Aule rinnovate in H3 e H2bis: più comfort e maggiore accessibilità per gli studenti Read more about Aule rinnovate in H3 e H2bis: più comfort e maggiore accessibilità per gli studenti Immagine H3_1A e 1B (1).jpg Data notizia Fri, 31/01/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Destinatari canale Ateneo Servizi Destinatari target Futuri studenti Studenti iscritti Studenti Internazionali - Degree Seeker Testo notizia UniTS continua ad investire nel benessere della comunità studentesca creando ambienti sempre più adeguati alle esigenze di apprendimento e di studio. E’ stato appena completato un importante intervento di riqualificazione in alcune aule dell’edificio H3 e H2bis, rendendole più moderne, accessibili e confortevoli. Il tutto senza intralciare le attività didattiche grazie a un’attenta programmazione dei lavori nei periodi di pausa.Gli interventi hanno interessato in particolare le aule 1A e 1B, con una capienza di 250 posti ciascuna, destinate agli studenti del primo e secondo anno di Medicina e Odontoiatria. Questi spazi sono stati in parte rinnovati e implementati nella dotazione tecnologica. Anche l’aula 1C, con 81 posti, è stata oggetto di un intervento di riqualificazione.In un’ottica di maggiore accessibilità e praticità, è stato inoltre ripristinato l’impianto elettrico per garantire il funzionamento delle prese di corrente sulle barre delle sedute, permettendo così agli studenti di utilizzare agevolmente i propri dispositivi elettronici durante le lezioni.Parallelamente, l’intervento ha avuto ricadute positive anche su altre aule: il recupero di banchi in ottime condizioni ha infatti permesso di migliorare gli spazi della Morin e delle aule 4A e 4B dell’edificio H2bis, aumentando la capienza della Morin da 144 a 177 posti, con un guadagno di circa 30 sedute. Abstract Gli interventi hanno interessato le aule 1A, 1B e 1C dell’edificio H3 e le aule Morin, 4A e 4B dell’edificio H2bis Mostra nel diario Off Fotogallery
Blue economy: UniTS partner di un progetto transnazionale nell'area Adriatico-Ionica Read more about Blue economy: UniTS partner di un progetto transnazionale nell'area Adriatico-Ionica Immagine Progetto senza titolo.png Data notizia Thu, 30/01/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Post lauream Enti e aziende Testo notizia Un gruppo di ricerca dell'Università di Trieste è stato impegnato in questi giorni, nella vicina Portorose (Slovenia), nelle attività dello Steering Committee Meeting del progetto di ricerca Innovablue, di cui il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche (DEAMS) è partner.Il progetto Innovablue, finanziato dal programma Interreg VI-B IPA Adriatic Ionian (ADRION), mira a sostenere lo sviluppo della blue economy nell'area adriatico-ionica, promuovendo tecnologie marine innovative e creando una rete transnazionale di collaborazione. Con una durata prevista da luglio 2024 a dicembre 2026 e un budget totale di oltre 1,7 milioni di euro, il progetto si concentra sul rafforzamento delle capacità di innovazione attraverso la cooperazione tra i principali attori del settore.Il DEAMS, coinvolto nelle attività del Work Package 1 - Innovazione nella blue economy - e nel Work Package 2 - Quadri normativi per l’innovazione -, è attualmente focalizzato sull'aggiornamento della Map of Excellence del progetto Innovamare e sull'ampliamento agli enti d'eccellenza nell'area ADRION, includendo nuovi attori dell'economia blu e siti di sperimentazione per tecnologie marine come robotica subacquea e sensori.Il team di ricercatori, composto da Guido Bortoluzzi (DEAMS), Alberto Dreassi (DEAMS), Rubina Romanello (DEAMS), Chiara Marinelli (DEAMS), Alberto Marinò (DIA), Vittorio Bucci (DIA) e Serena Bertagna (DIA), offre inoltre supporto all'analisi comparativa delle norme in vigore a livello regionale e nazionale sulle tecnologie blu, con l’obiettivo di identificare ostacoli normativi e proporre soluzioni per accelerare lo sviluppo e la sperimentazione."Dopo progetti d'eccellenza come Innovamare e Blueair - commenta Guido Bortoluzzi, docente di Economia e gestione delle imprese e coordinatore del gruppo di lavoro triestino - UniTS si trova nuovamente coinvolta in un progetto di rilevanza internazionale sull'economia blu. Questo evidenzia il ruolo della nostra ricerca nel contribuire allo sviluppo sostenibile regionale e permette di coltivare i rapporti con partner