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Visiting professor del Centenario

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Nell'anno del Centenario, l'Università di Trieste promuove un'iniziativa legata alle attività dei Visiting Professor, professori di ruolo e emeriti provenienti da istituzioni o enti di ricerca esteri, per lo svolgimento di attività formative di didattica frontale, all’interno dei corsi di laurea, di dottorato o scuole di specializzazione.

Tutta la comunità accademica è invitata a partecipare al ciclo di seminari di carattere divulgativo su diversi temi scientifici previsti nei prossimi mesi.

 

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Ciclo di seminari in lingua inglese rivolti a tutta la comunità accademica
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Il prorettore Sergo insignito di una cattedra ad honorem all'Università di Panama

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Il prorettore vicario dell’Università di Trieste Valter Sergo è stato insignito di un prestigioso riconoscimento accademico dall’Università di Panama: la Facoltà di Scienze Aziendali gli ha conferito una cattedra ad honorem durante il Congreso Internacional en Investigación y Ciencias Empresariales, che si è svolto nei giorni scorsi a Città di Panama.

L’attribuzione della cattedra al prof. Sergo è avvenuta “in riconoscimento del valore umano, del ruolo di ricercatore e del prezioso contributo fornito nel campo della ricerca e del trasferimento tecnologico, a sostegno dello sviluppo dell'ecosistema imprenditoriale italiano”.

Sergo, chimico e docente di Fondamenti Chimici delle Tecnologie al Dipartimento di Ingegneria e Architettura, si occupa di spettroscopia e ha ricevuto una delle primissime cattedre universitarie in Italia finanziate dal settore industriale. 

Inoltre, è stato presidente, su nomina della giunta regionale, di BIC incubatori FVG, e vicepresidente del CdA di Rachael, società di consulenza tecnologica nel campo dei Big data, partecipata da UniTS, SISSA e SWG.

Nell’occasione del conferimento il prof. Sergo ha pronunciato una lectio magistralis focalizzata sul ruolo della scienza nei processi decisionali e nella gestione strategica delle imprese. 

"Questo riconoscimento – ha commentato il prorettore Sergo - trascende la persona, ed è in realtà il risultato di un impegno lungo e costante da parte di UniTS nel settore della Science Diplomacy. Non a caso il ruolo dell’Ateneo triestino è stato riconosciuto ed è stato fatto crescere e maturare, in primis dall'ambasciatore italiano a Panama, dott. Fabrizio Nicoletti, il cui precedente incarico era proprio di responsabile alla diplomazia scientifica del MAECI".

Dopo il congresso e il prestigioso riconoscimento, la missione del prorettore vicario a Panama sta proseguendo attraverso incontri con autorità accademiche, docenti, ricercatori e studenti dell'Università di Panama, allo scopo di rafforzare ulteriormente il legame tra Italia e Panama e per promuovere nuove collaborazioni accademiche.

Successivamente, dal 23 al 25 ottobre, sempre a Panama, Valter Sergo, Rodolfo Taccani (Macchine a Fluido) e Giovanni Comelli (Fisica Sperimentale della Materia e Applicazioni) parteciperanno alla IX edizione della Conferenza Internazionale di Ingegneria, Scienza e Tecnologia (IESTEC), che sarà anticipata da una visita all'Università Tecnologica di Panama, organizzatrice dell'evento, il giorno 22 ottobre. 

Panama riveste un'importanza centrale nei programmi italiani di cooperazione scientifica e tecnologica e alla Conferenza IESTEC l'Italia sarà Paese d'onore invitato. Il ruolo dell’Università di Trieste punta pertanto a consolidare le relazioni con il paese centroamericano, rafforzando lo scambio di conoscenze e la promozione delle eccellenze italiane in tema di ricerca e innovazione. 

Il percorso di collaborazione era stato avviato nello scorso mese di febbraio, attraverso l’accordo siglato tra l’Ateneo giuliano e l’Università di Panama.

