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Presentato il Report Fvg Digitale 2023

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Dal Report Fvg Digitale 2023 “Ecosistemi e dinamiche dell’innovazione tra manifattura e ICT” presentato dal prof. Guido Bortoluzzi di UniTs, emerge come il mondo digitale si configuri come partner strategico essenziale per l'evoluzione della manifattura. Le imprese digitali diventano sempre più le forze motrici nella digitalizzazione delle PMI regionali.

E’ stato presentato mercoledì 13 dicembre 2023, nella sala Feruglio del Comune di Tavagnacco, il report annuale realizzato da DITEDI - Distretto delle Tecnologie Digitali, con il contributo scientifico delle Università di Trieste e Udine, che in questa nuova edizione affronta il tema degli “Ecosistemi e dinamiche dell’innovazione tra manifattura e ICT” in cui ci si interroga sul confine sempre più sfumato tra manifattura e digitale nel panorama economico odierno. Attraverso il lavoro di ricerca dei docenti Guido Bortoluzzi dell’Università di Trieste, Maria Chiarvesio, Raffaella Tabacco e la collaborazione di Leyla Vesnic, emerge come l'integrazione consolidata tra produzione manifatturiera e digitale dà vita a configurazioni organizzative e modelli di business innovativi.

I dati del 2023 dimostrano come le Unità locali del settore ICT (2.926 unità) siano stabili nel quinquennio 2018-2022 (var. +4,0%) mentre gli addetti sono in aumento del +9,9% (11.477 nel 2022 rispetto ai 10.645 del 2018). La lettura combinata dei saldi di unità locali ed addetti suggerisce la presenza di percorsi di consolidamento all’interno del settore. Percorsi già segnalati negli anni precedenti, dovuti sia a fenomeni di crescita organica (per linee interne) delle imprese operanti nel cluster sia a fenomeni di fusione ed acquisizione (per linee esterne) tra imprese. E la dinamica si riscontra anche nella forma giuridica delle imprese: si consolida un trend di lungo termine ravvisabile anche in altri comparti economici relativo alla progressiva riduzione delle società di persone (oramai solo il 15,8% delle imprese attive) a favore delle società di capitali, in crescita del 3,8% (il 47,4% del totale); le imprese individuali, invece, sono piuttosto stabili, al 35,8%, indice della presenza ancora significativa e radicata di consulenti e liberi professionisti del settore informatico.

Da un punto di vista economico, dopo un 2020 negativo, con decremento più marcato per il comparto dell’hardware, e la ripresa del 2021, il 2022 è stato un anno ancora positivo, complessivamente migliore rispetto al periodo pre-Covid. Nello specifico, le performance del settore in termini percentuali sono trainate soprattutto dall’hardware (+17,8% sull’anno precedente). Software e Servizi sono infatti tornati ai trend pre-Covid, con una maggior sofferenza del comparto dei Servizi, in linea con il dato sugli addetti e unità locali. Complessivamente questo quadro è in linea con quello nazionale.

Si è approfondito anche il tema del merito creditizio (rating) delle imprese appartenenti al cluster digitale. Da un punto di vista “temporale”, si rileva un miglioramento del merito creditizio delle aziende del digitale nel corso del 2022 rispetto al 2021. In particolare, sono soprattutto le classi di merito più elevate (AAA ed AA) a beneficiare di un incremento percentuale. Anche dal confronto locale-nazionale emerge un profilo medio dell’azienda digitale “made in FVG” più equilibrato (e probabilmente meno rischioso) rispetto al profilo medio dell’azienda digitale “made in Italy”. Complessivamente, emerge un profilo creditizio piuttosto solido.

L’analisi prosegue con una serie di interviste ad imprenditori e manager dalle quali emerge come il digitale incontri il manifatturiero con impatto sui modelli di business e sulla trasformazione competitiva. I casi aziendali raccolti risultano significativi rispetto al tema trattato e rappresentativi dell’eterogeneità del cluster digitale: Retelit, Simtech, PLUS, Tecnest, Effedi Automation, EMC Gems, R-Tree, Easting Electronics, Tre.digital, DAVE Embedded Systems, Real Comm, Cleverynext ed Eurotech.

Grazie ai contributi degli intervistati si sono analizzate le dinamiche della collaborazione tra imprese digitali e manifatturiere, da cui emerge una significativa presenza di collaborazione sotto forma di partnership (alta intensità della collaborazione, ma limitata integrazione dei modelli di business), e alcuni tentativi di integrazione modulare (bassa intensità della collaborazione, ma elevata integrazione dei modelli di business). Si sono inoltre osservate sperimentazioni che le aziende intervistate hanno messo in campo con i loro clienti a valle e con i loro fornitori a monte, fornitori che sono spesso risultati grandi o grandissime multinazionali dell’ICT per le quali l’integrazione architetturale e modulare rappresentano modelli di integrazione piuttosto normali e diffusi.

