’idrogeno, all’interno dell’edizione 2025 di EPHyC, la European PhD Hydrogen Conference che sarà ospitata al Generali Convention Center e al Magazzino 26 del Porto Vecchio.L’evento, organizzato dall’Università di Trieste in collaborazione con Hydrogen Europe Research – la principale organizzazione europea di ricerca sull’idrogeno, che riunisce oltre 150 università e centri di ricerca internazionali – accoglierà dottorandi provenienti da tutta l’Unione Europea impegnati in progetti innovativi legati al combustibile pulito.Oltre 150 giovani ricercatori, afferenti a 85 istituzioni accademiche e centri di ricerca di 21 Paesi europei, si incontreranno a Trieste per tre giorni di confronto scientifico. L’iniziativa si inserisce nel contesto dello sviluppo della North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV), progetto strategico promosso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla Slovenia e dalla Croazia per accelerare la transizione energetica.EPHyC 2025 si distingue per il format innovativo: saranno gli stessi dottorandi a organizzare e coordinare le sessioni scientifiche, presentando i propri studi con l’obiettivo di ricevere feedback, stimolare collaborazioni interdisciplinari e innescare nuove linee di ricerca.I temi della conferenza copriranno le principali sfide del settore, dalla produzione e dallo stoccaggio dell’idrogeno fino agli aspetti economici e normativi. Attesi anche rappresentanti di aziende del settore energetico, interessati sia ai contenuti della conferenza sia ai profili dei giovani ricercatori partecipanti.L’apertura di EPHyC 2025 si terrà mercoledì 9 aprile, alle ore 9, nella Sala Luttazzi del Magazzino 26, con i saluti istituzionali, la presentazione dei partner coinvolti e le keynote lecture di esperti internazionali come Mirela Atanasiu, già Executive Director del Clean Hydrogen Partnership, il partenariato che vede la partecipazione della Commissione Europea. Alle 10.30, presso la sala dei Curatori del Museo del Mare, si svolgerà la presentazione dei progetti finanziati nell’ambito dell’Avviso regionale dedicato al sostegno, alla creazione e all’ammodernamento di infrastrutture di ricerca nel settore dell’idrogeno rinnovabile per cui l’Amministrazione regionale ha previsto uno stanziamento di 11 milioni di euro.In questa cornice, l’Università di Trieste ribadisce il suo impegno nella ricerca sul combustibile pulito, ambito in cui è attiva da oltre vent’anni con gruppi di lavoro internazionali e progetti europei dedicati allo sviluppo di tecnologie per l’idrogeno. Le attività di ricerca, sia di base che applicata, si svolgono in un contesto multidisciplinare, coinvolgendo ingegneri, chimici, fisici, geologi e giuristi, in collaborazione con partner pubblici e privati. UniTS, in quest’ottica, è stata una delle prime università italiane a aderire alla rete Hydrogen Europe Research.L’impegno dell’Università di Trieste si estende anche alla formazione nel settore della transizione energetica: dallo scorso anno è attivo il corso di laurea magistrale Engineering for the Energy Transition, interamente in inglese, volto a formare professionisti capaci di gestire il passaggio alle energie pulite e rinnovabili nei settori civile e industriale.«L’organizzazione di EPHyC 2025 – afferma il professor Rodolfo Taccani, delegato del Rettore per il trasferimento tecnologico e i rapporti con le imprese – conferma il ruolo di Trieste, del Friuli Venezia Giulia e della North Adriatic Hydrogen Valley come hub internazionale della ricerca e dell’innovazione nel settore dell’energia sostenibile, grazie anche al contributo dell’Università di Trieste. La conferenza rappresenta non solo un’occasione di approfondimento su ricerca e tecnologia, ma assume anche un forte valore simbolico, riunendo alcuni dei migliori giovani scienziati europei impegnati nella ricerca sulla transizione energetica e sull’idrogeno. L’Università di Trieste, attraverso EPHyC, contribuisce a delineare una visione comune per il futuro dell’Unione Europea nel settore dell’energia, in cui la ricerca di base e applicata rivestono un ruolo fondamentale».«EPHyC 2025 incarna perfettamente la missione di Hydrogen Europe Research: sostenere e connettere la comunità scientifica europea per accelerare l’innovazione nel settore dell’idrogeno. Questo evento offre ai giovani ricercatori l’opportunità di presentare il proprio lavoro, creare sinergie e gettare le basi per la prossima generazione di scienziati e innovatori. Siamo orgogliosi di supportare questa iniziativa, che rafforza il legame tra ricerca accademica e industria, contribuendo alla costruzione di un ecosistema europeo sempre più solido e integrato», ha dichiarato Luigi Crema, presidente di Hydrogen Europe Research.L’evento è realizzato anche con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio dell’Associazione Termotecnica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia, del Maritime Technology Cluster FVG e di Confindustria Friuli Venezia Giulia.Per maggiori informazioni: www.ephycconference.com Abstract Dal 9 all’11 aprile oltre 150 studenti di dottorato di tutta Europa parteciperanno alla conferenza organizzata dall’Università di Trieste e dall’Hydrogen Europe Research Mostra nel diario Off
