Audace Sailing Team ancora protagonista alla SuMoth Challenge sul Lago di Garda Read more about Audace Sailing Team ancora protagonista alla SuMoth Challenge sul Lago di Garda Immagine IMG_9166.JPG Data notizia Wed, 03/07/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Territorio e società Testo notizia La Foiling SuMoth Challenge è una competizione studentesca in cui l'obiettivo dei team è progettare, produrre e far navigare il foiling International Moth (IMCA) più sostenibile ed efficiente.La serie di regate appena conclusa a Malcesine è stata caratterizzata da temporali e vento instabile. Il maltempo e gli imprevisti hanno messo l'Audace Sailing Team a dura prova ma…i risultati non sono mancati! La barca del team UniTS, BAI-Flyng Lina 2.0, si è aggiudicata la vittoria dello Stage 1, ovvero la parte della competizione in cui viene giudicata da velisti e progettisti la qualità del progetto a tutto tondo e non solo. In questo Stage rientrano anche le attività di simulazione, concept, design, di analisi di impatto ambientale (LCA) e le azioni di comunicazione e marketing. BAI-Flying Lina 2.0 ha dato prova di essere l’imbarcazione più veloce della flotta, registrando una velocità di ben 22 nodi (40km/h) e assicurando così anche la vittoria dello Stage 2 dove, assieme alla performance, viene valutata anche la fase di costruzione. Abstract Il Team velico UniTS vince le competizioni che valutano design, innovazione, comunicazione e realizzazione della barca + speed test Mostra nel diario Off
Settimana sociale dei Cattolici: la presenza UniTS Read more about Settimana sociale dei Cattolici: la presenza UniTS Immagine CEI_SS_1280x720.jpg Data notizia Wed, 03/07/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Impegno pubblico e sociale Destinatari target Territorio e società Testo notizia Il prossimo 7 luglio il Santo Padre Francesco visiterà Trieste, a conclusione della 50° Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, che la città ospita dal 3 luglio. Dopo aver incontrato i Delegati, e prima di raggiungere piazza Unità per la celebrazione della S. Messa, il Papa riceverà anche alcuni studenti e giovani ricercatori e ricercatrici dei dieci Dipartimenti dell’Università di Trieste, accompagnati dai Direttori, dal Magnifico Rettore, dal Direttore generale e da una rappresentanza della governance. L’incontro vuole sottolineare, nello spirito del tema della Settimana Sociale, “Al cuore della Democrazia”, la fiducia di tutti nella capacità dei giovani – impegnati a formarsi nelle diverse discipline che creano l’universitas – di costruire una società più giusta e solidale anche attraverso lo sviluppo dei saperi. L’Ateneo vivrà questo incontro nell’anno del Centenario della sua fondazione, che sarà ricordato anche dalla firma del Santo Padre sul Libro d’Onore dell’Università.UniTS è presente anche nel ricco programma della Settima Sociale : 5 luglio, 17:30 – PIAZZE DELLA DEMOCRAZIAPERIFERIE: le città viste dai margini (in Piazza Ponterosso)Intervengono: Eugenia Carfora, Giovanni Carrosio (UniTS), Mario VattaISTITUZIONI LOCALI: la democrazia alla prova delle comunità (in Piazza Hortis)Intervengono: Gregorio Arena, Federica Fanesi, Roberto Louvin (UniTS)FAMIGLIE: legami, relazioni e comunità (in Piazza della Borsa)Intervengono: Mariolina Ceriotti Migliarese, Adriano Bordignon, Renata Longo (UniTS) e Francesco Pavanello 5 luglio, 15:00 – 17:00 DIALOGHI DELLE BUONE PRATICHEPensare bene per agire meglio: università, ricerca e terza missione (Camera di Commercio, Piazza della Borsa 14)Interviene: Caterina Falbo (UniTS), rappresentanti da Uni Cattolica Milano, LUMSA Roma e Europea Roma) 6 luglio, 17:30 - 5 luglio, 17:30 – PIAZZE DELLA DEMOCRAZIACITTADINANZA: migrazioni e diritti nell’Italia di oggi (in Piazza Ponterosso)Intervengono: Giovanni La Manna, Abdoulaye Mbodj, Roberta Altin (UniTS)PREPARARSI ALLA POLITICA: partecipare, discutere, decidere (in Piazza della Borsa)Intervengono: Giovanni Diamanti, Rosangela Maino, Mattia Zulianello (UniTS) Abstract Una delegazione dell'ateneo sarà ricevuta dal Papa domenica 7 luglio Mostra nel diario Off
