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A UniTS una delle tre stampanti a getto di Aerosol in Italia

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E’ arrivata all’Università degli Studi di Trieste la stampante a getto di aerosol “Aerosol Jet Printer – AJP”, uno strumento innovativo unico in Regione (ne esistono solo altri due in Italia) che offrirà opportunità rivoluzionarie per la Ricerca multidisciplinare di Ateneo. La stampante di ultima generazione, acquistata grazie al consistente programma di investimenti UniTS per il rinnovo della strumentazione scientifica, attirerà nuove collaborazioni con enti di ricerca italiani ed esteri che non hanno a disposizione uno strumento così avanzato.

L'Aerosol Jet Printer apre le porte a un ampio spettro di applicazioni multidisciplinari che abbracciano le aree di chimica, fisica e ingegneria: dallo sviluppo di rivelatori per la fisica nucleare e delle particelle alle applicazioni di fisica medica, dalla chimica e cristallografia all'ingegneria aerospaziale e le comunicazioni satellitari. Il suo acquisto è stato proposto congiuntamente da docenti e ricercatori dei Dipartimenti di Fisica, di Ingegneria e Architettura e di Scienze Chimiche e Farmaceutiche (DSCF) dell’ateneo triestino e ha dato vita al nuovo laboratorio interdipartimentale AJP LAB.

Lo strumento è dotato di una tecnologia avanzata che consente la stampa di tracce o la creazione di strutture tridimensionali su qualsiasi oggetto utilizzando vari “inchiostri” come metalli, polimeri e composti chimici e biologici. Il materiale viene nebulizzato e depositato strato dopo strato grazie a un getto guidato da un gas ad alta velocità.

Questa tecnologia si distingue non solo per la sua unicità, ma anche per la capacità di rivoluzionare il processo di ricerca e sviluppo, consentendo la realizzazione di prototipi complessi in tempi notevolmente ridotti rispetto alle metodologie tradizionali.

Con questa nuova acquisizione, UniTS si conferma all'avanguardia nella promozione della ricerca multidisciplinare e dell'innovazione scientifica.

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Progetto UniTS "3FiRES" finanziato nel programma di cooperazione scientifica Italia-Cina

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Il progetto di ricerca bilaterale "3FiRES", a cui partecipa l’Università di Trieste ha ottenuto un importante riconoscimento durante la XII Settimana Cina-Italia della Scienza, della Tecnologia e dell'Innovazione, svoltasi a Pechino la scorsa settimana.

Si tratta di uno dei dieci "progetti di grande rilevanza" (tra 240 candidature) che saranno finanziati nel contesto del nuovo programma di cooperazione scientifica tra Italia (Ministero degli Affari Esteri) e Cina (Ministero della Scienza e della Tecnologia).

"3FiRES - Research on BIPV Photovoltaic Facades for Fire Spread Mechanisms, Structural Failures and Resilience Improvement Methodologies" vede coinvolto un gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria e Architettura di UniTS guidato da Chiara Bedon, Principal Investigator del progetto, e che vede impegnati anche Alessandro Massi Pavan, Vanni Lughi, Luca Cozzarini e Marco Fasan.

Le attività di ricerca saranno svolte in collaborazione con il team coordinato dal prof. Yu Wang della University of Science and Technology of China – State Key Laboratory of Fire Science (USTC Hefei).

"3FiRES", selezionato nell’area tematica “Green Energy and related research”, analizzerà il comportamento di facciate fotovoltaiche integrate (BIPV) in presenza di azioni accidentali estreme, in particolare gli incendi. Si tratta infatti di sistemi innovativi per costruzioni green che garantire specifiche funzionalità e prestazioni strutturali e architettoniche agli edifici, oltre che a generare energia elettrica. Richiedono pertanto competenze e conoscenze multidisciplinari, e fasi di progettazione complesse.

Il progetto prevede un'intensa serie di indagini sperimentali in scala reale e simulazioni numeriche avanzate. Queste attività congiunte saranno di supporto alla valutazione dei meccanismi di propagazione degli incendi (USTC Hefei), all'analisi del conseguente danneggiamento e collasso strutturale (UniTS), e quindi all'elaborazione di strategie volte a migliorarne funzionalità e resilienza (UniTS + USTC Hefei).


 

 

 

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Team del DIA guidato da Chiara Bedon (PI) partecipa al progetto selezionato nell'ambito "Green Energy"
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Porte Aperte a Gorizia

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Giovedì 11 gennaio 2024 si terrà l'evento di orientamento "Porte Aperte" per i corsi del Polo universitario di Gorizia.

