WWF Italia e UniTS insieme per la lotta all’inquinamento marino Read more about WWF Italia e UniTS insieme per la lotta all’inquinamento marino Immagine pesce_wwf.jpg Data notizia Fri, 07/07/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia WWF Italia ha lanciato un progetto per contrastare l’inquinamento marino causato dalle cassette monouso per il pesce in polistirolo espanso (EPS). L’Università di Trieste è coinvolta con i Proff. Maurizio Fermeglia e Andrea Mio, in collaborazione con l’associazione Mapping LCA. I ricercatori hanno realizzato uno studio per la valutazione comparativa degli impatti generati dall’intero ciclo di vita (Life Cycle Assessment - LCA) di una selezione di imballaggi per pesce fresco, tenendo al contempo in considerazione le esigenze del settore della pesca artigianale. La selezione è stata fatta considerando sia imballaggi già disponibili sul mercato italiano, sia imballaggi innovativi che utilizzano materiali differenti e riciclati. Oltre all’analisi del ciclo di vita, sono state effettuate valutazioni sulla generazione di rifiuti in ambiente marino da parte degli imballaggi presi in considerazione. La soluzione alternativa più sostenibile identificata è costituita da due componenti separabili: una cassetta in legno FSC riutilizzabile con una componente interna costituita da un vassoio monouso in polistirolo estruso (XPS) riciclato (50%) e riciclabile a circuito chiuso. Queste nuove cassette sono in fase di sperimentazione sul territorio nazionale in diverse comunità di pescatori per capire la loro efficacia e praticità lungo tutta la filiera che prevede anche la corretta gestione del fine vita, con il recupero delle cassette e dei vassoi destinati al riciclo. Tutte le attività hanno lo scopo di individuare una soluzione che impatta meno sull’ambiente e riduce la dispersione di rifiuti in mare. Scenario generale Le catene di approvvigionamento dell'industria ittica sono caratterizzate da un’elevata complessità legata al carattere internazionale del comparto. In questo settore, il ruolo degli imballaggi monouso è significativo, tanto che il polistirene espanso (Expanded Polystyrene - EPS) è la forma di imballaggio monouso più comunemente utilizzata per il pesce. Il suo utilizzo porta molti vantaggi (isolamento termico, resistenza meccanica, idoneità al contatto alimentare, costo contenuto), ma anche una serie di svantaggi legati all’origine fossile del materiale e alla frammentazione delle cassette che comporta una dispersione di plastica in natura. L'EPS è uno dei 10 oggetti più comunemente trovati sulle coste e fa parte dei rifiuti marini galleggianti. I tassi di recupero dell'EPS stanno lentamente aumentando, ma sono ancora a un livello relativamente basso (in Italia il riciclo attualmente copre il 7% del materiale che arriva a fine vita). Mostra nel diario Off
Il cordoglio di UniTS per la scomparsa della prof.ssa Francesca Cateni Read more about Il cordoglio di UniTS per la scomparsa della prof.ssa Francesca Cateni Immagine aggiungi_unintestazione_9.png Data notizia Mon, 10/07/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia È mancata prematuramente Francesca Cateni, professoressa associata di Chimica Farmaceutica presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell'Università di Trieste. Laureata a pieni voti a UniTS, aveva preso servizio nel 1990 come ricercatrice presso l’allora Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell'Ateneo giuliano, divenendo poi professoressa associata nel 2006. La prof.ssa Francesca Cateni ha insegnato con continuità nell’ambito della Chimica Farmaceutica, dapprima nei corsi di studio della Facoltà di Farmacia poi del Dipartimento, dove da numerosi anni era titolare dell’insegnamento di Metodologie sintetiche e analitiche in chimica farmaceutica. Ha svolto con passione e dedizione la sua attività didattica, introducendo gli studenti alla sintesi chimica, un campo a lei particolarmente congeniale, dimostrando una notevole forza di volontà e grande amore