Parte il progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola” Read more about Parte il progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola” Immagine BULLA_DILENARDA_ROSOLEN.jpeg Data notizia Wed, 23/10/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Impegno pubblico e sociale Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia E’ stato presentato il programma per l’anno accademico 2024/25 del progetto ““I Lincei per una nuova didattica nella scuola”, che vede l’Università degli Studi di Trieste protagonista.Il Polo di Trieste della rete nazionale dell’iniziativa, con la collaborazione della Fondazione “I Lincei per la Scuola”, dell’Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia e della Regione Friuli Venezia Giulia, si impegna da sei anni a organizzare attività di aggiornamento e alta formazione per i docenti della scuola nelle quattro discipline considerate dal progetto: italiano, matematica, digitale e scienze. “Al progetto partecipano ogni anno docenti della scuola primaria e scuola secondaria di primo e secondo grado da tutta Italia – spiega la docente dell’Università di Trieste Roberta Bulla, coordinatrice del Polo triestino - dal 2021 ad oggi abbiamo avuto un totale di 1000 docenti iscritti”."In un momento complesso per il sistema universitario e scolastico italiano come quello che stiamo vivendo, il ruolo di supporto alla formazione dei docenti delle scuole svolto da UniTS nell'ambito del progetto dei Lincei riveste un'importanza strategica - afferma il Rettore Roberto Di Lenarda - ringrazio Regione per il supporto che anche in questa occasione garantisce al nostro ateneo e tutti i nostri docenti coinvolti che sommano queste attività a quelle ordinarie con grande passione e impegno".“La presenza del Polo dei Lincei a Trieste rappresenta una grande opportunità per il sistema scolastico del Friuli Venezia Giulia. I docenti che si formano e aggiornano le loro conoscenze migliorano non solo la propria preparazione, ma anche la scuola all’interno della quale insegnano e il sistema nel suo complesso. Se, come confermato dai dati delle prove Invalsi 2024, l’istruzione scolastica del Fvg è di qualità e la percentuale di abbandoni scolastici è tra le più basse d’Italia, lo dobbiamo certamente anche a progetti come questo che l’Amministrazione regionale continuerà a sostenere, come investimento per le giovani generazioni, anche negli anni a venire” – aggiunge l’Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia Rosolen.“In una società in continua evoluzione, la formazione continua dei docenti è di fondamentale importanza per garantire la qualità dell’istruzione. Essa rappresenta un’opportunità di effettivo sviluppo e crescita professionale del corpo insegnante. In quest’ottica di promozione della formazione continua, l’USR FVG ha sottoscritto con la Regione FVG e le Università di Trieste e di Udine una convenzione con la quale si impegna a diffondere le attività formative organizzate dai due Poli universitari nell’ambito del progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola” e a collaborare nell’individuazione dei docenti tutor tra le Istituzioni scolastiche del territorio a supporto delle attività didattiche e laboratoriali” – conclude Daniela Beltrame, Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia.Il progetto nasce da un Protocollo d’Intesa sottoscritto dall’Accademia dei Lincei e dai Ministeri dell’Istruzione e del Merito e dell’Università e della Ricerca, con l’obiettivo di sostenere e favorire il miglioramento del sistema nazionale di istruzione e formazione attraverso numerose iniziative volte a promuovere un rinnovamento dei processi di insegnamento-apprendimento delle discipline scientifiche e umanistiche.I programmi proposti per l’anno accademico 2024/2025 sono molto articolati. Il programma di italiano, coordinato dalla Prof.ssa Tiziana Piras, verterà sui metodi e gli strumenti per la didattica della letteratura italiana.Il modulo di matematica, coordinato dai Proff. Emilia Mezzetti, Fabio Perroni e Daniele Zuddas, fornirà strumenti per approfondire conoscenze disciplinari e interdisciplinari, con