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Pallacanestro Trieste: la partita del 14 aprile celebrerà il Centenario UniTS!

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La partita della Pallacanestro Trieste di domenica 14 aprile alle ore 18 contro l’Urania Milano celebrerà il Centenario di UniTS : i led a bordocampo e il wall del Palatrieste si tingeranno dei colori e delle immagini scelte per celebrare questo storico compleanno.

Anche il parquet sarà personalizzato per ricordare a tutti gli appassionati di basket che sport e studio vanno a braccetto. Un binomio che sarà sottolineato anche dalla consegna al rettore Roberto Di Lenarda di una maglia da gioco speciale da parte del General Manager di Pallacanestro Trieste, Michael Arcieri. 

“Quest'anno celebriamo un anniversario che ha un grande significato per l'Università e per l'intera città di Trieste – commenta Michael Arcieri - La nostra partnership è un tributo ai valori condivisi di istruzione e sport, siamo fieri di contribuire a questa celebrazione così importante. Siamo lieti di annunciare che la partita contro l'Urania Milano al PalaTrieste sarà una vera e propria vetrina di questa partnership”. 

“Crediamo che la passione per lo sport praticato o anche solo seguito sia un segno di vitalità ed entusiasmo che, nel caso dei nostri studenti, aiuta ad affrontare le sfide dello studio, del lavoro e della vita – aggiunge Roberto Di Lenarda – siamo felici di tingere il palazzetto dove gioca la pallacanestro Trieste con i colori del nostro Centenario e invitare tutti gli sportivi a partecipare anche alle nostre iniziative dedicate a questo storico anniversario”.

 

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Il match con l'Urania Milano si tinge dei colori scelti per i 100 anni dell'ateneo
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Giornata Mondiale Endometriosi: UniTS vuole sensibilizzare sul tema

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Il 28 marzo ricorre la Giornata Mondiale dell'Endometriosi, istituita nel 2014 per porre l'attenzione su una malattia che, in alcuni casi, può essere fortemente invalidante per le donne che ne soffrono. 

Nel mondo sono circa 190 milioni le donne e le adolescenti (tra il 2 e il 10% della popolazione femminile generale) colpite da endometriosi durante l'età riproduttiva, anche se alcune possono soffrirne oltre la menopausa. 
In Italia sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne fertili: la patologia interessa circa il 30-50% delle donne con difficoltà a concepire. Le diagnosi conclamate sono almeno 3 milioni.

Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce di età più basse. La diagnosi arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche.

La Clinica Ostetrica e Ginecologica del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute conduce numerose ricerche sulla malattia in collaborazione con diverse strutture dell’Università di Trieste, dell’IRCCS Burlo Garofolo e altri enti di ricerca italiani ed esteri. 

Recentemente è stato pubblicato uno studio su un’importante rivista scientifica in cui è stata dimostrata la presenza nel tessuto endometriosico di molti metalli di derivazione ambientale che potrebbero contribuire allo sviluppo della malattia.

Studio di Pascolo, L.; Pachetti, M.; Camillo, A.; Cernogoraz, A.; Rizzardi, C.; Mikus, K.V.; Zanconati, F.; Salome, M.; Suarez, V.T.; Romano, F.; Zito G., Gianoncelli A., Ricci G.

Detention and mapping of iron and toxic environmental elements in human ovarian endometriosis: A suggested combined role. Science of the Total Environment 2023, 864, 161028. 

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Pubblicato uno studio UniTS - Burlo Garofolo
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Salvaguardia fauna forestale: firmato progetto UNITS con il Parco naturale delle Prealpi Giulie

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Arriva dal Maine (USA) il sistema di monitoraggio che, sperimentato per la prima volta in Italia e in Europa, permette di identificare la cosiddetta “specie ombrello per il monitoraggio”, ovvero quella specie la cui individuazione permette di monitorare simultaneamente altre specie, rendendo particolarmente agevole ed efficace l’attività di osservazione e controllo. Il concetto di specie ombrello è noto da tempo nella biologia della conservazione, ma viene qui riadattato per le finalità del monitoraggio. Ideatore del protocollo è Alessio Mortelliti, professore associato di Ecologia presso il dipartimento di Scienze della vita dell’Università degli studi di Trieste, prima professore associato in Wildlife Habitat Conservation alla University of Maine.

