Andra Bucci, sopravissuta all'Olocausto, incontra a UniTS i ragazzi delle scuole superiori di Firenze Read more about Andra Bucci, sopravissuta all'Olocausto, incontra a UniTS i ragazzi delle scuole superiori di Firenze Immagine Progetto senza titolo (7).png Data notizia Wed, 09/04/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Testo notizia 110 ragazzi delle scuole superiori di Firenze hanno incontrato nell’Aula Magna UniTS Andra Bucci.Andra e la sorella Tatiana furono deportate ad Auschwitz quando avevano solo 4 e 6 anni: per onorare il loro prezioso impegno nel portare testimonianza dell’Olocausto, l’Università di Trieste conferì loro nel 2020 la Laurea Honoris Causa in Diplomazia e Cooperazione Internazionale.L’incontro è stato organizzato nell’ambito del progetto "Dall'Italia ad Auschwitz. I luoghi della storia e delle memorie come strumento di formazione", organizzato dalla Regione Toscana in occasione dell'80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.Il viaggio studio ha anche, tra le sue principali finalità, la conoscenza e l'approfondimento della storia di alcuni luoghi di memoria significativi tra cui la Risiera di San Sabba. Abstract L’incontro fa parte di un progetto di Regione Toscana per celebrare l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo Mostra nel diario Off
Nasce Agorai Innovation Hub, UniTS tra i soci fondatori Read more about Nasce Agorai Innovation Hub, UniTS tra i soci fondatori Immagine Progetto senza titolo (6).png Data notizia Tue, 08/04/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Testo notizia È stato presentato a Trieste ‘Agorai Innovation Hub’, un ecosistema formato da realtà d’eccellenza nato per creare uno dei più importanti centri di ricerca applicata e di base sulla Data Science e l'Intelligenza Artificiale (IA) avanzata in Italia e in Europa, oltre che di formazione all’avanguardia a livello europeo.“L’Università di Trieste, dopo esserne stata promotrice, è tra i soci fondatori di Agorai Innovation Hub: l’Ateneo potrà dare il suo importante contributo tecnico scientifico grazie al proprio ruolo di apripista italiano nella formazione sui temi dell’AI – ha affermato il Rettore Roberto Di Lenarda - la nostra è stata la prima università a offrire il percorso di formazione completo, dalla Laurea Triennale al Dottorato di ricerca, per preparare i futuri professionisti dell’Intelligenza artificiale. Il nostro prossimo obiettivo sarà sviluppare le applicazioni interdisciplinari e transdisciplinari della materia anche in altri Corsi di studio. Grazie al contributo di Generali, all’interno del Corso di Laurea Magistrale in Intelligenza Artificiale e Data Science sarà attivato anche il nuovo insegnamento in Intelligenza Artificiale Responsabile e Sostenibile, che fornirà agli studenti nuovi strumenti per comprendere e affrontare le implicazioni sociali ed etiche legate all’utilizzo delle tecnologie AI”.LA STRUTTURA DI ‘AGORAI INNOVATION HUB’L’ecosistema prevede la costituzione di una Fondazione, che si occuperà principalmente di ricerca di base, e di una società per azioni denominata ‘Agorai Innovation Hub’, che si dedicherà alla ricerca applicata attraverso l’implementazione di casi studio in vari settori, con lo sviluppo di soluzioni innovative che sfruttino avanzati algoritmi di IA e le potenzialità dei big data. Sulla base di queste soluzioni, l’Hub promuoverà il supporto e lo sviluppo di start-up, l’attrazione di talenti e la promozione di una cultura digitale, valorizzando le eccellenze del territorio in un contesto internazionale. Inoltre, verrà sviluppata l’open academy, un centro per l’erogazione di servizi di formazione e divulgazione in favore dei soci e di terzi, basato sulle competenze e sul network degli enti accademici e delle scuole di formazione aziendali, come la Generali Group Academy di Generali. LA SEDE A PALAZZO CARCIOTTILa sede di ‘Agorai Innovation Hub’ sarà Palazzo Carciotti, simbolo di Trieste e prima sede di Generali, che ritornerà a rappresentare lo spirito innovatore della città. Acquistato da Generali a inizio 2025, Palazzo Carciotti verrà sottoposto ad un importante progetto di ristrutturazione e restauro, a cura di Generali Real Estate.Per dare vita alla visione di ‘Agorai Innovation Hub’, è stato chiamato l’architetto ingegnere e urbanista Carlo Ratti, direttore dell’MIT Senseable City Lab e curatore della Mostra Internazionale di Architettura 2025 a Venezia. Durante i lavori di restauro e valorizzazione, la sede dell’Hub sarà nel contiguo palazzo Berlam. PERCHE’ AGORAI INNOVATION HUBIl termine ‘Agorai’ rappresenta l’incontro tra passato e futuro, unendo il significato dell’agorà, luogo di scambio e crescita collettiva nelle città greche, con