particolare riferimento al linguaggio formale, alla storia della disciplina e alla elaborazione di modelli atti a descrivere fenomeni naturali e sociali. Il progetto “digitale” approfondirà invece conoscenze disciplinari e interdisciplinari nel campo dell’analisi e della protezione del dato digitale e dell'intelligenza artificiale per applicarli in progetti educativi. Il programma di scienze, infine, coordinato dal Prof. Francesco Princivalle con la collaborazione dei docenti Silvia Marchesan, Sabrina Pacor, Giorgio Pastore e Michele Stoppa, tratterà gli aspetti didattici legati allo studio di sistemi ambientali complessi di transizione costiera.Il gruppo, coordinato dalla Prof.ssa Roberta Bulla, vede la partecipazione di docenti afferenti a cinque dipartimenti dell’Università di Trieste: il Dipartimento di Matematica e Geoscienze, di Fisica, il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche e quelli di Scienze della Vita e di Studi Umanistici. Abstract UniTS protagonista dell’edizione ‘24-‘25 Mostra nel diario Off
Lancio del tocco per 133 dottori di ricerca! Read more about Lancio del tocco per 133 dottori di ricerca! Immagine 2024_UniTS_PhD_Graduation_7_LOW.jpg Data notizia Tue, 22/10/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Studiare Ricerca Destinatari target Post lauream Studenti Internazionali - Degree Seeker Testo notizia L’Università di Trieste ha proclamato oggi 133 nuovi dottori di ricerca, il numero più alto di sempre, nel corso della cerimonia del Graduation Day che si è svolta nell’Aula Magna dell’edificio A di Piazzale Europa.I dottori di ricerca del 36° ciclo, che hanno festeggiato la proclamazione con il tradizionale “lancio del tocco”, hanno fatto registrare un ulteriore incremento della presenza internazionale – uno su cinque proviene infatti dall’estero – e hanno confermato il perfetto equilibrio di genere raggiunto tra i dottorandi. “Il Graduation Day – sostiene il prof. Alessandro Baraldi, collaboratore del rettore per la ricerca scientifica e dottorati di ricerca dell’Università di Trieste – non celebra solo la conquista di uno straordinario traguardo per i nostri giovani ricercatori, ma è anche il momento in cui l’Ateneo vuole esprime la propria gratitudine nei confronti dei dottorandi che rappresentano un tassello fondamentale della nostra attività di ricerca. È un riconoscimento – conclude Baraldi - che culminerà il prossimo 2 dicembre, con l’assegnazione dei PhD Innovation Awards proprio nell’anno del Centenario”.L’iniziativa dell’Università di Trieste - una novità assoluta - celebrerà attraverso il conferimento di cinque premi a giovani studiosi un secolo di ricerca, eccellenza, creatività ed ingegno, premiando l’innovazione del pensiero, del sapere, delle metodologie di ricerca e delle tecnologie.Il Graduation Day ha visto come ospite d’onore Marco Gori, professore ordinario di Informatica dell’Università di Siena, che ha pronunciato una lectio magistralis dal titolo “Macchine intelligenti che non accumulano dati”, in cui ha proposto un nuovo approccio all'intelligenza artificiale e all'apprendimento automatico che non si basa sull'accumulo massivo di dati. Gori ha suggerito che, come avviene in natura, le macchine possano sviluppare abilità cognitive attraverso interazioni con l'ambiente, evitando così la centralizzazione di grandi raccolte di dati. Questo approccio ridurrebbe i rischi legati alla privacy e alla concentrazione del potere. Abstract Graduation Day di Ateneo con un numero record di PhD. Cresce anche la presenza internazionale, salita al 20% Mostra nel diario Off Video notizia Fotogallery Immagini del Graduation Day
