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Un solo universo non basta: 4500 simulazioni del cosmo pubblicate su Astronomy & Astrophysics

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Il Consorzio Euclid ha appena reso disponibile alla comunità scientifica il più grande catalogo simulato di galassie mai realizzato. Ne comprende 3,4 miliardi, ciascuna modellata con numerose proprietà, tra cui luminosità, posizione, velocità e forma. Un lavoro sviluppato da otto istituzioni europee, guidato dall'Istituto di scienze spaziali e dal Port d'Informació Científica di Barcellona, in Spagna.

L'Università di Trieste ha contribuito al progetto con la validazione del catalogo, verificando cioè che fosse utilizzabile per l'analisi cosmologica. 

In una campagna scientifica parallela inoltre, il docente di Astrofisica e Cosmologia Pierluigi Monaco e il suo team hanno realizzato un campione di migliaia di simulazioni prodotte con un metodo veloce e approssimato chiamato PINOCCHIO (PIN-pointing Orbit Crossing Collapsed HIerarchical Objects). Le 4.500 simulazioni realizzate riproducono il campione che Euclid osserverà in spettroscopia con l’obiettivo di calcolare l'incertezza nella determinazione dei parametri cosmologici.

Per saperne di più, Inaf (Istituto nazionale di Astrofisica) ha intervistato il prof. Monaco, primo autore dell’articolo appena accettato dalla rivista Astronomy & Astrophysics sulle simulazioni realizzate.  

Leggi l’intervista 

 

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Intervista a Pierluigi Monaco, autore dell’articolo e coordinatore del Galaxy Clustering Science Working Group 
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Federico Rosei eletto Foreign member dell'Australian Academy of Technology and Engineering

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Federico Rosei, docente di Chimica Industriale al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Trieste, recentemente eletto Membro dell’Accademia Italiana di Ingegneria e Tecnologia, è stato nominato Foreign member dell'Australian Academy of Technology and Engineering - ATSE.

L'elezione del prof. Rosei riconosce il suo contributo pionieristico nel campo dei nanomateriali e la sua leadership internazionale in ricerca, innovazione e formazione di giovani. La Classe ATSE del 2025 riunisce 35 scienziati e ingegneri di spicco, che rappresentano l'avanguardia del progresso tecnologico e delle scienze applicate a livello mondiale. Tra questi, Federico Rosei è l’unico Membro Straniero.

Questo riconoscimento da parte dell’Accademia Australiana di Scienze Tecnologiche e Ingegneria sottolinea ulteriormente i successi del prof. Rosei come scienziato di spicco di fama mondiale.

L'Australian Academy of Technology and Engineering ( ATSE ) è un'accademia indipendente nata a Melbourne che riunisce oltre 900 tra i principali ingegneri, tecnologi e scienziati australiani.

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Il docente del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche di UniTS è l'unico membro straniero ATSE
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Minerva al buio la notte del 22 settembre per condannare i conflitti in corso

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UniTS spegne le luci della sua facciata nella notte del 22 settembre per condannare con forza tutte le guerre in corso.

Nel vedere minacciato il ruolo delle Università come costruttrici di pace e ponti di collaborazione tra popoli, l’ateneo vuole ricordare l’importanza strategica della libera condivisione della conoscenza per migliorare le relazioni internazionali e affrontare problemi di interesse comune.

La statua della Minerva a lato dello scalone monumentale di Piazzale Europa, simbolo del Sapere, stanotte oscurata, vuole non solo sottolineare questo timore ma anche esprimere cordoglio per le vittime dei conflitti in atto.

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UniTS ribadisce il ruolo delle Università come costruttrici di pace
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Giornata mondiale dell’Alzheimer: l’Università di Trieste illumina di viola l’Edificio A

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Il 21 settembre si celebra la XXXII Giornata Mondiale dell’Alzheimer, patologia che in Italia affligge oltre 600 mila persone, con una crescita attesa oltre i due milioni entro il 2030, secondo le stime ISTAT. 