l’innovazione come motore del domani. Questo legame si intreccia con la storia di Palazzo Carciotti, crocevia di scambi economici e sociali. UN ECOSISTEMA DI PARTNER D'ECCELLENZA Il progetto vede la partecipazione di attori chiave del panorama italiano e internazionale, suddivisi in tre settori:Privato: oltre al Gruppo Generali, con Assicurazioni Generali, Banca Generali e Generali Italia, partecipano aziende leader come Fincantieri e illycaffè, insieme a Goldman Sachs, research partner per l’area Finance & Capital Markets Union. Deloitte è business partner per il supporto all'implementazione e go to market degli asset e servizi dell’Hub. Google Cloud si unisce al progetto come partner strategico per l’innovazione dell’Hub, mettendo a disposizione tecnologie di IA all'avanguardia, infrastrutture ottimizzate per l’intelligenza artificiale e corsi di formazione sull'utilizzo dei modelli IA più avanzati;Pubblico: la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, importante partner del progetto, supporta attivamente l’iniziativa riconoscendone il valore strategico per il territorio;Accademico, di ricerca e formazione: un network di prestigiose istituzioni universitarie e di ricerca, tra cui le Università degli Studi di Trieste e di Udine, la Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), l'Istituto Italiano di Tecnologia, insieme al MIB Trieste School of Management e l’Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics (ICTP), garantisce un solido fondamento scientifico al progetto."HUMANAIZE THE FUTURE": LA MISSIONE DEL POLO SCIENTIFICOL'obiettivo dell’ecosistema è porre al centro della ricerca scientifica e tecnologica le sfide cruciali per il futuro dell'umanità e del pianeta. Il claim "Humanaize the Future" riassume l'ambizione di coltivare un'intelligenza che non sia solo artificiale, ma portatrice di una vera e propria trasformazione culturale. Le attività dell’ecosistema si articoleranno in tre aree principali:Ricerca di Base: sviluppata dagli enti scientifici, per esplorare le frontiere dell'IA e delle sue applicazioni;Ricerca Applicata: condotta dalle aziende in partnership con Agorai Innovation Hub, per tradurre le scoperte scientifiche in soluzioni concrete e innovative;Open Academy: un'iniziativa accademica per la formazione di talenti, il trasferimento di conoscenze e la creazione di startup.L'etica e la misurazione dell'impatto dello sviluppo tecnologico saranno principi guida fondamentali per tutte le attività dell’ecosistema.AREE DI RICERCA CHIAVE PER RISPONDERE ALLE GRANDI SFIDE DEL FUTUROIl centro di ricerca si concentrerà su quattro aree chiave, che potranno ampliarsi in futuro, attingendo all’expertise dei partner per generare nuovi modelli di business che abbiano un impatto positivo sulla vita delle persone:Salute e BenessereAgricoltura Rigenerativa e AlimentazioneMobilità e TrasportiFinance & Capital Markets Union Abstract Promosso da Generali con l’obiettivo di creare uno dei più importanti centri di ricerca su Data Science e IA Mostra nel diario Off
EPHyC 2025: a Trieste il futuro della ricerca europea sull’idrogeno Read more about EPHyC 2025: a Trieste il futuro della ricerca europea sull’idrogeno Immagine Titolo (2).jpg Data notizia Sat, 05/04/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Post lauream Enti e aziende Testo notizia Dal 9 all’11 aprile a Trieste si discuterà del futuro della ricerca europea sull’idrogeno, all’interno dell’edizione 2025 di EPHyC, la European PhD Hydrogen Conference che sarà ospitata al Generali Convention Center e al Magazzino 26 del Porto Vecchio.L’evento, organizzato dall’Università di Trieste in collaborazione con Hydrogen Europe Research – la principale organizzazione europea di ricerca sull’idrogeno, che riunisce oltre 150 università e centri di ricerca internazionali – accoglierà dottorandi provenienti da tutta l’Unione Europea impegnati in progetti innovativi legati al combustibile pulito.Oltre 150 giovani ricercatori, afferenti a 85 istituzioni accademiche e centri di ricerca di 21 Paesi europei, si incontreranno a Trieste per tre giorni di confronto scientifico. L’iniziativa si inserisce nel contesto dello sviluppo della North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV), progetto strategico promosso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla Slovenia e dalla Croazia per accelerare la transizione energetica.EPHyC 2025 si distingue per il format innovativo: saranno gli stessi dottorandi a organizzare e coordinare le sessioni scientifiche, presentando i propri studi con l’obiettivo di ricevere feedback, stimolare collaborazioni interdisciplinari e innescare nuove linee di ricerca.I temi della conferenza copriranno le