Le imprese del digitale, grazie alle relazioni con i big player internazionali, possono diventare dunque un prezioso alleato nell’accompagnare la trasformazione delle imprese manifatturiere, contribuendo a rendere più agili e snelli i processi produttivi, più aperti e modulari i prodotti, più leggere le strutture organizzative. Si aprono, in definitiva, nuovi orizzonti e nuove opportunità legate ai modelli della servitizzazione.

L'ecosistema digitale, rappresentato da DITEDI e raccontato nel report, appare così in crescita e pronto alla sfida della competizione; si profila uno scenario ricco di opportunità.

 

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Report annuale realizzato da DITEDI - Distretto delle Tecnologie Digitali
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Inaugurato il 100° anno accademico

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Valorizzazione del capitale umano, sostenibilità, ricerca, innovazione e attrattività internazionale al centro dei festeggiamenti dell’Università degli studi di Trieste, che a cento anni dalla sua fondazione ha inaugurato l’anno accademico 2023-2024 alla presenza del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, del presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e della neoeletta presidente della CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università italiane Giovanna Iannantuoni.

“Per il nostro ateneo è un onore ospitare per la prima volta nella nostra storia giunta e assemblea CRUI – ha esordito il rettore Roberto Di Lenarda – in questo anno così particolare per noi vogliamo ribadire il ruolo centrale che le Università pubbliche rivestono e fare appello affinchè vengano sempre meglio supportate con un sistema di finanziamenti efficace e che non generi eccessive disparità tra Nord e Sud e tra atenei pubblici e privati. E’ necessario soprattutto arginare con una regolamentazione seria il proliferare delle università telematiche, che offrono una didattica non paragonabile ai corsi degli atenei “in presenza”, e aumentare in maniera sensibile e con gli adeguati aiuti economici il numero dei laureati, drammaticamente basso. Solo se saremo sostenuti adeguatamente potremo supportare il Paese a far fronte alle sfide che arrivano dall’Intelligenza artificiale, dalla crisi energetica e ambientale e dal drammatico calo demografico le cui conseguenze si faranno sentire a breve”.

“Quando si parla di università in genere il primo pensiero va alla formazione dei giovani – ha commentato Giovanna Iannantuoni, Presidente della CRUI – Ma l’università ha anche un’altra missione fondamentale per le sorti del Paese. Ovvero quella che passa prima per la ricerca e poi per la valorizzazione dei suoi risultati, che genera innovazione. Il PNRR sta in questi anni fornendo ossigeno prezioso a queste attività, spesso trascurate dalla politica. Ma il PNRR, lo sappiamo, si conclude nel 2026 e il 2026 è domani. È quindi fin da ora che dobbiamo riflettere su che Paese vogliamo essere dal 2027 in poi. Io credo che l’Italia meriti di diventare un luogo dove tradizione e innovazione si alimentano a vicenda, economicamente prospero, dove i giovani non fuggono ma anzi vengono a realizzare i loro progetti. Nelle nostre università c’è un fermento incessante che spinge in questa direzione, ma da soli non possiamo di certo farcela. Abbiamo bisogno che il legame inscindibile che la crescita economica e lo sviluppo sociale hanno con l’innovazione che proviene dalla ricerca venga ribadito non solo nei proclami, ma nelle scelte concrete di politica economica.”

 

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Triestina - Padova gratis per studenti e dipendenti UniTS

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Due compleanni eccezionali festeggiati con un'iniziativa straordinaria! 

L'Unione Sportiva Triestina Calcio 1918, che il 18 dicembre compie 105 anni dalla fondazione, e l'Università degli Studi di Trieste, che nei giorni scorsi ha inaugurato l'anno accademico del Centenario, celebrano i rispettivi anniversari avviando una sinergia che consentirà agli studenti e al personale dell'Ateneo di assistere gratuitamente al big match di venerdì 22 dicembre tra l'Unione e il Padova, in programma allo stadio "Nereo Rocco", con calcio d'inizio alle 20.45.

