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Lettera inedita di Svevo ritrovata nell’Archivio storico di UniTS

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Una lettera inedita di Italo Svevo è stata ritrovata nell’Archivio storico dell’Università di Trieste, grazie al lavoro di ricerca condotto dallo studioso triestino Lorenzo Ielen, PhD di UniTS.

L’interessante scoperta è stata resa nota nella cornice del Castello di Miramare durante il convegno "Dal reale al virtuale: sistemi museali a confronto", in cui lo smaTs – il Sistema Museale di Ateneo – ha presentato i primi risultati dell'opera di digitalizzazione delle collezioni e dei fondi dell'Ateneo e alcuni percorsi di visita museali virtuali, in vista dell'ormai prossimo Centenario dell'Università di Trieste (1924-2024).

Un centenario che sembra legare idealmente l’Ateneo giuliano e lo scrittore triestino, la cui opera forse più nota e importante, “La coscienza di Zeno” ha compiuto un secolo dalla pubblicazione avvenuta nel 1923.

E come a voler celebrare questi due importanti centenari, durante l’attività di ricerca finalizzata all’allestimento di una mostra virtuale dedicata alla storia di UniTS, è riemerso l’inedito documento.

Si tratta di una lettera scritta da Ettore Schmitz (il vero nome dell’autore noto con lo pseudonimo di Italo Svevo) il 9 aprile 1927 in risposta al rettore Giulio Morpurgo, che desiderava ricordare in un annuario il corpo docente della Scuola Superiore di Commercio, embrione di quello che sarebbe diventato l’Ateneo giuliano.

Svevo ricorda in queste righe, che sembrano comporre una sorta di curriculum vitae, il servizio prestato come docente dal 1893 al 1901 e si dice “lieto di essere ricordato per la più onorifica attività ch’io abbia esplicata nel corso della mia lunga vita”.

Lo scrittore, inoltre, nella lettera informa – tra le attivià di maggiore rilievo – di aver pubblicato i tre romanzi, “Una vita”, “Senilità” e la “Coscienza”, opere oggi riconosciute tra le più significative della letteratura contemporanea italiana ed europea.

Il lavoro di ricerca archivistica che ha consentito al dott. Ielen di ritrovare il documento si sta svolgendo sotto la supervisione scientifica della prof.ssa Tullia Catalan, docente di Storia contemporanea di UniTS, e ha fruito del supporto della dott.ssa Sonia Bertorelle, capo dell’Ufficio gestione sistema documentale di Ateneo.

L’inedito sarà esposto nella mostra virtuale che racconta le tappe principali della storia dell'Università proprio in occasione del Centenario.

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Anteprima Centenario UniTS: il documento è stato presentato a Miramare dove il Sistema Museale di Ateneo ha esposto i risultati della digitalizzazione delle sue collezioni
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Novità editoriali di EUT

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Sono accessibili le novità editoriali di EUT Edizioni Università di Trieste pubblicate nel mese di dicembre 2022!

Nell’allegato si può prendere visione delle novità del catalogo pubblicate nel mese scorso, tutte acquistabili sul sito della casa editrice EUT Edizioni Università di Trieste, ma anche scaricabili gratuitamente in formato pdf sull’Archivio digitale di Ateneo OpenstarTs.

Qui di seguito una piccola anticipazione della performance del 2022 che verrà presentata con maggior dettaglio prossimamente:

- Sono state 19.416 le pagine complessivamente pubblicate nel 2022 (solo novità editoriali).

- Ripartendo per tipologia, sono stati stampati su carta e pubblicati online ad accesso aperto: 50 tra monografie, atti di convegno e collane; 21 online, di cui 13 anche a stampa, sono state le riviste correnti (numeri pubblicati).

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Le Edizioni Università di Trieste presentano le pubblicazioni di dicembre
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Covid: nuovo studio UniTS rivela aspetti inattesi del danno polmonare

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Uno studio di un gruppo di ricercatori dell’Università di Trieste, del King’s College of London e dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) di Trieste, pubblicato su Journal of Pathology, ha rivelato aspetti inattesi del danno polmonare causato dal virus Sars-CoV-2.