principali sfide del settore, dalla produzione e dallo stoccaggio dell’idrogeno fino agli aspetti economici e normativi. Attesi anche rappresentanti di aziende del settore energetico, interessati sia ai contenuti della conferenza sia ai profili dei giovani ricercatori partecipanti.L’apertura di EPHyC 2025 si terrà mercoledì 9 aprile, alle ore 9, nella Sala Luttazzi del Magazzino 26, con i saluti istituzionali, la presentazione dei partner coinvolti e le keynote lecture di esperti internazionali come Mirela Atanasiu, già Executive Director del Clean Hydrogen Partnership, il partenariato che vede la partecipazione della Commissione Europea. Alle 10.30, presso la sala dei Curatori del Museo del Mare, si svolgerà la presentazione dei progetti finanziati nell’ambito dell’Avviso regionale dedicato al sostegno, alla creazione e all’ammodernamento di infrastrutture di ricerca nel settore dell’idrogeno rinnovabile per cui l’Amministrazione regionale ha previsto uno stanziamento di 11 milioni di euro.In questa cornice, l’Università di Trieste ribadisce il suo impegno nella ricerca sul combustibile pulito, ambito in cui è attiva da oltre vent’anni con gruppi di lavoro internazionali e progetti europei dedicati allo sviluppo di tecnologie per l’idrogeno. Le attività di ricerca, sia di base che applicata, si svolgono in un contesto multidisciplinare, coinvolgendo ingegneri, chimici, fisici, geologi e giuristi, in collaborazione con partner pubblici e privati. UniTS, in quest’ottica, è stata una delle prime università italiane a aderire alla rete Hydrogen Europe Research.L’impegno dell’Università di Trieste si estende anche alla formazione nel settore della transizione energetica: dallo scorso anno è attivo il corso di laurea magistrale Engineering for the Energy Transition, interamente in inglese, volto a formare professionisti capaci di gestire il passaggio alle energie pulite e rinnovabili nei settori civile e industriale.«L’organizzazione di EPHyC 2025 – afferma il professor Rodolfo Taccani, delegato del Rettore per il trasferimento tecnologico e i rapporti con le imprese – conferma il ruolo di Trieste, del Friuli Venezia Giulia e della North Adriatic Hydrogen Valley come hub internazionale della ricerca e dell’innovazione nel settore dell’energia sostenibile, grazie anche al contributo dell’Università di Trieste. La conferenza rappresenta non solo un’occasione di approfondimento su ricerca e tecnologia, ma assume anche un forte valore simbolico, riunendo alcuni dei migliori giovani scienziati europei impegnati nella ricerca sulla transizione energetica e sull’idrogeno. L’Università di Trieste, attraverso EPHyC, contribuisce a delineare una visione comune per il futuro dell’Unione Europea nel settore dell’energia, in cui la ricerca di base e applicata rivestono un ruolo fondamentale».«EPHyC 2025 incarna perfettamente la missione di Hydrogen Europe Research: sostenere e connettere la comunità scientifica europea per accelerare l’innovazione nel settore dell’idrogeno. Questo evento offre ai giovani ricercatori l’opportunità di presentare il proprio lavoro, creare sinergie e gettare le basi per la prossima generazione di scienziati e innovatori. Siamo orgogliosi di supportare questa iniziativa, che rafforza il legame tra ricerca accademica e industria, contribuendo alla costruzione di un ecosistema europeo sempre più solido e integrato», ha dichiarato Luigi Crema, presidente di Hydrogen Europe Research.L’evento è realizzato anche con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio dell’Associazione Termotecnica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia, del Maritime Technology Cluster FVG e di Confindustria Friuli Venezia Giulia.Per maggiori informazioni: www.ephycconference.com Abstract Dal 9 all’11 aprile oltre 150 studenti di dottorato di tutta Europa parteciperanno alla conferenza organizzata dall’Università di Trieste e dall’Hydrogen Europe Research Mostra nel diario Off
FameLab Trieste: Pietro Monti-Guarnieri conquista il terzo posto Read more about FameLab Trieste: Pietro Monti-Guarnieri conquista il terzo posto Immagine Titolo (4).jpg Data notizia Fri, 04/04/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Destinatari canale Ateneo Impegno pubblico e sociale Destinatari target Territorio e società Testo notizia Pietro Monti-Guarnieri, dottorando in Fisica dell'Università di Trieste e di INFN Sezione di Trieste, si è classificato al terzo posto della selezione locale di FameLab, la competizione internazionale che mette a confronto i giovani talenti della divulgazione scientifica.Il gradino d'onore del podio, pur premiando la grandissima passione dimostrata e l'entusiasmo per il suo ambito di ricerca, non consentirà