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La CRUI condanna ogni forma di guerra

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Un minuto di silenzio per le vittime di tutti i conflitti all’inizio delle riunioni degli organi accademici

I rettori della CRUI, nell’assemblea del 19 ottobre scorso, hanno condiviso le iniziative che le singole Università hanno deciso di avviare in occasione dello scoppio del conflitto in Medio Oriente. Le Università aderenti alla CRUI, a fronte dell'attuale tragica recrudescenza degli scontri sentono il dovere di rivolgere un caloroso messaggio di rassicurazione e vicinanza agli studenti provenienti dalle zone di guerra presenti nelle Università italiane nonché viva e trepidante solidarietà agli studenti, ai colleghi docenti e al personale tecnico e amministrativo, tutti, coinvolti nelle aree di crisi.

Le Università sottolineano inoltre come esse siano, per la loro stessa natura, luogo di incontro e dialogo fra le culture nonché di sviluppo di pensiero critico e razionale, strumenti ai quali guardare per ogni costruzione di pace. Nel teatro mediorientale ed in tutti i luoghi, purtroppo numerosi, in cui si vive il dramma della guerra.

Al fine di dare sostanza a questa idea la CRUI e le Università, che il 27 ottobre scorso hanno esposto sui propri siti la bandiera della pace a lutto, per tutto il mese di novembre osserveranno un minuto di silenzio per le vittime di tutti i conflitti all’inizio delle riunioni degli organi accademici.

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Un minuto di silenzio per le vittime di tutti i conflitti all’inizio delle riunioni degli organi accademici
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Presentato il progetto "Abitare HUB" in Stazione Rogers

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Si è svolta in Stazione Rogers, martedì 14 novembre scorso, la conferenza stampa di presentazione del progetto  "Abitare HUB", con l'architetto Giovanni Fraziano, e preview con l'attrice Sara Alzetta.

ABITARE HUB, nel solco del dialogo tra discipline da tempo tracciato da Stazione Rogers, è una rassegna articolata in 7 stanze (Hall, Living, Kitchen, Bath, Library, Bedroom, Study) corrispondenti a 7 ambiti tematici quali Salute, Architettura, Ambiente, Benessere psicofisico, Intelligenza Artificiale e Cosmo, che, costituenti l’HUB, ospitano sette eventi di alto profilo scientifico/tecnologico. Oltre a Stazione Rogers, luogo di accoglienza e motore di tutti gli eventi, la dislocazione di questi include ICTP e SISSA a Trieste, le aree archeologiche di Aquileia; il Polo Universitario dell’Ateneo triestino a Gorizia, il Center Noordung di Vitanje in Slovenia, il Polo Alto Adriatico di Pordenone in phygital. L’interazione con i luoghi trova compendio in una serie di “promenades architecturales” guidate da studiosi ed esperti, animata da artisti, attori e musici.

Il progetto è promosso e organizzato da associazione Stazione E.N. Rogers, con la direzione scientifica di Giovanni Fraziano, ed è realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

LE STANZE:

1. Hall, Stanza del Tempo: FORMAZIONE Ingresso: tra dentro e fuori, vecchie e nuove convenzioni, nuove umanità, ingegni e visioni, Performance Da Rogers a Rogers. Una “visita guidata” a Stazione Rogers lungo le tappe del suo passato ancora attivo e di un futuro possibile. Replica alla SISSA, Trieste.

2. Living, stanza dell’architettura: ABITARE Soggiorno: spazio confortevole e di conforto, privato e sociale. Dialoghi sulla casa e sull’abitare. Dalle letture delle "Sentenze sulla casa" di John Heiduk alla conversazione su Adof Loos, al tavolo tematico: La casa e la terra, la terra come casa. Spunti per un dialogo aperto tra architetti, geologi, geografi e filosofi per una nuova filosofia dell’abitare. Trieste.

3. Kitchen, stanza dell’arte: ALIMENTO: chimica, estetica e arte culinaria. Performance culinaria a Stazione Rogers e nella Domus ad Aquileia. Arte e cucina, cucina come arte: gli alimenti e la chimica dei sapori. Il gusto estetico della consumazione e la vertigine della presentazione degli alimenti. Stazione Rogers Trieste e Aquileia.