L’Università di Trieste aderisce alla campagna 2025 di Alzheimer’s Disease International: “Ask About Dementia. Ask About Alzheimer’s”: domenica 21 settembre 2025 la facciata dell’Edificio A sarà illuminata di viola, il colore del non ti scordar di me, fiore simbolo della malattia.

«Nell'ambito della ricerca clinica applicata – ricorda Paolo Manganotti, docente di Neurologia dell’Ateneo triestino e direttore della Clinica Neurologica dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina - la frontiera è rappresentata dagli anticorpi monoclonali di prossima disponibilità, che sembrano ridurre l'avanzamento della patologia, e da nuove forme di neuromodulazione cerebrale, approcci minimamente invasivi per modificare l'attività dei neuroni e dei circuiti cerebrali, con lo scopo di correggere segnali anomali e trattare disturbi neurologici e psichiatrici».

In occasione della ricorrenza, la Federazione Alzheimer Italia ha presentato il Rapporto Mondiale Alzheimer 2025, redatto da Alzheimer’s Disease International (ADI). Il documento mette al centro la riabilitazione come intervento efficace e sostenibile, in linea con le nuove indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, e richiama due priorità: teleriabilitazione accessibile sul territorio e formazione dei terapisti della riabilitazione, a beneficio della qualità di vita delle persone con demenza e dei caregiver.

La Giornata Mondiale dell’Alzheimer rappresenta un’occasione per esprimere, come comunità accademica, solidarietà e vicinanza alle persone con demenza, ai loro familiari e ai caregiver, il cui contributo è prezioso e insostituibile per la continuità dell’assistenza.

Sui canali istituzionali UniTS utilizzerà gli hashtag #AskAboutDementia e #AskAboutAlzheimers per collegarsi alla campagna internazionale e orientare il pubblico verso informazioni affidabili.

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In Italia i pazienti sono oltre 600mila. Dalla ricerca clinica applicata importanti prospettive terapeutiche legate agli anticorpi monoclonali e a nuove forme di neuromodulazione cerebrale
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“Salute tra terra e mare”: secondo appuntamento al Parco Farneto

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Il primo appuntamento, lo scorso 21 giugno sul lungomare di Barcola, aveva aperto la stagione estiva. Il secondo evento di “Salute tra terra e mare”, il progetto di impegno pubblico sociale del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute (DSM) finanziato dall'Università di Trieste, che si è svolto domenica 21 settembre, ha anticipato l'equinozio d'autunno.

L'iniziativa, pensata come una passeggiata divulgativa rivolta alla cittadinanza, ha visto il coinvolgimento di docenti UniTS, medici ASUGI, professionisti dell'area del soccorso, guide ambientali e agenti del Corpo Forestale che hanno illustrato ai partecipanti gli aspetti chiave di tre temi fondamentali per vivere con consapevolezza il bosco: salute e prevenzione (benessere), tutela della salute (salute), soccorso in bosco (sicurezza).

L'evento si è svolto alla presenza di Donata Vianelli, rettrice dell'Università di Trieste, e di Michele Babuder, assessore comunale alle politiche del territorio, a testimonianza delle sinergie attivate dal progetto con il Comune di Trieste, che ha inserito il secondo appuntamento nel programma della Settimana Europea della Mobilità (SEM).

La cornice di Parco Farneto ha visto gli interventi di Luigi Murena (Direttore del DSM e Direttore della Clinica Ortopedica e Traumatologica e DAI Ortopedia e Medicina Riabilitativa ASUGI), Serena Zacchigna (docente di Biologia Molecolare UniTS e Group Leader del Cardiovascular Biology Laboratory ICGEB), Nicola Di Meo (docente di Malattie Cutanee e Veneree UniTS e dirigente medico della Clinica Dermatologica e Centro MST ASUGI), Serena Bonin (docente di Scienze Tecniche e Medicina di Laboratorio UniTS), Katia Rupel (ricercatrice in Malattie Odontostomatologiche UniTS e dirigente medico presso la Clinica di Chirurgia Maxillofacciale e Odontostomatologia ASUGI), Massimo Puato (docente di Medicina Interna UniTS e responsabile dell'Angiologia e Fisiologia Clinica Vascolare Multidisciplinare ASUGI), Emiliana Giacomello (ricercatrice in Scienze Tecniche di Medicina di Laboratorio UniTS), Cristiano Rizzo (infermiere soccorritore 118 ASUGI, esperto di soccorso in ambienti non convenzionali), Claudio Antoniutti (ispettore antincendio del Comando dei Vigili del Fuoco di Trieste) e Francesco Panepinto (responsabile degli interventi sul verde e sulle alberature del Comune di Trieste),