al dottorando di UniTS di proseguire nella competizione: alla finale nazionale accederanno le due giovani scienziate classificatesi ai primi due posti: Arshia Ruina e Meriem Behiri.La prima classificata, la fisica Arshia Ruina, è postdoc presso lNFN – Sezione di Padova. Una voce chiara e temi affascinanti hanno caratterizzato le sue presentazioni, incentrate sulle particelle che in pratica “piovono” costantemente su di noi, e ci consegnano infinite informazioni sull'Universo e sulla sua storia.Al secondo posto si è classificata Meriem Behiri, dottoranda in Astrofisica e Cosmologia alla SISSA di Trieste, ha mostrato entusiasmo, chiarezza e passione, raccontando le onde radio e le loro straordinarie capacità.Il premio del pubblico, composto da molti studenti e studentesse, provenienti dal Liceo Scientifico Galilei, del Liceo Carducci-Dante, dell'Istituto Tecnico Deledda-Fabiani e del Liceo Buonarroti di Monfalcone, è andato a Denise Khouri Chalouhi, di ICGEB, che ha incantato con i racconti dei batteri “buoni”.Con le loro presentazioni, della rigorosa durata di 3 minuti ciascuna, i concorrenti hanno convinto la giuria, composta da Nicola Bressi (Museo Civico di Storia Naturale di Trieste), Giulia Casasole (SISSA), Emanuela Colombi (Università di Udine) e Francesco Longo (Università di Trieste). L'evento, presentato da Daniele Tavagnacco, ricercatore OATs-INAF e Università di Trieste, è stato anche animato da un intervento sull'intelligenza artificiale, a cura di Francesco Giacomarra, dell'Università di Trieste, vincitore di FameLab Italia 2023, e da un intermezzo a cura del Trieste Science + Fiction Festival - La Cappella Underground.FameLab è una competizione internazionale present anche in Italia dal 2012, grazie a Psiquadro, in collaborazione con il Cheltenham Festivals e a tutti i partner locali. Per Trieste sono Immaginario Scientifico, con Università di Trieste, Università di Udine, SISSA e Comune di Trieste, nell’ambito del Protocollo Trieste Città della Conoscenza. Abstract Gradino d'onore del podio per il dottorando di Fisica che però non ottiene l'accesso alle finali nazionali Mostra nel diario Off
Studio di materiali che mimano la natura: presentato un laboratorio UniTS unico al mondo Read more about Studio di materiali che mimano la natura: presentato un laboratorio UniTS unico al mondo Immagine Progetto senza titolo (33).png Data notizia Mon, 07/04/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Testo notizia Nato nel 2013, il laboratorio di spettroscopia laser a generazione di frequenza somma, SFG – VISpLab, fa parte del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste ed è insediato presso l’Istituto Officina dei Materiali del CNR nel campus di Basovizza di Area Science Park. La struttura è stata presentata oggi come una delle realtà di UniTS che nel corso del tempo hanno consolidato la propria attività diventando un’eccellenza nel panorama scientifico locale e internazionale.“Il Laboratorio impiega, con modalità innovative e uniche al mondo, la spettroscopia ottica non lineare con sorgenti laser, per indagare e comprendere a livello atomico le proprietà fondamentali delle superfici della materia, dove avvengono fenomeni fisici e chimici importantissimi – spiega Erik Vesselli, responsabile del laboratorio e docente di Fisica sperimentale della materia a UnITS - il nostro scopo è sintetizzare e caratterizzare materiali che imitino molecole complesse presenti in natura, come ad esempio gli enzimi”. I materiali biomimetici, ovvero che mimano la Natura, hanno un’importanza fondamentale perché si prestano all’utilizzo in contesti strategici come la sintesi di vettori energetici, il settore del fotovoltaico, i sistemi di accumulo di energia, l’elettronica e la spintronica.Per sviluppare ulteriormente il laboratorio, il team ha recentemente costruito uno strumento, un elettrospray molecolare, che permette di assemblare nuovi materiali bidimensionali, replicando artificialmente in un cristallo le caratteristiche dei sistemi biochimici che possono così essere regolate e controllate per trovare applicazioni mirate e concrete.“Impiegando questo approccio innovativo, siamo recentemente riusciti a creare un materiale, basato su grafene, che imita in due dimensioni le caratteristiche della vitamina B12, una biomolecola unica per la sua particolare funzionalità – continua il prof. Vesselli - si tratta di un risultato rilevante per la comunità scientifica internazionale e di grande potenziale applicativo”.Il laboratorio non lavora in maniera isolata e autonoma, ma è inserito nel contesto di collaborazione scientifica del Sistema Trieste, oltre che nazionale e internazionale. Inizialmente allestito grazie a finanziamenti MUR e parzialmente con il contributo di fondazioni locali ed estere, SFG – VISpLAB è cresciuto nel tempo grazie alla progettualità scientifica e più recentemente con fondi erogati dalla Regione Friuli Venezia Giulia nel contesto di un’intensa collaborazione scientifica con CNR – IOM nelle immediate vicinanze di Elettra Sincrotrone Trieste. Abstract SFG – VISpLab è un riferimento internazionale nel settore Link Guarda la video presentazione del Laboratorio Mostra nel diario Off Video notizia