Lo studio, coordinato da Mauro Giacca, docente di biologia molecolare dell’Università di Trieste, direttore della Scuola di Medicina Cardiovascolare al King's College di Londra e Group Leader del laboratorio di Medicina molecolare in ICGEB, ha tratto vantaggio della pluriennale esperienza di Rossana Bussani dell’Istituto di Anatomia Patologica di ASUGI e docente di Anatomia Patologica dell’Università di Trieste, nell’esame autoptico dei pazienti deceduti all’ospedale del capoluogo giuliano.

Il team di ricercatori, che include anche Chiara Collesi, docente di Biologia Molecolare dell’Università di Trieste, e Serena Zacchigna, docente di Biologia Molecolare dell’Università di Trieste e Group Leader del laboratorio di Biologia cardiovascolare in ICGEB, ha analizzato il tessuto polmonare di una particolare categoria di pazienti, ossia quelli apparentemente negativizzati dal virus, ma le cui condizioni cliniche si sono progressivamente aggravate fino a condurli alla morte con sintomi del tutto sovrapponibili a quelli di un’infezione acuta da SARS-CoV-2. La coorte dei pazienti analizzati, nonostante la ripetuta negatività virale fino a 300 giorni consecutivi, ha rivelato evidenza di polmonite interstiziale focale o diffusa, accompagnata da estesa sostituzione fibrotica nella metà dei casi.

Assolutamente inattesi alcuni aspetti significativi dal punto di vista patologico: nonostante l’apparente remissione virologica, la patologia polmonare si è rivelata molto simile a quella osservata negli individui con infezione acuta, con frequenti anomalie citologiche, sincizi e la presenza di caratteristiche dismorfiche nella cartilagine bronchiale.

Il secondo aspetto, forse ancora più inquietante, è legato all’assenza di tracce virali nell’epitelio respiratorio (coerente con la negatività del test molecolare), mentre sono state individuate nella cartilagine bronchiale e nell’epitelio ghiandolare parabronchiale la proteina Spike e quella del Nucleocapside virale, indispensabili rispettivamente all’infezione e alla replicazione del virus. Il distretto cartilagineo appare come un “santuario” che rende il virus non identificabile con alcuna delle metodiche di cui si dispone al momento.

Insieme, questi i risultati indicano che l'infezione da SARS-CoV-2 può persistere significativamente più a lungo di quanto suggerito dai risultati negativi dei Test PCR, con segni evidenti d’infezione in specifici tipi di cellule nel polmone. Quale sia il ruolo effettivo di questa latente infezione a lungo termine nel quadro clinico della cosiddetta “sindrome del COVID lungo”, resta ancora da esplorare.

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Lo studio di UniTS, King's College e ICGEB, pubblicato su Journal of Pathology, svela evidenze di infezione persistente da Sars-CoV-2 in pazienti apparentemente guariti
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A Kaunas la prossima T4EU Week: disponibili 5 posti per studenti UniTS

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Il 2023 dell'Alleanza internazionale Transform 4 Europe, di cui fa parte l'Università di Trieste, sarà ricco di eventi e di novità che caratterizzeranno questo progetto in pieno sviluppo.

Il prossimo appuntamento in calendario si svolgerà a Kaunas, in Lituania, dove la Vytautas Magnus University dal 20 al 25 marzo 2023 ospiterà una T4EU Week, evento che sarà rivolto in questo caso alla sola componente studentesca.

La T4EU Week, che per una settimana vede uno degli atenei dell'Alleanza divenire sede di un breve ma intenso percorso formativo, rappresenta un'esperienza di aggregazione e networking in grado di arricchire tutti i soggetti coinvolti. Per gli studenti, in particolare, è una grande opportunità di confronto sul futuro di questo progetto di scambio che valorizza il contributo studentesco nella costruzione dell’università del futuro.