importanti dell'area balcanica".La rete di partner vede coinvolte importanti istituzioni della regione Adriatico-Ionica, che comprende 10 Paesi (di cui solo quattro dell'Unione Europea), tra cui Croatian Chamber of Economy, Innovation Fund of Montenegro, Unioncamere Veneto, Technology Park Ljubljana Ltd., Ss. Cyril and Methodius University di Skopje (Faculty of Electrical Engineering and Information Technologies), Region of Crete, Innovation Center of the Faculty of Mechanical Engineering Belgrade.Nel corso dell'incontro svoltosi a Portorose i partner hanno incontrato la Faculty of Maritime and Transport dell'Università di Lubiana e la Marine Biology Station di Pirano per esplorare nuove sinergie di ricerca. Inoltre è avvenuto un confronto con gli stakeholder del progetto per individuare priorità e iniziative comuni. Abstract A Innovablue partecipano ricercatori del DEAMS e del DIA. Coinvolti partner da Veneto, Slovenia, Croazia, Serbia, Montenegro, Macedonia del Sud, Grecia Mostra nel diario Off
PICOSATS premiata come PMI Innovativa dell'anno Read more about PICOSATS premiata come PMI Innovativa dell'anno Immagine Gregorio premio.jpg Data notizia Thu, 30/01/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Destinatari canale Ateneo Destinatari target Enti e aziende Testo notizia PICOSATS - Space Technologies Solutions, la startup nata come spin-off dell’Università di Trieste e specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di telecomunicazioni satellitari all'avanguardia di piccole dimensioni, si è aggiudicata la prima edizione del Premio PMI Innovativa.Il premio è assegnato da InnovUp – l’associazione che dal 2012 rappresenta e unisce la filiera dell’innovazione italiana – in collaborazione con InValue, con l’obiettivo di valorizzare le piccole e medie imprese italiane che si distinguono per capacità di innovazione, impatto tecnologico e contributo al progresso economico e sociale del Paese.Selezionata dal Polo Tecnologico Alto Adriatico “Andrea Galvani” come vincitrice della fase regionale per il Friuli Venezia Giulia, PICOSATS ha poi conquistato il titolo di PMI Innovativa dell'anno nella competizione nazionale.L’azienda, con sede all’Area Science Park di Padriciano, sviluppa transponder proprietari e antenne – RADIOSAT e BEAMSAT – fornendo servizi per applicazioni spaziali dedicati ai piccoli satelliti. L’attività si basa su partenariati strategici con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).A novembre 2023, la tecnologia di PICOSATS è stata integrata a bordo della portante satellitare ION di D-Orbit nella missione Transponder-9 di SpaceX, con una validazione in orbita di grande successo.PICOSATS ha superato la concorrenza di altre quattro PMI finaliste, selezionate da diversi parchi tecnologici italiani. Aortic Lab, candidata del Piemonte e supportata dal Bioindustry Park con Environment Park, Sigma Ingegneria, rappresentante della Toscana e selezionata dal Polo Tecnologico di Navacchio, Optoelettronica Italia, azienda della provincia di Trento segnalata da Trentino Sviluppo, e Faba, realtà del Veneto."Il premio di InnovUp ci onora, soprattutto per la levatura delle altre finaliste, PMI innovative che operano in maniera eccezionale", ha commentato Anna Gregorio, docente di Astrofisica all’Università di Trieste, fondatrice e presidente di PICOSATS."L’aspetto più importante di PICOSATS – prosegue la docente del Dipartimento di Fisica di UniTS – è il team! Lavorare con ragazzi e ragazze molto giovani è ogni giorno più bello e stimolante. A questo, ovviamente, si aggiunge la tecnologia, che per essere sempre all’avanguardia nel settore Spazio è estremamente costosa".Durante la premiazione, Anna Gregorio ha inoltre ricordato il ruolo dei fondi di investimento – Liftt, Progress Tech Transfer e Galaxia – e di tutti i soci. Ha concluso ringraziando l’Università di Trieste – dove dieci anni fa è iniziata la storia di PICOSATS – Area Science Park e il Polo Tecnologico Alto Adriatico, sottolineando l’importanza dei parchi scientifici e tecnologici come luoghi di innovazione. Abstract La startup, nata come spin-off dell’Ateneo e specializzata in tecnologie satellitari, si aggiudica il premio dell’Associazione che rappresenta la filiera dell’innovazione italiana. Mostra nel diario On Periodo di permanenza in Magazine Fri, 31/01/2025 - 12:00 - Thu, 27/02/2025 - 12:00