Lavorare studiando: parte il progetto Work & Study Read more about Lavorare studiando: parte il progetto Work & Study Immagine Titolo (1).jpg Data notizia Tue, 01/04/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Servizi Destinatari target Studenti iscritti Testo notizia L’Università di Trieste e Adecco presentano Work & Study, un progetto - patrocinato dalla Federazione Italiana Pubblici Esercenti (F.I.P.E.) - pensato per offrire agli studenti dell’Ateneo giuliano opportunità lavorative compatibili con gli impegni di studio, di frequenza delle lezioni e di sostenimento degli esami.L’iniziativa, che intende facilitare il contatto tra la domanda e l'offerta di lavoro degli esercenti del territorio, prevede la somministrazione da parte dell’agenzia interinale di contratti part-time per un massimo di 15 ore settimanali che saranno concentrate nelle ore serali o nei weekend.Gli studenti dell'Università di Trieste potranno candidarsi, quindi, per accedere a un'esperienza lavorativa compatibile con la carriera universitaria che consentirà loro di ottenere un sostegno economico e di sviluppare nuove competenze.Il progetto, che si svilupperà per tutto il 2025, punta a coinvolgere oltre 200 studenti universitari e più di 60 esercizi commerciali del Comune di Trieste.Le posizioni offerte saranno prevalentemente di addetti alla ristorazione (banconieri e camerieri di sala), receptionist, hostess e steward per eventi, ma lo sviluppo del progetto prevede un successivo ampliamento dei settori commerciali di impiego.Nell’ambito del progetto, Adecco organizzerà un ciclo di appuntamenti informativi per presentare le opportunità sul territorio e rispondere alle domande degli studenti interessati. Il primo incontro si terrà in modalità digitale il 2 aprile alle 17, su Microsoft Teams, e sarà seguito da ulteriori appuntamenti in presenza.Proprio al termine della presentazione, sul sito di Adecco sarà aperto il form per la presentazione delle candidature. Gli studenti saranno seguiti da Adecco in tutto il processo di selezione.“Essere accanto ai giovani, favorendo il loro ingresso nel mondo del lavoro, è da sempre uno dei nostri obiettivi”, spiega Michele Kovacic, People Advisor di Adecco Italia. “Con questo progetto ci proponiamo di creare un ponte che consenta loro di avvicinarsi al lavoro sviluppando competenze utili anche nelle successive esperienze professionali. La proposta di Work & Study si muove nella direzione della tutela e della sicurezza: i profili professionali saranno inquadrati con contratto di lavoro in somministrazione a tempo determinato, in modalità part time e verranno erogati una formazione sulla sicurezza generale nei luoghi di lavoro e un attestato sui protocolli della sicurezza alimentare HACCP”."Gli studenti dell’Università di Trieste – sostiene il Prof Lucio Torelli, delegato del Rettore all'orientamento in entrata e in uscita, job Placement di UniTS – hanno esperienze di lavoro occasionale in misura superiore alla media italiana. Con questo progetto il Career Service di Ateneo intende offrire un’opportunità ai tanti studenti in cerca di un impiego che garantisca piena conciliazione con lo studio, mentre gli esercenti potranno avvalersi di giovani dinamici, capaci di lavorare in team e con eccellenti competenze linguistiche. Secondo i dati AlmaLaurea i nostri laureati sono molto apprezzati dal mercato del lavoro: si impiegano in tempi più brevi rispetto alla media italiana e con stipendi superiori. Con questa iniziativa puntiamo ad arricchire ulteriormente la preparazione dei nostri studenti all’ingresso nel mondo del lavoro”.Gli annunci delle opportunità di lavoro sul territorio di Trieste saranno periodicamente comunicati ai partecipanti tramite i canali ufficiali dell’Ateneo.Gli studenti interessati a partecipare al primo incontro digitale e conoscere il progetto possono registrarsi sulla pagina web del Career Service alla sezione eventi. Abstract Grazie alla collaborazione con Adecco e FIPE, gli studenti UniTS potranno lavorare part time nel rispetto degli impegni universitari. Candidature aperte dal 2 aprile Mostra nel diario Off
