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Sport, cultura, innovazione, società: UniTS torna alla Barcolana

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Uno stand di cento metri quadri, azzurro come le maglie degli atleti che hanno fatto la storia dello sport italiano, sarà la “succursale” dell’Università di Trieste nella prestigiosa cornice di piazza Unità d'Italia, in occasione della 56esima edizione della Barcolana.

Dal 5 al 13 ottobre, l’Ateneo giuliano, nell’ambito delle celebrazioni legate al Centenario dalla fondazione, parteciperà nuovamente a quello che è diventato uno dei più grandi eventi sportivi del mondo e aprirà “Casa UniTS” nel Villaggio Barcolana per incontrare il mondo dello sport e la cittadinanza attraverso una serie di eventi, talk e presentazioni che tratteranno in modo originale e leggero alcuni temi chiave del mondo universitario.

In particolare, all’interno di un appuntamento quotidiano aperto al pubblico, ricercatori, alumni, studenti, atleti, giornalisti e dirigenti sportivi discuteranno di innovazione scientifica e tecnologica, di fenomeni che influenzano la società, di sostenibilità, di inclusione sociale, di cultura e delle sfide del futuro. 

Tra gli ospiti, atleti come la medaglia d’oro paralimpica Matteo Parenzan, Jana Germani, Francesca Genzo, Stefania Buttignon, Ilaria Corazza e Giorgia Marchi, l’ex allenatore di Marcell Jacobs a Tokyo Paolo Camossi, i giornalisti Paolo Condò, Sergio Tavčar e Giovanni Marzini, la gloria del basket triestino Daniele Cavaliero e la campionessa di nuoto Novella Calligaris. Quest’ultima, sabato 12 ottobre, racconterà, nella veste di presidente dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, le emozioni in grado di suscitare la mostra fotografica itinerante “Tutte le sfumature dell’azzurro”, in quei giorni visitabile a Trieste presso la Sala Fittke.

Lo stand sarà inaugurato sabato 5 ottobre con la presentazione di Aura, l'auto da corsa elettrica dell’UniTS Racing Team, risultato di un progetto di eccellenza tecnologica e innovazione nel campo della mobilità sostenibile, a cui lavorano una sessantina di studenti dell’Ateneo per partecipare alle competizioni della Formula SAE.

Aura sarà esposta davanti allo stand UniTS per tutto il periodo di apertura del Villaggio Barcolana e sarà accompagnata da Bai-Flying Lina, la prima barca al mondo della classe moth dotata di terrazze composte da un sandwich di core e fibra di lino, un gioiello di tecnologia e sostenibilità progettato dagli studenti dell’Audace Sailing Team.

Tra i momenti salienti, giovedì 10 ottobre è in programma la 100UniTS Barcolana Dragon Boat Race “Rowing For the Future”, organizzata dal CUS Trieste: due caratteristiche canoe con testa di dragone, messe a disposizionedal CUS Venezia, saranno guidate da equipaggi di studenti UniTS.
L’esibizione non agonistica vedrà le due imbarcazioni scendere in acqua all’ingresso del Canal Grande per raggiungere l’antica diga. L’iniziativa vedrà la partecipazione di studenti provenienti da culture e Paesi diversi per promuovere pace, convivenza e inclusione sociale attraverso lo sport.

Le attività dell’Università di Trieste alla Barcolana vedono i contributi della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e di Io Sono Friuli Venezia Giulia e la partnership tecnica di Illy caffè.

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Dal 5 al 13 ottobre l’Ateneo incontrerà il mondo dello sport nello stand di piazza Unità. Il programma vedrà coinvolti ricercatori, studenti, atleti e giornalisti
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Inaugurate al Parco di San Giovanni le mostre di Elisa Vladilo e Antonio Sofianopulo

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Il progetto Relazioni d’arte, inaugurato a giugno 2024 con le mostre di Serse e Manuela Sedmach, si completa con i due punti espositivi dedicati agli artisti Elisa Vladilo e Antonio Sofianopulo allestiti in due diverse sedi UniTS nel Comprensorio del Parco di San Giovanni in via Weiss 6.