FameLab Trieste: Pietro Monti-Guarnieri conquista il terzo posto Read more about FameLab Trieste: Pietro Monti-Guarnieri conquista il terzo posto Immagine Titolo (4).jpg Data notizia Fri, 04/04/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Destinatari canale Ateneo Impegno pubblico e sociale Destinatari target Territorio e società Testo notizia Pietro Monti-Guarnieri, dottorando in Fisica dell'Università di Trieste e di INFN Sezione di Trieste, si è classificato al terzo posto della selezione locale di FameLab, la competizione internazionale che mette a confronto i giovani talenti della divulgazione scientifica.Il gradino d'onore del podio, pur premiando la grandissima passione dimostrata e l'entusiasmo per il suo ambito di ricerca, non consentirà al dottorando di UniTS di proseguire nella competizione: alla finale nazionale accederanno le due giovani scienziate classificatesi ai primi due posti: Arshia Ruina e Meriem Behiri.La prima classificata, la fisica Arshia Ruina, è postdoc presso lNFN – Sezione di Padova. Una voce chiara e temi affascinanti hanno caratterizzato le sue presentazioni, incentrate sulle particelle che in pratica “piovono” costantemente su di noi, e ci consegnano infinite informazioni sull'Universo e sulla sua storia.Al secondo posto si è classificata Meriem Behiri, dottoranda in Astrofisica e Cosmologia alla SISSA di Trieste, ha mostrato entusiasmo, chiarezza e passione, raccontando le onde radio e le loro straordinarie capacità.Il premio del pubblico, composto da molti studenti e studentesse, provenienti dal Liceo Scientifico Galilei, del Liceo Carducci-Dante, dell'Istituto Tecnico Deledda-Fabiani e del Liceo Buonarroti di Monfalcone, è andato a Denise Khouri Chalouhi, di ICGEB, che ha incantato con i racconti dei batteri “buoni”.Con le loro presentazioni, della rigorosa durata di 3 minuti ciascuna, i concorrenti hanno convinto la giuria, composta da Nicola Bressi (Museo Civico di Storia Naturale di Trieste), Giulia Casasole (SISSA), Emanuela Colombi (Università di Udine) e Francesco Longo (Università di Trieste). L'evento, presentato da Daniele Tavagnacco, ricercatore OATs-INAF e Università di Trieste, è stato anche animato da un intervento sull'intelligenza artificiale, a cura di Francesco Giacomarra, dell'Università di Trieste, vincitore di FameLab Italia 2023, e da un intermezzo a cura del Trieste Science + Fiction Festival - La Cappella Underground.FameLab è una competizione internazionale present anche in Italia dal 2012, grazie a Psiquadro, in collaborazione con il Cheltenham Festivals e a tutti i partner locali. Per Trieste sono Immaginario Scientifico, con Università di Trieste, Università di Udine, SISSA e Comune di Trieste, nell’ambito del Protocollo Trieste Città della Conoscenza. Abstract Gradino d'onore del podio per il dottorando di Fisica che però non ottiene l'accesso alle finali nazionali Mostra nel diario Off
L'Università di Trieste sarà guidata per la prima volta da una Rettrice Read more about L'Università di Trieste sarà guidata per la prima volta da una Rettrice Immagine Titolo (7).jpg Data notizia Mon, 07/04/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Destinatari canale Ateneo Testo notizia L’Università di Trieste sarà guidata per la prima volta nella sua storia da una Rettrice: alla chiusura dei termini, sono state presentate ufficialmente le candidature di Ilaria Garofolo e Donata Vianelli. Sarà una delle due docenti a ricoprire il ruolo della massima carica accademica per i prossimi sei anni.Le elezioni si svolgeranno - per la prima volta in modalità telematica – con un primo turno in programma martedì 6 maggio e, nel caso che nessuna delle due candidate raggiunga il quorum della maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, con un turno di ballottaggio martedì 13 maggio.A esprimersi è chiamato un corpo elettorale di circa 1.500 membri della comunità accademica, espressione di tutte le sue componenti, così composto: i docenti di ruolo e i ricercatori, il personale tecnico-amministrativo - a tempo indeterminato e determinato - con voto ponderato (20% degli aventi diritto al voto dei professori di ruolo e ricercatori), i rappresentanti degli studenti eletti nel Senato Accademico, nel Consiglio di Amministrazione, nel Comitato per lo sport universitario, nel Comitato degli studenti presso l’ARDIS e nei dieci Consigli di Dipartimento, i rappresentanti degli assegnisti di ricerca eletti nel Senato Accademico e nei dieci Consigli di Dipartimento.La nuova Rettrice entrerà in carica il prossimo 1° agosto 2025 per concludere il mandato il 31 luglio 2031. LE CANDIDATE Ilaria Garofolo è Professoressa Ordinaria di Architettura Tecnica del Dipartimento di Ingegneria e Architettura che ha diretto dal 2017 al 2019. Già Direttrice del Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbana (2002-2005), è stata delegata del Rettore per le Necessità didattiche speciali e la Disabilità dal 2015 al 2017 e Collaboratore del Rettore per l’Area Edilizia ed Energia dal 2019 a tutto il 2024.Donata Vianelli è Professoressa Ordinaria di Economia e Gestione delle Imprese e, dal 2021, Direttrice del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche e componente del Senato accademico. È stata delegata del Rettore per l’Orientamento e il Job Placement dal 2013 al 2019. Abstract Ufficializzate le candidature di Ilaria Garofolo e Donata Vianelli. Il primo turno delle elezioni si svolgerà il 6 maggio. Documenti allegati Document Ilaria Garofolo - Programma Document Donata Vianelli - Programma Document Ilaria Garofolo curriculum vitae Document Donata Vianelli curriculum vitae Mostra nel diario Off Periodo di permanenza in Magazine Wed, 30/04/2025 - 12:00 - Fri, 30/05/2025 - 12:00
