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Eliminare la violenza sulle donne: una settimana di iniziative promosse dal CUG

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In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che ricorre il 25 novembre, il Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Trieste promuove una Focus Week per coinvolgere la comunità universitaria e la cittadinanza, allo scopo di approfondire il fenomeno da differenti prospettive e offrire strumenti per conoscere, formare e informare. 

Secondo i dati del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno nel primo semestre del 2024, sul totale degli omicidi volontari il 65% delle vittime è di sesso maschile, ma focalizzando l’analisi sugli omicidi avvenuti nell’ambito familiare/affettivo il dato si capovolge, poiché il 65% delle vittime sono donne; di queste, l’85% per mano del partner o dell'ex partner.

L’invito rivolto a tutte le donne è di non sottovalutare nessun segno di violenza psicologica, economica, fisica, di cui sono vittime e di chiedere aiuto per uscire dalla condizione di isolamento e soggezione in cui si trovano.

I giovani e i giovanissimi sono purtroppo coinvolti in questo fenomeno: l’età di coloro che commettono violenze è bassa e ne costituisce un esempio drammatico il caso delle violenze sessuali di gruppo, in cui, nel 2023, il 65% dei presunti autori fa registrare meno di 35 anni: di questi, circa il 25% risultano essere stati minorenni (14-17 anni), mentre circa un ulteriore 50% rientra nella, comunque giovane, fascia d’età tra i 18 e i 24 anni. 

La Focus Week Conoscere, formare e informare per eliminare la violenza contro le donne intende pertanto rivolgersi in prima battuta a giovani come gli studenti universitari. I docenti e le docenti dei Dipartimenti dell’Università di Trieste approfondiranno, in occasione di attività seminariali, i temi della violenza contro le donne, degli stereotipi e delle diseguaglianze e ospiteranno anche quest'anno nelle aule di UniTS l’iniziativa Posto occupato, a cui l’Ateneo triestino aderisce. 

Posto occupato, attraverso l'occupazione simbolica di alcuni posti a sedere all'interno delle aule, intende ricordare tutte le donne vittime di violenza che, prima di essere uccise da un marito, un ex compagno di vita o un amante, occupavano un posto a teatro, sul tram, a scuola, all’Università, nella società.

Il CUG dell'Università di Trieste promuove inoltre, in collaborazione con altri enti e istituzioni del territorio, un calendario di iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, tra le quali si segnalano:

Fermare la violenza sulle donne. Slovenia e Italia: esperienze a confronto
25 novembre 2024, ore 11, Androna Baciocchi, aula B.
Intervengono: 
Anna Campanile, Centro antiviolenza VoceDonna, Pordenone, 
Delfina Di Stefano, Questura di Trieste, 
Natalina Folla, Università di Trieste, 
Jasna Podreka, Università di Lubiana, 
Patrizia Romito, Università di Trieste

Che “genere” di violenza?
27 novembre 2024, ore 10, aula Bachelet, edificio A, Campus Piazzale Europa.
Incontro informativo per il corpo studentesco organizzato in collaborazione con il Consiglio degli Studenti dell’Università di Trieste, 
Intervengono:
Imma Tromba, presidente del Centro antiviolenza GOAP di Trieste
Francesca Pidone, consigliera di fiducia dell’Università di Trieste. 
Introduce e coordina Maria Dolores Ferrara, presidente del CUG dell’Università di Trieste
 
Per informazioni sulle modalità di partecipazione alle attività in programma è possibile scrivere a presidenza.comitato.garanzia@units.it 

L'Università di Trieste, per esprimere solidarietà nei confronti delle donne vittime di violenza e per testimoniare l'impegno a sensibilizzare i giovani e la cittadinanza su questi temi, illuminerà di rosso la facciata dell'edificio A  lunedì 25 novembre.

PROGRAMMA COMPLETO DELLE INIZIATIVE

 

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, UniTS rinnova il suo impegno sul tema: in programma "Posto occupato", premi di laurea, seminari a tema ed eventi di sensibilizzazione rivolti ai cittadini
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UniTS guida il progetto MODERN: al via nuove tecnologie per la sismologia applicata

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Si è tenuto il Kick-Off del progetto MODERN (“Advanced SeisMic InterferOmetry MethoDs and TechnologiEs for EngineeRiNg Seismology”), finanziato dal Fondo italiano per le scienze applicate (FISA) e coordinato dal professor Stefano Parolai del Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze (MIGE) dell’Università di Trieste.