Sotto il suo coordinamento, l’Università di Trieste e il Parco naturale regionale delle Prealpi Giulie – già impegnate in uno studio sul comportamento dei micromammiferi – collaboreranno in qualità di partner nel progetto Monitoraggio Ottimale dei Mammiferi, vinto sul bando del National Biodiversity Future Center – uno dei cinque centri nazionali dedicati alla ricerca di frontiera, finanziato da NextGenerationEU, Ministero dell’Università e della Ricerca e PNRR.

Al via ad aprile 2024 con conclusione prevista a dicembre 2025, il progetto si pone l’obiettivo di sviluppare un sistema di monitoraggio dei mammiferi all’interno del parco e zone limitrofe – un’area di 100km2 situata nel Friuli-Venezia Giulia al confine con la Slovenia, dalla straordinaria biodiversità e riconosciuta nel 2009 come area protetta transfrontaliera dalla Federazione europea Europarc. 

Nello specifico, sono due gli obiettivi altamente innovativi nel panorama nazionale e internazionale. Il primo è quello di individuare il protocollo con il miglior rapporto costi-benefici per un determinato scopo gestionale e dato un certo budget, un protocollo che sia adattabile a seconda della disponibilità economica, spesso mutevole nel tempo, e al variare delle finalità dell’ente. Il secondo obiettivo è quello di identificare le cosiddette specie ombrello. 

Spiega Alessio Mortelliti, professore associato di Ecologia presso il dipartimento di Scienze della vita all’Università di Trieste: “Individuare delle specie ombrello significa identificare delle specie su cui concentrare gli sforzi, ma al contempo avere la garanzia che altre specie verranno coperte dal monitoraggio. Questo approccio rappresenta pertanto un ottimo strumento per minimizzare il costo del monitoraggio e al contempo massimizzare il numero di specie coperte dal monitoraggio stesso. Per fare un esempio, il monitoraggio del gatto selvatico mediante fototrappole permette di monitorare simultaneamente altre specie, quali ad esempio martora, capriolo e volpe.”

I dati, raccolti in due campagne sul campo mediante trappolamenti, utilizzo di tubi nido e fototrappole (la prima durante la primavera-estate 2024, la seconda nella primavera-estate 2025), saranno utilizzati per lo sviluppo di protocolli e analisi statistiche in grado di rilevare trend significativi di declino delle specie ombrello. Alle attività di campionamento – altro tratto distintivo del progetto – parteciperanno alcuni citizen scientists, ossia alunni delle scuole primarie e secondarie locali, nell’ambito delle attività di educazione ambientale promosse annualmente dal Parco, accompagnati e supportati dagli studenti del corso in Ecologia dei cambiamenti globali dell’Università di Trieste.

Non solo, affinché sia sostenibile nel medio-lungo termine e perseguibile in relativa autonomia, il progetto prevede diverse attività di formazione del personale del Parco sulle tecniche di campo, l’acquisizione e la gestione dei dati, l’identificazione delle specie. Il protocollo è, inoltre, strutturato per garantire ripetibilità in altre aree protette caratterizzate da tipologie forestali simili, e per esportare i risultati relativi alle specie ombrello in contesti diversi.

“Quello tra l’Università di Trieste e il Parco naturale della Prealpi Giulie è un passaggio di testimone, un trasferimento di know-how: il protocollo è da intendersi come un vero e proprio investimento per l’ente. È una ricerca applicata, un modello che diventa pratica professionale sul campo. – continua Alessio Mortelliti – Fondamentale anche il coinvolgimento delle scuole e della comunità locale, affinché si sentano parte di questo grande ecosistema e siano sempre più informate, sensibilizzate e responsabilizzate.”

Soddisfazione per il finanziamento ottenuto è stata espressa dalla Presidente del Parco Annalisa Di Lenardo che sottolinea come “il progetto è qualificante per l’area per il suo livello di innovatività e per la capacità di mettere in rete un istituto di ricerca, un ente gestore di un’area protetta e la comunità locale. I dati raccolti andranno ad incrementare le conoscenze a disposizione di amministrazioni e cittadini al fine di accrescere la consapevolezza sull’importanza della tutela della biodiversità e della sua corretta gestione”.