Governare la transizione digitale, ecologica ed energetica: due nuove lauree magistrali UniTS Read more about Governare la transizione digitale, ecologica ed energetica: due nuove lauree magistrali UniTS Immagine DUE_LM.jpg Data notizia Mon, 01/07/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Società e territorio Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Futuri studenti Studenti iscritti Studenti Internazionali - Degree Seeker Territorio e società Testo notizia Si arricchisce l’offerta formativa dell’Università degli Studi di Trieste. Dall’anno accademico 2024/2025 saranno attivate due nuove lauree magistrali caratterizzate da una prospettiva marcatamente internazionale e professionalizzante, interamente in lingua inglese: Engineering for the energy transition e European Policies for digital, ecological and social transitions, entrambe volte a formare i professionisti di domani in materia di transizione digitale, ecologica, sociale ed energetica.“Entrambe le lauree magistrali si occupano di processi di transizione per i quali è necessario sviluppare nuovi modelli e professioni – spiega il Rettore Roberto Di Lenarda – sono inoltre multidisciplinari, perché la transizione ecologica, energetica e digitale richiede anche un tipo di preparazione giuridica e politica. Formano figure professionali con specializzazioni innovative e richiestissime dal mondo del lavoro e sono complementari, focalizzandosi rispettivamente sulla transizione energetica e sulla sua governance integrata a livello di Unione Europea”.Engineering for the energyNovità assoluta a livello internazionale nella forma di percorso interclasse con i due curriculaSustainable building design and technology e Sustainable industrial systems, intende offrire una preparazione avanzata in materia di transizione energetica sia nel campo edilizio che in quello industriale.Gli studenti acquisiranno capacità di progettazione, sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale e sapranno scegliere le tecnologie, i materiali, le fonti e i vettori energetici più adatti. Saranno in grado di integrare i sistemi edilizi ed energetici con le reti elettriche, i sistemi di accumulo e la mobilità sostenibile.I campi nei quali la nuova figura si potrà muovere sono diversi: libera professione e studi di progettazione operanti nei settori dell’edilizia, termotecnico, dell’efficienza energetica, dei sistemi di produzione e utilizzo dei vettori energetici e delle fonti rinnovabili di energia; aziende ed Enti pubblici privati in fase di adeguamento di sistemi edilizi e impianti; industrie per la produzione e la gestione di componenti, impianti e sistemi energetici; industrie operanti nel settore della produzione di involucri edilizi; aziende che progettano, installano e gestiscono impianti utilizzanti vettori energetici in ambito industriale, commerciale e residenziale; aziende che forniscono servizi in campo energetico; aziende ed Enti pubblici o privati che hanno l’obbligo di nominare un energy manager; enti di ricerca che sviluppano progetti relativi alla transizione energetica.I dispositivi di stoccaggio dell’energia rappresentano una delle tecnologie abilitanti la transizione verso le fonti di energia rinnovabile: ad arricchire l’offerta del corso di laurea Engineering for the energy transition anche ELISA, un laboratorio ad hoc, al servizio di un gruppo multidisciplinare di ingegneri, chimici, informatici, economisti e scienziati sociali. ELISA completa due laboratori già esistenti all’Università di Trieste, dedicati al “Fotovoltaico” e a “Smart Grid e Mobilità elettrica”, aumentando strategicamente la capacità dell’ateneo di posizionarsi tra i più attivi enti di ricerca nel campo delle fonti rinnovabili e della mobilità sostenibile. ELISA dispone di una strumentazione innovativa e offre piattaforme per la prototipazione rapida e simulazioni hardware-in-the-loop (HIL). Per accedere al corso di studi in Engineering for the energy transition al Dipartimento di Ingegneria e Architettura lo studente deve essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio: laurea triennale nelle classi di Ingegneria industriale o civile e ambientale; in alternativa, deve aver maturato almeno 18 cfu in area matematica, 9 cfu in area fisica, 6 cfu in quella chimica, 6 cfu in area elettrica, 6 cfu in area energetica, 6 cfu in area civile o in architettura – 15 laddove lo studente intenda iscriversi al curriculum in Sustainable building design and technology. Lo studente deve, inoltre, esibire una votazione di laurea maggiore o uguale a 95/110, diversamente dovrà affrontare un colloquio conoscitivo. Il corso prevede, inoltre, la conoscenza della lingua inglese ad un livello almeno pari al B2 nel Quadro Comune Europeo di Riferimento.European Policies for digital, ecological and social transitionsAttivo dal prossimo settembre, il corso intende fornire alle future generazioni una preparazione multidisciplinare in materia di governance delle transizioni digitale, ecologica e sociale. Gli studenti, futuri funzionari nelle amministrazioni pubbliche, project manager e consulenti, acquisiranno conoscenze e competenze avanzate di analisi, gestione e valutazione di politiche, programmi e