MODERN mira a colmare il divario tra ricerca scientifica e applicazione pratica nel campo dell’interferometria sismica, sviluppando strumenti innovativi e tecnologie di analisi in tempo reale per i professionisti del settore, le piccole e medie imprese e l’industria. Tra gli obiettivi principali vi sono il miglioramento degli approcci esistenti, con particolare attenzione alla valutazione dell’impatto dei terremoti quasi in tempo reale e al monitoraggio di edifici e infrastrutture, e la realizzazione di dispositivi ad hoc per l’implementazione di soluzioni più accessibili e pratiche.

Il progetto coinvolge una rete di partner di eccellenza, tra cui l’Università di Catania, l’Universitàdi Napoli Federico II, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IMAA) e le aziende Ad.eL s.r.l. e TME s.r.l.

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L’iniziativa, finanziata dal Fondo italiano per le scienze applicate (FISA), è coordinata dal professor Stefano Parolai del Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze (MIGE)
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Intitolazione dell’Aula Magna dell’Edificio C11 a Giacomo Costa

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L’Aula Magna dell'edificio C11 è stata ufficialmente intitolata a  Giacomo Costa, figura di spicco della chimica triestina, scomparso nel 2015. Costa, nato a Trieste nel 1922 e laureato in Chimica a Milano, è stato determinante per lo sviluppo della chimica all'Università di Trieste. Ha ricoperto numerosi incarichi prestigiosi: fu direttore dell'Istituto di Chimica dal 1963 al 1973 e, successivamente, Preside della Facoltà di Scienze MFN per circa vent'anni, dal 1973 al 1991. La sua attività di ricerca si è concentrata  sui composti metallorganici del cobalto, noti come “Costa's Models”, rilevanti per lo studio della Vitamina B12 e ancora oggi campo di ricerca attivo nell'Ateneo. 

Convinto dell'importanza del rigore scientifico nell'affrontare le questioni di interesse pubblico, ha partecipato attivamente a tavoli tecnici su problematiche ambientali e industriali di Trieste, mettendo a disposizione della comunità le sue competenze. La sua carriera è stata coronata nel 2003 con l'assegnazione della medaglia d'oro “Amedeo Avogadro” per meriti scientifici.

La cerimonia ha visto i saluti istituzionali di Barbara Milani, delegata del Rettore per le Relazioni e Mobilità Internazionale, di Paolo Tecilla, Direttore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, e di Rinaldo Rui, ultimo Preside della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. A seguire, Giovanna Fronzoni ha ricordato la figura del professor Costa, mentre la targa commemorativa è stata scoperta da Giovanni Costa, figlio di Domenico e professore associato di Geofisica della Terra Solida. L'evento si è concluso con un seminario di Yusuke Morisawa, Visiting Professor del Centenario, professore associato del Dipartimento di Scienze ed Ingegneria alla Kindai University.

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Il professor Costa fu direttore dell’Istituto di Chimica e Preside della Facoltà di Scienze MFN
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Pensionamento del Prof. Roberto Luzzati, Coordinatore del CdL in Medicina e Chirurgia: il ringraziamento di UniTS

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L’Università di Trieste, insieme alla Direzione Strategica di ASUGI, esprime i più sentiti auguri per un felice pensionamento al Prof. Roberto Luzzati. Il suo straordinario contributo professionale ha rappresentato un punto di forza per l’Ateneo e per l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, valorizzandone il ruolo a livello nazionale e internazionale. Figura di riferimento nel panorama medico, Luzzati ha lasciato un’impronta indelebile nella gestione delle malattie infettive negli ultimi vent’anni, distinguendosi particolarmente durante l’emergenza COVID-19.

Dopo aver conseguito due specializzazioni in Pediatria e Malattie Infettive e aver completato la sua  formazione all’Università di Boston, Luzzati ha iniziato la sua attività a Trieste nel 2000 come Direttore della SC (UCO) Malattie Infettive di ASUGI. Nel 2005 è stato nominato Professore di Malattie Infettive dell’Ateneo giuliano, contribuendo alla trasformazione della Struttura Complessa in un’eccellenza universitaria.

