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L'Audace Sailing Team protagonista della SuMoth Challenge 2025 con il nuovo prototipo BAI – Flax Bandit

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Si è da poco conclusa, nelle acque del Lago di Garda, la settima edizione della SuMoth Challenge, competizione internazionale ospitata dalla Fraglia Vela Malcesine, che ha riunito i migliori team universitari al mondo nei settori dell’ingegneria navale, del design e della progettazione sostenibile di imbarcazioni a foil di nuova generazione.

Protagonista assoluto di questa edizione l’Audace Sailing Team dell’Università di Trieste, in gara con due imbarcazioni: il nuovo prototipo BAI – Flax Bandit, timonato da Leonardo Centuori, e la rinnovata BAI – Flying Lina, affidata a Zeno Tarlao. Entrambe sono il risultato di un intenso lavoro portato avanti nell’ultimo anno: la fase di progettazione è iniziata a ottobre 2024, seguita dalla costruzione vera e propria, avviata a febbraio.

In acqua, la squadra di UniTS si è distinta per prestazioni di altissimo livello, vincendo tutte le regate disputate e ottenendo il riconoscimento per la barca più performante della manifestazione. Nella classifica generale, l’Audace Sailing Team ha conquistato il secondo posto assoluto, superato soltanto dal team del Politecnico di Milano, che ha presentato un prototipo con finiture più raffinate, ma meno avanzato sul piano fluidodinamico.

Questo risultato rappresenta una forte spinta motivazionale per tutto il team, che guarda con fiducia allo sviluppo della prossima imbarcazione. Il progetto di BAI – Flax Bandit sarà mantenuto come base di lavoro, con l’obiettivo di migliorarne l’aspetto costruttivo e ottimizzare alcuni elementi progettuali, in particolare la struttura dello scafo e il profilo dei foil.

A conferma del valore tecnico raggiunto, il progetto ha ricevuto feedback estremamente positivi da aziende di riferimento nel settore nautico, che hanno riconosciuto la qualità ingegneristica e l’originalità delle soluzioni adottate. Un apprezzamento che rafforza ulteriormente la determinazione del gruppo a proseguire con entusiasmo nella prossima fase di sviluppo.

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Il team ha conquistato tutte le regate in programma ottenendo il riconoscimento per la barca più performante della competizione
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Turismo, lingue e sostenibilità: a Trieste una settimana europea con Transform4Europe

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Dal 7 all'11 luglio l'Università di Trieste si trasforma in un laboratorio internazionale di idee, lingue e culture. Per la prima volta l’Ateneo ospita due iniziative promosse nell’ambito dell’Alleanza universitaria Transform4Europe (T4EU): il First Festival of European Culture and Languages – Tourism and Heritage from the Border e la First T4EU Sustainable Heritage Student Competition.

Due appuntamenti diversi ma complementari, che mettono al centro i temi del turismo sostenibile, del patrimonio culturale e della memoria ambientale, coinvolgendo studenti e studentesse provenienti da tutte le università aderenti a T4EU in una settimana di laboratori, escursioni urbane, seminari e progetti condivisi.

Il Festival – pensato come Blended Intensive Programme – esplora il turismo culturale nei territori di confine con uno sguardo critico e partecipato, tra lezioni dinamiche, performance, workshop e percorsi non convenzionali per riscoprire la città e le sue molteplici stratificazioni linguistiche e storiche.

La Competition, realizzata in collaborazione con lo stakeholder GLAM “Museo della Bora” e l’Innovators Community Lab, è dedicata alla relazione tra patrimonio culturale, ambiente e consapevolezza generazionale. I partecipanti lavoreranno in gruppo per progettare nuove visioni dell’heritage ambientale, promuovendo un dialogo tra esperienze locali e sfide globali.

Una settimana europea, dunque, che prevede anche cinque eventi aperti alla cittadinanza, in lingua inglese e a ingresso libero, in cui la città diventa aula, spazio di confronto e ponte tra discipline, esperienze e generazioni. Un invito a guardare con occhi nuovi ciò che ci circonda, dentro e oltre i confini.

📎 Programma completo del Festival
📎 Programma completo della Competition

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Al via lunedì 7 luglio un Festival e una Competition con la partecipazione di studenti da tutte le università europee dell'Alleanza T4EU. Cinque eventi saranno aperti anche alla cittadinanza
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Al via la prima sessione dei Moduli Formativi Estivi con 700 studenti delle superiori

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È stata inaugurata oggi l'undicesima edizione dei Moduli Formativi Estivi, l'iniziativa di orientamento che l'Università di Trieste rivolge agli studenti delle classi terze e quarte delle scuole superiori.

