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WIP2023: a Gorizia la mostra dei progetti del Workshop di Progettazione di Architettura

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Grande successo per l’edizione 2023 di WIP, Workshop Integrato di Progettazione del Corso di Laurea a Ciclo Unico in Architettura, dal titolo “GONGO”. Un appuntamento diventato tradizione per gli studenti di architettura di UniTS, ma anche per tutta la comunità scientifica di riferimento. Quest’anno il tema era “Sottolineature piccole architetture di conforto”, ed è stato curato dal prof. Giovanni Fraziano.

Il workshop intensivo ha visto la partecipazione di 100 studenti di Architettura, dal 1° al 4° anno, e di 14 studenti del 5° anno in qualità di tutor. Tutti assieme hanno lavorato reinterpretando l’architettura e il paesaggio come dimensione del “confort” e del conforto, sia in senso fisico che psicofisico, intimo e dell’anima.

Gli esiti di WIP si possono vedere fino a fine settembre 2023 nella mostra allestita nel Salone della biblioteca di Architettura nella sede dell’ex Seminario di Gorizia, al primo piano di via Alviano 18.

Sono stati realizzati 32 progetti su 6 aree studio che hanno interessato il sistema urbano transfrontaliero di Gorizia e Nova-Gorica (Italia-Slovenia), in particolare: le sponde del fiume Isonzo, il piazzale di casa Rossa, la stazione e lo scalo ferroviario della Transalpina, le aree lungo il confine, la galleria Bombi e piazza Vittoria e gli ambiti paesaggistici di Oslavia in prossimità del monumento ai Quattro Generali.

Tutti i progetti realizzati hanno proposto piccole architetture finalizzate alla riqualificazione e valorizzazione dello spazio pubblico, all’accoglienza e ai servizi al cittadino, in chiave sia storico-culturale che di innovazione e sperimentazione, anche attraverso l’indagine di nuove tecnologie, l’elaborazione di forme, spazi e linguaggi contemporanei, oltre che la fusione sperimentale di tecniche espressive e narrative.

All’apertura dei lavori hanno partecipato il Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, la vicesindaco e assessore alle politiche universitarie Ester Chiara Gatta, il presidente di Consunigo Sergio Orzan, il delegato dell’Ordine degli Architetti OAPPC di Gorizia Valentina Cechet, la Senatrice Francesca Tubetti e, come rappresentanti dell’Università degli Studi di Trieste, la coordinatrice del Corso di Studi in Architettura Giuseppina Scavuzzo, il direttore del Dipartimento di Ingegneria e Architettura Paolo Gallina e la delegata del Rettore all’edilizia e energia Ilaria Garofolo.

Sono inoltre intervenuti Giovanni Fraziano, curatore di WIP 2023, che ha tenuto la lectio magistralis introdotta da Giuseppina Scavuzzo, gli organizzatori Adriano Venudo e Thomas Bisiani, e i docenti Luigi Di Dato e Claudio Meninno. Ospite della manifestazione anche l’architetto italo-francese Felice Fanuele, che ha tenuto una lezione - conferenza in forma di “autobiografia scientifica” e partecipato ai lavori negli atelier e della giuria finale.

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Foreste marine: il 3 agosto “La Casa di Fucus” per bambini e ragazzi

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Le foreste marine, così come quelle terrestri, stanno scomparendo rapidamente in tutto il Mediterraneo. Fucus virsoides, un’alga bruna endemica dell’Adriatico e un tempo diffusa in tutto il Golfo di Trieste, ha subito un declino drammatico negli ultimi decenni. A causa del suo stato critico e del suo importante ruolo ecologico, questa specie è stata inclusa nella "Lista delle specie minacciate o in pericolo" della Convenzione di Barcellona.