progetti europei, insieme a conoscenze tematiche approfondite sugli strumenti e i meccanismi politici, sociali e giuridici per governare, in modo integrato, aspetti legati alla sostenibilità ambientale, agli impatti del digitale, alla coesione sociale (es. diritto comparato dell’ambiente e delle tecnologie digitali, analisi di open data e big data, tecniche di progettazione partecipata per l’innovazione sostenibile ed inclusiva). Questa combinazione di competenze renderà i laureati del Corso capaci di utilizzare nel modo più efficace gli strumenti e le risorse dell’Unione Europea per governare le transizioni digitali, ecologia e sociale.Specifici anche i requisiti di accesso al corso di studi in European Policies for digital, ecological and social transitions presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, lo studente deve essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio: laurea triennale nelle classi di Scienze politiche e delle relazioni internazionali, Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione, Scienze economiche, Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace; in alternativa, deve aver maturato 24 crediti formativi complessivi in diritto, economia e statistica (almeno 6 cfu dei 24 totali), scienze politiche e sociologia. Il corso prevede, inoltre, la conoscenza della lingua inglese ad un livello almeno pari al B2 nel Quadro Comune Europeo di Riferimento. Abstract Inaugurato anche il laboratorio Engineering for the energy transition (ELISA) Link Video Lab ELISA Mostra nel diario Off
700 studenti delle superiori ai Moduli formativi estivi di UniTS Read more about 700 studenti delle superiori ai Moduli formativi estivi di UniTS Immagine Progetto senza titolo (79).jpg Data notizia Mon, 01/07/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Futuri studenti Testo notizia È partita questa mattina la prima sessione dei Moduli Formativi estivi 2024, l'iniziativa di orientamento rivolta agli studenti che hanno concluso il terzo e il quarto anno delle "superiori".Un'edizione che si apre con numeri record, a partire dall'offerta formativa ancora più ampia (18 moduli rispetto ai 12 dello scorso luglio) e multidisciplinare, ma soprattutto per il numero di ragazzi delle scuole coinvolti: 702 gli iscritti, quasi 200 in più della prima sessione 2023, con una crescita del 40%.L'iniziativa si conferma attrattiva per gli studenti delle superiori non solo del nostro territorio: quasi il 40% degli iscritti provengono da fuori Trieste e il 10% da fuori regione. A conoscere UniTS saranno ragazzi e ragazze provenienti anche da Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto, oltre che dall'estero (Argentina, Etiopia, India e Venezuela).La cerimonia di apertura si è svolta nell'Aula Magna dell'edificio H3 con la partecipazione di Giulio Xhaet, partner e digital strategist in Newton S.p.A, protagonista di uno speech interattivo dal titolo "Da grande. Alla ricerca del proprio scopo nella vita". Nel corso del suo intervento Xhaet ha toccato diversi temi, tra i quali ha suggerito quali siano le domande da porsi per trovare la propria strada lavorativa e come aumentare le proprie skill attraverso le passioni personali. La seconda sessione dei Moduli Formativi Estivi si svolgerà dal 2 al 6 settembre prossimi. Abstract Al via la prima sessione dell'iniziativa di orientamento con un'offerta di 18 corsi: +40% di iscritti Mostra nel diario Off
La Medaglia Raffaele Piria della Società Chimica Italiana conferita a Maurizio Prato Read more about La Medaglia Raffaele Piria della Società Chimica Italiana conferita a Maurizio Prato Immagine Prato Maurizio img.jpg Data notizia Mon, 24/06/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Destinatari canale Ateneo Studiare Destinatari target Studenti iscritti Post lauream Testo notizia La Società Chimica Italiana ha conferito al prof. Maurizio Prato la prestigiosa Medaglia Raffaele Piria che viene assegnata a una scienziata o uno scienziato che abbia onorato la Chimica Organica italiana e di essa ne rappresenti una continuità nelle più insigni tradizioni. La Medaglia è stata conferita al prof. Maurizio Prato per la sua visione antesignana che ha elevato studi fondamentali di Sintesi Organica a ricerca interdisciplinare di frontiera con eccezionale impatto scientifico e di grandissimo potenziale biomedico e tecnologico in molteplici aree di medicina rigenerativa e nanomedicina e per la conversione dell'energia solare con processi e materiali sostenibili portando lustro alla Scuola italiana di Chimica Organica e Materiali Organici.Maurizio Prato, Socio Nazionale dell’Accademia dei Lincei, già professore ordinario di Chimica