Salta al contenuto principale

Premi Lincei: Stefano Borgani riceve il riconoscimento per i suoi studi di Cosmologia

Data notizia
Categoria notizia
Destinatari canale
Testo notizia

Il prof. Stefano Borgani, docente di Cosmologia a UniTS e associato all'INAF con incarico di ricerca, ha ricevuto il prestigioso Premio Internazionale “Prof. Luigi Tartufari” dell’Accademia dei Lincei.

Il riconoscimento è conferito a studiosi di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali che si sono distinti con ricerche innovative e attività rilevanti. 

Questa la motivazione: “La sua ricerca in ambito cosmologico spazia dallo studio della struttura su grande scala dell'Universo per vincolare modelli di Materia Oscura ed Energia Oscura, alla descrizione della formazione ed evoluzione di strutture cosmiche tramite l'utilizzo di simulazioni numeriche basate su metodologie di High Performance Computing. I suoi studi sull'applicazione cosmologica degli ammassi di galassie sono stati tra i primi in assoluto ad evidenziare il ruolo di tali oggetti per la cosmologia di precisione e, allo stesso tempo, hanno evidenziato per la prima volta la necessità di comprendere a fondo le proprietà fisiche degli ammassi di galassie al fine di poter sfruttare appieno le loro potenzialità per le applicazioni cosmologiche”.

«Stiamo vivendo l’età dell’oro della cosmologia. La quantità e la qualità dei dati che stiamo avendo, in primis dal telescopio spaziale Euclid di ESA, promettono di rivoluzionare la nostra comprensione dell’Universo. Domande sulla natura dell'energia e della materia oscura, e sulle leggi fisiche che descrivono la nascita e l’evoluzione dell’universo, potrebbero finalmente trovare una risposta. La comunità italiana, grazie alla partecipazione di INAF e di vari Istituti ed Università, sta svolgendo un ruolo di primo piano all’interno del Consorzio Euclid. A Trieste in particolare si è creata una stretta collaborazione tra ricercatori del nostro Ateneo, di INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste e SISSA, proprio sull’analisi dei dati Euclid e loro interpretazione attraverso simulazioni basate su calcolo ad alte prestazioni – ha affermato Borgani - sono molto onorato di ricevere questo premio da un’istituzione così prestigiosa come l’Accademia dei Lincei. Mi piace pensare che questo sia un riconoscimento non solo per il sottoscritto, ma anche per i miei stretti collaboratori, coi quali ho condiviso tante avventure di ricerca, nonché per i giovani ricercatori che ho seguito nel corso degli anni e che hanno arricchito la mia vita scientifica.»

Abstract
Il premio è conferito a studiosi di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali che si sono distinti con ricerche innovative e attività rilevanti
Mostra nel diario
Off

Record storico immatricolazioni UniTS: quasi 4000 studenti iscritti alle Triennali

Immagine
Data notizia
Destinatari canale
Testo notizia

UniTS registra un numero mai così alto di immatricolati alle sue Lauree Triennali: sono 3.920 i ragazzi che hanno iniziato l’anno accademico 2024/25.

Numeri che testimoniano una crescita del 15% rispetto allo scorso anno e del 40% rispetto al pre pandemia (2019/20).

Ed è possibile iscriversi ancora a Discipline Storiche e Filosofiche, Lettere e Lingue e Letterature Straniere entro l’11 novembre, a Scienze Politiche e dell’Amministrazione entro il 30 novembre.

L’Ateneo si conferma “rosa” con il 60% di donne tra gli immatricolati alle Lauree Triennali. In dettaglio, i corsi con crescita della componente femminile sono le Lauree in Fisica, Chimica, Statistica e Informatica per l’Azienda, la Finanza e l’Assicurazione, Scienze Politiche e dell’Amministrazione, Lettere e Scienze dell’Educazione.

Le studentesse sono la maggioranza in tutti i corsi di laurea dei Dipartimenti di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, di Scienza della Vita, di Scienze Giuridiche del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione, di Scienze Politiche e Sociali, di Studi Umanistici (ad eccezione del corso in Discipline Storiche e Filosofiche) e del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute (ad eccezione di Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro).

Confermata anche l’attrattività dell’Ateneo. Dal 2019/2020 si è assistito a un trend di incremento costante e significativo, confermato dai 700 immatricolati dall’estero di quest’anno.