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro entra nella rete europea CONRIS Read more about Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro entra nella rete europea CONRIS Immagine CONRIS.png Data notizia Mon, 27/01/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Destinatari canale Ateneo Studiare Destinatari target Studenti iscritti Testo notizia Il Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro dell’Università di Trieste da gennaio è ufficialmente partner della rete europea CONRIS (Cooperation Network for Risk, Safety e Security Studies). Quella della laurea sanitaria di UniTS è la prima full membership italiana al network internazionale.L’adesione, dopo un biennio nel ruolo di previsional partner, rappresenta un riconoscimento della qualità dell’offerta formativa del corso di laurea, orientata alla tutela della salute, alla sicurezza ambientale e alimentare e alla sanità pubblica. CONRIS riunisce i percorsi formativi universitari che sono focalizzati sulla gestione e sulla valutazione dei rischi. Attraverso collaborazioni tra università europee, promuove la ricerca scientifica e lo scambio di competenze nel campo della sicurezza e della prevenzione. L’adesione del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione offre agli studenti UniTS nuove opportunità di crescita accademica e professionale, tra cui la partecipazione a programmi Erasmus e a eventi di rilevanza internazionale.“La partecipazione alla rete CONRIS e l'attivazione di programmi Erasmus – commenta la prof.ssa Francesca Larese Filon, coordinatrice del corso di laurea - garantirà ai nostri studenti l'opportunità di arricchire la propria formazione con esperienze internazionali di alto livello. Partecipando alle international schools, gli studenti potranno confrontarsi con approcci e metodologie differenti nella gestione della sicurezza sul lavoro e della prevenzione, ampliando così le proprie competenze e le prospettive professionali”.CONRIS promuove eventi scientifici come l’European Students Research Conference for Risk Safety Security (ESRC), una conferenza internazionale in cui i giovani ricercatori di tutta Europa possono presentare i propri studi su tematiche legate ai rischi, alla sicurezza e alla protezione.Nel 2024, l’ESRC ha premiato l'eccellenza delle ricerche condotte da Ambra Lorenzini ed Elia Buttolo, due studenti del corso di laurea che si sono concentrati sulla valutazione dei rischi legati all'esposizione a nanomateriali nei laboratori.Il Corso di Studi in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, attivato dal Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute (DSM), ha sede da tre anni nel Polo Universitario UniTS di Gorizia, dove si svolgono le lezioni e i laboratori che preparano professionisti nei settori della prevenzione e della valutazione dei rischi.Il percorso formativo, articolato in insegnamenti teorici e pratici, laboratori e tirocini, assicura lo sviluppo di competenze trasversali e specifiche, indispensabili per svolgere attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e veterinaria, nei vari ruoli ed ambiti professionali pubblici e privati, sanitari e biomedici. Abstract Il corso di laurea UniTS è il primo full member italiano del network. Per gli studenti previsti programmi Erasmus ed eventi internazionali dedicati alla didattica e alla ricerca Mostra nel diario Off
Studio UniTS nella top ten 2024 di Nature Digital Medicine Read more about Studio UniTS nella top ten 2024 di Nature Digital Medicine Immagine Kresevic_Ajcevic_Croce.png Data notizia Tue, 28/01/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Ricerca Destinatari canale Ricerca Testo notizia Uno studio realizzato dall’Università di Trieste in collaborazione con Yale University, pubblicato da Nature Npj Digital Medicine, è entrato nella top ten degli articoli più citati nel corso del 2024 sulla prestigiosa rivista scientifica, classificandosi all’ottavo posto della classifica stilata dall’editore.L’articolo intitolato "Optimization of hepatological clinical guidelines interpretation by large language models: a retrieval augmented generation-based framework” ha visto il contributo di un gruppo di ricerca interdisciplinare UniTS, composto da Simone Kresevic, dottorando in Ingegneria biomedica e clinica, Miloš Ajčević e Agostino Accardo del Dipartimento di Ingegneria e Architettura e Lory Saveria Crocè, gastroenterologa