L'incontro si svolgerà nell'Aula Magna del Polo didattico e culturale dell’Università di Trieste a Gorizia, in via Alviano 18, a partire dalle ore 9.30.

I corsi presentati in questa giornata sono "Architettura", "Scienze Internazionali e Diplomatiche" e due corsi delle due Lauree Sanitarie "Assistenza Sanitaria" e "Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro".

Sarà anche possibile visitare i laboratori di progettazione architettonica.

Tutte le informazioni  QUI   

PROGRAMMA
09.30 – 10.15 Presentazione del corso di laurea in Architettura
10.15 – 10.30 Info tasse e borse di studio – a cura dello staff Orientamento di UniTS
10.30 Visita ai laboratori del corso di laurea in Architettura
10.30 – 11.15 Presentazione del corso di laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche
11.15 – 11.30 Info tasse e borse di studio – a cura dello staff Orientamento di UniTS
11.30 – 12.15 Presentazione del corso di laurea triennale in Assistenza Sanitaria
12.15 – 13.00 Presentazione del corso di laurea triennale in Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro

Lo staff dell'Orientamento UniTs sarà presente a Gorizia per dare tutte le necessarie informazioni sull’accesso ai corsi, agevolazioni per il diritto allo studio, borse di studio, tasse universitarie, alloggi, città, vita universitaria e quant'altro ai futuri studenti.

POSTAZIONE ORIENTAMENTO: ATRIO dalle ore 9.30 alle ore 13.30

Sarà possibile richiedere l’attestato di partecipazione alla giornata di orientamento.

La prenotazione è obbligatoria.

Informazioni e contatti: SERVIZIO ORIENTAMENTO
Piazzale Europa 1, Trieste
Tel. 0403473787
orientamento@units.it
www.units.it/futuristudenti

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Giovedì 11 gennaio 2024 nell'Aula Magna di via Alviano 18
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UniTS nel progetto InGEO, finanziato dal PNRR, per lo sviluppo della Geotermia in Italia

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È stato avviato in questi giorni il progetto PRIN PNRR "InGEO - Innovazione nelle risorse geotermiche e valutazione del potenziale delle riserve per la decarbonizzazione dei settori energetico/termico", a cui l'Università di Trieste partecipa attraverso il Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze (MIGe).

Il progetto, finanziato dall'Unione Europea attraverso il fondo NextGenerationEU, sostiene l'obiettivo di aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili in Italia, attraverso un'accelerazione dello sviluppo del geotermico.

InGEO risponde alla necessità di migliorare la conoscenza delle risorse geotermiche e dell'energia che contengono, affrontando diverse sfide tecnologiche: sviluppare un'efficace valutazione delle risorse geotermiche profonde, tenendo conto delle condizioni geologiche locali, del regime e della capacità di scambio termico; definire soluzioni operative per la produzione di energia e per l'accumulo del calore nel sottosuolo, ottimizzando le prestazioni termiche; convalidare con un caso studio reale gli approcci sviluppati in un'area a scala regionale.

La ricostruzione delle strutture crostali e sub-crostali e della distribuzione di temperatura delle pieghe sepolti del settore padano costituirà l'input per il calcolo del potenziale geotermico, considerando varie applicazioni (generazione elettrica, teleriscaldamento calore di processo e combinazione) e tecnologie di scambio di energia dal sottosuolo (circuiti aperti e chiusi).

Il progetto punta a creare un database di parametri petrofisici delle rocce, un modello 3D delle strutture litosferiche poco profonde dell'area di studio - basato sull'integrazione dei dati raccolti, acquisiti, analizzati e interpretati nel progetto - e una review della rivalutazione del potenziale geotermico profondo.

Sarà inoltre prodotto un software open source -  accessibile attraverso un'applicazione web-GIS - per calcolare il potenziale geotermico profondo con modalità di estrazione del calore e tassi di produzione variabili. In programma anche una valutazione delle performance termiche di uno scambiatore di calore profondo a circuito chiuso in funzione delle variabili ambientali, progettuali e operative, e la definizione di mappe del potenziale geotermico dell'area di studio.

Capo unità di progetto per UniTS è la prof.ssa Magdala Tesauro, docente di Geofisica della terra solida.

Partner di progetto sono l'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IGG - CNR) e il Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova.

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Il Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze (MIGe) nel progetto con l'Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR e al Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova
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Segui l'evento in diretta su Youtube

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In occasione della cerimonia di inaugurazione del centesimo anno accademico, l’Università degli Studi di Trieste ospita per la prima volta nella sua storia Giunta e Assemblea della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI).