Dalla salute mentale alla progettazione di spazi a misura d’uomo, dalla lettura del mondo in chiave di genere passando alla scoperta delle trasformazioni ingegneristiche, dai misteri del calcolo matriciale alle analisi biomediche, fino alle proiezioni dell’economia globale e a come si tratteggiano i racconti biografici e autobiografici: sono alcuni dei temi proposti nei 17 moduli che costituiscono la ricca offerta formativa di questa prima sessione.

I Moduli Formati Estivi consentono agli studenti delle scuole superiori di vivere un’esperienza intensiva di vita accademica, per esplorare i propri interessi e compiere in futuro una scelta universitaria più consapevole. La frequenza ai moduli può inoltre essere riconosciuta come attività PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) dalle scuole di provenienza.

L’iniziativa conferma l’alta partecipazione registrata lo scorso anno, con 700 studenti iscritti, e un’attrattività che supera i confini regionali. I partecipanti, infatti, oltre che dal Friuli Venezia Giulia, arrivano da Veneto (Treviso, Venezia, Belluno), Lombardia (Milano, Bergamo), Emilia-Romagna (Bologna), Toscana (Firenze, Grosseto) e anche da regioni più lontane, come Puglia (Bari) e Calabria (Cosenza, Crotone, Reggio Calabria), oltre che dall’estero, con alcune presenze internazionali.

I Moduli Formativi Estivi proseguiranno per tutta la settimana. La seconda sessione è prevista a settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico.

Tra le iniziative estive di Orientamento, è nuovamente possibile effettuare visite al Campus di p.le Europa con la guida degli studenti tutor. Si tratta di un'iniziativa che consente a chi sta maturando la scelta di iscriversi all'Università di Trieste di acquisire informazioni utili e di vedere il contesto, gli spazi e le strutture di cui l'Ateneo dispone. Per partecipare a una visita guidata è necessaria la prenotazione.  

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L'undicesima edizione dell'iniziativa di orientamento è caratterizzata da un'offerta di 17 diversi moduli formativi
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Pierroberto Folgiero riceve la Laurea ad honorem dall’Università di Trieste

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L’università degli Studi di Trieste ha conferito la Laurea Magistrale honoris causa in Ingegneria Navale a Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri.

Questa la motivazione: “Per la visione industriale e strategica con cui ha guidato l’evoluzione della cantieristica navale nella dimensione subacquea e di superficie verso un modello di eccellenza tecnologica, digitale e sostenibile, dando sprone ad innovazioni rilevanti nei campi della transizione energetica, dell’integrazione di sistema e dell’intelligenza artificiale, favorendo con lungimiranza sinergie tra ricerca, industria e formazione”. 

La cerimonia si è aperta con i saluti del Rettore dell’Università degli Studi di Trieste, Roberto Di Lenarda, seguiti dalla lettura della motivazione da parte di Paolo Gallina, Direttore del Dipartimento di Ingegneria e Architettura. La Laudatio è stata affidata ad Alberto Marinò, Ordinario di Costruzioni e Impianti Navali.

Tema della Lectio Magistralis di Pierroberto Folgiero è stato “L’innovazione cantierabile”.

Il titolo onorifico è stato assegnato all’AD e DG di Fincantieri a riconoscimento dei suoi meriti eccezionali in ambito professionale, dei suoi valori e delle sue competenze: Folgiero, ha attraversato con intelligenza e lungimiranza alcuni tra i settori più strategici dell’economia nazionale: energia, telecomunicazioni, trasporti, industria pesante. In ogni tappa, la sua visione d’insieme ha saputo non solo interpretare i cambiamenti, ma spesso li ha anticipati. 

PROFILO DI PIERROBERTO FOLGIERO

Da venticinque anni riveste ruoli apicali per gruppi internazionali dell’industria e dei servizi dedicandosi alla strategia e allo sviluppo aziendale. In Wind, tra il 2000 e il 2008, ha contribuito alla creazione delle infrastrutture delle telecomunicazioni sia fisse che mobili in Italia e all’estero, oltre alla definizione di un modello di Tower Company che successivamente ha rappresentato un nuovo standard del settore. Ha continuato la sua carriera in Tirrenia di Navigazione, contribuendo alla ristrutturazione e alla privatizzazione della società che ha portato alla liberalizzazione del settore del cabotaggio del Paese.