4. Bath, Stanza del Corpo: Tavolo tematico SALUTE Corporalità e Astrazione: il corpo, la sua osservazione/rappresentazione la sua conoscenza intima e appartata, al centro di una stanza dove il corpo è quello che ognuno è. Stazione Rogers, Trieste

5. Bedroom, Stanza dei sogni e dei sentimenti: Tavolo tematico BENESSERE PSICOFISICO: Il letto come luogo di esplorazione del corpo della medicina, e di confinamento della psiche soffe-rente della psichiatria. Quando l’io viene alla mente: i sentimenti, il sentire, il percepire, oltre il dato sensibile. Gorizia

6. Library, Stanza del cosmo e dell’invisibile: Tavolo tematico COSMO: A partire dalle descrizioni del visionario K. Ciolkovskij, scrittore di fantascienza e di Vernadskij, primo ambientalista dell’umanità, un progetto olistico di considerazione dello spazio cosmico culturale. Una teorizzazione ante-litteram del multiverso. Vitanje, Slovenia;

Orizzonti quantici: gli universi misconosciuti dello spazio quantico, ICTP, Grignano, Trieste

7. Study, Stanza del futuro: Tavolo tematico DIGITALE Pensiero, Ricerca, Filosofia, AI. Dal post umano al sogno ciborg. A confronto su temi che viaggiano veloci nell’immaterialità del digitale. Due giornate: Dialoghi Ai e Maratona AI. Stazione Rogers, Trieste in collegamento con Pordenone e Milano.

“Promenades Architecturales”

Le passeggiate di didattica architettonica fanno da compendio alla rassegna, al fine di valorizzare i diversi luoghi nei quali saranno ospitati i 7 eventi di ABITARE HUB, attraverso letture architettoniche e paesaggistiche riferite alla storia dei luoghi e del territorio, all’interpretazione delle progettualità e degli attori che ne hanno determinato la trasformazione. Figure come Edo Ravnikar, Voithe Ravnikar, Antonio Lasciac, Max Fabiani, Antonio Guacci, Roberto Costa per citarne alcune.

 

PROSSIMI EVENTI IN PROGRAMMA - Novembre - Dicembre 2023:

 

Venerdì 17 Novembre, Stazione Rogers, ore 18:

LIVING stanza dell’architettura: SENTENZE SULLA CASA

Giovanni Fraziano, con letture da John Hejduk di Adriano Giraldi e Margherita De Michiel

Mercoledì 6 Dicembre, Stazione Rogers, ore 18:

HALL stanza del tempo: METAFISICA DI UNA POMPA DI BENZINA

Sara Alzetta, Mario Sillani Djerrahian, Emanuele Laterza

Venerdì 15 Dicembre, Stazione Rogers, dalle ore 19 alle 22:

KITCHEN, stanza dell’arte: ARTE E CUCINA, LA CUCINA COME ARTE

Graziella Bloccari, Laura Forcessini, Maria Masau Dan

 

Progetto in partenariato con:

Università degli Studi di Trieste

SISSA Scuola Internazionale Studi Avanzati, Trieste

ICTP International Center for Theoretical Physics, Trieste

Polo Tecnologico Alto Adriatico, Pordenone

Center of Space Technologies Herman Potocnik Noordung, Vitanje, Slovenia

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Con la direzione scientifica di Giovanni Fraziano
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Antartide: UniTs in missione scientifica

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Antartide: una missione scientifica nei ghiacci antartici per comprendere il nostro futuro sulla Terra 

Un team di ricercatori e tecnici di perforazione il 16 novembre 2023 partirà da Christchurch (NZ) alla volta dell’Antartide per dare il via al progetto internazionale denominato SWAIS2C ("Sensitivity of the West Antarctic Ice Sheet to Two Degrees of Warming"; in italiano: "Sensibilità della Calotta Antartica Occidentale al Riscaldamento di Due gradi"), che è mirato a determinare se la piattaforma di ghiaccio di Ross e la Calotta Antartica Occidentale, cosiddetta WAIS, si fonderanno in seguito al previsto aumento della temperatura media globale e pari a +2°C, rispetto a quella dell'era preindustriale.