Determinante è stato il suo impegno per l’apertura, nel 2022, della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali, ampliando le opportunità formative per le nuove generazioni di medici. Dal 2018 ad oggi ha rivestito il ruolo di Coordinatore del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, guidando con dedizione un percorso chiave per la formazione sanitaria nell’Ateneo.

Il Prof. Luzzati è stato Direttore del Dipartimento di Medicina Specialistica dal 2005 al 2022 e, dal 2022, ha assunto la guida del Dipartimento per la Stewardship Antibiotica di ASUGI. Autore di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche di rilievo internazionale, ha saputo coniugare rigore accademico e umanità, formando un gruppo di allievi pronti a portare avanti la sua opera con gli stessi principi di empatia, rispetto per il paziente e impegno nella ricerca.

UniTS ringrazia il Prof. Roberto Luzzati per il suo eccezionale contributo accademico e umano, consapevole che il suo lavoro continuerà a ispirare sia la comunità accademica sia quella sanitaria.

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Un esempio di eccellenza dell’Università di Trieste
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Assistenza Sanitaria al Polo di Gorizia: laureati i primi professionisti in Regione

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Si è tenuta al Polo di Gorizia di UniTS la cerimonia di proclamazione dei primi 22 laureati del corso triennale in Assistenza Sanitaria Un evento di grande rilevanza per il territorio, poiché si tratta dei primi assistenti sanitari interamente formati in Friuli Venezia Giulia, gli apripista per le future generazioni di studenti che seguiranno lo stesso percorso.

Fabio Barbone, Coordinatore del Corso di Laurea, ha sottolineato l'importanza strategica della scelta di Gorizia come sede del percorso formativo: "La scelta della sede isontina dimostra la centralità regionale del corso di laurea interateneo UniTS-UniUD. Gli assistenti sanitari sono figure fortemente richieste dal nostro territorio per cui svolgono un ruolo essenziale".

Il Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria, inaugurato nell’anno accademico 2021/2022 e attivo a Gorizia dall’anno successivo, si è rapidamente affermato come un percorso ideale per gli studenti interessati alla sanità pubblica, all’epidemiologia, alla psicologia della salute e alla promozione di comportamenti sani, rispondendo alla crescente domanda di professionisti nel settore della prevenzione e promozione della salute. 

Durante la cerimonia, Francesca Larese, docente e precedente coordinatrice del Corso, ha ricordato le sfide affrontate durante il periodo della pandemia: "Il corso è partito in epoca Covid con grande entusiasmo, ora si completa un ciclo con laureati di cui in Regione c'è grande bisogno. Le sfide della prevenzione sono tante e urgenti".

L’Assistente Sanitario è un professionista chiave per la prevenzione e la promozione della salute, operando in ambiti pubblici e privati. Tra i contesti principali di impiego si annoverano i Dipartimenti di Prevenzione, le Case della Comunità, i Servizi per le dipendenze e la salute mentale, scuole e comunità residenziali. L’ampia domanda di queste figure nel territorio garantisce ai neo-laureati l’ingresso immediato nel mondo del lavoro.

Alla proclamazione delle Lauree  hanno preso parte anche  Manlio Palei, Direttore del Servizio Prevenzione della Regione Friuli Venezia Giulia, Chiara Gatta, Vicesindaco di Gorizia, e Leonardo Alberto Sechi, Direttore del Dipartimento Medico dell’Università di Udine. 

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Il corso di laurea, avviato nel 2021/2022, risponde alla crescente domanda di figure nel settore della prevenzione e promozione della salute
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Vitiligine Week: consulenze dermatologiche gratuite a Trieste il 26 e 28 novembre

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Dal 25 al 30 novembre si terrà in tutta Italia la Vitiligine Week, iniziativa promossa da SIDeMaST per sensibilizzare e supportare le persone affette da questa patologia. Durante la settimana saranno a disposizione oltre mille incontri gratuiti in 40 centri dermatologici in Italia, inclusi la Clinica Dermatologia e Centri MST dell’Università degli Studi di Trieste ed ASUGI.