Organica all'Università di Trieste, è Ikerbasque Research professor presso il CIC biomaGUNE, a Donostia San Sebastian in Spagna. Il prof. Prato è noto in tutto il mondo per le sue ricerche innovative sui materiali funzionali a base di carbonio, per applicazioni nella scienza dei materiali, nella nanomedicina e nella catalisi. La Medaglia Raffaele Piria, che verrà consegnata lunedì 26 agosto 2024 durante l’evento “XXVIII Congresso Nazionale della Società Chimica Italiana” a Milano, corona questa prestigiosa carriera scientifica.Questa Medaglia si aggiunge alla Medaglia Ciamician ottenuta dal dott. Giacomo Filippini e al Premio Nazionale per la Miglior Tesi di Dottorato in Chimica Organica della dott.ssa Beatrice Bartolomei, coronando il successo del gruppo di ricerca del prof. Maurizio Prato e del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche in generale. Abstract Il prestigioso riconoscimento verrà consegnato in agosto a Milano Mostra nel diario Off
TRIESTE NEXT 2024: cercansi volontari! Read more about TRIESTE NEXT 2024: cercansi volontari! Immagine slidetriestenex2023.png Data notizia Mon, 24/06/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Società e territorio Destinatari canale Ateneo Studiare Impegno pubblico e sociale Destinatari target Studenti iscritti Territorio e società Testo notizia Candidature entro le ore 20 del 31 luglio 2024!La tredicesima edizione di Trieste Next, il Festival della Ricerca Scientifica che si svolgerà dal 27 al 29 settembre 2024 con un focus su “Gli orizzonti dell’intelligenza. La Conoscenza tra essere umano e tecnologie”, punta nuovamente sul “Progetto Volontari” per permettere a tutti gli studenti e le studentesse di UniTS di vivere da protagonisti la manifestazione. L’esperienza come volontario di Trieste Next è estremamente coinvolgente, consente di vivere in prima linea l’evento, di scoprire lo stimolante sistema della ricerca scientifica del nostro territorio e di farsi ispirare dal lavoro a contatto con gli scienziati e dalla divulgazione dei loro progetti per coinvolgere bambini e adulti. I volontari supporteranno le attività degli espositori e dei laboratori previsti in Piazza Unità d’Italia, collaboreranno all’accoglienza dei visitatori e alla gestione delle sale in cui si svolgono le conferenze e gli eventi, si cimenteranno come ambasciatori social per contribuire al racconto della manifestazione sui canali di comunicazione digitale. Per svolgere questo ruolo servono passione, abilità comunicative e relazionali, empatia e non può mancare la voglia di divertirsi e di imparare! Al termine dell’esperienza, non solo a ogni volontario verrà rilasciato un attestato di partecipazione, ma UniTS riconoscerà 1 CFU a studenti e studentesse a fronte di 25 ore di volontariato. Per ottenere il riconoscimento del CFU bisognerà presentare alla Segreteria Didattica del proprio Dipartimento l’attestato di partecipazione che sarà rilasciato al termine della manifestazione. Per candidarti, compila il MODULO entro le ore 20 del 31 luglio 2024. Per gli studenti interessati a svolgere la propria attività in un determinato gruppo di ricerca, ti ricordiamo che nel modulo di candidatura vi è un campo specifico dove indicare il nome del tuo docente di riferimento.Vieni a far parte della nostra squadra, ti aspettiamo!Tutte le info Ufficio Supporto alla divulgazione scientifica, Università degli Studi di Trieste: volontari@units.it ; tel. 040558 6124 o 6143. Abstract Candidati entro le ore 20 del 31 luglio Documenti allegati Document VADEMECUM VOLONTARI Mostra nel diario Off
Medio Oriente: l'appello al "cessate il fuoco" delle Università italiane Read more about Medio Oriente: l'appello al "cessate il fuoco" delle Università italiane Immagine guerra.jpg Data notizia Thu, 23/05/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Società e territorio Destinatari canale Ateneo Impegno pubblico e sociale Destinatari target Studenti iscritti Territorio e società Testo notizia Nel corso dell’assemblea mensile, le rettrici e i rettori delle università italiane hanno ascoltato con attenzione l’intervento di Alessia Conti, Presidente del CNSU. Conti, nel portare la voce dei due milioni di studenti che rappresenta, ha espresso le loro preoccupazioni in merito al conflitto in Medio Oriente.A seguito del confronto, e in considerazione delle numerose comunicazioni arrivate ai rettori, la CRUI intende ribadire come l’intero sistema universitario sia unito nella richiesta, ormai pervenuta da più parti, di un’immediata cessazione delle ostilità e del rilascio degli ostaggi sequestrati nel corso del disumano attacco del 7 ottobre. Il massacro di civili che da quella data è stato perpetrato nella Striscia di Gaza e la contemporanea distruzione di tutte le infrastrutture, non ultime le università, hanno ormai superato ogni limite accettabile. In questo senso, insieme al Presidente Mattarella, le università ribadiscono come sia urgente “porre fine alla catena di azioni e reazioni e consentire l’avvio di un processo che ponga termine ai massacri e conduca finalmente a una pace stabile”.