Nel 2010 entra in Gruppo Maire Tecnimont, diventandone Amministratore delegato e Direttore generale nel 2013. Per un decennio ha promosso con attività imprenditoriali il Made in Italy nel mondo, conducendo il rilancio di un’azienda quotata storica del Paese nel settore della chimica erede della Montecatini-Montedison fino a trasformarla in un campione internazionale nella transizione energetica, nell’idrogeno e nell’economia circolare. 

Nel 2022 viene nominato Amministratore delegato e Direttore Generale del Gruppo Fincantieri, leader globale nella cantieristica navale ad alta complessità, con 20.000 dipendenti diretti e 18 cantieri in quattro continenti. Intraprende un percorso di trasformazione dell’azienda focalizzato sull’evoluzione del business sulla base dei macrotrend della rivoluzione digitale, verde e demografica in corso, e verso le adiacenze del core business più promettenti, come la subacquea. Convinto sostenitore di un approccio di open innovation e di osmosi tra settori, è coinvolto in programmi di analisi e selezione di start up, con grande focus nello sviluppo di idee innovative, nuovi modelli di business e nella promozione di giovani talenti. 

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Il titolo conferito all’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri è in Ingegneria Navale
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L'ICLab in visita al quartier generale del Gruppo Marcegaglia

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Una full‑immersion nella cultura d’impresa e nell'innovazione industriale: gli studenti e le studentesse dell'Innovators Community Lab dell’Università di Trieste sono stati protagonisti della visita al quartier generale del Gruppo Marcegaglia a Gazoldo degli Ippoliti (Mantova).

Ad accogliere il gruppo sono stati Emma Marcegaglia, Chair & CEO di Marcegaglia Holding e presidente di Confindustria dal 2008 al 2012, e Antonio Marcegaglia, Presidente e CEO di Marcegaglia Steel, che hanno raccontato la storia dell’azienda nata come impresa famigliare e cresciuta fino a diventare uno dei principali gruppi industriali europei nel settore dell’acciaio.

Durante l’incontro, gli ICLabbers hanno avuto l’occasione di confrontarsi direttamente con i due vertici aziendali su temi chiave come la trasformazione del modello di business, le relazioni con fornitori e investitori, la gestione delle criticità, la sostenibilità ambientale ed economica dei progetti green.

Uno dei momenti più significativi è stata la visita a Casa Marcegaglia, il museo aziendale inaugurato nel 2023 e dedicato alla storia, ai valori e alla visione della famiglia di imprenditori. Qui, una suggestiva installazione digitale dà voce allo stesso Steno Marcegaglia, fondatore dell'azienda, che racconta le sue umili origini e l’ascesa nel mondo industriale.

Il museo ha offerto agli studenti UniTS un’esperienza immersiva, dove l’arte e la tradizione industriale si intrecciano con l’idea del fare impresa come bene comune, in un racconto che, attraverso la tecnologia, unisce identità, memoria e responsabilità sociale.

La visita si è conclusa con il tour dello stabilimento storico di Gazoldo degli Ippoliti, dove lavorano oltre 1.700 persone e che rappresenta ancora oggi un simbolo forte del radicamento territoriale del Gruppo.

L’iniziativa si inserisce all’interno del percorso formativo dell’Innovators Community Lab, che in questa edizione ha intensificato le occasioni di role modeling, per offrire agli studenti esempi, esperienze e contatti utili a comprendere le dinamiche dell’innovazione, dell’impresa e del lavoro, attraverso il confronto diretto con i protagonisti del sistema produttivo.

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Gli studenti UniTS hanno incontrato i vertici aziendali per conoscere la storia dell'azienda e il suo modello di innovazione
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Online “Italy in Antarctica”, la mostra sul contributo italiano alla ricerca nel continente bianco

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È online la mostra virtuale “Italy in Antarctica”, realizzata in occasione della 46ª Riunione consultiva del Trattato Antartico (ATCM XLVI) e del 26° Meeting del Comitato per la protezione dell’ambiente (CEP XXVI), ospitati a Milano per l’edizione 2025.

