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Il prorettore Sergo insignito di una cattedra ad honorem all'Università di Panama

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Il prorettore vicario dell’Università di Trieste Valter Sergo è stato insignito di un prestigioso riconoscimento accademico dall’Università di Panama: la Facoltà di Scienze Aziendali gli ha conferito una cattedra ad honorem durante il Congreso Internacional en Investigación y Ciencias Empresariales, che si è svolto nei giorni scorsi a Città di Panama.

L’attribuzione della cattedra al prof. Sergo è avvenuta “in riconoscimento del valore umano, del ruolo di ricercatore e del prezioso contributo fornito nel campo della ricerca e del trasferimento tecnologico, a sostegno dello sviluppo dell'ecosistema imprenditoriale italiano”.

Sergo, chimico e docente di Fondamenti Chimici delle Tecnologie al Dipartimento di Ingegneria e Architettura, si occupa di spettroscopia e ha ricevuto una delle primissime cattedre universitarie in Italia finanziate dal settore industriale. 

Inoltre, è stato presidente, su nomina della giunta regionale, di BIC incubatori FVG, e vicepresidente del CdA di Rachael, società di consulenza tecnologica nel campo dei Big data, partecipata da UniTS, SISSA e SWG.

Nell’occasione del conferimento il prof. Sergo ha pronunciato una lectio magistralis focalizzata sul ruolo della scienza nei processi decisionali e nella gestione strategica delle imprese. 

"Questo riconoscimento – ha commentato il prorettore Sergo - trascende la persona, ed è in realtà il risultato di un impegno lungo e costante da parte di UniTS nel settore della Science Diplomacy. Non a caso il ruolo dell’Ateneo triestino è stato riconosciuto ed è stato fatto crescere e maturare, in primis dall'ambasciatore italiano a Panama, dott. Fabrizio Nicoletti, il cui precedente incarico era proprio di responsabile alla diplomazia scientifica del MAECI".

Dopo il congresso e il prestigioso riconoscimento, la missione del prorettore vicario a Panama sta proseguendo attraverso incontri con autorità accademiche, docenti, ricercatori e studenti dell'Università di Panama, allo scopo di rafforzare ulteriormente il legame tra Italia e Panama e per promuovere nuove collaborazioni accademiche.

Successivamente, dal 23 al 25 ottobre, sempre a Panama, Valter Sergo, Rodolfo Taccani (Macchine a Fluido) e Giovanni Comelli (Fisica Sperimentale della Materia e Applicazioni) parteciperanno alla IX edizione della Conferenza Internazionale di Ingegneria, Scienza e Tecnologia (IESTEC), che sarà anticipata da una visita all'Università Tecnologica di Panama, organizzatrice dell'evento, il giorno 22 ottobre. 

Panama riveste un'importanza centrale nei programmi italiani di cooperazione scientifica e tecnologica e alla Conferenza IESTEC l'Italia sarà Paese d'onore invitato. Il ruolo dell’Università di Trieste punta pertanto a consolidare le relazioni con il paese centroamericano, rafforzando lo scambio di conoscenze e la promozione delle eccellenze italiane in tema di ricerca e innovazione. 

Il percorso di collaborazione era stato avviato nello scorso mese di febbraio, attraverso l’accordo siglato tra l’Ateneo giuliano e l’Università di Panama.

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Riconosciuto anche il ruolo di UniTS nella cooperazione scientifica e tecnologica con il paese centroamericano
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Giornate FAI d'Autunno 2024 a UniTS

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Il 19 e 20 ottobre 2024 l'Università di Trieste aprirà le porte della Pinacoteca del Rettorato in occasione della tredicesima edizione delle Giornate FAI d'Autunno, evento promosso dal Fondo per l'Ambiente Italiano (FAI). Le visite, disponibili esclusivamente su prenotazione, si terranno in tre turni, alle ore 11:00, 12:00 e 16:00, offrendo al pubblico l’opportunità di esplorare un tesoro d'arte nascosto.

Attraverso un percorso che si snoda tra i due atri, la Sala Cammarata, il corridoio e l'Aula Bachelet del Rettorato, i visitatori potranno scoprire la ricca collezione della Pinacoteca. Le opere, acquisite in seguito all’Esposizione Nazionale di Pittura Italiana Contemporanea, tenutasi nell’Aula Magna dell’Ateneo nel dicembre 1953, riflettono le varie correnti artistiche italiane del dopoguerra, con quadri di artisti come Giuseppe Santomaso, Afro Basaldella e Nino Perizi. Oggi la Pinacoteca ospita in totale 37 opere, che rappresentano un’importante testimonianza della ricchezza e della varietà delle tendenze pittoriche italiane del Novecento.