Generali e Università di Trieste presentano la cattedra in IA Responsabile e Sostenibile Read more about Generali e Università di Trieste presentano la cattedra in IA Responsabile e Sostenibile Immagine 20250331_Cattedra Generali AI_005.jpg Data notizia Mon, 31/03/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Ricerca Società e territorio Destinatari canale Ateneo Studiare Ricerca Destinatari target Futuri studenti Studenti iscritti Post lauream Studenti Internazionali - Degree Seeker Enti e aziende Territorio e società Testo notizia Generali e l’Università degli Studi di Trieste hanno presentato l’istituzione di una cattedra dedicata all’Intelligenza Artificiale Responsabile e Sostenibile a partire dall’anno accademico 2025/2026. L’annuncio è stato dato nel corso di un evento presso l’Università di Trieste, alla presenza del Magnifico Rettore, Roberto Di Lenarda, del Presidente di Generali, Andrea Sironi, del CFO del Gruppo Generali e Presidente del Mib, Cristiano Borean, e della Prof.ssa Teresa Scantamburlo, vincitrice del bando di concorso, moderati dal Prof. Luca Bortolussi, Professore Ordinario di Informatica presso UniTS. L’accordo prevede da parte di Generali la copertura per 15 anni degli oneri per un ricercatore e del successivo inquadramento nel ruolo di professore universitario nel settore scientifico-disciplinare INFO-01/A – Informatica, reclutato all’esito della procedura selettiva indetta dall’Università. Dopo la costituzione, insieme ad altre realtà scientifiche del Friuli Venezia Giulia, del Data Science & Artificial Intelligence Institute con l’obiettivo di svolgere ricerche di livello mondiale e favorire il trasferimento di conoscenze nell’ambito del machine learning e dell'intelligenza artificiale (iniziativa che ha dato vita alla figura del Business Translator), Generali intende contribuire a fornire nuovi strumenti di ricerca e formazione per comprendere e affrontare le implicazioni sociali ed etiche connesse allo sviluppo e all'implementazione delle tecnologie AI. Per questo motivo, in partnership con l’ateneo giuliano e in occasione dell’importante anniversario, Generali sosterrà la nuova cattedra che andrà ad arricchire l’offerta formativa dell’Ateneo, oltre a sviluppare insieme all’Academy del Gruppo le proprie competenze nell’ambito dell’intelligenza artificiale responsabile, affidabile e sostenibile, contribuendo quindi alla progettazione e realizzazione di corsi dedicati, finalizzati a formare laureati con competenze in linea con le esigenze del mondo del lavoro ed attrezzati alle nuove sfide, tecnologiche ed etiche. Il Presidente di Generali, Andrea Sironi, ha affermato: “L’ecosistema scientifico di Trieste è un patrimonio di talento e di conoscenza che Generali sostiene e che, nella speciale occasione dei cento anni dell’Università di Trieste, si arricchisce con una collaborazione pluriennale per una nuova cattedra. L’obiettivo è quello di investire nei giovani e nell’innovazione, affrontando uno dei temi più stimolanti e trasformativi della contemporaneità, l’Intelligenza Artificiale, creando un dialogo sempre più stretto tra mondo accademico e mondo del lavoro”. Il Rettore dell’Università degli Studi di Trieste, Roberto Di Lenarda, ha affermato: “La mission dell’Università è custodire e far fiorire l’intelligenza umana, l’AI avrà il compito di amplificarla. Per questi motivi l’Università di Trieste negli ultimi anni ha prioritariamente investito su questi temi. Grazie all’ulteriore, fondamentale investimento che Generali ha deciso di fare a favore delle nuove generazioni, la nostra offerta formativa si arricchirà di un nuovo insegnamento in un ambito delicato e strategico, in linea con le esigenze emergenti di un settore in grande e rapida evoluzione”. Teresa Scantamburlo ha lavorato presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’Università di Bristol (UK) e l’European Centre for Living Technology. La sua ricerca si concentra sull’impatto etico e sociale dell'intelligenza artificiale (IA) e le tecnologie basate sui dati. Ha contribuito al piloting delle linee guida etiche europee per un'IA affidabile e attualmente è membro del working group per l'elaborazione del codice di condotta per l'IA ad uso generale dell’AI Office della Comunità Europea. A febbraio 2025 è risultata vincitrice della nuova cattedra Generali sull'IA responsabile presso l’Università degli Studi di Trieste. Abstract L'insegnamento è pensato per comprendere e affrontare le implicazioni sociali ed etiche connesse allo sviluppo dell'IA Mostra nel diario Off