Ranking THE 2025: UniTS conferma la sua posizione Read more about Ranking THE 2025: UniTS conferma la sua posizione Immagine rankingthe.png Data notizia Wed, 09/10/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Internazionale Testo notizia L'Università di Trieste si posiziona nuovamente nella fascia tra le 501 e le 600 migliori università al mondo secondo il prestigioso ranking THE 2025 stilato da Times Higher Education.La classifica valuta le università sulla base di cinque indicatori principali, ciascuno dei quali con un peso specifico differente: qualità dell’insegnamento (29,5%), ambiente di ricerca (29%), qualità della ricerca (30%), trasferimento della conoscenza all’industria (4%) e prospettiva internazionale (7,5%).Rispetto all'anno precedente, l’Università di Trieste ha registrato un incremento nei punteggi relativi alla qualità dell’insegnamento e all’ambiente di ricerca, due aree chiave che insieme rappresentano il 60% della valutazione complessiva. In particolare, il punteggio relativo alla qualità dell’insegnamento è aumentato da 31,9 a 33, mentre quello dell’ambiente di ricerca è passato da 25,1 a 26,4.Questo risultato testimonia la solidità dell’ateneo nel panorama universitario globale, collocandolo nel 28% delle migliori università internazionali recensite da THE, che prende in considerazione solo 2.092 atenei tra gli oltre 20.000 presenti a livello globale. Abstract Crescono le valutazioni della qualità dell'insegnamento e dell'ambiente di ricerca Mostra nel diario On Periodo di permanenza in Magazine Tue, 29/10/2024 - 12:00 - Wed, 27/11/2024 - 12:00
Le capacità musicali hanno radice biologica: studio su Biology Letters Read more about Le capacità musicali hanno radice biologica: studio su Biology Letters Immagine Progetto senza titolo (22).png Data notizia Tue, 08/10/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Territorio e società Testo notizia I ricercatori del Dipartimento di Scienze della vita dell’Università degli Studi di Trieste, in collaborazione con la Sapienza Università di Roma, hanno scoperto che la preferenza delle specie animali, umane e non umane, per i suoni consonanti sarebbe in parte determinata fisiologicamente. L’ipotesi all’origine dello studio, condotto su centotrenta pulcini implumi, è che gli elementi costitutivi delle capacità musicali – di umani e animali – abbiano una radice biologica, condivisa tra specie anche filogeneticamente distanti, e non dipendano già solo dalla cultura e dall’esperienza musicale.“Ricerche precedenti dell’Università degli Studi di Trieste già avevano condotto alla scoperta della preferenza dei pulcini, come di altre specie, per i cosiddetti intervalli musicali consonanti. Questi ultimi, infatti, sono quelli che più assomigliano al suono prodotto dagli esseri viventi, mentre quelli dissonanti richiamano la minor armonia dei suoni ambientali” spiega Andrea Ravignani, professore ordinario di psicologia generale al Dipartimento di Neuroscienze umane della Sapienza Università di Roma. “Allora non se ne conoscevano le ragioni; oggi, invece, sappiamo – grazie a studi condotti insieme, Università degli Studi di Trieste e Sapienza Università di Roma – che gli intervalli consonanti vengono prodotti in segnali sociali di tipo acustico”.La ricerca è stata condotta su centotrenta pulcini implumi; una volta schiusi, i pulcini – che non necessitano di alcuna cura parentale, né per sviluppare il repertorio vocale né per deambulare – sono stati allevati per quattro giorni, a coppie, in gabbie rettangolari a temperatura ambiente controllata. Per ogni pulcino sono stati registrati in arene insonorizzate i seguenti richiami: di contatto emesso dal pulcino quando prova disagio perché, ad esempio, separato dalla chioccia, di covata emesso in situazioni piacevoli e di cibo emesso quando il pulcino identifica una fonte di cibo redditizia. Questi richiami fanno parte di un complesso codice vocale che i pulcini sviluppano dalla schiusa all’età adulta per comunicare i loro bisogni agli altri conspecifici e per esprimere la natura positiva o negativa di una situazione che stanno vivendo. I ricercatori hanno stimolato la produzione di ciascun tipo di richiamo da parte dei pulcini ricreando gradualmente la situazione naturale associata a ciascuno di essi. In particolare, hanno registrato: i richiami di contatto, lasciando soli i pulcini nell’arena vuota dopo averli separati dal compagno di allevamento e dall’oggetto per l’imprinting; i richiami di covata, inserendo un oggetto per l’imprinting al centro dell’arena dopo l’isolamento iniziale; i richiami di cibo, posizionando un piatto di cibo al centro dell’arena dopo aver rimosso l’oggetto per l’imprinting.Analizzati i picchi minimi e massimi delle frequenze fondamentali e calcolatone il rapporto, lo studio ha rivelato una prevalenza di consonanza perfetta in tutti i tipi di richiamo, a conferma dell’idea che i suoni consonanti siano intrinsecamente presenti nella comunicazione animale. Le sole dissonanze registrate sono state rinvenute in situazioni di particolare distress, quali ad esempio contesti d’isolamento.