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Scopri gli eventi UniTS per la Giornata Nazionale delle Università!

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Tutto ciò che impariamo serve ad essere anche solo un po’ più felici?

UniTS pensa di sì! Il 20 marzo si celebra la prima Giornata Nazionale delle Università che non a caso coincide con quella Internazionale della Felicità.

Il tema proposto da CRUI è “Università svelate” e noi siamo entusiasti di condividere, non solo con gli studenti, il nostro patrimonio scientifico e culturale.

La Giornata ricade anche all’interno della Settimana della Minerva, dedicata alla celebrazione del sapere e dell'istruzione. La Minerva è il simbolo del nostro Ateneo: la statua stilizzata del Mascherini in Piazzale Europa accoglie ogni giorno la comunità UniTS.

Questi gli appuntamenti da non perdere:

- Lectio Magistralis di Daniel Kammen a “Powering the Just Transition” 

Il 20 Marzo, Giornata nazionale delle Università, il Centro Interdipartimentale per l'Energia, l'Ambiente e i Trasporti "Giacomo Ciamician", in collaborazione con il Collegio Universitario di Merito Luciano Fonda, organizza Powering the Just Transition

Ospite d’accezione Daniel Kammen, docente dell'Università di Berkeley e tra i principali esperti mondiali sul tema della transizione energetica. Durante la sua lectio magistralis descriverà gli step di passaggio verso economie decarbonizzate.  

Nella sua carriera, Kammen ha pubblicato più di 450 articoli scientifici ed è stato consulente dello Stato della California, del governo federale degli Stati Uniti e ha guidato la commissione tecnica per le energie rinnovabili e l'efficienza energetica della Banca Mondiale.

PROGRAMMA

- MOVIEUNITS  

Fino al 26 giugno 2024 sarà aperta a tutti “MOVIEUNITS”, la rassegna cinematografica itinerante e gratuita che offre la visione di film in location diverse a Trieste, con due appuntamenti speciali anche a Gorizia e Portogruaro.

Il 20 marzo, alle 20.30 all’Auditorium del Museo Revoltella, è in programma “Lei” di Spike Jonze, in versione originale sottotitolata in italiano. 

Theodore (Joaquin Phoenix) è un impiegato di una compagnia che attraverso internet scrive lettere personali per conto di altri, un lavoro grottesco che esegue con grande abilità e a tratti con passione. Tuttavia, da quando si è lasciato con la ragazza che aveva sposato, non riesce a rifarsi una vita, pensa sempre a lei e si rifiuta di firmare le carte del divorzio. Quando una nuova generazione di sistemi operativi, animati da un’intelligenza artificiale sorprendentemente “umana”, arriva sul mercato, Theodore comincia a sviluppare con essa, che si chiama Samantha (Scarlett Johansson), una relazione complessa oltre ogni immaginazione.

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- MOSTRA “1924 – 2024. Un secolo di storia dell’Università degli Studi di Trieste. Immagini e documenti”

Allestita al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto, l’esposizione multi-documentale rievoca i momenti e i personaggi salienti del secolo universitario di Trieste. Aperto al pubblico fino al 1º settembre 2024, il percorso espositivo propone un racconto tra storia, architettura e arte e si sviluppa su quattro sezioni distinte: quella storica, architettonica, audiovisiva e artistica.

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- Giornate FAI di Primavera

Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera: la sede centrale UniTS è nel programma di Trieste!

La visita, a cura del Gruppo FAI Giovani di Trieste, non necessita di prenotazione e si snoderà negli spazi esterni e interni del caratteristico edificio a forma di “H”. Il percorso toccherà la mostra “I miei pùpoli: Gaetano Kanizsa scienziato e artista”, la Pinacoteca del Rettorato e le opere di #SBLAD  Shine Bright Like A Diamond, il progetto che fotografa l’attuale panorama artistico emergente e amplia il patrimonio di opere dell’Università.

ORARI: sabato 23 e domenica 24 marzo dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo turno alle 17.00). Turni in partenza ogni 30 minuti. Durata totale della visita 1 ora circa.