L’evento “La Casa di Fucus” vuole sensibilizzare sull'importanza di conservare questo prezioso habitat e promuovere azioni concrete per proteggere la diversità biologica marina, anche alla luce della recente “nature restoration law” approvata dal Parlamento Europeo. Nello stabilimento balneare “Sirena” di Grignano, il 3 agosto bambini e ragazzi avranno l'opportunità di scoprire l’importanza e le particolarità della foresta di Fucus e dell'ambiente marino triestino attraverso laboratori pratici e attività proposte dai ricercatori dell’Università degli Studi di Trieste e dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, promosse insieme alla Direzione Regionale del FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano per il Friuli Venezia Giulia.

“Le attività di ricerca, condotte in sinergia tra Università di Trieste e di OGS, sono fondamentali per comprendere le cause della scomparsa di questa ormai rarissima specie” spiega Paola Del Negro, direttrice generale dell’OGS, precisando che “servono, però, anche per avere indicazioni su come e dove avviare interventi di restauro ecologico".

"Stiamo affrontando il problema da tanti punti di vista, in linea con gli impegni della Commissione Europea per il ripristino degli ecosistemi degradati, in particolare nelle profondità marine” ha precisato Annalisa Falace, professoressa dell’Università di Trieste, che coordina il gruppo di lavoro “lavorando in sinergia con tutti i partner, con monitoraggi lungo la costa anche con droni, realizzando esperimenti in laboratorio e promuovendo piccoli interventi di restauro in alcuni siti pilota".

“Il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità ad una velocità mai registrata prima ci impongono di riconsiderare il nostro rapporto con la natura - afferma Tiziana Sandrinelli, Presidente Regionale del FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano per il Friuli Venezia Giulia – “Costruire un futuro condiviso con tutte le specie” è l’appello lanciato dalle Nazioni Unite, appello che il FAI ha deciso di raccogliere partecipando attivamente a iniziative come quella odierna, che aiutano a far riflettere l’uomo sulla sua responsabilità nei confronti del suo ambiente dal quale dipende per il cibo, l’acqua, il tempo libero, non occupandosi a sufficienza della questione ambientale, l’uomo danneggia in primo luogo se stesso”.

Programma

9:00 Interventi di apertura

9:30 – 10:30 “Costruiamo la Casa di Fucus” (bambini tra 3 e 7 anni)

Durante il laboratorio, i bambini saranno affiancati dai ricercatori nella costruzione di supporti artificiali che saranno successivamente “inseminati” con le alghe per essere utilizzati nel restauro delle foreste marine.

11:00 – 12:30 “Riportiamo Fucus nella sua Casa” (ragazzi tra 7 e 12 anni)

I ragazzi avranno l'opportunità di partecipare a una piccola attività di restauro ecologico, dove assisteranno i ricercatori nella dislocazione dei supporti inseminati sulle pareti della “Casa di Fucus” e, durante lo snorkeling, si dedicheranno al monitoraggio dell’ambiente costiero circostante. Sarà per tutti un'occasione unica per valorizzare le caratteristiche uniche del nostro mare e del nostro territorio.

Enti organizzatori: Dipartimento Scienze della Vita (DSV) - Università degli Studi di Trieste; Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS; Direzione Regionale del FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano per il Friuli Venezia Giulia.

L’evento è realizzato in collaborazione con WWF Area Marina Protetta di Miramare, Marevivo Delegazione Regionale Friuli Venezia Giulia; E.S.S.E. Subacquea CST - Circolo Sommozzatori Trieste.

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Diagnosi melanoma: su Nature uno studio sull’integrazione tra IA e competenze umane

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Lo studio “A reinforcement learning model for AI-based decision support in skin cancer” pubblicato su Nature Medicine, dimostra che integrare le scelte e le valutazioni diagnostiche “umane” migliora significativamente l'accuratezza dell'intelligenza artificiale (IA) utilizzata per l’individuazione del cancro della pelle. In questo studio, il team di ricercatori di cui fa parte la prof.ssa Iris Zalaudek, ordinario di Malattie Cutanee e veneree a UniTS e Direttrice della Clinica Dermatologica di ASUGI, ha addestrato un sistema di intelligenza artificiale utilizzando un metodo chiamato "apprendimento per rinforzo".