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Riconosciuto anche il ruolo di UniTS nella cooperazione scientifica e tecnologica con il paese centroamericano
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Giornata mondiale della salute mentale: priorità al benessere sui luoghi di lavoro

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Il 10 ottobre si celebra la trentatreesima Giornata Mondiale della Salute Mentale, promossa dalla Federazione Mondiale della Salute Mentale. Il tema dell’edizione 2024, "È tempo di dare priorità alla salute mentale nei luoghi di lavoro" ("It is time to prioritise mental health in the workplace") evidenzia l’importanza di promuovere il benessere mentale nei contesti professionali, una priorità sostenuta dalla comunità scientifica e dagli attivisti del settore.

Le persone affette da problemi di salute mentale e disabilità psicosociali, inoltre, affrontano una ridotta aspettativa di vita rispetto alla popolazione generale, spesso a causa di problematiche legate alla salute fisica. Uno studio condotto dalla Clinica Psichiatrica dell'Università di Trieste, guidata dal prof. Umberto Albert, Presidente della Società Italiana di Psichiatria – sezione Friuli Venezia Giulia, ha rivelato come una significativa parte dei pazienti seguiti dai Centri di Salute Mentale della città non partecipi regolarmente ai programmi di screening oncologici regionali, rischiando diagnosi tardive e conseguenze gravi.

Lo stigma rimane un ostacolo significativo, limitando l’accesso a cure essenziali e incidendo negativamente sulla qualità dell’assistenza. La discriminazione e gli stereotipi dannosi, nella famiglia, nelle scuole e sul posto di lavoro ostacolano il raggiungimento di relazioni sane, interazioni sociali e ambienti inclusivi necessari per il benessere di tutti i membri della società.

È fondamentale che il diritto alla salute mentale ottimale venga riconosciuto come un diritto umano fondamentale e che tutti i Paesi si impegnino a garantire l’accesso universale ai servizi di supporto psicologico e psichiatrico. Inoltre, l’accesso a migliori condizioni di vita, sicurezza, cibo e alloggio sono elementi necessari per la salute mentale delle persone e diritto universale di tutti i cittadini del mondo.

L’Università di Trieste partecipa alla Giornata Mondiale della Salute Mentale illuminando di verde, colore simbolo della salute mentale, la facciata dell’Edificio Centrale. Questa iniziativa si inserisce in una catena luminosa di solidarietà e sensibilizzazione che attraverserà l’intero Paese, attraverso l’illuminazione di monumenti e importanti edifici pubblici, molti dei quali sedi istituzionali, grazie alla mobilitazione lanciata su tutto il territorio nazionale dalla Società Italiana di Psichiatria.

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Il prof. Albert "Ancora oggi i pazienti rischiano ridotte qualità e aspettative di vita". UniTS aderisce alla giornata illuminando di verde la facciata
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Ranking THE 2025: UniTS conferma la sua posizione

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L'Università di Trieste si posiziona nuovamente nella fascia tra le 501 e le 600 migliori università al mondo secondo il prestigioso ranking THE 2025 stilato da Times Higher Education.

La classifica valuta le università sulla base di cinque indicatori principali, ciascuno dei quali con un peso specifico differente: qualità dell’insegnamento (29,5%), ambiente di ricerca (29%), qualità della ricerca (30%), trasferimento della conoscenza all’industria (4%) e prospettiva internazionale (7,5%).

Rispetto all'anno precedente, l’Università di Trieste ha registrato un incremento nei punteggi relativi alla qualità dell’insegnamento e all’ambiente di ricerca, due aree chiave che insieme rappresentano il 60% della valutazione complessiva. In particolare, il punteggio relativo alla qualità dell’insegnamento è aumentato da 31,9 a 33, mentre quello dell’ambiente di ricerca è passato da 25,1 a 26,4.

Questo risultato testimonia la solidità dell’ateneo nel panorama universitario globale, collocandolo nel 28% delle migliori università internazionali recensite da THE, che prende in considerazione solo 2.092 atenei tra gli oltre 20.000 presenti a livello globale.

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Crescono le valutazioni della qualità dell'insegnamento e dell'ambiente di ricerca
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Scoperto nuovo lichene nel Carso triestino

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Una nuova specie di lichene è stata appena scoperta da un’equipe internazionale coordinata dal lichenologo americano Kerry Knudsen a partire da materiale raccolto da Pier Luigi Nimis, Ordinario di Botanica Sistematica a UniTS, su rocce calcaree a Contovello (Costiera triestina).