del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute.Lo studio ha fruito della collaborazione tra il gruppo di ricercatori dell’Ateneo giuliano e la Yale School of Medicine, in particolare del centro Human+Artificial Intelligence in Medicine di New Heaven (Connecticut, USA), con i contributi di Dennis L. Shung, direttore del laboratorio di ricerca, e di Mauro Giuffrè, co-autori dell'articolo.I ricercatori hanno esplorato l’utilizzo di sistemi di AI generativa in grado di comprendere e generare linguaggio umano mediante l'elaborazione di grandi quantità di dati, i Large Language Models – LLM, cioè i modelli linguistici di grandi dimensioni, per ottimizzare il supporto alle decisioni cliniche nel campo della medicina.In questo studio è stata pertanto sviluppata un'infrastruttura digitale (framework) basata su LLM che, attraverso una corretta formattazione delle linee guida cliniche, potrebbe migliorare la consultazione e l'applicazione delle stesse nella pratica clinica.La ricerca si concentra, in particolare, sull’integrazione di questi modelli di Intelligenza Artificiale per migliorare l’interpretazione delle linee guida mediche relative alla gestione delle infezioni croniche causate dal virus dell’epatite C (HCV).Questo sistema, utilizzando tecniche di Retrieval Augmented Generation (RAG), un metodo che consente di estrarre le informazioni rilevanti contenute nelle linee guida cliniche, rielaborarle mediante LLM e, attraverso il processo generativo, fornire risposte a domande relative alle linee guida in modo chiaro e accuratamente strutturato. L'attività di ricerca ora prosegue per espandere il funzionamento del framework su diverse patologie del fegato. Questo filone di ricerca potrebbe offrire un sistema in grado di supportare i medici con decisioni basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili."Con questo approccio - spiega il dott. Simone Kresevic, prima firma dell’articolo assieme a Mauro Giuffrè - stiamo ponendo le basi per utilizzare l'intelligenza artificiale nella pratica clinica quotidiana. La medicina basata sull'evidenza, che rappresenta un pilastro fondamentale della medicina moderna, punta a integrare le migliori evidenze scientifiche disponibili con l'esperienza clinica e le necessità dei pazienti. Tuttavia, la complessità e il volume delle linee guida cliniche rappresentano spesso una barriera significativa nella loro applicazione.Attraverso questo framework - conclude Kresevic - possiamo offrire uno strumento a supporto del clinico e dunque supportare una medicina basata sull'evidenza e personalizzata, colmando il divario tra la ricerca di alta qualità e l'assistenza sanitaria concreta, soprattutto in ambiti complessi come l'epatologia”. Abstract L'articolo di Kresevic, Ajčević, Accardo e Crocè, in collaborazione con l’Università di Yale, sull’utilizzo dell’AI nella pratica clinica è l'ottavo più citato tra le pubblicazioni della prestigiosa rivista Mostra nel diario On Periodo di permanenza in Magazine Fri, 31/01/2025 - 12:00 - Thu, 27/02/2025 - 12:00
UniTS per il Giorno della Memoria Read more about UniTS per il Giorno della Memoria Immagine Giorno della Memoria 2025.png Data notizia Mon, 27/01/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Futuri studenti Studenti iscritti Post lauream Studenti Internazionali - Degree Seeker Territorio e società Testo notizia La notte del 27 gennaio UniTS ricorderà a chi guarderà la sua facciata illuminata di rosso che in tutto il mondo si celebra il Giorno della Memoria, dedicato alla commemorazione delle vittime dell’Olocausto.La data è stata stabilita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite perché il 27 gennaio del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nell'operazione Vistola – Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz rivelando alla comunità internazionale gli orrori del regime nazista.Per approfondire la conoscenza della Shoah e delle deportazioni, lunedì 27 gennaio 2025, a partire dalle 16, al Teatro Miela si svolgerà l’undicesima edizione del Convegno multidisciplinare "Convivere con Auschwitz. Nell’ecatombe". PROGRAMMA: https://portale.units.it/it/eventi/convegno-multidisciplinare-convivere-con-auschwitz-nellecatombe L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Università di Trieste e associazione culturale Stazione Ernesto Nathan Rogers, rientra nella rassegna Rogers' Forum, finanziata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.Il