Salta al contenuto principale

EUT partecipa a èStoria 2025 con tre appuntamenti tra città, confini e memoria

Data notizia
Categoria notizia
Destinatari canale
Testo notizia

Dal 29 maggio al 1° giugno EUT – Edizioni Università di Trieste prenderà parte a èStoria – XXI Festival Internazionale della Storia, che si terrà tra Gorizia e Nova Gorica, Capitali europee della Cultura 2025.

Il tema dell’edizione 2025 sarà “Città”, intese come spazi simbolici, storici e culturali. L’obiettivo è offrire una riflessione sul ruolo delle città nella storia dell’umanità, intrecciando il passato e il presente di Gorizia con quelli di cento altre città, da Uruk a Gaza, da Atene a New York.

 

EUT sarà protagonista di tre appuntamenti pubblici:

Giovedì 29 maggio | ore 11.30 – 12.30
Sala Dora Bassi – Gorizia
Il corpo della città. Telo mesta. Studi e ricerche in forma di sguardi per Gorizia – Nova Gorica Capitale europea della Cultura

Presentazione del volume Il corpo della città / Telo mesta (EUT, 2024), a cura di Thomas Bisiani e Adriano Venudo. Il lavoro, nato all’interno del RRR Lab dell’Università di Trieste in collaborazione con EUT, propone – attraverso lo sguardo fotografico del Collettivo COLGO – una lettura urbana e culturale di Gorizia e Nova Gorica. Un talk sulla città come luogo e come status e sulla condizione dell’essere cittadino.

Intervengono: Thomas Bisiani, Alessio Bortot, Giovanni Fraziano, Sonia Prestamburgo, Adriano Venudo.

L'ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento posti.

 

Sabato 31 maggio | ore 15.00 – 16.00
Ridotto F. Macedonio – Teatro Verdi, Gorizia
L’affaire Prezioso. Aprile 1915. La missione segreta del direttore politico de “Il Piccolo”, di Marina Silvestri

La giornalista e autrice Marina Silvestri presenta il volume L’affaire Prezioso. Aprile 1915. La missione segreta del direttore politico de “Il Piccolo” (EUT, 2024). È un mite aprile triestino quello del 1915, quando si svolgono dei delicati colloqui tra Roberto Prezioso, direttore de “Il Piccolo”, e Leopold von Chlumecký, sua controparte asburgica. I due, muovendosi tra ambiguità e complesse dinamiche politiche, cercano di sostenere ciascuno la causa del proprio governo, mentre la neutralità dell’Italia si fa sempre più fragile e si avvicina l’ombra della guerra.

Conversano: Marina Silvestri, Federico Vidic
Coordina: Georg Meyr

L'ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento posti.

 

Domenica 1° giugno | ore 18.30 – 19.30
Aula Magna – Polo Universitario Santa Chiara, Gorizia
Il lavoro frontaliero nell’area alto-adriatica

Nel corso del talk si affronteranno i temi dell’integrazione e della mobilità del lavoro in Europa, con uno sguardo particolare alle vicende storiche che hanno coinvolto l’area alto-adriatica. In questo contesto, la professoressa Maria Dolores Ferrara presenterà il suo recente volume Lavorare oltre confine (EUT, 2024).

Intervengono: Maria Dolores Ferrara, Luigi Menghini, Fabio Spitaleri, Davide Rossi

L'ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento posti.

 

Per informazioni aggiornate sul programma: www.estoria.it

Abstract
Dal 29 maggio al 1° giugno EUT sarà presente al Festival internazionale della storia di Gorizia e Nova Gorica con presentazioni editoriali e talk pubblici
Mostra nel diario
Off

Su Nature studio coordinato da UniTS che può cambiare l’approccio alle vasculiti

Immagine
Data notizia
Destinatari canale
Destinatari target
Testo notizia

Un’infiammazione persistente che colpisce i vasi sanguigni e può portare a gravi complicanze trombotiche, anche in persone giovani e senza fattori di rischio noti. Sono le vasculiti sistemiche, un gruppo di malattie autoimmuni rare che, se non riconosciute e trattate tempestivamente, possono compromettere organi vitali come cuore, reni, polmoni e cervello.