I biglietti per i settori della Tribuna Colaussi saranno a disposizione della comunità di UniTS nella postazione che sarà allestita al piano terra dell'ala sinistra dell'Edificio A (in Piazzale Europa) nelle giornate di mercoledì 20 e giovedì 21, dalle 10 alle 15. Per ottenere il titolo di accesso sarà necessario presentare al banchetto un documento d’identità valido e quanto attesti l’iscrizione all’Università di Trieste o la propria posizione lavorativa all’interno dell’Ateneo.

L'iniziativa, che consentirà agli iscritti e al personale dell'Ateneo di sostenere la squadra cittadina in questa speciale occasione, rientra nell'ottica di una maggior collaborazione tra la Triestina e le realtà importanti del tessuto cittadino, che rappresenta uno dei principali obiettivi della nuova proprietà rossoalabardata.

 

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Promozione speciale in occasione dei "compleanni" dell'Ateneo giuliano e della squadra di calcio cittadina
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IEUTS Award 2023: ecco i vincitori

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Si sono svolti gli IEUTS Awards 2023, a coronamento di un anno pieno di soddisfazioni per il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dell'Energia Elettrica e dei Sistemi - IEUTS.

Questi i vincitori:

Coppa IEUTS Award: Gabriele Buzzi
Coppa IEUTS Award NextGen: Lorenzo Marzi
Premi FutureAwards: Roberto Vergine, Mario Mezzarobba, Samuele Sbuelz
Premi Master IEUTS Award 2023 (Laurea Magistrale in Ingegneria dell’Energia Elettrica e dei Sistemi): Alberto Trevisan (primo anno magistrale) e Luca Gretti (secondo anno magistrale)
Premi NEXTGEN IEUTS Award 2023 (Laurea Triennale in Ingegneria Industriale - Curriculum Energia Elettrica e Sistemi): Patrick Bertolissi (primo anno triennale), Alessandro Salvestro (secondo anno triennale) e Lorenzo Marzi (terzo anno triennale).

Hanno supportato l’evento le aziende dell'AdvisoryBoard di IEUTS - AcegasApsAmga, DNV, Cluster Reply, Terna SpA, Schneider Electric, PMP - the Application Specialist, Gruppo Danieli Automation, VARD e Lafert Group.

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Green Bactery e Immersive Link sono i vincitori

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I progetti Green Bactery di Silvia De Cleva e Immersive Link di Francesco Zamar e Nicandro Alberto Di Salvia sono i vincitori della finale del Contamination Lab 2023.

Premio di quest’edizione, un viaggio in California per visitare e stringere contatti con centri di finanziamento, accelerazione e incubazione d’impresa.

Green Bactery ha sviluppato un power bank naturale basato su una tecnologia che produce energia elettrica pulita per ricaricare dispositivi elettronici. I power bank oggi in commercio utilizzano batterie al litio e devono essere ricaricati a loro volta. Green Bactery invece è un caricatore portatile naturale che non necessita di essere ricaricato e risolve le attuali problematiche di gestione di questo tipo di dispositivi.

Immersive Link è una startup innovativa nel campo delle applicazioni di realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR), e serve settori come sanità, educazione, immobiliare, turismo e intrattenimento.

Hanno partecipato alla premiazione Rodolfo Taccani, Delegato del Rettore per il Trasferimento tecnologico e rapporti con le imprese, Ketty Segatti di Regione FVG e Salvatore Dore, Responsabile CLab UniTS.

Nel corso della premiazione si è svolta anche la Tavola rotonda “La sicurezza dei dati in ambito aziendale: quali sfide”, con Ettore Rosato, Segretario del Copasir, Roberto Ciccone, Ricercatore SWG, Diego Sardon, CEO di Prodigys srl e Franco Del Campo, giornalista. 

 

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Donate a UniTS 100 opere di 35 artisti locali e internazionali

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Un centinaio di opere di trentacinque artisti sono state donate al Sistema museale dell’Università di Trieste in occasione del Centenario.

Le fotografie, i disegni, i dipinti su tela, le grafiche e le sculture, per volontà degli stessi autori, degli eredi o dei collezionisti, arricchiranno la Galleria d’Arte dell’ateneo documentando forme, temi e linguaggi contemporanei.

