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Al via il progetto INTERREG Italia-Croazia “TransH2”

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Ha preso il via il progetto INTERREG Italia-Croazia “TransH2”, di cui il Dipartimento di Ingegneria e Architettura (DIA) dell’Università di Trieste è partner: si occuperà dell’impiego dell’idrogeno come vettore energetico per la propulsione di navi nel traffico marittimo dell’Adriatico settentrionale.

Nell'ambito di TransH2, l’unità operativa del DIA svilupperà l'analisi dei collegamenti marittimi per viaggiatori a corto raggio sotto il profilo della mobilità e della possibile riduzione degli impatti ambientali grazie all’utilizzo dell'idrogeno. Saranno poi selezionati alcuni collegamenti pilota, interregionali e transfrontalieri, rispetto cui studiare e valutare diverse soluzioni operative che implementino questa tecnologia.

Guidato dall’Università di Fiume, Facoltà di Studi Marittimi, il progetto coinvolge oltre a UniTS anche Croatian Chamber of Economy, Zadar County Development Agency ZADRA NOVA, Urbanex Ltd., Maritime Technology Cluster FVG S.c.ar.l., Navalprogetti Srl e Start Romagna S.p.A.

In generale, TransH2 è incentrato sullo sviluppo di soluzioni innovative per il trasporto marittimo, comprese le navi alimentate a idrogeno e le relative infrastrutture di rifornimento nei porti, per raggiungere l'obiettivo di rendere pronte per il mercato navi a emissioni zero entro il 2030 (previsto dalla Strategia Europea per la Mobilità Sostenibile).

Le principali attività del progetto comprendono la ricerca e l'analisi delle opzioni per rendere più ecologici i collegamenti di trasporto marittimo attraverso l'introduzione di soluzioni di trasporto a idrogeno in aree pilota, lo sviluppo di progetti innovativi di navi - passeggeri a idrogeno per il traffico locale e transfrontaliero (proof-of-concept) e la preparazione di casi di studio con una fattibilità completa.

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Studierà soluzioni innovative per il trasporto marittimo con l'utilizzo dell'idrogeno
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Confini e migrazione: inaugurata la mostra itinerante “Il giardino degli (In)visibili”

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La mostra itinerante “Il giardino degli (In)visibili” è stata inaugurata ed è aperta a tutti gli interessati negli spazi del Comune di Hrpelje – Kozina, in Slovenia. Dal 15 marzo sarà a Capodistria e a maggio a Trieste per proseguire poi per Ginevra. 

Il progetto è parte di una ricerca antropologica sul tema delle migrazioni realizzata dall’Università del Litorale di Capodistria e dall’Università degli Studi di Trieste, nell’ambito delle attività di T4E -  Transform4EuropeAlliance.

In uno scambio transfrontaliero, docenti, studenti e studentesse hanno percorso i confini tra Croazia, Slovenia e Italia dove hanno trovato e raccolto oggetti lasciati dai migranti nei boschi o ai margini dei centri abitati. Queste cose vengono abbandonate dopo un lungo e difficile percorso fatto a piedi da persone provenienti da vari contesti dell’Asia e dell’Africa. Sono oggetti di uso comune per mangiare, dormire, coprirsi, curarsi, ma anche reperti che raccontano della sfera intima e spirituale. Spogliarsi di queste cose e abbandonarle testimonia il passaggio verso una nuova tappa della vita, un segno di rinascita.

Questi cumuli di cose dismesse ai margini dei boschi o ai cigli delle strade che ignoriamo o che trattiamo come immondizia ci proiettano in una questione politica e morale fondamentale dei nostri tempi. Solo una piccola parte di questi oggetti è stata selezionata per allestire “Nel giardino degli (In)visibili”, una mostra itinerante che è segno di una presenza e che stimola ad un incontro tra chi attraversa le frontiere e chi vi abita. E che ci pone una domanda fondamentale. Cosa (non) vogliamo vedere?