A queste patologie è dedicato lo studio pubblicato sulla rivista Nature Reviews Rheumatology, tra le più prestigiose a livello mondiale nell’ambito dell’immunologia e della reumatologia, coordinato dal prof. Giacomo Emmi, immunologo, docente di Medicina interna dell’Università di Trieste e Direttore della Struttura Complessa UCO Medicina Clinica e Coordinatore Scientifico dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina. L’articolo, frutto di un lavoro di revisione coordinato tra centri di ricerca di riferimento in Italia, Svezia, Russia, Turchia ed Australia, fa il punto sulle manifestazioni trombotiche e cardiovascolari associate alle vasculiti e propone nuove strategie di trattamento basate sull’approccio antinfiammatorio.

L’argomento dello studio sarà l’oggetto di una relazione che terrà il prof. Emmi all’interno del congresso europeo EUVAS (European Vasculitis Society), in corso per la prima volta a Trieste dal 21 al 24 maggio, dove si riuniscono oltre 400 specialisti da tutta Europa. Il congresso è un appuntamento di riferimento per clinici e ricercatori che si occupano di queste patologie, e si distingue per l’approccio fortemente multidisciplinare. Emmi fa parte del direttivo della società scientifica e del comitato organizzatore dell’evento.

«Il nostro lavoro – spiega Emmi – dimostra che in molte vasculiti la trombosi non è un evento isolato, ma una diretta conseguenza dell’infiammazione vascolare. In questi casi, l’uso di anticoagulanti può non essere sufficiente e deve essere affiancata da una terapia immunologica. Comprendere meglio i meccanismi alla base di queste evidenze cambia l’approccio terapeutico e può aprire nuove strade anche per altre malattie croniche infiammatorie e non».

Tra le vasculiti analizzate nella revisione compaiono, tra le altre, la granulomatosi eosinofila con poliangioite, una patologia che colpisce soprattutto le vie respiratorie, il cuore e il sistema nervoso periferico, e la sindrome di Behçet, che interessa i vasi di calibro variabile, e caratterizzata, tra le altre cose, da eventi trombotici infiammatori. La pubblicazione si concentra sulle differenze tra eventi trombotici arteriosi e venosi, sulla gestione terapeutica nelle diverse fasi della malattia e sui diversi meccanismi patogenetici, che possono orientare le scelte cliniche.

Lo studio, consultabile online sulla piattaforma Nature, rappresenta un contributo importante al dibattito internazionale sulle malattie autoimmuni sistemiche, un’area della medicina in costante evoluzione.

**********************

Studio completo pubblicato su Nature Reviews Rheumatology          

Arterial and venous thrombosis in systemic and monogenic vasculitis
Federica Bello¹˒¹⁵, Filippo Fagni²˒³˒¹⁵, Giacomo Bagni⁴, Catherine L. Hill⁵˒⁶, Aladdin J. Mohammad⁷˒⁸, Sergey Moiseev⁹, Iacopo Olivotto¹˒¹⁰, Emire Seyahi¹¹ & Giacomo Emmi¹²˒¹³˒¹⁴

1. Cardiomyopathy Unit, Careggi University Hospital, Florence, Italy
2. Department of Rheumatology, Skåne University Hospital, Malmö, Sweden
3. Department of Clinical Sciences, Rheumatology, Lund University, Lund, Sweden
4. Department of Rheumatology and Inflammatory Diseases, Sahlgrenska University Hospital, Gothenburg, Sweden
5. Discipline of Medicine, University of Adelaide, Adelaide, South Australia, Australia
6. Queen Elizabeth Hospital, Central Adelaide Local Health Network, Adelaide, South Australia, Australia
7. Department of Rheumatology and Inflammation Research, Sahlgrenska Academy, University of Gothenburg, Gothenburg, Sweden
8. Department of Medicine, Karolinska Institute, Stockholm, Sweden
9. Department of Internal Medicine and Rheumatology, Sechenov First Moscow State Medical University, Moscow, Russia
10. IRCCS Don Carlo Gnocchi Foundation, Florence, Italy
11. Istanbul Faculty of Medicine, Istanbul University, Istanbul, Turkey
12. Department of Medical, Surgical and Health Sciences, University of Trieste, Trieste, Italy
13. Department of Internal Medicine, Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), Trieste, Italy
14. European Reference Network ReCONNET, Trieste, Italy
These authors contributed equally: Federica Bello, Filippo Fagni