Alessio Mortelliti vanta un’esperienza ventennale nello sviluppo di protocolli di monitoraggio, è co-autore di alcuni dei protocolli di monitoraggio Ispra, ha sviluppato protocolli di monitoraggio per lo stato del Maine (USA), per l’Agenzia Regionale dei Parchi del Lazio (ex ARP), per la Riserva Naturale Selva del Lamone e per il monitoraggio del Babirusa (Sus celebensis) in Indonesia. In passato, ha effettuato numerosi corsi specificamente focalizzati sulle tecniche di campo ed analisi dei dati di monitoraggio in numerosi paesi, inclusi Italia, Austria, Stati Uniti, Indonesia, Tunisia e Mauritania.

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Sviluppato un innovativo sistema di monitoraggio dei mammiferi
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AIRCampus: al via le lezioni del secondo semestre

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AIRCampus è il progetto di Fondazione AIRC dedicato agli studenti universitari per diffondere consapevolezza sul “cancro”.

Nell'anno accademico 2023/24 UniTS organizza lezioni su temi collegati all’attività della Fondazione e, allo stesso tempo, interessanti per gli studenti di vari corsi di studio.

Sono in partenza le lezioni del secondo semestre: ogni incontro dura circa 2 ore durante le quali prendono parola sia un esperto AIRC (ricercatori, manager, esperti di nonprofit, testimonial), sia un docente UniTS. Un’opportunità unica per gli studenti che possono approfondire temi in linea con i piani di studio, ascoltando le testimonianze di professionisti con esempi concreti e un approccio multidisciplinare.

PROGRAMMA

27 marzo ore 11.00-13.00 

Aula Baciocchi, Edificio di Androna Baciocchi 4, Trieste

STEM, salute e cittadinanza attiva nelle primarie: il percorso di AIRC nelle scuole

A cura di Cristina Zorzoli, Coordinatrice progetti educativi AIRC

Ospita la docente Barbara Bocchi 

Studenti di Didattica generale del CdL in Scienze della formazione primaria

 

29 aprile ore 10.30 

Aula F edificio G Campus Piazzale Europa

Tecniche di Medical Imaging e applicazioni sul Cervello

A cura di Paola Scifo, ricercatrice AIRC all’Ospedale San Raffaele, Milano

Ospitano i docenti Valentina Zaccolo, Paolo Camerini e Renato Longo 

Studenti di Introduzione alla Fisica Nucleare e subnucleare ed Introduzione alla Fisica della Materia del CdL in Fisica

 

2 maggio ore 14.00 

Lezione da remoto 

Microbiota, immunità e tumori 

A cura di Maria Rescigno, ricercatrice AIRC e professore ordinario di Patologia Generale in Humanitas University

Ospita la docente Fiamma Mantovani 

Studenti di Biologia del cancro al CdL in Genomica funzionale e Biotecnologie mediche e diagnostiche 

 

8 maggio ore 14.30 – 16.30 

Aula Morin, Edificio H2bis in Via A. Valerio 12/1

Artificial intelligence for genomics and personalized medicine in myelodysplastic syndromes and myeloproliferative neoplasms

A cura di Gastone Castellani, ricercatore AIRC presso Alma Master Studiorum Università di Bologna

Ospita il docente Giulio Caravagna

Tutti i CdL di Intelligenza artificiale e Data Analytics, Scientific and data-intensive computing, Data science and artificial intelligence, Statistica e informatica per l’azienda, la finanza e l’assicurazione 

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Organizzate per aumentare la consapevolezza sul tema “cancro”
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Presentata la #100UniTS Corsa dei Castelli

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E’ stata presentata nella Sala Cammarata di UniTS la #100UniTS Corsa dei Castelli, manifestazione podistica di 10 km su strada omologata FIDAL, organizzata da Asd Promorun per domenica 20 ottobre 2024. Promorun mette a segno un nuovo importantissimo sodalizio con l’Università degli Studi di Trieste che quest’anno celebra un secolo di ricerca, eccellenza, creatività e ingegno umano a cui si aggiunge un evento sportivo. 

UniTS caratterizzerà fortemente la Corsa dei Castelli 2024: medaglie e magliette di gara riporteranno il logo scelto per il suo Centenario e tocchi del colore ufficiale delle sue celebrazioni: un vivace rosso ciliegia.