Le due mostre, curate da Lorenzo Michelli, sono il punto conclusivo di un accordo di collaborazione siglato in occasione del Centenario dell’Università degli Studi di Trieste con ERPAC – Ente Regionale Patrimonio Culturale Regione Friuli Venezia Giulia, che ha dato vita a una serie di iniziative espositive il cui culmine è rappresentato da Relazioni d’Arte. 

Elisa Vladilo si è messa in relazione con la struttura del Teatrino di San Giovanni, reinterpretandolo nelle sue componenti storiche, identitarie e architettoniche per offrirne una rilettura contemporanea di segno positivo. L’installazione Funny Reflections trova posto nella facciata dell’edificio, in particolare nelle parti di vetro delle finestre e delle porte che vengono reinterpretate grazie a colori caldi e in tinta piatta.

“Immaginando che tali vetri colorati possano idealmente proiettare la luce
ovviamente dello stesso colore sull’asfalto antistante, ecco che si può creare un
ulteriore gioco immaginario, dove si creano a terra rettangoli sghembi e tondi
ovoidali che riportano appunto l’esistente sulla facciata – spiega la stessa Vladilo - Tutto questo si inserisce nel consueto percorso che da anni porto avanti, di Arte Pubblica, in particolare di Ambient Painting, dove il colore si relaziona con lo spazio in un dialogo che valorizza e rianima i luoghi”.

Antonio Sofianopulo, invece, espone una pittura apparentemente leggera e sarcastica in cui elementi del naturale appaiono in contrappunti estremamente articolati.

La raccolta di suoi dipinti RiConoscenza” è esposta nel Museo di mineralogia e petrografia dell’Università degli Studi di Trieste, nella Palazzina “O” del Comprensorio di San Giovanni.

 “I tratti salienti della poetica narrativa dei dipinti di Sofianopulo sono discrezione, gentilezza, tatto, sottigliezza, prontezza, eleganza, diplomazia, ironia. L’Ironia sottintesa è valore ovvio, visto che gli abbinamenti sulle tele possono non solo nascondere una critica e far generare un sorriso, ma invitano a pensare a un artigiano/intagliatore che esegue la sua opera con una serie infinita di piccoli tocchi in modo da renderla pregna di dettagli indecifrabili e non riconoscibili di primo acchito”, si legge ne L’etica dell’immagine di Roberto Vidali.

I quattro punti espositivi inaugurati tra giugno e ottobre hanno consentito di rigenerare tali spazi grazie agli artisti che, attraverso le loro opere, hanno espanso temi e suggestioni legate all’istituzione universitaria.

Relazioni d’Arte è un’iniziativa organizzata in occasione del Centenario dell’Università degli Studi di Trieste in collaborazione con Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ERPAC FVG, ARDIS e SMATS – Sistema Museale di Ateneo.

 

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Visitabili gratuitamente fino al 15 dicembre
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EU TalentOn 2024: il dottorando Simone Kresevic vince la categoria "Prevenzione e Cura del Cancro"

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Simone Kresevic, dottorando del gruppo di Ingegneria Biomedica al Dipartimento di Ingegneria e Architettura, ha ottenuto due prestigiosi riconoscimenti all’EU TalentOn 2024, svoltosi a Katowice (Polonia). Il suo progetto "Breath for Life" non solo ha conquistato il primo posto nella categoria "Prevenzione e Cura del Cancro" ma si è ulteriormente distinto aggiudicandosi il Gran Premio finale tra tutte le categorie del concorso.

Il progetto propone un dispositivo innovativo per la diagnosi precoce del cancro tramite un sistema basato su sensoristica innovativa e analisi basata su Intelligenza Artificiale. Il progetto si è distinto in termini di creatività scientifica, fattibilità e impatto pratico. 

L'EU TalentOn è una competizione promossa dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Horizon Europe che coinvolge giovani ricercatori tra i 21 e i 35 anni da tutta Europa. Su oltre 1200 candidature, sono stati selezionati 108 partecipanti, divisi in team interdisciplinari per sviluppare soluzioni innovative legate alle cinque Missioni Europee: adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione e cura del cancro, ripristino degli oceani e delle acque, città intelligenti a emissioni zero e gestione sostenibile del suolo. 

