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Dona il 5 x 1000 a UniTS!

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Anche nella dichiarazione dei redditi 2023 è possibile scegliere l’Università di Trieste come beneficiaria del 5X1000, indicando il codice fiscale 80013890324.

I fondi raccolti saranno destinati al finanziamento di Borse di Dottorato in favore di giovani meritevoli.

Destinare il 5X1000 a UniTS non costa nulla ma significa partecipare attivamente alla formazione di giovani ricercatori che iniziano la loro carriera scientifica, con importanti ricadute sul territorio e la società civile.

Anche quest’anno la campagna è caratterizzata dai volti e dalle storie dei nostri dottorandi. Seguite le loro storie di ricerca sui social UniTS!

Tutte le informazioni per aderire alla campagna si trovano nella pagina Il tuo 5x1000 all'Università di Trieste.

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Finanzierai borse di dottorato per giovani studiosi meritevoli
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Premio America Innovazione allo spin-off M2TEST srl di Francesca Cosmi

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M2TEST srl, lo spin-off di cui la prof.ssa Francesca Cosmi, docente di Ingegneria all'Università di Trieste, è co-fondatrice e nato dalla sua attività di ricerca presso UNITS, il 5 maggio scorso a Roma, presso la Camera dei Deputati, ha ricevuto il Premio America Innovazione.

Il consiglio di Presidenza di Fondazione Italia USA, presiduto da Umberto Vattani (già presidente di ITA - Italian Trade Agency e segretario generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) ha deliberato l'attribuzione di questo riconoscimento alle migliori startup innovative italiane, competitive nel mondo del mercato globale. I vincitori del Premio America Innovazione sono selezionati dalla Fondazione Italia USA, tramite il Registro Imprese e il sistema camerale, sulla base di diversi parametri indicativi dei valori di competitività. Non sono possibili autocandidature. Costituisce un fattore valutativo privilegiato l’imprenditorialità femminile e quella di giovani al di sotto dei 35 anni, come la CEO di M2Test, la dottoressa Alessandra Nicolosi, laureata all’Università di Trieste, che di anni ne ha appena compiuti 33.

M2TEST srl BES TEST (Bone Elastic Structure Test) è un nuovo test basato sui raggi X, veloce e accurato, utile per identificare le persone con osteoporosi, a rischio frattura a causa della fragilità ossea. Si tratta di un esame diagnostico ideato da Francesca Cosmi e messo a punto dal Dipartimento di ingegneria e architettura dell’Università di Trieste con un approccio innovativo che misura la qualità della struttura interna dell’osso. Si tratta perciò di un metodo completamente diverso da quello della densitometria (Moc) che invece consiste in una valutazione radiografica di quanto calcio contenga lo scheletro.

Il sistema analizza la radiografia che viene eseguita alla mano tramite un comodo dispositivo portatile e determina così lo stato dell’architettura dell’osso. L’osteoporosi infatti causa non solo una riduzione della densità, ma anche un’alterazione delle “intelaiature” interne che reggono i carichi a cui le sottoponiamo: è il danno a queste strutture che spiega molte fratture.

 

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I vincitori del Premio sono selezionati dalla Fondazione Italia USA
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EUT al Salone Internazionale del Libro di Torino

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EUT Edizioni Università di Trieste parteciperà a:

ATTRAVERSO LO SPECCHIO

Salone Internazionale del Libro di Torino

18-22 maggio 2023 | Lingotto Fiere | XXXV edizione

ATTRAVERSO LO SPECCHIO non è solo un tema, ma quasi un motto della XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, un desiderio che porta chi lo esprime a travalicare la quotidianità e la passività per sconfinare in nuovi mondi dove il reale e il fantastico si mescolano, dove tutto è possibile.

EUT Edizioni Università di Trieste sarà presente dal 18 al 22 maggio 2023 e porterà le proprie novità editoriali presso lo stand UPI University Press Italiane (Padiglione OVAL//stand U203 e U201).

GIOVEDÌ 18 MAGGIO 2023 si svolgeranno tre presentazioni di volumi EUT Edizioni Università di Trieste.