Il prossimo appuntamento di “Salute tra Terra e Mare”, progetto coordinato da Alex Buoite Stella, delegato del DSM per l’impegno pubblico e sociale – terza missione, è in programma nel marzo 2026.

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Secondo evento del progetto di impegno pubblico sociale del DSM, inserito nel programma della Settimana Europea della Mobilità. Coinvolti docenti UniTS, medici ASUGI, professionisti dell'area del soccorso, guide ambientali e agenti del Corpo Forestale
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L’Università di Trieste aderisce alla XVIII Giornata Nazionale SLA

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L’Università di Trieste partecipa alla XVIII Giornata Nazionale SLA illuminando la sua facciata di verde nelle notti del 19 e 20 settembre.

Promossa da AISLA con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la giornata  rappresenta il principale momento di sensibilizzazione dedicato alle persone con Sclerosi Laterale Amiotrofica e alle loro famiglie. 

Con la sua adesione, l’Ateneo intende ribadire l’importanza della ricerca scientifica, della solidarietà e della condivisione per costruire una rete di sostegno sempre più forte.

La Giornata Nazionale SLA 2025 rilancia con forza il valore simbolico dell’illuminazione di verde, un gesto semplice ma potente: accendere monumenti, piazze e luoghi pubblici significa far luce su una realtà spesso invisibile, creando un ponte emotivo e civile tra chi vive con la SLA e l’intera società. È un invito a non spegnere mai la speranza e a mantenere viva l’attenzione su bisogni, diritti e dignità.

Il percorso che ha portato all’istituzione della Giornata nazionale affonda le radici nel 18 settembre 2006, quando per la prima volta, in Piazza Bocca della Verità a Roma, la voce delle persone con SLA si è fatta sentire forte e chiara nel cuore della Capitale. Quell’evento non fu solo un momento simbolico, ma una vera e propria presa di parola collettiva, la prima grande manifestazione pubblica di chi, con la SLA, chiedeva non solo attenzione, ma diritti concreti: una presa in carico dignitosa, cure uniformi su tutto il territorio nazionale, assistenza domiciliare adeguata, accesso facilitato alla ricerca scientifica, snellimento della burocrazia e, soprattutto, ascolto umano e istituzionale.

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La facciata UniTS si colora di verde il 19 e il 20 settembre
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"Il Bilancio sociale per visione, strategia e dialogo con il territorio"

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«Il bilancio, e in particolare il bilancio sociale di un’università, è il punto di partenza per definire una visione e una strategia futura». Ha esordito così la rettrice Donata Vianelli all’appuntamento triestino del Roadshow nazionale dell’Oscar di Bilancio, ospitato nel Salone di Rappresentanza della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dedicato al tema del reporting finanziario e di sostenibilità nel rapporto tra imprese, organizzazioni e stakeholder.

«Il mondo universitario, che negli ultimi anni ha visto forti trasformazioni, è complesso – ha affermato la rettrice –. Si tratta di una complessità che ritroviamo nella formazione, che deve partire dall'ascolto delle esigenze del territorio e accompagnare studentesse e studenti a diventare ciò che vogliono essere».

«Anche la ricerca è complessa - ha proseguito la rettrice  - quella di base è il motore da cui può nascere la ricerca applicata, portando benefici diretti al territorio. L’innovazione crea valore solo se è capace di supportare le imprese locali. L’Università – ha concluso – deve essere un hub di dialogo, in cui le imprese raccontano i loro bisogni, ma anche gli Atenei devono proporre progettualità nuove».