“Questa ricerca potrebbe aprire ad applicazioni promettenti: un pulcino che emette un suono con una certa frequenza verosimilmente sta indicando un certo tipo di situazione e oggi sappiamo che i richiami più armonici sono quelli emessi nelle situazioni più piacevoli” spiega Cinzia Chiandetti, professore associato di psicobiologia al Dipartimento di Scienze della vita dell’Università degli Studi di Trieste. “A seconda della dominanza di consonanze o dissonanze, potremo arrivare a comprendere lo status emotivo dell’animale associato al contesto in cui si trova: non siamo poi così lontani dal poter immaginare dispositivi in grado di registrare i richiami e restituire il livello di comfort o stress dell’animale che ci troviamo di fronte, anche dei polli che, come direbbe lo scrittore Andrew Lawler, sono gli uccelli che hanno alimentato la civiltà” conclude l’esperta.***************************Studio completo pubblicato su Biology LettersChicks produce consonant, sometimes jazzy, soundsGianmarco Maldarelli1,2, Andrea Dissegna1, Andrea Ravignani3,4,5 and Cinzia Chiandetti11Department of Life Sciences, University of Trieste, Trieste, Italy2Department of Biopsychology, Institute of Cognitive Neuroscience, Faculty of Psychology, Ruhr-UniversitatBochum, Bochum, Germany3Comparative Bioacoustics Group, Max Planck Institute for Psycholinguistics, Nijmegen, The Netherlands4Center for Music in the Brain, Aarhus University, Aarhus, Denmark5Department of Human Neurosciences, Sapienza University of Rome, Rome, Italy Abstract Coordinato da UniTS, coinvolge anche La Sapienza di Roma Mostra nel diario On Periodo di permanenza in Magazine Tue, 29/10/2024 - 12:00 - Wed, 27/11/2024 - 12:00
Sport, cultura, innovazione, società: UniTS torna alla Barcolana Read more about Sport, cultura, innovazione, società: UniTS torna alla Barcolana Immagine Barcolana 55_009.jpg Data notizia Wed, 02/10/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Destinatari target Territorio e società Testo notizia Uno stand di cento metri quadri, azzurro come le maglie degli atleti che hanno fatto la storia dello sport italiano, sarà la “succursale” dell’Università di Trieste nella prestigiosa cornice di piazza Unità d'Italia, in occasione della 56esima edizione della Barcolana.Dal 5 al 13 ottobre, l’Ateneo giuliano, nell’ambito delle celebrazioni legate al Centenario dalla fondazione, parteciperà nuovamente a quello che è diventato uno dei più grandi eventi sportivi del mondo e aprirà “Casa UniTS” nel Villaggio Barcolana per incontrare il mondo dello sport e la cittadinanza attraverso una serie di eventi, talk e presentazioni che tratteranno in modo originale e leggero alcuni temi chiave del mondo universitario.In particolare, all’interno di un appuntamento quotidiano aperto al pubblico, ricercatori, alumni, studenti, atleti, giornalisti e dirigenti sportivi discuteranno di innovazione scientifica e tecnologica, di fenomeni che influenzano la società, di sostenibilità, di inclusione sociale, di cultura e delle sfide del futuro. Tra gli ospiti, atleti come la medaglia d’oro paralimpica Matteo Parenzan, Jana Germani, Francesca Genzo, Stefania Buttignon, Ilaria Corazza e Giorgia Marchi, l’ex allenatore di Marcell Jacobs a Tokyo Paolo Camossi, i giornalisti Paolo Condò, Sergio Tavčar e Giovanni Marzini, la gloria del basket triestino Daniele Cavaliero e la campionessa di nuoto Novella Calligaris. Quest’ultima, sabato 12 ottobre, racconterà, nella veste di presidente dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, le emozioni in grado di suscitare la mostra fotografica itinerante “Tutte le sfumature dell’azzurro”, in