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Contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo: premiato il progetto di un assegnista di ricerca UniTS

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Giuseppe Grimaldi, assegnista di ricerca in Antropologia culturale al Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Trieste, si è aggiudicato il premio 2024 della Società Italiana di Antropologia Applicata (SIAA) per la miglior ricerca collaborativa e applicativa con il progetto O.S.A.RE. - Osservatorio Sfruttamento Agricolo e Resistenze.

Gli obiettivi raggiunti da O.S.A.RE. contribuiscono a combattere lo sfruttamento lavorativo e il caporalato, fornendo dati sulla diffusione del fenomeno e best practice per progetti sistemici che supportino il contrasto di queste piaghe sociali. Per la commissione giudicatrice della SIAA, il progetto, che ha interessato alcune aree sensibili della Campania, si è distinto per “il rilevante impatto sociale e l'interazione multilivello, l'elevato grado di visibilità e riconoscibilità dell'apporto antropologico”. 

Il progetto presentato dall’assegnista di ricerca UniTS dimostra, secondo la SIAA, “come la produzione di conoscenza etnografica possa contribuire a generare ricadute concrete sulla cultura pubblica ed istituzionale, stimolando politiche locali virtuose e più rispettose dei diritti fondamentali della persona”.

Una motivazione in linea con il core della Società Italiana di Antropologia Applicata, attiva dal 2013 con lo scopo di promuovere un uso sociale dei saperi e delle pratiche antropologiche nella sfera pubblica, nel mondo del lavoro, nei processi decisionali e di democrazia partecipata in Italia, ma anche all’estero.

"O.S.A.RE – spiega il dott. Giuseppe Grimaldi - si è realizzato grazie al sostegno e la sinergia tra istituzioni pubbliche, come la Regione Campania e l’Università di Salerno, realtà dell'attivismo campano - il centro sociale Ex Canapificio che è stato ente capofila del progetto - e una pluralità di persone residenti nell’area oggetto dell'intervento che hanno contribuito in maniera decisiva alla sua realizzazione”.

O.S.A.RE ha coinvolto territori come la Piana del Sele e la zona di Castel Volturno che affrontano problemi di fragilità del tessuto economico, anche a causa della presenza di organizzazioni criminali, che determinano povertà e disagio sociale. 

Il progetto ha tentato di portare alla luce - combinando analisi quantitativa ed etnografia - il carattere sistemico dello sfruttamento nel settore agricolo e si è fondato lungo tutto il suo svolgimento sulla con-ricerca, dimostrando quanto l’esperienza di chi subisce lo sfruttamento sia fondamentale per delineare efficaci azioni di contrasto azioni sui territori, ma anche nel rapporto con le istituzioni. 

Durante l’arco del progetto sono state intervistate oltre 500 persone. Di queste, seguendo gli indici di sfruttamento indicati dalla legge contro il caporalato, quasi il 70% risulterebbero essere in condizione di “grave sfruttamento lavorativo”. I dati sono stati presentati ai tavoli istituzionali di contrasto al caporalato e la metodologia alla base di O.S.A.RE si è configurata come una best practice utilizzata in progettualità sistemiche sul tema dello sfruttamento lavorativo. 

“O.S.A.RE – conclude Grimaldi - ha evidenziato, in particolare, quanto sia inefficace qualunque approccio volto al contrasto dello sfruttamento lavorativo che non questioni i regimi giuridici, economici e sociali su cui questo si fonda. Un fenomeno che, seppur in forma diverse in base al grado di vulnerabilità, riguarda tutti i braccianti agricoli a prescindere dalla nazionalità”.

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Giuseppe Grimaldi con "O.S.A.RE" ha vinto il premio della Società Italiana di Antropologia Applicata (SIAA). La ricerca collaborativa ha interessato il settore agricolo in alcune aree sensibili della Campania
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L'Urologia triestina riceve il "bollino arancione" per l'eccellenza nel trattamento dei tumori renali

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La Clinica Urologica dell’Ospedale di Cattinara, ha ricevuto il prestigioso "Bollino Arancione" per il trattamento dei tumori renali da parte della Società Italiana di Urologia (SIU).

Il riconoscimento rappresenta un risultato di eccellenza per l'Università di Trieste che vede premiata la struttura diretta del prof. Giovanni Liguori e in cui ha sede la Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Ateneo triestino.