Ore 11.30 - Sala Avorio: Presentazione del libro "Costantino Dardi. La tassellatura terrestre" a cura di Adriano Venudo.

Con Adriano Venudo (ricercatore Università di Trieste), Roberta Albiero (professoressa associata Università Iuav di Venezia), Thomas Bisiani (ricercatore Università di Trieste), Luigi Di Dato (assegnista di ricerca Università di Trieste), Alessandra Marin (professoressa associata Università di Trieste), Claudio Meninno (architetto e borsista di ricerca Università di Trieste).

Il libro riparte dalla descrizione del concetto di paesaggio che dà lo stesso Costantino Dardi nel 1989.

La ricerca architettonica di Dardi dagli anni Ottanta in poi è stata costellata dall’intreccio di due soggetti, paesaggio e arte, e dall’osservazione sui nessi tra questi. In quasi in tutti i progetti di Dardi, il paesaggio è inteso come opera architettonica e come risultato di un processo complesso di genesi: «architettura che nasce dal paesaggio».

Ore 16.00 - ospiti negli spazi della Regione Friuli Venezia Giulia (padiglione Oval//stand W162):

Masterplan 1. La via dei Gelsi lungo la FVG6 del Tagliamento – Carpacco: Con Luigi Di Dato (assegnista di ricerca Università di Trieste), Claudio Meninno (architetto e borsista di ricerca Università di Trieste), Adriano Venudo (ricercatore Università di Trieste).

Il progetto della via dei Gelsi è la “via” per esperire il paesaggio in un modo differente da quello imposto dalle pratiche del quotidiano. Esso suggerisce una modalità di fruizione che invita a tempi lenti e promuove l’utilizzo di mezzi sostenibili per attraversare il territorio e innescare nuove dinamiche conoscitive.

Masterplan 2. La Riva San Vito di Marano Lagunare: boulevard tra terra e acqua: Con Thomas Bisiani (ricercatore Università di Trieste), Gaetano De Napoli (architetto), Luca Del Fabbro Machado (architetto e assegnista di ricerca Università di Trieste), Adriano Venudo (ricercatore Università di Trieste).

La laguna, i canneti, i canali, la gronda, le barene, l’acqua bassa e gli isolotti attorno disegnano un mondo “fortemente naturale” che è stato nella storia di questi luoghi, tra Marano e la sua Laguna, unico e obbligato riferimento per la vita urbana, ma anche modello per l’architettura e motivo della forma urbis, in cui il Boulevard di Riva S. Vito reinventa un nuovo rapporto tra terra e acqua.

Nell'allegato sottostante, le novità EUT del mese di aprile 2023.

Per approfondimenti: https://eut.units.it/

 

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Attraverso lo specchio - 18-22 maggio 2023
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Installato per la prima volta in Europa il simulatore umanoide più avanzato al mondo

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La prima installazione in Europa del simulatore di paziente più realistico al mondo è avvenuta all’Università degli Studi di Trieste.

Il Centro di simulazione medica e addestramento avanzato (CSMAA) dell’ateneo giuliano, allestito in una palazzina dedicata all’interno dell’Ospedale di Cattinara, ospita infatti HAL s5301, prodotto da Accurate – Gaumard Scientific, un simulatore umanoide adulto dotato di intelligenza artificiale, arti robotizzati e reazioni fisiologiche reali.

“Abbiamo utilizzato una consistente parte dei fondi acquisiti dal Dipartimento di Scienze mediche con il bando 2018 /2022 - Dipartimenti di eccellenza MUR, per l’acquisto del nuovo simulatore e per un aggiornamento della strumentazione del CSMAA. Siamo i primi in Europa ad avere HAL s5301– ha sottolineato il Rettore Roberto Di Lenarda – E’ una scelta coerente al potenziamento del Centro di simulazione, vera eccellenza del nostro polo formativo e pienamente sinergica alla prossima creazione, all’interno del comprensorio di Cattinara, del nuovo Campus che raccoglierà tutti i corsi pre e post laurea di area medica e sanitaria oltre ai laboratori di ricerca. Un progetto ambizioso e visionario supportato dalla Regione FVG che contribuirà ulteriormente a fare dell’Università di Trieste un centro di richiamo per gli studenti di tutta Italia e dall’estero”.