quei giorni visitabile a Trieste presso la Sala Fittke.Lo stand sarà inaugurato sabato 5 ottobre con la presentazione di Aura, l'auto da corsa elettrica dell’UniTS Racing Team, risultato di un progetto di eccellenza tecnologica e innovazione nel campo della mobilità sostenibile, a cui lavorano una sessantina di studenti dell’Ateneo per partecipare alle competizioni della Formula SAE.Aura sarà esposta davanti allo stand UniTS per tutto il periodo di apertura del Villaggio Barcolana e sarà accompagnata da Bai-Flying Lina, la prima barca al mondo della classe moth dotata di terrazze composte da un sandwich di core e fibra di lino, un gioiello di tecnologia e sostenibilità progettato dagli studenti dell’Audace Sailing Team.Tra i momenti salienti, giovedì 10 ottobre è in programma la 100UniTS Barcolana Dragon Boat Race “Rowing For the Future”, organizzata dal CUS Trieste: due caratteristiche canoe con testa di dragone, messe a disposizionedal CUS Venezia, saranno guidate da equipaggi di studenti UniTS.L’esibizione non agonistica vedrà le due imbarcazioni scendere in acqua all’ingresso del Canal Grande per raggiungere l’antica diga. L’iniziativa vedrà la partecipazione di studenti provenienti da culture e Paesi diversi per promuovere pace, convivenza e inclusione sociale attraverso lo sport.Le attività dell’Università di Trieste alla Barcolana vedono i contributi della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e di Io Sono Friuli Venezia Giulia e la partnership tecnica di Illy caffè. Abstract Dal 5 al 13 ottobre l’Ateneo incontrerà il mondo dello sport nello stand di piazza Unità. Il programma vedrà coinvolti ricercatori, studenti, atleti e giornalisti Documenti allegati Document Locandina - programma Document Programma completo dei talk e delle attività Mostra nel diario Off
Inaugurate al Parco di San Giovanni le mostre di Elisa Vladilo e Antonio Sofianopulo Read more about Inaugurate al Parco di San Giovanni le mostre di Elisa Vladilo e Antonio Sofianopulo Immagine Progetto senza titolo (22).png Data notizia Thu, 03/10/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Impegno pubblico e sociale Destinatari target Territorio e società Testo notizia Il progetto Relazioni d’arte, inaugurato a giugno 2024 con le mostre di Serse e Manuela Sedmach, si completa con i due punti espositivi dedicati agli artisti Elisa Vladilo e Antonio Sofianopulo allestiti in due diverse sedi UniTS nel Comprensorio del Parco di San Giovanni in via Weiss 6.Le due mostre, curate da Lorenzo Michelli, sono il punto conclusivo di un accordo di collaborazione siglato in occasione del Centenario dell’Università degli Studi di Trieste con ERPAC – Ente Regionale Patrimonio Culturale Regione Friuli Venezia Giulia, che ha dato vita a una serie di iniziative espositive il cui culmine è rappresentato da Relazioni d’Arte. Elisa Vladilo si è messa in relazione con la struttura del Teatrino di San Giovanni, reinterpretandolo nelle sue componenti storiche, identitarie e architettoniche per offrirne una rilettura contemporanea di segno positivo. L’installazione Funny Reflections trova posto nella facciata dell’edificio, in particolare nelle parti di vetro delle finestre e delle porte che vengono reinterpretate grazie a colori caldi e in tinta piatta.“Immaginando che tali vetri colorati possano idealmente proiettare la luceovviamente dello stesso colore sull’asfalto antistante, ecco che si può creare unulteriore gioco immaginario, dove si creano a terra rettangoli sghembi e tondiovoidali che riportano appunto l’esistente sulla facciata – spiega la stessa Vladilo - Tutto questo si inserisce nel consueto percorso che da anni porto avanti, di Arte Pubblica, in particolare di Ambient Painting, dove il colore si relaziona con lo spazio in un dialogo che valorizza e rianima i luoghi”.Antonio Sofianopulo, invece, espone una pittura apparentemente leggera e sarcastica in cui elementi del naturale appaiono in contrappunti estremamente articolati.La raccolta di suoi dipinti “RiConoscenza” è esposta nel Museo di mineralogia e petrografia dell’Università degli Studi di Trieste, nella Palazzina “O” del