Il progetto "Bollino Arancione", nato da un'idea della SIU, individua i centri urologici italiani SIU che offrono un trattamento d’avanguardia dei tumori del rene, ma anche servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura della malattia.

Il riconoscimento è stato attribuito in base ad alcuni criteri, in termini di percorsi diagnostico-terapeutici e di servizi al paziente con tumore del rene, che sono stati pienamente soddisfatti dalla struttura universitari. 

Le cliniche che hanno aderito all'iniziativa sono state valutate da un Board della Società che ha visto il coinvolgimento anche di radiologi, anatomo-patologi ed oncologi, secondo un approccio multidisciplinare e sulla base delle migliori evidenze scientifiche e delle più recenti Linee Guida Internazionali.

L'intento del Bollino Arancione, che ha durata biennale, è promuovere una cultura di continuo miglioramento basata sul paradigma della evidence- based medicine e della sanità basata sul valore.

«Siamo orgogliosi di aver ricevuto il “Bollino Arancione” - afferma Giovanni Liguori, docente di Urologia al Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute di UniTS e direttore della Clinica Urologica di ASUGI all'Ospedale di Cattinara - Viene riconosciuto l’impegno di un gruppo di lavoro, che coinvolge anche il prof. Paolo Umari, nella gestione di questa patologia. 

Interpretiamo il premio non solo come la riprova che la gestione multidisciplinare sia la chiave di volta per la cura del tumore al rene, ma anche il riconoscimento della qualità della formazione di UniTS che, attraverso la Scuola di Specializzazione in Urologia, prepara nuove generazioni di professionisti con competenze all’avanguardia».

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La struttura universitaria diretta dal prof. Giovanni Liguori ha ottenuto il riconoscimento promosso dalla Società Italiana di Urologia
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Progetto SOCLAM: Smile 4 Migrants, un supporto concreto per i migranti a Trieste

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Si è concluso con la consegna degli attestati ai mediatori il primo ciclo di formazione e accompagnamento del Progetto SOCLAM - “Sostegno odontoiatrico, culturale, linguistico ai migranti dei centri di prima accoglienza”

L’iniziativa, guidata da UniTS e realizzata sotto la responsabilità scientifica di Federico Berton (DSM) in collaborazione interdipartimentale con Caterina Falbo (IUSLIT) e Roberta Altin (DiSU), ha visto il coinvolgimento di associazioni e organizzazioni locali, offrendo un contributo significativo alla comunità migrante presente sul territorio.

Finanziato dal Centro di Ricerca sulle Migrazioni e la Cooperazione allo Sviluppo dell’Ateneo, il progetto ha infatti fornito formazione specifica per interpreti delle lingue più diffuse tra i migranti che attraversano la rotta balcanica, concentrandosi su competenze odontoiatriche e interculturali.

Tredici mediatori e mediatrici hanno ricevuto una formazione completa che ha portato alla realizzazione di un glossario odontoiatrico in 14 lingue tra cui dari, pashto, farsi, turco, russo, bulgaro, inglese, arabo, persiano, urdu, hindi, greco, kirghiso, albanese, bengali. Inoltre, è stato creato un blog plurilingue con istruzioni utili e un servizio di accompagnamento presso l’ambulatorio odontoiatrico della Caritas di via dell’Istria, dove sono state anche analizzate le dinamiche relazionali tra medico e paziente in contesto interculturale.

Grazie al progetto sono state diffuse informazioni fondamentali per facilitare l’accesso alle cure odontoiatriche fornite dal presidio ospedaliero universitario di Trieste nella SC Clinica di Chirurgia Maxillofacciale e Odontostomatologia dell’ASUGI.

Il successo di SOCLAM apre nuove prospettive, tra cui la formazione di ulteriori operatori e lo sviluppo di ricerche sulla comunicazione interculturale in ambito sanitario. Tra i prossimi obiettivi c'è la realizzazione di un’app per smartphone, pensata per offrire informazioni plurilingue in modo rapido e accessibile.