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Si celebra per la prima volta il 20 marzo 2024
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Cento anni di storia in mostra: l'Università di Trieste si racconta con opere d'arte, immagini d'epoca e un film ritrovato

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L’Università degli studi di Trieste e il Comune di Trieste inaugurano oggi al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto una mostra multi-documentale che rievoca i momenti e i personaggi salienti del secolo universitario di Trieste. La mostra sarà aperta al pubblico dal 15 marzo al 1º settembre 2024.

 CATALOGO MOSTRA  

In occasione delle celebrazioni per il Centenario dell’Ateneo, l’Università degli Studi di Trieste e il Comune di Trieste inaugurano al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto la mostra “1924 – 2024. Un secolo di storia dell’Università degli Studi di Trieste. Immagini e documenti”. Proposta e coordinata dallo SMATS - Sistema Museale di Ateneo, l’esposizione è realizzata con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Con questa mostra – dichiara l’assessore comunale Giorgio Rossiprosegue la nuova stagione espositiva del Bastione Fiorito, curata dal conservatore del Castello di San Giusto. Una stagione espositiva iniziata lo scorso settembre e volta ad esplorare in vari modi la storia e le eccellenze di Trieste. La rassegna che si inaugura oggi, celebrando il Centenario dell’Ateneo triestino, suggella sul colle capitolino la fruttuosa collaborazione tra l’Università di Trieste e il Comune di Trieste”.

I visitatori dell’esposizione avranno la chiara percezione del patrimonio storico, architettonico e culturale di cui siamo fieri custodi – afferma il rettore Roberto Di Lenarda – Molti avranno la possibilità di riconoscersi e viaggiare attraverso scorci del passato e scoprire aneddoti e aspetti forse ancora poco conosciuti del nostro ateneo”.

“Con la mostra l’Università intende collocarsi nel cuore della vicenda culturale ed economica della città, per rafforzarne il legame fino a far diventare Trieste città universitaria, aprendosi così al vorticoso cambiamento dei linguaggi, della ricerca, delle interconnessioni tra formazione e mondo del lavoro di cui siamo tutti protagonisti e partecipi” - spiega Tullia Catalan, curatrice dell’esposizione e professoressa associata di storia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste.

Il coordinamento generale della mostra è stato seguito da Anna Krekic, conservatore del Castello di San Giusto, e Laura Sartori, coordinatrice attività Centenario.

In un racconto tra storia, architettura e arte, il percorso espositivo – allestito da Lorenzo Michelli – si sviluppa su quattro sezioni distinte, in un bilanciamento tra fonti storiche e rimandi estetici.

La prima sezione storica, a cura di Tullia Catalan e Lorenzo Ielen, ripercorre la storia dei cento anni dell’Ateneo triestino attraverso una selezione di immagini, documenti e video tratti dall’Archivio Storico dell’Università e da numerosi archivi pubblici e privati, locali e regionali.

Coinvolto in una prima fase nelle delicate vicissitudini derivanti dai conflitti su un confine conteso e poi interessato dalle trasformazioni culturali e sociologiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, l’Ateneo ha trovato una sua collocazione nell’apertura internazionale, specialmente nell’ambito della ricerca e delle discipline tecnico-scientifiche, oggi eccellenza dell’offerta formativa dell’Università.

La seconda sezione architettonica, a cura di Paolo Nicoloso e Marko Pogacnik, è incentrata sulla progettazione nel 1938 del corpo centrale dell’ateneo, edificio con spiccati rimandi simbolici. Illustrata attraverso i disegni tecnici dell’epoca e alcune immagini, la sezione restituisce tutta la complessità e la ricchezza delle soluzioni studiate dai progettisti. Il programma iconografico iniziale, epurato dei riferimenti al regime fascista nel dopoguerra, vanta oggi la celebre Minerva, diventata negli anni il simbolo più riconoscibile dell’ateneo, costruita nel 1956 dallo scultore Marcello Mascherini, e due giganteschi rilievi sulle testate degli avancorpi.

