Data notizia 29 Novembre 2024 Immagine Image Testo notizia L’Università di Trieste, con la prof.ssa Claudia Cherubini, è la sola Università italiana invitata a partecipare al 16th Conference of the Parties (COP16) "Governance Day - Inclusive, equitable, and responsible land governance for awareness raising, legal and policy frameworks, partnership building and resource mobilization" dell’United Nations Convention to Combat Desertification (UNCCD).L'evento si terrà a Riad, Arabia Saudita, dal 2 al 13 dicembre 2024 e avrà come tema “La nostra Terra. Il nostro Futuro”.La Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta alla Desertificazione è il riferimento globale per la tutela del suolo e una delle tre principali convenzioni delle Nazioni Unite assieme a quelle su clima e biodiversità. In questo ambito, la COP costituisce il vertice annuale dei Paesi che hanno ratificato la Convenzione, oltre al principale organo decisionale dell’UNCCD.Nello specifico, la COP16 dell'UNCCD sarà un’importante occasione per rafforzare l'impegno globale e accelerare le azioni per rendere il suolo e le comunità più resilienti alla siccità. Coincidendo con il 30º anniversario dell'UNCCD, la COP16 sarà inoltre la più grande conferenza ONU mai tenuta prima e la prima COP dell'UNCCD a svolgersi nella regione del Medio Oriente e Nord Africa, che conosce da vicino gli impatti della desertificazione, del degrado del suolo e della siccità.Claudia Cherubini è Professore Associato all'Università di Trieste, Honorary Senior Lecturer all’Università del Queensland (Australia) e Adjunct Professor all’OGS. Con laurea e dottorato in Ingegneria Civile Idraulica e una conoscenza fluente di quattro lingue straniere, ha collaborato a progetti di ricerca al Geowissenschaftliches Zentrum der Universität Göttingen, l'US Geological Survey e il Lawrence Berkeley National Laboratory. Ha coperto posizioni di ruolo in diverse università in Francia, UK e Australia. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio di ricerca “Division Outstanding Young Scientists Award” all’European Geosciences Union (EGU) e la XXIII Edizione del Premio Marisa Bellisario nella categoria “Giovani Ricercatrici e Talenti dell’Innovazione”. Ha svolto il ruolo di referee dell’Agence Nationale de la Recherche (ANR) (Francia) e da alcuni anni è referee dell’US Department of Defense.