La nuova specie, Sarcogyne nimisii, è stata dedicata allo scopritore. Sorprendentemente, appare geneticamente più vicina a un gruppo di specie nordamericane che alle altre specie congeneri finora note in Europa.

La scoperta porta il numero totale di licheni noti per il Carso a 604, una biodiversità ragguardevole considerando l’uniformità geologica e la modesta altitudine.

I campioni della nuova specie sono preservati nell’erbario del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, la maggior collezione moderna di licheni in Italia.

Knudsen, K., van Zon, S., Tsurykau, A., Kocourková, J., Hodkoavá, E., Huereca, A. & Malíček, J. 2023. Sarcogyne (Acarosporaceae) on calcareous rock in Europe and North America – Herzogia, 36: 52–71. 

 

 

 

 

 

 

 

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Un milione di Euro dal Fondo Italiano per la Scienza a Chiara Bedon per “HOPgLAz”

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Chiara Bedon, docente di Tecnica delle Costruzioni a UniTS, ha ricevuto uno dei 47 finanziamenti da circa un milione di Euro dal Fondo Italiano per la Scienza (FIS).

Il progetto premiato si chiama "HOPgLAz" (Holistic post-breakage characterization for optimized safe design of glass under multi-hazard) e avrà una durata di 60 mesi.

HOPgLAz si articolerà su un'intensa attività di ricerca sperimentale e numerica per analizzare le prestazioni meccaniche di componenti in vetro strutturale che saranno sottoposte a diversi tipi di danno, degrado e sollecitazioni. Nel corso di HOPgLAz la prof.ssa Bedon si occuperà di sviluppare anche tecniche sperimentali "non distruttive" basate sull'impiego di sensori wi-fi o contactless e tecnologie low-cost. I risultati avranno ricadute positive sia nella progettazione delle nuove costruzioni, sia nella gestione e manutenzione dell'esistente. 

Con questi finanziamenti, il FIS vuole promuovere lo sviluppo della ricerca fondamentale sul modello dell’ERC, il più prestigioso programma dedicato alla ricerca di base. Si rivolge a scienziati emergenti ma anche a scienziati esperti. Sono coinvolti tutti gli ambiti di ricerca dei principali settori di riferimento: dall’ingegneria alle scienze della vita.

Le proposte complessivamente presentate sono state 1.912 in totale. Le 47 proposte sono state selezionate al termine di un complesso iter di valutazione che ha previsto 3 differenti fasi: valutazione della proposta in termini di curriculum e track records (la curva dei risultati), valutazione del progetto nella sua interezza, intervista. Due delle tre fasi (la prima e la terza) sono state affidate direttamente al Comitato nazionale per la valutazione della ricerca (CNVR). La fase di valutazione della proposta progettuale completa ha visto il coinvolgimento di circa 650 revisori esterni.

 

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La “barca volante” di Audace Sailing Team vince la SuMoth Challenge

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Audace Sailing Team vince la Foiling SuMoth Challenge di Malcesine con la sua nuovissima imbarcazione BAI – Flying Lina, varata a giugno 2023!

La Foiling SuMoth Challenge è una competizione studentesca in cui l'obiettivo dei team è progettare, produrre e far navigare il foiling International Moth (IMCA) più sostenibile ed efficiente.

E’ la prima volta che la squadra velica dell’Università di Trieste partecipa a questa competizione dedicata alla classe velica Moth, imbarcazioni monoposto, di piccole dimensioni, che mantenendo lo scafo a circa 60 cm dal pelo dell’acqua “volano” letteralmente sulla superficie a grande velocità.

BAI - Flying Lina ha sbaragliato la concorrenza di altri 10 team di studenti italiani e internazionali distinguendosi non solo in acqua ma in particolare nella valutazione del progetto dello scafo realizzato in materiali ecosostenibili.

Caratteristica principale di BAI - Flying Lina è infatti l’uso di una fibra di lino ad alte prestazioni. L’attenzione assoluta ai materiali, mirata a ottimizzare efficienza e sostenibilità, riguarda anche le resine: è stata scelta una miscela derivata per il 30% da anacardi.