per la didattica che l’ha spinta a fare lezione anche in condizioni fisiche già compromesse. Fin dall’inizio della sua carriera, Francesca Cateni è stata un’attiva e appassionata studiosa di chimica farmaceutica delle sostanze di origine naturale, con una corposa produzione di lavori scientifici, e nel medesimo ambito di ricerca ha formato numerosi studenti e dottorandi. La sua scomparsa colpisce profondamente tutta la comunità accademica e lascia un vuoto non solo scientifico e didattico, ma soprattutto umano per la cortesia e la disponibilità al dialogo, la pacatezza e la generosità che l'hanno contraddistinta. Abstract La professoressa associata di Chimica Farmaceutica è mancata prematuramente nei giorni scorsi Mostra nel diario Off
Studenti Extra UE: firmato protocollo d’intesa tra Questura e Università di Trieste Read more about Studenti Extra UE: firmato protocollo d’intesa tra Questura e Università di Trieste Immagine whatsapp_image_2023-07-11_at_10.38.23.jpeg Data notizia Tue, 11/07/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia Nella mattinata odierna il Questore Pietro Ostuni e il Rettore dell’Università degli Studi di Trieste Roberto Di Lenarda hanno firmato il protocollo d’intesa tra la Questura e l’Università degli Studi di Trieste. L’accordo di collaborazione, della durata di due anni, è finalizzato ad agevolare l’inserimento nel mondo universitario di studenti, dottorandi, studiosi extra UE che fanno ingresso in Italia per ragioni di studio, ricerca e didattica. I ragazzi beneficeranno di procedure celeri per regolarizzare la loro posizione nella provincia di Trieste e garantire un facile accesso alle informazioni necessarie al buon esito del procedimento. Il risultato sarà una più celere ed efficace integrazione sociale. “Le attività della Questura si concentreranno in particolare sul rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno, anche mediante la sperimentazione e l’adozione di prassi innovative per consentire la riduzione dei tempi di attesa agli sportelli e della durata delle pratiche”, spiega il Questore Ostuni. In dettaglio, sarà creata una casella di posta dedicata appositamente alle comunicazioni relative all’accordo e saranno organizzate nelle sedi della Questura giornate dedicate alle operazioni di raccolta dati e fotosegnalamento necessarie al rilascio dei permessi di soggiorno. “Tutti gli appuntamenti con gli studenti, dottorandi e studiosi saranno presi in collaborazione con gli Uffici di UniTS che forniranno tutte le informazioni e il supporto necessario” – aggiunge il Rettore Di Lenarda – “l’accordo che firmiamo oggi formalizza una sperimentazione attiva già dal 2020 al servizio di tanti giovani in arrivo nel nostro ateneo e migliorerà ulteriormente i servizi e la celerità delle pratiche”. Abstract L'accordo consente di agevolare la regolarizzazione delle posizioni di studenti, dottorandi, studiosi extra UE che fanno ingresso in Italia per ragioni di studio, ricerca e didattica Mostra nel diario Off
Dottorando in Applied Data Science and Artificial Intelligence su Nature Digital Medicine Read more about Dottorando in Applied Data Science and Artificial Intelligence su Nature Digital Medicine Immagine giuffre.jpg Data notizia Thu, 12/10/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia Mauro Giuffrè, dottorando di ricerca in Applied Data Science and Artificial Intelligence e specializzando in Malattie dell’Apparato Digerente all’Università di Trieste, approda sulla prestigiosa rivista Nature Digital Medicine. Nel suo articolo dal titolo Harnessing the power of synthetic data in healthcare: innovation, application, and privacy, Giuffrè, attualmente impegnato all'Università di Yale per un periodo di ricerca nel campo dell'intelligenza artificiale e della bioinformatica, approfondisce il potenziale rivoluzionario e le insidie dei dati sintetici in ambito sanitario. I dati sintetici sono un insieme di informazioni create artificialmente, che mantengono le stesse caratteristiche generali e le