Rivivi la cerimonia sul canale YouTube di Ateneo
***
Sei anni intensi in cui l’intera comunità dell’Università di Trieste ha lavorato per rendere l’ateneo più solido, efficiente e attrattivo. Allo scadere del suo mandato, il Rettore Roberto Di Lenarda consegna UniTS al suo 101° anno di vita durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024-25.
Oltre a sottolineare gli snodi fondamentali del suo rettorato, il prof. Di Lenarda ha voluto ribadire la sua posizione su due temi di stretta attualità: il via libera alla riforma che sposta alla fine del primo semestre il test d’ingresso ai Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e protesi dentaria, e la crescita delle università telematiche.
“La significativa e, a mio parere, patologica crescita degli atenei online, sostenuta anche dal punto di vista legislativo, rappresenta una sfida in termini di competitività e di modelli educativi alternativi ma anche di etica della formazione, delegata a fondi di investimento spesso stranieri che hanno come unico scopo il guadagno – ha sottolineato il Rettore - il problema non è lo strumento didattico in sé, quanto le modalità di erogazione, le finalità e gli obiettivi”.
Altrettando forte la presa di posizione sulla legge delega presentata come abolizione dei test per Medicina.
“Premesso che le leggi vanno sempre rispettate, non posso esimermi dal denunciare la più profonda contrarietà alla modifica delle modalità di accesso ai Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia, e in Odontoiatria e protesi dentaria – ha continuato - si tratta di un provvedimento pericoloso, inattuabile, causa di ricadute negative su molti altri corsi di laurea e che parte da premesse scorrette: non mancano, infatti, medici ma attrattività del Sistema Sanitario Regionale. Il numero programmato rimarrà anche con questa riforma e non è concepibile pensare di costruire una graduatoria nazionale sulla base dei voti acquisiti negli esami del primo semestre”.
In occasione della cerimonia di inaugurazione, le autorità invitate a parlare hanno voluto lasciare un messaggio di augurio all’Ateneo.
“Il legame tra Generali e l'Università di Trieste è storico e alimentato da importanti collaborazioni – ha affermato Andrea Sironi, Presidente di Assicurazioni Generali - la condivisione della conoscenza e la costruzione di nuove competenze rappresentano un fondamentale cardine di sviluppo per la persona e un asset sempre più prezioso per la comunità, testimoniando la vitalità del tessuto sociale in cui prendono forma. In un contesto globale estremamente complesso e competitivo, la costruzione di progetti comuni tra aziende ed istituti di formazione può costruire un importante elemento di vantaggio per affrontare e vincere le importanti sfide del nostro tempo. L'inaugurazione dell'anno accademico, che conclude le celebrazioni per il Centenario dell'Università di Trieste, è un momento molto importante non solo perché celebra l'istituto universitario e il valore dell'alto percorso di formazione dell'individuo, ma anche perché costituisce un momento di dialogo con le istituzioni cittadine, gli attori privati e la comunità”.
“L’Amministrazione regionale continuerà ad investire nel sapere, nella ricerca e nella formazione, consapevole che lo sviluppo della nostra comunità passa attraverso la conoscenza e l’innovazione - ha continuato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga - nel triennio 2022-2024, il finanziamento complessivo destinato al sistema universitario regionale ha superato gli 80 milioni di euro. Risorse significative per sostenere la didattica, la ricerca, l’innovazione tecnologica, il diritto allo studio, l’innovazione tecnologica, l’ammodernamento delle infrastrutture e la capacità di attrarre talenti. Regione e Università di Trieste sono unite in un’alleanza strategica che darà ancora risultati importanti in settori oggi sempre cruciali come la comunicazione quantistica, l’idrogeno verde, le scienze della vita, l’economia del mare, i distretti del commercio e il sistema sanitario”.
“La qualità di vita di un luogo è determinata da tanti elementi che si compongono in modo complesso: la presenza di aziende e quindi opportunità di lavoro, lo scambio del sapere, momenti culturali e di arricchimento personale, processi di innovazione e propensione del sistema all’innovazione – ha sottolineato la vicesindaco di Trieste Serena Tonel - la nostra Amministrazione comunale lavora quotidianamente per mantenere ed elevare sempre di più questa qualità di vita, a beneficio non solo dei cittadini ma anche delle migliaia di studenti universitari che la città la frequentano e la vivono. Penso al sistema dei trasporti pubblici, all’offerta culturale, alla possibilità di avviare, insediare e consolidare iniziative economiche e la vita professionale dopo gli studi. Stiamo lavorando, insieme alle altre istituzioni sul territorio, con l’Università ma anche con la Regione FVG, ad una sinergia sempre maggiore tra ricerca e applicazione tecnologica, e di questo voglio ringraziare il Presidente Fedriga per gli investimenti pubblici che sta garantendo e le politiche messe in campo, per aumentare l’attrattività del territorio per aziende e lavoratori altamente qualificati. Tutto ciò costituisce un sistema che vogliamo sempre più integrato e vincente. Questo Ateneo ha saputo guardare con orgoglio al passato e con determinazione al futuro, ampliando la propria offerta formativa e accogliendo un numero sempre crescente di studenti, investendo nella qualità della didattica e della ricerca. La città di Trieste e la sua Amministrazione è orgogliosa dell'Università, di un’istituzione che ha saputo distinguersi nel panorama dell’alta formazione e della ricerca scientifica in Italia e nel mondo”.