A Trieste le consulenze si terranno il 26 e il 28 novembre dalle 09:00 alle 11:00 negli ambulatori della Clinica Dermatologica e Centri MST dell’Ospedale Maggiore, Palazzina Infettivi, 4° piano. 

Per prenotare una visita gratuita durante la Vitiligine Week è necessario contattare il Numero Verde 800226466, attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.

La professoressa Iris Zalaudek, Ordinario di Malattie Cutanee e Veneree a UniTS e direttrice della SC Clinica Dermatologica e Centri MST, sottolinea l'importanza dell'iniziativa: “La vitiligine è una malattia cronica e non infettiva della pelle caratterizzata da macchie bianche spesso localizzate su zone visibili come volto o mani. Proprio la visibilità della malattia spesso causa sentimenti di stigmatizzazione, vergona, depressione, ansia o ritiro sociale in chi ne è affetto. Come Centro universitario aderiamo con grande piacere a questa iniziativa, promossa da SIDeMaST e APIAFCO, per garantire alle persone affette da vitiligine nella nostra regione la possibilità di accedere a un consulto dermatologico gratuito, semplice e veloce con lo scopo di informarle sulle varie opzioni terapeutiche consolidate e sulle novità di cura recentemente approvate in Italia.” 

L'iniziativa, patrocinata dall'Associazione Pazienti APIAFCO (Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza) e sostenuta da Sintesi Education con il contributo di Incyte, nasce con l'obiettivo di offrire un sostegno concreto ai pazienti e combattere la disinformazione sulla vitiligine. “La vitiligine è una malattia cronica autoimmune, spesso associata ad altri disturbi quali disfunzioni della tiroide, diabete mellito e alopecia areata. È fondamentale che i pazienti si confrontino con un dermatologo per comprendere la loro condizione e discutere come gestirla al meglio, specialmente oggi che la ricerca ha aperto nuove possibilità terapeutiche”, afferma Giuseppe Argenziano, Presidente di SIDeMaST.

In Italia circa 330.000 persone convivono con la vitiligine. 

APIAFCO è da tempo impegnata nella lotta contro lo stigma e la disinformazione: “La vitiligine costringe chi ne soffre a misurarsi costantemente con la capacità di accettarsi. Spesso induce insicurezza, chiusura, ansia e depressione. Il confronto con uno specialista è fondamentale per supportare i pazienti in una gestione consapevole della propria condizione e, soprattutto, combattere la disinformazione”, spiega Valeria Corazza, Presidente di APIAFCO.

 

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UniTS promuove l’iniziativa lanciata da SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse
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Numismatica bizantina: UniTS insieme a Princeton, Oxford e Dumbarton Oaks per la digitalizzazione dei dati

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Il Dipartimento DiSU di UniTS è stato invitato dall'Università di Princeton a partecipare a un prestigioso progetto di ricerca internazionale finalizzato alla creazione di repository di tutte le banche dati numismatiche. Il progetto, denominato NOMISMA, vede la collaborazione di istituzioni di altissimo livello, tra cui la Dumbarton Oaks di Washington e l'Università di Oxford. Alla piattaforma Nomismata di UniTs è stato riconosciuto un valore esemplare, in grado contribuire allo sviluppo di uno strumento innovativo per la definizione e l’analisi della tipologia monetaria bizantina. 

L'obiettivo finale è quindi la creazione di una piattaforma digitale, accessibile e interattiva, che permetta a studiosi e appassionati di ottenere in maniera immediata informazioni aggiornate e dettagliate relative soprattutto ai luoghi di rinvenimento e di circolazione delle plurisecolari emissioni bizantine. Tali fonti promuoveranno la comprensione della storia economica, delle relazioni tra territori anche esterni ai confini dell’impero, lo studio del funzionamento delle zecche e soprattutto il calcolo statistico del volume dello stock monetario coniato in un ben definito periodo storico. Il coinvolgimento di UniTS evidenzia il valore scientifico e l'importanza del lavoro svolto dal nostro Ateneo nell'ambito della ricerca numismatica, riconosciute a livello internazionale.