Attraverso la realizzazione di manifestazioni che, da anni e con continuità, rappresentano un fiore all’occhiello in termini di qualità tecnica, attenzione per l’ambiente, per il sociale e per le ricadute economiche, Promorun conferma di meritare la fiducia delle istituzioni alle quali, con grande orgoglio, si aggiunge lo storico Ateneo del capoluogo giuliano, suggellando a doppio filo il legame con e per il territorio. 

IL CENTENARIO - “Nel palinsesto di eventi che l’Università dedica a Trieste e ai suoi visitatori non poteva mancare una grande manifestazione sportiva – sottolinea il rettore Roberto Di Lenardail 20 ottobre la comunità UniTS scenderà in pista con cittadini e sportivi di alto livello per celebrare, tutti insieme, i suoi primi cento anni. Invito tutti a visitare il sito 100anni.units.it per scoprire questo e altri appuntamenti imperdibili”.

LE GARE – Trieste in un colpo d’occhio, partenza dal Castello di Miramare e arrivo a quello di San Giusto, patrono della città, lungo un percorso che la mostra nella sua ricchezza architettonica, paesaggistica e culturale. Primi 8 km velocissimi con il piede sull’acceleratore prima di giungere al cospetto della sbalorditiva Piazza Unità ed entrare in città dove inizierà l’ultimo chilometro, definito “Il Muro”, e raggiungere il Castello di San Giusto. Sport per tutti con la Non Competitiva Ten, evento parallelo ma per il quale non è necessario il tesseramento e la presentazione di un certificato medico agonistico, e la Family Run 8 km con arrivo in Piazza Unità per la quale gli organizzatori hanno già messo in cantiere il rinnovo del progetto solidale nei confronti della Fondazione Burlo Garofolo. Attesi tantissimi studenti e personale di UniTS che festeggiano con una giornata di sport e benessere il centenario dell’Ateneo. Dopo il successo della prima edizione viene riproposta la International Road Race Running Match u.23 10k alla quale prenderanno parte gli atleti U23 di Federazioni estere arricchendo il parterre internazionale. 

LA STORIA – Sin dalla prima edizione, l’evento ha avuto un’impronta tecnica di altissima qualità grazie alla presenza di grandissimi nomi di calibro internazionale come quello di Ezekiel Kemboi, Sammy Kipngetich, Hagos Gebrhiwet, Birhanu Balew e Muktar Edris. Negli anni, Promorun ha allargato la sua attenzione agli amatori, ideando e realizzando prima la Family Run e poi la Non Competitiva Ten, due successi ai quali si affiancano l’organizzazione di una raccolta fondi in favore di enti sanitari locali e progetti collaterali che coinvolgono il mondo della scuola. La tradizione di Promorun di rinnovare l’evento ogni anno non è stata disattesa, nel 2023 è iniziato il cammino della 1st International Road Race Running Match U.23 10k, che ha visto la partecipazione di nazionali europee. 

SPORT E TURISMO – Sport e turismo, questo è il binomio vincente del presente e del futuro. ASD Promorun ha a cuore l’impegno di promuovere il territorio, concettualmente esteso a tutta la regione ancora poco conosciuta a causa della sua posizione geografica, ai confini dello Stivale. Promorun vuole trasformare l’evento in un’occasione per svelare le bellezze paesaggistiche dell’Adriatico e dei promontori montuosi del Carso, la tanta storia di questa città coinvolta in estenuanti e numerose battaglie, l’espressione artistica, qui frutto della fusione delle influenze culturali di vari popoli e la tradizione eno-gastronomica regionale. 

ISCRIZIONI – Le iscrizioni sono aperte sul sito https://join.endu.net/home ,  Prossimo cambio tariffa il 30 maggio. Le iscrizioni alla Family Run 8 km sono aperte sul sito. Promo speciale: due adulti che accompagnano un minore di 16 anni alla quota di € 9.00. Promo società con minimo 10 partecipanti. Bambini e ragazzi fino a 18 anni partecipano gratuitamente. 