“È essenziale evitare di favorire l’escalation con schieramenti aprioristici – ha sottolineato Giovanna Iannantuoni, Presidente della CRUI – La situazione mediorientale è complessa e come tale va analizzata. Il vero coraggio è quello di non cedere a logiche di parte e schierarsi invece per la pace.”L’art.11 della Costituzione sancisce che: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.” D’altra parte, è nella natura stessa dell’università essere un luogo libero e pacifico, dove il confronto anche aspro di tesi avverse utilizza l’argomentazione razionale, mai la violenza. Ed è quindi compito proprio delle università favorire l’apertura, l’approfondimento, il dibattito e la ricerca di soluzioni per la convivenza civile.In quest’ottica la CRUI e il sistema universitario si impegnano fin da ora a:Mantenere alta l’attenzione su tutte le crisi internazionali in corso. Perché, come sostenuto dal Presidente Mattarella, “la dignità umana, la rivendicazione della libertà, la condanna della sopraffazione, il rifiuto della brutale violenza non cambiano valore a seconda dei territori, a seconda dei confini tra gli Stati, a seconda delle relazioni internazionali tra parti politiche o movimenti”Intensificare il lavoro della commissione mista CRUI-CNR-INFN-INAF appena istituita con l’incarico di proporre linee guida sui principi etici e deontologici che devono orientare l’utilizzo dei risultati della ricerca scientifica per un uso non militareFavorire l’allargamento del dibattito pubblico e degli spazi di approfondimento interdisciplinare delle crisi internazionali e delle loro radici storiche, economiche, culturali, come già sta avvenendo negli atenei nel corso delle ultime settimaneProseguire la collaborazione scientifica con le università straniere di ogni Paese. Interrompere gli accordi con le università significa infatti rigettare l’importanza di luoghi di riflessione, pensiero critico e confronto costruttivo. Scienza e cultura sono garanzia di liberi spazi di dialogo anche nella differenza di opinioni e visioniPromuovere l’adesione delle università al consorzio UNIMED (Mediterranean Universities Union) di cui fanno parte le università palestinesi e a TESI (Technical Education Support for Higher Education Students Initiative) promossa dalla An-Najah National University e che prevede aiuti finanziari e materiali agli studenti della Striscia di GazaChiedere il rafforzamento delle iniziative di Scholars at risk e Students at risk, per finanziare borse di studio finalizzate all’accoglienza di docenti, studenti e studentesse delle università palestinesi distrutte a causa del conflitto Proporre l’istituzione di “Educare alla pace”, progetto che permetta alle università di istituire borse di studio per studentesse e studenti palestinesi. Promuovere, presso le istituzioni europee l’attivazione del programma “Erasmus for Palestine”. Abstract Leggi i 7 punti diramati dalla CRUI Mostra nel diario Off
Sostegno alla Pace: la posizione di UniTS Read more about Sostegno alla Pace: la posizione di UniTS Immagine pace.jpg Data notizia Wed, 19/06/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Società e territorio Destinatari canale Ateneo Impegno pubblico e sociale Destinatari target Studenti iscritti Territorio e società Testo notizia Il Senato Accademico dell’Università degli Studi di Trieste, riunito il 18 giugno 2024, ha ascoltato la relazione del Magnifico Rettore che ha inserito all’ordine del giorno la “mozione di boicottaggio” ricevuta l’ 11 giugno 2024 e presentata il giorno della seduta da 5 studenti. Dopo ampia e approfondita discussione, all’unanimità, il Senato respinge la mozione e ritiene opportuno ribadire la posizione dell’Ateneo. Il Senato richiama innanzitutto alcuni principi fondanti l’azione dell’Ateneo, rilevanti ai fini della definizione di specifiche iniziative per la pace. UniTS ispira il proprio agire al rispetto dei principi costituzionali, con specifico riferimento all’Art. 11 della Costituzione, che afferma che «l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»; all’Art. 33 della Costituzione, che sancisce che «l'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento», con ciò affermando con forza il valore di libertà della ricerca; ai valori