In particolare, il contributo dell’Ateneo-DiSU sarà fondamentale per aggiornare e definire i dataset relativi alla tipologia delle monete bizantine per il periodo da Anastasio I all’imperatore bizantino Foca. I dati saranno digitalizzati e integrati seguendo gli standard definiti dalla piattaforma Nomismata di UniTs, dedicata alla crono e geo referenziazione dei ritrovamenti monetali di epoca bizantina, sviluppata dal DiSU anche nell’ambito di un finanziamento PRIN che vede il prof. Bruno Callegher già docente di Numismatica come capofila, il prof. Andrea Gariboldi come referente di sede, il dr. Giorgio Donato con il supporto del dr. Jordan Piščanc come progettisti e sviluppatori informatici, con la collaborazione dei ricercatori Kateryna Sorochan, Giulio Carraro e Cristiano Rossetti per la ricerca e l’implementazione dei dati. 

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L’Ateneo metterà a disposizione l’esperienza maturata nel progettare e realizzare la piattaforma per la catalogazione delle monete bizantine
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Monete d'oro presenti nella raccolta universitaria

Giornata Mondiale del Diabete: UniTS si illumina di blu

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Anche quest'anno l'Università di Trieste parteciperà alla Giornata Mondiale del Diabete, che si celebra il 14 novembre, illuminando di blu la sua facciata. Il tema scelto per il 2024 è "Diabete e benessere", che sottolinea l'importanza di un approccio olistico alla salute che non si limiti solo al controllo glicemico, ma includa anche il miglioramento del benessere fisico e mentale dei pazienti. 

La Giornata Mondiale del Diabete è stata istituita nel 1991 dalla International Diabetes Federation (IDF) e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in risposta all'incremento dei casi di diabete nel mondo. La scelta del 14 novembre non è casuale: ricorre infatti l'anniversario della nascita di Fredrick Grant Banting, il fisiologo canadese che, insieme al suo collega Charles Best, scoprì l'insulina nel 1921, rivoluzionando il trattamento della malattia

Il diabete è una delle principali emergenze sanitarie del XXI secolo. Secondo le stime dell'IDF, nel 2021, più di 530 milioni di persone tra i 20 e i 79 anni erano affette da diabete a livello globale, una cifra che potrebbe salire a 783 milioni entro il 2045 se non si interviene con azioni preventive e di sensibilizzazione. In Europa, il numero di persone con diabete supera i 62 milioni, in crescita anche tra bambini e adolescenti a causa di cattive abitudini alimentari e scarsa attività fisica.

In Italia, secondo dati ISTAT, oltre 4 milioni di persone sono affette da diabete, pari a circa il 6% della popolazione. Il diabete di tipo 2, spesso associato a fattori di rischio come obesità e sedentarietà, rappresenta il 90% dei casi, mentre il diabete di tipo 1, di origine autoimmune, è meno frequente ma in costante aumento tra i giovani. 

UniTS, illuminando di blu la sua storica sede, vuole ricordare l'importanza di un'azione collettiva nella lotta contro il diabete e ribadire il proprio impegno nel campo della ricerca scientifica e della sensibilizzazione pubblica.

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Il tema scelto quest’anno, “Diabete e benessere”, sottolinea l’importanza di uno stile di vita sano per la gestione e la prevenzione di questa patologia
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Intrappolare singoli atomi metallici nella rete del grafene: studio UniTS su Science Advance

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Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Science Advances, presenta un metodo semplice e innovativo per realizzare nuovi materiali che associano le straordinarie proprietà manifestate da singoli atomi metallici con la robustezza, flessibilità e versatilità del grafene.

Il grafene è un materiale costituito da una rete bidimensionale di carbonio scoperto nel 2004 che ha avuto un enorme impatto sulla comunità scientifica, portando già nel 2010 all’assegnazione del Premio Nobel per la Fisica ai suoi scopritori.

Il metodo proposto consiste nel depositare in modo controllato atomi metallici, come il cobalto, durante la formazione dello strato di grafene su una superficie di nichel. Alcuni di questi atomi vengono incorporati nella rete di carbonio del grafene, creando un materiale con proprietà eccezionali di robustezza, reattività e stabilità anche in condizioni critiche.

Il nuovo materiale può essere staccato dal substrato mantenendo la sua struttura originale ed è quindi potenzialmente utilizzabile in applicazioni nell’ambito della catalisi, della spintronica e dei dispositivi elettronici.