Nel nostro ateneo è stato selezionato anche il dottorando in Ingegneria Biomedica Francesco Bassi.

https://eutalenton2024.eu/

https://research-and-innovation.ec.europa.eu/news/all-research-and-innovation-news/discover-winners-eu-contest-young-scientists-and-eu-talenton-2024-09-13_en

 

Foto - Simone Kresevic insieme alle due colleghe del team durante la preparazione del progetto 

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Selezionato anche il dottorando in Ingegneria Biomedica Francesco Bassi
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Al via il progetto “Occhio al sole!"

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«Il Friuli-Venezia Giulia viene spesso definito “l’Australia d’Italia” per l’alto tasso di melanomi legati a fattori ambientali» esordisce così la professoressa Iris Zalaudek, docente ordinaria e direttrice della Clinica Dermatologica dell'Università di Trieste, nell'ambito della presentazione del progetto “Occhio al Sole! Buone pratiche per stare bene all’aria aperta”.

L'iniziativa, promossa da Fondosviluppo FVG e realizzata in collaborazione con l’Immaginario Scientifico, con il patrocinio dell’Università di Trieste e dell’Università di Udine,si rivolge a più di 10.000 studenti delle classi seconde delle scuole secondarie di primo grado della regione, e mira a sensibilizzare i giovani sull’importanza della prevenzione delle malattie della pelle. 

Attraverso una serie di laboratori interattivi, i ragazzi impareranno come proteggersi dai raggi UV e acquisiranno consapevolezza sui rischi connessi all’esposizione solare. In concreto, l’approccio educativo si articola in quattro moduli che, partendo dalle cellule, permetteranno agli studenti di esplorare il corpo umano, con un focus particolare sulla pelle. Tra le attività proposte, uno degli esperimenti pratici offrirà una dimostrazione visiva dell'impatto dei raggi UV, evidenziando l'importanza dell'uso di creme solari per una corretta protezione.

A differenza di altri programmi preventivi, “Occhio al Sole!” non si basa su divieti o regole rigide, ma punta a stimolare la conoscenza applicata, promuovendo un cambiamento consapevole nelle abitudini quotidiane dei giovani che potranno adottare comportamenti più sani e responsabili.

Grazie a questo progetto, l'Università di Trieste rinnova il suo impegno nella diffusione di una cultura della prevenzione, educando le nuove generazioni a prendersi cura della propria salute fin dalla giovane età. 

Per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento, visitare i seguenti link:

Soggetti a rischio: Melanoma in breve

I rischi del sole: AIRC - I rischi del sole

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Il progetto di prevenzione del melanoma coinvolgerà 10.000 ragazzi con il sostegno UniTS
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“Oltre il bianco con la cromoterapia”: UniTS pubblica la raccolta “Le avventure di Peter Canin”

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Si è tenuta, all’interno degli spazi della Struttura Complessa (UCO) Clinica di Chirurgia Maxillofacciale e Odontostomatologia dell’Ospedale Maggiore di Trieste, la presentazione del progetto “Oltre il bianco con la cromoterapia”, realizzata grazie alla collaborazione tra l'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASUGI), l'Università di Trieste e il Servizio Integrazione Inserimento Lavorativo (SIIL) del Comune di Trieste.

A conclusione del percorso formativo regionale “Tecniche di illustrazione digitale”, quattro ragazzi con disturbi dello spettro autistico selezionati per il loro talento creativo, hanno avuto l'opportunità di partecipare a tirocini di inclusione sociale, finanziati dal Comune di Trieste, che si sono svolti tra febbraio 2023 e gennaio 2024. 

Durante questo periodo i quattro ragazzi hanno lavorato decorando gli spazi interni della Clinica con una serie di dipinti dal titolo “Le avventure di Peter Canin”, ispirati al celebre personaggio di J. M. Barrie, Peter Pan, e reinterpretati in una storia a fumetti che tratta il tema della prevenzione e della cura del sorriso.

L’Università di Trieste ha sostenuto l’iniziativa realizzando e pubblicando un volume che raccoglie tutte le tavole realizzate dai ragazzi. La pubblicazione, intitolata “Le avventure di Peter Canin”, rappresenta un importante contributo alla promozione dell'inclusione sociale e del talento dei giovani coinvolti.