Comprensorio di San Giovanni. “I tratti salienti della poetica narrativa dei dipinti di Sofianopulo sono discrezione, gentilezza, tatto, sottigliezza, prontezza, eleganza, diplomazia, ironia. L’Ironia sottintesa è valore ovvio, visto che gli abbinamenti sulle tele possono non solo nascondere una critica e far generare un sorriso, ma invitano a pensare a un artigiano/intagliatore che esegue la sua opera con una serie infinita di piccoli tocchi in modo da renderla pregna di dettagli indecifrabili e non riconoscibili di primo acchito”, si legge ne L’etica dell’immagine di Roberto Vidali.I quattro punti espositivi inaugurati tra giugno e ottobre hanno consentito di rigenerare tali spazi grazie agli artisti che, attraverso le loro opere, hanno espanso temi e suggestioni legate all’istituzione universitaria.Relazioni d’Arte è un’iniziativa organizzata in occasione del Centenario dell’Università degli Studi di Trieste in collaborazione con Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ERPAC FVG, ARDIS e SMATS – Sistema Museale di Ateneo. Abstract Visitabili gratuitamente fino al 15 dicembre Mostra nel diario On Periodo di permanenza in Magazine Tue, 29/10/2024 - 12:00 - Wed, 27/11/2024 - 12:00
Antibiotico resistenza: sviluppata molecola promettente Read more about Antibiotico resistenza: sviluppata molecola promettente Immagine ultra_dendri.png Data notizia Thu, 26/09/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Territorio e società Testo notizia Uno studio internazionale coordinato dal Centro Interdisciplinare di Nanoscienze di Marsiglia, con la collaborazione di enti e centri di ricerca d’eccellenza, tra cui il Laboratorio di biologia e nanotecnologia del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste, ha sintetizzato un nuovo composto antibatterico, che promette di essere un ottimo candidato per la lotta all’antibiotico resistenza, un problema crescente di salute pubblica globale, che ancora oggi causa milioni di morti in tutto il mondo.“La principale minaccia è rappresentata dal gruppo dei batteri eskape – comprensivo dei generi Enterococcus faecium, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Acinetobacter baumannii, Pseudomonas aeruginosa e Enterobacter species – perché particolarmente virulenti e resistenti agli antibiotici introdotti con le terapie” spiega Sabrina Pricl, tra i ricercatori dello studio e professore associato di ingegneria chimica presso il dipartimento di Ingegneria e Architettura all’Università degli Studi di Trieste. “Di qui, dunque, l’esigenza di sviluppare nuovi agenti antibatterici che, da un lato, siano in grado di uccidere i batteri, dall’altro non siano tossici per gli organismi che li assumono e, soprattutto, non inducano la comparsa di ulteriori resistenze farmacologiche”.La molecola sintetizzata dai ricercatori – un dendrimero anfifilico, chiamato AD1b – si è dimostrata altamente efficiente contro tutti i batteri Gram-negativi, inclusi ceppi resistenti ai farmaci come Escherichia coli e Acinetobacter baumannii.Il composto interagisce con il batterio con un innovativo meccanismo d’azione: si lega, infatti, ai fosfolipidi della membrana batterica, come il fosfatidilglicerolo e la cardiolipina, causando la distruzione della membrana stessa e il conseguente collasso del metabolismo cellulare, portando alla morte del batterio, senza danneggiare le cellule sane – anche in vivo – e minimizzando il rischio di sviluppare nuove resistenze, un problema che diversamente affligge gli antibiotici tradizionali. Nei test preclinici, la molecola ha dimostrato una forte attività antibatterica oltre che una grande sicurezza, con una bassissima tossicità e nessun effetto emolitico – risultati poi confermati nei test condotti in vivo. Dopo trenta giorni di esposizione al composto, inoltre, non si è riscontrato alcun tipo di resistenza; al contrario, si è osservato un drastico abbattimento della carica batterica negli animali infetti.