Info: segreteria@promorun.it; info@promorun.it

Sono intervenuti alla conferenza stampa Roberto Di Lenarda, Rettore dell'Università degli Studi di Trieste, Fabio Scoccimarro, Assessore Regionale alla difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Pierpaolo Roberti, Assessore Regionale alle Autonomie Locali, Funzione Pubblica, Sicurezza e Immigrazione, Caterina de Gavardo, Assessore alle Politiche della Sicurezza Cittadina, Erika Dessabo, Coordinatore Regionale Friuli-Venezia Giulia di Sport e Salute, Ernesto Mari, Delegato CONI provincia di Trieste (in rappresentanza di Giorgio Brandolin, Presidente CONI Regionale), Silvia Gianardi, Presidente di Asd Promorun, Michele Gamba, Ex atleta azzurro e Direttore Tecnico di gara. 

 

Nella foto: Michele Gamba, Roberto Di Lenarda e Silvia Gianardi

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Le iscrizioni sono già aperte!
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3.300 ragazzi a Porte Aperte di primavera!

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Sono circa 3.300 i ragazzi iscritti a Porte Aperte di primavera che stanno assistendo alle presentazioni dei corsi di Laurea triennali e magistrali UniTS.

La maggior parte arriva dal Friuli Venezia Giulia (in particolare Pordenone e Udine) e dal Veneto (Treviso, Venezia, Belluno, Vicenza, Padova e Verona). 

Buona la rappresentanza anche da Trento, Bolzano, Brescia, Bergamo, Sondrio, Milano, Mantova, Torino, Biella, Genova, Bologna, Modena, Ferrara, Rimini, Ravenna, Pistoia, Prato, Arezzo, Roma, Latina, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, L'Aquila, Urbino, Napoli, Caltanissetta, Catania. 

Come sempre ottima l’adesione da Slovenia e Croazia (Pirano, Nova Gorica, Portorose, Izola, Capodistria, Fiume, Zagabria), da Praga e Budapest. Quest’anno anche qualche iscritto da Etiopia, Gambia, Pakistan e Costa d'Avorio.

Tra una presentazione e l'altra, i ragazzi possono anche fare una visita guidata del Campus Centrale di Piazzale Europa: l’appuntamento è ogni mezz’ora con partenza davanti al Front Office Orientamento, nell'atrio dell’ala sinistra.

Nel pomeriggio è previsto anche un incontro a cura dello Staff Orientamento con le "Istruzioni per l'uso" su vita universitaria, alloggi, tasse e agevolazioni.

Al termine delle attività scelte per la giornata i partecipanti possono ritirare, presentando un documento d'identità, l’attestato di partecipazione a una delle postazioni presenti nell'atrio dell'Edificio Centrale (ala sinistra).

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In moltissimi dall'estero
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Università Svelate: i messaggi del Presidente Mattarella e del Ministro Bernini

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In occasione della Prima Giornata delle Università, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, hanno rivolto dei messaggi di saluto alle comunità accademiche, oggi impegnate nelle celebrazioni della ricorrenza.

 

LETTERA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA

Rivolgo il più caloroso saluto a tutti i partecipanti all'evento "Università svelate" che si svolge per celebrare la prima Giornata Nazionale delle Università, istituita dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane.

"Svelare le Università" significa mettere in rilievo il ruolo cruciale svolto dagli atenei nella formazione culturale dei giovani e, dunque, nello sviluppo della Repubblica.

Significa rafforzare le connessioni tra centri di cultura e ricerca e comunità, contribuendo alla diffusione della conoscenza, alla partecipazione alla vita pubblica, al consolidamento della coesione sociale.

Significa saper guardare al futuro.

La promozione dello sviluppo della cultura e della ricerca scientifica, principio fondamentale sancito dalla Costituzione, trova nella preziosa attività degli Atenei un propulsore privilegiato per la crescita del capitale umano, vera forza del Paese.

Oggi, aprendo al pubblico le strutture, i complessi monumentali e museali in cui hanno sede, le università colgono l'occasione di mostrare la loro missione, incrementando la loro stessa identità.

A tutti gli atenei va l'apprezzamento per la loro attività e l'auspicio che continuino ad essere, come lo sono stati nei secoli, fattore di coesione e innovazione.

 

VIDEOMESSAGGIO DEL MINISTRO DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA ANNA MARIA BERNINI 

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Il Presidente della Repubblica e il Ministro dell'Università e della Ricerca Scientifica sono intervenuti per celebrare la prima Giornata delle Università, istituita dalla CRUI
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Confini e migrazione: inaugurata la mostra itinerante “Il giardino degli (In)visibili”

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La mostra itinerante “Il giardino degli (In)visibili” è stata inaugurata ed è aperta a tutti gli interessati negli spazi del Comune di Hrpelje – Kozina, in Slovenia. Dal 15 marzo sarà a Capodistria e a maggio a Trieste per proseguire poi per Ginevra. 