La mostra racconta la presenza scientifica italiana in Antartide, evidenziando le infrastrutture operative, il modello di governance del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA) e il ruolo strategico dell’Italia nella cooperazione internazionale sul continente.

Tra i protagonisti del progetto anche il Museo Nazionale dell’Antartide, di cui l’Università di Trieste è una delle sedi espositive assieme agli Atenei di Genova e Siena. Il Museo rappresenta un punto di riferimento nazionale per la valorizzazione e la diffusione della conoscenza scientifica sull’Antartide.

L’iniziativa offre un’importante occasione di divulgazione dei risultati delle ricerche condotte nel continente bianco, con particolare attenzione a:

  • protezione ambientale e gestione delle ASPAs (Antarctic Specially Protected Areas);
  • studi sull’Area Marina Protetta nel Mare di Ross;
  • ricerche sull’ecosistema e sul cambiamento climatico;
  • monitoraggio degli inquinanti;
  • risultati delle perforazioni nei ghiacci antartici.

La mostra è accessibile tramite link diretto oppure inquadrando il QR code in allegato.

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UniTS coinvolta nell’esposizione virtuale attraverso il Museo Nazionale dell’Antartide, di cui è sede insieme agli Atenei di Genova e Siena
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Tumore del fegato: UniTS tra i promotori di un protocollo operativo con FIF, LILT e ASUGI

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L’Università di Trieste rafforza il proprio impegno nella ricerca e nella formazione nell’ambito della lotta al tumore primitivo del fegato, una delle principali cause di mortalità oncologica a livello mondiale. Insieme alla Fondazione Italiana Fegato ONLUS (FIF), alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – Associazione Provinciale di Trieste (LILT) e all’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), l’Ateneo triestino si avvia a definire un protocollo operativo per la costituzione di gruppi di lavoro tematici condivisi.

L’intesa è stata annunciata nel corso di un seminario multidisciplinare svoltosi nella sede della FIF a Trieste, parte del progetto dedicato al carcinoma epatocellulare (HCC). L’evento ha visto la partecipazione di ricercatori, clinici e studenti, con l’obiettivo di favorire un approccio integrato alla prevenzione, diagnosi e cura dell’HCC.

La prof.ssa Saveria Lory Crocè, docente di Gastroenterologia all'Università di Trieste e direttrice della SC (UCO) Clinica Patologie del Fegato, è intervenuta per sottolineare l’importanza dell’innovazione tecnologica nella lotta al tumore epatico: “Nell’attuale panorama diagnostico-clinico si ha una lacuna di marker bioumorali e clinici standardizzati per la diagnosi precoce di epatocarcinoma, ove sicuramente un ruolo fondamentale sarà ricoperto da nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale che rappresenta un importante filone di ricerca della nostra Università”.

“Nel corso della giornata” – aggiunge il Direttore scientifico della Fondazione Italiana Fegato, Claudio Tiribelli – “è stata ribadita l’importanza della prevenzione primaria e secondaria, della diagnosi precoce e di una presa in carico multidisciplinare del paziente, nonché la necessità di investire nella formazione e nella divulgazione scientifica per aumentare la consapevolezza pubblica sulle malattie epatiche croniche. L’incontro si è concluso con un messaggio chiaro: solo unendo competenze, risorse e visioni sarà possibile migliorare la prevenzione e la cura del cancro al fegato, a beneficio dei pazienti e della comunità”.

Il protocollo operativo tra UniTS, FIF, LILT e ASUGI costituirà un importante passo avanti verso una collaborazione strutturata, fondata su progetti congiunti di ricerca scientifica, formazione accademica e iniziative di salute pubblica, a servizio del territorio e della comunità scientifica.

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Formazione, ricerca e intelligenza artificiale al centro di un’azione congiunta per contrastare il carcinoma epatocellulare
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UniTS ricorda Mario Fiorentini

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A circa un mese dal compimento del 71esimo anno di età – era nato a Livorno il 24 maggio 1954 – ci ha lasciato Mario Fiorentini, professore di Diritto romano e fondamenti del diritto europeo presso il Dipartimento IUSLIT dell’Università di Trieste.