La terza sezione, a cura di Massimiliano Spanu e Daniele Terzoli, dedicata all’audiovisivo, espande ulteriormente i contenuti attraverso la proiezione di preziosi documentari e un filmato. Spicca per importanza e bellezza il film ritrovato – e così restituito alla storia del cinema italiano – Pagine d’Università, un Ferraniacolor (procedimento di cinematografia a colori sviluppato in Italia dalla Ferrania) del 1956 a firma di Anna Gruber, attrice e regista, sceneggiatrice e scrittrice triestina di fama internazionale, commissionato dal Centro Universitario Cinematografico. La pellicola è stata ritrovata nella Biblioteca Civica A. Hortis - Archivio Diplomatico e Fondi Archivistici.

Gli altri filmati visibili nella mostra sono tratti dall’Archivio Storico Istituto Luce e da La Cineteca del Friuli – Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia. Le ricerche archivistiche sono state effettuate con la collaborazione del centro ricerche La Cappella Underground.

La quarta e ultima sezione, a cura di Massimo Degrassi e Lorenzo Michelli, dedicata alla storia dell’arte, include una selezione di opere – oggi conservate nella Pinacoteca del Rettorato – presentate nel 1953 all’interno dell’Esposizione Nazionale di pittura italiana contemporanea allestita presso l’Ateneo tergestino. La parte finale del percorso espositivo propone, infine, una selezione delle opere donate all’Ateneo da trentacinque, tra artisti e collezionisti, in occasione di questo Centenario, già in parte illustrate nella manifestazione “A Trieste mi piaceva arrivare”, lo scorso 20 dicembre 2023.

La mostra sarà aperta al pubblico dal 15 marzo al 1º settembre 2024. Dall’inaugurazione e fino al 31 marzo sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 17.00; dal 1º aprile al 1º settembre tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00.

La visita della mostra è inclusa nel biglietto di ingresso al Castello di San Giusto (intero 6 euro; ridotto 4 euro).

Info: Castello di San Giusto   

 

 

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Mostra multi-documentale al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto
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Immagini d'epoca

Uno scrittore triestino di lingua spagnola: inaugurata la mostra dedicata a Juan Octavio Prenz

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È stata inaugurata oggi, nelle sale espositive della Biblioteca Statale “Stelio Crise”, la mostra “Juan Octavio Prenz. 1932- 2019. Uno scrittore triestino di lingua spagnola”, dedicata al poeta, narratore, saggista e traduttore che insegnò per quasi trent'anni Letteratura Spagnola all'Università di Trieste.

Argentino di origine istriana, Prenz è stato un autentico protagonista della cultura del Novecento, dai suoi esordi in Argentina come scrittore, insegnante e professore universitario, al suo trasferimento in Europa dopo l’avvento della dittatura di Videla, dove si spese nell'insegnamento della Letteratura Spagnola e Latinoamericana presso gli atenei di Belgrado, Lubiana, Venezia e Trieste.  

Tra i molti riconoscimenti ricevuti nel corso sua lunga attività letteraria, nel 2019 a Prenz fu assegnato il prestigioso Premio Internazionale Nonino.

La mostra, organizzata dall’Associazione Archivio e Centro di documentazione della Cultura Regionale e dalla Biblioteca Statale “Stelio Crise” di Trieste, con il patrocinio del Dipartimento di Studi Umanistici di UniTS e del PEN Trieste Aps, illustra il percorso compiuto da Juan Octavio Prenz come poeta e narratore, oltre a quello di traduttore dallo spagnolo nelle lingue slave e dalle stesse in spagnolo. 

Attraverso la sua produzione letteraria vengono considerati anche i rapporti con alcuni importanti scrittori, da Miguel Angel Asturias a Pablo Neruda, da Jorge Luis Borges a Günter Grass e Claudio Magris, che lo definì un «mitteleuropeo latinoamericano».