Per info e prenotazioni: trieste@faigiovani.fondoambiente.it 

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Aperte le prenotazioni
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Giornata mondiale della salute mentale: priorità al benessere sui luoghi di lavoro

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Il 10 ottobre si celebra la trentatreesima Giornata Mondiale della Salute Mentale, promossa dalla Federazione Mondiale della Salute Mentale. Il tema dell’edizione 2024, "È tempo di dare priorità alla salute mentale nei luoghi di lavoro" ("It is time to prioritise mental health in the workplace") evidenzia l’importanza di promuovere il benessere mentale nei contesti professionali, una priorità sostenuta dalla comunità scientifica e dagli attivisti del settore.

Le persone affette da problemi di salute mentale e disabilità psicosociali, inoltre, affrontano una ridotta aspettativa di vita rispetto alla popolazione generale, spesso a causa di problematiche legate alla salute fisica. Uno studio condotto dalla Clinica Psichiatrica dell'Università di Trieste, guidata dal prof. Umberto Albert, Presidente della Società Italiana di Psichiatria – sezione Friuli Venezia Giulia, ha rivelato come una significativa parte dei pazienti seguiti dai Centri di Salute Mentale della città non partecipi regolarmente ai programmi di screening oncologici regionali, rischiando diagnosi tardive e conseguenze gravi.

Lo stigma rimane un ostacolo significativo, limitando l’accesso a cure essenziali e incidendo negativamente sulla qualità dell’assistenza. La discriminazione e gli stereotipi dannosi, nella famiglia, nelle scuole e sul posto di lavoro ostacolano il raggiungimento di relazioni sane, interazioni sociali e ambienti inclusivi necessari per il benessere di tutti i membri della società.

È fondamentale che il diritto alla salute mentale ottimale venga riconosciuto come un diritto umano fondamentale e che tutti i Paesi si impegnino a garantire l’accesso universale ai servizi di supporto psicologico e psichiatrico. Inoltre, l’accesso a migliori condizioni di vita, sicurezza, cibo e alloggio sono elementi necessari per la salute mentale delle persone e diritto universale di tutti i cittadini del mondo.

L’Università di Trieste partecipa alla Giornata Mondiale della Salute Mentale illuminando di verde, colore simbolo della salute mentale, la facciata dell’Edificio Centrale. Questa iniziativa si inserisce in una catena luminosa di solidarietà e sensibilizzazione che attraverserà l’intero Paese, attraverso l’illuminazione di monumenti e importanti edifici pubblici, molti dei quali sedi istituzionali, grazie alla mobilitazione lanciata su tutto il territorio nazionale dalla Società Italiana di Psichiatria.

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Il prof. Albert "Ancora oggi i pazienti rischiano ridotte qualità e aspettative di vita". UniTS aderisce alla giornata illuminando di verde la facciata
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Glioblastoma: Scoperto il Meccanismo che Favorisce la Moltiplicazione delle Cellule Tumorali

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Un team di ricerca internazionale, a cui ha preso parte anche l’Università di Trieste, ha scoperto un meccanismo che potrebbe aprire nuove strade per il trattamento del glioblastoma, un tumore cerebrale particolarmente aggressivo. Lo studio, condotto in collaborazione tra SISSAIOM-CNRUniversità di TriesteOspedale Universitario di UdineUniversità di Udine e GlioGuard S.r.l. e recentemente pubblicato sulla rivista Molecular Cancer Research, ha messo in luce l’importanza dei flussi di ioni cloruro nella proliferazione delle cellule tumorali.

Nello specifico, la ricerca ha individuato che i cosiddetti “canali del cloro dipendenti dal calcio” sono coinvolti nella regolazione dei flussi di ioni cloruro dentro e fuori la cellula tumorale. Questi canali, agendo come “cancelli”, influenzano direttamente la divisione delle cellule tumorali, favorendo la loro proliferazione. Utilizzando sostanze specifiche per bloccare questi flussi, i ricercatori sono riusciti a fermare la replicazione delle cellule tumorali coltivate in laboratorio, identificando così un potenziale bersaglio per future terapie.