Abstract
Il prof. Giacomo Emmi (DSM) presenterà la revisione durante il congresso della Società Europea delle Vasculiti, in programma a Trieste
Mostra nel diario
Off
Periodo di permanenza in Magazine
-
Fotogallery

40 giovani giuristi da 15 università per “Le sfide e le emergenze nello spazio giuridico europeo”

Data notizia
Categoria notizia
Destinatari canale
Testo notizia

Intelligenza artificiale, digitalizzazione, immigrazione, ambiente, sicurezza alimentare, diritti dei lavoratori, mercato comune, ordine pubblico. Sono solo alcune delle sfide, presenti e future, che l’Unione europea si trova ad affrontare sul piano della regolamentazione comune. Temi che le Università di Trieste e Udine analizzeranno dal 21 al 23 maggio, nella Sala Biasutti del Palazzo della Regione a Trieste in occasione dell’ottava Conferenza del dottorato di ricerca interateneo in “Diritto per l’innovazione nello spazio giuridico europeo”

Previsti una quarantina di contributi di giovani studiosi da una quindicina di atenei italiani, nel corso di dieci sessioni tematiche interdisciplinari in ambito giuridico. 

Nata nel 2017 come laboratorio attivo per i soli dottorandi degli Atenei regionali, l’iniziativa è oggi aperta alla partecipazione dei dottorandi di altre sedi, selezionati sulla base di una call for paper.

La Conferenza si aprirà mercoledì 21 maggio, alle 15, con i saluti istituzionali del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e dei direttori dei dipartimenti di Scienze giuridiche, del linguaggio, dell’interpretazione e della traduzione dell’Ateneo giuliano, Gian Paolo Dolso, e di Scienze giuridiche dell’Ateneo friulano, Silvia Bolognini

Introdurranno i lavori la coordinatrice del corso di dottorato, Marina Brollo, dell’Università di Udine, e il vice coordinatore, Angelo Venchiarutti, dell’Università di Trieste. A seguire la prima sessione dedicata ai “Diritti fondamentali: fra categorie tradizionali e nuove esigenze di tutela” moderata da Dimitri Girotto dell’Università di Udine. 

Il tema affrontato nella prima parte della seconda giornata (giovedì 22 maggio, dalle 9) sarà il “Diritto tributario: fra intelligenza artificiale e nuove esigenze normative”. Modera Mario Nussi dell’Ateneo friulano. Seguirà la sessione su “Sistemi sanzionatori: giudici e intelligenza artificiale” moderata da Federico Costantini dell’Università di Udine. Nel pomeriggio (dalle 14.30) la conferenza ripartirà dai “Rischi e responsabilità civile nell’“era digitale”. Raffaella Pasquili dell’Ateneo udinese farà da moderatrice. L’ultima sessione sarà su “Nuove sfide: ambiente, immigrazione, governance, sicurezza alimentare” e sarà moderata da Fabio Spitaleri dell’Università di Trieste. 

L’ultima giornata (venerdì 23 maggio, dalle 9) si aprirà con il tema del “Diritto della navigazione: dall’antica Roma alle attuali sfide” moderato da Massimo Campailla dell’Ateneo giuliano. Seguirà la sessione su “Codice della crisi e dell’insolvenza d’impresa, processo civile e processo penale” moderata da Elisa Grisonich dell’Università di Genova. L’argomento seguente sarà il “Diritto amministrativo, del lavoro e commerciale: Italia e Spagna a confronto”. Modererà Roberta Nunin dell’Ateneo triestino. Nel pomeriggio (dalle 14.30) le due sessioni finali saranno dedicate: al “Diritto pubblico interno e sovranazionale”, moderato da Ludovico Mazzarolli dell’Università di Udine, e a “Costituzione e amministrazione”, moderato da Francesco Emanuele Grisostolo dell’Ateneo friulano. 