Dopo la laurea in Giurisprudenza, conseguita con lode nel 1981 all’Università Statale di Pisa, partecipa al primo ciclo di Dottorato di Ricerca in Diritto Romano e diritti dell’Oriente mediterraneo (Università di Roma La Sapienza, 1983-1986), approfondendo il tema dei culti gentilizi, oggetto poi della sua prima monografia (1988). Nel 1991 vince il concorso per ricercatore presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tor Vergata, dove rimane fino al 1996, anno in cui ottiene il trasferimento a Trieste, Ateneo nel quale viene chiamato come professore associato nei primi anni duemila, dopo la pubblicazione di ‘Fiumi e mari nell’esperienza giuridica romana’ (2003).

Da tempo afflitto da una lacerante malattia, ha continuato a studiare fino all’ultimo, animato da una invincibile passione per l’antichità, di cui era profondo conoscitore, capace di spaziare dagli aspetti più propriamente giuridici a quelli archeologici, letterari e storici. Negli ultimi dieci anni la sua attività di ricerca si è intensificata, consentendogli di pubblicare numerosi e raffinati saggi, nonché due corpose monografie: ‘Il giurista e l’eretico’, nel 2016, e ‘Natura e diritto nell’esperienza romana’, nel 2022.

I colleghi lo ricordano cortese con tutti e pronto alla battuta arguta; seduto nel suo studio, chino sul computer, dalla tarda mattinata alla sera; la porta sempre aperta per accogliere gli studenti, cui era legato da un rapporto di dedizione assoluta e di sincero affetto, ricambiato, come si evince da una pagina Facebook a lui dedicata: ‘Quelli che amano il Prof. Fiorentini’.

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L’Ateneo saluta l'insigne romanista e figura di riferimento per generazioni di studenti
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UniTS apre le immatricolazioni 2025/2026: quattro nuovi corsi al via e un’offerta formativa sempre più ampia

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Sono aperte le immatricolazioni ai corsi di laurea dell’Università di Trieste per l’anno accademico 2025/2026. Le future studentesse e i futuri studenti potranno immatricolarsi online al link: https://portale.units.it/it/studiare/immatricolarsi.

Con più di 80 corsi di laurea attivi, fra triennali, magistrali e a ciclo unico, UniTS si distingue nel panorama accademico nazionale per l’ampiezza e la varietà della propria offerta formativa, che abbraccia tutte le principali aree del sapere: scientifica, tecnologica, sanitaria, economica, giuridica, umanistica, sociale e linguistica. Il dinamismo dell’Ateneo, insieme alla qualità della didattica e dei servizi, si riflette in un trend di crescita costante delle immatricolazioni, in controtendenza rispetto al dato nazionale.

 

LE NOVITA’ DIDATTICHE

Il nuovo anno accademico vedrà l’attivazione di quattro corsi di studio innovativi, progettati per rispondere alle nuove sfide del mondo del lavoro e per formare professionisti altamente qualificati nei settori chiave della sostenibilità ambientale, delle professioni sanitarie, della psicologia applicata e delle scienze politiche europee. A questi si aggiunge l’apertura del Corso di laurea in Igiene Dentale, già attivo a Trieste, che sarà disponibile anche nella sede di Pordenone. Una decisione maturata alla luce dell’elevata domanda registrata negli anni precedenti, con un numero di richieste di ammissione stabilmente superiore al doppio dei posti disponibili. 

Questi i corsi di nuova attivazione:

Earth Sciences for Sustainable Development 
Lingua: Inglese
Sede: Trieste

Il corso di Laurea Triennale in Earth Sciences for Sustainable Development fornisce una solida preparazione nelle geoscienze con un focus innovativo sui temi delle georisorse e del rischio geologico, in un’ottica di sostenibilità globale. Il percorso prevede una forte componente laboratoriale e attività sul campo, con un numero programmato di 50 posti, per garantire un’elevata qualità dell’esperienza formativa. Il corso rappresenta un unicum nel panorama italiano, sia per la lingua di erogazione sia per i contenuti tematici, e consente l’accesso all’Esame di Stato per Geologo Junior, oltre alla prosecuzione verso lauree magistrali o dottorati.

Scienze riabilitative delle professioni sanitarie  
Lingua: Italiano
Sede: Trieste

Il corso di Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie mira a formare professionisti con competenze avanzate nei settori della didattica, della gestione e della ricerca in ambito riabilitativo. Il percorso è rivolto ai laureati delle professioni sanitarie riabilitative e fornisce una preparazione che consente di accedere a ruoli dirigenziali, a incarichi nella formazione universitaria, nonché ad attività di ricerca e percorsi post-laurea. Il corso è caratterizzato da un orientamento alla didattica innovativa e alla ricerca, con insegnamenti su tematiche attuali come teleriabilitazione, intelligenza artificiale, realtà virtuale, robotica e modelli sanitari sostenibili. Rappresenta un’offerta formativa avanzata e aggiornata rispetto alle evoluzioni della professione e della sanità moderna.