Vianelli ha sottolineato l’importanza del Bilancio sociale per l’Università di Trieste, che dal 2020 ha dato continuità a questo strumento di rendicontazione. Centrale, nelle sue parole, anche l’analisi dei temi della parità di genere: grazie a un’iniziativa del Rettore emerito, la quota di professoresse ordinarie dell’Ateneo giuliano è cresciuta dal 20 al 28%.

L’evento si è focalizzato sull’importanza di ascoltare gli stakeholder e il territorio per restituire valore e dimostrare l’impatto positivo delle azioni delle organizzazioni attraverso gli strumenti di rendicontazione. La trasparenza e il rigore nella comunicazione dei risultati sono stati richiamati come condizioni essenziali per costruire fiducia e credibilità.

Il Roadshow dell’Oscar di Bilancio, giunto alla 61ª edizione, è promosso da FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana insieme a Università Bocconi e Borsa Italiana, con Deloitte come technical supporter e Il Sole 24 Ore come media partner. FERPI, in quanto organizzatore, ha ribadito la propria attenzione all’etica della comunicazione, anche in un’epoca di rapida trasformazione tecnologica, promuovendo la cultura della trasparenza e del rigore verso i grandi pubblici.

L’incontro triestino ha visto la partecipazione dell’Assessore regionale Alessia Rosolen e di rappresentanti di alcune delle principali realtà produttive del territorio, tra cui Fincantieri, Generali e Illycaffè, a conferma del ruolo del Bilancio come strumento di dialogo tra istituzioni, imprese e società civile.

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La rettrice Vianelli è intervenuta all’appuntamento triestino del 61esimo Oscar di Bilancio, organizzato da FERPI, Università Bocconi e Borsa Italiana
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Data Science and Artificial Intelligence: i primi laureati magistrali a UniTS

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Alessio Gaia, Sara Carpenè, Luis Fernando Palacios Flores ed Emanuele Ruoppolo sono i primi laureati magistrali in Data Science and Artificial Intelligence dell’Università di Trieste.

“Questo Corso di laurea magistrale internazionale in lingua inglese offre una formazione che combina in modo unico in Italia due ambiti chiave della trasformazione digitale: scienza dei dati e intelligenza artificiale – spiega Luca Bortolussi, docente di Informatica a UniTS -  Il percorso mette in dialogo temi scientifici di frontiera e applicazioni in ambito industriale, economico-sociale e medico, in forte connessione e integrazione con il mondo dell'impresa e della ricerca”.

I neolaureati sono richiestissimi da un settore professionale in forte espansione: a seconda del curriculum formativo scelto potranno trovare occupazione come esperti in Data Science o in Machine Learning e Intelligenza Artificiale.

Un’altra strada possibile è il Dottorato in Scienza dei dati applicata e Intelligenza artificiale (ADSAI) di UniTS che forma ricercatori ed esperti altamente qualificati in queste discipline, concentrandosi sulle applicazioni alle scienze naturali e della vita, all'industria, alle città intelligenti, ai trasporti, all'economia e alla società. 

L’Università di Trieste è stata la prima e uno dei pochi atenei italiani a offrire una formazione completa nel settore dell’AI, dalla Laurea Triennale in Intelligenza Artificiale e Data Analytics fino al Dottorato di Ricerca.

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UniTS è uno dei pochi atenei italiani a offrire una formazione completa nel settore dell’AI, dalla Laurea Triennale fino al Dottorato di Ricerca
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Mare Sopra, il futuro sommerso del Friuli diventa realtà virtuale

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Si è concluso con una presentazione molto partecipata al Bagno Ausonia il progetto Mare Sopra, iniziativa dell'Università di Trieste che ha trasformato oltre 350 tra studenti e cittadini in vere sentinelle del mare. Quattro mesi di intense attività sul campo, culminate nella mappatura di 100 chilometri di coste regionali realizzata da Stefano Furlani, professore associato di geomorfologia e ideatore del progetto insieme a Divulgando. Misurazioni confluite in un viaggio immersivo a 360 gradi che mostra dove arriverà l'acqua marina nel 2100, da Muggia a Lignano.