Il programma informatico ha imparato, attraverso tentativi ed errori, a fare diagnosi accurate considerando i pro e i contro delle diverse scelte diagnostiche. Rispetto ai metodi tradizionali di "apprendimento supervisionato", il nuovo approccio ha aumentato l'accuratezza nell'individuazione del melanoma e del carcinoma basocellulare, ha ridotto le diagnosi troppo sicure e ha migliorato l'assistenza complessiva ai pazienti.

In dettaglio, è stata migliorata la capacità di individuare il melanoma dal 61,4% al 79,5% e, per il carcinoma basocellulare, dal 79,4% all'87,1%. Il tasso di diagnosi corrette fatte dai dermatologi è aumentato del 12% e ha migliorato il tasso ottimale di decisioni di gestione delle patologie dal 57,4% al 65,3%.

Questi risultati suggeriscono che l'integrazione delle competenze e sensibilità umane nell'IA medica può portare a risultati diagnostici e assistenziali migliori.

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Viaggio su Marte: lezione di Clifton Callaway sull’ibernazione dell’equipaggio

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Ibernare gli astronauti durante il lungo viaggio verso Marte: è il tema della conferenza tenuta da Clifton W Callaway, docente all’Università di Pittsburgh (Pennsylvania) a UniTS.

Al progetto dello sbarco sul Pianeta rosso finanziato dalla NASA stanno lavorando circa 400 ricercatori nel mondo: l’ente spaziale americano ha chiesto al team del prof Callaway di affrontare il tema di una possibile ibernazione dell’equipaggio.

Callaway, dopo aver frequentato il college nella prestigiosa Harvard a Cambridge, si è laureato in medicina alla University of California a San Diego.

Diviene presto Direttore a Pittsburgh del prestigioso Safar Center for Resuscitation Research per la ricerca avanzata sull'Arresto Cardiopolmonare dove promuove ricerca e sviluppo delle tecniche più avanzate nel trattamento dell’arresto cardiaco. 

È autore di più di 200 pubblicazioni e collabora con le maggiori società scientifiche, come l'American hearth association (AHA) e ILCOR, a scrivere e divulgare le linee guida per il trattamento dell’arresto cardiaco che tuttora vengo utilizzate in tutto il mondo. 

Da alcuni anni collabora con i professori Umberto Lucangelo ed Erik Roman-Pognuz dell’Università degli Studi Trieste per la ricerca dei fattori predittivi di recupero neurologico dei pazienti colpiti da arresto cardiaco. 

Il prof. Callaway, grazie alla possibilità offerta da UniTS nell’ambito di un visiting professorship, in questo periodo sta tenendo lezioni a studenti, specializzandi e dottorandi del nostro ateneo. 

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EUCLID: le prime immagini del telescopio spaziale

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Sono arrivate sulla Terra le prime immagini del telescopio spaziale europeo Euclid, talmente incredibili per la loro nitidezza che alcuni scienziati le hanno definite “ipnotizzanti”. A riprenderle sono stati i due strumenti, con forte contributo italiano, appena accesi: Vis (Visible Instrument) e Nisp (Near Infrared Spectrometer Photometer), ancora in fase di calibrazione. Alla loro realizzazione hanno giocato un ruolo importante a livello continentale l’Agenzia spaziale italiana (Asi), l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn).

"L’Università degli Studi di Trieste ha la responsabilità delle operazioni dei due strumenti scientifici che sono il cuore della missione Euclid. Le operazioni consistono in serie di esposizioni scientifiche, potremmo paragonarle a delle foto molto sofisticate, ripetute migliaia di volte durante i sei anni di durata della missione. Dovremo monitorare  il comportamento degli strumenti su base giornaliera al fine di ottimizzare tutto il sistema. Cresceremo insieme a Euclid!”, spiega Anna Gregorio di UniTS.