Dando un’occhiata ai numeri degli iscritti italiani, gli studenti del Friuli Venezia Giulia costituiscono una parte fondamentale della comunità universitaria con Trieste la provincia naturalmente più rappresentata, con il 25% degli immatricolati, seguita da Udine, Gorizia e Pordenone. Gli arrivi dalle altre Regioni (40% del totale) confermano le rappresentanze più numerose provenire da Veneto, Lombardia, Sicilia, Puglia ed Emilia Romagna.

Questi i corsi di Laurea che contano l’aumento di iscritti più significativo rispetto all’anno scorso: al primo posto il corso di Logopedia (+87%), seguito da Ingegneria Elettronica e Informatica (+49%), Economia Internazionale e Mercati Finanziari (+40%) ed Economia e Gestione Aziendale (+35%). Questi ultimi due percorsi crescono rispettivamente dell’80% e del 154% rispetto al pre pandemia.

Significativa anche la crescita per Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica (+28%), Lettere (+23%), Ingegneria Civile e Ambientale (+26%), Psicologia (+22%) e Fisica (+21%).

I corsi che consolidano il grande balzo di iscritti rispetto all’a.a. 2019-20 sono Chimica (+104%), Discipline Storiche e Filosofiche (+59%), Infermieristica (+57%), Scienze e Tecniche Psicologiche (+44%) e Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura (+43%).

I corsi di laurea a Ciclo Unico, tutti a numero programmato, hanno visto coperti tutti i posti disponibili.

Per le Lauree Magistrali c’è ancora tempo: le iscrizioni chiuderanno con varie scadenze tra dicembre e marzo 2025.

Abstract
Il 60% sono donne, con ottima presenza nelle discipline STEM
Mostra nel diario
Off
Periodo di permanenza in Magazine
-

Ultimi giorni per visitare la mostra dedicata al Centenario UniTS

Data notizia
Destinatari canale
Destinatari target
Testo notizia

Ultimi giorni per visitare la mostra “1924-2024. Un secolo di storia dell’Università degli Studi di Trieste. Immagini e documenti”. L’esposizione dedicata al Centenario dell’Ateneo triestino e ospitata nei magnifici spazi del Bastione Fiorito al Castello di San Giusto si concluderà infatti domenica 10 novembre.

L’allestimento, realizzato dall’Università degli Studi di Trieste con il supporto del Sistema museale di Ateneo (smaTs) e in coorganizzazione con il Comune di Trieste e con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ha riscosso finora un grande successo facendo registrare quasi 15mila visitatori.          

La realizzazione della mostra, uno degli eventi principali del programma con cui l’Ateneo triestino ha celebrato i cent’anni dalla fondazione, rappresenta l’espressione perfetta della sinergia tra enti del territorio che UniTS ha fortemente cercato nel corso di quest’anno dedicato a raccontare la propria storia e a condividere una visione di futuro.

È stata anche un’occasione per l’Ateneo di incontrare la cittadinanza in un luogo simbolico della città come il Castello di San Giusto, che è patrimonio comune.

Il percorso espositivo ha permesso inoltre all’Università di Trieste di sperimentare un fruttuoso dialogo con il mondo della cultura cittadino, regionale e non solo, svelando il proprio patrimonio documentale, storico, architettonico e artistico.

Per chi non l’avesse ancora visitata, la mostra si sviluppa in quattro parti distinte, in cui si bilanciano fonti storiche e rimandi estetici.

La sezione storica, a cura di Tullia Catalan e Lorenzo Ielen, ripercorre la storia dei cento anni dell’Ateneo triestino attraverso una selezione di immagini, documenti e video tratti dall’Archivio Storico dell’Università e da numerosi archivi pubblici e privati, locali e regionali. La sezione racconta il percorso che ha portato l’Ateneo all’apertura internazionale, specialmente nell’ambito della ricerca e delle discipline tecnico-scientifiche.

La sezione architettonica, a cura di Paolo Nicoloso e Marko Pogacnik, è incentrata sulla progettazione nel 1938 del corpo centrale dell’ateneo, edificio con spiccati rimandi simbolici. Illustrata attraverso i disegni tecnici dell’epoca e alcune immagini, la sezione restituisce tutta la complessità e la ricchezza delle soluzioni studiate dai progettisti.

