Data notizia 3 Giugno 2025 Immagine Image Testo notizia Oltre 7.000 ragazze e ragazzi del Friuli Venezia Giulia affronteranno l’estate con una maggiore consapevolezza sull’importanza della protezione solare: è questo il risultato del progetto Occhio al Sole, che si è svolto durante l’anno scolastico 2024-2025 coinvolgendo 138 scuole secondarie di primo grado su tutto il territorio regionale.Il progetto, intitolato “Occhio al Sole! Buone pratiche per stare bene all’aria aperta”, è stato ideato da FondoSviluppo FVG (Fondo mutualistico di Confcooperative FVG) e promosso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio dell’Università di Trieste e dell’Università di Udine. Le attività sono state realizzate nelle scuole grazie al contributo dell’Immaginario Scientifico, con l’obiettivo di promuovere fin dalla giovane età comportamenti consapevoli per la tutela della salute della pelle.Attraverso laboratori interattivi della durata di due ore, studentesse e studenti hanno approfondito il tema dei raggi ultravioletti, analizzandone gli effetti sull’organismo e i rischi legati a un’esposizione solare non protetta. Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo dei cambiamenti climatici, che aumentano l’intensità e la pericolosità dei raggi UV. Il percorso ha previsto attività sperimentali e momenti di confronto, con un focus sull’apparato cutaneo e sull’uso corretto della protezione solare.L’iniziativa ha registrato un’adesione altissima: circa l’80% delle scuole secondarie di primo grado del Friuli Venezia Giulia – distribuite nelle quattro province – ha scelto di partecipare. Un risultato che testimonia l’interesse e il valore dell’iniziativa, e che ha portato alla conferma del progetto anche per l’anno scolastico 2025-2026.La prof.ssa Iris Zalaudek, Direttrice della Clinica Dermatologica dell’Università di Trieste e dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliana Isontina, ha sottolineato: “Le campagne educative come il progetto ‘Occhio al Sole’ sono fondamentali per promuovere comportamenti sani fin dall’infanzia, riducendo il rischio di danni cutanei come l’invecchiamento della pelle o l’aumento di tumori cutanei a lungo termine. Diversi studi dimostrano che interventi scolastici mirati aumentano significativamente l’uso della protezione solare e la permanenza all’ombra nei bambini. In Australia, il melanoma è una delle forme di cancro più comuni, specialmente tra i giovani adulti tra i 15 e i 25 anni. Tuttavia, negli ultimi anni, si è osservato per la prima volta un calo dell'incidenza del melanoma tra questa fascia di età, grazie a diverse iniziative di salute pubblica, tra cui l’educazione precoce dei giovani alla fotoprotezione.”Alla luce dell’ampia adesione e del successo dell’iniziativa, è stata confermata una seconda edizione del progetto per l’anno scolastico 2025-2026.