La versione digitale è scaricabile gratuitamente al link: Le avventure di Peter Canin (EUT Edizioni Università di Trieste)

Il progetto non solo ha permesso di abbellire gli spazi interni della Clinica, ma ha avuto un impatto profondo nella vita dei giovani partecipanti, contribuendo alla loro crescita personale e professionale. Le decorazioni murali e il volume realizzato sono ora un patrimonio apprezzato da pazienti, personale sanitario e dalla comunità, offrendo un messaggio forte sull’importanza dell’inclusione e della creatività. 

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Il volume è scaricabile gratuitamente
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Conferito il Premio Wolfgang Metzger a Tiziano Agostini

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Tiziano Agostini, docente di Psicologia generale al Dipartimento di Scienze della Vita dell'Università di Trieste, ha ricevuto il prestigioso Premio Wolfgang Metzger nel corso della cerimonia d’inaugurazione della 23rd Scientific Conference of the Society for Gestalt Theory and its Applications (GTA), tenutasi all’Università di Milano Bicocca. Il riconoscimento gli è stato conferito per il libro “Showing Time: Continuous Pictorial Narrative and the Adam and Eve Story - In Memory of Alberto Argenton”, di cui è coautore.

Il premio, intitolato allo psicologo tedesco Wolfgang Metzger, viene assegnato a coloro che hanno contribuito in maniera significativa alla ricerca e all’applicazione della Teoria della Gestalt. La Gestalt è un approccio interdisciplinare che vede l'essere umano come un sistema aperto, in costante interazione con il suo ambiente. Si focalizza su come percepiamo l'insieme di un'esperienza o fenomeno, piuttosto che sulle sue singole parti, evidenziando l'importanza delle strutture percettive globali. In poche parole, ciò che percepiamo non è una somma di elementi, ma semplicemente una sintesi della realtà

Per il professor Agostini questo premio rappresenta non solo un riconoscimento personale, ma anche un importante risultato per il dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste. È la seconda volta che il Premio Metzger viene assegnato a un docente dell’ateneo triestino: il primo a riceverlo fu Gaetano Kanizsa, fondatore del Laboratorio di Psicologia Sperimentale di Trieste, insieme a Riccardo Luccio nel 1987.

Con la premiazione di Tiziano Agostini l’Università di Trieste conferma il suo ruolo di spicco nel panorama accademico internazionale, proseguendo la tradizione di eccellenza nella ricerca sulla psicologia della percezione e dell’esperienza.

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Il predecessore fu Gaetano Kanizsa nel 1987
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Inaugurato TRIESTE NEXT

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E’ ufficialmente iniziato Trieste NEXT 2024, il festival della Ricerca scientifica che nel weekend dal 27 al 29 settembre porterà nel capoluogo giuliano migliaia di appassionati di scienza da tutta Italia e dall’estero.

Ad inaugurare la XX edizione sono intervenuti in Piazza Unità d’Italia Roberto Di Lenarda, rettore Università di Trieste e presidente del Comitato scientifico della manifestazione, Nicola Casagli, presidente Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, Maurizio De Blasio, assessore alle Politiche dell'educazione e della famiglia del Comune di Trieste, Antonio Maconi, direttore Trieste Next-Festival della Ricerca Scientifica, Caterina Petrillo, presidente Area Science Park,

Pierpaolo Roberti, assessore regionale alle Autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e immigrazione Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Andrea Romanino, direttore SISSA.

Anche quest’anno il festival è possibile grazie al prezioso lavoro dei 150 volontari UniTS che faranno sì che i visitatori fruiscano gli eventi in programma nel miglior modo possibile.

Questo il ricco palinsesto offerto dall’Università di Trieste:

Venerdì 27 settembre 

Sabato 28 settembre

Domenica 29 settembre

Queste invece le 10 nuovissime attività interattive che UniTS propone nel suo stand in Piazza Unità:

Stand UniTS Piazza Unità

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Scopri il programma UniTS per tutto il weekend
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Antibiotico resistenza: sviluppata molecola promettente

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Uno studio internazionale coordinato dal Centro Interdisciplinare di Nanoscienze di Marsiglia, con la collaborazione di enti e centri di ricerca d’eccellenza, tra cui il Laboratorio di biologia e nanotecnologia del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Trieste, ha sintetizzato un nuovo composto antibatterico, che promette di essere un ottimo candidato per la lotta all’antibiotico resistenza, un problema crescente di salute pubblica globale, che ancora oggi causa milioni di morti in tutto il mondo.