La sezione dedicata all’audiovisivo, a cura di Massimiliano Spanu e Daniele Terzoli, vede spiccare il film ritrovato Pagine d’Università, realizzato nel 1956 da Anna Gruber, attrice e regista, sceneggiatrice e scrittrice triestina di fama internazionale. La pellicola è stata rinvenuta nella Biblioteca Civica A. Hortis - Archivio Diplomatico e Fondi Archivistici. Gli altri filmati visibili nella mostra sono tratti dall’Archivio Storico Istituto Luce e da La Cineteca del Friuli – Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia. Le ricerche archivistiche sono state effettuate con la collaborazione del centro ricerche La Cappella Underground.

La sezione artistica, a cura di Massimo Degrassi e Lorenzo Michelli, include una selezione di opere – oggi conservate nella Pinacoteca del Rettorato – presentate nel 1953 all’interno dell’Esposizione Nazionale di pittura italiana contemporanea che fu allestita presso l’Università di Trieste. La parte finale del percorso espositivo propone, infine, una selezione delle opere donate all’Ateneo da trentacinque, tra artisti e collezionisti, in occasione di questo Centenario.

La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 17. La visita è inclusa nel biglietto di ingresso al Castello di San Giusto (intero 6 euro; ridotto 4 euro).

In occasione del finissage domenica 10 novembre sarà possibile partecipare a una visita guidata a partecipazione libera alle ore 11.

Abstract
Finissage domenica 10 novembre con una visita guidata a partecipazione libera alle ore 11. In 15mila hanno già visitato l'allestimento al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto
Mostra nel diario
Off

I team UniTS primi nella competizione internazionale di Business Planning “X-Culture” in Missouri, USA

Data notizia
Categoria notizia
Destinatari canale
Testo notizia

Sono gli studenti UniTS Francesco Benda, Claudia Depalma e Soraya Temporini i vincitori dell’edizione 2024 di X - Culture. Un risultato eccezionale reso possibile anche dal sostegno finanziario che Fondazione Pietro Pittini assicura dal 2018.

X-Culture è una competizione internazionale, coordinata per UniTS dalla Prof.ssa Donata Vianelli, dove vengono messe alla prova le competenze di sviluppo di business-plan dei ragazzi, oltre al loro impegno nel portare avanti con costanza gli step previsti dalla gara.

Dopo aver superato un test iniziale, gli studenti sono inseriti in team virtuali composti da 6-8 studenti provenienti da Università di Paesi diversi.

Nel 2024 hanno partecipato al progetto un totale di 5.377 studenti provenienti da 131 università di 70 Paesi di sei continenti. Hanno lavorato in 1.289 team virtuali globali.  Alle finali internazionali sono stati ammessi i migliori 50 studenti dei team classificati tra i top 10% nella fase iniziale del progetto. Questi ultimi sono stati nuovamente divisi in team multiculturali per prepararsi alle finali internazionali che si sono tenute alla University of St. Louis (USA).

Quest’anno hanno vinto a pari merito due team, dove erano presenti tre studenti UniTS del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche (2 in una squadra e una nell’altra): Claudia Depalma e Francesco Benda, che frequentano la Laurea Magistrale in Marketing e Management, e Soraya Temporini, studentessa del terzo anno della Laurea Triennale in inglese in Business & Management.

 

Ecco la descrizione dei due Business Plan Vincitori:

Team internazionale di Francesco Benda

Il progetto si è concentrato sull'impatto del World Congress of Dermatology 2031 a Cape Town, offrendo una soluzione innovativa per trasformare la città in un hub dermatologico di ricerca avanzata. La sua eccellenza risiede nell'approccio integrato tra crescita economica, innovazione sostenibile, promozione dei progressi tecnologici nel campo della dermatologia e coinvolgimento della comunità. Mira a valorizzare le risorse locali, promuovere il turismo medico e migliorare le collaborazioni internazionali, garantendo benefici economici e scientifici a lungo termine per Cape Town.

Team internazionale di Claudia Depalma e Soraya Temporini

Il progetto vuole fare di Dublino un hub dermatologico globale, con un impatto sociale concreto per la città. Hanno pensato ad attività specifiche per l’evento dell’ipotetico cliente e iniziative permanenti, come skin scanner nei punti più frequentati. La campagna #LoveYourSkinDublin promuove inclusione e normalizzazione delle malattie della pelle. Grazie a una strategia di riduzione dei costi, i servizi potranno essere gratuiti, rendendo le visite dermatologiche più accessibili e incentivando l’innovazione.

 

In X – Culture, la valutazione dei migliori business plan è basata non solo sulla qualità dei contenuti (analisi di mercato, marketing e comunicazione, processi operativi, logistica, risorse umane) ma anche sull’innovatività delle idee e soluzioni proposte e sulla chiarezza espositiva.