sanciti nel proprio Statuto e nel proprio Codice Etico. Ispirato da questi principi, il Senato Accademico raccoglie e fa propri l’apprensione e il turbamento dell’intera comunità universitaria rispetto a tutte le guerre in corso nel mondo, manifestando il proprio dolore per le enormi sofferenze che i numerosi conflitti in atto provocano alle popolazioni civili coinvolte. L'Ateneo si impegna a sostenere la risoluzione diplomatica delle controversie internazionali e il cessate il fuoco in tutte le situazioni di conflitto, sostenendo il Rettore nel suo farsi costante parte attiva nell’interlocuzione in seno alla CRUI sul tema della pace.Con specifico riferimento alla tragica situazione nella Striscia di Gaza, il Senato invoca con forza e con urgenza, anche alla luce della risoluzione ONU del 25 marzo 2024, «un immediato cessate il fuoco [….] e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi», sottoscrivendo il comunicato della CRUI del 23 maggio 2024, immediatamente pubblicato anche sul sito istituzionale di UniTS.In tale comunicato si ribadisce «... come l’intero sistema universitario sia unito nella richiesta, ormai pervenuta da più parti, di un’immediata cessazione delle ostilità e del rilascio degli ostaggi sequestrati nel corso del disumano attacco del 7 ottobre. Il massacro di civili che da quella data è stato perpetrato nella Striscia di Gaza e la contemporanea distruzione di tutte le infrastrutture, non ultime le università, hanno ormai superato ogni limite accettabile. In questo senso, insieme al Presidente Mattarella, le università ribadiscono come sia urgente “porre fine alla catena di azioni e reazioni e consentire l’avvio di un processo che ponga termine ai massacri e conduca finalmente a una pace stabile”».In merito al ruolo delle istituzioni universitarie in questi contesti, il Senato Accademico richiama e fa pienamente e convintamente proprie le parole del Presidente Mattarella, pronunciate proprio nella nostra Aula Magna il 12 Aprile 2024 in occasione del conferimento della laurea Honoris Causa: «Le Università sono sempre state (…) luogo del libero dibattito, della critica e anche del dissenso nei confronti del potere. Dibattito, critica e dissenso collegati tra gli Atenei di tutti i paesi, al di sopra dei confini e al di sopra dei contrasti tra gli Stati. Se si recide questo collegamento, questo prezioso scambio di riflessioni, di collaborazioni, di esperienze, non si aiutano i diritti, non si aiuta la libertà né la pace, ma si indebolisce la forza del dibattito, della critica, del dissenso. Si aiuta il potere, quello peggiore, che ha sempre cercato di tenere isolate le Università del proprio Paese, di impedirne il collegamento con quelle oltre confine».UniTS promuove lo sviluppo dei rapporti istituzionali e l’apertura di spazi di dialogo e di dibattito, interni, nazionali e con Università e centri di ricerca internazionali, ribadendo come essenziale il rispetto della libertà di espressione e della libertà di manifestazione pacifica e ripudiando l’incitamento all’odio e l’uso della violenza. UniTS non aderisce ad alcuna iniziativa di boicottaggio, perché in contrasto con la missione di promozione del dialogo e di costruzione di ponti fra culture diverse. UniTS orienta la propria azione con il fine di contrastare ogni fenomeno di discriminazione, di garantire a studentesse e studenti la possibilità di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso il rispetto dei diritti umani, l’uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace, di non violenza e la valorizzazione della diversità culturale.UniTS condanna il brutale attacco del 7 ottobre 2023 e le violenze perpetrate dai terroristi di Hamas contro la popolazione israeliana, come condanna fermamente le azioni condotte dal governo di Israele che hanno portato ad un inaccettabile massacro di civili. UniTS si impegna a promuovere e a sostenere la pace ad ogni livello e a intensificare la propria presenza all’interno del consorzio UniMED, a continuare il proprio supporto alla rete Scholars at Risk e alla Rete delle Università Italiane per la Pace (RUniPace), dimostrandosi così, ancora una volta, disponibile all’accoglienza di studenti e studiosi, a maggior ragione se provenienti dalle zone di guerra. UniTS si impegna a mantenere e ad incrementare, se possibile, le collaborazioni scientifiche con le università di ogni Paese estero, allo scopo di favorire lo sviluppo del dibattito, del dissenso se necessario, escludendo da ogni accordo negoziale iniziative connesse ad attività di tipo bellico. UniTS continua a coltivare i rapporti di collaborazione e di supporto a tutte le Aziende compatibili con il proprio codice etico al fine di offrire alla valutazione dei nostri studenti le migliori opportunità occupazionali. UniTS continuerà a mantenere aggiornato l’elenco delle collaborazioni di ricerca già disponibile a questo linkIl Senato Accademico di UniTS, infine, stigmatizza con forza il comportamento di una parte dei manifestanti che si sono resi responsabili di azioni violente e di dichiarazioni caratterizzate da ripetute falsità nei confronti di studenti, senatori e della stessa governance. Mostra nel diario Off