Per la neoletta presidente CRUI, Giovanna Iannantuoni, è la prima uscita ufficiale in questo ruolo.

I numerosi rettori italiani in arrivo a Trieste festeggeranno assieme alla nostra comunità il traguardo del secolo dalla sua fondazione.

La cerimonia di inaugurazione sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube di ateneo.

 

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Per l'occasione UniTS ospita per la prima volta l'assemblea CRUI
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Docenti UniTS in uno studio internazionale che crea nuove prospettive per il trattamento della candidosi

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Manola Comar e Francesco De Seta, docenti del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell'Università di Trieste, sono tra gli autori di un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista Science Translational Medicine dal titolo Zinc prevents vaginal candidiasis by inhibiting expression of an inflammatory fungal protein.

Lo studio internazionale, condotto dal Centre for Medical Mycology dell’Università di Exeter (Gran Bretagna) in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, l’Università di Trieste, l’Irccs Materno Infantile “Burlo-Garofolo” e l'Università di Debrecen (Ungheria), individua nello zinco un nuovo sorprendente trattamento per la candidosi vulvovaginale.

I risultati della ricerca offrono interessanti prospettive per affrontare un'infezione che affligge almeno una volta nella vita tre quarti delle donne e in forma ricorrente circa 140 milioni di donne in tutto il mondo. In particolare quest'ultime possono avere un enorme impatto sulla qualità della vita, considerando che i farmaci antifungini attualmente esistenti non sono sempre efficaci anche a causa di una resistenza sempre più diffusa verso questi trattamenti.

Osservata speciale la Candida albicans, specie che causa la maggior parte delle infezioni: essa produce una molecola -Pra1 che, in assenza di zinco, innesca una risposta infiammatoria responsabile di molti casi di candidosi vulvovaginale.

Il dottor Duncan Wilson del Centre for Medical Mycology dell’Università di Exeter, insieme alla professoressa Eva Pericolini dell’Università di Modena e Reggio Emilia, alla professoressa Manola Comar e al professor Francesco De Seta dell’Università di Trieste-Irccs Burlo Garofolo affermano: «La nostra scoperta sullo zinco è molto entusiasmante, perché suggerisce che il semplice trattamento con zinco potrebbe bloccare la produzione della molecola infiammatoria Pra1, ma non siamo ancora nella posizione di fornire raccomandazioni terapeutiche in questa fase. Abbiamo bisogno di studi su scala più ampia per confermare l’effetto».

Negli esperimenti di laboratorio, il gruppo di ricerca ha scoperto che la manipolazione dei geni, in modo che la Candida albicans non produca Pra1, previene l’infiammazione. L’applicazione di livelli relativamente bassi di zinco nei topi blocca la produzione di Pra1 e previene l’infiammazione, che causa dei sintomi più irritanti della candidosi vaginale.

Nel corso dello studio sono anche state reclutate donne con infezioni vaginali ricorrenti (almeno una ogni tre mesi) che hanno applicato una crema contenente una piccola quantità di zinco ogni sera per due settimane e poi due volte a settimana. Nel novanta per cento dei casi non si sono manifestate reinfezioni nel corso dei tre mesi di osservazione.

 

 

 

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Comar e De Seta (DSM) tra gli autori di un articolo pubblicato su Science Translational Medicine: lo Zinco potrebbe prevenire la candidosi vulvovaginale e arrestare infezioni ricorrenti
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Mobilità sostenibile: accordo di sviluppo tra UniTS, Comune di Trieste e Trieste Trasporti

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È stato siglato nei giorni scorsi un protocollo di intesa tra il Comune di Trieste,  l'Università degli Studi di Trieste e Trieste Trasporti Spa per sviluppare e promuovere iniziative e attività congiunte in tema di mobilità sostenibile e Mobility Management. 

Il protocollo apre la strada a una gestione della domanda di mobilità sempre più efficiente, con riguardo a scopi sociali, ambientali e di risparmio energetico, introducendo sistematicamente nel settore della mobilità metodi quantitativi di analisi per la valutazione dell'efficacia di servizi e misure proposte in grado di favorire una gestione sempre più integrata del trasporto pubblico locale e il decongestionamento del traffico. 