Per raggiungere questo obiettivo verranno effettuate perforazioni fino a circa 200 m al di sotto del fondale marino per recuperare delle carote di sedimenti che conservano tracce dei cambiamenti ambientali in cui si sono formate, con la speranza che possano fornire informazioni sulla storia dell’Antartide Occidentale e sul futuro del nostro pianeta. Le operazioni sul campo in Antartide inizieranno a novembre 2023 presso il ghiacciaio Kamb e proseguiranno per tutto il 2024. 

Per l'Italia, l'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) svolge un ruolo significativo e di leadership nel progetto SWAIS2C, operando come "Contributing Party". Nel progetto partecipano anche ricercatori di diverse università ed enti di ricerca italiani, tra cui OGSUniversità degli Studi di Trieste (Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze - prof.ssa Ester Colizza).

L'unità UNITS parteciperà all'apertura delle carote, e alla loro descrizione, che sarà fatta all'Università di Otago (Dunedin - Nuova Zelanda), e sui campioni assegnati eseguirà le analisi granulometriche per ottenere informazioni sull'intensità delle correnti di fondo nel passato, e collaborerà con altri partner italiani e stranieri per definire le facies sedimentarie.

Sito web del progetto SWAIS2C  

Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)  

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Team di ricercatori partirà il 16 novembre da Christchurch (NZ) per il progetto internazionale SWAIS2C
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Rinnovato il Conference Center del polo di Gorizia

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Il Conference Center del polo universitario UniTS di Gorizia è stato profondamente rinnovato, al termine di una complessiva rifunzionalizzazione che ha consentito l’aggiornamento tecnologico della sala conferenze e la riqualificazione di spazi da destinare alla didattica e ai servizi agli studenti.

La sala da 250 posti del Conference Center può ora contare su strumentazioni di ultima generazione che la rendono adatta a ospitare eventi e convegni di rilevanza nazionale.

È stato installato un nuovo proiettore da 10.000 ANSI Lumen che trasmette immagini su un maxischermo a scomparsa da oltre 4 metri di larghezza, posizionato sopra l’ampio tavolo dei relatori. Quanto proiettato viene replicato su un monitor da 65 pollici, posizionato su un supporto a terra reclinato, consente ai relatori di visualizzare quanto proiettato.

L’impianto audio prevede una coppia di casse installate ai lati del maxischermo che, grazie anche all’ottima acustica della sala, garantisce una diffusione uniforme del suono. Per l’amplificazione della voce sono presenti 4 microfoni da tavolo, 2 radiomicrofoni portatili “a gelato” e 2 radiomicrofoni ad archetto.

Il tavolo dei relatori, che può ospitare fino a otto persone, dispone dell’impianto per collegamenti in videoconferenza e di una tavoletta grafica da poter utilizzare come lavagna digitale.

Sono presenti in sala due telecamere 4K per la ripresa frontale del tavolo dei relatori e della platea con dei preset di ripresa preimpostati. Tutti i dispositivi dell’aula sono stati posizionati in un rack nella sala regia posta al primo piano, dove sono collocati anche computer che può fungere da ulteriore sorgente di proiezione e un joystick per il controllo delle riprese delle due telecamere.

Sono state predisposte delle connessioni per consentire a un service esterno di gestire l’impianto audio e video di sala, comandabile anche attraverso un pannello di controllo touch che può essere posizionato sia sul tavolo dei che nella sala regia stessa.

L’approdo nel polo goriziano dei corsi di laurea di Assistenza sanitaria e di Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro ha determinato nuove esigenze, pertanto nell'area del Conference Center è stata allestita un’aula da 60 posti, 2 laboratori didattici e 5 spazi studio. È stata, inoltre, sanificata e recuperata un’area seminterrata dove saranno collocati i nuovi volumi della biblioteca ed è stato effettuato, infine, un intervento di risistemazione del verde esterno all’edificio.

L’investimento complessivo effettuato dall’Università di Trieste per il rinnovamento del Conference Center toccherà i 210 mila euro, di cui quasi 100 mila per i nuovi apparati tecnologici della sala conferenze. A questi si sommano 30 mila euro per la risistemazione degli spazi e l’adeguamento degli impianti e circa 80 mila in scaffalature per la sistemazione dei libri.