Arte e UniTS: giovedì 20 giugno "Talk al tramonto" al Castello di San Giusto Read more about Arte e UniTS: giovedì 20 giugno "Talk al tramonto" al Castello di San Giusto Immagine Talk tramonto 20giu24 1200x800 img.jpg Data notizia Tue, 18/06/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Società e territorio Destinatari canale Ateneo Impegno pubblico e sociale Destinatari target Territorio e società Testo notizia La magica cornice del Bastione Fiorito del Castello di San Giusto ospita giovedì 20 giugno un Talk al tramonto organizzato dall’Università degli Studi di Trieste, dal Comune di Trieste - Assessorato alle politiche della cultura e del turismo, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.Tema dell’incontro, aperto a tutti fino ad esaurimento posti, è “Arte e UniTS: un viaggio dal 1953 a oggi” con Bruno Callegher, Massimo Degrassi e Lorenzo Michelli.L’evento è collegato alla mostra “1924-2024 – Un secolo di storia dell’Università degli Studi di Trieste. Immagini e documenti”, allestita sempre al Bastione Fiorito fino al 1° settembre. Massimo De Grassi, docente di Storia dell’Arte contemporanea a UniTS, racconterà le vicende relative alle prime opere d’arte donate all’Università di Trieste e affronterà soprattutto le dinamiche della Mostra di pittura italiana contemporanea allestita nell’aula magna dell’ateneo nel dicembre 1953, nucleo fondante della Pinacoteca del Rettorato e motore delle successive politiche di acquisizione da parte dell’Ateneo. Acquisizioni che hanno portato negli anni a raggiungere numeri e presenze artistiche molto significative e di grande qualità.“Molteplici sono le modalità in cui si è sviluppato il rapporto tra l'Università di Trieste e la ricerca artistica in occasione dell'edificazione del monumentale edificio progettato negli anni '30 da Raffaello Fagnoni e Umberto Nordio – spiega Lorenzo Michelli - autori come Marcello Mascherini, Ugo Carà, Mario Moschi sono coinvolti nella progettazione di una struttura che, attraverso la rilettura artistica di miti e allegorie definiva la sua identità e vocazione. Un altro momento storico è quello del '53, in cui un significativo gruppo di artisti di levatura nazionale dona opere di alta qualità che rappresentano quella che è di fatto una delle collezioni pubbliche dedicate al ‘900 più importanti di Trieste”. Dopo il talk... aperitivo sulla terrazza panoramica.INFO E PROGRAMMA Abstract Ingresso libero fino ad esaurimento posti Mostra nel diario Off
Studio INAF - UNITS "cattura" venti relativistici di un quasar Read more about Studio INAF - UNITS "cattura" venti relativistici di un quasar Immagine alone.png Data notizia Tue, 18/06/2024 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Territorio e società Testo notizia Un team di ricerca guidato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ha di nuovo imbrigliato i lontanissimi ed energici venti relativistici generati da un quasar lontano ma decisamente attivo (uno dei più luminosi finora scoperti). In uno studio pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal viene riportata la prima osservazione a diverse lunghezze d’onda dell'interazione tra buco nero e il quasar della galassia ospite durante le fasi iniziali dell'Universo, circa 13 miliardi di anni fa. Oltre all'evidenza di una tempesta di gas generata dal buco nero, gli esperti hanno scoperto per la prima volta un alone di gas che si estende ben oltre la galassia, suggerendo la presenza di materiale espulso dalla galassia stessa tramite i venti generati dal buco nero.La galassia protagonista dello studio è J0923+0402, un oggetto lontanissimo da noi, per la precisione a redshift z = 6.632 (ossia la sua radiazione che osserviamo è stata emessa quando l’Universo aveva meno di un miliardo di anni) con al centro un quasar. La luce dei quasar (o quasi-stellar radio source) viene prodotta quando il materiale galattico che circonda il buco nero supermassiccio si raccoglie in un disco di accrescimento. Infatti, nell’avvicinarsi al buco nero per poi esserne inghiottita, la materia si scalda emettendo grandi quantità di radiazione brillante nella luce visibile e ultravioletta.