Concluderà la conferenza l’intervento di Laura Montanari dell’Università di Udine, già coordinatrice del corso di dottorato. 

Abstract
Dal 21 al 23 maggio a Trieste la Conferenza del corso di dottorato interateneo Udine-Trieste “Diritto per l’innovazione nello spazio giuridico europeo”
Documenti allegati
Document
Mostra nel diario
Off

Bollino Rosa per la Clinica Urologica: premiati i percorsi dedicati alla salute della donna

Immagine
Data notizia
Categoria notizia
Destinatari canale
Destinatari target
Testo notizia

La Clinica di Urologia dell’Ospedale di Cattinara ha ottenuto anche il Bollino Rosa della Fondazione Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere – che premia le strutture sanitarie impegnate nella promozione della salute femminile e nell'integrazione della medicina di genere.

Attiva dal 2005, la Fondazione Onda assegna i bollini sulla base di requisiti clinici, qualità dell’accoglienza, attenzione alle differenze di genere e attività di formazione e comunicazione.

Si tratta del terzo riconoscimento conseguito dalla struttura dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina e dell’Università di Trieste: dopo il Bollino Arancione, per l’eccellenza nel trattamento delle patologie renali, e il Bollino Azzurro, per i percorsi dedicati alla salute maschile e alla prostata, la Clinica Urologica triestina è la prima in regione a potersi fregiare dell’intero tris di certificazioni Onda.

Il riconoscimento al lavoro svolto si estende anche alla dimensione formativa: i medici in formazione specialistica operano fin da subito in un contesto clinico che adotta un approccio attento alle specificità di genere e orientato alla non discriminazione.

«La medicina di genere non è un ambito a parte – commenta il prof. Giovanni Liguori, Direttore della Clinica Urologica ASUGI e docente di Urologia e Andrologia dell’Università di Trieste – ma parte integrante di un modo di curare che considera ogni persona nella sua complessità.

Riconoscimenti come questo confermano la bontà del percorso che abbiamo intrapreso insieme al prof. Paolo Umari, docente e Responsabile della Struttura Semplice di Chirurgia Robotica, al dott. Gianluca d’Aloia, responsabile della Prostate Unit, e alla dott.ssa Francesca Vedovo, responsabile dell’Urologia Funzionale».

Abstract
La struttura dell'Università di Trieste e di ASUGI è la prima in regione ad ottenere tutti i riconoscimenti della Fondazione Onda per la qualità e l’equità nei percorsi urologici
Mostra nel diario
Off

Giovani e impresa: l’UniTS inaugura la nuova edizione dell’Innovators Community Lab

Immagine
Data notizia
Destinatari canale
Testo notizia

Formare, connettere, ispirare. Con queste parole è stata lanciata la prima edizione dell’Innovators Community Lab (ICLab), il rinnovato programma dell’Università di Trieste che accompagna studentesse e studenti nella scoperta dell’innovazione e della cultura imprenditoriale.

Evoluzione del Contamination Lab, che nel corso di oltre dieci edizioni ha fornito background imprenditoriale a circa 300 studenti UniTS, l’ICLab è pensato per fornire a studenti e studentesse strumenti che consentano lo sviluppo di progetti di business nei settori emergenti.

Il programma si svolgerà ancora negli spazi rinnovati dell’ex Ospedale Militare, oggi trasformato in un ambiente aperto alla formazione, al co-working e alla collaborazione tra università, impresa e territorio. L’edizione 2025 ha preso il via con un evento ufficiale, alla presenza di istituzioni, imprese e dei 29 giovani selezionati, provenienti da corsi di laurea triennale, magistrale e di dottorato.