strutture dei dati originali (reali), ma senza includere dettagli specifici che potrebbero rivelare informazioni personali o sensibili e, quindi, salvaguardando la privacy. La crescente rilevanza dell'analisi dei dati nella medicina moderna è indiscutibile e Giuffrè evidenzia come le decisioni basate sui dati rappresentino un pilastro dell'innovazione soprattutto nelle analisi predittive. Tuttavia, mentre in settori come la finanza i dati sintetici prosperano, nel campo sanitario si incontrano sfide specifiche. La preoccupazione principale risiede nella rappresentatività di tali dati. La paura, infatti, è che essi possano non riflettere accuratamente le complesse variabilità del mondo reale, portando a conclusioni potenzialmente fuorvianti. Inoltre, i professionisti del settore spesso guardano con sospetto a questi nuovi strumenti, temendo possibili compromissioni in termini di precisione e affidabilità. L’articolo del dott. Giuffrè delinea in definitiva un quadro ottimistico: Applicazioni Reali: I dati sintetici possono supportare l'elaborazione di politiche sanitarie efficaci, garantire una maggiore tutela della privacy dei pazienti e potenziare le analisi predittive, guidando decisioni cliniche informate. Digital Twin: Una delle tecnologie più promettenti, il "digital twin" (gemello digitale), potrebbe beneficiare enormemente dall'uso di dati sintetici, aprendo scenari futuristici nella personalizzazione delle cure. Sfide e Soluzioni: Se da un lato la qualità, il bias e la privacy dei dati rappresentano problemi concreti assieme al rischio di re-identificazione, l’articolo sottolinea il ruolo fondamentale delle agenzie di regolamentazione per promuovere soluzioni come la Differential Privacy e rigide catene di custodia dei dati possano offrire risposte. L'articolo evidenzia, quindi, un'importante dualità: il grandissimo potenziale offerto dall’utilizzo dei dati sintetici e la necessità imperativa di gestirli con cautela e responsabilità, raggiungendo l'equilibrio fondamentale tra processo innovativo ed etica. La pubblicazione di Mauro Giuffrè offe un contributo al dibattito sul tema, che si prospetta nei prossimi anni come uno dei più rilevanti nel panorama della ricerca nelle scienze mediche. Abstract Il dottorando e specializzando UniTS pubblica un contributo sulla prestigiosa rivista sul tema innovativo dell'utilizzo dei dati sintetici in ambito sanitario Mostra nel diario Off
Biomonitoraggio dell'inquinamento ambientale: nasce a Trieste l'associazione internazionale del settore Read more about Biomonitoraggio dell'inquinamento ambientale: nasce a Trieste l'associazione internazionale del settore Immagine progetto_senza_titolo.jpg Data notizia Fri, 13/10/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia L’Università di Trieste è stata in questi giorni protagonista di un evento scientifico internazionale, attraverso il congresso fondativo dell'International Association for Biomonitoring of Environmental Pollution (IABEP), che ha ospitato oltre un centinaio di ricercatori nel campo del biomonitoraggio ambientale provenienti quattordici diversi Paesi, anche extra europei. Il biomonitoraggio ambientale è una disciplina che si basa sull'osservazione degli organismi come vere e proprie sentinelle dei livelli di inquinamento, consentendo di valutare lo stato di salute del pianeta in modo innovativo. L'associazione senza scopo di lucro si dedicherà alla diffusione delle metodiche di biomonitoraggio dell’ambiente e aspira a diventare un punto di riferimento internazionale per le agenzie di protezione ambientale. Trieste è stata scelta come sede per l’atto costitutivo di IABEP, che in riconoscimento del ruolo di riferimento che gli studiosi di UniTS hanno da tempo in questo campo, in particolare nel biomonitoraggio basato sui licheni e nelle acque interne. Durante il congresso, patrocinato anche dal Comune di Trieste e da ARPA FVG, sono stati discussi metodi per la misura di sostanze inquinanti, tra cui microplastiche, mercurio, piombo, ozono