All'interno di questo progetto, il gruppo guidato dalla Prof.ssa Fabrizia Cesca del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste ha studiato l'effetto di inibitori specifici dei canali del cloro, come l’acido niflumico e il carbenossolone, sulla replicazione delle cellule tumorali. Grazie agli esperimenti condotti, è stato dimostrato che queste sostanze sono in grado di rallentare significativamente la divisione cellulare, un risultato che apre la strada a nuove possibilità terapeutiche per il trattamento del glioblastoma.

L’esito della ricerca suggerisce quindi che le correnti ioniche potrebbero essere un bersaglio efficace per lo sviluppo di farmaci innovativi contro il glioblastoma. Tuttavia, data la complessità e l'eterogeneità di questo tipo di tumore, saranno necessari ulteriori studi per verificare l’efficacia di tali terapie nei pazienti.

L'articolo completo è disponibile sul sito AACR Journals al seguente link.

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Studio pubblicato sulla rivista Molecular Cancer Research
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Ranking THE 2025: UniTS conferma la sua posizione

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L'Università di Trieste si posiziona nuovamente nella fascia tra le 501 e le 600 migliori università al mondo secondo il prestigioso ranking THE 2025 stilato da Times Higher Education.

La classifica valuta le università sulla base di cinque indicatori principali, ciascuno dei quali con un peso specifico differente: qualità dell’insegnamento (29,5%), ambiente di ricerca (29%), qualità della ricerca (30%), trasferimento della conoscenza all’industria (4%) e prospettiva internazionale (7,5%).

Rispetto all'anno precedente, l’Università di Trieste ha registrato un incremento nei punteggi relativi alla qualità dell’insegnamento e all’ambiente di ricerca, due aree chiave che insieme rappresentano il 60% della valutazione complessiva. In particolare, il punteggio relativo alla qualità dell’insegnamento è aumentato da 31,9 a 33, mentre quello dell’ambiente di ricerca è passato da 25,1 a 26,4.

Questo risultato testimonia la solidità dell’ateneo nel panorama universitario globale, collocandolo nel 28% delle migliori università internazionali recensite da THE, che prende in considerazione solo 2.092 atenei tra gli oltre 20.000 presenti a livello globale.

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Crescono le valutazioni della qualità dell'insegnamento e dell'ambiente di ricerca
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Le capacità musicali hanno radice biologica: studio su Biology Letters

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I ricercatori del Dipartimento di Scienze della vita dell’Università degli Studi di Trieste, in collaborazione con la Sapienza Università di Roma, hanno scoperto che la preferenza delle specie animali, umane e non umane, per i suoni consonanti sarebbe in parte determinata fisiologicamente. L’ipotesi all’origine dello studio, condotto su centotrenta pulcini implumi, è che gli elementi costitutivi delle capacità musicali – di umani e animali – abbiano una radice biologica, condivisa tra specie anche filogeneticamente distanti, e non dipendano già solo dalla cultura e dall’esperienza musicale.

“Ricerche precedenti dell’Università degli Studi di Trieste già avevano condotto alla scoperta della preferenza dei pulcini, come di altre specie, per i cosiddetti intervalli musicali consonanti. Questi ultimi, infatti, sono quelli che più assomigliano al suono prodotto dagli esseri viventi, mentre quelli dissonanti richiamano la minor armonia dei suoni ambientali” spiega Andrea Ravignani, professore ordinario di psicologia generale al Dipartimento di Neuroscienze umane della Sapienza Università di Roma. “Allora non se ne conoscevano le ragioni; oggi, invece, sappiamo – grazie a studi condotti insieme, Università degli Studi di Trieste e Sapienza Università di Roma – che gli intervalli consonanti vengono prodotti in segnali sociali di tipo acustico”.

La ricerca è stata condotta su centotrenta pulcini implumi; una volta schiusi, i pulcini – che non necessitano di alcuna cura parentale, né per sviluppare il repertorio vocale né per deambulare – sono stati allevati per quattro giorni, a coppie, in gabbie rettangolari a temperatura ambiente controllata. 

Per ogni pulcino sono stati registrati in arene insonorizzate i seguenti richiami: di contatto emesso dal pulcino quando prova disagio perché, ad esempio, separato dalla chioccia, di covata emesso in situazioni piacevoli e di cibo emesso quando il pulcino identifica una fonte di cibo redditizia. Questi richiami fanno parte di un complesso codice vocale che i pulcini sviluppano dalla schiusa all’età adulta per comunicare i loro bisogni agli altri conspecifici e per esprimere la natura positiva o negativa di una situazione che stanno vivendo. 