Durante l’incontro Salvatore Dore, responsabile dell’ICLab e Capo Ufficio Trasferimento Tecnologico e rapporti con le imprese, ha illustrato anche le principali novità dell’edizione 2025: il riconoscimento di crediti universitari curriculari, programmi di mentoring individuali, incontri di formazione e networking con imprenditori e manager e una visita agli stabilimenti del Gruppo Marcegaglia dove gli studenti incontreranno i vertici aziendali. Al termine del percorso, i cinque migliori progetti saranno premiati con borse di studio da 5.000 euro ciascuna, finanziate dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Il rinnovato percorso, inoltre, beneficerà di una dimensione internazionale che sarà presentata nelle prossime settimane.

Nel suo intervento introduttivo, il professor Rodolfo Taccani, Delegato del Rettore per il Trasferimento tecnologico e i rapporti con le imprese, ha offerto una riflessione sul valore del lavoro fatto nel corso dei suoi sei anni di mandato prossimi alla conclusione: «Il Contamination Lab è stato per anni un laboratorio vivo di idee, ma anche di persone. Abbiamo visto crescere competenze, relazioni e iniziative capaci di superare i confini dell’università. Questo percorso ha accompagnato sei anni di lavoro in cui abbiamo messo al centro la connessione tra formazione, giovani e impresa. Il futuro passa anche da qui».

Momento centrale dell’evento è stato il keynote speech di Gianluca Bisol, Presidente dell’azienda vitivinicola Bisol 1542: il suo intervento “Innovare nella tradizione” ha raccontato l’esperienza di un’impresa familiare capace di coniugare identità territoriale e trasformazione attraverso le generazioni.

I 29 studenti selezionati per il nuovo percorso formativo ICLab – di cui 18 sono iscritti a lauree triennali, 10 a lauree magistrali e a magistrali a ciclo unico e uno a un dottorato di ricerca – hanno concluso l’incontro con una breve presentazione individuale, raccontando le proprie motivazioni, obiettivi e aspettative per il percorso appena avviato.

Tra i partecipanti la componente femminile rappresenta oltre un terzo del gruppo. A testimonianza di un percorso che intercetta abilità e interessi molto trasversali, non mancano neanche in questa edizione gli studenti provenienti da corsi di laurea umanistici, come Filosofia, Psicologia e Giurisprudenza.

Con l’ICLab, l’Università di Trieste attualizza e rende organico il proprio impegno nella formazione all’innovazione, creando spazi di confronto reale tra accademia e sistema produttivo e promuovendo all’interno del percorso universitario un’idea di impresa come strumento di crescita, relazione e impatto.

Abstract
Formazione, co-progettazione, networking e premi per i 29 studenti selezionati nel programma dell’Ateneo dedicato all’innovazione
Mostra nel diario
Off

UniTS Racing Team tra i bimbi dell’IRCCS Burlo Garofolo

Data notizia
Categoria notizia
Destinatari canale
Testo notizia

L’UniTS Racing Team, il team universitario di Formula SAE dell’Università di Trieste, ha rinnovato per il secondo anno consecutivo la collaborazione con l’IRCCS Burlo Garofolo dando vita a un evento ludico-educativo pensato per i bambini ricoverati o in cura nell’ospedale pediatrico.

Obiettivo dell’iniziativa è avvicinare i più piccoli al mondo della tecnologia, dell’ingegneria e delle competizioni automobilistiche attraverso un’esperienza coinvolgente e interattiva. Cuore dell’evento un percorso a stazioni di gioco, in cui i bambini possano cimentarsi in diverse attività calibrate su vari livelli di difficoltà, tutte concepite come momenti propedeutici alla sfida finale: una vera e propria gara su simulatore di guida.

A rendere l’esperienza ancora più significativa è stato il contributo dei bambini alla creazione della locandina ufficiale dell’evento. Armati di colori e fantasia, hanno interpretato il mondo delle corse, regalando autenticità e allegria al progetto. 

L’evento ha rappresentato un’occasione preziosa per unire passione, competenze tecniche e attenzione al sociale, sottolineando il valore della collaborazione tra università, istituzioni sanitarie e comunità. 