Psicologia sociale e cognitiva applicata  
Lingua: Italiano, con alcuni insegnamenti in inglese
Sede: Trieste

Il corso di Laurea Magistrale in Psicologia Sociale e Cognitiva Applicata forma professionisti in grado di operare nei contesti non clinici della psicologia, integrando competenze sociali e cognitive in chiave applicativa. L’offerta didattica, flessibile e orientata alla personalizzazione del percorso formativo, si articola su quattro ambiti applicativi tra cui gli studenti potranno scegliere: comunità e benessere, lavoro e organizzazioni, ergonomia e tecnologie, persone-ambiente-animali-società. Il corso abilita all’esercizio della professione di psicologo e prepara a operare in una pluralità di contesti pubblici, privati e del terzo settore. Si distingue nel panorama nazionale per l’approccio integrato e per l’attenzione a tematiche attuali quali sostenibilità, inclusione e benessere psico-sociale.

Political Science – Integration and Governance (PoSIG)
Lingua: Inglese
Sede: Gorizia

PoSIG è un Corso di Laurea Magistrale internazionale interamente in lingua inglese, dedicato a laureati in Scienze Politiche e Internazionali. Sviluppato da un consorzio di tredici università europee e balcaniche, prevede la frequenza obbligatoria in almeno due sedi partner e il rilascio di un titolo congiunto. Il curriculum copre aree come politica comparata, integrazione europea, relazioni internazionali e teoria politica. L’Ateneo di Trieste, sede del secondo semestre del primo anno, offre insegnamenti incentrati su mediazione dei conflitti, democrazia e identità europea. Il percorso include attività orientate al policy-making, con possibilità di stage e mobilità internazionale.

 

OCCUPAZIONE E CARRIERE: I DATI PREMIANO L’UNIVERSITÀ DI TRIESTE

L’efficacia dell’offerta formativa di UniTS trova conferma nei dati occupazionali dei suoi laureati, come evidenziato dall’ultima indagine AlmaLaurea.

A un anno dal conseguimento del titolo, quasi l’85 % dei laureati triennali che non proseguono gli studi risulta occupato, una percentuale superiore alla media nazionale (78,6%). L’Ateneo si distingue anche sul piano retributivo: lo stipendio mensile netto è pari a 1.522 euro, al di sopra della media italiana (1.492 euro) e di quella del Friuli Venezia Giulia (1.497 euro).

Ancora più significativi i risultati dei laureati magistrali. A un anno dal titolo, UniTS registra un tasso di occupazione dell’87%, a fronte del 78,6% a livello nazionale. Le retribuzioni si attestano su una media mensile netta di 1.607 euro, contro i 1.488 euro della media italiana. A cinque anni dalla laurea, l’occupazione raggiunge il 93%, superando sia il dato regionale (92,7%) sia quello nazionale (89,7%). La retribuzione media mensile è pari a 1.988 euro, rispetto ai 1.923 euro del Friuli Venezia Giulia e ai 1.847 euro della media nazionale, con valori che raggiungono i 2.014 euro per i laureati magistrali biennali e i 1.949 euro per i corsi a ciclo unico.

 

DIRITTO ALLO STUDIO E AGEVOLAZIONI ECONOMICHE

Per l’anno accademico 2025/2026, UniTS conferma il proprio impegno concreto nel sostenere il diritto allo studio, mantenendosi tra i nove atenei italiani che hanno deciso di innalzare la soglia della no tax area a 30.000 euro di ISEE, ben oltre il limite ministeriale di 22.000 euro, garantendo così l’esenzione dalle tasse universitarie a una più ampia platea di studenti.

Resta inoltre attivo l’esonero totale per i beneficiari delle borse di studio dell’Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (ARDiS), assegnate al 100% degli aventi diritto.

Confermate anche le agevolazioni basate sul merito, che costituiscono circa la metà degli esoneri e delle riduzioni contributive complessive, a conferma dell’elevata qualità della comunità studentesca UniTS e dell’attenzione dell’Ateneo nel valorizzare l’impegno e i risultati accademici.