“L'utilizzo congiunto di osservazioni multibanda ha permesso di studiare, in un range di scale spaziali molto ampio e dalle regioni più nucleari fino al mezzo circumgalatico, il quasar più lontano con misura di vento nucleare e l’alone di gas più esteso rilevato in epoche remote (circa 50 mila anni luce)”, spiega Manuela Bischetti, prima autrice dello studio e ricercatrice presso l’INAF e l’Università di Trieste. I dati descritti nell’articolo sono frutto della collaborazione di gruppi di ricerca che lavorano su frequenze diverse dello spettro elettromagnetico. In primis lo spettrografo X-Shooter, installato sul Very Large Telescope (VLT) sempre dell'ESO, ha captato raffiche di materia, in gergo BAL winds (dall’inglese venti con righe di assorbimento larghe o broad absorption line), in grado di raggiungere velocità relativistiche fino a decine di migliaia di chilometri al secondo, misurandone e calcolandone le caratteristiche. Le potenti antenne cilene di ALMA (l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array dell’ESO), ricevendo frequenze dai 242 ai 257 GHz provenienti dall’alba del Cosmo, sono state attivate per cercare la controparte nel gas freddo dei venti BAL e capire se si estendesse oltre la scala della galassia. La ricercatrice sottolinea: “I BAL sono venti che si osservano nello spettro ultravioletto del quasar che, data la grande distanza da noi, osserviamo a lunghezze d’onda dell’ottico e vicino infrarosso. Per fare queste osservazioni abbiamo usato lo spettrografo X-Shooter del Very Large Telescope. Avevamo già scoperto il BAL di questo quasar due anni fa. Il problema è che non sapevamo quantificare quanto fosse energetico. Questo vento BAL è un vento di gas caldo (decine di migliaia di gradi) che si muove a decine di migliaia di km/s. Allo stesso tempo le osservazioni in banda millimetrica di ALMA ci hanno permesso di capire cosa stia succedendo nella galassia e attorno a essa andando a vedere cosa succede al gas freddo (qualche centinaio di gradi). Abbiamo trovato che il vento si estende anche sulla scala della galassia (ma ha delle velocità più basse, 500 km/s. Questa è una cosa aspettata, il vento decelera man mano che si espande), il che ci ha fatto pensare che questo mega alone di gas sia stato creato dal materiale che i venti hanno espulso dalla galassia”.La posizione della sorgente energetica è stata poi “immortalata” dapprima dalla Hyper Suprime-Cam (HSC), una gigantesca fotocamera installata sul telescopio Subaru e sviluppata dal National Astronomical Observatory of Japan (NAOJ), e - con una misura molto più accurata - dalla NIRCam, una fotocamera a raggi infrarossi installata sul telescopio spaziale James Webb (JWST delle agenzie spaziali NASA, ESA e CSA). “Questo quasar verrà osservato nuovamente dal JWST in futuro per studiare meglio sia il vento che l’alone”, annuncia Bischetti.La ricercatrice prosegue spiegando il perché di questa survey: “Ci siamo chiesti se l'attività del buco nero potesse avere un impatto sulle fasi iniziali di evoluzione delle galassie, e tramite quali meccanismi questo avvenga. Vincente è stata la combinazione di dati multibanda che vanno dall'ottico e vicino infrarosso - per misurare le proprietà del buco nero, e cosa avviene nel nucleo della galassia - fino alle osservazioni in banda millimetrica - per studiare cosa avviene all'interno e attorno alla galassia”. Le misure effettuate “sono di routine nell'Universo locale, ma questi risultati non erano mai stati ottenuti prima a redshift z>6”, aggiunge.“Il nostro studio ci aiuta a capire come il gas venga espulso o catturato dalle galassie dell’Universo giovane e come i buchi neri crescono e possono avere un impatto sull'evoluzione delle galassie. Sappiamo che il fato delle galassie come la Via Lattea è strettamente legato a quello dei buchi neri, poiché questi possono generare tempeste galattiche in grado di spegnere la formazione di nuove stelle. Studiare le epoche primordiali ci permette di capire le condizioni iniziali dell'Universo che vediamo oggi”, conclude Bischetti. L’articolo "Multi-phase black-hole feedback and a bright [CII] halo in a Lo-BAL quasar at z∼6.6", di Manuela Bischetti, Hyunseop Choi, Fabrizio Fiore, Chiara Feruglio, Stefano Carniani, Valentina D'Odorico, Eduardo Bañados, Huanqing Chen, Roberto Decarli, Simona Gallerani, Julie Hlavacek-Larrondo, Samuel Lai, Karen M. Leighly, Chiara Mazzucchelli, Laurence Perreault-Levasseur, Roberta Tripodi, Fabian Walter, Feige Wang, Jinyi Yang, Maria Vittoria Zanchettin, Yongda Zhu, è stato pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal. Abstract Pubblicato su The Astrophysical Journal Mostra nel diario Off