Anche la modalità di realizzazione è caratterizzata da una forte attenzione all’ambiente: il team, utilizzando una tecnica della tradizione cantieristica, ha realizzato direttamente lo stampo in legno, riducendo gli sprechi. Sullo stampo esterno è stata “infusa” la barca con una tecnica particolare: tutti gli elementi sono stati disposti e sigillati e una volta messa sotto pressione, la forma è stata infusa di resina che, asciugandosi, ha creato l’imbarcazione.

In dettaglio, anche i particolari tecnici che caratterizzano i Moth come le “terrazze” che ospitano lo skipper e gli stessi foil sono interamente in fibra di lino (i primi), e in fibra di carbonio e di lino (i secondi).

Una particolarità unica a livello internazionale che ha attirato l’attenzione di esperti del settore nautico.

Da sottolineare anche l’eccezionale velocità nella realizzazione di BAI – Flying Lina: solo 7 mesi contro i circa 9 necessari per costruire una barca di questo tipo.

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UniTS ricorda la prof.ssa Anna Rita Bacinello

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Il 7 settembre è mancata improvvisamente la prof.ssa Anna Rita Bacinello, Professore ordinario di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie presso il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università di Trieste, Ateneo che ha prima frequentato come studentessa e poi, a partire dal 1981, come ricercatrice e docente, fino a diventare professoressa ordinaria nel 1995 dopo una breve parentesi presso l’Università di Cassino.

La notizia della sua prematura scomparsa ha suscitato profonda commozione e cordoglio all’Università di Trieste e in tutta la comunità scientifica nazionale. La prof.ssa Bacinello si è sempre dedicata al suo lavoro con entusiasmo, impegno e dedizione. È stata docente di grande spessore e studiosa di fama internazionale.

L’attività didattica è stata ampia e variegata e ha riguardato diversi insegnamenti di ambito finanziario e attuariale. Le sue eccellenti capacità didattiche e scientifiche ne hanno fatto un’apprezzatissima docente non solo presso l’Università di Trieste, ma anche presso altre università italiane e straniere. 

Studiosa di fama internazionale nel campo delle assicurazioni sulla vita, si è in particolare dedicata alla valutazione di mercato di prodotti assicurativi sulla vita, integrando le moderne tecniche della finanza matematica con quelle tradizionali in ambito attuariale. Speciale attenzione è stata rivolta alla valutazione delle garanzie a protezione degli assicurati, alla modellizzazione del comportamento dinamico degli assicurati e alla modellizzazione stocastica della mortalità. I suoi lavori sono sempre stati caratterizzati per la loro eleganza, generalità e flessibilità nell’approccio utilizzato.

È stata autrice e coautrice di numerosi articoli pubblicati su riviste internazionali, nonché membro dei comitati editoriali di diverse riviste scientifiche rilevanti negli ambiti attuariale e della finanza matematica. Alcuni dei suoi lavori hanno ricevuto autorevoli riconoscimenti. Ha tenuto numerosi seminari presso prestigiose università italiane e straniere ed è stata plenary speaker in diversi convegni nazionali ed internazionali. La sua improvvisa scomparsa interrompe un’intensa attività di relazioni internazionali che la vedevano attesa, proprio nei prossimi giorni, prima a Lisbona e poi a Bruxelles.

Ha ricoperto vari ruoli. In particolare, è stata membro del Comitato Scientifico del CISA (Comitato scientifico di Centro Inter-accademico per le Scienze Attuariali e la gestione dei rischi) e del Collegio Universitario di Merito “Luciano Fonda”. È stata Coordinatore e Membro del Collegio dei Docenti di diversi Dottorati di Ricerca, membro del Consiglio di Reggenza della Banca d’Italia con funzioni di censore, per la sede di Trieste. È stata membro di molte commissioni di Ateneo e, nel Dipartimento, era referente dell’area matematica. Era, inoltre, membro di diverse associazioni scientifiche internazionali.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto e una profonda tristezza. Chi l’ha conosciuta la ricorderà sempre per la sua genuinità e disponibilità a condividere il proprio sapere con colleghi e studenti. Una persona brillante ma al contempo estremamente semplice, nonostante i numerosi successi che hanno coronato la sua carriera.