Abstract
Tre studenti dell’ateneo superano la concorrenza di 5.377 sfidanti
Mostra nel diario
Off

Microsatelliti assemblabili: l’idea dell’Università degli Studi di Trieste e PICOSATS in orbita sulla ISS

Immagine
Data notizia
Destinatari canale
Testo notizia

Trieste, 6 novembre 2024 – Una nuova generazione di microsatelliti in plastica, modulabili come mattoncini LEGO, che integrano i collegamenti elettrici tra le diverse schede operative al loro interno e quindi più leggeri, spaziosi ed efficienti: è questo l’obiettivo del progetto RISE (Resilient Integrated Structural Elements) dell’Università degli Studi di Trieste e dell’azienda PICOSATS.

La stazione spaziale internazionale, dal 6 novembre ne ospita un prototipo molto speciale ideato dai ricercatori dell’Università degli Studi di Trieste e dall’azienda spin off dell’ateneo PICOSATS.

Si tratta di un cubo in materiale plastico percorso da piste conduttrici (circuiti) che servono a collegare le schede operative montate all’interno dell’oggetto. La parte elettrica, fondamentale per il funzionamento del satellite, è quindi integrata nella struttura e la rende molto più robusta, economica e facile da produrre rispetto a quella di vecchia generazione.

La struttura del microsatellite, in plastica stampata in 3D e vuota all’interno, consente infine di gestirne la geometria in maniera modulare, come si trattasse di assemblare mattoncini da gioco…estremamente tecnologici.

“Nei quattro mesi in cui testeremo la nostra idea, capiremo se il dispositivo è capace di funzionare in microgravità e di reggere le sollecitazioni impresse dal lancio della missione CRS-31 di SpaceX a bordo del razzo Falcon 9 spiega Stefano Seriani, docente di Robotica all’Università degli Studi di Trieste e responsabile scientifico di RISE – se così fosse, avremmo posto le basi per una vera e propria rivoluzione nel mercato dei microsatelliti”.

Questi oggetti spaziali si prestano ad applicazioni estremamente versatili che vanno dall’osservazione della Terra alle telecomunicazioni, fino all’astrofisica e all’esplorazione planetaria. 

Il progetto RISE ha mosso i primi passi nel 2018 quando il gruppo di ricerca ideatore vinse la sfida sponsorizzata da ICE-Cubes nel contesto del concorso “Space Exploration Masters” organizzato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), classificandosi al secondo posto nella sfida ESA & Commercial Partners. Il progetto ha ottenuto così un “biglietto” per la Stazione Spaziale Internazionale messo a disposizione da Space Applications Services, ditta belga che opera nel settore aerospazio.

Ora, nell’anno del Centenario dell’Università degli Studi di Trieste, diventa realtà, grazie anche al contributo di ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, che ne ha finanziato lo sviluppo.

“Abbiamo voluto portare nello spazio questa importante ricorrenza – conclude Seriani – all’interno del cubo abbiamo inserito il logo del Centenario UniTS che, insieme a quello di PICOSATS, fluttuando in microgravità, invierà alla nostra sala di comando a Terra degli auguri molto originali”.

Abstract
In plastica e con circuiti elettrici integrati rivoluzioneranno il mercato di questi dispositivi spaziali
Mostra nel diario
Off

Progetto Promemoria Auschwitz 2025: aperte le iscrizioni

Data notizia
Categoria notizia
Testo notizia

L'Università di Trieste aderisce anche per il 2025 al progetto Promemoria_Auschwitz, promosso dall’associazione Deina APS.

Il progetto propone a 48 studenti universitari iscritti all'Ateneo un percorso di formazione e un viaggio in pullman all’ex lager di Auschwitz-Birkenau, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sulla costruzione delle memorie e sulla storia del Novecento in chiave europea. Al progetto e al viaggio partecipano anche gli studenti delle Università di Bergamo, Milano Statale, Milano Bicocca, Torino, del Politecnico di Milano, e della Normale di Pisa.

Il progetto si divide in due fasi distinte: la prima parte ha in programma una formazione storica, curata in collaborazione con l’Università di Trieste, che prevede la frequenza di un ciclo di seminari intitolato Costruire memoria (17 dicembre 2024, 9 e 20 gennaio, 3 e 17 febbraio 2025); la seconda parte consiste nel viaggio, curato dell’associazione Deina, che si svolgerà dal 26 febbraio al 3 marzo 2025.