 

SERVIZI DI ORIENTAMENTO 

UniTS accompagna con attenzione le future matricole nella scelta consapevole del proprio percorso accademico: l’Ufficio Orientamento offre consulenze personalizzate, attività informative e iniziative dedicate, sia in presenza che in modalità online, per supportare studentesse e studenti in ogni fase del processo decisionale.

Contatti: 040 3473 787 – orientamento@units.it

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Oltre 80 percorsi tra cui scegliere, con novità in geoscienze, professioni sanitarie, psicologia e scienze politiche
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Salute, prevenzione e informazione sul territorio: al via progetto del DSM

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Salute, territorio, prevenzione e informazione: saranno queste le parole chiave di Salute tra terra e mare, il progetto di impegno pubblico e sociale del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute (DSM) dell’Università di Trieste, al via sabato 21 giugno.

L’iniziativa, attraverso un programma di attività divulgative, sportive ed esperienziali da svolgere direttamente nei luoghi del vivere quotidiano come la costa, il mare e il Carso, intende valorizzare il legame tra salute, territorio e attività fisica, creando una rete tra istituzioni, società sportive e realtà scientifiche impegnate nella diffusione di buone pratiche di prevenzione.

Il progetto è finanziato dal Bando di Impegno pubblico e sociale - Terza Missione dell’Ateneo che promuove con cadenza annuale iniziative ideate e realizzate dai dipartimenti per contribuire alla crescita culturale, allo sviluppo, al benessere della società e al miglioramento della qualità della vita.

«Oltre alla didattica e alla ricerca – ha dichiarato Luigi Murena, direttore del DSM – l’Università deve fare cultura promuovendo la conoscenza: l'evento di sabato 21 giugno si inserisce in questa logica. Il programma è focalizzato sul tema della sicurezza raccontata e mostrata nelle sue varie sfaccettature. Assieme ai numerosi partner coinvolti abbiamo cercato di costruire un programma interessante e ricco di possibili spunti per tutta la cittadinanza».

L’iniziativa, presentata nella Sala della Giunta comunale, è infatti realizzata in partnership con il Comune di Trieste - Assessorato alle Politiche del Territorio e Assessorato alle Politiche del Patrimonio Immobiliare e dello Sport - e con la collaborazione di ASUGI, ICGEB, IRCCS Burlo Garofolo, Pallanuoto Trieste Samer&Co. Shipping, Trieste Campus, Triestina Nuoto Samer&Co. Shipping e Band of Rescue – FIN Salvamento.

«Con questo primo evento – ha aggiunto Alex Buoite Stella, delegato del DSM per l’impegno pubblico – cerchiamo di andare incontro al cittadino dove trascorre il suo tempo libero. Abbiamo l’obiettivo di raccontare i vantaggi della prevenzione sul territorio e, dall'altro lato, le misure da mettere in campo per gestire e arginare i possibili rischi, in questo caso specifico, dei luoghi di balneazione. Informazione e prevenzione saranno i fili conduttori della giornata».

Sarà quindi uno dei luoghi di ritrovo estivo più frequentati e amati dai triestini di ogni età, la Pineta di Barcola, ad ospitare le attività rivolte alla cittadinanza a partire dalla mattina. Dopo l’apertura del gazebo e i saluti istituzionali sarà possibile partecipare a una sessione di preparazione e riscaldamento fisico con lo staff di Trieste Campus; successivamente si tufferanno in mare i giovani atleti della Triestina Nuoto per una nuotata dimostrativa in acque libere. Seguirà l’esibizione salvataggio da parte delle unità cinofile della Band of Rescue FIN Salvamento. A metà pomeriggio è previsto un allenamento delle giocatrici e dei giocatori della Pallanuoto Trieste; infine, a partire dalle 18, le conclusioni della giornata saranno affidate a un talk aperto al pubblico, dedicato ai benefici e ai rischi legati all'esposizione al sole, all'attività natatoria e al soccorso in acqua, con la partecipazione di docenti, medici ed esperti.

I prossimi appuntamenti del progetto saranno due camminate aperte alla cittadinanza, in programma a settembre 2025 durante la Settimana Europea della Mobilità e a marzo 2026, per scoprire i sentieri e l’enorme varietà del Carso triestino.

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"Salute tra terra e mare" si inaugura il 21 giugno nella pineta di Barcola con un programma ricco di attività divulgative, sportive ed esperienziali
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