In Euclid sono coinvolti oltre duecento scienziate e scienziati italiani, appartenenti ad Asi, Inaf, Infn e alle Università di Bologna, Ferrara, Genova, Statale di Milano, Roma Tre, Sissa e Cisas.

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Addio al prof. Claudio Sambri

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Ci ha lasciato il Prof. Claudio Sambri, docente in quiescenza dell’Università di Trieste, dove ha sviluppato la propria carriera accademica nel settore dell’Economia e Gestione delle Imprese, prima come assistente nell’Istituto di Tecnica Industriale e Commerciale della Facoltà di Economia e Commercio, poi come Professore Associato presso la Facoltà di Economia e, successivamente, Professore Ordinario presso la Facoltà di Scienze della Formazione, dove insegnò Marketing e Economia e gestione delle imprese nell’ambito del corso di laurea in Scienze della Comunicazione.

Dopo aver frequentato il Liceo Classico e successivamente conseguito la Laurea in Economia e Commercio nel 1963, è stato assunto a Roma nel Gruppo EFIM- BREDA. I suoi insegnamenti hanno riguardato in particolare il Marketing, disciplina alla quale ha anche dedicato la sua attività di ricerca. Numerosi i suoi contributi scientifici nell’ambito delle ricerche di mercato, dei sistemi informativi di marketing e della comunicazione aziendale. La sua attività accademica, che si è sviluppata per più di quarant’anni ed è proseguita anche dopo il pensionamento, nella forma di docente a contratto, lo ha visto laureare migliaia di studenti e studentesse che ha sempre cercato di accompagnare anche nell’inserimento nel mercato del lavoro. Il suo contributo all’Università di Trieste è sempre stato importante anche nei ruoli istituzionali: attualmente occupava il ruolo di Organo di Controllo Monocratico della Fondazione FUST e di Presidente del Collegio dei Revisori dei conti del CUS, Centro Universitario Sportivo, a cui da sempre era molto legato. A livello nazionale il Prof. Sambri è stato tra i fondatori della Società Italiana Marketing, dove ha ricoperto per molti anni il ruolo di membro del Direttivo, che fino all'ultimo ha affiancato con impegno in attività di sviluppo strategico.

Molto ampia e intensa è stata anche la sua attività in campo professionale, iniziata nel 1967 quale Consigliere di amministrazione della finanziaria regionale Friulia, incarico mantenuto per 23 anni consecutivi, e proseguita in parallelo con la presidenza di FINRECO, la finanziaria regionale della Cooperazione. Negli stessi anni è stato amministratore della Cassa di Risparmio di Trieste, membro del Comitato di gestione del FRIE.  Anche in relazione alla nomina a Revisore Ufficiale dei Conti e poi di Revisore Contabile, ha svolto il ruolo di Sindaco in numerose società, tra cui Telecom Italia Audit, Electrolux Italia, Snaidero Cucine, Gruppo Pittini, Metecno, Insiel, Telit, MEIE Assicurazioni, Generali Italia, Antoniana Veneta, Cimolai Holding, Autamarocchi, Aeroporto di Ronchi, Promoturismo FVG, Italia Marittima. Attualmente era anche presidente di Orion, società triestina operante nel settore delle valvole per impianti petroliferi. Ma, aldilà delle posizioni formali nella governance delle varie aziende, Claudio Sambri  ha sempre svolto un attivo ruolo di consulenza e di supporto al management per la soluzione di problematiche finanziarie e societarie, spesso al fine di garantire la continuità produttiva e occupazionale delle realtà con le quali si è confrontato,  contribuendo allo sviluppo del nostro territorio. Anche in virtù di tali attività è stato insignito dell’onorificenza di Grande Ufficiale al merito della Repubblica italiana.