"Questo nuovo importante dispositivo di simulazione messo a disposizione del personale in formazione medica dimostra ancora una volta come il Friuli Venezia Giulia sia capace di raggiungere obiettivi di eccellenza, di assoluto rilievo, in campo non solo regionale ma anche nazionale e internazionale - ha detto l'assessore regionale con delega alla Salute, Riccardo Riccardi - La sinergia tra ricerca e applicazione reale, fra mondo universitario e corsia, rappresenta un futuro che è già realtà, a favore del benessere di tutta la comunità. È in questa direzione che ci muoviamo fermamente come Regione, con la chiara consapevolezza di un necessario investimento sul capitale umano, affiancato dalla migliore strumentazione e dagli spazi più consoni e adeguati da mettere a disposizione per l'apprendimento di chi sceglie di intraprendere l’importante percorso della formazione medica". 

“La giornata di oggi segna un traguardo molto importante per la nostra Azienda universitaria. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per introdurre questa sofisticata tecnologia che permetterà ai nostri professionisti di implementare gli studi e la ricerca clinica attraverso standard qualitativi e innovativi sempre più elevati”, ha aggiunto Antonio Poggiana, Direttore generale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina – ASU GI.

“Hal s5301 è il simulatore di paziente più avanzato al mondo, frutto della collaborazione tra la Ricerca e Sviluppo di Gaumard Scientific (FL, USA) e Accurate (ITA)” - spiega Patrizia Angelotti amministratore delegato di Accurate, azienda parte di Digit’Ed, società italiana leader nella formazione professionale e nel digital learning - “Per la prima volta l’intelligenza artificiale è stata integrata in un simulatore umanoide in medicina e questo rappresenta un'opportunità importante per migliorare l'addestramento dei professionisti sanitari e, di conseguenza, la qualità delle cure che essi forniscono ai pazienti. Quindi la ricaduta sociale di questa formazione avanzata interdisciplinare sarà di ampia portata nella riduzione dell’errore in medicina dovuto al fattore umano”.

La nuova frontiera dello studio della medicina all’Università degli Studi di Trieste prevede, prima e contestualmente all’entrata in corsia, la preparazione su simulatori di ultima generazione. 

“Si tratta di una scelta didattica che consente a specializzandi e studenti di Medicina e Infermieristica di acquisire e migliorare competenze e fiducia in un ambiente “protetto” da condividere in equipe – spiega Nicolò de Manzini, Direttore del Dipartimento di scienze mediche, chirurgiche e della salute di UniTS - un’opportunità che consente di sperimentare dinamiche di lavoro in team, gestire emergenze e affinare le proprie competenze diagnostiche ancora prima di entrare in contatto con pazienti reali”.

Come si svolge la simulazione di un caso clinico complesso?

Il “paziente HAL s5301”, gestito da una sala regia adiacente, parla, suda, muove occhi e braccio ed è strutturato in modo da consentire la pratica delle principali tecniche mediche applicate in pronto soccorso, terapia intensiva e chirurgia.

Il simulatore riproduce la fisiologia cardiaca, respiratoria, vascolare e celebrovascolare che può essere esaminata utilizzando gli strumenti normalmente usati nella pratica clinica come defibrillatori, sensori, ventilatori, stetoscopi consentendo anche il prelievo venoso e l’applicazione di cateteri. 

I team di studenti simulano l’attività ospedaliera all’arrivo di un paziente trovandosi di fronte di volta in volta a diversi casi clinici proposti dai docenti: osservando HAL s5301 e i suoi sintomi formulano la diagnosi e agiscono in base alle tecniche apprese durante il corso di studio. Al termine della simulazione avviene il debriefing guidato dai professori che evidenziano eventuali errori e indicano le strategie di intervento corrette.