La mostra, che rimarrà aperta fino al 26 aprile, presenta appunti personali manoscritti, dattiloscritti, lettere, edizioni delle diverse opere, fotografie, ritratti e oggetti appartenuti allo scrittore. Sarà visitabile da lunedì a giovedì in orario 9 - 18 e i venerdì dalle 9 alle 13, con ingresso libero; non accessibile il sabato e nei giorni festivi.

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La Biblioteca Crise espone fino al 26 aprile documenti, libri e ritratti appartenuti al celebre autore che fu docente di UniTS
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Bus per UniTS: nuovi orari del 17/ e servizio notturno ampliato

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Orari della linea 17/ più “a misura di studente” e potenziamento del servizio notturno di Tpl FVG.

Sono le due importanti novità frutto della collaborazione tra UniTS e Trieste Trasporti che migliorano in maniera sensibile il servizio per l’utenza universitaria.

“La modifica dell’orario del 17/ è stata oggetto della tesi di laurea in Ingegneria Civile e Ambientale della studentessa UniTS Chiara Capraro – spiega Giovanni Longo, Mobility Manager di ateneo – la sua proposta è stata inclusa nel piano di spostamenti casa - lavoro di UniTS e ora, grazie a Trieste Trasporti, è diventata una realtà al servizio di tutti gli studenti”.

Ecco le novità in dettaglio:

Collegamenti con Piazzale Europa: i nuovi orari della linea 17/

Sono stati modificati gli orari della linea 17/ che collega piazza della Libertà (stazione FS) con piazzale Europa. Si raccomanda agli studenti di utilizzare prioritariamente le linee 17 e 17/ per raggiungere l’ateneo, lasciando possibilmente le linee 51 e 51/ a disposizione del personale e dei ricercatori diretti nei due campus di Basovizza e Padriciano di Area Science Park.

Si allarga il perimetro del servizio notturno di Tpl Fvg

Si allarga dall’8 marzo, come richiesto da tanti studenti, il perimetro del servizio di autobus a chiamata notturna promosso da Tpl Fvg e Trieste Trasporti in collaborazione con l’Università. Altre 28 fermate si aggiungono a quelle già attive dallo scorso luglio: da Valmaura a via Baiamonti, da viale Ippodromo a piazza Perugino, da San Giacomo a via Rossetti e piazza dell’Ospitale. Il servizio è attivo ogni mercoledì, venerdì e sabato dalle 22:00 alle 4:00. Per utilizzare il servizio è necessario scaricare l'app TSonDemand, disponibile per Android e iOS. L’app consente di prenotare le corse indicando la fermata di partenza, quella di destinazione e l'orario di interesse. Anche il biglietto si acquista direttamente in app al momento della prenotazione, con carta di credito, Paypal e, da qualche giorno, anche con carta di credito prepagata o ricaricabile. L’importo viene scalato nel momento in cui si sale a bordo dell'autobus e si comunica il proprio nome al conducente. Ciascun passeggero può prenotare per sé e per altre 19 persone. È possibile prenotare il servizio a partire da 14 giorni prima della corsa, ma la prenotazione può avvenire anche in tempo reale: prima si prenota e maggiori sono le possibilità che la corsa sia disponibile all'orario richiesto.

 

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Sono le due novità frutto della collaborazione tra UniTS e Trieste Trasporti che migliorano il servizio per l’utenza universitaria
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8 marzo. Donne e Meccanica: i dati FVG

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La Giornata internazionale della donna celebra i progressi in ambito economico, politico e culturale raggiunti dalle donne in tutto il mondo. UniTS, in occasione dell’8 marzo, accende i riflettori sulla presenza femminile nel mondo della meccanica, settore tradizionalmente visto come “maschile”. 

Nel corso dell’incontro “Imprenditrici e Manager nel Mondo della Meccanica” del ciclo “Donne e lavoro”, organizzato dal Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche di UniTS – DEAMS e Aidda in collaborazione con MIB Trieste School of Management, è stata presentata un’analisi approfondita della presenza femminile nel settore metalmeccanico in FVG. 