L’ iniziativa sarà riproposta a Udine, il 24 maggio, in occasione della Giornata Mondiale del Gioco.  

Attraverso queste iniziative, UniTS Racing Team vuole aprirsi sempre di più al territorio, portando la propria passione per la tecnica e la competizione anche al di fuori dei circuiti universitari. Un modo per sensibilizzare, divulgare e far conoscere il mondo della Formula SAE e il valore della collaborazione tra giovani, istituzioni accademiche e comunità

 

Abstract
Successo per la seconda edizione di “Young Engineers in the Making”
Mostra nel diario
Off

Progettati a UniTS tessuti artificiali che mimano movimenti e funzioni biochimiche degli organismi viventi

Immagine
Data notizia
Destinatari canale
Testo notizia

Il gruppo di ricerca del prof. Pierangelo Gobbo del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Trieste ha compiuto un entusiasmante passo avanti nella creazione di tessuti artificiali che rispondono alla luce e che hanno battezzato "prototessuti fotonastici".

Questo lavoro affronta una sfida centrale nella biologia sintetica, la disciplina a cavallo tra ingegneria e biologia nata per costruire sistemi biologici artificiali combinando chimica, biotecnologia e ingegneria: creare tessuti artificiali che non solo imitino la struttura dei sistemi viventi, ma integrino anche movimento e funzioni biochimiche. Il gruppo di ricerca UniTS ha creato una potente piattaforma per la progettazione di materiali che appunto non si limitano ad esistere passivamente, ma reagiscono e si adattano attivamente all’ambiente.

Le potenziali applicazioni incideranno sensibilmente sulle tecniche di somministrazione programmata di farmaci, nel settore dei materiali bioispirati e nella soft robotica, che utilizza materiali morbidi e flessibili per creare robot in grado di piegarsi, deformarsi e adattarsi all'ambiente circostante.

In dettaglio i ricercatori, ispirandosi al modo in cui i tessuti reali convertono l'energia in movimento e funzioni, hanno progettato materiali sintetici simili a tessuti che possono contrarsi e spegnere la loro reattività interna quando vengono esposti alla luce.

Il segreto di questi prototessuti dinamici risiede nella combinazione di due elementi: nanoparticelle d'oro che convertono la luce in calore e una “proto-cortex” polimerica sensibile alle variazioni termiche. Analogamente alla cortex delle cellule viventi, questa altro non è che uno strato polimerico che ricopre l’interno della membrana protocellulare e conferisce alla protocellula una maggiore resistenza meccanica. Quando vengono irradiate, le nanoparticelle d'oro generano calore e innescano la contrazione della proto-cortex. Questo fa sì che le singole protocellule che compongono il materiale si contraggano proprio come un piccolo muscolo. Quando la luce viene spenta, la struttura si rilassa prontamente.

Oltre al movimento, hanno dimostrato che queste contrazioni possono regolare il metabolismo enzimatico del tessuto, bloccando o consentendo l'accesso a piccole molecole di substrato. In altre parole, l'intensità della luce può essere utilizzata per provocare contrazioni reversibili che possono modulare un processo biochimico ospitato all'interno del materiale.

Il lavoro, ora pubblicato su Advanced Materials, https://advanced.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/adma.202502830 è stato sviluppato in collaborazione con i professori Piero Pavan e Silvia Todros (Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università di Padova; Tissue Engineering Lab, Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza).

La ricerca è stata sostenuta dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC Starting Grant PROTOMAT, 101039578), dall'Unione Europea Next Generation EU (progetto PRIN PNRR 3D-L- INKED, P2022BLNCS; progetto PRIN SAMBA 2022285HC5_002; progetto PNRR “Metabolic and cardiovascular diseases ‘CN00000041) e dal progetto Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowship ’SAPTiMeC” (101023978).