Il progetto è parte di una ricerca antropologica sul tema delle migrazioni realizzata dall’Università del Litorale di Capodistria e dall’Università degli Studi di Trieste, nell’ambito delle attività di T4E -  Transform4EuropeAlliance.

In uno scambio transfrontaliero, docenti, studenti e studentesse hanno percorso i confini tra Croazia, Slovenia e Italia dove hanno trovato e raccolto oggetti lasciati dai migranti nei boschi o ai margini dei centri abitati. Queste cose vengono abbandonate dopo un lungo e difficile percorso fatto a piedi da persone provenienti da vari contesti dell’Asia e dell’Africa. Sono oggetti di uso comune per mangiare, dormire, coprirsi, curarsi, ma anche reperti che raccontano della sfera intima e spirituale. Spogliarsi di queste cose e abbandonarle testimonia il passaggio verso una nuova tappa della vita, un segno di rinascita.

Questi cumuli di cose dismesse ai margini dei boschi o ai cigli delle strade che ignoriamo o che trattiamo come immondizia ci proiettano in una questione politica e morale fondamentale dei nostri tempi. Solo una piccola parte di questi oggetti è stata selezionata per allestire “Nel giardino degli (In)visibili”, una mostra itinerante che è segno di una presenza e che stimola ad un incontro tra chi attraversa le frontiere e chi vi abita. E che ci pone una domanda fondamentale. Cosa (non) vogliamo vedere?

 

CREDITS

Coordination

Roberta Altin

Katja Hrobat Virloget

Concept & scientific team

Roberta Altin

Katja Hrobat Virloget

Alessandro Monsutti

Giuseppe Grimaldi 

Gathering and collection of exhibits

Students of the Border Archive (cultural anthropology course, Dep. Humanities University of Trieste)

Students of Faculty of Humanities University of Primorska: Monika Cergolj, Kristina Kovačić, Michał Saczuk

Friends and voluntaries 

Creative Project and exhibition

Federico Barile AltreMenti

Rino Lombardi

Photographs: Angela Tozzi Ins, Katja Hrobat Virloget

Communication: 

Communication and External Relations Staff University of Primorska & University of Trieste

Sponsor:

T4E Transform4EuropeAlliance

University of Primorska, UP Faculty of Humanities 

Department of Humanities – University of Trieste

Graduate Institute of International and Development Studies, Geneva

ARIS (Slovenian Research and Innovation Agency) projects: J6-50198 Etnography of Silence(s), J6-2578 Urban Futures: Imagining and Activating Possibilities in Unsettled Times  

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Aperta a tutti gli interessati negli spazi del Comune di Hrpelje – Kozina, Slovenia
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Scopri gli eventi UniTS per la Giornata Nazionale delle Università!

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Tutto ciò che impariamo serve ad essere anche solo un po’ più felici?

UniTS pensa di sì! Il 20 marzo si celebra la prima Giornata Nazionale delle Università che non a caso coincide con quella Internazionale della Felicità.

Il tema proposto da CRUI è “Università svelate” e noi siamo entusiasti di condividere, non solo con gli studenti, il nostro patrimonio scientifico e culturale.

La Giornata ricade anche all’interno della Settimana della Minerva, dedicata alla celebrazione del sapere e dell'istruzione. La Minerva è il simbolo del nostro Ateneo: la statua stilizzata del Mascherini in Piazzale Europa accoglie ogni giorno la comunità UniTS.

Questi gli appuntamenti da non perdere:

- Lectio Magistralis di Daniel Kammen a “Powering the Just Transition” 

Il 20 Marzo, Giornata nazionale delle Università, il Centro Interdipartimentale per l'Energia, l'Ambiente e i Trasporti "Giacomo Ciamician", in collaborazione con il Collegio Universitario di Merito Luciano Fonda, organizza Powering the Just Transition

Ospite d’accezione Daniel Kammen, docente dell'Università di Berkeley e tra i principali esperti mondiali sul tema della transizione energetica. Durante la sua lectio magistralis descriverà gli step di passaggio verso economie decarbonizzate.  