Il protocollo proposto pone le basi per sviluppare, consolidare e promuovere iniziative congiunte nei seguenti ambiti:

  • offerta di mobilità pubblica e servizi a essa collegati;
  • analisi e valutazione di scenari di miglioramento dei servizi di trasporto collettivo riferiti alle esigenze dei diversi enti e aziende del territorio;
  • implementazione e gestione delle banche dati riferiti alla mobilità sistematica, anche nell’ambito dell’attività di coordinamento da parte del Mobility manager di area e di raccordo tra i diversi Mobility manager aziendali sul territorio comunale;
  • ricerca scientifica, innovazione tecnologica e di processo, sperimentazioni nel settore dei trasporti e della mobilità;
  • divulgazione scientifica e trasferimento di conoscenze;
  • attività didattiche integrative, seminari e conferenze, tirocini e stage;
  • partecipazione a progetti finanziati o cofinanziati con fondi privati, regionali, nazionali ed europei;
  • comunicazione interna ed esterna riferita alle iniziative e agli ambiti del protocollo.

In occasione della firma ufficiale dell'accordo, avvenuta nel salotto azzurro del Comune di Trieste, il rettore Roberto Di Lenarda ha affermato che il protocollo «tende a migliorare la collaborazione tra gli enti nell’ambito della sostenibilità, della mobilità e nella condivisione di tutte le competenze di gestione dei trasporti. Offirà, inoltre, un contributo scientifico e culturale per migliorare la nostra città».

Forme di scambio tra gli enti coinvolti nel protocollo sono già state avviate: nel 2018 Comune e Trieste Trasporti hanno sottoscritto un Protocollo di intenti per migliorare il trasporto pubblico locale condividendo dati e strumenti modellistici di pianificazione; nel 2019 Trieste Trasporti e Università hanno siglato una Convenzione quadro per reciproci scambi e collaborazioni; nel 2022 Comune, Università e Trieste Trasporti hanno avviato una collaborazione sul tema del Mobility management, avente l’obiettivo di attivare un protocollo comune per la raccolta, l’analisi e la gestione dei dati di mobilità, nonché per la redazione e valutazione dei Piani di Spostamento Casa-Lavoro sia in ambito aziendale che di area.

Attraverso l'accordo uscirà rafforzata la sinergia fra i tre enti, con l’istituzione di una cabina di regia tecnico-scientifica in tema di mobility management, al fine di proporre e condividere una struttura modellistica e di gestione dati comune, che consenta l’analisi di tutti gli spostamenti casa-lavoro sul territorio, il raccordo delle azioni che verranno messe in campo e la valutazione di azioni e interventi ottimizzati anche a livelli di sistema.

Referenti per le attività previste dal Protocollo sono l’ing. Paola Capon, Mobility Manager d’Azienda e di Area per il Comune di Trieste, il prof. ing. Giovanni Longo, Mobility Manager di UniTS e l’ing. Giuseppe Zottis, direttore d’esercizio di Trieste Trasporti.

 

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Il protocollo migliorerà la collaborazione tra gli enti nell’ambito della sostenibilità, della mobilità e nella condivisione di tutte le competenze di gestione dei trasporti
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UniTS riceve il San Giusto d'oro

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L’Università di Trieste ha ricevuto oggi il San Giusto d’oro durante la cerimonia di conferimento svoltasi nella sala del Consiglio comunale del capoluogo giuliano.

La 57° edizione del premio promosso dall'Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia e dal Gruppo Giuliano Cronisti, in collaborazione con il Comune di Trieste e il contributo della Fondazione CRTrieste, è stato assegnato all’Ateneo giuliano nell'anno accademico del centenario.

La cerimonia sì è aperta con il saluto del presidente del Consiglio comunale Francesco Panteca e gli interventi del componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione CRTrieste Francesco Peroni e del sindaco Roberto Dipiazza.

Il rettore di UniTS, Roberto di Lenarda, dopo aver ricevuto la statuetta opera dello scultore Tristano Alberti dal presidente dell’Assostampa Fvg, Carlo Muscatello, ha ringraziato «a nome di una comunità che ha fatto molto per la città e il paese, formato generazioni di cittadini capaci di innovare e affrontare grandi cambiamenti e anche drammatiche sfide».

«L’Università di Trieste - ha sottolineato Di Lenarda - è stata la promotrice di un sistema della conoscenza ricchissimo, composto oggi di tante istituzioni scientifiche radicate sul nostro territorio. Puntiamo a lavorare con sempre maggiore sinergia assieme a queste realtà, ponendoci grandi obiettivi: creare cultura capace di intervenire sulla società e formare giovani straordinari per aiutarli a sprigionare le loro potenzialità».