“Questa molecola potrebbe aprire la strada a terapie più sicure e mirate e dare così un impulso al trattamento delle infezioni resistenti: insieme alla sua efficacia, infatti, la capacità di non indurre resistenza la pone in pole position per essere sviluppata ulteriormente a livello clinico traslazionale” spiega la professoressa Sabrina Pricl.I ricercatori dell'Università degli Studi di Trieste hanno lavorato alla progettazione della molecola AD1 e preso parte allo studio computazionale, impiegando simulazioni di dinamica molecolare per studiare l’interazione tra AD1b e la membrana batterica, applicando metodologie avanzate supportate dalle risorse di supercalcolo del CINECA. Il progetto di ricerca è stato finanziato con fondi PNRR e ha potuto vantare il supporto di ICSC, il Centro Nazionale di Ricerca in High-Performance Computing, Big Data e Quantum Computing. Abstract UniTS coinvolta con il DIA nello studio pubblicato su Science Advances Link Lo studio su Science Advances Mostra nel diario Off
Proprietà intellettuale e valorizzazione dei risultati della ricerca Read more about Proprietà intellettuale e valorizzazione dei risultati della ricerca Immagine CLab seminari img.jpg Data notizia Wed, 25/09/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Ricerca Società e territorio Destinatari canale Ateneo Studiare Ricerca Impegno pubblico e sociale Destinatari target Studenti iscritti Post lauream Studenti Internazionali - Degree Seeker Territorio e società Testo notizia Nell’ambito delle attività del SiS FVG, il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia che coordina 17 enti di ricerca e innovazione regionali, Area Science Park in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste promuove per il secondo anno un ciclo di seminari sui temi della proprietà intellettuale e della valorizzazione dei risultati della ricerca, avvalendosi dell’esperienza di relatori esperti in aspetti tecnici e legali del gruppo GLP.L’iniziativa, nata per diffondere la conoscenza della proprietà intellettuale a studenti, docenti e ricercatori dell’Ateneo, è aperta a tutti gli interessati. I seminari si svolgeranno presso il CLab UniTS, in via F. Severo 40 (Ex Ospedale Militare), a Trieste.La partecipazione ai seminari è gratuita, previa iscrizione al seguente link PROGRAMMA:Modulo 1 – Panoramica sui diritti di Proprietà Intellettuale - Focus brevetti26 settembre 2024 dalle ore 15:00 alle ore 18:00Relatore: Stefano LigiModulo 2 – Nuova disciplina invenzioni in ambito accademico (art.65 C.P.I.)09 ottobre 2024 dalle ore 16:00 alle ore 18:00Relatore: Lorenzo FabroModulo 3 – NDA e Licensing14 ottobre 2024 dalle ore 16:00 alle ore 18:00Relatore: Avv. Erika PolettiModulo 4 - Copyright e Creative Commons13 novembre 2024 dalle ore 17.00 alle ore 19.00Relatore: Avv. Carmela BarilàPer informazioni: clab@units.it Abstract Ciclo di seminari al CLab Mostra nel diario Off
UniTs partecipa alla Conferenza EAIE - European Association for International Education Read more about UniTs partecipa alla Conferenza EAIE - European Association for International Education Immagine EAIE Toulouse IMG1.jpg Data notizia Thu, 19/09/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Studiare Impegno pubblico e sociale Internazionale Destinatari target Studenti iscritti Studenti Internazionali - Degree Seeker Testo notizia L’Università di Trieste partecipa in questi giorni alla Conferenza EAIE (European Association for International Education), la fiera europea più importante dedicata all’educazione internazionale. L’evento, che si svolge a Toulouse, in Francia, rappresenta un punto di incontro per professionisti del settore accademico provenienti da tutta Europa e non solo.Con uno stand dedicato, UniTs ha l'opportunità di rafforzare i rapporti con gli atenei già partner e di iniziare nuove collaborazioni internazionali."EAIE rappresenta un punto di forza e una necessità nella formazione della futura classe dirigente. Grazie ai vari programmi di international education studenti e studentesse vengono a contatto con culture diverse, in Paesi diversi rafforzando la loro consapevolezza di cittadini del Mondo. E il rafforzamento dei programmi di international education e’ uno degli obiettivi di UniTS!” Queste le parole della prof.ssa Barbara Milani, delegata del Rettore per la Mobilità e le Relazioni Internazionali, presente all'evento. Abstract UniTs avrà uno stand alla fiera europea più importante dedicata all’educazione internazionale Mostra nel diario Off
