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FameLab 2024: podio nazionale e locale per l'Università di Trieste

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Francesco Dattilo e Federica Moretti, vincitori della selezione locale di FameLab

Si è conclusa con due vincitori dell’ateneo giuliano FameLab Trieste 2024. A pochi mesi di distanza, il primo classificato Francesco Dattilo ha conquistato anche il podio nazionale. Classe 1997, lo studioso è un fisico che si occupa di sistemi complessi e modelli di studio per la biodiversità del plankton negli oceani. Alla selezione locale a Trieste dell'aprile scorso aveva convinto pubblico e giuria, come la seconda classificata Federica Moretti, dottoranda in nanotecnologie all’Università di Trieste e vincitrice anche del premio del pubblico, e Michele Libralato, ricercatore in Fisica tecnica ambientale all'Università di Udine arrivato al terzo posto.

Alla finale nazionale di Genova dello scorso 27 ottobre Dattilo ha gareggiato contro i finalisti provenienti dalle 12 città italiane in cui si sono svolte le altre selezioni locali di FameLab. È stato premiato per “aver presentato con chiarezza e con carisma un risultato scientifico recentissimo, evidenziando, nel contempo, il percorso della scoperta facendo vedere come procede la scienza e come si può arrivare a una scoperta anche attraverso un fallimento e un'ipotesi sbagliata”. Il vincitore ha infatti illustrato in tre minuti la ricerca che ha portato recentemente a spiegare il flusso e l’abbondanza di ossigeno nei fondali oceanici. Una sfida durata tredici anni, un percorso costellato di tentativi ed errori e concluso con l’annuncio della scoperta di come alcune rocce dei fondali oceanici provochino processi di elettrolisi e la conseguente presenza abbondante di ossigeno. Una scoperta che accresce, da un lato, la consapevolezza ambientale e la conoscenza di uno degli ambienti più sconosciuti come gli abissi degli oceani e, dall’altra, incoraggia la riflessione sull’uso delle risorse del Pianeta. Dattilo, oltre ad essersi aggiudicato un premio in denaro di 1500 euro, parteciperà alla finale internazionale online in programma per il 29 novembre.

Nel 2024 FameLab Italia, coordinato da Cheltenham Festivals e Psiquadro Perugia, ha coinvolto oltre 1000 giovani tra ricercatori e ricercatrici. Un percorso realizzato grazie a una collaborazione con più di 100 partner culturali fra cui, per la selezione di Trieste, l'Immaginario Scientifico, Università di Trieste, Università di Udine, SISSA e Comune di Trieste, nell’ambito del Protocollo Trieste Città della Conoscenza.

FameLab 2023

L’edizione 2023 di FameLab Italia ha messo sul podio uno studioso dell’Università di Trieste. Francesco Giacomarra, dottorando del corso in Applied Data Science and Artificial Intelligence, a settembre ha conquistato il titolo nazionale che gli ha permesso di partecipare, due mesi più tardi, alla finalissima online di FameLab International. Nella sua performance Francesco Giacomarra ha spiegato il funzionamento dei modelli di intelligenza artificiale generativi, coinvolgendo pubblico e giudici in un divertente esperimento di imitazione delle loro modalità di apprendimento.

L’edizione locale di FameLab si invece è tenuta a Trieste il 31 marzo in Sala Luttazzi (Magazzino 26). I candidati, provenienti da Università di Trieste, Università di Udine, OGS, ICTP, Elettra Sincrotrone, Università di Trento e Università di Padova, si sono sfidati sul palco raccontando la loro ricerca in tre minuti, in modo chiaro, coinvolgente e comprensibile anche a un pubblico di non esperti, senza l'ausilio di proiezioni, grafici o video. Angelo Scopano e Lucia Zanetti, entrambi dell’Università di Padova, si sono qualificati primi. Il pubblico era composto da circa 200 studentesse e studenti delle scuole superiori di Trieste e Gorizia. La giornata è stata arricchita dal racconto di Thomas Gasparetto, astrofisico di INAF ed ex FameLabber, sulla sua esperienza in Antartide.