Gli studenti interessati verranno selezionati sulla base di una lettera motivazionale (max 2000 battute) che sarà valutata da una commissione composta da membri di Deina APS e di UniTS.

Per presentare la candidatura è necessario compilare il FORM DI CANDIDATURA (che comprende la lettera) entro il 1° dicembre 2024.

La quota di partecipazione è di 175 euro da versare secondo le modalità che verranno comunicate all’atto dell’iscrizione. La quota non è rimborsabile.

Informazioni: https://www.deina.it/promemoria-auschwitz

Contatti: info@deina.it

 

Abstract
Gli studenti interessati possono candidarsi entro il 1° dicembre 2024
Mostra nel diario
Off

Nasce Nemo.AI: startup UniTS per migliorare sostenibilità ed efficienza nella pesca

Immagine
Data notizia
Categoria notizia
Destinatari canale
Testo notizia

Una nuova startup dell’Università degli Studi di Trieste è stata presentata lo scorso 25 ottobre all’Università di Verona in occasione del primo Demo Day del Consorzio iNEST (Ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est Interconnesso), insieme ad altri progetti imprenditoriali di recente costituzione: si tratta di Nemo.AI. “Nemo.AI utilizza l'Intelligenza Artificiale per rendere più efficienti e sostenibili le pratiche di pesca” afferma Silvio Baratto, laureato magistrale in Data Science & Scientific Computing e cofounder della startup.

Sviluppata grazie a un’iniziativa di iNEST per la generazione e lo sviluppo di startup e spin-off da centri di ricerca, finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per 4 milioni di euro, Nemo.AI ha avuto l’opportunità di incontrare una platea di investitori ed esperti del settore con l’obiettivo di ricevere supporto in vista dell’uscita sul mercato.

Nemo.AI nel dettaglio: l’IA per la pesca

Per contribuire all’innovazione del settore della pesca, Nemo.AI punta allo sviluppo di un software basato sull'intelligenza artificiale, tramite analisi predittive e rilevamento intelligente. “Il software prevederà l'abbondanza, la posizione e il valore di mercato delle specie ittiche”, spiega Baratto. In questo modo, la startup aiuterà a migliorare l'efficienza operativa, l'aderenza alla normativa e la salute degli ecosistemi marini.

Fondamentale per il progetto è la collaborazione con pescatori locali, come afferma il cofounder: “L'integrazione di dati ampi e vari – biologici, climatici, economici – dai pescatori locali, in combinazione con l'uso di tecniche di IA all'avanguardia, aiuteranno a ridurre la sovrappesca e le catture indesiderate, promuovendo un equilibrio tra attività umane e salute marina.”

Il programma di Accelerazione di iNEST promuove la nascita di nuove startup

Nemo.AI è stata selezionata tra oltre 100 idee raccolte tra i principali atenei e istituti di ricerca triveneti. I progetti sono stati sviluppati a partire dallo scorso aprile grazie al programma di Accelerazione di iNEST, un percorso strutturato volto a trasformare idee imprenditoriali in realtà di business sostenibili.

Concluso questo programma, per la startup si apre ora la fase di raccolta fondi, con l’obiettivo di lanciare sul mercato il proprio servizio innovativo.

Abstract
Il progetto fa parte delle iniziative del Consorzio iNEST
Mostra nel diario
Off

UniTS sul podio di FameLab: vince il dottorando Francesco Dattilo

Data notizia
Categoria notizia
Testo notizia

Francesco Dattilo, dottorando in Ambiente e Vita all’Università di Trieste e all'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), ha conquistato il titolo di campione italiano a FameLab Italia 2024, svoltosi a Genova il 27 ottobre nell’ambito del Festival della Scienza.

Dattilo è stato premiato per “aver presentato con chiarezza e con carisma un risultato scientifico recentissimo, evidenziando, nel contempo, il percorso della scoperta facendo vedere come procede la scienza e come si può arrivare a una scoperta anche attraverso un fallimento e un'ipotesi sbagliata”. Durante la sua presentazione, il giovane fisico ha illustrato in tre minuti la ricerca che ha portato recentemente a spiegare il flusso e l’abbondanza di ossigeno nei fondali oceanici. Una sfida durata tredici anni, un percorso costellato di tentativi ed errori e concluso con l’annuncio della scoperta di come alcune rocce dei fondali oceanici provochino processi di elettrolisi e la conseguente presenza abbondante di ossigeno.