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Professore ordinario di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie al DEAMS, è scomparsa prematuramente lo scorso 7 settembre
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Matteo Parenzan è campione paralimpico!

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Matteo Parenzan ha conquistato la medaglia d'oro nel tennistavolo classe 6 alle Paralimpiadi di Parigi.

È una giornata straordinaria per l'Università di Trieste, che gioisce e si commuove vedendo Parenzan, studente di Scienze Politiche e dell'Amministrazione, salire sul gradino più alto del podio al termine di un torneo perfetto, senza sbavature, in cui non ha concesso neanche un set agli avversari.

L'atleta triestino è stato protagonista di un percorso inarrestabile che lo ha visto anche detronizzare in semifinale il campione paralimpico in carica Seidenfeld e successivamente travolgere in finale il pongista thailandese Thainiyom, davanti a 4500 spettatori.

A 21 anni Matteo realizza con il trionfo paralimpico una sorta di Grande slam del ping pong, dopo essere diventato campione del mondo a Granada nel 2022 e campione europeo a Sheffield nel 2023.

Una storia sportiva fantastica fatta di determinazione e impegno davanti ai quali restiamo ammirati.

In piazzale Europa sventola idealmente la bandiera paralimpica con i tre agitos blu, rosso e verde, simbolo in movimento attorno a un punto centrale che rappresenta lo spirito degli atleti che costantemente ispirano e smuovono il mondo con le loro performance, lottando senza arrendersi alle proprie disabilità.

Questa sera anche la nostra Minerva vuole condividere la gioia e il dolce peso al collo della medaglia d'oro, grazie Matteo per le emozioni che ci hai fatto vivere in queste Paralimpiadi.

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A Parigi lo studente di UniTS ha vinto la medaglia d'oro nel ping pong al termine di un torneo giocato in modo travolgente
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Fidarsi della Scienza: ne parleremo a Sacile con Serena Zacchigna e Massimo Polidoro

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Caffè corretto Scienza. La curiosità rende liberi prosegue con il terzo incontro del suo palinsesto “dal vivo”, dal titolo Fidati della scienza (e degli scienziati) – La fiducia nelle fonti scientifiche nell’epoca della disinformazione.

L’appuntamento, libero e gratuito, si svolgerà presso la Sala Conferenze del Palazzo Ragazzoni, a Sacile venerdì 20 gennaio, dalle 18 alle 20 (Viale Zancanaro, 2 Sacile).

La rassegna, ideata dall’Università di Trieste e finanziata da Regione FVG, prevede un ciclo di cinque incontri con il pubblico in altrettanti comuni del Friuli Venezia Giulia (calendario completo su www.units.it/caffe-corretto-scienza).

Recenti pubblicazioni hanno evidenziato come la pandemia da COVID-19 abbia contribuito ad aumentare la fiducia nella scienza, che non è mai stata così elevata. Eppure, mai come in questo periodo il rapporto di fiducia scienziato-cittadino è stato messo a dura prova.

Fidarsi della scienza vuol dire comprendere e accettare il metodo scientifico: osservare, formulare delle ipotesi, trovare le soluzioni e in seguito rimettere continuamente in dubbio i risultati ottenuti. Come “sfruttare” la consapevolezza e la fiducia acquisita dai cittadini dopo il periodo pandemico? Quali sono le maggiori resistenze da superare?

L’argomento verrà affrontato in un dialogo tra Serena Zacchigna, ricercatrice dell’International Centre for Genetic Engeneering and Biotechnology dell’Area Science Park di Padriciano (Trieste) e docente dell’Università di Trieste, e Massimo Polidoro, segretario nazionale CICAP, scrittore e divulgatore scientifico. Moderatore della serata sarà il giornalista Marco Stabile. L’incontro verrà introdotto dal responsabile scientifico dell’iniziativa Matteo Biasotto, docente dell’Università di Trieste.

Una componente teatrale semiseria a cura di Bonawentura/Teatro Miela di Trieste, con l’attore Adriano Giraldi, favorirà il coinvolgimento del pubblico durante la serata.

 

 

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Venerdì 20 gennaio a Sacile terzo incontro di "Caffè corretto Scienza. La curiosità rende liberi"
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