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L’iniziativa ha visto la collaborazione di tre dipartimenti UniTS, offrendo formazione mirata per interpreti delle lingue più comuni tra i migranti della rotta balcanica, con un focus sulle competenze odontoiatriche e interculturali
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Osservatorio delle filiere marittime FVG: il ruolo del DEAMS di UniTS

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Il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche (DEAMS) ha collaborato con Mare FVG nella pubblicazione del primo report “OSSERVATORIO DELLE FILIERE MARITTIME FVG - Innovazione, sostenibilità e competenze”.

Il Rapporto consente di analizzare il posizionamento del settore marittimo regionale  composto da 1350 aziende – nel contesto italiano, europeo e internazionale, evidenziando la distribuzione delle imprese nelle filiere marittime del valore dei singoli prodotti e servizi, e l’orientamento nell’innovazione e verso la sostenibilità.

L’analisi condotta dal DEAMS ha incluso la progettazione di uno strumento di auto-valutazione della sostenibilità basato sui criteri ESG (Environmental, Social, Governance) e l’elaborazione di nove interviste, realizzate in collaborazione con Mare FVG, a imprese del settore. Le interviste hanno approfondito temi cruciali come le sfide tecnologiche e di mercato, l’evoluzione delle competenze e i percorsi di sostenibilità già avviati.

I risultati dell’indagine rivelano che un quarto delle aziende del campione è già attivo nel campo della sostenibilità, distinguendosi per certificazioni, investimenti, sviluppo di competenze professionali e monitoraggio della catena del valore. Oltre il 40% ha intrapreso un percorso verso lo sviluppo sostenibile, mentre circa il 30% deve ancora attrezzarsi per affrontare le sfide ESG.

Un aspetto cruciale riguarda le competenze interne: tre quarti delle imprese non hanno ancora formalizzato una figura dedicata alla sostenibilità, un elemento che sarà strategico nei prossimi anni per affrontare la crescente attenzione su questi temi. Infine, quasi il 70% delle imprese ha adottato pratiche di sostenibilità rivolte ai dipendenti, sottolineando il ruolo cruciale delle risorse umane nei processi aziendali e confermando attrazione e retention come priorità strategiche per il futuro. Le interviste, condotte sia con PMI che con grandi aziende, confermano la rilevanza delle tematiche ambientali e dell’attenzione alle persone, evidenziando la necessità di un approccio integrato per affrontare le sfide del settore.

Il Rapporto, realizzato grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, è frutto della collaborazione tra mareFVG, Area Science Park e DEAMS – Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università di Trieste. A supporto di questo studio, sono stati utilizzati i dati della piattaforma M.IND (Maritime Industry, di mareFVG), raccolti anche grazie al contributo iniziale del sistema camerale e dell’associazionismo datoriale regionale, della piattaforma Innovation intelligence FVG di Area Science Park e dalle banche dati di ModeFinance.

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Il report rivela che il 40% delle imprese del settore ha avviato un percorso di sviluppo sostenibile
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Online il IV Report FVG Digitale del 2024

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Il Report annuale Fvg Digitale 2024 “Strategie di Business nell’era dell’AI: come le imprese IT affrontano e cambiano il mercato” analizza e descrive come le tante piccole e medie realtà del mondo digitale del FVG, con grande dinamicità, stanno generando nuove offerte di prodotti e di servizi legate all’Intelligenza Artificiale. 

Un gruppo di ricercatori e dottorandi del DEAMS ha analizzato come le imprese AI stiano “mettendo a terra” con i loro clienti l’AI nelle sue più varie forme. Quali sono i modelli di business delle imprese digitali AI-based? Soprattutto due: applicazioni di nicchia e di “sartoria digitale” e il classico “system integrator”. Poche ancora le soluzioni stand-alone.

Il Report realizzato da DITEDI, giunto alla quarta edizione, è stato realizzato con il contributo scientifico del Dipartimento DEAMS di UniTS (in collaborazione con colleghi di UniUD, di Area Science Park e di Banca Intesa Reserach Department), che si è occupato di ricostruire le strategie di integrazione delle tecnologie AI-based nei modelli di business delle aziende del settore dell’ICT regionale

Il report integrale è disponibile su https://fvgdigitale.ditedi.it 

I dati del 2024 dimostrano come gli insediamenti di imprese ICT sul territorio regionale (2908) siano in costante e regolare aumento, +2,4% rispetto al 2022, per un totale di 2214 aziende del Friuli Venezia Giulia operanti nel settore ICT, in aumento dello 0,9% sempre rispetto al 2022, con la provincia di Udine che rappresenta il bacino di riferimento delle aziende del settore della regione, in quanto ospita quasi la metà di quelle individuate.