«Sono davvero felice che il messaggio che volevo trasmettere sia stato apprezzato. Al di là del risultato, è stata un’esperienza magnifica, ho incontrato moltissime scienziate e scienziati ricchi di storie da raccontare. Aver condiviso il palco con loro è stato il miglior premio che potessi ricevere», ha dichiarato Dattilo, che il prossimo 29 novembre rappresenterà l’Italia nella finale internazionale online di FameLab. Insieme a lui, è salita sul podio nazionale anche Federica Moretti, dottoranda in nanotecnologie all’Università di Trieste, dimostrando ancora una volta il valore della ricerca cittadina. 

Nel 2024 FameLab Italia, coordinato da Cheltenham Festivals e Psiquadro Perugia, ha raggiunto il traguardo della tredicesima edizione, dopo aver toccato negli anni 25 città in tutta Italia e coinvolto oltre 1000 giovani tra ricercatori e ricercatrici. Un percorso realizzato grazie a una collaborazione con più di 100 partner culturali fra cui, per la selezione di Trieste, l'Immaginario Scientifico, Università di Trieste, Università di Udine, SISSA e Comune di Trieste, nell’ambito del Protocollo Trieste Città della Conoscenza.

Abstract
Anche la dottoranda Federica Moretti sul podio nazionale
Mostra nel diario
Off

Laurea Magistrale in Geophysics and Geodata: la prima laureata è Elisa Ligas

Data notizia
Categoria notizia
Destinatari canale
Testo notizia

Corona d’alloro per Elisa Ligas, prima laureata magistrale in Geophysics and Geodata con il massimo dei voti, 110 e lode e menzione speciale!

Si tratta di un corso di laurea in inglese, che dialoga col mondo produttivo, a cui collaborano tre nostri dipartimenti: Matematica, Informatica e Geoscienze; Fisica; Ingegneria e Architettura.

Ligas ha discusso una tesi sulle applicazioni nel settore delle risorse e dei rischi naturali, utilizzando metodi originali per lo studio del sottosuolo che hanno applicazioni nei campi dell’energia e dell’ambiente.

Il percorso di studio ha permesso a Elisa di formarsi sia in ambito scientifico che industriale, anche attraverso esperienze internazionali come la scuola di geofisica artica presso lo University Centre delle isole Svalbard.

Ora la attende il dottorato in Earth Sciences, Fluid Mechanics, Mathematics and Applications. 

 

Abstract
Si tratta di un corso di laurea in inglese che dialoga con il mondo produttivo
Mostra nel diario
Off

L’Università degli Studi di Trieste partecipa al Maker Faire Rome

Data notizia
Categoria notizia
Testo notizia

Si svolgerà al Gazometro Ostiense (Roma) dal 25 al 27 ottobre la “Maker Faire Rome 2024 – The European Edition” la dodicesima edizione della fiera annuale aperta al pubblico dedicata all’innovazione, alla tecnologia e alla creatività. Riunisce innovatori, maker, ricercatori e appassionati da tutta Europa. Oltre alla mostra di progetti e invenzioni, offre workshop, conferenze e laboratori per acquisire competenze tecniche e stimolare la collaborazione. Attira studenti, startup, aziende e enti governativi, famiglie, imprenditori e investitori, promuovendo lo scambio di idee e l’evoluzione delle tecnologie.

L'Università di Trieste è presente con uno stand curato dal Contamination Lab - hub dell’Ateneo che supporta la creazione di progetti innovativi a carattere imprenditoriale - e due iniziative che vedono protagonisti studenti dell'Ateneo: Enactus UniTSUniTS Racing Team.

Enactus UniTS espone Hemp-Up, un’idea di business basata sulla moda sostenibile, con abiti realizzati in canapa. L’iniziativa mira a ridurre l’impatto ambientale del settore tessile, utilizzando materiali ecologici e favorendo una produzione etica. Il team presenterà il progetto con un workshop interattivo che mira a coinvolgere i partecipanti nel loro approccio all’economia circolare e all’imprenditorialità sociale.

Dopo aver conquistato il premio SKF "Sustainability at 360 degrees" per l'approccio sostenibile adottato in ogni fase del progetto, dalla scelta di materiali naturali fino all'ottimizzazione del ciclo di vita del veicolo, UniTS Racing Team presenterà, attraverso modelli, le soluzioni che hanno condotto alla realizzazione del loro innovativo prototipo elettrico con scocca in fibra di lino, e che sono state determinanti per ottenere questo riconoscimento.

Abstract
Il Contamination Lab per la quinta volta consecutiva presente all’evento
Mostra nel diario
Off