 

CREDITS

Coordination

Roberta Altin

Katja Hrobat Virloget

Concept & scientific team

Roberta Altin

Katja Hrobat Virloget

Alessandro Monsutti

Giuseppe Grimaldi 

Gathering and collection of exhibits

Students of the Border Archive (cultural anthropology course, Dep. Humanities University of Trieste)

Students of Faculty of Humanities University of Primorska: Monika Cergolj, Kristina Kovačić, Michał Saczuk

Friends and voluntaries 

Creative Project and exhibition

Federico Barile AltreMenti

Rino Lombardi

Photographs: Angela Tozzi Ins, Katja Hrobat Virloget

Communication: 

Communication and External Relations Staff University of Primorska & University of Trieste

Sponsor:

T4E Transform4EuropeAlliance

University of Primorska, UP Faculty of Humanities 

Department of Humanities – University of Trieste

Graduate Institute of International and Development Studies, Geneva

ARIS (Slovenian Research and Innovation Agency) projects: J6-50198 Etnography of Silence(s), J6-2578 Urban Futures: Imagining and Activating Possibilities in Unsettled Times  

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Aperta a tutti gli interessati negli spazi del Comune di Hrpelje – Kozina, Slovenia
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Scopri gli eventi UniTS per la Giornata Nazionale delle Università!

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Tutto ciò che impariamo serve ad essere anche solo un po’ più felici?

UniTS pensa di sì! Il 20 marzo si celebra la prima Giornata Nazionale delle Università che non a caso coincide con quella Internazionale della Felicità.

Il tema proposto da CRUI è “Università svelate” e noi siamo entusiasti di condividere, non solo con gli studenti, il nostro patrimonio scientifico e culturale.

La Giornata ricade anche all’interno della Settimana della Minerva, dedicata alla celebrazione del sapere e dell'istruzione. La Minerva è il simbolo del nostro Ateneo: la statua stilizzata del Mascherini in Piazzale Europa accoglie ogni giorno la comunità UniTS.

Questi gli appuntamenti da non perdere:

- Lectio Magistralis di Daniel Kammen a “Powering the Just Transition” 

Il 20 Marzo, Giornata nazionale delle Università, il Centro Interdipartimentale per l'Energia, l'Ambiente e i Trasporti "Giacomo Ciamician", in collaborazione con il Collegio Universitario di Merito Luciano Fonda, organizza Powering the Just Transition

Ospite d’accezione Daniel Kammen, docente dell'Università di Berkeley e tra i principali esperti mondiali sul tema della transizione energetica. Durante la sua lectio magistralis descriverà gli step di passaggio verso economie decarbonizzate.  

Nella sua carriera, Kammen ha pubblicato più di 450 articoli scientifici ed è stato consulente dello Stato della California, del governo federale degli Stati Uniti e ha guidato la commissione tecnica per le energie rinnovabili e l'efficienza energetica della Banca Mondiale.

PROGRAMMA

- MOVIEUNITS  

Fino al 26 giugno 2024 sarà aperta a tutti “MOVIEUNITS”, la rassegna cinematografica itinerante e gratuita che offre la visione di film in location diverse a Trieste, con due appuntamenti speciali anche a Gorizia e Portogruaro.

Il 20 marzo, alle 20.30 all’Auditorium del Museo Revoltella, è in programma “Lei” di Spike Jonze, in versione originale sottotitolata in italiano. 

Theodore (Joaquin Phoenix) è un impiegato di una compagnia che attraverso internet scrive lettere personali per conto di altri, un lavoro grottesco che esegue con grande abilità e a tratti con passione. Tuttavia, da quando si è lasciato con la ragazza che aveva sposato, non riesce a rifarsi una vita, pensa sempre a lei e si rifiuta di firmare le carte del divorzio. Quando una nuova generazione di sistemi operativi, animati da un’intelligenza artificiale sorprendentemente “umana”, arriva sul mercato, Theodore comincia a sviluppare con essa, che si chiama Samantha (Scarlett Johansson), una relazione complessa oltre ogni immaginazione.

