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Da ex ospedale psichiatrico a Parco cittadino aperto a tutti

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rose con edificio sullo sfondo

Luogo straordinario di storia e cultura, testimonianza di trasformazione, apertura e integrazione, il Parco di San Giovanni nasce nel 1908 come sede del Frenocomio Civico, nel 1924 diventa Ospedale Psichiatrico Provinciale e dal 1971 al 1978 è il centro propulsivo della riforma rivoluzionaria voluta da Franco Basaglia, culminata nell’approvazione della legge 180.
Dopo anni di abbandono, oggi il Parco ospita le sedi di alcuni dipartimenti e uffici dell’Università di Trieste, enti pubblici, strutture e servizi sanitari, cooperative sociali e associazioni, un teatro da 270 posti attrezzato anche per spettacoli all'aperto, musei scientifici, spazi dedicati al gioco e all’attività sportiva, roseti, alberi secolari, orti civici e giardini. Il parco è sempre aperto e visitabile da tutta la cittadinanza. 
Un vivace microcosmo frutto della collaborazione sinergica tra Università di Trieste, ASUGI - Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ERPAC - Ente Regionale Patrimonio Culturale e Comune di Trieste. Istituzioni che in passato hanno riprogettato il Parco e ne hanno restaurato gli edifici, e che ancora oggi si impegnano nella manutenzione delle aree verdi comuni, nella promozione di iniziative culturali che incentivino la partecipazione della cittadinanza, nel diffondere e condividere conoscenze, includendo le persone più fragili e tutelando il patrimonio ambientale e architettonico.
La filosofia del Parco affonda le sue radici nei concetti di sostenibilità, impegno sociale, convivialità e supporto reciproco. 

La rassegna Rose, libri, musica, vino

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roseto san giovanni

L'Università di Trieste collabora alla progettazione e alla realizzazione della rassegna culturale Rose libri musica vino, promossa e organizzata dalla cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone dal 2011
La manifestazione si tiene ogni anno tutti i venerdì di maggio e coinvolge decine di docenti, ricercatrici e ricercatori nella realizzazione di incontri con personalità del mondo della cultura e di passeggiate  alla scoperta delle specie botaniche e ornitologiche, delle peculiarità artistico-architettoniche e della storia della psichiatria.

La collaborazione con la Sartoria sociale Lister

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prodotto della sartoria lister

Nel Parco di San Giovanni si concretizza anche la collaborazione tra l’Università di Trieste e Lister Sartoria Sociale. Una sinergia all'insegna della creatività e della sostenibilità ambientale, attraverso la quale i banner in PVC utilizzati per pubblicizzare le manifestazioni organizzate dall’Ateneo vengono trasformati in borse, zaini, astucci e altri accessori con il logo dell'Università e della Sartoria sociale. Il ricavato della loro vendita è reinvestito nella cooperativa per garantire la continuità della produzione e l'impiego di personale. L'Università inoltre raccoglie i manifesti pubblicitari del Comune e di altri enti di ricerca e li consegna alla sartoria per la realizzazione di nuove creazioni, innescando un processo virtuoso di riciclo e riducendo i costi di smaltimento del PVC. 

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