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Bus per UniTS: nuovi orari del 17/ e servizio notturno ampliato

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Orari della linea 17/ più “a misura di studente” e potenziamento del servizio notturno di Tpl FVG.

Sono le due importanti novità frutto della collaborazione tra UniTS e Trieste Trasporti che migliorano in maniera sensibile il servizio per l’utenza universitaria.

“La modifica dell’orario del 17/ è stata oggetto della tesi di laurea in Ingegneria Civile e Ambientale della studentessa UniTS Chiara Capraro – spiega Giovanni Longo, Mobility Manager di ateneo – la sua proposta è stata inclusa nel piano di spostamenti casa - lavoro di UniTS e ora, grazie a Trieste Trasporti, è diventata una realtà al servizio di tutti gli studenti”.

Ecco le novità in dettaglio:

Collegamenti con Piazzale Europa: i nuovi orari della linea 17/

Sono stati modificati gli orari della linea 17/ che collega piazza della Libertà (stazione FS) con piazzale Europa. Si raccomanda agli studenti di utilizzare prioritariamente le linee 17 e 17/ per raggiungere l’ateneo, lasciando possibilmente le linee 51 e 51/ a disposizione del personale e dei ricercatori diretti nei due campus di Basovizza e Padriciano di Area Science Park.

Si allarga il perimetro del servizio notturno di Tpl Fvg

Si allarga dall’8 marzo, come richiesto da tanti studenti, il perimetro del servizio di autobus a chiamata notturna promosso da Tpl Fvg e Trieste Trasporti in collaborazione con l’Università. Altre 28 fermate si aggiungono a quelle già attive dallo scorso luglio: da Valmaura a via Baiamonti, da viale Ippodromo a piazza Perugino, da San Giacomo a via Rossetti e piazza dell’Ospitale. Il servizio è attivo ogni mercoledì, venerdì e sabato dalle 22:00 alle 4:00. Per utilizzare il servizio è necessario scaricare l'app TSonDemand, disponibile per Android e iOS. L’app consente di prenotare le corse indicando la fermata di partenza, quella di destinazione e l'orario di interesse. Anche il biglietto si acquista direttamente in app al momento della prenotazione, con carta di credito, Paypal e, da qualche giorno, anche con carta di credito prepagata o ricaricabile. L’importo viene scalato nel momento in cui si sale a bordo dell'autobus e si comunica il proprio nome al conducente. Ciascun passeggero può prenotare per sé e per altre 19 persone. È possibile prenotare il servizio a partire da 14 giorni prima della corsa, ma la prenotazione può avvenire anche in tempo reale: prima si prenota e maggiori sono le possibilità che la corsa sia disponibile all'orario richiesto.

 

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Sono le due novità frutto della collaborazione tra UniTS e Trieste Trasporti che migliorano il servizio per l’utenza universitaria
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8 marzo. Donne e Meccanica: i dati FVG

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La Giornata internazionale della donna celebra i progressi in ambito economico, politico e culturale raggiunti dalle donne in tutto il mondo. UniTS, in occasione dell’8 marzo, accende i riflettori sulla presenza femminile nel mondo della meccanica, settore tradizionalmente visto come “maschile”. 

Nel corso dell’incontro “Imprenditrici e Manager nel Mondo della Meccanica” del ciclo “Donne e lavoro”, organizzato dal Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche di UniTS – DEAMS e Aidda in collaborazione con MIB Trieste School of Management, è stata presentata un’analisi approfondita della presenza femminile nel settore metalmeccanico in FVG. 

I dati forniti da Rubina Romanello, docente di Economia e Gestione delle Imprese al DEAMS, e da Lucia Parussini, docente di Macchine a Fluido del Dipartimento di Ingegneria e Architettura - DIA, hanno evidenziato un incremento del 70% delle donne avviate nel settore metalmeccanico nella regione FVG tra il 2020 e il 2022. Tuttavia, è emerso che la maggioranza di queste donne (il 60%) ricopre principalmente ruoli amministrativi o operativi. Inoltre, solo il 10% delle imprese metalmeccaniche in FVG è a conduzione femminile. Anche a livello nazionale si è discusso della predominanza di board completamente maschili: solo il 17,6% delle imprese ha un board composto dal 50%, o più, da donne.