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- MOSTRA “1924 – 2024. Un secolo di storia dell’Università degli Studi di Trieste. Immagini e documenti”

Allestita al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto, l’esposizione multi-documentale rievoca i momenti e i personaggi salienti del secolo universitario di Trieste. Aperto al pubblico fino al 1º settembre 2024, il percorso espositivo propone un racconto tra storia, architettura e arte e si sviluppa su quattro sezioni distinte: quella storica, architettonica, audiovisiva e artistica.

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- Giornate FAI di Primavera

Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera: la sede centrale UniTS è nel programma di Trieste!

La visita, a cura del Gruppo FAI Giovani di Trieste, non necessita di prenotazione e si snoderà negli spazi esterni e interni del caratteristico edificio a forma di “H”. Il percorso toccherà la mostra “I miei pùpoli: Gaetano Kanizsa scienziato e artista”, la Pinacoteca del Rettorato e le opere di #SBLAD  Shine Bright Like A Diamond, il progetto che fotografa l’attuale panorama artistico emergente e amplia il patrimonio di opere dell’Università.

ORARI: sabato 23 e domenica 24 marzo dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo turno alle 17.00). Turni in partenza ogni 30 minuti. Durata totale della visita 1 ora circa.

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Si celebra per la prima volta il 20 marzo 2024
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Cento anni di storia in mostra: l'Università di Trieste si racconta con opere d'arte, immagini d'epoca e un film ritrovato

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L’Università degli studi di Trieste e il Comune di Trieste inaugurano oggi al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto una mostra multi-documentale che rievoca i momenti e i personaggi salienti del secolo universitario di Trieste. La mostra sarà aperta al pubblico dal 15 marzo al 1º settembre 2024.

 CATALOGO MOSTRA  

In occasione delle celebrazioni per il Centenario dell’Ateneo, l’Università degli Studi di Trieste e il Comune di Trieste inaugurano al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto la mostra “1924 – 2024. Un secolo di storia dell’Università degli Studi di Trieste. Immagini e documenti”. Proposta e coordinata dallo SMATS - Sistema Museale di Ateneo, l’esposizione è realizzata con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Con questa mostra – dichiara l’assessore comunale Giorgio Rossiprosegue la nuova stagione espositiva del Bastione Fiorito, curata dal conservatore del Castello di San Giusto. Una stagione espositiva iniziata lo scorso settembre e volta ad esplorare in vari modi la storia e le eccellenze di Trieste. La rassegna che si inaugura oggi, celebrando il Centenario dell’Ateneo triestino, suggella sul colle capitolino la fruttuosa collaborazione tra l’Università di Trieste e il Comune di Trieste”.

I visitatori dell’esposizione avranno la chiara percezione del patrimonio storico, architettonico e culturale di cui siamo fieri custodi – afferma il rettore Roberto Di Lenarda – Molti avranno la possibilità di riconoscersi e viaggiare attraverso scorci del passato e scoprire aneddoti e aspetti forse ancora poco conosciuti del nostro ateneo”.

“Con la mostra l’Università intende collocarsi nel cuore della vicenda culturale ed economica della città, per rafforzarne il legame fino a far diventare Trieste città universitaria, aprendosi così al vorticoso cambiamento dei linguaggi, della ricerca, delle interconnessioni tra formazione e mondo del lavoro di cui siamo tutti protagonisti e partecipi” - spiega Tullia Catalan, curatrice dell’esposizione e professoressa associata di storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste.

Il coordinamento generale della mostra è stato seguito da Anna Krekic, conservatore del Castello di San Giusto, e Laura Sartori, coordinatrice attività Centenario.

In un racconto tra storia, architettura e arte, il percorso espositivo – allestito da Lorenzo Michelli – si sviluppa su quattro sezioni distinte, in un bilanciamento tra fonti storiche e rimandi estetici.