Il centro CSMAA si arricchisce quindi di un nuovo strumento all’avanguardia al servizio del personale in formazione dell’Università degli Studi di Trieste, centro di eccellenza nella formazione medica dell’Alpe Adria.

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Premio internazionale "Ciamician-Gonzáles Lectureship 2021" a Luis M. Liz-Marzán al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche

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Nei giorni scorsi si è svolta presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell'Università di Trieste la cerimonia di consegna del Premio internazionale "Ciamician-Gonzáles Lectureship 2021" al prof. Luis M. Liz-Marzán, scienziato spagnolo che è un'eccellenza scientifica a livello internazionale nell'ambito della plasmonica.

Dopo la premiazione il prof. Luis M. Liz-Marzán ha presentato i suoi recenti risultati scientifici nella conferenza Chirality in Plasmonic Nanoparticles and Nanostructures”.

Il prof. Luis M. Liz-Marzán, del Center for Cooperative Research in Biomaterials – CIC biomaGUNE, San Sebastián, in Spagna ha ricevuto il prestigioso riconoscimento "Ciamician-Gonzáles Lectureship 2021" assegnato congiuntamente dalla Società Chimica Italiana e dalla Real Sociedad Española de Química per aver aperto la strada allo studio della preparazione di nanoparticelle e della loro costruzione controllata in strutture complesse che ha portato a risultati eccezionali nella nanoplasmonica applicata anche come strumento innovativo nella diagnosi e nella terapia.

Il prof. Luis M. Liz-Marzán ha studiato all’Università di Santiago de Compostela, ha svolto tutta la carriera all’Università di Vigo fino a diventare professore Ordinario di Chimica-Fisica. Si è poi spostato a San Sebastián, dove è stato chiamato a ricoprire il ruolo di Direttore Scientifico del prestigioso centro di ricerca CIC biomaGUNE. Ha ottenuto due ERC Advanced Grants (2011 e 2018) e ha ricevuto numerosi premi di ricerca, come il Premio Humboldt (2010), la Medaglia della Società Reale Spagnola di Chimica (2014), la Cattedra Francqui (2014-2015), la Medaglia Blaise Pascal dell'Accademia Europea delle Scienze (2017), il Premio Nazionale di Spagna per la ricerca in scienza e tecnologia chimica (2018), e il Premio della Fondazione Lilly per la ricerca biomedica preclinica (2021). È membro dell'Accademia Reale delle Scienze di Spagna, dell’Accademia Europaea, della European Academy of Sciences e della National Academy of Engineering (USA). È anche Fellow della Royal Society of Chemistry e della Optical Society of America. È Executive Editor di ACS Nano.

Luis Liz-Marzán è universalmente riconosciuto per i suoi studi straordinariamente innovativi nel campo della nanoplasmonica. Liz-Marzán è riuscito a controllare la crescita e la morfologia delle nanoparticelle plasmoniche ottenendo quindi il controllo delle loro proprietà ottiche e funzionali. Nel corso degli ultimi 20 anni, gli studi del prof. Liz-Marzán hanno avuto un enorme impatto in tutti gli aspetti fondamentali e applicativi della nanoplasmonica colloidale, dalla crescita in soluzione di nanoparticelle con morfologia e superficie ben definite al disegno di sensori ad altissima sensibilità in applicazioni pratiche.

In conseguenza di questi studi, il prof. Liz-Marzán è diventato uno fra gli scienziati attualmente più influenti nel campo della innovazione in nanomedicina, riuscendo a perfezionare il controllo sintetico di nanosistemi metallici e arrivando a definire il trasferimento di chiralità dalla scala molecolare alla scala nanometrica, con clusters di oro applicati allo studio di sistemi biologici di rilevanza enorme per la diagnosi di malattie neurodegenerative e del cancro.