Il tema proposto nella Week lituana sarà il "Critical Heritage", che sarà sviluppato con approccio trasversale, integrando aspetti locali, nazionali e globali all’interno di un quadro complesso come quello dell’epoca moderna e della guerra fredda. Ai partecipanti verrà chiesto un contributo attivo con la stesura di un progetto di gruppo finale. Al termine dei corsi previsti verranno riconosciuti 6 CFU.

Alla T4EU Week di Kaunas potranno partecipare 5 studenti di ogni ateneo. Per concorrere alla selezione indetta da UniTS gli studenti delle lauree triennali e magistrali, dei master e dei corsi di dottorato di ricerca dovranno compilare entro il 5 febbraio 2023 questo MODULO

Dopo aver valutato i criteri di ammissibilità, la graduatoria dei candidati risultati idonei verrà pubblicata sul sito T4EU a partire dal 15/02/2023 e gli interessati saranno raggiunti da una comunicazione via mail.

I prossimi mesi vedranno l'approdo di T4EU anche a Trieste, quando l'Ateneo giuliano sarà sede di una T4EU Week in programma dal 5 al 9 giugno, quando riunirà tutti i partner internazionali del progetto sul tema "Transborder Europe". L'appuntamento triestino coinvolgerà un target molto ampio: essendo rivolto a tutte le componenti delle comunità accademiche richiamerà studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo delle altre sei università che compongono l'Alleanza.

 

 

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Dal 20 al 25 marzo alla Vytautas Magnus University si parlerà di "Critical Heritage"
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Il Master in Sustainable Blue Economy primo in Europa per il portale Blue Jobs

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Il portale internazionale Blue Jobs, una delle principali piattaforme dedicate alle professioni dell'economia del mare, ha inserito il Master di UniTS e OGS in Sustainable Blue Economy al primo posto nella classifica dei Top 5 Master europei del settore.

Si tratta di un significativo riconoscimento per l'Advanced Master in Sustainable Blue Economy, nato con l'idea di portare l'eccellenza scientifica e l'innovazione tecnologica, seguendo l'approccio proposto dalla Commissione Europea per un'economia del mare sostenibile.

Il percorso di formazione post lauream punta al rafforzamento della specializzazione e al miglioramento delle competenze attraverso la creazione di percorsi professionalizzanti nell'ambito delle Blue Careers, si rivolge a giovani del bacino Mediterraneo ed è finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca.

Secondo il Blue Economy Report 2022 dell'Unione Europea i settori consolidati dell'economia blu impiegano in area UE quasi 4,5 milioni di persone, generando circa 667,2 miliardi di euro di fatturato e 183,9 miliardi di euro di valore aggiunto lordo. Inoltre i settori emergenti e innovativi di questo settore, che comprendono l'energia marina rinnovabile, la bioeconomia e la biotecnologia blu, la desalinizzazione, la difesa marittima, la ricerca e le infrastrutture (cavi sottomarini, robotica), offrono significative opportunità di crescita economica, garantendo la transizione verso la sostenibilità e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Vedi la TOP 5

 
 

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Il Master di UniTS e OGS al primo posto nella classifica dei Top 5 Master del settore
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Nanomateriali: su "ACS Nano" studio UniTS per scoprirne le proprietà nascoste

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Identificare e classificare ambienti chimici locali in nanomateriali inorganici ricoperti con molecole organiche è possibile attraverso un nuovo approccio multidisciplinare pubblicato nella prestigiosa rivista ACS Nano.

La metodologia, presentata nello studio Spotting Local Environments in Self-Assembled Monolayer-Protected Gold Nanoparticles, abbina machine-learning a calcolo ad alte prestazioni e a tecniche di spettroscopia che impiegano sonde estremamente sensibili alle caratteristiche chimiche dell'ambiente che le circonda.

Il lavoro è frutto di una pluriennale collaborazione tra i gruppi di ricerca di Paola Posocco (UniTS, DIA), Lucia Pasquato (UniTS, DSCF) e Marco Lucarini (Università di Bologna, Dipartimento di Chimica “G. Ciamician”).