e policiclici aromatici. Inoltre, sono state presentate nuove metodologie per la raccolta di campioni biologici utili nella valutazione dell'inquinamento. La standardizzazione delle metodiche è stata anch'essa un tema centrale, con riferimento alle Linee guida sull'uso dei licheni come bioaccumulatori di metalli tossici e alle norme europee per la stima della biodiversità lichenica. Il prof. Mauro Tretiach, docente di Biomonitoraggio ambientale all'Università di Trieste e uno degli ideatori di IABEP, ha sottolineato “l'importanza di comprendere l'impatto dell'inquinamento nelle matrici fondamentali dell'aria, dell'acqua e del suolo, utilizzando organismi viventi come indicatori. Le tecniche di biomonitoraggio forniscono una densità di campionamento che altre discipline spesso non possono garantire, rendendo i risultati più robusti e comprensibili anche per il pubblico non specializzato”. A conclusione del congresso si è svolta una tavola rotonda aperta al pubblico per trattare argomenti di attualità, tra cui la qualità dell'aria e i metodi per caratterizzarla, nonché le implicazioni per la salute pubblica e i processi di de-industrializzazione. Prima presidente di IABEP è stata nominata la prof.ssa Simonetta Giordano, docente di Botanica ambientale e applicata all’Università Federico II di Napoli, mentre nel direttivo siederanno scienziati provenienti da Italia, Serbia, Portogallo e Canada. Abstract Oltre un centinaio di studiosi da 14 Paesi per costituire IABEP, che punta a standardizzare le metodiche di monitoraggio ed essere riferimento per le agenzie di protezione ambientale Mostra nel diario Off
Conflitto in Medio Oriente: UniTS ricorda l'art. 28 della Dichiarazione universale dei Diritti Umani Read more about Conflitto in Medio Oriente: UniTS ricorda l'art. 28 della Dichiarazione universale dei Diritti Umani Immagine bandiera_pace_listata_a_lutto.png Data notizia Fri, 13/10/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia Articolo 28 della Dichiarazione universale dei diritti umani: Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati nella Dichiarazione possano essere pienamente realizzati. Mostra nel diario Off
Nature: studio UniTS apre nuove frontiere nel campo della Fisica della materia Read more about Nature: studio UniTS apre nuove frontiere nel campo della Fisica della materia Immagine fotografia_del_sistema_di_nano_posizionamento_degli_specchi.png Data notizia Wed, 18/10/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia Uno studio condotto dall’Università degli studi di Trieste e pubblicato su Nature dimostra la possibilità di trasformare un sistema da metallo a isolante, inserendo il materiale quantistico in cavità ottiche. Inserire materiali quantistici in cavità ottiche offre una possibilità unica per il controllo delle proprietà collettive della materia: è quanto scoperto dallo studio pubblicato oggi su Nature, condotto dall’Università degli studi di Trieste e dall’Università di Erlangen e dai laboratori di Elettra Sincrotrone Trieste, in collaborazione con l’Helmholtz-Zentrum di Dresda, il CNR-IOM e lo Jožef Stefan Institute di Lubiana. La scoperta apre opportunità ancora del tutto inesplorate per il controllo della termodinamica e delle proprietà di trasporto dei materiali quantistici – in questo caso specifico, il disolfuro di tantalio. Lo studio ha dimostrato che l’inserimento di materiali in cavità ottiche (due specchi perfettamente allineati) che porta ad una modifica dell’ambiente elettromagnetico che li circonda può essere usato per controllare le proprietà dei materiali. Il gruppo di ricercatori ha dimostrato, infatti, che è possibile ottenere una transizione reversibile tra la fase isolante e la fase metallica regolando meccanicamente la posizione degli specchi che circondano il materiale. “La possibilità di decidere della capacità conduttiva di un materiale, con un controllo touchless, potrebbe avere importanti ricadute nella sensoristica di precisione e nell’ambito della computazione quantistica, fornendo