calendario completo delle celebrazioni a Trieste è consultabile qui: https://www.comune.trieste.it/it/novita-227102/comunicati-227104/27-gennaio-2025-giorno-della-memoria-cerimonia-commemorativa-alla-risiera-di-san-sabba-e-programma-attvita-culturali-291581Inoltre, dal 26 febbraio al 3 marzo 2025, circa quaranta studenti parteciperanno al viaggio all'ex lager di Auschwitz-Birkenau, rientrante nel progetto Promemoria_Auschwitz promosso dall'associazione Deina APS. Di seguito le informazioni: https://www.deina.it/promemoria-auschwitz Abstract Convegno “Convivere con Auschwitz” e facciata colorata di rosso Mostra nel diario Off
Bollino Azzurro "Onda" alla Clinica universitaria di Urologia Read more about Bollino Azzurro "Onda" alla Clinica universitaria di Urologia Immagine Progetto senza titolo.png Data notizia Thu, 23/01/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Destinatari canale Ateneo Destinatari target Territorio e società Testo notizia La Clinica urologica dell’Ospedale di Cattinara, struttura universitaria che è sede della Scuola di Specializzazione in Urologia di UniTS, si conferma un’eccellenza nazionale nel trattamento del tumore della prostata.La Prostate Cancer Unit di Trieste, infatti, ha ottenuto per la seconda volta consecutiva il Bollino Azzurro assegnato dalla a Fondazione Onda ETS, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. Il riconoscimento intende individuare i centri virtuosi che offrono servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in ottica multidisciplinare, con focus sul carcinoma prostatico e sulle complicanze funzionali post chirurgiche.“L’assegnazione del Bollino Azzurro - sostiene il Prof. Giovanni Liguori, Direttore della Clinica Urologica ASUGI e docente di Urologia e Andrologia dell’Università di Trieste - riconosce il nostro impegno nel mettere a disposizione dei pazienti, affetti sia da patologie tumorali che da patologie benigne, non solo terapie innovative, ma un approccio globale che considera i molteplici aspetti della salute uro-andrologica, integrando prevenzione e cura e ponendo grande attenzione alla conservazione della qualità della vita”. “Un approccio – prosegue il Prof. Liguori – che sia io che il Prof. Paolo Umari puntiamo a trasferire alle nuove generazioni di urologi che formiamo nella Scuola di Specializzazione di UniTS".La Prostate Cancer Unit di Trieste, coordinata dal dott. Gianluca D’Aloia, è formata da specialisti di diverse branche, tra cui urologi, oncologi, radiologi, radioterapisti, anatomopatologi, specialisti in medicina nucleare e infermieri che garantiscono una presa in carico complessiva e soluzioni terapeutiche personalizzate.“Parallelamente al Bollino Rosa - spiega la dottoressa Luisa Dudine, referente territoriale della Fondazione Onda – dedicato all’impegno nella cura e nell’assistenza per i problemi di salute che maggiormente investono le donne e che necessitano di approcci e competenze specifiche, il Bollino Azzurro pone l’attenzione sulle patologie che maggiormente colpiscono gli uomini. Le cancer unit devono saper affrontare non solo i problemi di salute dei pazienti, ma anche le ricadute su quanti stanno loro accanto”. Abstract Il riconoscimento dell'Osservatorio nazionale sulla salute di genere alla Prostate Cancer Unit conferma l'eccellenza dell'urologia triestina Mostra nel diario On Periodo di permanenza in Magazine Fri, 31/01/2025 - 12:00 - Thu, 27/02/2025 - 12:00
Inaugurato il laboratorio di “Farmacia Simulata” Read more about Inaugurato il laboratorio di “Farmacia Simulata” Immagine farmacia_simulata.jpg Data notizia Wed, 22/01/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Studiare Servizi Destinatari target Futuri studenti Studenti iscritti Studenti Internazionali - Degree Seeker Testo notizia L'Università di Trieste si dota di un nuovo Laboratorio Didattico di “Farmacia Simulata” che sarà a disposizione degli studenti dei Corsi di Laurea in Farmacia e in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche.Il laboratorio, presente soltanto in altri tre Atenei in Italia, consentirà agli studenti di svolgere esercitazioni utilissime per l’ingresso nel mondo del lavoro, in linea con l’evoluzione della professione di Farmacista avvenuta negli ultimi anni e le nuove funzioni assistenziali erogate dalle Farmacie territoriali. L’obiettivo è di affiancare e integrare le