L’approccio presentato ha carattere generale e offre una nuova prospettiva per il design razionale istruito dai dati di sistemi nanostrutturati ibridi organici-inorganici con applicazioni che spaziano dalla catalisi eterogenea (in reazioni usate nella valorizzazione di biomasse o nella realizzazione di enzimi “artificiali”), al riconoscimento specifico di molecole (ad esempio di bioanaliti di interesse clinico) e alla teranostica (nella veicolazione e rilascio di farmaci e/o agenti di contrasto per imaging medico).

 

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AIRC, Le Arance della salute: sostieni la ricerca

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Con il mese di gennaio tornano Le Arance della Salute, la campagna di raccolta fondi e divulgazione di Fondazione AIRC dedicata alla prevenzione attraverso le sane abitudini che l'Università di Trieste, come ogni anno, sostiene.

Sabato 28 gennaio i volontari di AIRC distribuiscono, a fronte di una donazione, reticelle di arance rosse, marmellata d’arancia e miele ai fiori d’arancio. I fondi raccolti contribuiranno al finanziamento di circa 5.000 ricercatori, per rendere il cancro sempre più curabile.

Abitudini e comportamenti più salutari potrebbero evitare la comparsa di circa un tumore su tre.

Fino al 18 febbraio puoi sfidare te stesso nel miglioramento dei tuoi stili di vita e diventare un fundraiser di AIRC, facendo un gesto concreto per la tua salute e quella delle persone che ami. Basterà:

· aprire la tua pagina personale di raccolta fondi sulla piattaforma Rete del Dono;

· prendere spunto dalle dieci raccomandazioni del WCRF per prevenire il cancro e scegliere una buona abitudine da adottare per almeno 10 giorni:

- provare a smettere di fumare. Come fare? Aspetta almeno 10 minuti prima di accedere la sigaretta, oppure, quando hai voglia di fumare, prova a distrarti cambiando attività.

- fare movimento ogni giorno per 30 minuti (cammina, corri, nuota, fai le scale, salta la corda). Ogni movimento conta!

- niente bevande zuccherate.

- evitare fast food e cibi confezionati.

- mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura (ogni porzione corrisponde a circa 200 g di verdure e ortaggi crudi o cotti).

- zero alcol.

· utilizzare la tua pagina come bacheca per raccontare e pubblicare i tuoi progressi;

· chiedere ai tuoi amici di fare una donazione a sostegno della ricerca oppure di cimentarsi nella loro sfida personale.

Attivati subito e compila il form: sarai contattato per fornirti maggiori informazioni.

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UniTS per il Giorno della Memoria

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L’Università di Trieste, in occasione del Giorno della Memoria che si celebra il 27 gennaio, commemora le vittime dell’Olocausto, confermando il suo impegno incessante per trasmettere ai giovani la conoscenza delle persecuzioni e dello sterminio perpetrati dal regime nazista.

Attraverso l’insegnamento, la ricerca e la divulgazione, l’università risponde al dovere civico di tramandare la memoria di quanti persero la libertà e la vita, per consentire alla società di mantenere alte le difese nei confronti del razzismo e dell’antisemitismo.

“Se comprendere è impossibile”, diceva Primo Levi “conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare”.

UniTS contribuirà alle riflessioni e agli approfondimenti attraverso la conferenza "Le sfide della memoria. La Risiera di San Sabba tra arte e architettura”, in programma giovedì 26 gennaio, a partire dalle ore 15.30, presso l'Auditorium Marco Sofianopulo del Museo Revoltella.

L'iniziativa, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici, dedicherà un approfondimento alla Risiera di San Sabba come museo, monumento e luogo della memoria, grazie ai contributi di Tullia Catalan Massimo Degrassi, rispettivamente docenti di Storia Contemporanea e Storia dell'Arte Contemporanea presso il DiSU.

In questi giorni inoltre, gli studenti di UniTS possono iscriversi al progetto Promemoria_Auschwitz, promosso e realizzato in collaborazione con l’associazione Deina APS.