Lavorare studiando: parte il progetto Work & Study Read more about Lavorare studiando: parte il progetto Work & Study Immagine Titolo (1).jpg Data notizia Tue, 01/04/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Servizi Destinatari target Studenti iscritti Testo notizia L’Università di Trieste e Adecco presentano Work & Study, un progetto - patrocinato dalla Federazione Italiana Pubblici Esercenti (F.I.P.E.) - pensato per offrire agli studenti dell’Ateneo giuliano opportunità lavorative compatibili con gli impegni di studio, di frequenza delle lezioni e di sostenimento degli esami.L’iniziativa, che intende facilitare il contatto tra la domanda e l'offerta di lavoro degli esercenti del territorio, prevede la somministrazione da parte dell’agenzia interinale di contratti part-time per un massimo di 15 ore settimanali che saranno concentrate nelle ore serali o nei weekend.Gli studenti dell'Università di Trieste potranno candidarsi, quindi, per accedere a un'esperienza lavorativa compatibile con la carriera universitaria che consentirà loro di ottenere un sostegno economico e di sviluppare nuove competenze.Il progetto, che si svilupperà per tutto il 2025, punta a coinvolgere oltre 200 studenti universitari e più di 60 esercizi commerciali del Comune di Trieste.Le posizioni offerte saranno prevalentemente di addetti alla ristorazione (banconieri e camerieri di sala), receptionist, hostess e steward per eventi, ma lo sviluppo del progetto prevede un successivo ampliamento dei settori commerciali di impiego.Nell’ambito del progetto, Adecco organizzerà un ciclo di appuntamenti informativi per presentare le opportunità sul territorio e rispondere alle domande degli studenti interessati. Il primo incontro si terrà in modalità digitale il 2 aprile alle 17, su Microsoft Teams, e sarà seguito da ulteriori appuntamenti in presenza.Proprio al termine della presentazione, sul sito di Adecco sarà aperto il form per la presentazione delle candidature. Gli studenti saranno seguiti da Adecco in tutto il processo di selezione.“Essere accanto ai giovani, favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro, è da sempre uno dei nostri obiettivi”, spiega Michele Kovacic, People Advisor di Adecco Italia. “Con questo progetto ci proponiamo di creare un ponte che consenta loro di avvicinarsi al lavoro sviluppando competenze utili anche nelle successive esperienze professionali. La proposta di Work & Study si muove nella direzione della tutela e della sicurezza: i profili professionali saranno inquadrati con contratto di lavoro in somministrazione a tempo determinato, in modalità part time e verranno erogati una formazione sulla sicurezza generale nei luoghi di lavoro e un attestato sui protocolli della sicurezza alimentare HACCP”."Gli studenti dell’Università di Trieste – sostiene il Prof Lucio Torelli, delegato del Rettore all'orientamento in entrata e in uscita, job Placement di UniTS – hanno esperienze di lavoro occasionale in misura superiore alla media italiana. Con questo progetto il Career Service di Ateneo intende offrire un’opportunità ai tanti studenti in cerca di un impiego che garantisca piena conciliazione con lo studio, mentre gli esercenti potranno avvalersi di giovani dinamici, capaci di lavorare in team e con eccellenti competenze linguistiche. Secondo i dati AlmaLaurea i nostri laureati sono molto apprezzati dal mercato del lavoro: si impiegano in tempi più brevi rispetto alla media italiana e con stipendi superiori. Con questa iniziativa puntiamo ad arricchire ulteriormente la preparazione dei nostri studenti all’ingresso nel mondo del lavoro”.Gli annunci delle opportunità di lavoro sul territorio di Trieste saranno periodicamente comunicati ai partecipanti tramite i canali ufficiali dell’Ateneo.Gli studenti interessati a partecipare al primo incontro digitale e conoscere il progetto possono registrarsi sulla pagina web del Career Service alla sezione eventi. Abstract Grazie alla collaborazione con Adecco e FIPE, gli studenti UniTS potranno lavorare part time nel rispetto degli impegni universitari. Candidature aperte dal 2 aprile Mostra nel diario Off
Generali e Università di Trieste presentano la cattedra in IA Responsabile e Sostenibile Read more about Generali e Università di Trieste presentano la cattedra in IA Responsabile e Sostenibile Immagine 20250331_Cattedra Generali AI_005.jpg Data notizia Mon, 31/03/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Ricerca Società e territorio Destinatari canale Ateneo Studiare Ricerca Destinatari target Futuri studenti Studenti iscritti Post lauream Studenti Internazionali - Degree Seeker Enti e aziende Territorio e società Testo notizia Generali e l’Università degli Studi di Trieste hanno presentato l’istituzione di una cattedra dedicata all’Intelligenza Artificiale Responsabile e Sostenibile a partire dall’anno accademico 2025/2026. L’annuncio è stato dato nel corso di un evento presso l’Università di Trieste, alla presenza del Magnifico