 

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Intervento da oltre 200mila euro per la dotazione tecnologica della sala conferenze, un'aula da 60 posti, 2 laboratori, 5 spazi studio e un deposito per i libri della biblioteca
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UniTS contro la violenza sulle donne: una settimana di iniziative in occasione della Giornata internazionale

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra in tutto il mondo il 25 novembre, il Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Università di Trieste promuove una settimana di manifestazioni rivolte alla comunità universitaria e alla cittadinanza, allo scopo di approfondire il drammatico fenomeno da differenti prospettive e offrire strumenti utili a fermarlo ed eradicarlo.

A partire da lunedì 20 novembre, i docenti e le docenti dell’Ateneo giuliano approfondiranno in aula i temi della violenza contro le donne, delle molestie e degli strumenti di tutela, degli stereotipi e delle diseguaglianze attraverso attività seminariali multidisciplinari.

UniTS aderisce, inoltre, anche quest’anno all’iniziativa Posto occupato: alcune sedie delle aule non saranno utilizzabili per ricordare tutte le donne vittime di violenza che occupavano un posto a teatro, sul tram, a scuola, all’Università, nella società, prima che un partner o un ex compagno di vita ponesse fine alla loro vita.

Nel corso di questa focus week dedicata al contrasto della violenza sulle donne, il CUG dell’Università di Trieste, per sensibilizzare sul tema l’intera cittadinanza, ha predisposto un ciclo di “eventi in città”, organizzati in collaborazione con altri enti e istituzioni del territorio, come il Conservatorio di musica Giuseppe Tartini, la Scuola Superiore della Magistratura-Struttura territoriale di Trieste, i Comitati Pari Opportunità presso la Corte d’Appello di Trieste e presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trieste, l’Associazione Nazionale Magistrati-Giunta Distrettuale FVG.

CONSULTA IL PROGRAMMA COMPLETO

“Nonostante crescano sia la sensibilità verso la gravità del fenomeno che la mobilitazione per contrastare ogni forma di violenza contro le donne, il numero di femminicidi in Italia resta in costante crescita”, afferma la prof.ssa Maria Dolores Ferrara, presidente del CUG di UniTS.

“L’Università di Trieste, attraverso il Comitato Unico di Garanzia promuove un’iniziativa per conoscere, formare e informare su questo tema allo scopo di suscitare una riflessione critica sull’immaginario culturale della nostra società, che spesso è indifferente o in alcuni casi addirittura giustifica queste violenze

Quando parliamo di femminicidio – prosegue Ferrara - non stiamo semplicemente indicando che è morta una donna, ma che l’omicidio è avvenuto per mano di un uomo in un contesto sociale che permette e avalla la violenza degli uomini contro le donne: occorre prevenire, proteggere e sostenere le vittime e, allo stesso tempo, intervenire sul contesto sociale in cui si consumano queste violenze.

La ricorrenza di questi episodi – conclude la docente di Diritto del Lavoro di UniTS - testimonia l’urgenza di porre al centro del dibattito pubblico il tema della violenza sulle donne da diverse prospettive, con diversi linguaggi - quello politico, accademico, scientifico, giuridico, dei media - e in modo strutturato: l’Università di Trieste attraverso l’iniziativa della focus week conferma la sua attenzione e il suo impegno”.

Alcuni dati

Secondo il Ministero degli Interni nel periodo 1° gennaio – 12 novembre 2023 sono stati registrati 285 omicidi, con 102 vittime donne: 82 sono state uccise in ambito familiare/affettivo e, di queste, 53 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.

Nel 2022 sono state uccise 124 donne su un totale di 314 omicidi, in 102 casi il delitto si è consumato in ambito familiare affettivo (82%) e in particolare 60 donne sono state uccise dal partner o ex partner (48%), secondo i dati del Dipartimento di pubblica sicurezza.

Nello stesso anno gli uomini uccisi sono stati 190, 37 in ambito affettivo (19%) e, nel dettaglio, 6 per mano della partner o ex partner (3%).

 

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Ampio programma promosso dal CUG di UniTS rivolto alla comunità universitaria e alla cittadinanza per contrastare violenze e femminicidi
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Estinzione dinosauri e vulcanismo: studio UniTS su Science Advances

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La fine dell’era mesozoica, 66 milioni di anni fa, è nota per l’estinzione di massa che colpì i dinosauri e moltissime altre specie. Due le cause di cui si discute da decenni nella comunità scientifica. L’impatto di un asteroide, detto Chixkulub, di cui è oggi visibile il cratere in Yucatan (Messico) e l’eruzione di un volume anomalo di basalti continentali, detti del Deccan, in un’area corrispondente all’odierna India.