Claudio Sambri ha svolto sin dalla fase di avvio per MIB Trieste School of Management un ruolo di primo piano affiancando il Fondatore/Direttore Prof. Vladimir Nanut nella crescita e nei rapporti con i soci e con le istituzioni del nostro contesto territoriale. Il suo contributo è stato fondamentale per lo sviluppo della Scuola, a cui il Prof. Sambri si è dedicato sino agli ultimi giorni di vita nella sua veste di Consigliere delegato.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto sia dal punto di vista professionale che umano: di lui ricorderemo l’impegno, la disponibilità e la generosità che lo hanno sempre caratterizzato e che fino all’ultimo non ci ha mai fatto mancare. Ma anche l’ironia, la leggerezza, la gioia di vivere che in ogni contesto è riuscito a comunicare.

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Road to #100UniTS: inizia il cammino verso il Centenario

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L’Università di Trieste ha compiuto 99 anni dalla sua fondazione ufficiale ed entra, quindi, a pieno titolo nell'anno del Centenario.

Una ricorrenza molto importante che sarà celebrata con un calendario denso di iniziative di cui sarà protagonista tutta la comunità accademica, con il coinvolgimento del territorio del capoluogo giuliano e regionale e la partecipazione di istituzioni, enti scientifici e personalità di rilievo nazionale e internazionale.

In attesa di conoscere tutto il programma delle celebrazioni per il primo secolo di UniTS, che sarà svelato nelle prossime settimane, possiamo anticipare che il 4 settembre p.v., al II piano dell'Edificio A di Piazzale Europa, verrà inaugurata una mostra permanente su una figura di grande rilievo del nostro Ateneo.

L’allestimento, che sarà presentato nei prossimi giorni, rappresenta un vero e proprio evento introduttivo di questo percorso lungo un anno per festeggiare #100UniTS.

Stay tuned ;)

 

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L'Università di Trieste ha compiuto 99 anni. Dal 4 settembre al via le iniziative per celebrare il Centenario
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ECOS 2023: Assal Selma, dottoranda UniTS, vince Michael J. Moran Award

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Assal Selma, studentessa del Dottorato in Ingegneria Industriale e dell’informazione dell’Università di Trieste, ha vinto il Michael J. Moran Award nell'ambito della trentaseiesima International Conference on Efficiency, Cost, Optimization, Simulation and Environmental Impact of Energy Systems, ECOS 2023 (https://ecos2023.com/), svoltasi in Spagna a Las Palmas de Gran Canaria.

Selma è stata premiata per lo studio intitolato “Exergy and exergy cost analysis of biochemical energy conversion process: Application to the metabolic model of living cells”, valutato come il migliore per la sua originalità, il contenuto innovativo e la qualità complessiva.

Il lavoro, brillantemente presentato durante la conferenza, analizza come la valutazione termodinamica, in particolare mediante l’analisi exergetica e di costo exergetico, possa essere applicata alle reti biochimiche che stanno alla base dei processi metabolici dei batteri e di tutti gli esseri viventi. L’informazione così ottenuta è attesa consentire una migliore comprensione degli aspetti energetici alla base del metabolismo batterico e dell’interazione dei microrganismi tra loro e con il loro ambiente, oltre che fornire uno strumento per favorire la produzione delle sostanze desiderate nei processi interni ai bioreattori. 

Gli altri autori del lavoro sono i docenti UniTS Francesca Malfatti (Dipartimento di Scienze della Vita) e Mauro Reini (Dipartimento di Ingegneria e Architettura), assieme a Michele Giani dell’OGS, 

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Premiata per il paper intitolato “Exergy and exergy cost analysis of biochemical energy conversion process: Application to the metabolic model of living cells”
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Universiadi: medaglia d'oro per lo studente Danjel Podgonik con il settebello azzurro

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UniTS festeggia una seconda meravigliosa medaglia d'oro alle Universiadi di Chengdu: Danjel Podgornik, studente di Chimica, ha trionfato con il settebello azzurro vincitore del torneo di pallanuoto.

Il difensore della Pallanuoto Trieste è stato un autentico protagonista della finale, che ha visto la Nazionale Italiana superare l'Ungheria per 13-11 grazie anche a un'indimenticabile doppietta segnata dal nostro Danjel.