Rettore, Roberto Di Lenarda, del Presidente di Generali, Andrea Sironi, del CFO del Gruppo Generali e Presidente del Mib, Cristiano Borean, e della Prof.ssa Teresa Scantamburlo, vincitrice del bando di concorso, moderati dal Prof. Luca Bortolussi, Professore Ordinario di Informatica presso UniTS. L’accordo prevede da parte di Generali la copertura per 15 anni degli oneri per un ricercatore e del successivo inquadramento nel ruolo di professore universitario nel settore scientifico-disciplinare INFO-01/A – Informatica, reclutato all’esito della procedura selettiva indetta dall’Università. Dopo la costituzione, insieme ad altre realtà scientifiche del Friuli Venezia Giulia, del Data Science & Artificial Intelligence Institute con l’obiettivo di svolgere ricerche di livello mondiale e favorire il trasferimento di conoscenze nell’ambito del machine learning e dell'intelligenza artificiale (iniziativa che ha dato vita alla figura del Business Translator), Generali intende contribuire a fornire nuovi strumenti di ricerca e formazione per comprendere e affrontare le implicazioni sociali ed etiche connesse allo sviluppo e all'implementazione delle tecnologie AI. Per questo motivo, in partnership con l’ateneo giuliano e in occasione dell’importante anniversario, Generali sosterrà la nuova cattedra che andrà ad arricchire l’offerta formativa dell’Ateneo, oltre a sviluppare insieme all’Academy del Gruppo le proprie competenze nell’ambito dell’intelligenza artificiale responsabile, affidabile e sostenibile, contribuendo quindi alla progettazione e realizzazione di corsi dedicati, finalizzati a formare laureati con competenze in linea con le esigenze del mondo del lavoro ed attrezzati alle nuove sfide, tecnologiche ed etiche. Il Presidente di Generali, Andrea Sironi, ha affermato: “L’ecosistema scientifico di Trieste è un patrimonio di talento e di conoscenza che Generali sostiene e che, nella speciale occasione dei cento anni dell’Università di Trieste, si arricchisce con una collaborazione pluriennale per una nuova cattedra. L’obiettivo è quello di investire nei giovani e nell’innovazione, affrontando uno dei temi più stimolanti e trasformativi della contemporaneità, l’Intelligenza Artificiale, creando un dialogo sempre più stretto tra mondo accademico e mondo del lavoro”. Il Rettore dell’Università degli Studi di Trieste, Roberto Di Lenarda, ha affermato: “La mission dell’Università è custodire e far fiorire l’intelligenza umana, l’AI avrà il compito di amplificarla. Per questi motivi l’Università di Trieste negli ultimi anni ha prioritariamente investito su questi temi. Grazie all’ulteriore, fondamentale investimento che Generali ha deciso di fare a favore delle nuove generazioni, la nostra offerta formativa si arricchirà di un nuovo insegnamento in un ambito delicato e strategico, in linea con le esigenze emergenti di un settore in grande e rapida evoluzione”. Teresa Scantamburlo ha lavorato presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università di Bristol (UK) e l’European Centre for Living Technology. La sua ricerca si concentra sull’impatto etico e sociale dell'intelligenza artificiale (IA) e le tecnologie basate sui dati. Ha contribuito al piloting delle linee guida etiche europee per un'IA affidabile e attualmente è membro del working group per l'elaborazione del codice di condotta per l'IA ad uso generale dell’AI Office della Comunità Europea. A febbraio 2025 è risultata vincitrice della nuova cattedra Generali sull'IA responsabile presso l’Università degli Studi di Trieste. Abstract L'insegnamento è pensato per comprendere e affrontare le implicazioni sociali ed etiche connesse allo sviluppo dell'IA Mostra nel diario Off Fotogallery
Presentata la mostra GO!2025 Urban Center Read more about Presentata la mostra GO!2025 Urban Center Immagine uc-venudo.jpg Data notizia Fri, 28/03/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Studenti iscritti Post lauream Enti e aziende Territorio e società Testo notizia E’ stata presentata al Comune di Gorizia la mostra GO!2025 Urban Center che raccoglie gli esiti delle attività di studio, ricerca e progetto sviluppati all’interno di RRR Lab (Laboratorio di Progettazione Integrata dell’Architettura e del Costruito di UNITS) negli ultimi 2 anni accademici sul tema delle Capitali Europee della Cultura, con un focus sul caso studio Gorizia – Nova Gorica 2025.La mostra, visitabile dal 31 marzo al 9 maggio 2025 nel Salone d’atrio del Conference Center, nel Polo Universitario di Gorizia di Via Alviano 18, sarà inaugurata ufficialmente l’8 aprile alle 17. Seguirà la presentazione del volume “Il corpo della città. Telo Mesta” nel corso di una tavola rotonda di approfondimento sulle tematiche della riqualificazione architettonica e urbana con i rappresentanti di vari enti territoriali, docenti dell’Università di Trieste e altri discussant.Le attività hanno coinvolto una cinquantina di studenti e una decina di docenti e ricercatori UniTS.L’esposizione propone le tappe salienti di due anni di progettualità che ha interessato diversi temi e luoghi di progetto, scale di lavoro e ambiti disciplinari scanditi da attività seminariali, workshop, giornate studio e progetti architettonici, urbani e paesaggistici per le due città parte di un unico sistema urbano transfrontaliero. Gorizia e Nova Gorica