Presentata la mostra GO!2025 Urban Center Read more about Presentata la mostra GO!2025 Urban Center Immagine uc-venudo.jpg Data notizia Fri, 28/03/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Studenti iscritti Post lauream Enti e aziende Territorio e società Testo notizia E’ stata presentata al Comune di Gorizia la mostra GO!2025 Urban Center che raccoglie gli esiti delle attività di studio, ricerca e progetto sviluppati all’interno di RRR Lab (Laboratorio di Progettazione Integrata dell’Architettura e del Costruito di UNITS) negli ultimi 2 anni accademici sul tema delle Capitali Europee della Cultura, con un focus sul caso studio Gorizia – Nova Gorica 2025.La mostra, visitabile dal 31 marzo al 9 maggio 2025 nel Salone d’atrio del Conference Center, nel Polo Universitario di Gorizia di Via Alviano 18, sarà inaugurata ufficialmente l’8 aprile alle 17. Seguirà la presentazione del volume “Il corpo della città. Telo Mesta” nel corso di una tavola rotonda di approfondimento sulle tematiche della riqualificazione architettonica e urbana con i rappresentanti di vari enti territoriali, docenti dell’Università di Trieste e altri discussant.Le attività hanno coinvolto una cinquantina di studenti e una decina di docenti e ricercatori UniTS.L’esposizione propone le tappe salienti di due anni di progettualità che ha interessato diversi temi e luoghi di progetto, scale di lavoro e ambiti disciplinari scanditi da attività seminariali, workshop, giornate studio e progetti architettonici, urbani e paesaggistici per le due città parte di un unico sistema urbano transfrontaliero. Gorizia e Nova Gorica in questi anni si sono preparate al grande evento Capitale della Cultura 2025, ed ora che siamo nel vivo la riflessione si sposta sul “dopo”. “L’ante” e il “post” hanno animato le riflessioni alla base di tutti i progetti che la mostra racconta cercando di sottolineare, rispetto a diverse dimensioni, il ruolo del tempo del progetto.Il tempo, la processualità, il ragionamento per fasi e la dinamica di trasformazione, intese come biodinamiche evolutive, sono stati la materia prima degli esiti progettuali che troviamo raccontati nel percorso espositivo: l’effimero come vettore per la trasformazione del presente, e la traccia come matrice per pensare ex post, hanno alimentato sia il laboratorio 2023-24, intitolato “Gorizia / Nova-Gorica Felix”, sia il laboratorio 2024-25, intitolato “L’ephemere est eternel”. Mostra GO!2025 Urban CenterA cura di Thomas Bisiani, Michela Lupieri, Adriano VenudoComitato scientifico: Thomas Bisiani, Alessio Bortot, Luigi Di Dato, Michela Lupieri, Giulia Piccinin, Sonia Prestamburgo, Adriano Venudo.Studi e progetti del Collettivo Colgo e del Collettivo VAGO.Per prenotare una visita e per informazioni, contattare tbisiani@units.it o avenudo@units.it Abstract Raccoglie le attività di RRR Lab di Architettura su Gorizia – Nova Gorica Capitale Europea della Cultura 2025 Mostra nel diario Off
Euclid: un nuovo sguardo sull'Universo Read more about Euclid: un nuovo sguardo sull'Universo Immagine WhatsApp Image 2025-03-24 at 09.09.54.jpeg Data notizia Mon, 24/03/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Ricerca Testo notizia Un’anteprima straordinaria di ciò che ci riserva l’Universo profondo. La missione Euclid dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha svelato i primi dati scientifici ottenuti dalle osservazioni dei campi profondi, regioni di cielo estremamente lontane.Il progetto vede coinvolti diversi docenti UniTS del Dipartimento di Fisica (Stefano Borgani, Matteo Costanzi, Marisa Girardi, Anna Gregorio, Pierluigi Monaco, Alexandro Saro), nonché postdoc e dottorandi (Lucie Baumont, Yousry Elkhashab, Roberto Ingrao, Marius Lepinzan) con responsabilita` che vanno dalla coordinazione dell'Instrument Operation Team alla partecipazione all'Euclid Consortium Publication Group - Science, passando per un importante coinvolgimento negli Science Working Groups di Galaxy Clustering e Clusters of Galaxies e nello Science Ground Segment. Tali attività, svolte anche in stretta collaborazione con ricercatori di INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste e della SISSA, fanno di Trieste uno dei punti focali del Consorzio Euclid. Il telescopio spaziale, in questa fase, ha coperto una vasta area del cielo in tre mosaici di immagini. I risultati ottenuti dalle osservazioni forniscono uno spunto unico per comprendere meglio la struttura su larga scala dell’Universo e la formazione delle galassie nel tempo.In un lasso temporale paragonabile a una sola settimana di osservazioni, il telescopio è riuscito a rilevare più di 26 milioni di galassie, molte delle quali si trovano a distanze impressionanti, fino a 10,5 miliardi di anni luce dalla Terra. Tra queste, sono più di 380.000 le galassie che sono già state classificate dal telescopio, basandosi sulla visione dettagliata della loro morfologia grazie all’utilizzo combinato di intelligenza artificiale e citizen