I dati forniti da Rubina Romanello, docente di Economia e Gestione delle Imprese al DEAMS, e da Lucia Parussini, docente di Macchine a Fluido del Dipartimento di Ingegneria e Architettura - DIA, hanno evidenziato un incremento del 70% delle donne avviate nel settore metalmeccanico nella regione FVG tra il 2020 e il 2022. Tuttavia, è emerso che la maggioranza di queste donne (il 60%) ricopre principalmente ruoli amministrativi o operativi. Inoltre, solo il 10% delle imprese metalmeccaniche in FVG è a conduzione femminile. Anche a livello nazionale si è discusso della predominanza di board completamente maschili: solo il 17,6% delle imprese ha un board composto dal 50%, o più, da donne.

Nel campo dell'educazione è stato notato che, nonostante una crescita nell'iscrizione di donne alle lauree triennali e magistrali in Ingegneria meccanica, la percentuale complessiva rimane ancora bassa, poco più del 20% del totale, con una conseguente sottorappresentazione significativa nel corpo docente universitario. 

 

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Evidenziato un incremento del 70% della presenza di donne nel settore metalmeccanico in FVG
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300 ricercatori a Vicenza per iNE(S)T

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Si è svolto a Vicenza, nella sede del Polo Didattico Universitario, il meeting iNE(S)T-working, a cui hanno partecipato 300 ricercatori e ricercatrici impegnati in iNEST, Ecosistema dell’Innovazione del NordEst, finanziato dal PNRR con 110 milioni di euro.

iNEST progetta l’innovazione del NordEst da numerosi punti di vista differenti, con unità di ricerca coordinate dai 9 atenei triveneti: gli ambienti montani, la salute e gli stili di vita, la manifattura smart e green, l’architettura per le città sostenibili, gli ambienti di vita e di lavoro sostenibili, il turismo, la cultura e le industrie creative, l’agro-alimentare, gli ambienti marini e fluviali, i modelli digitali.

L’Università di Trieste coordina le attività di innovazione rivolta a sistemi marittimi, marini e di acque interne, che giungeranno a definire un gemello digitale per la gestione sostenibile dell’Alto Adriatico, con contributi da discipline biologiche, geologiche, fisiche, chimiche, di progettazione navale, di pianificazione territoriale, informatiche, amministrative e alte competenze da INOGS, Autorità Portuale AdSPMAO, Polo Tecnologico Alto Adriatico e dalle Università di Padova, Trento, IUAV e Ca’ Foscari di Venezia. 

Nel 2023 iNEST ha consolidato le sue attività, assumendo oltre 250 giovani ricercatrici e ricercatori, e creando una rete realmente collaborativa nel territorio e tra le persone. Qualità delle ricerche svolte, validità dei team e delle collaborazioni attivate, il coinvolgimento di oltre 300 Aziende nella presentazione di progetti innovativi per il territorio testimoniano la forza dell’Ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est. 

Secondo il Prof. Bonollo, docente dell’Università di Padova e Presidente del Consorzio iNEST, “Il meeting di Vicenza costituisce un’importantissima occasione per fare il punto sulle attività di iNEST, attraverso confronti tematici e approfondimenti sugli scenari futuri che si aprono per il Consorzio. È anche l’opportunità di dimostrare che gli Atenei del territorio sono in grado di formare un’ “orchestra” affiatata, motivata e mai vista prima.

 

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UniTS coordina le attività di innovazione rivolte a sistemi marittimi, marini e di acque interne
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UniTS con Transform4Europe per M'illumino di Meno

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M'illumino di Meno, la campagna ecologica organizzata da Rai Radio2 in collaborazione con la trasmissione Caterpillar, dall’anno scorso è diventata Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili che si celebra ogni 16 febbraio.

Il tema 2024, la 20a edizione, è “No borders”: l’invito è a spegnere i confini cercando alleanze internazionali!