Il prof. Liz-Marzán ha presentato i suoi recenti risultati scientifici nella conferenza Chirality in Plasmonic Nanoparticles and Nanostructures” che si è tenuta presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche del'Università di Trieste, focalizzandosi sulla sintesi, usando biomolecole come proteine o brevi sequenze di aminoacidi, e proprietà di diversi esempi di nanostrutture chirali e mettendo in evidenza il grande potenziale delle proprietà plasmoniche, dovute alla chiralità, per il loro uso nella rilevazione e nella terapia dei disturbi neurodegenerativi.

Nel corso della conferenza svoltasi presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche il prof. Liz-Marzán si è focalizzato sulla sintesi, usando biomolecole come proteine o brevi sequenze di aminoacidi, e proprietà di diversi esempi di nanostrutture chirali e mettendo in evidenza il grande potenziale delle proprietà plasmoniche, dovute alla chiralità, per il loro uso nella rilevazione e nella terapia dei disturbi neurodegenerativi: si è trattato di un evento particolarmente rilevante per tutta la comunità chimica e scientifica dell'Ateneo triestino.

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E ha tenuto la conferenza “Chirality in Plasmonic Nanoparticles and Nanostructures”
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Lettera inedita di Svevo ritrovata nell’Archivio storico di UniTS

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Una lettera inedita di Italo Svevo è stata ritrovata nell’Archivio storico dell’Università di Trieste, grazie al lavoro di ricerca condotto dallo studioso triestino Lorenzo Ielen, PhD di UniTS.

L’interessante scoperta è stata resa nota nella cornice del Castello di Miramare durante il convegno "Dal reale al virtuale: sistemi museali a confronto", in cui lo smaTs – il Sistema Museale di Ateneo – ha presentato i primi risultati dell'opera di digitalizzazione delle collezioni e dei fondi dell'Ateneo e alcuni percorsi di visita museali virtuali, in vista dell'ormai prossimo Centenario dell'Università di Trieste (1924-2024).

Un centenario che sembra legare idealmente l’Ateneo giuliano e lo scrittore triestino, la cui opera forse più nota e importante, “La coscienza di Zeno” ha compiuto un secolo dalla pubblicazione avvenuta nel 1923.

E come a voler celebrare questi due importanti centenari, durante l’attività di ricerca finalizzata all’allestimento di una mostra virtuale dedicata alla storia di UniTS, è riemerso l’inedito documento.

Si tratta di una lettera scritta da Ettore Schmitz (il vero nome dell’autore noto con lo pseudonimo di Italo Svevo) il 9 aprile 1927 in risposta al rettore Giulio Morpurgo, che desiderava ricordare in un annuario il corpo docente della Scuola Superiore di Commercio, embrione di quello che sarebbe diventato l’Ateneo giuliano.

Svevo ricorda in queste righe, che sembrano comporre una sorta di curriculum vitae, il servizio prestato come docente dal 1893 al 1901 e si dice “lieto di essere ricordato per la più onorifica attività ch’io abbia esplicata nel corso della mia lunga vita”.

Lo scrittore, inoltre, nella lettera informa – tra le attivià di maggiore rilievo – di aver pubblicato i tre romanzi, “Una vita”, “Senilità” e la “Coscienza”, opere oggi riconosciute tra le più significative della letteratura contemporanea italiana ed europea.

Il lavoro di ricerca archivistica che ha consentito al dott. Ielen di ritrovare il documento si sta svolgendo sotto la supervisione scientifica della prof.ssa Tullia Catalan, docente di Storia contemporanea di UniTS, e ha fruito del supporto della dott.ssa Sonia Bertorelle, capo dell’Ufficio gestione sistema documentale di Ateneo.

L’inedito sarà esposto nella mostra virtuale che racconta le tappe principali della storia dell'Università proprio in occasione del Centenario.

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Anteprima Centenario UniTS: il documento è stato presentato a Miramare dove il Sistema Museale di Ateneo ha esposto i risultati della digitalizzazione delle sue collezioni
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Novità editoriali di EUT

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Sono accessibili le novità editoriali di EUT Edizioni Università di Trieste pubblicate nel mese di dicembre 2022!

