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corso Science Diplomacy
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Dal 25 al 28 novembre 2025 Trieste e Gorizia ospitano il corso avanzato “Sfide e prospettive della diplomazia scientifica nell’Europa centrale, orientale e sudorientale” (Challenges and Perspectives of Science Diplomacy in Central, Eastern and South‑Eastern Europe), dedicato a un tema sempre più centrale nel dialogo tra scienza, politiche pubbliche e relazioni internazionali.

L’iniziativa, promossa dal Segretariato Esecutivo dell’Iniziativa Centro Europea (InCE) e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, è co‑organizzata dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (DiSPeS) di UniTS, nell’ambito del Programma di lavoro congiunto InCE‑FVG 2024‑2025. Il progetto ha il supporto di Area Science Park ed Elettra Sincrotrone Trieste, in collaborazione con il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del FVG e la EU Science Diplomacy Alliance.

Il corso si inserisce in un contesto internazionale particolarmente dinamico: nel 2025 UNESCO ha promosso il primo Dialogo globale sulla diplomazia scientifica e, a livello europeo, è attesa entro il mese di marzo del 2026 una Raccomandazione del Consiglio UE per l’adozione di un Quadro europeo della diplomazia scientifica. In questo scenario, Trieste e il Friuli Venezia Giulia rafforzano il proprio ruolo di piattaforma di cooperazione scientifica e formazione avanzata verso i Paesi dell’Europa centro‑orientale.

Capacità e competenze per una regione strategica
La diplomazia scientifica è oggi una leva concreta per affrontare sfide che travalicano i confini nazionali – dalla sicurezza della ricerca alle transizioni energetiche, dalla sostenibilità ambientale alla tutela del patrimonio culturale – traducendo conoscenza in cooperazione e decisioni basate su evidenze. Il corso nasce per colmare la limitata attenzione finora riservata al tema nell’area CESEE (Central, Eastern and South‑Eastern Europe, cioè Europa centrale, orientale e sud‑orientale), strategica per il futuro dell’Europa e particolarmente esposta a trasformazioni geopolitiche, demografiche e tecnologiche.

Come sottolinea il professor Simone Arnaldi del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali di UniTS, la partecipazione dell’Ateneo si inserisce in una collaborazione ormai duratura con l’Iniziativa Centro Europea e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: «Nel quadro di questa collaborazione, UniTS si concentra, in coerenza con la sua vocazione, sulla formazione nell’ambito della diplomazia scientifica, sia attraverso l’analisi del fabbisogno formativo che nella progettazione e realizzazione di corsi e seminari all’intersezione fra scienza, politiche pubbliche e relazioni internazionali. L’obiettivo è di diffondere fra ricercatori, diplomatici e decisori pubblici e privati le conoscenze e le competenze necessarie a promuovere la cooperazione scientifica e, attraverso questa, il dialogo e la collaborazione internazionale sulle grandi sfide che le nostre società devono affrontare». 

Partecipanti internazionali e faculty del sistema scientifico FVG
Sono 26 i partecipanti selezionati tramite bando internazionale, provenienti da 11 Paesi membri InCE (Italia, Slovenia, Romania, Albania, Serbia, Polonia, Repubblica Ceca, Montenegro, Ungheria, Macedonia del Nord, Moldova). Il gruppo d’aula è multidisciplinare e comprende diplomatici, funzionari pubblici, ricercatori, responsabili scientifici, professionisti del settore privato, giornalisti e operatori di ONG, studenti di relazioni internazionali.

La faculty riunisce esperti dell'Ateneo triestino e delle principali istituzioni scientifiche e internazionali attive sul territorio, tra cui ICTP, TWAS, ICGEB, OWSD, OGS, Università di Udine, Elettra, Area Science Park, oltre a rappresentanti della Commissione Europea, del MAECI, del CNR e di altri enti partner.

Un programma articolato in lezioni, workshop e visite
Il percorso prevede 17 moduli didattici, tre workshop interattivi, momenti di confronto con i partecipanti e una study visit alle infrastrutture di ricerca del sistema SIS FVG, con focus sul ruolo che grandi laboratori e piattaforme tecnologiche possono avere nella cooperazione internazionale. Le giornate affronteranno i fondamenti della diplomazia scientifica e la sua evoluzione nel contesto europeo e globale, le competenze richieste ai nuovi “diplomatici scientifici”, le prospettive tematiche (Agenda 2030, sicurezza della ricerca, agricoltura sostenibile, energia, disastri e resilienza) e una tavola rotonda conclusiva dedicata alla prospettiva italiana sulla diplomazia scientifica per l’Europa orientale e sud‑orientale.

Il 26 novembre a Gorizia, nella sede storica delle scienze diplomatiche
Il corso si sviluppa in modo itinerante nelle sedi dei partner e mercoledì 26 novembre è stato ospitato nel polo didattico di Gorizia dell’Università di Trieste. La scelta della sede goriziana valorizza la vocazione della città e la sua storia accademica, che da anni rappresenta un riferimento nazionale per la formazione nelle scienze diplomatiche e internazionali. Ospitare qui una giornata dedicata alla diplomazia scientifica significa raccordare un patrimonio consolidato di studi e competenze con un campo emergente, oggi decisivo per la politica estera e la cooperazione regionale.

Con questo corso UniTS conferma il proprio impegno nella formazione internazionale e nella costruzione di partenariati scientifici nell’area CESEE, contribuendo a fare di Trieste e del Friuli Venezia Giulia un hub europeo di competenze sulla diplomazia scientifica rivolto, in particolare, ai Paesi in percorso di adesione UE dei Balcani occidentali e dell’Europa orientale.

Fotogallery

Sfide e prospettive della diplomazia scientifica nell’Europa centrale, orientale e sudorientale