L’iniziativa coinvolgerà 42 studenti, selezionati per partecipare a un ciclo di seminari intitolato Costruire memoria (16, 21 e 28 febbraio, 6 e 16 marzo 2023), cui farà seguito un viaggio all’ex lager di Auschwitz-Birkenau (dal 24 al 29 marzo 2023), con l’obiettivo di stimolare una riflessione sulla costruzione delle memorie e sulla storia del Novecento in chiave europea.

Inoltre il 27 gennaio l’Università di Trieste colorerà di rosso la facciata dell’edificio centrale di Piazzale Europa.

 

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L'Università di Trieste commemora le vittime dell’Olocausto, confermando il suo impegno incessante per trasmettere ai giovani la conoscenza dei tragici eventi
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Caffè Corretto Scienza: Tutto sui crimini informatici e cosa fare per difendersi

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"Caffè corretto Scienza. La curiosità rende liberi" prosegue con il quarto incontro del suo palinsesto “dal vivo”, dal titolo "Fidati di comunicare – La cyber-security e lo scambio di informazioni sensibili", organizzato in collaborazione con l'Università degli Studi di Udine. Relatori d’eccezione Manuela De Giorgi, Dirigente del Centro Operativo per la sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Friuli Venezia Giulia e Gian Luca Foresti, ordinario di Cybersecurity e Computer Vision all’Università di Udine.

L'incontro, libero e gratuito, si svolgerà venerdì 10 febbraio 2023 nell’Auditorium Sgorlon in via Monsignor Pasquale Margreth 3 a Udine a partire dalle ore 17.

La rassegna, ideata dall’Università degli studi di Trieste e finanziata da Regione FVG, ha previsto un ciclo di cinque incontri con il pubblico in altrettanti comuni del Friuli Venezia Giulia (calendario completo nel libretto allegato sottostante).

Il tema dell’appuntamento friulano è di grande attualità: la cybersecurity è al centro dell’attenzione mondiale a causa del crescente numero di attacchi informatici e di reati che si consumano online, mettono così in pericolo la sicurezza di cittadini, imprese e Governi.

Moderati dal giornalista esperto di innovazione e tecnologia Christian Seu, De Giorgi e Foresti spiegheranno le nuove frontiere del cybercrime e quali sono le possibili strategie per contrastarli utilizzando esempi e indicazioni concrete.