potenzialmente un’architettura per leggere e controllare lo stato di un materiale con la luce – spiega Daniele Fausti, professore associato di fisica della materia presso il dipartimento di fisica all’Università degli studi di Trieste e chair di fisica dello stato solido all’università di Erlangen. Abbiamo sviluppato delle ipotesi di ricerca per cui potrebbe essere possibile, attraverso la fisica delle cavità ottiche, controllare altre proprietà dei materiali come ad esempio la superconduttività. Ci sono addirittura delle ipotesi di ricerca per cui inserire materiali in cavità ottiche potrebbe essere il modo per renderli superconduttori a temperature sempre più vicine alla temperatura ambiente. Siamo davvero curiosi di indagare a fondo questa strada nei prossimi anni.” Di grande interesse sia per la ricerca fisica fondamentale che per le applicazioni pratiche in settori quali l’elettronica, lo stoccaggio dell’energia e l’informatica quantistica, i materiali quantistici sono materiali speciali, all’interno dei quali l’interazione tra elettroni, vibrazioni ed eccitazioni magnetiche dà origine a proprietà anomale. Tra questi materiali, è possibile classificare: i superconduttori, che conducono elettricità senza dissipazioni; gli isolanti topologici, che possono essere contemporaneamente isolanti all’interno e conduttori in superficie; i materiali spin liquid, nei quali non si osserva un ordine magnetico fino a temperatura nulla. Questo lavoro dimostra che anche le caratteristiche del campo elettromagnetico che circonda il materiale possono avere un impatto importante sulle proprietà di questi materiali quantistici. Il sistema quantistico studiato dai ricercatori è caratterizzato da una proprietà chiamata charge density wave. Mentre in un materiale convenzionale gli elettroni si distribuiscono uniformemente nello spazio, in un sistema charge density wave, gli elettroni si organizzano in aree eterogenee, alcune con densità di carica maggiore, altre con densità minore, determinando così un trasporto di corrente inconsueto. In particolare, nel sistema scelto per questo esperimento (1T-TaS2) la proprietà charge density wave comporta che a basse temperature il sistema sia isolante – poiché le modulazioni di densità di carica sono fisse nello spazio per interazione con il reticolo cristallino –, mentre al di sopra di una certa temperatura sia metallico. “Se già sapevano che al di sotto di una certa temperatura il materiale diventa isolante, quel che abbiamo scoperto e dimostrato è la possibilità di modificare lo stato attraverso un movimento di specchi non in contatto con il materiale. Lo scenario che emerge dal nostro lavoro è analogo a quello dell’effetto Purcell che, scoperto nella prima metà del secolo scorso, viene considerato uno degli esperimenti fondanti della meccanica quantistica. Purcell e colleghi si erano resi conto nei primi anni ‘40 che mettendo atomi in cavità ottiche (tra due specchi) è possibile controllare a quale velocità questi dissipano energia per emissione di fotoni. I nostri esperimenti ci indicano che un meccanismo simile è rilevante nel nostro campione e che la modifica dello scambio di fotoni tra il materiale ed il mondo esterno, indotta dalla cavità, può influenzare profondamente la termodinamica di materiali di questo tipo”. Mostra nel diario Off
Lezioni AIRCampus: al via il 25 ottobre Read more about Lezioni AIRCampus: al via il 25 ottobre Immagine aircampus.jpg Data notizia Fri, 20/10/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia UniTS entra a far parte di AIRCampus, il progetto dedicato agli studenti universitari per far conoscere ai ragazzi la realtà di AIRC e diffondere consapevolezza del problema “cancro”. Nell’anno accademico 2023/24 l’ateneo organizza 8 lezioni su temi collegati all’attività della Fondazione e, allo stesso tempo, interessanti per gli studenti di vari corsi di studio. Le lezioni sono suddivise in due semestri e saranno ospitate in Corsi di laurea con almeno 40 studenti. Ogni incontro