Nel campo dell'educazione è stato notato che, nonostante una crescita nell'iscrizione di donne alle lauree triennali e magistrali in Ingegneria meccanica, la percentuale complessiva rimane ancora bassa, poco più del 20% del totale, con una conseguente sottorappresentazione significativa nel corpo docente universitario. 

 

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Evidenziato un incremento del 70% della presenza di donne nel settore metalmeccanico in FVG
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UniTS in Groenlandia con il progetto LOGS del CNR

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Anche UniTS partecipa al progetto LOGS dell’Istituto di Scienze Polari del CNR. L’obiettivo è raccogliere dati sui ghiacciai dell’area montuosa di Aqqutikitsoq in Groenlandia

Coinvolti nella campagna di misurazioni sul campo appena avviata Renato R. Colucci, docente di Glaciologia a UniTS e Ricercatore dell’Istituto di Scienze Polari del CNR, ed Emanuele Forte, docente di geofisica del Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze di UniTS.

I due ricercatori, utilizzando il Ground Penetrating Radar, valuteranno spessore e volume di alcuni dei circa 100 ghiacciai quasi sconosciuti nella zona montuosa di Aqqutikitsoq, vicino alla cittadina di Sisimiut (costa occidentale della Groenlandia). Quest'area è importante per la comunità locale per diversi motivi. In primo luogo, i ghiacciai forniscono il deflusso estivo per la centrale idroelettrica di Sisimiut. La loro evoluzione avrà un impatto diretto sull'efficienza della produzione energetica della città. In secondo luogo, le montagne di Aqqutikitsoq sono un'area ricreativa popolare e il comune ha dato in concessione lo sviluppo di attività turistiche. In questo contesto, la comunità ha bisogno di una valutazione dei rischi legati a crepacci e insorgenza di valanghe nell'area e dei loro eventuali cambiamenti futuri. Il progetto ha anche l'ambizione di creare le basi per un nuovo sito di monitoraggio a lungo termine su un ghiacciaio sulla costa occidentale della Groenlandia.

Nel corso della missione, il prof. Colucci presiederà anche un workshop organizzato nella Stazione Artica della DTU (Università Tecnica di Copenaghen) a Sisimiut assieme alla Greenland Winter Warning Association. Il tema sarà la sicurezza delle rotte con le motoslitte in aree altamente crepacciate. Sarà organizzata inoltre una serata divulgativa per la popolazione locale per illustrare le attività scientifiche in corso.

Nella foto: Emanuele Forte e Renato R. Colucci

 

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L'obiettivo è raccogliere dati sui ghiacciai dell’area montuosa di Aqqutikitsoq
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Firmato accordo di collaborazione con l'Università di Panama

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L’università di Trieste e quella di Panama insieme per i prossimi 6 anni per organizzare attività accademiche, progetti didattici, di formazione specializzata e di ricerca congiunti nelle discipline di reciproco interesse. 

In dettaglio, le attività previste sono lo scambio di insegnanti, la mobilità di studenti, la condivisione di pubblicazioni e materiali di ricerca, la realizzazione di progetti comuni relativi a insegnamento, formazione degli insegnanti e ricerca. Saranno implementati anche programmi di laurea congiunti o in collaborazione e varie opportunità di studio e approfondimento per laureati e laureandi.

La firma dell’accordo arriva nel corso della visita istituzionale di una delegazione di UNITS formata dal Prorettore Valter Sergo, dal Delegato rettorale alla Ricerca Alessandro Baraldi e dal direttore del Dipartimento di Fisica Giovanni Comelli, riconosciuto dipartimento di eccellenza dal MUR.

L’occasione per la visita della delegazione del nostro ateneo è stato l’invito rivolto dall’università di Panama a partecipare alla “Escuela International de verano”. Il prorettore ha tenuto la lezione inaugurale dal titolo “L’impatto della scienza nel mondo attuale” anche alla presenza dell’ambasciatore d’Italia a Panama Fabrizio Nicoletti, che si è attivamente adoperato per giungere alla firma dell’accordo. 