“La principale minaccia è rappresentata dal gruppo dei batteri eskape – comprensivo dei generi Enterococcus faecium, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Acinetobacter baumannii, Pseudomonas aeruginosa e Enterobacter species – perché particolarmente virulenti e resistenti agli antibiotici introdotti con le terapie” spiega Sabrina Pricl, tra i ricercatori dello studio e professore associato di ingegneria chimica presso il dipartimento di Ingegneria e Architettura all’Università degli Studi di Trieste. “Di qui, dunque, l’esigenza di sviluppare nuovi agenti antibatterici che, da un lato, siano in grado di uccidere i batteri, dall’altro non siano tossici per gli organismi che li assumono e, soprattutto, non inducano la comparsa di ulteriori resistenze farmacologiche”.

La molecola sintetizzata dai ricercatori – un dendrimero anfifilico, chiamato AD1b – si è dimostrata altamente efficiente contro tutti i batteri Gram-negativi, inclusi ceppi resistenti ai farmaci come Escherichia coli e Acinetobacter baumannii.

Il composto interagisce con il batterio con un innovativo meccanismo d’azione: si lega, infatti, ai fosfolipidi della membrana batterica, come il fosfatidilglicerolo e la cardiolipina, causando la distruzione della membrana stessa e il conseguente collasso del metabolismo cellulare, portando alla morte del batterio, senza danneggiare le cellule sane – anche in vivo – e minimizzando il rischio di sviluppare nuove resistenze, un problema che diversamente affligge gli antibiotici tradizionali. 

Nei test preclinici, la molecola ha dimostrato una forte attività antibatterica oltre che una grande sicurezza, con una bassissima tossicità e nessun effetto emolitico – risultati poi confermati nei test condotti in vivo. Dopo trenta giorni di esposizione al composto, inoltre, non si è riscontrato alcun tipo di resistenza; al contrario, si è osservato un drastico abbattimento della carica batterica negli animali infetti.

“Questa molecola potrebbe aprire la strada a terapie più sicure e mirate e dare così un impulso al trattamento delle infezioni resistenti: insieme alla sua efficacia, infatti, la capacità di non indurre resistenza la pone in pole position per essere sviluppata ulteriormente a livello clinico traslazionale” spiega la professoressa Sabrina Pricl.

I ricercatori dell'Università degli Studi di Trieste hanno lavorato alla progettazione della molecola AD1 e preso parte allo studio computazionale, impiegando simulazioni di dinamica molecolare per studiare l’interazione tra AD1b e la membrana batterica, applicando metodologie avanzate supportate dalle risorse di supercalcolo del CINECA. 

Il progetto di ricerca è stato finanziato con fondi PNRR e ha potuto vantare il supporto di ICSC, il Centro Nazionale di Ricerca in High-Performance Computing, Big Data e Quantum Computing.

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UniTS coinvolta con il DIA nello studio pubblicato su Science Advances
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UniTS ricorda la prof.ssa Anna Rita Bacinello

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Il 7 settembre è mancata improvvisamente la prof.ssa Anna Rita Bacinello, Professore ordinario di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie presso il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università di Trieste, Ateneo che ha prima frequentato come studentessa e poi, a partire dal 1981, come ricercatrice e docente, fino a diventare professoressa ordinaria nel 1995 dopo una breve parentesi presso l’Università di Cassino.

La notizia della sua prematura scomparsa ha suscitato profonda commozione e cordoglio all’Università di Trieste e in tutta la comunità scientifica nazionale. La prof.ssa Bacinello si è sempre dedicata al suo lavoro con entusiasmo, impegno e dedizione. È stata docente di grande spessore e studiosa di fama internazionale.

L’attività didattica è stata ampia e variegata e ha riguardato diversi insegnamenti di ambito finanziario e attuariale. Le sue eccellenti capacità didattiche e scientifiche ne hanno fatto un’apprezzatissima docente non solo presso l’Università di Trieste, ma anche presso altre università italiane e straniere. 