Le società di capitali (1056 unità) rappresentano la struttura societaria prevalente, pari al 47,7% del totale, in aumento (+1,7%) dal 2022; seguono le imprese individuali (812 unità, 36,7%), che registrano un aumento nominale più significativo, con 31 unità in più rispetto al 2022, bilanciando il calo di 32 unità tra le società di persone (318).

Da un punto di vista economico, dopo un 2020 negativo, con decremento più marcato per il comparto dell’hardware, e la ripresa del 2021, il 2022 è stato un anno ancora positivo, complessivamente migliore rispetto al periodo pre-Covid, mentre il 2023 si è assestato su incrementi del fatturato più modesti, e inferiori all’anno precedente tranne che per i Servizi. Si registra complessivamente un andamento altalenante nel tempo, con un miglioramento nel 2021, una flessione nel 2022 e una sostanziale tenuta nel 2023, a favore soprattutto della gestione operativa. Rispetto alla tipologia di offerta, quello dell’hardware presenta maggiore sofferenza anche in termini di redditività.

Il settore digitale regionale rappresenta in ogni caso un forte spinta innovativa per l’economia e il sistema delle imprese locali. Infatti, il settore ICT conta attualmente 102 startup innovative, che operano principalmente nello sviluppo di software e rappresentano il 52% di tutte le startup regionali. 

Altri segnali di questo tipo sono rilevabili anche dall’indicatore di propensione all’innovazione, il quale evidenzia come il 13% delle aziende del settore ICT regionale presenti almeno un segnale di innovazione. Tali aziende rappresentano il 9% di tutte le aziende regionali con una oggettiva propensione all’innovazione.

Osservando invece l’attività di brevettazione, salta subito all’occhio un incremento progressivo dal 2017 sia per i depositi italiani che europei . Per quanto positiva questa tendenza, tale dato mostra come in termini assoluti il settore presenti una scarsa propensione alla brevettazione rispetto a numeri decisamente più elevati in settori “analogici”.

Si è approfondito, grazie alla collaborazione con Modefinance Srl, anche il tema del merito creditizio (rating) delle imprese appartenenti al cluster digitale. L’analisi mette in luce che il profilo creditizio delle aziende del digitale operanti in FVG risulta solido ed in progressivo ed ulteriore consolidamento nel corso degli anni. Al tempo stesso, la rischiosità media delle imprese del settore appare limitata. Un comparto che cresce, quindi, in modo armonico senza mostrare gli “strappi” tipici di altri contesti IT, pensiamo a quello americano, caratterizzati al contrario da maggiore rischiosità, ma anche da tassi di crescita mediamente superiori.

L'ecosistema digitale del FVG appare così in crescita e pronto alla sfida dell’AI.

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Il DEAMS di UNITS ha ricostruito le strategie di diversificazione tecnologica, settoriale e di mercato delle aziende della meccanica
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UniTS celebra colorandosi di blu la Giornata Mondiale dei Diritti Umani

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La Giornata dei diritti umani viene celebrata ogni anno in tutto il mondo il 10 dicembre e commemora l’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, proclamata a Parigi nel 1948. Questo documento fondamentale sancisce i diritti inalienabili che spettano a tutti gli esseri umani, indipendentemente da razza, colore, religione, sesso, lingua, opinione politica o di altro tipo, origine nazionale o sociale, proprietà, nascita o altro status.

Il tema di quest’anno, “I nostri diritti, il nostro futuro, adesso”, è un invito a riconoscere l’importanza e la rilevanza dei diritti umani nella nostra vita quotidiana.

Abbiamo l’opportunità di cambiare le percezioni parlando contro i discorsi di odio, correggendo e contrastando la disinformazione. Come ha sottolineato il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, “i diritti umani sono il fondamento di società pacifiche, giuste e inclusive”.

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Tema 2024: I nostri diritti, il nostro futuro, adesso
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Presentato l’Innovator Community Lab: formerà gli imprenditori dell’innovazione

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È stato presentato ufficialmente il nuovo Innovator Community Lab dell’Università di Trieste, un percorso formativo dedicato all’innovazione e all’imprenditorialità giovane che prosegue e rinnova il ruolo del Contamination Lab.