UniTS aderisce coinvolgendo le università partner di Transform4Europe, l’alleanza universitaria che riunisce gli atenei di Saarland (Germania), Alicante (Spagna), Estonian Academy of Arts, University of Silesia – Katowice (Polonia), Sofia University St. Kliment Ohridski (Bulgaria), Vytautas Magnus University (Lituania), Catholic University of Portugal, University of Primorska (Slovenia) e Jean Monnet University (Francia).

Per sensibilizzare al risparmio energetico, la facciata di UniTS ridurrà la sua illuminazione dalla sera del 16 febbraio e per tutto il weekend.

 

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Per sensibilizzare al risparmio energetico, la facciata di UniTS ridurrà la sua illuminazione dalla sera del 16 febbraio e per tutto il weekend
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Aperte le iscrizioni per FameLab Trieste 2024

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Torna a Trieste FameLab, il talent show della comunicazione scientifica. La selezione locale del contest internazionale si svolgerà il prossimo venerdì 5 aprile dalle 9 alle 13 in Sala Luttazzi (Magazzino 26, Porto vecchio). Come sempre la sfida sarà raccontare in soli 3 minuti un argomento scientifico in modo chiaro e coinvolgente anche a un pubblico di non esperti, senza l’ausilio di proiezioni, grafici o video. Le iscrizioni andranno effettuate entro giovedì 28 marzo 2024, tramite form online


Sono ammessi concorrenti provenienti sia da ambiti STEM o medicina, sia da ambiti umanistici (Antropologia, Archeologia, Economia, Filosofia, Geografia, Giurisprudenza, Linguistica, Letteratura, Psicologia, Scienze Politiche, Sociologia, Storia e Storia dell’Arte).

La selezione locale è organizzata da Immaginario Scientifico, Università di Trieste, Università di Udine, SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati e Comune di Trieste, nell’ambito del Protocollo d’intesa Trieste Città della Conoscenza. 

I primi due classificati della selezione locale riceveranno un premio in denaro, accederanno a una masterclass internazionale che si svolgerà a Perugia in giugno, e poi alla finale nazionale in programma tra settembre e ottobre. Il vincitore di FameLab Italia 2024 avrà accesso alla finalissima di FameLab International, in programma a novembre, dove affronterà gli altri concorrenti provenienti da tutto il mondo.

Per tutti i concorrenti della selezione di Trieste è previsto un incontro formativo gratuito, per prepararsi meglio alla sfida. L’incontro, organizzato da FameLab Italia, si svolgerà a distanza su piattaforma Zoom il 21 marzo 2024, (ore 16-20). Possono partecipare tutte le ricercatrici e i ricercatori interessati e in possesso dei requisiti per iscriversi a FameLab, anche se non ancora iscritti. 

Iscrizioni: info@immaginarioscientifico.it

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Il termine per l'invio delle candidature è giovedì 28 marzo!
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Giornata mondiale contro il cancro: UniTS si tinge di blu e arancio

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La facciata di UniTS si colora di blu e arancione per il World Cancer Day che si celebra il 4 febbraio.

L’appuntamento vuole aumentare la consapevolezza sulla malattia e sensibilizzare alla prevenzione. Il tema scelto per l’edizione 2024 è “Close the Care Gap – Everyone deserves access to cancer care” (Colmare il divario sulla cura. Tutti meritano l’accesso alla cura del cancro e di evitare le disuguaglianze).

Metà della popolazione mondiale non ha accesso ai servizi sanitari essenziali e, quando si tratta di cancro, a molti vengono negate le cure di base. A livello internazionale, spesso le persone che si rivolgono alle cure oncologiche incontrano barriere: reddito, istruzione, posizione geografica e forme di discriminazione basate su etnia, razza, sesso, orientamento sessuale, età, disabilità e stile di vita. I gruppi più svantaggiati hanno anche maggiori probabilità di essere esposti a una serie di altri fattori di rischio come il tabacco, una dieta non sana o i rischi ambientali. 

Questo è il divario di equità, che costa vite umane.

Dati italiani 2023.