Questi i passaggi fondamentali del discorso del Rettore, Roberto Di Lenarda.
Il Bilancio di sei anni di Rettorato (2019-2025)
“Il punto di partenza fondamentale di questa governance è stato il miglioramento delle performance didattiche e dell’offerta formativa – ha spiegato il prof. Di Lenarda - grazie all’attivazione di più di 20 nuovi corsi di studio, oggi l’Università di Trieste è uno degli atenei italiani in crescita più rapida in termini di iscrizioni, anche internazionali”.
Gli immatricolati sono cresciuti di più del 30% rispetto al 2019/20 (dato sei volte maggiore rispetto alla crescita media delle università pubbliche italiane). La percentuale di iscritti da fuori Regione e dall’estero, pari al 40% nei corsi di primo e secondo livello e al 60% in quelli di terzo livello, conferma un’attrattività che rende concreto l’obiettivo di raggiungere a breve i 20.000 studenti. La Commissione di Valutazione della Ricerca di Ateneo, poi, nella sua ultima relazione ha evidenziato, rispetto a 5 anni fa, un aumento del 40% del peso medio degli output per ricercatore.
La responsabilità sociale e i tempi storici
Il Rettore ha ricordato il periodo della pandemia da Covid-19, durante la quale UniTS si è distinta per la forte opposizione ad approcci antiscientifici, per aver mantenuto una non scontata didattica in presenza soprattutto per gli studenti dei primi anni e per l’impegno a supporto della salute pubblica.
“Solo pochi mesi dopo, il 13 luglio 2020 – ha aggiunto - abbiamo sottoscritto la preintesa per la restituzione alla comunità slovena del Narodni Dom. Il 28 marzo 2022, la partecipazione del Presidente Mattarella all’inaugurazione dell’anno accademico è stato un momento epocale non solo per l’Università e la città di Trieste ma, più in generale, per le relazioni Italia - Slovenia. Alla nostra Università è stato riconosciuto il ruolo di promotore di questo processo, punto di raccordo e di alta mediazione”.
Nell’aprile 2024, la cerimonia di conferimento della Laurea honoris causa al Presidente Mattarella e al già Presidente sloveno Borut Pahor ha suggellato nel modo più alto questo percorso.
Azioni fondamentali e investimenti strategici
Sulla comunità UniTS si è investito moltissimo, sia con nuovi reclutamenti che con progressioni di carriera: i docenti sono aumentati di 75 unità in cinque anni e nei prossimi mesi sono programmate altre 56 prese di servizio. Analogo investimento è stato fatto sul personale tecnico amministrativo, cresciuto di 95 professionisti, a cui se ne aggiungeranno altri 55 nel 2025.
“Siamo molto orgogliosi, inoltre, di aver lanciato il piano straordinario di reclutamento di docenti ordinari di genere femminile che permetterà di assumere, entro l’anno, 10 nuove professoresse del grado più alto, una per dipartimento”, ha aggiunto il prof. Di Lenarda.
Da ricordare anche il piano da 6 milioni di euro per l'aggiornamento e il potenziamento della strumentazione scientifica e gli interventi per rendere gli spazi dell’ateneo più moderni e accoglienti.
Le prospettive per il futuro: crescita, innovazione e sostenibilità
“Un progetto che ci vedrà, spero, protagonisti è la riqualificazione di Porto Vecchio, grande opportunità di rilancio per Trieste in termini di attrattività internazionale – ha continuato il Rettore - aspetto cui contribuirà in modo decisivo anche il nuovo Campus di Cattinara, un investimento di oltre 50 milioni di euro da parte della Regione Friuli Venezia Giulia che porterà la nostra Università a nuove vette in ambito sanitario e scientifico”.
A chiusura del suo intervento, il prof. Di Lenarda ha voluto ringraziare, oltre tutta la comunità UniTS e i suoi più stretti collaboratori, anche il Comune di Trieste e la Regione FVG che, sotto la guida del Presidente Massimiliano Fedriga e con l’impegno dell'Assessore all’Università Alessia Rosolen, hanno sempre supportato l’Ateneo con tempestività, generosità e visione strategica. Un grazie particolare anche alla Fondazione CRTrieste che ha sostenuto il costo dei premi alle dieci matricole più meritevoli, conferiti in occasione della cerimonia di inaugurazione.
Sono intervenuti alla cerimonia anche la Presidente del Consiglio degli Studenti Anna Colussi e la rappresentante del Personale Tecnico Amministrativo Francesca Tardio.
La Prolusione è stata tenuta da Andrea Nardini, Ordinario di Fisiologia Vegetale del Dipartimento di Scienze della Vita, sul tema “Alcune lezioni dagli alberi sui rischi del cambiamento climatico”.
Il coro e orchestra di Units ha eseguito l’inno dell’Università di Trieste “Sorprendi la sorte” e il “Gaudeamus igitur”.