dura circa 2 ore durante le quali prenderanno parola sia l’esperto AIRC (ricercatori, manager, esperti di nonprofit, testimonial), sia il docente UniTS. Un’opportunità unica per gli studenti che potranno approfondire temi in linea con i piani di studio, ascoltando le testimonianze di professionisti con esempi concreti e un approccio alla materia multidisciplinare. I corsi di laurea coinvolti in AIRCampus sono: Medicina e Chirurgia; Odontoiatria e Protesi Dentaria; Economia e gestione aziendale; Fisica; Genomica Funzionale; Scienze della Formazione Primaria; Scientific Computing e le Lauree Magistrali in Ingegneria biomedica e Ingegneria dei materiali. Queste le prime quattro lezioni previste: 25 ottobre ore 15 Aula Venezian | Piazzale Europa 1, Trieste Fake news scientifiche e libertà di manifestazione del pensiero Con Michela Vuga, giornalista scientifica, Paolo Giangaspero UNITS, Gabriele Giacomini UNIUD, Magda Fanzutti UNITS Ospita il docente Mauro Barberis - Studenti: Giurisprudenza/Filosofia del diritto 26 ottobre ore 13.30 Aula 1A | Via Alfonso Valerio 12/2, Trieste Fisiologia e patologia del tumore al seno: da una visione macroscopica ai … microRNA Con Marilena Iorio, ricercatrice AIRC Ospita la docente Vanessa Nicolin - Studenti: Medicina e chirurgia e Odontoiatria/Anatomia umana 8 novembre ore 9 Aula T_A | Via Valerio 4/1, Trieste Le sfide per comunicare scienza e salute sui social network: l’esperienza di Fondazione AIRC Con Asia Moretti, digital content specialist AIRC Ospita la docente Patrizia De Luca - Studenti: Economia e gestione aziendale/Marketing 27 novembre ore 11 Aula da definire Viroterapia oncolitica come vaccinazione agnostica per il glioblastoma Con Paolo Malatesta, ricercatore AIRC Ospitano i docenti Tatiana Da Ros, Sabrina Pricl, Federico Berti, Stephanie Federico – Studenti: Farmacia, CTF, Chimica, Ingegneria biomedica, Ingegneria di processo e dei materiali/Chimica farmaceutica, Chimica bio-organica, Biologia molecolare Calendario lezioni & eventi - AIRC Campus Mostra nel diario Off
Il futuro della logistica in Italia: importante convegno sulla multimodalità all’Università di Trieste Read more about Il futuro della logistica in Italia: importante convegno sulla multimodalità all’Università di Trieste Immagine logistica_quaderno_31_img.jpeg Data notizia Fri, 20/10/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia Il futuro della logistica in italia: Sostenibilità, efficienza e innovazione al centro dell'agenda del Freight Leaders Council Importante convegno sulla multimodalità si è svolto il 19 ottobre all’Università di Trieste Una logistica efficace e sostenibile è fondamentale per migliorare la competitività del sistema produttivo italiano, in cui le esportazioni rappresentano il 30% del PIL. Pertanto, diventa cruciale non solo recuperarne l'efficienza, ma farlo seguendo percorsi di sostenibilità e resilienza. In questo contesto, il "Quaderno numero 31" dell’associazione Freight Leaders Council (FLC), “Multimodalità: più efficienza, meno costi, maggiore velocità di consegna”, presentato ieri pomeriggio nel corso del convegno che si è tenuto presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche del Linguaggio, dell’ Interpretazione e della Traduzione dell’Università di Trieste, propone un approccio innovativo, basato sul concetto di "seamless freight transport system", che coinvolge tutte le componenti dell'ecosistema logistico, andando oltre il semplice trasporto di merci o il mezzo di trasporto. “L’esempio virtuoso del Porto di Trieste, già oggi primo porto ferroviario d’Italia e che mira a raggiungere entro pochi anni una capacità di 25.000 treni/anno, dimostra come l’intermodalità possa rappresentare un modello competitivo che può e deve essere replicato su scala nazionale – ha commentato Massimo Campailla, Professore di Diritto della Navigazione e dei Trasporti all’ Università di Trieste –. Inoltre il luogo comune secondo cui le maggiori resistenze al riequilibrio modale sarebbero da imputare alle