I ricercatori hanno stimolato la produzione di ciascun tipo di richiamo da parte dei pulcini ricreando gradualmente la situazione naturale associata a ciascuno di essi. In particolare, hanno registrato: i richiami di contatto, lasciando soli i pulcini nell’arena vuota dopo averli separati dal compagno di allevamento e dall’oggetto per l’imprinting; i richiami di covata, inserendo un oggetto per l’imprinting al centro dell’arena dopo l’isolamento iniziale; i richiami di cibo, posizionando un piatto di cibo al centro dell’arena dopo aver rimosso l’oggetto per l’imprinting.

Analizzati i picchi minimi e massimi delle frequenze fondamentali e calcolatone il rapporto, lo studio ha rivelato una prevalenza di consonanza perfetta in tutti i tipi di richiamo, a conferma dell’idea che i suoni consonanti siano intrinsecamente presenti nella comunicazione animale. Le sole dissonanze registrate sono state rinvenute in situazioni di particolare distress, quali ad esempio contesti d’isolamento.

“Questa ricerca potrebbe aprire ad applicazioni promettenti: un pulcino che emette un suono con una certa frequenza verosimilmente sta indicando un certo tipo di situazione e oggi sappiamo che i richiami più armonici sono quelli emessi nelle situazioni più piacevoli” spiega Cinzia Chiandetti, professore associato di psicobiologia al Dipartimento di Scienze della vita dell’Università degli Studi di Trieste. “A seconda della dominanza di consonanze o dissonanze, potremo arrivare a comprendere lo status emotivo dell’animale associato al contesto in cui si trova: non siamo poi così lontani dal poter immaginare dispositivi in grado di registrare i richiami e restituire il livello di comfort o stress dell’animale che ci troviamo di fronte, anche dei polli che, come direbbe lo scrittore Andrew Lawler, sono gli uccelli che hanno alimentato la civiltà” conclude l’esperta.

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Studio completo pubblicato su Biology Letters

Chicks produce consonant, sometimes jazzy, sounds

Gianmarco Maldarelli1,2, Andrea Dissegna1, Andrea Ravignani3,4,5 and Cinzia Chiandetti1

1Department of Life Sciences, University of Trieste, Trieste, Italy

2Department of Biopsychology, Institute of Cognitive Neuroscience, Faculty of Psychology, Ruhr-Universitat

Bochum, Bochum, Germany

3Comparative Bioacoustics Group, Max Planck Institute for Psycholinguistics, Nijmegen, The Netherlands

4Center for Music in the Brain, Aarhus University, Aarhus, Denmark

5Department of Human Neurosciences, Sapienza University of Rome, Rome, Italy

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Coordinato da UniTS, coinvolge anche La Sapienza di Roma
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Nuovi indizi sui buchi neri nell'universo: una scoperta che coinvolge UniTS

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Recenti osservazioni realizzate con l’ausilio dell’Hubble Space Telescope hanno rivelato un numero sorprendentemente elevato di buchi neri nell’universo primordiale. Questa ricerca, guidata dal professor Matthew Hayes dell'Università di Stoccolma e pubblicata su The Astrophysical Journal Letters, ha coinvolto anche il dottorando di ricerca Vieri Cammelli dell’Università di Trieste.

L'Hubble Space Telescope (HST) è un telescopio spaziale lanciato nel 1990 da NASA ed ESA, che continua a fornire immagini straordinarie del cosmo. Una delle sue osservazioni più iconiche, nonché una delle più profonde mai raccolte nello spettro della luce visibile, è stata l'Hubble Ultra Deep Field (HUDF), un’immagine dell’universo che mostra galassie formatesi non molto tempo dopo il Big Bang.

A distanza di 12 anni, il team di ricercatori ha nuovamente osservato questa stessa area dell’universo per identificare i cosiddetti nuclei galattici attivi, segnali della presenza di buchi neri in accrescimento. Utilizzando le variazioni di luminosità delle galassie sono stati scoperti numerosi buchi neri ospitati al loro interno, molti dei quali formati durante le prime fasi di vita dell'universo.

La scoperta si allinea con i risultati ottenuti dal James Webb Space Telescope (JWST), un nuovo strumento che continua a spingere i limiti delle osservazioni astronomiche. JWST, lanciato nel 2021, è in grado di osservare oggetti ancora più lontani e fornire nuove informazioni sulla nascita e la crescita dei buchi neri.