In un articolo pubblicato sulla rivista «Science Advances», un team internazionale di geologi e geochimici aiuta a definire meglio il ruolo del vulcanismo, attraverso la ricostruzione dei volumi di gas liberati. La ricerca è stata condotta da un team guidato da Sara Callegaro dell’Università di Oslo, di cui fanno parte anche ricercatori delle Università di Trieste, Padova e Napoli, ma anche della McGill (Montreal, Canada), dell’Università della California (Berkeley, USA) e del museo di Storia Naturale di Stoccolma (Svezia).

Esiste una correlazione diretta tra eventi magmatici estesi ed estinzioni di massa – spiega Angelo De Min, docente al Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze di UniTS, tra i firmatari dello studio – “A parte la CO2, altri gas vengono emessi dal magmatismo, tra cui fluoro e zolfo. Quest’ultimo favorisce abbassamenti della temperatura globali definiti inverni vulcanici”.

Calcolare quanto e quale tipo di gas sia stato liberato in atmosfera durante un evento eruttivo, soprattutto se sono passati diversi milioni di anni, è estremamente complesso.

Nel corso dello studio abbiamo pensato di valutare quanto gas è contenuto nella struttura dei cristalli di pirosseno formatisi nella lava, dato che esiste una correlazione tra questa quantità e quella globale – continua De Min – Date le basse concentrazioni di questi elementi nei cristalli, abbiamo usato tecnologie sofisticate come la luce di Sincrotrone e la SIMS (Secondary Ion Mass Spectrometry)”.

Viste le concentrazioni di Zolfo presenti nell’altopiano del Deccan (dove un accumulo estremamente grande di rocce magmatiche, LIP, si è formato a cavallo tra il Cretaceo e il Cenozoico, il periodo comunemente definito come quello dell'estinzione dei dinosauri) si ipotizza che diversi eventi climatici successivi caratterizzati da abbassamento della temperatura abbiano favorito l'evento di estinzione.

 

Studio di Sara Callegaro, Don R. Baker, Paul R. Renne, Leone Melluso, Kalotina Geraki, Martin J. Whitehouse, Angelo De Min, Andrea Marzoli. Recurring volcanic winters during the latest Cretaceous: Sulfur and Fluorine budgets of Deccan Traps lavas. «Science Advances» X, 10.1126/sciadv.adg8284.

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Diventa CLabber! Il bando è online

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Creatività e fantasia sono le tue qualità? Hai un'idea imprenditoriale in mente? Il ruolo di Manager è il tuo sogno?

Diventa CLabber! Il Bando per accedere ai servizi di coworking del CLab è ora online.

Cos’è il Clab UniTS?

Il CLab UniTS è il luogo dove sviluppare conoscenze e competenze orientate all’innovazione e all’imprenditorialità offrendo momenti di partecipazione laboratoriale, condivisione di esperienze, occasioni di dialogo con il territorio, con le imprese e con il mondo del lavoro. 

All’interno del Clab gli studenti ricevono supporto e consulenza costante sui temi della gestione strategica, della proprietà intellettuale, del business planning e dell’open innovation grazie ad esperti del settore, ma anche insegnanti, professionisti ed aziende del territorio.  

Sono quattro i pilastri su cui si fonda il Clab: Learning by doing, Mentoring, Coworking e Making.  Grazie a questi, il Clab genera una preparazione trasversale che può essere vantata sia da chi vorrà avventurarsi nell’imprenditoria ma anche da chi aspira a ruoli manageriali all’interno di realtà private o pubbliche. 

A chi si rivolge il Clab UniTS?

Lo dichiara il nome stesso “Contamination Lab”. Il Clab accoglie studenti e PhD di qualsiasi percorso formativo di UniTS perché crede fortemente nella “contaminazione” tra le discipline scientifiche e umanistiche, tra studenti e docenti, tra mondo accademico e mondo imprenditoriale.  

Perché non farsi sfuggire questa occasione? 