Nella foto: flessione del prototessuto fotonastico a forma di stella marina a sei braccia dopo l'esposizione alla luce (stato rilassato con luce spenta – stato contratto con luce accesa)

Abstract
Studio pubblicato sulla rivista scientifica Advanced Materials
Mostra nel diario
Off

Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2025: UniTS espone il video “Da Waterscape a Nautopia”

Immagine
Data notizia
Categoria notizia
Destinatari canale
Testo notizia

Il Padiglione Italia alla 19° Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, intitolato “Terrae Aquae. L’Italia e l’Intelligenza del Mare” e curato da Guendalina Salimei, espone la video presentazione della tesi di Laurea UniTS in Architettura "Da Waterscape a Nautopia: scenari di riscaldamento globale e storie di architettura, spazi e habitat radicali". 

La tesi di Giulia Piacente e Giulia Toscano, già vincitrici del premio Fermeglia 2024, con relatore Thomas Bisiani, docente di Composizione architettonica e urbana a UniTS, offre uno scenario immaginifico e futuribile di città sull’acqua ed è visibile fino al 23 novembre all’interno della sezione dedicata agli esiti dei percorsi accademici.

Guendalina Salimei, curatrice del Padiglione Italia, lo ha definito un "contributo che nasce dall’ambito formativo e che dimostra come la ricerca accademica possa farsi portatrice di visioni capaci di dialogare con le sfide del presente e del futuro".

Il lavoro è stato scelto per la qualità della ricerca, l’originalità dell’approccio e la pertinenza rispetto ai temi trattati dal progetto espositivo “Terræ Aquæ. L’Italia e l’Intelligenza del Mare”. 

Partendo da una riflessione sul riscaldamento globale e sul conseguente innalzamento delle acque, le due studentesse hanno concepito Nautopia, un villaggio galleggiante per 2000 persone, semisommerso, capace di immergersi in caso di maltempo e circondato da un atollo artificiale per attenuare l'impatto delle onde. Nel piano subacqueo, un’apposita griglia di distribuzione permette gli spostamenti orizzontali, è modulabile per limitare o ampliare gli spazi ed è dotata di un sistema di collegamento tra mercato, edificio del commercio e centro culturale. Il piano in superficie è lasciato libero per consentire la navigazione.

Il passaggio tra un piano e l’altro è possibile grazie a pedane elevatrici che consentono gli spostamenti verticali e la fornitura di energia, acqua e il funzionamento dei sistemi di scarico.

Nautopia è autosufficiente dal punto di vista alimentare, idrico, energetico e di smaltimento dei rifiuti in ottica “zero waste” per rispondere ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030.

Abstract
La tesi delle laureate in Architettura Giulia Piacente e Giulia Toscano offre uno scenario futuribile di città sull’acqua
Mostra nel diario
Off

EUT - Edizioni Università di Trieste partecipa al Salone Internazionale del Libro di Torino

Data notizia
Categoria notizia
Destinatari canale
Testo notizia

EUT, in collaborazione con altre case editrici accademiche e scientifiche, sarà presente a Le parole tra noi leggere, XXXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, che si terrà da giovedì 15 a lunedì 19 maggio.  

La casa editrice di UniTS esporrà le sue novità editoriali allo stand UPI University Press Italiane nel Padiglione 2, Stand F28 al Centro Congressi Lingotto Fiere

Il tema dell'edizione 2025 del Salone è "Le parole tra noi leggere", uno spazio di riflessione che vuole interrogarsi sulla capacità delle parole di far entrare in contatto le persone sia con la propria interiorità che con il mondo circostante, evidenziando la materia prima delle stesse: leggera, precisa, preziosa.

Attraverso i 137 mila mq espositivi, oltre 700 stand, 51 sale e 220 ore di laboratori, più di 2.000 eventi al Lingotto e oltre 500 sul territorio con il Salone Off, un’area dedicata alla formazione, alla sperimentazione e allo scambio tra generazioni, sarà anche presente un nuovo spazio, il Publishers Centre, un’area lounge interamente dedicata agli operatori professionali.