La prima sezione storica, a cura di Tullia Catalan e Lorenzo Ielen, ripercorre la storia dei cento anni dell’Ateneo triestino attraverso una selezione di immagini, documenti e video tratti dall’Archivio Storico dell’Università e da numerosi archivi pubblici e privati, locali e regionali.

Coinvolto in una prima fase nelle delicate vicissitudini derivanti dai conflitti su un confine conteso e poi interessato dalle trasformazioni culturali e sociologiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, l’Ateneo ha trovato una sua collocazione nell’apertura internazionale, specialmente nell’ambito della ricerca e delle discipline tecnico-scientifiche, oggi eccellenza dell’offerta formativa dell’Università.

La seconda sezione architettonica, a cura di Paolo Nicoloso e Marko Pogacnik, è incentrata sulla progettazione nel 1938 del corpo centrale dell’ateneo, edificio con spiccati rimandi simbolici. Illustrata attraverso i disegni tecnici dell’epoca e alcune immagini, la sezione restituisce tutta la complessità e la ricchezza delle soluzioni studiate dai progettisti. Il programma iconografico iniziale, epurato dei riferimenti al regime fascista nel dopoguerra, vanta oggi la celebre Minerva, diventata negli anni il simbolo più riconoscibile dell’ateneo, costruita nel 1956 dallo scultore Marcello Mascherini, e due giganteschi rilievi sulle testate degli avancorpi.

La terza sezione, a cura di Massimiliano Spanu e Daniele Terzoli, dedicata all’audiovisivo, espande ulteriormente i contenuti attraverso la proiezione di preziosi documentari e un filmato. Spicca per importanza e bellezza il film ritrovato – e così restituito alla storia del cinema italiano – Pagine d’Università, un Ferraniacolor (procedimento di cinematografia a colori sviluppato in Italia dalla Ferrania) del 1956 a firma di Anna Gruber, attrice e regista, sceneggiatrice e scrittrice triestina di fama internazionale, commissionato dal Centro Universitario Cinematografico. La pellicola è stata ritrovata nella Biblioteca Civica A. Hortis - Archivio Diplomatico e Fondi Archivistici.

Gli altri filmati visibili nella mostra sono tratti dall’Archivio Storico Istituto Luce e da La Cineteca del Friuli – Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia. Le ricerche archivistiche sono state effettuate con la collaborazione del centro ricerche La Cappella Underground.

La quarta e ultima sezione, a cura di Massimo Degrassi e Lorenzo Michelli, dedicata alla storia dell’arte, include una selezione di opere – oggi conservate nella Pinacoteca del Rettorato – presentate nel 1953 all’interno dell’Esposizione Nazionale di pittura italiana contemporanea allestita presso l’Ateneo tergestino. La parte finale del percorso espositivo propone, infine, una selezione delle opere donate all’Ateneo da trentacinque, tra artisti e collezionisti, in occasione di questo Centenario, già in parte illustrate nella manifestazione “A Trieste mi piaceva arrivare”, lo scorso 20 dicembre 2023.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 15 marzo al 1º settembre 2024. Dall’inaugurazione e fino al 31 marzo sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 17.00; dal 1º aprile al 1º settembre tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00.

La visita della mostra è inclusa nel biglietto di ingresso al Castello di San Giusto (intero 6 euro; ridotto 4 euro).

Info: Castello di San Giusto   

 

 

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Mostra multi-documentale al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto
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Immagini d'epoca

Uno scrittore triestino di lingua spagnola: inaugurata la mostra dedicata a Juan Octavio Prenz

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È stata inaugurata oggi, nelle sale espositive della Biblioteca Statale “Stelio Crise”, la mostra “Juan Octavio Prenz. 1932- 2019. Uno scrittore triestino di lingua spagnola”, dedicata al poeta, narratore, saggista e traduttore che insegnò per quasi trent'anni Letteratura Spagnola all'Università di Trieste.