science, che ha permesso di analizzare enormi quantità di dati in modo rapido ed efficiente. Un simile approccio ha permesso anche l’individuazione di 500 oggetti candidati come lenti gravitazionali.I dati rilasciati includono anche numerosi ammassi di galassie, nuclei galattici attivi e fenomeni transitori che sono fattori chiave per capire le forze invisibili che modellano il cosmo.Queste prime immagini mostrano chiaramente come galassie di diverse forme e dimensioni si intrecciano raggruppandosi in filamenti giganteschi che formano una “rete cosmica”, ossia la vasta struttura che collega le galassie e gli ammassi galattici attraverso fili di materia visibile e invisibile, fornendo indizi fondamentali su come l’Universo si è evoluto nel tempo. Abstract Il telescopio spaziale europeo ha rilasciato nuove immagini che daranno un contributo senza precedenti all’esplorazione della materia e dell’energia oscura Mostra nel diario Off
Giornata Mondiale del Teatro 2025 Read more about Giornata Mondiale del Teatro 2025 Immagine Titolo.jpg Data notizia Thu, 27/03/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Territorio e società Testo notizia Il 27 marzo si celebra la 63ª Giornata Mondiale del Teatro, un’iniziativa istituita nel 1961 su proposta del drammaturgo finlandese Arvi Kivimaa nel corso del IX Congresso dell’Istituto Internazionale del Teatro (ITI).La prima Giornata Mondiale si svolse il 27 marzo 1962 a Parigi, con l’inaugurazione della stagione del Teatro delle Nazioni e da allora si celebra in un centinaio di Paesi del mondo nei Centri Nazionali dell’ITI.Ogni anno la ricorrenza si caratterizza per un messaggio sul teatro e sulla pace che un’importante personalità del mondo dello spettacolo rivolge alla comunità internazionale. Nel corso degli anni tra i testimonial che si sono succeduti, anche artisti italiani del calibro di Luchino Visconti (1973) e Dario Fo (2013) sono stati autori del messaggio della Giornata, mentre più di recente sono stati protagonisti l’attrice egiziana Samiha Ayoub (2023) e il drammaturgo norvegese Jon Fosse che lo scorso anno, con la riflessione L’arte è Pace, ha sottolineato i valori più profondi del teatro, intimamente legati al valore universale dell’arte quale mezzo di esaltazione e promozione della Pace.Quest’anno, il messaggio è stato affidato all’attore, drammaturgo, regista e pedagogo greco Theodoros Terzopoulos, che riflette sulla capacità del teatro di «sentire il grido di aiuto che i nostri tempi stanno lanciando in un mondo di cittadini impoveriti, rinchiusi in celle di realtà virtuale, trincerate nella loro soffocante privacy».La domanda che ci poniamo in questa ricorrenza non è tanto se il teatro, forma d’arte che attraversa ormai tre millenni di storia dell’umanità, possa risolvere questioni e problematiche di vasta portata ma, soprattutto, se il palcoscenico e la narrazione teatrale possano ancora oggi indurre la società a riflettere in modo costruttivo sulle proprie debolezze e sui propri errori.«La capacità del teatro di incidere sulla comunità è stata ampiamente dimostrata dalla storia e dal fatto che esso è sempre stato guardato con sospetto dal potere», spiega Paolo Quazzolo, Professore associato di Storia del Teatro di UniTS.«Il suo essere spettacolo “dal vivo”, il magnetismo dell’attore che si esibisce dinnanzi al pubblico senza filtri o barriere, le suggestioni profonde che provoca la scena, hanno spesso indotto la censura a imbavagliare il teatro, peraltro senza successo.La forza del teatro - prosegue il docente del Dipartimento di Studi Umanistici - non è mai venuta meno, anche all’interno di una società che, dopo secoli di lente trasformazioni, ha conosciuto un rapidissimo sviluppo tecnologico. Il cinema prima, la televisione poi, i nuovi media e oggi internet, hanno costituito insidiosi concorrenti per il teatro: eppure esso è sempre sopravvissuto, mantenendo intatta tutta la sua forza persuasiva.Nel 2020, con la pandemia, i teatri furono i primi a bloccare la loro attività: gli organizzatori, nel tentativo di sopravvivere, ricorsero a mezzi alternativi, spesso trasferendo l’attività artistica su internet, a tal punto che, terminata l’emergenza, si temette che il pubblico non sarebbe più ritornato a popolare le sale teatrali. Non è stato così: gli spettatori, non appena possibile, sono tornati numerosi a teatro, dimostrando, ancora una volta, la forza culturale, sociale e politica che questo mezzo di espressione artistica possiede e sempre continuerà a possedere». Abstract Celebriamo la forma di espressione artistica che si rigenera in ogni epoca e sopravvive alla rivoluzione tecnologica e ai nuovi mezzi di comunicazione. Il commento di Paolo Quazzolo Mostra nel diario Off