«Segnare in finale è un'emozione unica - racconta la neo medaglia d'oro - in particolare il secondo gol: era la rete del 13-6, ho esultato sorridendo, ho capito che la partita era nelle nostre mani, non mi era mai capitata una sensazione simile.

Durante la premiazione non mi rendevo conto dell'impresa sportiva che abbiamo compiuto. Ero l’ultimo in coda durante la consegna della medaglia e osservavo sul maxischermo i miei compagni felici: solo quando mi hanno infilato la medaglia al collo ho realizzato che avevamo vinto il titolo alle Universiadi!

È una grande soddisfazione per uno studente atleta - prosegue Podgonik - dobbiamo affrontare pressioni su entrambi i fronti e dedicare sacrificio e concentrazione a entrambe le carriere, trovando a volte un equilibrio non facile. Vincere le Universiadi è un po' la sintesi di questo impegno.

Lo studio è una parte fondamentale della mia vita, sia per coltivare i miei interessi che per costruirmi un futuro lavorativo. In questo senso il mio percorso di studi in Chimica è molto stimolante».

Gli atleti di alto livello dopo una vittoria si godono il momento, ma guardano immediatamente avanti: «Per il futuro il mio obiettivo è continuare a giocare a pallanuoto ad alto livello e nel frattempo completare gli studi».

 

 

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Lo studente di Chimica ha segnato una doppietta nella finale che ha visto l'Italia superare l'Ungheria per 13-11
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Ranking Arwu Shangai 2023: UniTS, prima in regione, si conferma tra i migliori atenei italiani

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L’Università di Trieste conferma la sua eccellente valutazione internazionale anche nell’edizione 2023 del prestigioso ranking Arwu Shangai, che seleziona e classifica le migliori mille istituzioni accademiche del mondo tra le quasi ventimila in attività.

L’Ateneo giuliano si posiziona anche quest’anno nella fascia 601-700 della classifica globale, mentre contemporaneamente migliora in quella italiana, in cui si colloca ora al 25° posto ex aequo con i Politecnici delle Marche e di Torino e le università di Brescia, Ferrara, Siena e della Campani “Luigi Vanvitelli”.

La performance di UniTS, analizzata dall’organo indipendente Shangai Ranking Consultancy, è, inoltre, la migliore del Friuli Venezia Giulia e la quarta del Triveneto.

Nelle classifiche globali “by subject”, cioè che analizzano le singole aree scientifiche, l’Università di Trieste conferma la presenza di un’eccellenza come Fisica, che si colloca nella fascia 101-150 a livello mondiale. Ottime inoltre le valutazioni di Ingegneria Civile, di Odontoiatria e delle Tecnologie Mediche inserite tra la 201° e la 300° posizione delle rispettive classifiche.

La classifica Arwu Shangai riceve particolare considerazione in ambito accademico per la particolarità di prendere in considerazione solo parametri oggettivi e non reputazionali. Tra gli indicatori analizzati i riconoscimenti di prestigio ricevuti dagli alumni (gli ex studenti) e dai ricercatori (premi Nobel e medaglie Fields), il numero di ricercatori altamente citati, gli articoli pubblicati su Nature e Science, gli articoli indicizzati nei principali cataloghi di citazione scientifica.

«I risultati ottenuti nel ranking Arwu – commenta il rettore Roberto Di Lenarda – sono sicuramente molto validi, specie se commisurati alle nostre dimensioni e al nostro budget. Non solo è confermata la considerazione internazionale dell’Università di Trieste, ma anche il suo ruolo di riferimento in ambito regionale e di assoluto rilievo nel Triveneto».

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L’Università di Trieste si conferma nella fascia 601-700 al mondo e sale al 25° in Italia. Eccelle Fisica, ottimi risultati per Ingegneria Civile, Odontoiatria e Tecnologie Mediche
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