Storici dell’arte e donatori hanno illustrato il significato delle opere e il profilo degli artisti nel corso dell’evento aperto “A Trieste mi piaceva arrivare…Doni d’arte per il Centenario dell’Università”

Roberto Costella, Massimo Degrassi, Lorenzo Michelli, Paolo Sorzio, Maurizio Lorber, Paolo Quazzolo, Paolo Bernardis, Cristina Cocever, Elisa Zilli e Bruno Callegher

hanno presentato le opere di

Claudia Amatruda, Andrea Arduini, Rahmani Banafsheh, Arturo Benvenuti, Matteo Caenazzo, Vanni Cantà Vanni, Giacinto Cerone, Vittorio Cocever, Giampaolo Coral, Eugenio Cristofoletti, Ciro Cristofoletti, Cy Twombly, Luciano de Comelli, Furio de Denaro, Patrizia Devidè, Annamaria Ducaton, Laura Grusovin, Gaetano Kanizsa, Marcello Mascherini,  Laura Modolo, Alice Psacharopulo, Giovanni Pulze, Paolo Ravalico Scerri, Arturo Rietti, Serse Roma, Carlo Sbisà, Mirella Schott Sbisà, Manuela Sedmach, Mario Sillani Djerrahian, Robert Steiner, Artemio Tagliapietra, Aleksander Velišček, Tullio Vietri, Pedra Zandegiacomo e Ivan Žerjal.

 

 

 

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Buone Feste...a UniTS!

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Dal 25 dicembre 2023 al 1° gennaio 2024 l'Università di Trieste resterà chiusa, ma saranno aperte per gli studenti, anche nei giorni festivi, le seguenti aule studio:

BIBLIOTECA GENERALE (ed. A), orario continuato H24
VIA MONTFORT dalle 07:45 alle 20
SALA LETTURA di CATTINARA dalle 08 alle 14

A partire dal 2 gennaio 2024 tutte le strutture dell'Ateneo riapriranno con l'orario consueto.

 

E...aspettando il nuovo anno, guarda il video dei più bei momenti del 2023!

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Guarda il video del nostro 2023 e scopri la lista delle sale studio aperte
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Ad ASUGI la certificazione "Platino" di Accreditation Canada

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Accreditation Canada, organizzazione indipendente e senza fini di lucro che dal 1958 accredita servizi sanitari in tutto il mondo, ha concesso all'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina il premio "Platino".

L’accreditamento all’eccellenza di ASUGI ha visto anche un importante coinvolgimento della parte accademicaper la prima volta in Italia è stata infatti rilasciata la “Certificazione per i Centri Accademici e di Ricerca” che coinvolge sia l’Università degli Studi di Trieste, sia la Struttura “Ricerca e Innovazione Clinico Assistenziale” dell’Azienda sanitaria locale. 

L’accreditamento all’eccellenza è un percorso volontario nel quale un Ente esterno valuta un’organizzazione sanitaria per determinare se corrisponda a standard finalizzati a mantenere e migliorare la qualità dell’assistenza.

Il percorso per l’accreditamento all’eccellenza è stato avviato nel giugno 2021: dopo la formazione iniziale, sono stati costituiti più di 30 team che si sono occupati dei diversi standard, esaminando l’esistente e avviando i percorsi di miglioramento per riuscire a raggiungere gli standard previsti sia per le attività ospedaliere che per quelle territoriali.

 

 

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Addio al grande naturalista Livio Poldini

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È scomparso all’età di 93 anni il Prof. Livio Poldini, già professore ordinario di Ecologia vegetale e dal 2004 professore emerito del Dipartimento di Scienze della Vita.

Livio Poldini ha dedicato tutta la sua vita alla botanica e alla scienza della vegetazione, lavorando fino agli ultimi giorni con grande lucidità, passione e tenacia alla stesura del suo ultimo libro.

Per generazioni di studenti, ricercatori e appassionati il Prof. Poldini è stato una figura di riferimento nel campo della floristica e della vegetazione, dal grande carisma e indiscusso spessore culturale.

Laureatosi a Padova nel 1959, già curatore botanico presso il Museo civico di Storia naturale di Trieste (1958-1960), venne chiamato nel 1968 come assistente di Botanica dal prof. Sandro Pignatti, allora Direttore del nuovo Istituto di Botanica, dopo un periodo in cui era stato libero docente, diventando quindi professore ordinario nel 1976.

La sua attività scientifica, concretizzata in più di 300 pubblicazioni (tra cui diverse importanti monografie), era concentrata su floristica, fitogeografia e fitosociologia della regione nord-Adriatica, con interessi estesi alla fitochimica, alla cartografia vegetazionale e alla gestione ambientale. Da naturalista a tutto tondo, portò un contributo fondamentale nella definizione della rete dei parchi e delle riserve naturali del Friuli Venezia Giulia e dei loro strumenti valutativi e gestionali, e quindi nella gestione a livello locale del progetto “Natura 2000 – BioItaly”, di cui fu uno dei promotori a livello nazionale.