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FameLab 2022

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Partecipanti Fame Lab 2022

Trieste anche nel 2022 ha ospitato la selezione regionale di FameLab. L’appuntamento si è tenuto l'11 maggio in Sala Luttazzi (Magazzino 26, Porto vecchio). I temi delle presentazioni a cura di ricercatrici e ricercatori hanno spaziato dalla fisica nucleare all’immunologia, dai cambiamenti climatici alle neuroscienze, dal Data Science alle malattie infettive e tropicali. 
A conquistare il podio sono stati Diego Panzeri e Giovanni Gandolfi. Il primo classificato, Diego Panzeri, era dottorando in Biologia ambientale all’Università di Trieste e all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS. Al secondo posto si è classificato Giovanni Gandolfi, dottorando in Astrofisica e Cosmologia alla SISSA e al terzo Eleonora Vania, specializzanda in Malattie infettive all’Università di Udine. 
Solo Panzeri e Gandolfi hanno partecipato alla finale nazionale di FameLab Italia, in programma in settembre durante la Notte Europea dei Ricercatori, insieme gli altri vincitori delle selezioni locali.
Il pubblico in sala, composto anche dagli studenti dell’ITS Deledda-Fabiani, del Liceo Scientifico Galilei e dell’ITS Volta di Trieste, ha votato per il premio del pubblico, che è andato a Nicoletta Braidotti, dottoranda in Nanotecnologie all’Università di Trieste e CNR-IOM. 
Durante la mattinata Domenica Bueti, professoressa associata di Neuroscienze Cognitive alla SISSA, ha raccontato come funziona la percezione del tempo: un elemento decisivo per FameLab, dove il fatto di concentrare una presentazione in soli 3 minuti rappresenta la sfida principale. Trieste Science + Fiction Festival – La Cappella Underground ha curato un intermezzo per intrattenere il pubblico.

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FameLab 2021

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Filippo Giorgi

Il 26 aprile 2021 Trieste ha ospitato la selezione regionale di FameLab. talent show internazionale della comunicazione scientifica che è stato riproposto con un format diverso dal solito, dettato dalle misure anti-Covid. 
La competizione si è svolta al Science centre dell’Immaginario Scientifico ed è stata trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube e sulla pagina Facebook dell’Immaginario Scientifico, dell’Università di Trieste e dell’Università di Udine.
A vincere l’edizione 2021 di FameLab Trieste sono stati Daniel Rossato e Chiara Brancato. 
Il primo classificato, Daniel Rossato, è laureato in Chimica all’Università di Trieste. Nelle sue presentazioni ha parlato del supplizio di Tantalo mettendolo in relazione con l’elemento 73 della Tavola periodica, il Tantalio.
Seconda classificata Chiara Brancato, laureata in Neuroscienze all’Università di Trieste. Nel suo intervento ha parlato sul sistema che regola lo stress, e di come la sua alterazione sia alla base dei disturbi d’ansia e di depressione.
Al terzo posto si è classificata Teresa Baggio, anche lei laureata in Neuroscienze all’Università di Trieste, mentre il premio del pubblico è andato a Edgar Keller, studente in Odontoiatria all’Università di Trieste.
A contendersi i titoli di vincitori locali sono stati 15 partecipanti, provenienti dalle Università di Trieste, di Udine e di Trento e dal CNR-IOM. Durante la gara c’è stato spazio per l’intervento del fisico e climatologo di fama internazionale Filippo Giorgi, intervistato da Donato Ramani. Giorgi ha ripreso il filo del discorso iniziato proprio a FameLab un anno fa, prima della pandemia, sullo stato di salute Terra. 
Giorgi è stato vicedirettore del gruppo di lavoro dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che nel 2007 ha vinto, assieme all’ex vicepresidente statunitense Al Gore, il premio Nobel per la Pace. Nel 2021 è stato inserito nella Hot List di Reuters fra climatologi più influenti a livello mondiale. 

FameLab 2020

Pierre Fromholz e Valeria Di Biagio hanno conquistato il podio di FameLab Trieste 2020. Fromholz, allora assegnista di ricerca all'ICTP e alla SISSA, nelle sue presentazioni ha parlato di superconduttori e di Quantum Supremacy: due argomenti complessi che ha raccontato al pubblico improvvisandosi venditore porta a porta e consulente bancario.
Valeria Di Biagio, assegnista di ricerca all'OGS, ha invece spiegato come, grazie allo studio delle correnti marine, sia stato possibile ricostruire il percorso di una fuga in zattera da Alcatraz nella seconda presentazione ha utilizzato invece delle posizioni yoga per raccontare la fotosintesi.
Al terzo posto si è classificato Andrea Oddo, dottorando in fisica astroparticellare alla SISSA, mentre il Premio del pubblico è andato ancora a Pierre Fromholz.
La gara è stata intervallata da un'intervista al fisico e climatologo di fama internazionale Filippo Giorgi: facendo riferimento al suo libro “L'uomo e la farfalla – 6 domande su cui riflettere per comprendere i cambiamenti climatici”, Giorgi è stato intervistato da Donato Ramani (Unità di Comunicazione della SISSA). Un fitto botta e risposta per raccontare cos'è il cambiamento climatico, perché sta avvenendo e cosa fare per contrastarlo. Giorgi, direttore della sezione di Scienze della Terra dell'ICTP di Trieste, è stato vicedirettore del gruppo di lavoro dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che nel 2007 ha vinto, assieme all’ex vicepresidente statunitense Al Gore, il premio Nobel per la pace.
Grande soddisfazione anche per il gruppo di studenti del Liceo Scientifico Galilei, che hanno condotto la diretta streaming dell'evento.

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