Nella foto, la delegazione UniTS accolta a Panama dall'ambasciatore d'Italia Fabrizio Nicoletti (quarto da sinistra), da Elisabetta Gregoric, PhD, Project Manager TLQS - The Laboratory on Quantitative sustainability (seconda da destra) e dal vice rettore dell'Università di Panama Ricardo Him Chi (ultimo a destra).

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I due atenei insieme per i prossimi 6 anni per organizzare attività accademiche, progetti didattici, di formazione specializzata e ricerca
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Addio a Maurizio Fermeglia: il commosso ricordo di UniTS

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Il 25 febbraio è mancato prematuramente per un malore che lo ha colto durante un’escursione in Val Rosandra Maurizio Fermeglia, professore ordinario di Principi di ingegneria chimica al Dipartimento di Ingegneria e Architettura, già Rettore del nostro Ateneo.

Maurizio Fermeglia, che avrebbe compiuto 69 anni in ottobre, viene universalmente ricordato come un uomo eccezionalmente eclettico, che ha saputo eccellere e lasciare una traccia importante non solo nell’ambiente accademico, ma in tutti gli ambiti in cui si è cimentato.

Laureatosi in Ingegneria Chimica all’Università di Trieste nel 1979, a cavallo del 1980-81 svolge ricerca presso la Technical University of Denmanrk, Lyngby. Ritorna poi nella nostra Università nel 1983 come ricercatore, diventando poi professore associato nel 1992 e professore ordinario nel 2002.

Oltre alla carica di Rettore dal 2013 al 2019, il professor Fermeglia ha servito in numerosi ruoli dirigenziali all’Università di Trieste, tra cui direttore di Dipartimento e direttore della Scuola di Dottorato in nanotecnologie. Ha ricoperto inoltre vari incarichi in ambito nazionale, tra cui recentemente quello di coordinatore nazionale del gruppo di principi di ingegneria chimica, nonché quello di presidente della commissione di Abilitazione Scientifica Nazionale per il suo gruppo concorsuale.

La sua attività scientifica è stata molto prolifica e varia, testimoniata dagli oltre 250 articoli pubblicati in riviste peer-reviewed internazionali, dalle oltre 200 presentazioni (tra cui decine di invited, plenary e keynote) in contesto internazionale, dalla gestione come principal investigator di numerosi progetti nazionali ed europei. I principali ambiti della sua ricerca hanno riguardato in passato lo studio sperimentale sui diagrammi di fase e sulle proprietà di trasporto, lo studio teorico di aspetti termodinamici dell’ingegneria chimica, l’ingegneria di processo e lo studio dei nanomateriali, ma si è occupato anche di basi di dati e di reti informatiche. Nell’ultimo ventennio ha poi contribuito a sviluppare, con il suo lavoro e la sua visione, il campo della modellazione molecolare multiscala. In anni più recenti si è occupato di Life Cycle Assessment, introducendo l’idea innovativa di integrare e migliorare i dati necessari per tale tecnica utilizzando la modellazione.

Tutta la sua carriera scientifica è stata ispirata e attraversata dalla passione per i temi della sostenibilità, con particolare attenzione alla sostenibilità dei processi e dei sistemi nell’ambito della transizione energetica. In questo contesto, oltre a condurre attività di ricerca in senso stretto, è stato anche consulente per le agenzie delle Nazioni Unite UNIDO e UNEP.

Il professor Fermeglia è stato un appassionato e stimatissimo docente in vari insegnamenti nell’ambito dell’ingegneria chimica, contribuendo a formare diverse generazioni di professionisti e sempre propugnando l’importanza di un approccio interdisciplinare alla formazione per affrontare le sfide future dell’umanità. Ha condotto inoltre una vastissima e apprezzatissima attività di comunicazione e divulgazione scientifica, primariamente nell’ambito della sostenibilità, con decine di interventi, seminari e conferenze dedicate al grande pubblico e sempre caratterizzate da originalità e visione. Nel 2010 fonda la Scuola Estiva sull’Energia, successivamente dedicata al “suo eroe” Giacomo Ciamician, il chimico triestino che già all’inizio del ventesimo secolo teorizzava l’uso del sole per uno sviluppo sostenibile della nostra società.

