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convenzione AUSIR
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L’Università di Trieste ha sottoscritto, insieme all’Università di Udine, una nuova Convenzione Quadro con AUSIR – Autorità Unica per i Servizi Idrici e Rifiuti del Friuli Venezia Giulia e i principali gestori dei servizi idrici e ambientali del territorio regionale. Accanto ad AUSIR, hanno aderito: AcegasApsAmga, Acquedotto del Carso – Kraški vodovod, CAFC, HydroGEA, Irisacqua, Livenza Tagliamento Acque, A&T 2000, Ambiente Servizi, GEA – Gestioni Ecologiche e Ambientali, Isontina Ambiente, MTF e NET.

Il documento, siglato quest’oggi da tutti partner nella Sala Predonzani del Palazzo della Regione alla presenza del Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, rinnova e amplia la precedente intesa siglata nel 2019, consolidando la volontà condivisa di collaborare sui temi della sostenibilità e dell’innovazione applicata alla gestione del ciclo idrico integrato e dei rifiuti. 

La nuova Convenzione mira a promuovere progetti di ricerca applicata, iniziative congiunte di alta formazione, la partecipazione a bandi competitivi, oltre alla valorizzazione di dati, esperienze e infrastrutture tecniche condivise.

L’Università di Trieste partecipa con un forte impegno interdisciplinare, rappresentata dal prof. Paolo Bevilacqua (Dipartimento di Ingegneria e Architettura) e dal prof. Fabio Barbone (Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e della salute), referenti scientifici per l’Ateneo. L’accordo sostiene tra l’altro l’attività dei master interateneo già avviati con la collaborazione dei gestori pubblici, tra cui quello in “Tecnologia e Management del Ciclo Idrico Integrato” e quello in “Economia Circolare e ciclo integrato dei Rifiuti”. “

“La Convenzione – ha spiegato Roberto Di Lenarda, Rettore dell’Università di Trieste - rappresenta un’opportunità concreta per attivare nuove ricerche multidisciplinari capaci di affrontare, in chiave innovativa, le sfide della gestione sostenibile delle risorse idriche e ambientali. Gli ambiti di collaborazione spaziano dallo studio dei sistemi acquiferi e delle infrastrutture di rete alla gestione dei reflui e dei fanghi, dall’analisi economica e normativa dei servizi pubblici alla valorizzazione dei rifiuti in ottica di economia circolare. Centrale è anche l’impegno nella comunicazione e nella formazione, considerate leve strategiche per promuovere consapevolezza e cambiamento sia a livello tecnico che sociale”.