in questi anni si sono preparate al grande evento Capitale della Cultura 2025, ed ora che siamo nel vivo la riflessione si sposta sul “dopo”. “L’ante” e il “post” hanno animato le riflessioni alla base di tutti i progetti che la mostra racconta cercando di sottolineare, rispetto a diverse dimensioni, il ruolo del tempo del progetto.Il tempo, la processualità, il ragionamento per fasi e la dinamica di trasformazione, intese come biodinamiche evolutive, sono stati la materia prima degli esiti progettuali che troviamo raccontati nel percorso espositivo: l’effimero come vettore per la trasformazione del presente, e la traccia come matrice per pensare ex post, hanno alimentato sia il laboratorio 2023-24, intitolato “Gorizia / Nova-Gorica Felix”, sia il laboratorio 2024-25, intitolato “L’ephemere est eternel”. Mostra GO!2025 Urban CenterA cura di Thomas Bisiani, Michela Lupieri, Adriano VenudoComitato scientifico: Thomas Bisiani, Alessio Bortot, Luigi Di Dato, Michela Lupieri, Giulia Piccinin, Sonia Prestamburgo, Adriano Venudo.Studi e progetti del Collettivo Colgo e del Collettivo VAGO.Per prenotare una visita e per informazioni, contattare tbisiani@units.it o avenudo@units.it Abstract Raccoglie le attività di RRR Lab di Architettura su Gorizia – Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025 Mostra nel diario Off
Giornata Mondiale del Teatro 2025 Read more about Giornata Mondiale del Teatro 2025 Immagine Titolo.jpg Data notizia Thu, 27/03/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Territorio e società Testo notizia Il 27 marzo si celebra la 63ª Giornata Mondiale del Teatro, un’iniziativa istituita nel 1961 su proposta del drammaturgo finlandese Arvi Kivimaa nel corso del IX Congresso dell’Istituto Internazionale del Teatro (ITI).La prima Giornata Mondiale si svolse il 27 marzo 1962 a Parigi, con l’inaugurazione della stagione del Teatro delle Nazioni e da allora si celebra in un centinaio di Paesi del mondo nei Centri Nazionali dell’ITI.Ogni anno la ricorrenza si caratterizza per un messaggio sul teatro e sulla pace che un’importante personalità del mondo dello spettacolo rivolge alla comunità internazionale. Nel corso degli anni tra i testimonial che si sono succeduti, anche artisti italiani del calibro di Luchino Visconti (1973) e Dario Fo (2013) sono stati autori del messaggio della Giornata, mentre più di recente sono stati protagonisti l’attrice egiziana Samiha Ayoub (2023) e il drammaturgo norvegese Jon Fosse che lo scorso anno, con la riflessione L’arte è Pace, ha sottolineato i valori più profondi del teatro, intimamente legati al valore universale dell’arte quale mezzo di esaltazione e promozione della Pace.Quest’anno, il messaggio è stato affidato all’attore, drammaturgo, regista e pedagogo greco Theodoros Terzopoulos, che riflette sulla capacità del teatro di «sentire il grido di aiuto che i nostri tempi stanno lanciando in un mondo di cittadini impoveriti, rinchiusi in celle di realtà virtuale, trincerate nella loro soffocante privacy».La domanda che ci poniamo in questa ricorrenza non è tanto se il teatro, forma d’arte che attraversa ormai tre millenni di storia dell’umanità, possa risolvere questioni e problematiche di vasta portata ma, soprattutto, se il palcoscenico e la narrazione teatrale possano ancora oggi indurre la società a riflettere in modo costruttivo sulle proprie debolezze e sui propri errori.«La capacità del teatro di incidere sulla comunità è stata ampiamente dimostrata dalla storia e dal fatto che esso è sempre stato guardato con sospetto dal potere», spiega Paolo Quazzolo, Professore associato di Storia del Teatro di UniTS.«Il suo essere spettacolo “dal vivo”, il magnetismo dell’attore che si esibisce dinnanzi al pubblico senza filtri o barriere, le suggestioni profonde che provoca la scena, hanno spesso indotto la censura a imbavagliare il teatro, peraltro senza successo.La forza del teatro - prosegue il docente del Dipartimento di Studi Umanistici - non è mai venuta meno, anche all’interno di una società che, dopo secoli di lente trasformazioni, ha conosciuto un rapidissimo sviluppo tecnologico. Il cinema prima, la televisione poi, i nuovi media e oggi internet, hanno costituito insidiosi concorrenti per il teatro: eppure esso è sempre sopravvissuto, mantenendo intatta tutta la sua forza persuasiva.Nel 2020, con la pandemia, i teatri furono i primi a bloccare la loro attività: gli organizzatori, nel tentativo di sopravvivere, ricorsero a mezzi alternativi, spesso trasferendo l’attività artistica su internet, a tal punto che, terminata l’emergenza, si temette che il pubblico non sarebbe più ritornato a popolare le sale teatrali. Non è stato così: gli spettatori, non appena possibile, sono tornati numerosi a teatro, dimostrando, ancora una volta, la forza culturale, sociale e politica che questo mezzo di espressione artistica possiede e sempre continuerà a possedere». Abstract Celebriamo la forma di espressione artistica che si rigenera in ogni epoca e sopravvive alla rivoluzione tecnologica e ai nuovi mezzi di comunicazione. Il commento di Paolo Quazzolo Mostra nel diario Off