Nella sua carriera, Kammen ha pubblicato più di 450 articoli scientifici ed è stato consulente dello Stato della California, del governo federale degli Stati Uniti e ha guidato la commissione tecnica per le energie rinnovabili e l'efficienza energetica della Banca Mondiale.

PROGRAMMA

- MOVIEUNITS  

Fino al 26 giugno 2024 sarà aperta a tutti “MOVIEUNITS”, la rassegna cinematografica itinerante e gratuita che offre la visione di film in location diverse a Trieste, con due appuntamenti speciali anche a Gorizia e Portogruaro.

Il 20 marzo, alle 20.30 all’Auditorium del Museo Revoltella, è in programma “Lei” di Spike Jonze, in versione originale sottotitolata in italiano. 

Theodore (Joaquin Phoenix) è un impiegato di una compagnia che attraverso internet scrive lettere personali per conto di altri, un lavoro grottesco che esegue con grande abilità e a tratti con passione. Tuttavia, da quando si è lasciato con la ragazza che aveva sposato, non riesce a rifarsi una vita, pensa sempre a lei e si rifiuta di firmare le carte del divorzio. Quando una nuova generazione di sistemi operativi, animati da un’intelligenza artificiale sorprendentemente “umana”, arriva sul mercato, Theodore comincia a sviluppare con essa, che si chiama Samantha (Scarlett Johansson), una relazione complessa oltre ogni immaginazione.

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- MOSTRA “1924 – 2024. Un secolo di storia dell’Università degli Studi di Trieste. Immagini e documenti”

Allestita al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto, l’esposizione multi-documentale rievoca i momenti e i personaggi salienti del secolo universitario di Trieste. Aperto al pubblico fino al 1º settembre 2024, il percorso espositivo propone un racconto tra storia, architettura e arte e si sviluppa su quattro sezioni distinte: quella storica, architettonica, audiovisiva e artistica.

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- Giornate FAI di Primavera

Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera: la sede centrale UniTS è nel programma di Trieste!

La visita, a cura del Gruppo FAI Giovani di Trieste, non necessita di prenotazione e si snoderà negli spazi esterni e interni del caratteristico edificio a forma di “H”. Il percorso toccherà la mostra “I miei pùpoli: Gaetano Kanizsa scienziato e artista”, la Pinacoteca del Rettorato e le opere di #SBLAD  Shine Bright Like A Diamond, il progetto che fotografa l’attuale panorama artistico emergente e amplia il patrimonio di opere dell’Università.

ORARI: sabato 23 e domenica 24 marzo dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo turno alle 17.00). Turni in partenza ogni 30 minuti. Durata totale della visita 1 ora circa.

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Si celebra per la prima volta il 20 marzo 2024
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Cento anni di storia in mostra: l'Università di Trieste si racconta con opere d'arte, immagini d'epoca e un film ritrovato

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L’Università degli studi di Trieste e il Comune di Trieste inaugurano oggi al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto una mostra multi-documentale che rievoca i momenti e i personaggi salienti del secolo universitario di Trieste. La mostra sarà aperta al pubblico dal 15 marzo al 1º settembre 2024.

 CATALOGO MOSTRA  

In occasione delle celebrazioni per il Centenario dell’Ateneo, l’Università degli Studi di Trieste e il Comune di Trieste inaugurano al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto la mostra “1924 – 2024. Un secolo di storia dell’Università degli Studi di Trieste. Immagini e documenti”. Proposta e coordinata dallo SMATS - Sistema Museale di Ateneo, l’esposizione è realizzata con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Con questa mostra – dichiara l’assessore comunale Giorgio Rossiprosegue la nuova stagione espositiva del Bastione Fiorito, curata dal conservatore del Castello di San Giusto. Una stagione espositiva iniziata lo scorso settembre e volta ad esplorare in vari modi la storia e le eccellenze di Trieste. La rassegna che si inaugura oggi, celebrando il Centenario dell’Ateneo triestino, suggella sul colle capitolino la fruttuosa collaborazione tra l’Università di Trieste e il Comune di Trieste”.

I visitatori dell’esposizione avranno la chiara percezione del patrimonio storico, architettonico e culturale di cui siamo fieri custodi – afferma il rettore Roberto Di Lenarda – Molti avranno la possibilità di riconoscersi e viaggiare attraverso scorci del passato e scoprire aneddoti e aspetti forse ancora poco conosciuti del nostro ateneo”.