Soprattutto su queste tematiche, Maurizio Fermeglia è stato molto attivo su vari fronti dell’impegno civico, anche nel suo ruolo di delegato regionale del WWF, spinto dall’idea di utilizzare le proprie competenze accademiche al servizio della comunità.

Il professor Fermeglia è mancato mentre camminava su un sentiero della Val Rosandra. Per lui, triestino di nascita, la “Valle” era la montagna di casa, quella montagna che è stata la sua grande passione al di fuori dell’accademia. Lo spirito e la disciplina associati alla pratica delle attività di montagna spesso permeavano la sua quotidianità accademica. Alpinista e sci-alpinista, accademico del CAI, era stato istruttore di queste discipline e aveva partecipato a varie spedizioni alpinistiche anche extra-europee. Era stato inoltre capostazione della stazione di Trieste del Soccorso Alpino, dimostrando ancora una volta il desiderio di mettere le proprie capacità e conoscenze al servizio del prossimo. Forse è questa la lezione più importante che il professor Fermeglia, nel lasciare su quel sentiero questo grande vuoto nella comunità accademica e non solo, ci ha trasmesso.

La comunità UniTS si stringe con calore attorno alla moglie e ai figli di Maurizio.

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Già Rettore del nostro ateneo, era Ordinario di Principi di ingegneria chimica al Dipartimento di Ingegneria e Architettura
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300 ricercatori a Vicenza per iNE(S)T

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Si è svolto a Vicenza, nella sede del Polo Didattico Universitario, il meeting iNE(S)T-working, a cui hanno partecipato 300 ricercatori e ricercatrici impegnati in iNEST, Ecosistema dell’Innovazione del NordEst, finanziato dal PNRR con 110 milioni di euro.

iNEST progetta l’innovazione del NordEst da numerosi punti di vista differenti, con unità di ricerca coordinate dai 9 atenei triveneti: gli ambienti montani, la salute e gli stili di vita, la manifattura smart e green, l’architettura per le città sostenibili, gli ambienti di vita e di lavoro sostenibili, il turismo, la cultura e le industrie creative, l’agro-alimentare, gli ambienti marini e fluviali, i modelli digitali.

L’Università di Trieste coordina le attività di innovazione rivolta a sistemi marittimi, marini e di acque interne, che giungeranno a definire un gemello digitale per la gestione sostenibile dell’Alto Adriatico, con contributi da discipline biologiche, geologiche, fisiche, chimiche, di progettazione navale, di pianificazione territoriale, informatiche, amministrative e alte competenze da INOGS, Autorità Portuale AdSPMAO, Polo Tecnologico Alto Adriatico e dalle Università di Padova, Trento, IUAV e Ca’ Foscari di Venezia. 

Nel 2023 iNEST ha consolidato le sue attività, assumendo oltre 250 giovani ricercatrici e ricercatori, e creando una rete realmente collaborativa nel territorio e tra le persone. Qualità delle ricerche svolte, validità dei team e delle collaborazioni attivate, il coinvolgimento di oltre 300 Aziende nella presentazione di progetti innovativi per il territorio testimoniano la forza dell’Ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est. 

Secondo il Prof. Bonollo, docente dell’Università di Padova e Presidente del Consorzio iNEST, “Il meeting di Vicenza costituisce un’importantissima occasione per fare il punto sulle attività di iNEST, attraverso confronti tematici e approfondimenti sugli scenari futuri che si aprono per il Consorzio. È anche l’opportunità di dimostrare che gli Atenei del territorio sono in grado di formare un’ “orchestra” affiatata, motivata e mai vista prima.

 

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UniTS coordina le attività di innovazione rivolte a sistemi marittimi, marini e di acque interne
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UniTS con Transform4Europe per M'illumino di Meno

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M'illumino di Meno, la campagna ecologica organizzata da Rai Radio2 in collaborazione con la trasmissione Caterpillar, dall’anno scorso è diventata Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili che si celebra ogni 16 febbraio.