Argentino di origine istriana, Prenz è stato un autentico protagonista della cultura del Novecento, dai suoi esordi in Argentina come scrittore, insegnante e professore universitario, al suo trasferimento in Europa dopo l’avvento della dittatura di Videla, dove si spese nell'insegnamento della Letteratura Spagnola e Latinoamericana presso gli atenei di Belgrado, Lubiana, Venezia e Trieste.  

Tra i molti riconoscimenti ricevuti nel corso sua lunga attività letteraria, nel 2019 a Prenz fu assegnato il prestigioso Premio Internazionale Nonino.

La mostra, organizzata dall’Associazione Archivio e Centro di documentazione della Cultura Regionale e dalla Biblioteca Statale “Stelio Crise” di Trieste, con il patrocinio del Dipartimento di Studi Umanistici di UniTS e del PEN Trieste Aps, illustra il percorso compiuto da Juan Octavio Prenz come poeta e narratore, oltre a quello di traduttore dallo spagnolo nelle lingue slave e dalle stesse in spagnolo. 

Attraverso la sua produzione letteraria vengono considerati anche i rapporti con alcuni importanti scrittori, da Miguel Angel Asturias a Pablo Neruda, da Jorge Luis Borges a Günter Grass e Claudio Magris, che lo definì un «mitteleuropeo latinoamericano».

La mostra, che rimarrà aperta fino al 26 aprile, presenta appunti personali manoscritti, dattiloscritti, lettere, edizioni delle diverse opere, fotografie, ritratti e oggetti appartenuti allo scrittore. Sarà visitabile da lunedì a giovedì in orario 9 - 18 e i venerdì dalle 9 alle 13, con ingresso libero; non accessibile il sabato e nei giorni festivi.

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La Biblioteca Crise espone fino al 26 aprile documenti, libri e ritratti appartenuti al celebre autore che fu docente di UniTS
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Bus per UniTS: nuovi orari del 17/ e servizio notturno ampliato

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Orari della linea 17/ più “a misura di studente” e potenziamento del servizio notturno di Tpl FVG.

Sono le due importanti novità frutto della collaborazione tra UniTS e Trieste Trasporti che migliorano in maniera sensibile il servizio per l’utenza universitaria.

“La modifica dell’orario del 17/ è stata oggetto della tesi di laurea in Ingegneria Civile e Ambientale della studentessa UniTS Chiara Capraro – spiega Giovanni Longo, Mobility Manager di ateneo – la sua proposta è stata inclusa nel piano di spostamenti casa - lavoro di UniTS e ora, grazie a Trieste Trasporti, è diventata una realtà al servizio di tutti gli studenti”.

Ecco le novità in dettaglio:

Collegamenti con Piazzale Europa: i nuovi orari della linea 17/

Sono stati modificati gli orari della linea 17/ che collega piazza della Libertà (stazione FS) con piazzale Europa. Si raccomanda agli studenti di utilizzare prioritariamente le linee 17 e 17/ per raggiungere l’ateneo, lasciando possibilmente le linee 51 e 51/ a disposizione del personale e dei ricercatori diretti nei due campus di Basovizza e Padriciano di Area Science Park.

Si allarga il perimetro del servizio notturno di Tpl Fvg

Si allarga dall’8 marzo, come richiesto da tanti studenti, il perimetro del servizio di autobus a chiamata notturna promosso da Tpl Fvg e Trieste Trasporti in collaborazione con l’Università. Altre 28 fermate si aggiungono a quelle già attive dallo scorso luglio: da Valmaura a via Baiamonti, da viale Ippodromo a piazza Perugino, da San Giacomo a via Rossetti e piazza dell’Ospitale. Il servizio è attivo ogni mercoledì, venerdì e sabato dalle 22:00 alle 4:00. Per utilizzare il servizio è necessario scaricare l'app TSonDemand, disponibile per Android e iOS. L’app consente di prenotare le corse indicando la fermata di partenza, quella di destinazione e l'orario di interesse. Anche il biglietto si acquista direttamente in app al momento della prenotazione, con carta di credito, Paypal e, da qualche giorno, anche con carta di credito prepagata o ricaricabile. L’importo viene scalato nel momento in cui si sale a bordo dell'autobus e si comunica il proprio nome al conducente. Ciascun passeggero può prenotare per sé e per altre 19 persone. È possibile prenotare il servizio a partire da 14 giorni prima della corsa, ma la prenotazione può avvenire anche in tempo reale: prima si prenota e maggiori sono le possibilità che la corsa sia disponibile all'orario richiesto.