Nell’allegato si può prendere visione delle novità del catalogo pubblicate nel mese scorso, tutte acquistabili sul sito della casa editrice EUT Edizioni Università di Trieste, ma anche scaricabili gratuitamente in formato pdf sull’Archivio digitale di Ateneo OpenstarTs.

Qui di seguito una piccola anticipazione della performance del 2022 che verrà presentata con maggior dettaglio prossimamente:

- Sono state 19.416 le pagine complessivamente pubblicate nel 2022 (solo novità editoriali).

- Ripartendo per tipologia, sono stati stampati su carta e pubblicati online ad accesso aperto: 50 tra monografie, atti di convegno e collane; 21 online, di cui 13 anche a stampa, sono state le riviste correnti (numeri pubblicati).

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Le Edizioni Università di Trieste presentano le pubblicazioni di dicembre
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Covid: nuovo studio UniTS rivela aspetti inattesi del danno polmonare

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Uno studio di un gruppo di ricercatori dell’Università di Trieste, del King’s College of London e dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) di Trieste, pubblicato su Journal of Pathology, ha rivelato aspetti inattesi del danno polmonare causato dal virus Sars-CoV-2.

Lo studio, coordinato da Mauro Giacca, docente di biologia molecolare dell’Università di Trieste, direttore della Scuola di Medicina Cardiovascolare al King's College di Londra e Group Leader del laboratorio di Medicina molecolare in ICGEB, ha tratto vantaggio della pluriennale esperienza di Rossana Bussani dell’Istituto di Anatomia Patologica di ASUGI e docente di Anatomia Patologica dell’Università di Trieste, nell’esame autoptico dei pazienti deceduti all’ospedale del capoluogo giuliano.

Il team di ricercatori, che include anche Chiara Collesi, docente di Biologia Molecolare dell’Università di Trieste, e Serena Zacchigna, docente di Biologia Molecolare dell’Università di Trieste e Group Leader del laboratorio di Biologia cardiovascolare in ICGEB, ha analizzato il tessuto polmonare di una particolare categoria di pazienti, ossia quelli apparentemente negativizzati dal virus, ma le cui condizioni cliniche si sono progressivamente aggravate fino a condurli alla morte con sintomi del tutto sovrapponibili a quelli di un’infezione acuta da SARS-CoV-2. La coorte dei pazienti analizzati, nonostante la ripetuta negatività virale fino a 300 giorni consecutivi, ha rivelato evidenza di polmonite interstiziale focale o diffusa, accompagnata da estesa sostituzione fibrotica nella metà dei casi.

Assolutamente inattesi alcuni aspetti significativi dal punto di vista patologico: nonostante l’apparente remissione virologica, la patologia polmonare si è rivelata molto simile a quella osservata negli individui con infezione acuta, con frequenti anomalie citologiche, sincizi e la presenza di caratteristiche dismorfiche nella cartilagine bronchiale.

Il secondo aspetto, forse ancora più inquietante, è legato all’assenza di tracce virali nell’epitelio respiratorio (coerente con la negatività del test molecolare), mentre sono state individuate nella cartilagine bronchiale e nell’epitelio ghiandolare parabronchiale la proteina Spike e quella del Nucleocapside virale, indispensabili rispettivamente all’infezione e alla replicazione del virus. Il distretto cartilagineo appare come un “santuario” che rende il virus non identificabile con alcuna delle metodiche di cui si dispone al momento.

Insieme, questi i risultati indicano che l'infezione da SARS-CoV-2 può persistere significativamente più a lungo di quanto suggerito dai risultati negativi dei Test PCR, con segni evidenti d’infezione in specifici tipi di cellule nel polmone. Quale sia il ruolo effettivo di questa latente infezione a lungo termine nel quadro clinico della cosiddetta “sindrome del COVID lungo”, resta ancora da esplorare.

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Lo studio di UniTS, King's College e ICGEB, pubblicato su Journal of Pathology, svela evidenze di infezione persistente da Sars-CoV-2 in pazienti apparentemente guariti
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A Kaunas la prossima T4EU Week: disponibili 5 posti per studenti UniTS

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Il 2023 dell'Alleanza internazionale Transform 4 Europe, di cui fa parte l'Università di Trieste, sarà ricco di eventi e di novità che caratterizzeranno questo progetto in pieno sviluppo.