Il tema 2024, la 20a edizione, è “No borders”: l’invito è a spegnere i confini cercando alleanze internazionali!

UniTS aderisce coinvolgendo le università partner di Transform4Europe, l’alleanza universitaria che riunisce gli atenei di Saarland (Germania), Alicante (Spagna), Estonian Academy of Arts, University of Silesia – Katowice (Polonia), Sofia University St. Kliment Ohridski (Bulgaria), Vytautas Magnus University (Lituania), Catholic University of Portugal, University of Primorska (Slovenia) e Jean Monnet University (Francia).

Per sensibilizzare al risparmio energetico, la facciata di UniTS ridurrà la sua illuminazione dalla sera del 16 febbraio e per tutto il weekend.

 

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Per sensibilizzare al risparmio energetico, la facciata di UniTS ridurrà la sua illuminazione dalla sera del 16 febbraio e per tutto il weekend
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Laurea Magistrale ad honorem in Ingegneria Civile ad Andrea Zampa

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L’Università degli Studi di Trieste ha conferito oggi la Laurea Magistrale ad honorem in Ingegneria Civile ad Andrea Zampa.

Il riconoscimento è stato attribuito “per il rilevante contributo fornito dalla ricerca sperimentale e nello sviluppo di strategie moderne basate sull’impiego di materiali compositi mirate alla riduzione della vulnerabilità sismica delle costruzioni esistenti in muratura”.

"Il prestigioso riconoscimento dell’Università di Trieste va a me, ma riguarda soprattutto una realtà imprenditoriale che ha fatto e continua a fare un grande lavoro con l’ateneo – afferma Andrea Zampa - Un impegno che trasforma il pensiero e la ricerca in brevetti, prodotti, metodi, sistemi che impattano sulla normativa e sul mercato, creando valore aggiunto e ricchezza per tutto il sistema Paese".

Andrea Zampa è socio fondatore, Presidente e Direttore Tecnico di Fibre Net SpA e Fibre Net Holding, un gruppo che si occupa di progettazione, sviluppo e produzione di prodotti e sistemi in materiali compositi fibro rinforzati, utilizzati nei settori dell’edilizia, dell’energia, dei trasporti e dell'industria. Grazie alla sua esperienza maturata nel campo dei materiali compositi, nei primi anni 2000 ha pensato e ingegnerizzato un innovativo prodotto in Fiber Reinforced Polymer (FRP) che oggi trova largo utilizzo per il rinforzo strutturale e il miglioramento sismico di edifici e infrastrutture. Nel corso della sua carriera professionale ha collaborato a numerose attività di ricerca e sviluppo con università, laboratori e istituti in tutto il mondo con l’obiettivo di progettare nuovi prodotti applicando tecnologie e soluzioni all’avanguardia. Oggi Zampa è membro del consiglio di amministrazione di associazioni professionali e tavoli di lavoro del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e RILEM (International Union of Laboratories and Experts in Construction Materials, Systems and Structures).

Questo il titolo della Lectio magistralis di Andrea Zampa: “Un’esperienza di ricerca industriale per il miglioramento strutturale delle costruzioni: dall’idea alla normativa di prodotto”.

Presenti alla cerimonia Valter Sergo, Pro Rettore Vicario dell’Università degli Studi di Trieste, Paolo Gallina, Direttore del Dipartimento di Ingegneria e Architettura, che ha letto la motivazione, Massimiliano Gei, professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria e Architettura, che ha tenuto la laudatio.

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Riconoscimento assegnato all'industriale friulano per l'impegno nello sviluppo di materiali innovativi per il consolidamento strutturale di edifici e il rinforzo di pavimentazioni stradali
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Women and Girls in Science: UniTS sostiene l'equa partecipazione delle donne nella scienza

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Domenica 11 febbraio si celebra in tutto il mondo l'International Day of Women and Girls in Science, istituito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2015. L'Università di Trieste si unisce in questa ricorrenza alla comunità globale per promuovere un’equa partecipazione delle donne e delle ragazze negli ambiti di studio e lavoro delle discipline scientifiche.