Coppa Aurea: il "da Vinci" di Treviso alza il trofeo in Piazzale Europa Read more about Coppa Aurea: il "da Vinci" di Treviso alza il trofeo in Piazzale Europa Immagine da vinci Treviso.jpg Data notizia Fri, 14/03/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Territorio e società Testo notizia Anche quest’anno l’Aula Magna dell’Università di Trieste ha ospitato le selezioni della XVIII edizione della Coppa Aurea, gara di matematica a squadre che mette a confronto gli studenti delle scuole superiori di tutta Italia.Sono stati oltre duecento i partecipanti in rappresentanza di 24 istituti del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, provenienti dalle province di Trieste, Gorizia, Udine, Pordenone, Treviso, Venezia e Padova, a sfidarsi all’interno della manifestazione organizzata dal Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze di UniTS.A sollevare la coppa in Piazzale Europa è stato il liceo Leonardo da Vinci di Treviso, con la squadra “I 7 del Leone”; piazza d’onore, invece, per il liceo Galilei, che dopo sette anni ha riportato sul podio una scuola del Friuli Venezia Giulia, grazie al team “I Piani Complessi”. Al terzo posto il liceo Ippolito Nievo di Padova con “Gente poco seria”, mentre fuori dal podio è comunque dolce il quarto posto dell’ISIS Malignani di Udine che conquista l’ultimo biglietto utile per le finali nazionali in programma a Cesenatico nel mese di maggio.Le eliminatorie si sono svolte contemporaneamente in 37 sedi in tutta Italia, per un totale di 4788 studenti impegnati nella risoluzione di 21 quesiti. La “Coppa Aurea” è un’iniziativa volta ad avvicinare gli studenti alla matematica in modo ludico e divertente. Il gioco di squadra richiesto è un invito ai partecipanti alla razionale organizzazione nella divisione dei compiti, ma soprattutto alla collaborazione e al rispetto degli altri.Il trofeo triestino, invece, sarà rimesso in palio nella prossima edizione e sarà conquistato definitivamente dall’Istituto che riuscirà a imporsi per tre volte. L’attuale albo d’oro vede in testa il liceo Ippolito Nievo di Padova con due successi, seguono con una vittoria a testa il da Vinci di Treviso e il Levi di Montebelluna. Abstract Oltre 200 studenti delle superiori di Veneto e FVG si sono sfidati nella gara di matematica organizzata dal MIGe. 2° posto per il liceo Galilei di Trieste Mostra nel diario Off
Gli specializzandi UniTS di Medicina Legale tra i protagonisti dell'American Academy of Forensic Sciences Read more about Gli specializzandi UniTS di Medicina Legale tra i protagonisti dell'American Academy of Forensic Sciences Immagine Titolo (1).jpg Data notizia Sat, 22/02/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Post lauream Territorio e società Testo notizia La Scuola di Specializzazione in Medicina Legale dell’Università di Trieste ha partecipato per il quarto anno consecutivo al più importante evento di patologia forense del mondo, il congresso internazionale dell’American Academy of Forensic Sciences, che si è svolto a Baltimora (Maryland) dal 17 al 22 febbraio 2025Questa edizione, dedicata all’innovazione tecnologica in medicina legale, intitolata “Technology: a tool for transformation or tirrany?” ha visto la partecipazione di un team di giovani medici formati da UniTS, costituito da Davide Radaelli, Monica Concato, Stefano Di Maria e Filippo Bolzan, che sono stati impegnati in quattro presentazioni orali e due poster. “I nostri neospecialisti e specializzandi - spiega il prof. Stefano D’Errico, docente di Medicina Legale al Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute di UniTS e direttore della struttura complessa di Medicina Legale dell’ASUGI - hanno presentato i traguardi raggiunti in un anno di lavoro molto impegnativo sul campo e i frutti di consolidate collaborazioni scientifiche con altre realtà universitarie italiane e straniere” . Gli interventi degli specializzandi hanno fatto riferimento alla casistica forense collezionata dalla Medicina Legale triestina e declinano una metodologia rigorosa che va dalla scena del crimine al laboratorio di ricerca, passando per il tavolo autoptico. I lavori presentati dal team triestino sono stati selezionati tra migliaia di proposte provenienti da tutto il mondo. La grande novità proposta quest’anno è la prestigiosa collaborazione con il gabinetto interregionale della Polizia Scientifica di Padova, che ha messo a disposizione la propria competenza e le proprie risorse nella ricostruzione e nell’interpretazione di uno scenario suicidiario complesso, attraverso tecniche di animazione virtuale tridimensionale. Particolare interesse hanno sollevato gli studi che la Scuola di medicina legale di UniTS sta portando avanti nello studio di marcatori di autofagia nelle lesioni traumatiche cranio-encefaliche e di profili di lipidomica nelle morti cardiache improvvise coronariche.