Il progetto ICL avrà una forte vocazione internazionale e vedrà l’introduzione di significative novità strutturali: il laboratorio, che sarà sempre rivolto agli studenti UniTS intenzionati a sviluppare un progetto imprenditoriale sulla base di un’idea originale, assegnerà ai partecipanti crediti formativi che faranno parte della carriera universitaria dello studente.

Il nuovo programma prevedrà l’assegnazione, al termine del percorso annuale, di cinque borse di studio da 5.000 euro ciascuna per i migliori studenti e la partecipazione a brevi soggiorni formativi. A partire da quest’anno, due vincitori si recheranno come visiting in un importante centro di innovazione.

Il bando del nuovo Innovator Community Lab 2025, presentato all’interno dell’incontro, selezionerà 30 studenti UniTS da avviare al percorso di formazione imprenditoriale. Le scadenza per la presentazione delle candidature è il 20 gennaio 2025, tutte le informazioni sono disponibili sul portale dell’Innovator Community Lab.

L’annuncio del nuovo ICLab è stato dato nel corso dell’evento annuale che conclude le attività del Contamination Lab: la serata si era aperta con la tavola rotonda intitolata "La rivoluzione del fallimento: il motore dell'innovazione". Moderata da Cristiano Degano, Presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti, la discussione ha visto la partecipazione di esperti e leader aziendali come Elisabeth Weingraber, consulente aziendale; Gerd Pircher, CEO di HSBC Italia; Alberto Conta, Head of Administration di illycaffè; Susanna Martucci, CEO di Alisea Società Benefit; e Serena Zacchigna, docente di biologia molecolare di UniTS e Group Leader Cardiovascular Biology ICGEB. I relatori hanno offerto ai giovani imprenditori spunti su come trasformare il fallimento in un’opportunità di crescita e successo.

L’evento ha avuto per protagonisti anche gli studenti del percorso che, al termine di un anno di formazione e affiancamento, hanno trasformato idee di business in progetti strutturati pronti per il mercato. I finalisti hanno presentato i progetti che hanno sviluppato in un’ampia gamma di settori che utilizzano tecnologie di frontiera in settori strategici o con mercati in grande sviluppo: dall’intelligenza artificiale alle energie rinnovabili, dal riscaldamento domestico sostenibile alla valorizzazione del Made in Italy, allo sviluppo di piattaforme per la personalizzazione di fantasy game.

I vincitori di questa edizione sono stati Leonardo Zamparini, studente di Fisica, e Valentina Coggiola, studentessa magistrale di Marketing & Management, con il progetto BrusaDoor e tre studenti della laurea in Intelligenza Artificiale e Data Analytics - Ivan Buttignon, Tommaso Moro ed Enrico Savorgnan – con il progetto LiteAi.

BrusaDoor propone lo sviluppo di una porta radiante a infrarossi per il riscaldamento domestico, con un design innovativo e una gestione intelligente che ottimizza lo spazio e garantisce comfort termico, integrando di fatto il riscaldamento e arredo d’interni.

LiteAI, invece, ha l’obiettivo di fornire degli strumenti in grado di migliorare l’esperienza educativa dei bambini, offrendo dei percorsi di apprendimento completamente personalizzati, inclusivi e focalizzati sullo sviluppo di soft skill tramite attività ludico-pedagogiche.

Nel corso dell’incontro è stato infine presentato il nuovo bando Innovator Community Lab 2025, che proseguirà nel suo obiettivo di formare giovani imprenditori e sostenere la crescita dell’innovazione. L’Università di Trieste conferma così il suo ruolo di promotrice dell’imprenditorialità giovane, valorizzando il talento e la creatività degli studenti.

“Congratulazioni ai vincitori e a tutti i partecipanti al percorso formativo – ha concluso Rodolfo Taccani, delegato del Rettore al Trasferimento Tecnologico -. Tutti gli studenti coinvolti hanno dimostrato creatività, determinazione e spirito imprenditoriale di alto livello. Siamo orgogliosi come Ateneo di contribuire alla formazione di una generazione di innovatori di cui il nostro sistema imprenditoriale ha grande necessità”.