Nonostante i progressi degli ultimi anni, persiste il divario relativo alla presenza del genere femminile in particolare negli ambiti cosiddetti STEM. A livello globale, le donne rappresentano solo il 28% dei ricercatori e il 35% degli studenti laureati in Scienze, Tecnologie, Ingegneria e Matematica. In Italia, la situazione è solo leggermente migliore: le ricercatrici sono il 33% e le laureate il 41%.

Secondo i dati Eurostat le donne impiegate nei settori scientifici sono una minoranza in tutta Europa, circa il 41%. In Italia il dato si è assestato sul 34%, con 400 mila scienziate e ingegnere, quasi la metà rispetto ai colleghi maschi (760 mila). 

Un altro elemento di criticità riguarda il gap salariale ancora da colmare: nel mondo le donne guadagnano in media il 20% in meno degli uomini impiegati nei settori STEM. In Italia, il divario è del 15%. 

Tuttavia, ci sono segnali di cambiamento. Il numero di donne che intraprendono carriere scientifiche è in costante aumento, seppur con ritmi diversi a seconda delle discipline. In Italia, ad esempio, la quota di donne tra i dottori di ricerca in ingegneria informatica è passata dal 17% nel 2000 al 33% nel 2020.

L'Università di Trieste ritiene che l’equità di genere nella partecipazione scientifica sia fondamentale per lo sviluppo della società e della comunità scientifica. Rinnova inoltre l’impegno a intraprendere tutte le azioni che promuovano ambienti inclusivi per tutte le “women in science” e a sensibilizzare le ragazze e le donne verso la possibilità di contribuire al progresso scientifico e tecnologico della società.

 

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L'obiettivo della giornata è superare il divario della presenza femminile in particolare negli ambiti STEM
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L’Università di Trieste illumina la facciata per il Giorno del Ricordo

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Il 10 febbraio l’Università di Trieste si unisce alle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, istituito per conservare e rinnovare la memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, all’interno della complessa vicenda del confine orientale.

L’Ateneo giuliano si è distinto per lo sviluppo, negli ultimi decenni, di un filone di studi storici, in particolare grazie all’attività di ricerca condotta dal prof. Raoul Pupo, che ha ricostruito e analizzato con grande rigore scientifico le violenze e le persecuzioni avvenute lungo la frontiera adriatica prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale. 

Gli studi sul confine orientale, verso cui si è riscontrato un crescente interesse nel corso degli anni, hanno contribuito a diffondere nel Paese conoscenza e comprensione degli avvenimenti che interessarono le popolazioni giuliano-dalmate, evitando semplificazioni e scorciatoie e i conseguenti rischi di pericolose strumentalizzazioni. 

In particolare, i risultati di queste attività di ricerca, frutto anche del confronto tra la storiografia italiana e quella slovena, hanno consentito di collocare la “memoria negata” della comunità della diaspora istriana, fiumana e dalmata all’interno di uno spazio pubblico riconosciuto, favorendo il completamento di un processo di riconciliazione, volto a superare i conflitti del Novecento. 

Proprio in occasione del Giorno del Ricordo, a 20 anni dalla sua istituzione, vogliamo sottolineare l’importanza della conoscenza e del rispetto delle memorie per consolidare la cultura della pace, rafforzare lo spirito europeo e costruire insieme il futuro. 

La sintesi di questo percorso per noi è idealmente rappresentata dall’immagine dei presidenti della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, e della Repubblica Slovena, Borut Pahor, immortalati mano nella mano, nel corso di una visita ufficiale alla foiba di Basovizza nel luglio 2020.

La facciata dell'Università di Trieste sarà illuminata col tricolore nelle sere del 9, 10 e 11 febbraio.

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UniTS sottolinea l’importanza della conoscenza e del rispetto delle memorie per consolidare la cultura della pace, rafforzare lo spirito europeo e costruire insieme il futuro
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