“Come recita il titolo del congresso internazionale, anche la medicina legale è una disciplina che guarda al futuro e all’innovazione tecnologica – precisa il prof. Stefano D’Errico - e il coinvolgimento di professionalità mediche e non mediche testimonia il valore della multidisciplinarietà nella ricerca di evidenze di qualità da mettere a servizio dell’amministrazione della giustizia”. Tra i lavori dell’istituto di Medicina Legale di Trieste selezionati dal board scientifico dell’American Academy of Forensic Sciences figura anche il progetto di un registro balcanico per le morti cardiache improvvise in età giovanile che prende spunto dall’iniziativa, unica in Italia, del registro regionale del Friuli Venezia Giulia e che vede coinvolti oltre a UniTS anche le Università di Belgrado, Skopije, Atene, Ankara e Lubiana. Il progetto, coordinato dalle strutture di medicina legale e di cardiologia dell’ASUGI, è stato infatti avviato a partire dal recente congresso internazionale sul tema, svoltosi proprio a Trieste nell’ottobre 2024. “In questo modo - prosegue il prof. D’Errico - intendiamo dare continuità all’attività svolta su tutto il territorio regionale, ma anche esplorare il ruolo dell’etnia nella patogenesi della morte cardiaca improvvisa”. Trieste è capofila di questo progetto alla luce dell’esperienza acquisita, grazie all’impegno di tutti i colleghi che in tutte le province contribuiscono ad alimentare il registro e, naturalmente della Regione FVG che, a partire dal 2021, ha promosso e continua a sostenere il registro regionale delle morti cardiache improvvise in età giovanile. “Una spinta decisiva, in questo senso, - conclude D’Errico - sarà rappresentata dall’allestimento in seno alla SC di medicina legale di un laboratorio di tossicologia forense che, auspico, potrà al più presto rispondere alle crescenti richieste dei cittadini e delle autorità locali impegnate nella tutela della salute e dei diritti della collettività”. Abstract Al principale evento mondiale di patologia forense, i giovani medici sono stati relatori di quattro presentazioni e due poster. Tra i lavori selezionati anche un progetto internazionale che vede coinvolta la Cardiologia Mostra nel diario Off
Antropologia, storia, architettura: una settimana dedicata al patrimonio culturale comune europeo Read more about Antropologia, storia, architettura: una settimana dedicata al patrimonio culturale comune europeo Immagine edeba0f5-377e-44fc-bed3-2bd2cda45f6e.jpg Data notizia Fri, 21/02/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Destinatari canale Ateneo Internazionale Destinatari target Studenti iscritti Territorio e società Testo notizia L’Università di Trieste ha ospitato, nell’ambito delle attività dell’alleanza internazionale Transform4Europe, una settimana di formazione dedicata al patrimonio culturale comune europeo, che ha visto la partecipazione di una quarantina di studenti in rappresentanza di nove università aderenti al progetto.La T4EU Common European Heritage Week, svoltasi da lunedì 24 a venerdì 28 febbraio, ha voluto celebrare il patrimonio culturale delle aree di frontiera e la sua capacità di ispirare un dialogo rinnovato e multiculturale attraverso le nuove generazioni. Il programma della settimana ha incluso workshop e visite sul campo riservate ai partecipanti, ma anche tre giornate (martedì 25, mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio) dedicate alla conferenza internazionale "Transborder Heritage: A Multidisciplinary Approach", in cui si sono svolti seminari rivolti a tutta la comunità universitaria e tre talk pomeridiani - in lingua inglese con traduzione in italiano - aperti anche alla cittadinanza. L’antropologia, la storia e l’architettura sono i tre campi del sapere da cui sono partiti gli approfondimenti delle complesse relazioni tra confini e patrimonio culturale per affrontare temi come identità, memorie, eredità culturale nelle regioni di frontiera con gli interventi di tre esperti internazionali: Alessandro Monsutti (antropologo, Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra), Borut Klabjan (storico, Science and Research Centre di Koper/Capodistria) e Neža Čebron Lipovec (studiosa di conservazione del patrimonio architettonico, Università Primorska di Koper/Capodistria).I talk, concepiti per stimolare il pensiero critico e la creatività, hanno trattato temi come la mobilità culturale, le sfide della memoria collettiva e le opportunità di integrazione offerta da un patrimonio che va ben oltre la semplice eredità storica.Gli studenti partecipanti all’iniziativa, che provengono dalle università di nove diversi paesi europei - Saarland University (Germania), Estonian Academy of Arts (Estonia), Universidade Católica Portuguesa (Portogallo), University of Primorska (Slovenia), Jean Monnet University (Francia), University of Silesia in Katowice (Polonia), Sofia University St. Kliment Ohridski (Bulgaria), Vytautas Magnus University in Kaunas (Lituania) e Università di Trieste – hanno concluso l’esperienza formativa venerdì 28 febbraio con un’iniziativa che rende omaggio allo spirito di GO2025, in cui il capoluogo isontino e Nova Gorica sono nuovamente unite nel ruolo di Capitale Europea della Cultura. Gli studenti hanno percorso la storia del confine italo-sloveno tra Gorizia e Nova Gorica e visitato tre esposizioni altamente significative, come il Museo del Confine, che contestualizza la divisione storica tra Est e Ovest nell’Europa post-bellica, il Museo del Contrabbando, in cui sono evidenti gli scambi informali transfrontalieri che hanno caratterizzato la vita locale e il Museo del Permesso Speciale (“Lasciapassare/Propustnica”), che testimonia il rigore della burocrazia e l’impatto delle restrizioni di movimento. PROGRAMMA APERTO ALLA CITTADINANZA25 Febbraio ore 17 - Sala Tessitori, Regione FVG, pz. Oberdan 5Homo Sapiens, Homo Itinerans - Prof. Alessandro MonsuttiLa migrazione è divenuta oggi un tema caldo sia nel dibattito mediatico che