Il prossimo appuntamento in calendario si svolgerà a Kaunas, in Lituania, dove la Vytautas Magnus University dal 20 al 25 marzo 2023 ospiterà una T4EU Week, evento che sarà rivolto in questo caso alla sola componente studentesca.

La T4EU Week, che per una settimana vede uno degli atenei dell'Alleanza divenire sede di un breve ma intenso percorso formativo, rappresenta un'esperienza di aggregazione e networking in grado di arricchire tutti i soggetti coinvolti. Per gli studenti, in particolare, è una grande opportunità di confronto sul futuro di questo progetto di scambio che valorizza il contributo studentesco nella costruzione dell’università del futuro.

Il tema proposto nella Week lituana sarà il "Critical Heritage", che sarà sviluppato con approccio trasversale, integrando aspetti locali, nazionali e globali all’interno di un quadro complesso come quello dell’epoca moderna e della guerra fredda. Ai partecipanti verrà chiesto un contributo attivo con la stesura di un progetto di gruppo finale. Al termine dei corsi previsti verranno riconosciuti 6 CFU.

Alla T4EU Week di Kaunas potranno partecipare 5 studenti di ogni ateneo. Per concorrere alla selezione indetta da UniTS gli studenti delle lauree triennali e magistrali, dei master e dei corsi di dottorato di ricerca dovranno compilare entro il 5 febbraio 2023 questo MODULO

Dopo aver valutato i criteri di ammissibilità, la graduatoria dei candidati risultati idonei verrà pubblicata sul sito T4EU a partire dal 15/02/2023 e gli interessati saranno raggiunti da una comunicazione via mail.

I prossimi mesi vedranno l'approdo di T4EU anche a Trieste, quando l'Ateneo giuliano sarà sede di una T4EU Week in programma dal 5 al 9 giugno, quando riunirà tutti i partner internazionali del progetto sul tema "Transborder Europe". L'appuntamento triestino coinvolgerà un target molto ampio: essendo rivolto a tutte le componenti delle comunità accademiche richiamerà studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo delle altre sei università che compongono l'Alleanza.

 

 

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Dal 20 al 25 marzo alla Vytautas Magnus University si parlerà di "Critical Heritage"
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Il Master in Sustainable Blue Economy primo in Europa per il portale Blue Jobs

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Il portale internazionale Blue Jobs, una delle principali piattaforme dedicate alle professioni dell'economia del mare, ha inserito il Master di UniTS e OGS in Sustainable Blue Economy al primo posto nella classifica dei Top 5 Master europei del settore.

Si tratta di un significativo riconoscimento per l'Advanced Master in Sustainable Blue Economy, nato con l'idea di portare l'eccellenza scientifica e l'innovazione tecnologica, seguendo l'approccio proposto dalla Commissione Europea per un'economia del mare sostenibile.

Il percorso di formazione post lauream punta al rafforzamento della specializzazione e al miglioramento delle competenze attraverso la creazione di percorsi professionalizzanti nell'ambito delle Blue Careers, si rivolge a giovani del bacino Mediterraneo ed è finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca.

Secondo il Blue Economy Report 2022 dell'Unione Europea i settori consolidati dell'economia blu impiegano in area UE quasi 4,5 milioni di persone, generando circa 667,2 miliardi di euro di fatturato e 183,9 miliardi di euro di valore aggiunto lordo. Inoltre i settori emergenti e innovativi di questo settore, che comprendono l'energia marina rinnovabile, la bioeconomia e la biotecnologia blu, la desalinizzazione, la difesa marittima, la ricerca e le infrastrutture (cavi sottomarini, robotica), offrono significative opportunità di crescita economica, garantendo la transizione verso la sostenibilità e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Vedi la TOP 5

 
 

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Il Master di UniTS e OGS al primo posto nella classifica dei Top 5 Master del settore
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