“Con la mostra l’Università intende collocarsi nel cuore della vicenda culturale ed economica della città, per rafforzarne il legame fino a far diventare Trieste città universitaria, aprendosi così al vorticoso cambiamento dei linguaggi, della ricerca, delle interconnessioni tra formazione e mondo del lavoro di cui siamo tutti protagonisti e partecipi” - spiega Tullia Catalan, curatrice dell’esposizione e professoressa associata di storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste.

Il coordinamento generale della mostra è stato seguito da Anna Krekic, conservatore del Castello di San Giusto, e Laura Sartori, coordinatrice attività Centenario.

In un racconto tra storia, architettura e arte, il percorso espositivo – allestito da Lorenzo Michelli – si sviluppa su quattro sezioni distinte, in un bilanciamento tra fonti storiche e rimandi estetici.

La prima sezione storica, a cura di Tullia Catalan e Lorenzo Ielen, ripercorre la storia dei cento anni dell’Ateneo triestino attraverso una selezione di immagini, documenti e video tratti dall’Archivio Storico dell’Università e da numerosi archivi pubblici e privati, locali e regionali.

Coinvolto in una prima fase nelle delicate vicissitudini derivanti dai conflitti su un confine conteso e poi interessato dalle trasformazioni culturali e sociologiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, l’Ateneo ha trovato una sua collocazione nell’apertura internazionale, specialmente nell’ambito della ricerca e delle discipline tecnico-scientifiche, oggi eccellenza dell’offerta formativa dell’Università.

La seconda sezione architettonica, a cura di Paolo Nicoloso e Marko Pogacnik, è incentrata sulla progettazione nel 1938 del corpo centrale dell’ateneo, edificio con spiccati rimandi simbolici. Illustrata attraverso i disegni tecnici dell’epoca e alcune immagini, la sezione restituisce tutta la complessità e la ricchezza delle soluzioni studiate dai progettisti. Il programma iconografico iniziale, epurato dei riferimenti al regime fascista nel dopoguerra, vanta oggi la celebre Minerva, diventata negli anni il simbolo più riconoscibile dell’ateneo, costruita nel 1956 dallo scultore Marcello Mascherini, e due giganteschi rilievi sulle testate degli avancorpi.

La terza sezione, a cura di Massimiliano Spanu e Daniele Terzoli, dedicata all’audiovisivo, espande ulteriormente i contenuti attraverso la proiezione di preziosi documentari e un filmato. Spicca per importanza e bellezza il film ritrovato – e così restituito alla storia del cinema italiano – Pagine d’Università, un Ferraniacolor (procedimento di cinematografia a colori sviluppato in Italia dalla Ferrania) del 1956 a firma di Anna Gruber, attrice e regista, sceneggiatrice e scrittrice triestina di fama internazionale, commissionato dal Centro Universitario Cinematografico. La pellicola è stata ritrovata nella Biblioteca Civica A. Hortis - Archivio Diplomatico e Fondi Archivistici.

Gli altri filmati visibili nella mostra sono tratti dall’Archivio Storico Istituto Luce e da La Cineteca del Friuli – Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia. Le ricerche archivistiche sono state effettuate con la collaborazione del centro ricerche La Cappella Underground.

La quarta e ultima sezione, a cura di Massimo Degrassi e Lorenzo Michelli, dedicata alla storia dell’arte, include una selezione di opere – oggi conservate nella Pinacoteca del Rettorato – presentate nel 1953 all’interno dell’Esposizione Nazionale di pittura italiana contemporanea allestita presso l’Ateneo tergestino. La parte finale del percorso espositivo propone, infine, una selezione delle opere donate all’Ateneo da trentacinque, tra artisti e collezionisti, in occasione di questo Centenario, già in parte illustrate nella manifestazione “A Trieste mi piaceva arrivare”, lo scorso 20 dicembre 2023.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 15 marzo al 1º settembre 2024. Dall’inaugurazione e fino al 31 marzo sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 17.00; dal 1º aprile al 1º settembre tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00.

La visita della mostra è inclusa nel biglietto di ingresso al Castello di San Giusto (intero 6 euro; ridotto 4 euro).

Info: Castello di San Giusto   

 

 

Abstract
Mostra multi-documentale al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto
Mostra nel diario
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