 

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Sono le due novità frutto della collaborazione tra UniTS e Trieste Trasporti che migliorano il servizio per l’utenza universitaria
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8 marzo. Donne e Meccanica: i dati FVG

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La Giornata internazionale della donna celebra i progressi in ambito economico, politico e culturale raggiunti dalle donne in tutto il mondo. UniTS, in occasione dell’8 marzo, accende i riflettori sulla presenza femminile nel mondo della meccanica, settore tradizionalmente visto come “maschile”. 

Nel corso dell’incontro “Imprenditrici e Manager nel Mondo della Meccanica” del ciclo “Donne e lavoro”, organizzato dal Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche di UniTS – DEAMS e Aidda in collaborazione con MIB Trieste School of Management, è stata presentata un’analisi approfondita della presenza femminile nel settore metalmeccanico in FVG. 

I dati forniti da Rubina Romanello, docente di Economia e Gestione delle Imprese al DEAMS, e da Lucia Parussini, docente di Macchine a Fluido del Dipartimento di Ingegneria e Architettura - DIA, hanno evidenziato un incremento del 70% delle donne avviate nel settore metalmeccanico nella regione FVG tra il 2020 e il 2022. Tuttavia, è emerso che la maggioranza di queste donne (il 60%) ricopre principalmente ruoli amministrativi o operativi. Inoltre, solo il 10% delle imprese metalmeccaniche in FVG è a conduzione femminile. Anche a livello nazionale si è discusso della predominanza di board completamente maschili: solo il 17,6% delle imprese ha un board composto dal 50%, o più, da donne.

Nel campo dell'educazione è stato notato che, nonostante una crescita nell'iscrizione di donne alle lauree triennali e magistrali in Ingegneria meccanica, la percentuale complessiva rimane ancora bassa, poco più del 20% del totale, con una conseguente sottorappresentazione significativa nel corpo docente universitario. 

 

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Evidenziato un incremento del 70% della presenza di donne nel settore metalmeccanico in FVG
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UniTS in Groenlandia con il progetto LOGS del CNR

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Anche UniTS partecipa al progetto LOGS dell’Istituto di Scienze Polari del CNR. L’obiettivo è raccogliere dati sui ghiacciai dell’area montuosa di Aqqutikitsoq in Groenlandia

Coinvolti nella campagna di misurazioni sul campo appena avviata Renato R. Colucci, docente di Glaciologia a UniTS e Ricercatore dell’Istituto di Scienze Polari del CNR, ed Emanuele Forte, docente di geofisica del Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze di UniTS.

I due ricercatori, utilizzando il Ground Penetrating Radar, valuteranno spessore e volume di alcuni dei circa 100 ghiacciai quasi sconosciuti nella zona montuosa di Aqqutikitsoq, vicino alla cittadina di Sisimiut (costa occidentale della Groenlandia). Quest'area è importante per la comunità locale per diversi motivi. In primo luogo, i ghiacciai forniscono il deflusso estivo per la centrale idroelettrica di Sisimiut. La loro evoluzione avrà un impatto diretto sull'efficienza della produzione energetica della città. In secondo luogo, le montagne di Aqqutikitsoq sono un'area ricreativa popolare e il comune ha dato in concessione lo sviluppo di attività turistiche. In questo contesto, la comunità ha bisogno di una valutazione dei rischi legati a crepacci e insorgenza di valanghe nell'area e dei loro eventuali cambiamenti futuri. Il progetto ha anche l'ambizione di creare le basi per un nuovo sito di monitoraggio a lungo termine su un ghiacciaio sulla costa occidentale della Groenlandia.