Il lavoro presentato è frutto di una collaborazione internazionale tra ricercatori del CNR - Istituto Officina dei Materiali, dell’Università di Trieste, dell’Università Milano Bicocca e dell’Università di Vienna.

Afferma Giovanni Comelli, UniTS: “L’apporto di competenze diverse e complementari è stato decisivo per dimostrare l’efficacia di questo approccio, semplice e potente al tempo stesso.”

Cristina Africh (CNR-IOM): “È un risultato ancora preliminare, ma già molto promettente, frutto di un’idea originale nata nel nostro laboratorio che all’inizio sembrava irrealizzabile.”

Cristiana Di Valentin (Università Di Milano Bicocca): “Abbiamo applicato questo metodo per intrappolare atomi di nichel e cobalto, ma i nostri calcoli dicono che l’uso si potrà estendere ad altri metalli per applicazioni diverse.”

Conclude Jani Kotakoski (Università di Vienna): “Abbiamo dimostrato che questo materiale sopravvive anche a condizioni critiche, inclusi gli ambienti elettrochimici utilizzati per le applicazioni in celle a combustibile e batterie.”

Articolo pubblicato articolo

V. Chesnyak, D. Perilli, M. Panighel, A. Namar, A. Markevich, T. An Bui, A. Ugolotti, A. Farooq, M. Stredansky, C. Kofler, C. Cepek, G. Comelli, J. Kotakoski, C. Di Valentin, C. Africh. Scalable bottom-up synthesis of Co-Ni–doped graphene. Science Advances vol, issue (2024). DOI: https://doi.org/10.1126/sciadv.ado8956

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Frutto della collaborazione con CNR-IOM, Università di Milano – Bicocca e Università di Vienna
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Premi Lincei: Stefano Borgani riceve il riconoscimento per i suoi studi di Cosmologia

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Il prof. Stefano Borgani, docente di Cosmologia a UniTS e associato all'INAF con incarico di ricerca, ha ricevuto il prestigioso Premio Internazionale “Prof. Luigi Tartufari” dell’Accademia dei Lincei.

Il riconoscimento è conferito a studiosi di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali che si sono distinti con ricerche innovative e attività rilevanti. 

Questa la motivazione: “La sua ricerca in ambito cosmologico spazia dallo studio della struttura su grande scala dell'Universo per vincolare modelli di Materia Oscura ed Energia Oscura, alla descrizione della formazione ed evoluzione di strutture cosmiche tramite l'utilizzo di simulazioni numeriche basate su metodologie di High Performance Computing. I suoi studi sull'applicazione cosmologica degli ammassi di galassie sono stati tra i primi in assoluto ad evidenziare il ruolo di tali oggetti per la cosmologia di precisione e, allo stesso tempo, hanno evidenziato per la prima volta la necessità di comprendere a fondo le proprietà fisiche degli ammassi di galassie al fine di poter sfruttare appieno le loro potenzialità per le applicazioni cosmologiche”.

«Stiamo vivendo l’età dell’oro della cosmologia. La quantità e la qualità dei dati che stiamo avendo, in primis dal telescopio spaziale Euclid di ESA, promettono di rivoluzionare la nostra comprensione dell’Universo. Domande sulla natura dell'energia e della materia oscura, e sulle leggi fisiche che descrivono la nascita e l’evoluzione dell’universo, potrebbero finalmente trovare una risposta. La comunità italiana, grazie alla partecipazione di INAF e di vari Istituti ed Università, sta svolgendo un ruolo di primo piano all’interno del Consorzio Euclid. A Trieste in particolare si è creata una stretta collaborazione tra ricercatori del nostro Ateneo, di INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste e SISSA, proprio sull’analisi dei dati Euclid e loro interpretazione attraverso simulazioni basate su calcolo ad alte prestazioni – ha affermato Borgani - sono molto onorato di ricevere questo premio da un’istituzione così prestigiosa come l’Accademia dei Lincei. Mi piace pensare che questo sia un riconoscimento non solo per il sottoscritto, ma anche per i miei stretti collaboratori, coi quali ho condiviso tante avventure di ricerca, nonché per i giovani ricercatori che ho seguito nel corso degli anni e che hanno arricchito la mia vita scientifica.»

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Il premio è conferito a studiosi di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali che si sono distinti con ricerche innovative e attività rilevanti
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