Studiosa di fama internazionale nel campo delle assicurazioni sulla vita, si è in particolare dedicata alla valutazione di mercato di prodotti assicurativi sulla vita, integrando le moderne tecniche della finanza matematica con quelle tradizionali in ambito attuariale. Speciale attenzione è stata rivolta alla valutazione delle garanzie a protezione degli assicurati, alla modellizzazione del comportamento dinamico degli assicurati e alla modellizzazione stocastica della mortalità. I suoi lavori sono sempre stati caratterizzati per la loro eleganza, generalità e flessibilità nell’approccio utilizzato.

È stata autrice e coautrice di numerosi articoli pubblicati su riviste internazionali, nonché membro dei comitati editoriali di diverse riviste scientifiche rilevanti negli ambiti attuariale e della finanza matematica. Alcuni dei suoi lavori hanno ricevuto autorevoli riconoscimenti. Ha tenuto numerosi seminari presso prestigiose università italiane e straniere ed è stata plenary speaker in diversi convegni nazionali ed internazionali. La sua improvvisa scomparsa interrompe un’intensa attività di relazioni internazionali che la vedevano attesa, proprio nei prossimi giorni, prima a Lisbona e poi a Bruxelles.

Ha ricoperto vari ruoli. In particolare, è stata membro del Comitato Scientifico del CISA (Comitato scientifico di Centro Inter-accademico per le Scienze Attuariali e la gestione dei rischi) e del Collegio Universitario di Merito “Luciano Fonda”. È stata Coordinatore e Membro del Collegio dei Docenti di diversi Dottorati di Ricerca, membro del Consiglio di Reggenza della Banca d’Italia con funzioni di censore, per la sede di Trieste. È stata membro di molte commissioni di Ateneo e, nel Dipartimento, era referente dell’area matematica. Era, inoltre, membro di diverse associazioni scientifiche internazionali.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto e una profonda tristezza. Chi l’ha conosciuta la ricorderà sempre per la sua genuinità e disponibilità a condividere il proprio sapere con colleghi e studenti. Una persona brillante ma al contempo estremamente semplice, nonostante i numerosi successi che hanno coronato la sua carriera.

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Professore ordinario di Metodi Matematici dell’Economia e delle Scienze Attuariali e Finanziarie al DEAMS, è scomparsa prematuramente lo scorso 7 settembre
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Matteo Parenzan è campione paralimpico!

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Matteo Parenzan ha conquistato la medaglia d'oro nel tennistavolo classe 6 alle Paralimpiadi di Parigi.

È una giornata straordinaria per l'Università di Trieste, che gioisce e si commuove vedendo Parenzan, studente di Scienze Politiche e dell'Amministrazione, salire sul gradino più alto del podio al termine di un torneo perfetto, senza sbavature, in cui non ha concesso neanche un set agli avversari.

L'atleta triestino è stato protagonista di un percorso inarrestabile che lo ha visto anche detronizzare in semifinale il campione paralimpico in carica Seidenfeld e successivamente travolgere in finale il pongista thailandese Thainiyom, davanti a 4500 spettatori.

A 21 anni Matteo realizza con il trionfo paralimpico una sorta di Grande slam del ping pong, dopo essere diventato campione del mondo a Granada nel 2022 e campione europeo a Sheffield nel 2023.

Una storia sportiva fantastica fatta di determinazione e impegno davanti ai quali restiamo ammirati.

In piazzale Europa sventola idealmente la bandiera paralimpica con i tre agitos blu, rosso e verde, simbolo in movimento attorno a un punto centrale che rappresenta lo spirito degli atleti che costantemente ispirano e smuovono il mondo con le loro performance, lottando senza arrendersi alle proprie disabilità.

Questa sera anche la nostra Minerva vuole condividere la gioia e il dolce peso al collo della medaglia d'oro, grazie Matteo per le emozioni che ci hai fatto vivere in queste Paralimpiadi.

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A Parigi lo studente di UniTS ha vinto la medaglia d'oro nel ping pong al termine di un torneo giocato in modo travolgente
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