 

Abstract
Dal 15 al 19 maggio a Lingotto Fiere
Mostra nel diario
Off

Formazione internazionale sulle emergenze per gli specializzandi in Pediatria

Data notizia
Categoria notizia
Destinatari canale
Destinatari target
Testo notizia

Affrontare emergenze pediatriche come aritmie e arresto cardiaco, insufficienza respiratoria, gravi traumi addominali e spinali, ma anche come gestire con efficacia il team sanitario. Sono questi i temi al centro di un’attività formativa di altissimo valore scientifico e respiro internazionale, promossa dall’Università di Trieste e dall’IRCCS Burlo Garofolo e dedicata alla gestione avanzata delle urgenze in età pediatrica. Vi hanno preso parte circa 60 specializzandi della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Ateneo giuliano e una quindicina di professionisti sanitari dell’Istituto.

A guidare l’iniziativa, due esperti di fama mondiale, per la prima volta a Trieste: il professor Marc Berg della Stanford University, specialista in simulazioni pediatriche e membro autorevole dell’American Heart Association, e il professor Brent Barber dell’Università dell’Arizona, esperto in cardiologia pediatrica e neonatale. Entrambi vantano una consolidata esperienza clinica nelle emergenze e figurano tra gli autori delle linee guida internazionali per la rianimazione pediatrica.

L’evento, ideato e coordinato dalla dott.ssa Stefania Norbedo, medico del Pronto Soccorso pediatrico del Burlo e docente di simulazione presso la Scuola di Specializzazione dell’Università di Trieste, si è aperto mercoledì 7 maggio con un seminario introduttivo nella sede del Burlo, durante il quale i due docenti statunitensi hanno presentato e discusso scenari clinici critici.

Oggi e domani sono invece in programma le esercitazioni pratiche al Centro di Simulazione Medica e Addestramento Avanzato (CSMAA) dell’Università di Trieste, una delle strutture più avanzate in Europa nel campo della simulazione in medicina, ospitata all’interno del polo didattico dell’Ospedale di Cattinara. Qui gli specializzandi si stanno confrontando con scenari ad alta fedeltà, gestendo in tempo reale situazioni cliniche complesse come shock cardiogeno, traumi maggiori, intossicazioni e insufficienza respiratoria, grazie all’impiego di manichini in grado di riprodurre in modo estremamente realistico le condizioni fisiologiche e cliniche di pazienti pediatrici.

Le simulazioni si svolgono in “modalità in cieco”, con esercitazioni ad alta intensità "a sorpresa", scelte tra diversi scenari preparati in aula, a cui seguono momenti di debriefing condotti dai due docenti statunitensi, insieme alla dott.ssa Norbedo.

“Nei Paesi sviluppati come l’Italia – osserva il prof. Egidio Barbi, direttore della Clinica Pediatrica dell’IRCCS Burlo Garofolo, docente di Pediatria e direttore della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università di Trieste – le vere emergenze-urgenze in pediatria sono eventi piuttosto rari. Per questo, la simulazione riveste un ruolo fondamentale nel garantire una preparazione completa ai futuri pediatri, che potrebbero trovarsi un domani a fronteggiare situazioni simili nella realtà”.

“La simulazione è un elemento prezioso e ormai imprescindibile nella formazione medica e sanitaria di alto livello – sottolinea la prof.ssa Aneta Aleksova, direttrice del CSMAA e docente di Cardiologia all’Università di Trieste – perché consente di acquisire esperienza e di correggere gli errori in un ambiente sicuro e controllato. La presenza di due ospiti del calibro di Berg e Barber conferma che il CSMAA dell’Università di Trieste è in grado di ospitare esercitazioni ai massimi livelli, secondo standard internazionali”.

I professori Marc Berg e Brent Barber hanno espresso parole di elogio sia per la preparazione degli specializzandi e del personale coinvolto, sia per il Centro di Simulazione, paragonabile ai centri di eccellenza internazionali.

Abstract
Due docenti tra i massimi esperti mondiali stanno conducendo esercitazioni rivolte a 60 specializzandi. UniTS si conferma eccellenza internazionale nella simulazione medica
Mostra nel diario
Off