lezioni teoriche degli insegnamenti del IV a V anno del Corso di Studi in Farmacia e CTF con esperienze pratiche sul campo.Questo Laboratorio è un luogo fisico reale, attrezzato come una vera farmacia aperta al pubblico, dove svolgere attività didattica con un focus specifico sull’esperienza dell’ambiente “farmacia”, su aspetti di tecnologia farmaceutica, socio-economia, legislazione farmaceutica e gestione dell’automedicazione. Nello “Spazio Prescrizioni” è presente un bancone con due terminali dotati di software gestionali, in quello “Salute e Benessere” un altro bancone ed espositori con prodotti per la salute, in “Cabina servizi” gli studenti troveranno invece strumentazioni per analisi ECG, Spirometro, Pulsossimetro, Sfigmomanometro, Simulatore per iniezioni vaccinali e altro ancora. Lo spazio è dotato anche di frigorifero e di una zona per le preparazioni galeniche. È inoltre presente uno spazio aula attrezzato con sistema di proiezione.La realizzazione della Farmacia Simulata è stata possibile grazie alla collaborazione di Telaro, Aboca e del Consorzio Farmacisti Riuniti. Abstract UniTS nell’élite italiana della didattica in ambito farmaceutico Mostra nel diario On Periodo di permanenza in Magazine Fri, 31/01/2025 - 12:00 - Thu, 27/02/2025 - 12:00
Prevenzione dei rischi naturali lungo il Nilo: parte il progetto KNIGHT Read more about Prevenzione dei rischi naturali lungo il Nilo: parte il progetto KNIGHT Immagine delta-nilo-map.jpg Data notizia Tue, 21/01/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Internazionale Destinatari target Studenti iscritti Post lauream Studenti Internazionali - Degree Seeker Territorio e società Testo notizia Rafforzare la resilienza ai geo-rischi e alle sfide climatiche lungo il corridoio del Nilo, aumentando la capacità di gestire le emergenze: è l’obiettivo di KNIGHT (Knowledge base for Nile Geo-Hazards Tackling), il progetto promosso dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS che vede la partecipazione del Dipartimento di Ingegneria e Architettura (DIA) dell’Università di Trieste.Il progetto, co-finanziato dalle Regione Friuli Venezia Giulia, è stato lanciato ufficialmente il 20 gennaio: durerà due anni e conta tra i partner anche il Comune di Lignano Sabbiadoro, Shoreline Soc. Coop, l’Università di Damietta (Egitto) - Facoltà di Scienze e l’Istituto Nazionale di Astronomia e Geofisica (NRIAG, Egitto).KNIGHT è finalizzato alla mitigazione dei disastri naturali e della gestione delle emergenze: in particolare ha come scopo quello di rafforzare la resilienza del patrimonio naturale, economico, culturale lungo il fiume Nilo e il suo delta, supportando con dati, modelli e tecnologie innovative la revisione del piano nazionale per la mitigazione dei rischi naturali.All’interno di questo progetto altamente multidisciplinare, un team di ricerca dell’Università di Trieste – composto da Chiara Bedon (DIA), Marco Fasan (DIA) e Fabio Romanelli (MIGe) – si occuperà in particolare dell’analisi avanzata strutturale e sismologica, anche tramite metodi e tecnologie innovative, per la caratterizzazione e valutazione del rischio sismico e della vulnerabilità di alcuni edifici caso-studio che verranno individuati lungo il corso del Nilo. Il tutto contribuirà alla definizione di mappe di esposizione ai rischi naturali, all’individuazione di strategie ottimali per la prevenzione dei disastri naturali, alla definizione di procedure per la gestione delle emergenze.La collaborazione tra i partner permetterà di condividere dati che saranno analizzati, standardizzati e integrati in un database utilizzando una piattaforma GIS, permettendo di individuare le aree maggiormente sottoposte a stress antropico e/o naturale - e dunque più vulnerabili - e di valutare i rischi naturali e dei possibili rischi a cascata al fine di mitigarli.“Le attività principali che si porteranno avanti sono tre. Prima di tutto si lavorerà per lo sviluppo di una base di dati e di conoscenze per la valutazione integrata dei rischi geologici e ambientali nei siti selezionati lungo il Nilo, il delta e le aree costiere circostanti. Parallelamente saranno sperimentate nuove metodologie per la definizione di scenari integrati multirischio e il monitoraggio ambientale, in siti chiave lungo il corso del Nilo che vanno dalla diga di Aswan alle aree costiere del delta, con particolare attenzione all’area di Damietta, una città di rilevante interesse economico e sociale. Infine, si realizzeranno attività di formazione specialistica, trasferimento tecnologico, citizen-science e sensibilizzazione” afferma Antonella Peresan, sismologa dell’OGS e coordinatrice del progetto.