Non è solo un’opportunità per trasformare le idee in azione, ma è anche un percorso formativo innovativo e multidisciplinare che permette di assodare le richiestissime “soft skills”, le abilità manageriali e imprenditoriali. In più, le competenze acquisite verranno certificate mediante il rilascio di un OPEN BADGE da parte dell’Ateneo che arricchisce e valorizza il curriculum.  

Se queste motivazioni non bastassero, al seguente link sono disponibili i progetti sviluppati al Clab UniTS: https://www.youtube.com/watch?v=PlDun91RnPM.  

Dove si terranno le attività?  

Tra le ammodernate mura della Casa del Comandante dell’ex Ospedale Militare (Via Fabio Severo, 40 – Trieste), dove ha sede il Clab.

Come si diventa Clabber?

Per accedere alla selezione la candidatura dovrà essere presentata via mail al clab@units.it entro il 25 GENNAIO 2024.

Il BANDO COMPLETO è reperibile  QUI  

Per qualsiasi info o chiarimento contattaci: 

Facebook:  https://www.facebook.com/clabunits/ 

Instagram: https://www.instagram.com/clab_units/ 

Web: https://www.units.it/clab 

Email: clab@units.it 

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Successo della tre giorni “Il ruolo della ricerca nell'ecosistema North Adriatic Hydrogen Valley”

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Si è svolto nel Palazzo della Regione FVG, su iniziativa dell’Università degli Studi di Trieste, la tre giorni "Il ruolo della ricerca nell'ecosistema NAHV".

L'evento ha consentito una discussione approfondita sui passi da fare per formare una forza lavoro capace di sostenere la transizione energetica. In un presente in cui la digitalizzazione sta giocando un ruolo fondamentale, un tipo di formazione “data based” può giocare un ruolo cruciale per le sfide future.

La tre giorni ha offerto a studenti e ricercatori l'opportunità di fare rete e condividere i propri programmi di ricerca anche con i rappresentanti dell'industria presenti all'evento.

All'evento hanno partecipato più di cento persone.

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La "Coscienza" tutta in un giorno: maratona di lettura a Gorizia e Trieste

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Le Celebrazioni per i 100 ANNI de La coscienza di Zeno proseguono con lo SVEVO DAY di martedì 21 novembre: in occasione della Giornata di Lettura ad alta voce le città di Gorizia e Trieste renderanno omaggio alle pagine del capolavoro sveviano con una Maratona di Lettura promossa dall'Università di Trieste e dall'Associazione degli Italianisti (ADI), con il patrocinio di Comune di Gorizia, ISISS Polo Liceale Gorizia, ISISS “Gabriele D’Annunzio” di Gorizia e Cento Studium APS di Gorizia.

L'iniziativa, che durerà oltre 15 ore, vedrà la partecipazione attiva di studenti delle scuole e universitari, e di docenti, attori e molti cittadini appassionati di letteratura. In tutto saranno circa 300 le voci che si alterneranno nella lettura pubblica delle pagine de La coscienza di Zeno per dare voce al memoir psicoanalitico più celebre della letteratura italiana e alle divagazioni oniriche del protagonista.

Si parte alle 9 a Gorizia, nel rinnovato Conference Center di UniTS (via Alviano 18), per proseguire fino alle 15.00. A dare il via alla Maratona di Lettura saranno gli studenti dell’ISISS Polo Liceale Gorizia e dell’ISISS “Gabriele D’Annunzio” del capoluogo isontino, impegnati nella lettura dei primi cinque capitoli del romanzo. La partecipazione degli studenti conclude il progetto formativo, condotto in collaborazione con l'Associazione degli Italianisti, per l’apprendimento di tecniche di lettura interpretativa, nella consapevolezza che la lettura ad alta voce è premessa di socialità e integrazione.

Dalle 15 il testimone della maratona di lettura si trasferirà a Trieste: sede dell’iniziativa sarà l'Emeroteca Tomizza, in Piazza Hortis, accanto alla statua dedicata a Italo Svevo che campeggia di fronte all'ingresso. Nel capoluogo giuliano la Maratona di Lettura riprenderà dal sesto capitolo, “La moglie e l’amante”, per proseguire fino alle due di notte.

La maratona potrà essere seguita sul canale YouTube dell’Università di Trieste.