Vieri Cammelli, dottorando all'Università di Trieste e cofinanziato dall’Università Chalmers di Göteborg, ha avuto un ruolo fondamentale nell’analisi dei dati: la sua ricerca, che sarà parte integrante della sua tesi di dottorato, rappresenta un contributo significativo alla comprensione di come i buchi neri supermassicci si siano formati nelle prime fasi dell’evoluzione cosmica.

Per approfondire i risultati della ricerca, è possibile leggere Glimmers in the Cosmic Dawn: A Census of the Youngest Supermassive Black Holes by Photometric Variability su The Astrophysical Journal Letters.

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Il dottorando Vieri Cammelli si è occupato dell'analisi dei dati
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Pubblicati i volumi dedicati al Centenario 1924-2024 dell'Università di Trieste

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In occasione delle celebrazioni per i cento anni dell'Università di Trieste, sono stati pubblicati quattro volumi che raccontano la storia dell’Ateneo e valorizzano le sue collezioni artistiche.

Realizzati da EUT, l'university press di Ateneo, questi testi offrono un approfondito percorso di riscoperta storica e archivistica del ricco patrimonio architettonico, artistico e documentale dell'Università.

I volumi, disponibili in formato digitale e in accesso aperto sull’Archivio Istituzionale OpenstarTs, sono:

1924-2024 - Un secolo di storia dell’Università degli Studi di Trieste attraverso immagini e documenti, di Tullia Catalan e Lorenzo Ielen, ripercorre la storia dell’Ateneo attraverso fotografie e documenti storici.
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Guida alla Pinacoteca dell'Università degli Studi di Trieste, di Massimo De Grassi, offre una panoramica delle opere d’arte conservate nell’Ateneo.
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L'Edificio Centrale dell'Università di Trieste. Storia e architettura 1938-1950, a cura di Valentina Fernetti, dedicato all’evoluzione architettonica dell'edificio principale dell'Università.
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“Ricorda e Splendi”. Catalogo delle opere d’arte dell’Università degli Studi di Trieste, di Massimo De Grassi, un catalogo completo delle opere d'arte custodite dall’Ateneo.
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Scaricabili gratuitamente su OpenstarTs
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Sport, cultura, innovazione, società: UniTS torna alla Barcolana

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Uno stand di cento metri quadri, azzurro come le maglie degli atleti che hanno fatto la storia dello sport italiano, sarà la “succursale” dell’Università di Trieste nella prestigiosa cornice di piazza Unità d'Italia, in occasione della 56esima edizione della Barcolana.

Dal 5 al 13 ottobre, l’Ateneo giuliano, nell’ambito delle celebrazioni legate al Centenario dalla fondazione, parteciperà nuovamente a quello che è diventato uno dei più grandi eventi sportivi del mondo e aprirà “Casa UniTS” nel Villaggio Barcolana per incontrare il mondo dello sport e la cittadinanza attraverso una serie di eventi, talk e presentazioni che tratteranno in modo originale e leggero alcuni temi chiave del mondo universitario.

In particolare, all’interno di un appuntamento quotidiano aperto al pubblico, ricercatori, alumni, studenti, atleti, giornalisti e dirigenti sportivi discuteranno di innovazione scientifica e tecnologica, di fenomeni che influenzano la società, di sostenibilità, di inclusione sociale, di cultura e delle sfide del futuro. 

Tra gli ospiti, atleti come la medaglia d’oro paralimpica Matteo Parenzan, Jana Germani, Francesca Genzo, Stefania Buttignon, Ilaria Corazza e Giorgia Marchi, l’ex allenatore di Marcell Jacobs a Tokyo Paolo Camossi, i giornalisti Paolo Condò, Sergio Tavčar e Giovanni Marzini, la gloria del basket triestino Daniele Cavaliero e la campionessa di nuoto Novella Calligaris. Quest’ultima, sabato 12 ottobre, racconterà, nella veste di presidente dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, le emozioni in grado di suscitare la mostra fotografica itinerante “Tutte le sfumature dell’azzurro”, in quei giorni visitabile a Trieste presso la Sala Fittke.

Lo stand sarà inaugurato sabato 5 ottobre con la presentazione di Aura, l'auto da corsa elettrica dell’UniTS Racing Team, risultato di un progetto di eccellenza tecnologica e innovazione nel campo della mobilità sostenibile, a cui lavorano una sessantina di studenti dell’Ateneo per partecipare alle competizioni della Formula SAE.

Aura sarà esposta davanti allo stand UniTS per tutto il periodo di apertura del Villaggio Barcolana e sarà accompagnata da Bai-Flying Lina, la prima barca al mondo della classe moth dotata di terrazze composte da un sandwich di core e fibra di lino, un gioiello di tecnologia e sostenibilità progettato dagli studenti dell’Audace Sailing Team.