“Queste attività - conclude Peresan - porteranno nell’arco dei 24 mesi del progetto a dei prodotti concreti e utili per il futuro: la creazione di un archivio di dati e conoscenze e lo sviluppo di linee guida condivise per migliorare la resilienza del patrimonio naturale e ambientale nell’area di intervento, un territorio dove gli eventi naturali e i cambiamenti climatici possono condizionare in modo significativo la crescita socio-economica”. Abstract L’obiettivo del progetto, di cui UniTS è partner, è quello di rafforzare la resilienza del patrimonio naturale, economico e culturale attraverso dati, tecnologie innovative e trasferimento delle conoscenze Mostra nel diario Off Fotogallery
Al via il Teaching and Learning Centre di UniTS Read more about Al via il Teaching and Learning Centre di UniTS Immagine TLC.jpg Data notizia Mon, 20/01/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Destinatari canale Ateneo Testo notizia Sono ufficialmente iniziate le attività del Teaching and Learning Centre (TLC) dell’Università di Trieste, con la prima riunione congiunta del Consiglio Direttivo e del Comitato Scientifico, che si è svolta alla presenza del Magnifico Rettore Roberto Di Lenarda e del Direttore Generale Luciana Rozzini. Il Centro si è insediato sotto la direzione di Matteo Cornacchia, docente di Pedagogia generale e sociale, per promuovere la formazione continua dei docenti universitari in un’ottica di innovazione e miglioramento della didattica, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia dell’insegnamento in relazione ai mutamenti della popolazione studentesca e agli strumenti digitali disponibili. Il TLC sarà uno strumento utile per rafforzare l’idea di “docente universitario” che UniTS intende promuovere."L’attivazione del Teaching and Learning Center – spiega Matteo Cornacchia – rientra fra le azioni previste dal Piano Strategico di Ateneo 2023-2026. I TLC sono centri da tempo presenti nelle università straniere e, da qualche anno, si stanno diffondendo anche in Italia con lo scopo di accompagnare e sostenere il miglioramento della didattica universitaria e lo sviluppo professionale di docenti e ricercatori”. Tra le prime iniziative è prevista l’introduzione di un percorso obbligatorio per i docenti neoassunti, che ne faciliti l’inserimento e favorisca la crescita professionale. Si occuperà inoltre di fornire supporto alla progettazione e all’erogazione di percorsi formativi innovativi. “Il loro compito – sostiene Cornacchia - è quello di favorire il Faculty Development, ovvero l’insieme delle attività necessarie ai docenti universitari per migliorare le loro conoscenze, le metodologie di insegnamento e valutazione, la relazione con gli studenti ed essere complessivamente più efficaci nel loro lavoro".Il Consiglio Direttivo del TLC vede la partecipazione di tutte le componenti della comunità accademica: in questa sua prima formazione comprende i docenti Silvia Palmisano (DSM), Pierre Thibault (DF), Dolores Ferrara (IUSLIT), Stefano Fornasaro (DSCF) e Giovanni Grandi (DISPES), il responsabile amministrativo individuato dal Direttore Generale Enrico Sartor, Samantha Tedesco in rappresentanza del personale TA ed Enrico Candotti come rappresentante degli studenti.Il Comitato Scientifico, invece, è composto da Sara Cervai (DISPES), Gianfranco Sanson (DSM), Francesco Venier (DEAMS), Danilo Lewanski (MIGE), Valentina Beorchia (MIGE – in qualità di Centro Interdipartimentale per la Ricerca Didattica - CIRD), Emanuele Carosati (DSCF), Maria Chiara Passolunghi (DSV), Giovanni Bacaro (DSV), Paolo Labinaz (DISU), Eric Medvet (DIA), Lorenzo Di Pietro (DF) e Stefano Ondelli (IUSLIT), che assicurano la rappresentanza di tutti i dipartimenti dell’Ateneo.Durante l’incontro inaugurale, i membri dei due organi del Centro hanno avviato un primo confronto sui compiti del TLC, anche in relazione ad analoghi organismi presenti in Italia e all’estero, e iniziato a programmare le attività future. Abstract Il nuovo organismo si occuperà della formazione continua dei docenti e dell’innovazione didattica. In previsione un percorso di accompagnamento per i neoassunti Mostra nel diario Off