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Il Contamination Lab si trasforma in un nuovo progetto a vocazione internazionale: l’annuncio durante la premiazione dei progetti imprenditoriali più innovativi sviluppati quest’anno dagli studenti UniTS
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ICL e Finale CLAB

Pubblicato l'Osservatorio della Metalmeccanica del FVG: UniTS partner scientifico

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Un settore dinamico, pronto ad affrontare le sfide legate all’innovazione e alla diversificazione. È quanto evidenzia il report dell’Osservatorio della Metalmeccanica FVG, che si è occupato di ricostruire le strategie di diversificazione tecnologica, settoriale e di mercato delle aziende della meccanica, identificando alcune traiettorie di evoluzione tipiche del settore, ed a cui il Dipartimento DEAMS di UniTS ha partecipato portando casi ed evidenze di questo fenomeno. 

Partner scientifici del progetto anche Area Science Park, Università degli Studi di Udine e Intesa Sanpaolo.

Questi i tre temi principali emersi dal Report:

Vocazione internazionale

Il settore metalmeccanico rappresenta il 46% della manifattura regionale, con una specializzazione elettro-meccanica (94% della metalmeccanica). Il settore, nella fotografia di novembre 2024, ha «tenuto» meglio di quanto previsto a giugno nel report flash, con 5.114 aziende (-0,3% rispetto a novembre 2023, anziché -0,7%), mentre il resto della manifattura ha mostrato un andamento in linea con le previsioni. La provincia di Udine rappresenta il 45% delle imprese regionali, territorio che più ha registrato il calo dal 2021 (-2,3%). Stabile la provincia di Pordenone, che ospita il 32% delle imprese. Sempre forte la propensione all’internazionalizzazione (41% delle imprese); l’export è più diffuso tra le medie e grandi imprese, spesso innovative e certificate.

Diversificazione e performance economiche

Dall’indagine interna di Intesa Sanpaolo sulla sua rete commerciale, emerge che le imprese del FVG stanno aumentando la diversificazione geografica dei mercati di sbocco e di approvvigionamento, superando la media italiana. Nel 2023 la crescita del fatturato a prezzi correnti è stata del 22,5%, con un miglioramento della marginalità (+2 punti rispetto al 2019), trainato dall’operatività con l’estero (25,9% di crescita) e dalla partecipazione alla filiera delle costruzioni.

Strategie di diversificazione aziendale

In un mercato in rapida evoluzione, le aziende del FVG esplorano nuove strategie: alcune puntano su diversificazione geografica o settoriale per crescere o scongiurare crisi, altre rafforzano la propria presenza nei mercati attuali. Tuttavia, diversificare richiede competenze trasversali e capacità di adattarsi alle regole dei nuovi mercati non in possesso di tutte le imprese.

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In futuro le imprese del FVG aumenteranno la diversificazione geografica dei mercati di sbocco e di approvvigionamento, superando la media italiana
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L'onda azzurra di UniTS al Telethon 2024

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Anche quest'anno UniTS ha "fatto correre la ricerca"!

Un'ondata azzurra di 300 runner, espressione di tutta la comunità accademica, ha partecipato all'ormai tradizionale Staffetta 24x1 ora di Telethon, svoltasi a Udine nel weekend del 30 novembre e del 1° dicembre.

I runner, raggruppati in squadre, hanno corso ciascuno una frazione di un'ora nel circuito ad anello stabilito dagli organizzatori all'interno del centro storico di Udine.

Da piazzale Europa a piazza I Maggio di Udine, il running team di UniTS ha mobilitato tutte le componenti dell'Università di Trieste per partecipare all'iniziativa dedicata alla beneficenza e alla sensibilizzazione verso l'importanza della ricerca sulle malattie genetiche rare.

Hanno corso una frazione della staffetta il prorettore vicario Valter Sergo, protagonista in apertura della manifestazione, il direttore generale Luciana Rozzini e quattro direttori di dipartimento (Massimo Degrassi del DiSU, Ivan Donati del DSV, Stefano Parolai del MIGe e Donata Vianelli del DEAMS) assieme a tantissimi docenti, tecnici-amministrativi, dottorandi di ricerca e studenti, alcuni anche sfidando il freddo delle ore notturne.