Tra i momenti salienti, giovedì 10 ottobre è in programma la 100UniTS Barcolana Dragon Boat Race “Rowing For the Future”, organizzata dal CUS Trieste: due caratteristiche canoe con testa di dragone, messe a disposizionedal CUS Venezia, saranno guidate da equipaggi di studenti UniTS.
L’esibizione non agonistica vedrà le due imbarcazioni scendere in acqua all’ingresso del Canal Grande per raggiungere l’antica diga. L’iniziativa vedrà la partecipazione di studenti provenienti da culture e Paesi diversi per promuovere pace, convivenza e inclusione sociale attraverso lo sport.

Le attività dell’Università di Trieste alla Barcolana vedono i contributi della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e di Io Sono Friuli Venezia Giulia e la partnership tecnica di Illy caffè.

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Dal 5 al 13 ottobre l’Ateneo incontrerà il mondo dello sport nello stand di piazza Unità. Il programma vedrà coinvolti ricercatori, studenti, atleti e giornalisti
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Inaugurate al Parco di San Giovanni le mostre di Elisa Vladilo e Antonio Sofianopulo

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Il progetto Relazioni d’arte, inaugurato a giugno 2024 con le mostre di Serse e Manuela Sedmach, si completa con i due punti espositivi dedicati agli artisti Elisa Vladilo e Antonio Sofianopulo allestiti in due diverse sedi UniTS nel Comprensorio del Parco di San Giovanni in via Weiss 6.

Le due mostre, curate da Lorenzo Michelli, sono il punto conclusivo di un accordo di collaborazione siglato in occasione del Centenario dell’Università degli Studi di Trieste con ERPAC – Ente Regionale Patrimonio Culturale Regione Friuli Venezia Giulia, che ha dato vita a una serie di iniziative espositive il cui culmine è rappresentato da Relazioni d’Arte. 

Elisa Vladilo si è messa in relazione con la struttura del Teatrino di San Giovanni, reinterpretandolo nelle sue componenti storiche, identitarie e architettoniche per offrirne una rilettura contemporanea di segno positivo. L’installazione Funny Reflections trova posto nella facciata dell’edificio, in particolare nelle parti di vetro delle finestre e delle porte che vengono reinterpretate grazie a colori caldi e in tinta piatta.

“Immaginando che tali vetri colorati possano idealmente proiettare la luce
ovviamente dello stesso colore sull’asfalto antistante, ecco che si può creare un
ulteriore gioco immaginario, dove si creano a terra rettangoli sghembi e tondi
ovoidali che riportano appunto l’esistente sulla facciata – spiega la stessa Vladilo - Tutto questo si inserisce nel consueto percorso che da anni porto avanti, di Arte Pubblica, in particolare di Ambient Painting, dove il colore si relaziona con lo spazio in un dialogo che valorizza e rianima i luoghi”.

Antonio Sofianopulo, invece, espone una pittura apparentemente leggera e sarcastica in cui elementi del naturale appaiono in contrappunti estremamente articolati.

La raccolta di suoi dipinti RiConoscenza” è esposta nel Museo di mineralogia e petrografia dell’Università degli Studi di Trieste, nella Palazzina “O” del Comprensorio di San Giovanni.

 “I tratti salienti della poetica narrativa dei dipinti di Sofianopulo sono discrezione, gentilezza, tatto, sottigliezza, prontezza, eleganza, diplomazia, ironia. L’Ironia sottintesa è valore ovvio, visto che gli abbinamenti sulle tele possono non solo nascondere una critica e far generare un sorriso, ma invitano a pensare a un artigiano/intagliatore che esegue la sua opera con una serie infinita di piccoli tocchi in modo da renderla pregna di dettagli indecifrabili e non riconoscibili di primo acchito”, si legge ne L’etica dell’immagine di Roberto Vidali.

I quattro punti espositivi inaugurati tra giugno e ottobre hanno consentito di rigenerare tali spazi grazie agli artisti che, attraverso le loro opere, hanno espanso temi e suggestioni legate all’istituzione universitaria.

Relazioni d’Arte è un’iniziativa organizzata in occasione del Centenario dell’Università degli Studi di Trieste in collaborazione con Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ERPAC FVG, ARDIS e SMATS – Sistema Museale di Ateneo.

 

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Visitabili gratuitamente fino al 15 dicembre
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