imprese autotrasporto potrebbe rivelarsi infondato: la oramai cronica carenza di autisti e le difficili condizioni in cui spesso questi si trovano ad operare lasciano sperare che il trasporto stradale di merci possa trovare conveniente ricercare un punto di equilibrio sinergico con l’intermodalità ferro/gomma.” Al convegno, aperto dai saluti del Direttore IUSLIT dell’Università di Trieste, Gian Paolo Dolso, hanno partecipato, oltre al prof. Massimo Campailla e a Massimo Marciani, presidente del Freight Leaders Council: Alessandro Albertini, Presidente ANAMA - Zeno D’Agostino, Presidente ESPO - Sabrina De Filippis, AD Mercitalia Logistics - Armando de Girolamo, Presidente Assoferr - Alberto Milotti, Vice-Presidente Europlatform - Umberto Ruggerone, Presidente Assologistica - Nicola Zaccheo, Presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART). Lo studio evidenzia che il trasporto su strada rappresenta l'87,8% del totale del trasporto merci terrestre in Italia, ma ciò comporta un significativo impatto ambientale. Per ridurre le emissioni di CO2 e affrontare questa sfida, sono necessari cambiamenti sostanziali. Le politiche europee di shift modale, promuovendo il trasferimento delle merci su ferrovia e mare, possono contribuire significativamente a questa trasformazione. Tuttavia, è essenziale riflettere sulla tempistica e l'efficacia delle politiche europee per la decarbonizzazione del settore, concentrandosi su azioni concrete come l'aumento della capacità delle infrastrutture esistenti e la promozione dell'intermodalità. Inoltre, migliorare l'integrazione tra le diverse modalità di trasporto, utilizzando strumenti informatici e di intelligenza artificiale, può contribuire al riequilibrio modale e alla riduzione delle emissioni di CO2. La sostenibilità ambientale è una priorità, promossa in Italia da incentivi come Marebonus e Ferrobonus, ma è necessario un approccio più focalizzato e migliorato per massimizzare i risultati positivi. È possibile scaricare il Quaderno 31 all’indirizzo https://www.freightleaders.org/i-quaderni/ L’innovazione, la sostenibilità e l’efficienza nella logistica sono stati anche i temi al centro della visita, organizzata per i soci del Freight Leaders Council (FLC), al Porto di Trieste, all’Innovation Hub di BAT e all’Interporto di Trieste: questo svolge un ruolo chiave nella promozione della multimodalità e della sostenibilità della logistica nazionale e internazionale e funge da gateway per i flussi commerciali tra l'Europa centrale, l'Europa orientale e il Mediterraneo. La visita ha permesso di apprezzare da vicino le infrastrutture e le soluzioni logistiche innovative offerte dalla struttura. Il convegno è stato organizzato da Freight Leaders Council e Università degli studi di Trieste, con la partecipazione di Trieste Trasporti SpA. Mostra nel diario Off
Roman Vuerich, dottorando UniTS, vince premio Fondazione Eni Read more about Roman Vuerich, dottorando UniTS, vince premio Fondazione Eni Immagine progetto_senza_titolo_22.jpg Data notizia Mon, 23/10/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia Roman Vuerich, dottorando in biomedicina molecolare a UniTS, ha vinto un prestigioso premio di ricerca per l'innovazione nel campo delle malattie infettive. Il Comitato per la Salute della Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM), istituto di ricerca internazionale leader nello studio dello sviluppo sostenibile e della governance globale, ha premiato il lavoro di Roman sulla salvaguardia della salute in relazione alle attività industriali nel settore energetico. "La mia candidatura comprendeva diversi temi incentrati sulla sostenibilità ambientale, la salute, la prevenzione delle malattie e l'energia" spiega Roman, che è affiliato all'ICGEB e all'Università di Trieste, "mi sono candidato con il tema Next-generation air purification with K-air Laser: una tecnologia laser innovativa per la gestione delle malattie infettive emergenti e la salvaguardia dalle future pandemie". Mostra nel diario Off