Vitiligine Week: la Clinica Dermatologica Universitaria aderisce all'iniziativa Read more about Vitiligine Week: la Clinica Dermatologica Universitaria aderisce all'iniziativa Immagine Progetto senza titolo (65).png Data notizia Fri, 31/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Studenti iscritti Territorio e società Testo notizia Dal 3 al 8 novembre si terrà in tutta Italia la Vitiligine Week, iniziativa promossa da SIDeMaST per sensibilizzare e supportare le persone affette da questa patologia. Durante la settimana saranno a disposizione oltre mille incontri gratuiti in 40 centri dermatologici in Italia, inclusi la Clinica Dermatologica e Centri MST dell’Università degli Studi di Trieste ed ASUGI.A Trieste le consulenze si terranno il 7 novembre dalle 15:00 alle 17:30 negli ambulatori della Clinica Dermatologica e Centri MST dell’Ospedale Maggiore, Palazzina Infettivi, 4° piano. Per prenotare una visita gratuita durante la Vitiligine Week è necessario contattare il Numero Verde 800226466, attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.La professoressa Iris Zalaudek, ordinario di Malattie Cutanee e Veneree a UniTS e direttrice della SC Clinica Dermatologica e Centri MST, sottolinea l'importanza dell'iniziativa: “La vitiligine è una malattia cronica e non infettiva della pelle caratterizzata da macchie bianche spesso localizzate su zone visibili come volto o mani. Proprio la visibilità della malattia spesso causa sentimenti di stigmatizzazione, vergogna, depressione, ansia o ritiro sociale in chi ne è affetto. Per questo motivo, noi della Clinica Dermatologica di Trieste aderiamo offrendo consulenze mediche gratuite all'interno della Vitiligine Week, patrocinata dalla Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmissibili (SIDeMaST) ". Abstract Per una consulenza gratuita il 7 novembre all'Ospedale Maggiore è necessaria la prenotazione Mostra nel diario Off
Tre nuove Scuole di Specializzazione al via il 1° novembre Read more about Tre nuove Scuole di Specializzazione al via il 1° novembre Immagine Titolo (53).jpg Data notizia Fri, 31/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Studiare Destinatari target Futuri studenti Post lauream Testo notizia Allergologi e immunologi clinici, anatomopatologi e chirurghi vascolari: saranno questi i profili dei futuri medici specialisti che l’Università di Trieste formerà attraverso tre nuove Scuole di Specializzazione, al via il 1° novembre.Grazie a questo ulteriore ampliamento dell’offerta didattica, l’Ateneo triestino, attraverso il Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute (DSM), attiva quest’anno 32 Scuole di Specializzazione di area medica, il numero più alto di sempre, che accoglieranno fino a 254 nuovi specializzandi, grazie alle borse finanziate dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.I tre nuovi percorsi - Allergologia e immunologia clinica, Anatomia patologica e Chirurgia vascolare - si inseriscono in un trend di crescita consolidato che ha visto, nel corso dell’ultimo biennio, la nascita delle Scuole di Ematologia e di Microbiologia e Virologia (per non medici) e rappresentano un investimento mirato ad ampliare gli ambiti di specializzazione in settori cruciali per la salute dei cittadini e a rispondere alle esigenze del sistema sanitario.Le Scuole di Specializzazione di area medica sono percorsi formativi post lauream, rivolti a laureati in Medicina e Chirurgia, la cui durata è di quattro o cinque anni (a seconda del corso), a cui si accede tramite concorso nazionale. Le specialità previste, solo per citarne alcune, vanno dalla chirurgia generale alla neurologia, dall’urologia alla ginecologia, dall’ortopedia alla medicina interna, fino alle cure palliative. Sono attivi e molto attrattivi, inoltre, anche i percorsi per formare cardiologi, dermatologi, gastroenterologi e pneumologi. Oltre alle Scuole di area medica, il Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e della Salute prevede anche un’offerta di area sanitaria e di area odontoiatrica. Nel primo caso, tre Scuole (Farmacologia