politico, suscitando opinioni pubbliche fortemente polarizzate. Verranno analizzate diverse dimensioni per sfatare alcune narrazioni dominanti: la lunga storia della mobilità umana; la transizione dagli imperi coloniali agli Stati nazionali; le crescenti disuguaglianze economiche e le disparità demografiche; la persistenza e frammentazione dei conflitti. Il migrante, e in particolare il rifugiato, potrebbe essere la figura politica del nostro tempo, un simbolo delle relazioni internazionali e intra-nazionali che caratterizzano il mondo odierno.Alessandro Monsutti insegna al Dipartimento di Antropologia e Sociologia del Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra. È stato Research Fellow presso l’Università di Yale (2008-2010), beneficiario della MacArthur Foundation (2004-2006), Visiting Professor presso l’Università di Vienna (2012, 2021) e Arizona State University (2014), e Scholar-in-Residence presso l’Institut für die Wissenschaften vom Menschen di Vienna (2020). Ha collaborato come consulente per diverse organizzazioni internazionali e non governative, come l’UNHCR, e ha condotto ampie ricerche sul campo in Afghanistan, Pakistan, Iran e, più recentemente, nei paesi occidentali tra rifugiati e migranti afghani. È autore e curatore di numerosi libri, tra cui "War and Migration: Social Networks and Economic Strategies of the Hazaras of Afghanistan" (2005) e "Homo Itinerans: Towards a Global Ethnography of Afghanistan" (2020). 26 febbraio ore 17 - Aula Magna, IUSLIT, Via Filzi 14Cuius Regio Eius Natio. Building Memories, Shaping Histories, Negotiating Identifications - Prof. Borut KlabjanL’area dell’attuale confine italo-sloveno ha subito numerosi cambiamenti di regime durante il XX secolo. Questo non è qualcosa di particolarmente nuovo o peculiare di quest’area; tuttavia, il flusso continuo di Stati, popolazioni e amministrazioni ha plasmato non solo le linee di confine, ma anche i cuori e le menti delle persone comuni. L’impatto su queste popolazioni locali non è solo una questione di storia regionale, ma rappresenta un laboratorio per il passato, il presente e il futuro dell’Europa.Borut Klabjan è docente di Storia, specializzato in storia politica e sociale dell’Europa Centrale e Sudorientale nel XIX e XX secolo. Attualmente è Principal Investigator dell’ERC Advanced Grant "Cold War Europe beyond Borders", che propone una storia transnazionale delle pratiche transfrontaliere nell’area Alpi-Adriatica dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi, con sede presso il Science and Research Centre di Koper, Slovenia. È stato Fellow presso l’Università Humboldt di Berlino, l’Institute for Southeast European Studies di Regensburg, l’EUI a Firenze e la LMU di Monaco. Il suo ultimo volume curato, "Borderlands of Memory. Adriatic and Central European Perspectives", è stato pubblicato da Peter Lang Oxford, mentre il suo ultimo libro "The fire that embraced Europe. The story of the Narodni dom in Trieste 1920-2020" è stato pubblicato in sloveno (2021) e in italiano (2023). 27 febbraio ore 17 - Aula Magna, IUSLIT, Via Filzi 14Mirrorings and entanglements in the urban spaces along contested borders - Prof.ssa Neža Čebron LipovecI confini possono essere muri e recinzioni di filo spinato, ma possono anche rappresentare ponti. In entrambi i casi sono elementi progettati e costruiti. I confini possono apparire come “linee fantasma” sulla mappa, spazi fluidi, eppure possono fungere da punto di riscontro, stabilendo dialoghi visivi anche tra elementi dell’ambiente costruito. Nella regione dell’Alto Adriatico molti edifici "parlano", raccontando turbolenze storiche, aspirazioni e appropriazioni. A volte dialogano tra loro, altre volte si urlano oltre il confine, ignorandosi reciprocamente. In altre situazioni, questi dialoghi si fondono negli strati di un unico edificio, diventando palinsesti in attesa di essere svelati, scoperti e nuovamente ascoltati. L’intervento analizzerà alcuni di questi siti, cercando di “ascoltarli” per capire l’interazione tra architettura e memoria, e come l’uomo interagisce con essi nel tentativo di conservarli.Neža Čebron Lipovec è esperta in studi sul patrimonio architettonico e la sua conservazione, operante presso il Dipartimento e l’Istituto di Archeologia e Patrimonio della Facoltà di Lettere dell’Università di Primorska (Slovenia). I suoi ambiti di ricerca includono la storia e la conservazione architettonica del secondo dopoguerra e gli studi critici sul patrimonio edilizio. Collabora in numerosi progetti di ricerca nazionali e internazionali ed è membro della cattedra UNESCO sull’interpretazione e l’educazione per il patrimonio integrato presso l’Università di Primorska, oltre ad essere membro del Management Board del New European Bauhaus Academy Pioneer Hub for Sustainable Built Environments with Renewable Materials (NEBAP Hub).PROGRAMMA RIVOLTO ALLA COMUNITA' UNITS25 febbraio: Anthropology and Identities between Borders26 febbraio: History and Memories in Border Areas27 febbraio: Architecture and Transborder SpacesPROGRAMMA COMPLETO Abstract All'iniziativa di T4EU, dal 24 al 28 febbraio, hanno partecipato studenti provenienti da università di nove diversi paesi europei. Il programma ha incluso panel aperti alla comunità universitaria e tre talk rivolti alla cittadinanza Mostra nel diario Off