Il cuore dell'iniziativa è stata la citizen science: guidati da Furlani, poco meno di 200 ragazzi di sette scuole - tra cui il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Trieste e l'Istituto Comprensivo Marco Polo di Grado - insieme a decine di volontari, dopo aver misurato profondità e salinità dell'acqua e aver appreso alcune nozioni di base sul cambiamento climatico e sul suo impatto sulla morfologia delle coste, hanno teso nastri colorati lungo moli, porti e strutture costiere per visualizzare i livelli futuri delle maree. Sono stati proprio gli studenti delle scuole coinvolte a raccontare al pubblico la loro esperienza sul campo, presentando dati scientifici acquisiti direttamente e soluzioni creative per fronteggiare l'emergenza climatica.

"Abbiamo chiesto a voi studenti di proporre soluzioni per la mitigazione del problema", ha spiegato Furlani durante la serata conclusiva. "E mi ha colpito la vostra creatività nel proporre soluzioni di vario genere, dal trasferimento della popolazione a rischio alla creazione di barriere artificiali, fino all'ipotesi di diving center per valorizzare i luoghi sommersi".
L'efficacia delle azioni di sensibilizzazione è stata monitorata attraverso questionari somministrati ai partecipanti, i cui risultati saranno presto pubblicati sui siti istituzionali. 

A chiusura della serata il docente ha mostrato in anteprima al pubblico alcune immagini del virtual tour frutto del progetto. Fruibile tramite computer e visori VR, il virtual tour di Mare Sopra rimarrà permanentemente disponibile come strumento didattico, offrendo un patrimonio digitale che svela le ricchezze sommerse delle coste del Fvg anche a chi non ha la possibilità di esplorare direttamente i fondali marini. 

MARE SOPRA ha rappresentato un modello di collaborazione interdisciplinare, coordinato dall'Università di Trieste e realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Il progetto ha coinvolto geomorfologi, sociologi e biologi di tre dipartimenti universitari (Matematica, Informatica e Geoscienze; Scienze Politiche e Sociali; Scienze della Vita), insieme ai partner Area Marina Protetta di Miramare, Comune di Muggia, Associazione Marevivo - Delegazione FVG, Istituto Comprensivo Marco Polo di Grado e Liceo Scientifico Galileo Galilei di Trieste.

L'iniziativa ha trasformato la ricerca accademica in esperienza condivisa, dimostrando che la scienza può essere davvero partecipativa.

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Presentati i risultati del progetto UniTS
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In ricordo di Marta Gianelli

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L’intera comunità accademica si stringe con profonda commozione e vicinanza alla famiglia e agli amici di Marta Gianelli in questo momento di grande dolore. Di seguito condividiamo il ricordo della Prof.ssa Barbara Milani, che l'ha accompagnata nei primi passi del suo percorso di ricerca.

Marta ha studiato Chimica all’Università degli Studi di Milano dove si è laureata nel febbraio 2024 a pieni voti. A settembre 2024 ha vinto un concorso per un assegno di ricerca all’Università di Trieste e dal mese successivo era una giovane assegnista nel gruppo della Prof.ssa Barbara Milani del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche. 

Marta era una brillante giovane ricercatrice con un grande entusiasmo e il desiderio di proseguire il suo percorso formativo con il dottorato di ricerca. Aveva vinto a luglio una delle borse di studio per poter fare il dottorato in chimica all’Università di Trieste, ma aveva deciso di intraprendere questo suo percorso in un Ateneo di un altro Paese europeo e stava proprio in questi giorni facendo dei colloqui. 

Pur essendo all’inizio del suo percorso post-laurea, partecipava alla vita del gruppo in modo molto attivo, con idee e grande iniziativa, e si era fatta subito voler bene da tutti noi. Parlava sempre dei suoi progetti e, anche se purtroppo abbiamo potuto condividere con lei solo pochi mesi, sono certa che l’attendeva un futuro brillante come scienziata e come donna.

 

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L’intera comunità accademica si stringe con profonda commozione e vicinanza alla famiglia e agli amici.
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