Di Lenarda, dopo aver ribadito la grande attrattività che esercita l’Università di Trieste, richiamando studenti da fuori regione e dall'estero, e il contributo che offre per arricchire una città che necessita di giovani, ha concluso ricordando e ringraziando «generazioni intere di docenti, ricercatori e membri del personale tecnico-amministrativo che hanno lavorato per la crescita dell’Università di Trieste, consentendole di lasciare un segno nella storia e nella società».

La motivazione con cui Assostampa ha deciso di assegnare il San Giusto d’oro all’Università di Trieste affonda in alcune considerazioni di stretta attualità, legate ai conflitti drammaticamente in corso. Il presidente Muscatello ha affermato che «in questi tempi bui l’unica speranza di futuro, di progresso, di pacifica convivenza fra i popoli può venire dalla conoscenza, dalla cultura, dallo studio».

Il sindacato regionale dei giornalisti ha deciso di assegnare il premio all’Ateneo triestino, nell’anno accademico del suo centenario, anche in quanto «il forte aumento degli iscritti di quest’anno, la crescita di studenti stranieri, l’ampliamento costante dell’offerta didattica e i bilanci sani sono il segno di una realtà sana e in costante sviluppo».

Nel corso della cerimonia è stata assegnata anche una targa speciale ad Andreina Contessa, direttrice del Parco e del Castello di Miramare, nonché consigliera di amministrazione di UniTS, per aver saputo far rinascere due simboli di Trieste, restituendoli alla loro originaria bellezza e importanza.

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Il Signor G a Trieste e...in sloveno

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L’Università degli Studi di Trieste sarà la tappa conclusiva del 2023 di una lunga serie di appuntamenti dedicati al "Signor G" organizzati da Fondazione Gaber.

L'incontro si svolgerà lunedì 18 dicembre, alle ore 11.30, nell'Aula Magna del Campus di Piazzale Europa di UniTS

L’evento sarà unico e inedito: le letture, i filmati e le riflessioni sull'opera di Gaber metteranno un accento speciale sulle origini triestine del cantautore e sull’interesse della comunità slovena per la sua produzione artistica.

Dopo i saluti del Rettore Roberto Di Lenarda e del Presidente della Fondazione Gaber Paolo Dal Bon, prenderà parola Paolo Quazzolo, docente di Storia del Teatro all'Università di Trieste che ripercorrerà il rapporto di Giorgio Gaber con il pubblico triestino, ricordando le sue innumerevoli apparizioni sul palcoscenico del Teatro Stabile.

Sarà poi la volta dell'attore Davide Calabrese che interpreterà due pezzi scelti dal repertorio recitativo di Gaber "rivisti e corretti" alla maniera degli Oblivion.

Concluderanno la mattinata Miran Košuta, docente di Letteratura Slovena a UniTS, e il cantautore Jani Kovacic, autori della prima traduzione in lingua slovena dei testi che accompagnano le canzoni di Gaber.

Di questa inedita versione verrà proposto un piccolo assaggio, anche in omaggio alle origini della famiglia dell'artista milanese il cui padre, Guido, era nato proprio a Trieste.

L’evento è a ingresso libero fino a esaurimento posti.  

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Ingresso libero fino a esaurimento posti
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Guarda il video di HOMECOMING 2023

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Mercoledì 13 Dicembre 2023 si è svolto nella sede dell'Ex Ospedale Militare l'Homecoming del Centenario, l'edizione speciale dell'evento UniTS che riunisce Alumni, studenti e laureati per conoscersi e scambiarsi opinioni sulle scelte professionali e ricevere suggerimenti sui percorsi di carriera.

Guarda il VIDEO dell'evento!

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PROGRAMMA

Introduce

Il Rettore, Prof. Roberto Di Lenarda

Modera
Micol Brusaferro, Giornalista professionista collaboratrice del quotidiano Il Piccolo
Laurea UniTS in Scienze della Comunicazione

Stefano Fabris, Direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Laurea UniTS in Ingegneria dei materiali

Luigi Lotti, Head of Group Non-Life Valuations, Generali
Laurea UniTS in Scienze statistiche e attuariali

Filippo Manara, Vice Capo Unità di Coordinamento, Segreteria Generale, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Laurea UniTS in Scienze internazionali e diplomatiche

Clara Mancin, Communication Specialist, Comitato europeo delle Regioni
Laurea UniTS in Traduzione e Interpretazione

Glenda Nicola, Geologa
Laurea in Scienze geologiche

 

 

 

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