I relatori

Manuela De Giorgi è dirigente del Centro Operativo per la sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Friuli Venezia Giulia. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Trieste è entrata in Polizia nel 1991 ed è stata assegnata come primo incarico alla Squadra Mobile della Questura di Trieste per poi passare nel 1996 a Roma al Servizio Interpol. In tale ambito ha svolto altresì le funzioni di Ufficiale di Collegamento presso il Collaterale Organismo spagnolo con sede a Madrid sviluppando un approfondito interesse per le attività di analisi, intelligence e cooperazione internazionale di Polizia partecipando, inoltre, all’arresto di importanti latitanti internazionali. Nel 1999 ha frequentato presso l’Istituto Superiore di Polizia di Roma il Corso di Formazione per Commissari della Polizia di Stato e successivamente è stata assegnata alla Questura di Terni ove ha ricoperto l’incarico di Dirigente dell’Ufficio Stranieri. Nel 2001 è stata assegnata alla Questura di Trieste ove ha ricoperto gli incarichi di V. Dirigente della Digos e Portavoce del Questore. Dal 2010 al 2015 ha svolto l’incarico di Dirigente del Settore Polizia di Frontiera di Trieste e per la collaborazione internazionale ha ricevuto l’Onorificenza “Scudo d’argento” del Ministero dell’Interno della Repubblica di Slovenia in occasione della Festa della Polizia di Capodistria. Dal 2015 ha assunto l’incarico di Dirigente della Polizia di Frontiera presso lo Scalo Marittimo ed Aereo di Ronchi dei Legionari (GO). È stata Componente della Commissione Territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Gorizia, in rappresentanza del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e Componente del Nucleo Centrale Ispettivo dell’ENAC in qualità di Ispettore Esperto della Security aeroportuale. È stata nominata altresì valutatore Schengen per l’attività di verifica circa l’applicazione corretta degli obblighi derivanti da Schengen negli Stati Associati. A giugno 2019 è stata nominata Dirigente della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Friuli Venezia Giulia con sede a Trieste. Gian Luca Foresti è professore ordinario di Informatica presso il Dipartimento di Matematica, Informatica e Fisica dell’Università di Udine, dove è titolare degli insegnamenti di Cybersecurity e Computer Vision. È Direttore del laboratorio Artificial Vision and Real-Time System (AVIRES) e Direttore del Master di I e II livello in Intelligence e ICT. Il prof. Foresti è PI di diversi progetti di ricerca nazionali ed internazionali nell’ambito dell’AI (Machine Learning), della Cybersecurity (Anomaly detection in reti e strutture dati complesse) e della Computer Vision (Sistemi aerei e subacquei autonomi e cooperativi). Le ricerche attualmente in corso comprendono l'esplorazione delle sfide dei big data e dell’Internet of Things, dei velivoli senza pilota (UAV), lo studio di nuovi modelli di Reti Neurali di tipo Deep e di tecnologie intelligenti per la sicurezza delle persone, il monitoraggio della salute e dell’ambiente anche nel contesto di emergenze e disastri naturali. Foresti è stato Associate Editor della rivista IEEE Transactions on Circuit Systems and Video Technology dal 2016 al 20, periodo nel quale ha vinto il Best AE Award. Foresti ha un h-index pari a 46 con oltre 10000 citazioni e più di 450 pubblicazioni su riviste e conferenze internazionali. Dal 2008 al 2012 è stato Preside della Facoltà di Scienze della Formazione e dal 2015 al 2021 è stato Direttore del Dipartimento di Matematica, Informatica e Fisica (DMIF) dell’Università di Udine. È Fellow member dell’International Association of Pattern Recognition (IAPR), Fellow member dell’Asia-Pacific Artificial Intelligence Association (AAIA), Senior Member dell’IEEE e Delegato Nazionale per il Ministero della Difesa nell’Information System Technology (IST) Panel della NATO-STO.

“Caffè corretto Scienza”: il progetto e il palinsesto

Caffè corretto Scienza è un progetto di divulgazione scientifica ideato dall’Università di Trieste e finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Giunto alla terza edizione, è un ampliamento dei Caffè scientifici e letterari che l’Università di Trieste da anni organizza nei caffè storici: conversazioni informali tra studiosi ed esperti, in cui si affrontano argomenti di forte attualità con un approccio multidisciplinare e partecipativo.

Responsabile scientifico dell’iniziativa è il docente dell’Università di Trieste Matteo Biasotto, (Dipartimento di scienze mediche, chirurgiche e della salute) in collaborazione con Angelo Bassi (Dipartimento di Fisica), scienziato di riferimento a livello internazionale nel campo dei fondamenti della meccanica quantistica.

Caffè corretto Scienza si avvale del partenariato del Comune di Pordenone, Comune di Sacile, International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB), Immaginario Scientifico, Bonawentura/Teatro Miela e Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS.

È un progetto di Trieste Città della Conoscenza, la rete che unisce le realtà della ricerca triestina e promuove il dialogo fra scienza e cittadinanza.

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Quarto incontro della rassegna venerdì 10 febbraio 2023 a Udine con Manuela De Giorgi e Gian Luca Foresti
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Il Dipartimento di Fisica di UniTS tra i Dipartimenti di Eccellenza

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Il Dipartimento di Fisica (DF) dell’Università di Trieste è ufficialmente tra i vincitori del finanziamento destinato ai Dipartimenti Universitari di Eccellenza per il quinquennio 2023-2027.

La graduatoria, pubblicata dall'Agenzia Nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur), vede il dipartimento di UniTS in una ristrettissima cerchia di sole 8 strutture di ricerca premiate nell'ambito delle scienze fisiche.