Contrasto dei crimini informatici: firmato accordo con la Polizia di Stato Read more about Contrasto dei crimini informatici: firmato accordo con la Polizia di Stato Immagine Progetto senza titolo (3).png Data notizia Fri, 08/03/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Impegno pubblico e sociale Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia E’ stato rinnovato oggi alla presenza del Questore di Trieste, Pietro Ostuni, l’accordo tra la Polizia di Stato e l’Università degli Studi di Trieste per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto i sistemi e i servizi informativi delle Piccole e Medie Imprese e Pubbliche Amministrazioni Locali.La convenzione, firmata dal rettore UniTS Roberto Di Lenarda e dal Dirigente del C.O.S.C. - Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Friuli Venezia Giulia Assunta Esposito rientra nell’ambito delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione alla criminalità informatica attraverso la stipula di accordi con enti, operatori e amministrazioni che forniscono prestazioni essenziali.Il protocollo continuerà a garantire la condivisione di analisi di informazioni idonee a prevenire attacchi o danneggiamenti che possano pregiudicare la sicurezza delle infrastrutture informatiche dell’Università degli Studi di Trieste, facilitando la tempestiva gestione di emergenze relative a vulnerabilità, minacce ed incidenti in danno della regolarità dei servizi di comunicazione.In caso di incidente informatico, poi, il Centro Operativo e l’Università collaboreranno per l’identificazione dell’origine dell’attacco, realizzando altresì attività di comunicazione reciproca per fronteggiare la contingente situazione di crisi. Il rinnovo è stato anche occasione per implementare un’ulteriore forma di collaborazione, vale a dire la possibilità, per le Parti, che il proprio personale frequenti reciprocamente corsi di formazione nelle materie di specifico interesse. Nello specifico, alcuni operatori della Polizia Postale frequenteranno l'insegnamento “cybersecurity” della Laurea magistrale in Ingegneria elettronica e informatica, tenuto da Alberto BARTOLI, Professore ordinario di Cybersecurity e reti di calcolatori al Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Trieste.Nei mesi a seguire, la Polizia Postale terrà alcuni seminari, rivolti agli studenti e al personale universitario, al fine di arricchire il loro bagaglio culturale con contributi esperienziali sulle modalità di prevenzione e di contrasto al cybercrime. “Per la Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’articolazione specialistica della Polizia di Stato che si occupa della prevenzione e repressione del cybercrime in tutte le sue cangianti declinazioni – ha concluso Assunta Esposito, Dirigente del Centro Operativo per la sicurezza cibernetica FVG – il rinnovo del protocollo d’intesa rappresenta la riprova della proficua collaborazione tra Istituzioni nell’ambito di quella sicurezza partecipata che ha come obiettivo comune la tutela della cybersicurezza, nelle sue molteplici sfumature.”“Oggi rinnoviamo e consolidiamo un accordo a cui l’Università di Trieste tiene in modo particolare – ha sottolineato il rettore Roberto Di Lenarda – il dialogo diretto con la Polizia Postale consente alla comunità UniTS di mettere in campo strategie efficaci per difendersi dagli attacchi informatici, aumentare la consapevolezza delle nuove generazioni ai rischi connessi e, allo stesso tempo, di mettere a disposizione le nostre competenze d’eccellenza a chi ogni giorno combatte il cybercrime, sempre più diffuso”.Nella foto: il Rettore Roberto Di Lenarda, il Questore di Trieste Pietro Ostuni e la Dirigente del C.O.S.C. - Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Friuli Venezia Giulia Assunta Esposito. Abstract Gli operatori della Polizia Postale frequenteranno l'insegnamento “Cybersecurity” della Laurea magistrale in Ingegneria elettronica e informatica Mostra nel diario Off