DIRETTA STREAMING DI GORIZIA (09-15)

DIRETTA STREAMING A TRIESTE (15-02)

Gli eventi di celebrazione del centenario de La coscienza di Zeno (curati e promossi dal Comune di Trieste - Museo Sveviano, con Università degli Studi di Trieste, il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Il Rossetti, Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, IoSonoFriuliVeneziaGiulia, Le Fondazioni Casali) si focalizzeranno poi sulla data del 19 dicembre, “compleanno” di Italo Svevo.  Un grande convegno, I mondi di Zeno, organizzato dal network degli atenei di Trieste, Bologna, Udine e Oxford, si svolgerà proprio in quei giorni, dal 19 al 21 dicembre.

Sempre il 19 dicembre è programmato anche un “MEME contest” rivolto alle scuole superiori di secondo grado di tutta Italia, che permetterà di rileggerel’opera sveviana, attraverso la fulminea sintesi interpretativa e lo sguardo ironico che sono propri della comunicazione online.

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UniTS rende omaggio ai 100 anni del capolavoro di Svevo: dalle 9 si parte al Conference Center di Gorizia, dalle 15 all'Emeroteca Tomizza in piazza Hortis di Trieste
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Confini e migrazione: il caso di Trieste, visto da UniTS e Primorska

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Le Università di Trieste e Primorska di Capodistria, nell'ambito del progetto Transform4Europe (T4EU) che le vede partner, sono promotrici della tavola rotonda "Confini e migrazione: (IN)visibilità, ieri e oggi", in programma giovedì 23 novembre, alle ore 18, nell'Aula Magna di Androna Baciocchi 4.

L’incontro si concentrerà sul confine di Trieste e sulla (in)visibilità delle migrazioni, viste sia dal lato italiano che da quello sloveno a partire da un’analisi del confine e della sua funzione nel passato e nel presente: a seconda dei soggetti che lo attraversano e della sua configurazione temporale il confine è stato parte della Cortina di Ferro, spazio di connessione tra mondi, spazio di transito quotidiano o barriera europea.

La tavola rotonda si rivolgerà alla cittadinanza per un confronto fra studiosi, istituzioni locali e testimonianze di chi ha attraversato e vissuto il confine nel percorso migratorio.

Sono previsti gli interventi di Alessandro Monsutti (Antropologo, Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra), Katja Hrobat Virloget (Antropologa, Università Primorska), Roberta Altin (Antropologa, Università di Trieste), Tullia Catalan (Storica, Università di Trieste), Sandi Klun (Sindaco di San Dorligo della Valle - Dolina), Rita Casseler (border witness), Ismail Swati (border witness), Giuseppe Grimaldi (Antropologo, Università di Trieste) e Alessandro Carreri (Storico, Università di Trieste).

L’evento in programma a Trieste fa seguito ad un primo incontro organizzato un mese fa a Capodistria con ricercatori che lavorano sulle migrazioni e associazioni coinvolte nell’ospitalità e nell’accoglienza dei migranti.

«L’iniziativa parte da una collaborazione transfrontaliera con l’Università del Litorale (Koper), che è partner di progetto nella rete di alleanza europea Transform4Europe», spiega Roberta Altin, docente di Antropologia al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste

«Essendo Trieste crocevia storica di migrazioni – prosegue Altin - approfondiremo il confronto transfrontaliero, comparando le testimonianze delle migrazioni di ieri e di oggi e restituendo l’evento poi tradotto ai dieci atenei internazionali partner di T4EU. L’alleanza europea è sorta proprio tra università inserite in aree di confine e di multilinguismo, al fine di cercare di costruire un senso di comunanza europea attraverso il dialogo dei diversi contesti territoriali, coinvolgendo anche istituzioni e associazioni locali».

All’interno del progetto gli studenti italiani e sloveni di UniTS e della Primorska stanno lavorando alla costruzione di un archivio di frontiera, sia sul confine croato-sloveno che sloveno-italiano, con l’obiettivo di realizzare una mostra itinerante.

Sarà possibile seguire l'evento da remoto collegandosi a MS Teams 

 

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Tavola rotonda organizzata nell'ambito del progetto Transform4Europe (T4EU). Studenti italiani e sloveni costruiranno un archivio di frontiera e realizzeranno una mostra itinerante
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