Grazie a questo prestigioso risultato il Dipartimento di Fisica dell'ateneo giuliano riceverà nei prossimi cinque anni un finanziamento straordinario di 7,325 milioni di euro.

"Il successo del Dipartimento di Fisica che rientra tra le strutture di eccellenza del sistema universitario italiano è un riconoscimento che rende orgogliosa l’Università di Trieste” afferma il rettore Roberto Di Lenarda. “Si tratta di un premio per un’attività di ricerca innovativa di altissima qualità, in prima linea nello studio di tecnologie di frontiera e della trasformazione digitale. Grazie all’importante finanziamento il Dipartimento di Fisica potrà sviluppare linee di ricerca all’avanguardia che saranno centrali nel prossimo decennio, con ricadute importanti per tutto il Sistema della Conoscenza presente sul nostro territorio.

La qualità della ricerca svolta in UniTS - aggiunge Di Lenarda – era stata testimoniata anche dai risultati del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute e del Dipartimento di Scienze Giuridiche, del Linguaggio, dell’Interpretazione e della Traduzione, inseriti nella short list dei migliori 350 dipartimenti italiani secondo l’ANVUR".

“La scrittura del progetto di Dipartimento di Eccellenza è stata un’occasione molto importante per la comunità dei fisici di UniTS – sostiene Giovanni Comelli, direttore del Dipartimento di Fisica -. Ci siamo impegnati a fondo per definire assieme un percorso di sviluppo delle nostre prospettive a medio e lungo termine, sia dal punto di vista della ricerca che della didattica.

Il contemporaneo avvio di importanti progetti del PNRR in cui sono coinvolti direttamente molti ricercatori del nostro Dipartimento mette a disposizione di questo percorso delle risorse assai significative. In noi tutti - conclude Comelli - c’è piena consapevolezza della responsabilità che nasce da questa sfida e possiamo davvero guardare con fiducia al lavoro che ci attende.”

Il progetto vincitore intende consolidare e sviluppare ulteriormente anche in nuove direzioni la ricerca in fisica fondamentale del DF, che è basata sulle nuove tecnologie e sulla trasformazione digitale. Da sempre la ricerca in fisica vive uno stretto rapporto con la tecnologia all’avanguardia del proprio tempo, da un lato utilizzandola per l’avanzamento della conoscenza, dall’altro contribuendo in modo significativo allo sviluppo di nuovi metodi e strumenti che molte volte hanno avuto ricadute rilevanti per la società.

Attualmente, la ricerca del DF copre diverse discipline fisiche e utilizza approcci diversi, con il trait d'union dell'impiego di metodi e tecnologie avanzati.

Il progetto di Dipartimento di Eccellenza intende enfatizzare questo aspetto sia nella ricerca che nella didattica a essa associata. Sono quindi state individuate alcune metodologie e tecnologie di frontiera che possono così accomunare in un unico approccio interessi di ricerca distinti.

In particolare, sono stati proposti quattro specifici campi di intervento, in ambiti di ricerca di grande attualità, con forti interconnessioni reciproche e chiare ricadute anche sulla didattica:

  • High Performance Computing – Big Data – Machine Learning
  • Laboratorio Interdisciplinare di Elettronica e Sensoristica Avanzate
  • Scienze e Tecnologie Quantistiche
  • Fisica dei Sistemi Complessi

La sostenibilità a lungo termine delle iniziative proposte viene garantita da specifiche risorse destinate al loro cofinanziamento, dalla sinergia con progetti del PNRR recentemente approvati in cui il dipartimento è coinvolto e dall’interesse alla collaborazione dichiarato da diverse istituzioni di ricerca e imprese presenti sul territorio.

Le linee individuate sono inoltre di evidente interesse per la società, a livello locale e internazionale. Pertanto la comunicazione dei risultati e delle prospettive della ricerca sviluppata dalle iniziative proposte saranno argomenti di iniziative di Public Engagement, da realizzarsi in collaborazione con istituzioni e imprese.

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Il progetto del DF riceverà un finanziamento straordinario di oltre 7 milioni di euro nel quinquennio 2023-27
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