Nel corso della missione, il prof. Colucci presiederà anche un workshop organizzato nella Stazione Artica della DTU (Università Tecnica di Copenaghen) a Sisimiut assieme alla Greenland Winter Warning Association. Il tema sarà la sicurezza delle rotte con le motoslitte in aree altamente crepacciate. Sarà organizzata inoltre una serata divulgativa per la popolazione locale per illustrare le attività scientifiche in corso.

Nella foto: Emanuele Forte e Renato R. Colucci

 

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L'obiettivo è raccogliere dati sui ghiacciai dell’area montuosa di Aqqutikitsoq
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Firmato accordo di collaborazione con l'Università di Panama

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L’università di Trieste e quella di Panama insieme per i prossimi 6 anni per organizzare attività accademiche, progetti didattici, di formazione specializzata e di ricerca congiunti nelle discipline di reciproco interesse. 

In dettaglio, le attività previste sono lo scambio di insegnanti, la mobilità di studenti, la condivisione di pubblicazioni e materiali di ricerca, la realizzazione di progetti comuni relativi a insegnamento, formazione degli insegnanti e ricerca. Saranno implementati anche programmi di laurea congiunti o in collaborazione e varie opportunità di studio e approfondimento per laureati e laureandi.

La firma dell’accordo arriva nel corso della visita istituzionale di una delegazione di UNITS formata dal Prorettore Valter Sergo, dal Delegato rettorale alla Ricerca Alessandro Baraldi e dal direttore del Dipartimento di Fisica Giovanni Comelli, riconosciuto dipartimento di eccellenza dal MUR.

L’occasione per la visita della delegazione del nostro ateneo è stato l’invito rivolto dall’università di Panama a partecipare alla “Escuela International de verano”. Il prorettore ha tenuto la lezione inaugurale dal titolo “L’impatto della scienza nel mondo attuale” anche alla presenza dell’ambasciatore d’Italia a Panama Fabrizio Nicoletti, che si è attivamente adoperato per giungere alla firma dell’accordo. 

Nella foto, la delegazione UniTS accolta a Panama dall'ambasciatore d'Italia Fabrizio Nicoletti (quarto da sinistra), da Elisabetta Gregoric, PhD, Project Manager TLQS - The Laboratory on Quantitative sustainability (seconda da destra) e dal vice rettore dell'Università di Panama Ricardo Him Chi (ultimo a destra).

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I due atenei insieme per i prossimi 6 anni per organizzare attività accademiche, progetti didattici, di formazione specializzata e ricerca
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Addio a Maurizio Fermeglia: il commosso ricordo di UniTS

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Il 25 febbraio è mancato prematuramente per un malore che lo ha colto durante un’escursione in Val Rosandra Maurizio Fermeglia, professore ordinario di Principi di ingegneria chimica al Dipartimento di Ingegneria e Architettura, già Rettore del nostro Ateneo.

Maurizio Fermeglia, che avrebbe compiuto 69 anni in ottobre, viene universalmente ricordato come un uomo eccezionalmente eclettico, che ha saputo eccellere e lasciare una traccia importante non solo nell’ambiente accademico, ma in tutti gli ambiti in cui si è cimentato.

Laureatosi in Ingegneria Chimica all’Università di Trieste nel 1979, a cavallo del 1980-81 svolge ricerca presso la Technical University of Denmanrk, Lyngby. Ritorna poi nella nostra Università nel 1983 come ricercatore, diventando poi professore associato nel 1992 e professore ordinario nel 2002.