Socio della Società Botanica Italiana, della Società di Scienza della Vegetazione, della Società est-alpino-dinarica di Fitosociologia e di molteplici altre società scientifiche, era membro corrispondente dell’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Lubiana (Slovenia), revisore regionale per Hegi “Illustrierte Flora von Mitteleuropa”, referente regionale per il progetto “Atlas Florae Europaeae” (Helsinki), nonché componente dei Comitati redazionali di diverse riviste italiane e internazionali.

Instancabile escursionista, con un gruppo di appassionati si prefisse di esplorare ogni montagna, valle e angolo della nostra regione, descrivendo (da solo o in collaborazione con colleghi) un importante numero di nuove specie e mappando la distribuzione di migliaia di piante. A rimarcare il suo importante contributo alla conoscenza della flora e vegetazione di questo angolo del mondo, gli sono state dedicate due specie, Pinguicula poldinii J.Steiger & Casper e Ranunculus poldinii Dunkel.

Grande maestro per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e collaborare con lui, con Poldini scompare una figura sempre più rara, quella del naturalista, di cui questo mondo ha invece sempre più bisogno.

 

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Assegnata a UniTS la Rosa d'Argento di Confcommercio

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L'Università di Trieste ha ricevuto la Rosa d'Argento 2024, riconoscimento che la Confcommercio provinciale assegna a quanti, grazie al loro impegno professionale e ai risultati raggiunti, hanno contribuito alla crescita del prestigio del capoluogo giuliano.

Il premio, giunto alla 42esima edizione, è stato consegnato al rettore Roberto Di Lenarda nel corso dell'evento "Buon Anno Trieste", che si è svolto al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia “Politeama Rossetti”.

Confcommercio ha motivato l'attribuzione del riconoscimento sottolineando il percorso storico dell'Ateneo giuliano, l'importanza della sua crescita nel corso di questo secolo di vita per lo sviluppo del territorio, i livelli di eccellenza raggiunti e la sua reputazione internazionale:

«Nonostante l’aspirazione della città di disporre di un proprio ateneo risalga al XVIII secolo, in concomitanza con lo sviluppo portuale ed emporiale del territorio, è solo con il regio decreto dell’8 agosto 1924 che a Trieste nacque l’”Università degli Studi Economici e Commerciali”, di cui il primo Rettore fu l’insigne giurista Alberto Asquini.

Con il passare degli anni, l’ateneo, dove hanno insegnato docenti illustri e appreso studenti destinati a divenire figure importanti in vari ambiti professionali e settori della conoscenza, ha sviluppato costantemente la propria offerta formativa che oggi conta oltre 120, fra corsi di laurea, laurea magistrale, scuole di specializzazione, dottorati di ricerca, master di 1° e 2° livello, corsi di perfezionamento corsi di perfezionamento e alta formazione.

Una realtà quella del nostro Ateneo che investe anche nello sviluppo del polo universitario di Gorizia e che è riconosciuto come una delle migliori università italiane: è infatti stabilmente ai vertici delle classifiche nazionali, oltre ad essere tra i pochi atenei italiani presenti anche nei ranking internazionali.Il sistema di valutazione del Ministero dell’Università e della Ricerca l'ha collocato nella Fascia A, quella di eccellenza, grazie a qualità dell’offerta formativa, attenzione per la crescita anche personale degli studenti e vocazione internazionale.

Un ateneo divenuto il baricentro della ricerca scientifica e tecnologica del territorio e che contribuisce incessantemente alla nascita e crescita di numerosi soggetti ed enti componenti il Sistema Trieste. Un’università, da ultimo, capace pure di attrarre studenti e ricercatori da ogni dove che hanno contribuito a rafforzare apertura alla diversità, all’inclusione e alla dinamicità della città tutta. Ed è alla luce di tutto ciò che desideriamo assegnare all’Università di Trieste, di cui ricorre peraltro il Centenario, la “Rosa d’Argento». 

Tra i premi assegnati nel corso della serata una Rosa di Cristallo è stata assegnata anche ad Anna Gregorio, docente di Astrofisica dell'Università di Trieste, per la sua fama internazionale di studiosa che ha collaborato alla definizione di numerose applicazioni e strumentazioni di altissimo livello, dai telescopi ai nano satelliti, inseriti anche nell’ambito di missioni spaziali. È stato, inoltre, sottolineato come i suoi studi abbiano consentito l’attuazione di progettualità innovative utili anche al mondo produttivo più avanzato.

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All'Ateneo giuliano la 42esima edizione del premio attribuito a quanti hanno contribuito alla crescita del prestigio di Trieste. Ad Anna Gregorio assegnata una Rosa di Cristallo
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