Attraverso l'adesione a questa iniziativa la comunità dell'Ateneo ha ribadito il suo impegno al fianco della ricerca e il sostegno nei confronti di iniziative pubbliche di grande impatto sociale che ne diffondano l'importanza del ruolo all'interno della società.

Anche in questa edizione di Telethon la comunità di UniTS si è confermata la presenza organizzata più numerosa, oltre che colorata e festosa, a rappresentare Trieste.

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300 runner espressione di tutte le componenti della comunità accademica hanno partecipato alla tradizionale iniziativa di beneficenza. Il prorettore Sergo ha corso nella prima frazione
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Primo PHD Innovation Award: i vincitori

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Sono cinque di Dottori di Ricerca UniTS premiati con 3.000 euro ciascuno all’edizione inaugurale di PHD Innovation Award, il premio pensato per celebrare, nell’anno del Centenario, il merito, l’innovazione e la creatività dei giovani scienziati.

Si tratta di:

Francesco Armillotta, Corso di Dottorato in Fisica, con una tesi dal titolo “Mono and Bi-metallic Tetra Pyridyl Porphyrin Monolayers from Uhv to Near – Ambient Conditions”, relatore Erik Vesselli;

Beatrice Bartolomei, Corsi di Dottorato in Nanotecnologie, con una tesi su “Carbon Nanodots: from Purification Strategies to Multifunctional Materials”, relatore Maurizio Prato e coordinatore Alberto Morgante;

Luca Grisetti, Corso di Dottorato in Biomedicina Molecolare, con una tesi dal titolo “The role of Aurora Kinase A in the Development of Hepatocellular Carcinoma and in the Regulation of Programmed Death – Ligand 1”, relatori Claudio Tiribelli e Devis Pascut, coordinatore Germana Meroni;

Silvia Mauri, Corso di Dottorato in Nanontecnologie, con tesi su “Operando Soft X – Ray Absorption Spectroscopy Applications for the Investigation of Surface Reactivity of Heterogeneous Catalysts for Methanol Valorization”, relatore Piero Torelli, coordinatore Alberto Mogante;

e

Paola Tesolin, Corso di Dottorato in Scienze della Riproduzione e dello Sviluppo, con una tesi su “Phenotypic High Throughput Screening Highlights Promising Molecules for the Treatment of SLC7A8 Dependent Age – Related Hearing LO”, relatori Paolo Gasparini e Giorgia Girotto, coordinatore Paolo Gasparini.

Riguardo il bando del primo PHD Innovation Award, da sottolineare l’eccezionale risposta dei candidati: su 220 aventi diritto, ben 95 studenti hanno presentato domanda (56% donne) dimostrando fiducia nell’eccellenza del proprio lavoro. 

La cerimonia di premiazione è stata preceduta dai saluti del Rettore Roberto Di Lenarda, del Direttore della Scuola di Dottorato UniTS Alessandro Baraldi e dagli interventi dei tre commissari esterni del premio: Maurizio Manzin, Ordinario dell’Università di Trento, con un intervento sul tema “Innovazione e tecnoscienza nell’era del post-pensiero”, Silvia Gross, Ordinario dell’Università di Padova con “La chimica tra passato, presente e futuro: uno strumento versatile per la transizione verde” e Anna Cereseto, Ordinario dell’Università di Trento su “La rivoluzione dell’editing genomico nelle scienze della vita: dalle terapie avanzate al nuovo agrifood”.

“Negli ultimi anni, UniTS ha dimostrato un impegno costante nel rafforzare la formazione di terzo livello. Dal 2019/2020 abbiamo aumentato significativamente il numero di borse di studio finanziate direttamente dall’Ateneo, raggiungendo quasi 200 posti nell’ultimo bando per i 13 corsi di dottorato di ricerca – ha sottolineato il prof. Baraldi - Non solo abbiamo incrementato il numero di posti disponibili, ma abbiamo anche registrato un aumento del grado di attrattività dei nostri corsi. Quest’anno, per il 40° ciclo di dottorato, le domande di iscrizione hanno superato le mille unità, segnando un incremento del 21% rispetto all’anno precedente e del 53% rispetto a due anni fa”.

 

Nella foto: Il prof. Alessandro Baraldi con i tre vincitori presenti alla premiazione

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La prima edizione premia cinque Dottori di Ricerca con tesi di eccellenza
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