Le stime sull’incidenza dei tumori in Italia, divulgate dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione (IARC) e dall’European Network of Cancer Registries (ENCR), indicano che nel 2023 sono state 395.000 le nuove diagnosi: 208.000 negli uomini e 187.000 nelle donne. Negli ultimi 3 anni l’incremento è di oltre 18.400 casi. Queste cifre fotografano un andamento crescente e pongono interrogativi per i quali, oggi, non esistono risposte esaurienti. Nel 2023, i tumori più frequenti sono stati: mammella (55.900), colon-retto (50.500), polmone (44.000), prostata (41.100), vescica (29.700). 

Gli stili di vita corretti rappresentano una difesa importante contro la malattia. Il 40% dei casi potrebbe essere evitato eliminando o modificando fattori di rischio come: fumo, obesità, alcol e inattività fisica. Serve quindi un approccio trasversale attuando la prevenzione attraverso stili di vita salutari, diagnosi precoce e adesione ai programmi di screening.

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Il tema scelto per l’edizione 2024 è “Close the Care Gap – Everyone deserves access to cancer care”
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Avviato lo studio di fattibilità 5G-SITACOR tra Italia e Slovenia

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È stato ufficialmente avviato lo studio di fattibilità 5G-SITACOR, il corridoio 5G basato su CAM tra Italia e Slovenia.

Il progetto rientra nel programma comunitario CEF (Connecting Europe Facility) e, nello specifico, nel programma CEF-DIG-2022-5GCORRIDORS, che finanzia la crescita, l'occupazione e la competitività attraverso investimenti in infrastrutture situate in aree chiave tra i Paesi dell'UE. Il CEF è coordinato da HADEA, l'Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale.

Lo studio durerà 6 mesi (fino a luglio 2024) e comprenderà l'analisi delle arterie stradali, delle infrastrutture di telecomunicazione esistenti e la valutazione degli investimenti necessari per raggiungere la copertura CAM 5G nel corridoio tra Italia e Slovenia. 

L'obiettivo finale dello studio è definire i parametri necessari per la successiva realizzazione di un'infrastruttura dedicata allo sviluppo di servizi digitali intelligenti per i territori e le comunità, da applicare a imprese, scuole, ospedali, città e autostrade.

"L’Università di Trieste si occuperà di studiare il modo di assicurare la comunicazione e il trasferimento sicuri dei dati utilizzando la Quantum Key Distribution su fibre ottichespiega il prof. Angelo Bassi di UniTS un elemento importante quando si considerano connessioni transfrontaliere. Il valore aggiunto di un sistema QKD all'interno di 5GSICATOR è duplice. Da un lato, rende la comunicazione all'interno della rete intrinsecamente sicura. Dall'altro, implementare le fibre per connessioni QKD transfrontaliere è uno degli elementi chiave della realizzazione di EuroQCI, la rete paneuropea di comunicazione quantistica sicura, attualmente in fase di costruzione".

L'area di confine tra Italia e Slovenia è uno dei corridoi 5G individuati dall'Unione Europea per il potenziamento della copertura e della connettività, essendo il crocevia di diverse direttrici (nazionali, regionali e locali), servendo infrastrutture ferroviarie e portuali ed essendo, allo stesso tempo, un'area con molti ostacoli come montagne e gallerie stradali. 

Il progetto 5G-SITACOR è stato affidato dall'UE a un pool di enti diversi e complementari: la Regione Friuli Venezia-Giulia (coordinatore del progetto), il Porto di Capodistria, l'ANAS e il DARS (operatori autostradali italiani e sloveni), Retelit e Telekom Slovenia (operatori di telecomunicazioni), l'Università di Trieste e di Lubiana.

Il costo dello studio è di 600.000 euro, con un finanziamento dell'UE di oltre 300.000 euro tramite sovvenzioni.

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Durerà fino a luglio 2024 e comprenderà l'analisi delle arterie stradali, delle infrastrutture di telecomunicazione e la valutazione degli investimenti per raggiungere la copertura CAM 5G nel corridoio Italia - Slovenia
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