Oltre alla carica di Rettore dal 2013 al 2019, il professor Fermeglia ha servito in numerosi ruoli dirigenziali all’Università di Trieste, tra cui direttore di Dipartimento e direttore della Scuola di Dottorato in nanotecnologie. Ha ricoperto inoltre vari incarichi in ambito nazionale, tra cui recentemente quello di coordinatore nazionale del gruppo di principi di ingegneria chimica, nonché quello di presidente della commissione di Abilitazione Scientifica Nazionale per il suo gruppo concorsuale.

La sua attività scientifica è stata molto prolifica e varia, testimoniata dagli oltre 250 articoli pubblicati in riviste peer-reviewed internazionali, dalle oltre 200 presentazioni (tra cui decine di invited, plenary e keynote) in contesto internazionale, dalla gestione come principal investigator di numerosi progetti nazionali ed europei. I principali ambiti della sua ricerca hanno riguardato in passato lo studio sperimentale sui diagrammi di fase e sulle proprietà di trasporto, lo studio teorico di aspetti termodinamici dell’ingegneria chimica, l’ingegneria di processo e lo studio dei nanomateriali, ma si è occupato anche di basi di dati e di reti informatiche. Nell’ultimo ventennio ha poi contribuito a sviluppare, con il suo lavoro e la sua visione, il campo della modellazione molecolare multiscala. In anni più recenti si è occupato di Life Cycle Assessment, introducendo l’idea innovativa di integrare e migliorare i dati necessari per tale tecnica utilizzando la modellazione.

Tutta la sua carriera scientifica è stata ispirata e attraversata dalla passione per i temi della sostenibilità, con particolare attenzione alla sostenibilità dei processi e dei sistemi nell’ambito della transizione energetica. In questo contesto, oltre a condurre attività di ricerca in senso stretto, è stato anche consulente per le agenzie delle Nazioni Unite UNIDO e UNEP.

Il professor Fermeglia è stato un appassionato e stimatissimo docente in vari insegnamenti nell’ambito dell’ingegneria chimica, contribuendo a formare diverse generazioni di professionisti e sempre propugnando l’importanza di un approccio interdisciplinare alla formazione per affrontare le sfide future dell’umanità. Ha condotto inoltre una vastissima e apprezzatissima attività di comunicazione e divulgazione scientifica, primariamente nell’ambito della sostenibilità, con decine di interventi, seminari e conferenze dedicate al grande pubblico e sempre caratterizzate da originalità e visione. Nel 2010 fonda la Scuola Estiva sull’Energia, successivamente dedicata al “suo eroe” Giacomo Ciamician, il chimico triestino che già all’inizio del ventesimo secolo teorizzava l’uso del sole per uno sviluppo sostenibile della nostra società.

Soprattutto su queste tematiche, Maurizio Fermeglia è stato molto attivo su vari fronti dell’impegno civico, anche nel suo ruolo di delegato regionale del WWF, spinto dall’idea di utilizzare le proprie competenze accademiche al servizio della comunità.

Il professor Fermeglia è mancato mentre camminava su un sentiero della Val Rosandra. Per lui, triestino di nascita, la “Valle” era la montagna di casa, quella montagna che è stata la sua grande passione al di fuori dell’accademia. Lo spirito e la disciplina associati alla pratica delle attività di montagna spesso permeavano la sua quotidianità accademica. Alpinista e sci-alpinista, accademico del CAI, era stato istruttore di queste discipline e aveva partecipato a varie spedizioni alpinistiche anche extra-europee. Era stato inoltre capostazione della stazione di Trieste del Soccorso Alpino, dimostrando ancora una volta il desiderio di mettere le proprie capacità e conoscenze al servizio del prossimo. Forse è questa la lezione più importante che il professor Fermeglia, nel lasciare su quel sentiero questo grande vuoto nella comunità accademica e non solo, ci ha trasmesso.

La comunità UniTS si stringe con calore attorno alla moglie e ai figli di Maurizio.

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Già Rettore del nostro ateneo, era Ordinario di Principi di ingegneria chimica al Dipartimento di Ingegneria e Architettura
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