e tossicologia clinica, Genetica medica e Microbiologia e virologia) presentano percorsi paralleli a quelli dell’area medica, ma riservati in questo caso a laureati magistrali in discipline di area biologica e farmaceutica. Presso l’Ateneo sono anche attive tutte le tre le Scuole di area odontoiatrica previste dall’ordinamento italiano, riservate ai laureati in Odontoiatria e protesi dentaria, che possono specializzarsi in chirurgia orale, odontoiatria pediatrica e in ortognatodonzia. L’ordinamento delle Scuole di specializzazione di area sanitaria e di area odontoiatrica sta attraversando una fase di revisione che prevede per la prima volta una limitata borsa di studio per gli iscritti, pur mantenendo la selezione a livello di Ateneo. I decreti attuativi sono in fase di definizione e consentiranno a breve l’avvio dei percorsi, che coinvolgeranno complessivamente altri 34 specializzandi. La stessa fase di revisione dell’ordinamento interessa anche Neuropsicologia: la 39esima Scuola dell’Università di Trieste - l’unica dell’area non medica e l’unica che afferisce al Dipartimento di Scienze della Vita - dovrebbe accogliere sei specializzandi. “La formazione degli specialisti - sostiene Luigi Murena, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute di UniTS - è fondamentale per la sostenibilità del sistema sanitario e per rispondere alla domanda di salute dei cittadini. Il nostro Dipartimento è impegnato a sostenere l’ampliamento dell’offerta, che ha raggiunto il numero record di 38 Scuole, assicurando una formazione di qualità elevata e adempiendo a oneri organizzativi e amministrativi non banali. Le Scuole di Specializzazione ci consentono di formare giovani professionisti nell’ambito della salute che saranno protagonisti delle trasformazioni e delle grandi opportunità offerte dalle applicazioni delle nuove tecnologie e dai risultati della ricerca nella pratica clinica”.Le nuove Scuole di Specializzazione nel dettaglioAllergologia e Immunologia Clinica (direttore prof. Giacomo Emmi) La Scuola di Specializzazione in Allergologia e Immunologia Clinica è una novità assoluta per Trieste e per l’intera regione. Il percorso quadriennale offre una preparazione completa nell’immuno-allergologia pediatrica e dell’adulto, integrando attività cliniche in medicina interna, allergologia, immunologia e reumatologia, con una solida formazione laboratoristica. La Scuola risponde a un’esigenza assistenziale data la carenza di specialisti, mirando a formare professionisti con competenze aggiornate e trasversali. L’obiettivo è affrontare efficacemente le sfide diagnostiche e terapeutiche legate ad allergie, immunodeficienze, malattie autoimmuni e rare, promuovendo una rete formativa e assistenziale di eccellenza.Chirurgia Vascolare (direttore prof. Sandro Lepidi) La Scuola di Specializzazione in Chirurgia Vascolare riapre a Trieste dopo 17 anni, offrendo una possibilità formativa unica in Friuli Venezia Giulia. Il percorso è dedicato ai giovani medici che desiderano specializzarsi nel trattamento delle patologie vascolari, sia arteriose che venose, dal punto di vista diagnostico, farmacologico e chirurgico. La formazione abbraccia sia la conoscenza della chirurgia tradizionale sia l'utilizzo delle sofisticate tecniche mini-invasive endovascolari. Gli specializzandi potranno usufruire di strutture all’avanguardia, come il nuovo Centro di Simulazione dell’Università e la sala operatoria “ibrida” di Chirurgia Vascolare, che permette interventi ad alta precisione. Gli specializzandi potranno usufruire di esperienze formative e di ricerca anche in collaborazione con centri di riferimento sia nazionali che internazionali.Anatomia Patologica (direttore prof. Fabrizio Zanconati) La Scuola di Specializzazione in Anatomia Patologica torna a Trieste dopo essere stata gestita dal 2008 assieme all’Università di Udine, riprendendo una tradizione che risale ai primi anni '70. L'obiettivo è valorizzare le recenti innovazioni tecnologiche, in particolare la "Digital Pathology" con analisi computer-assistita dei preparati e la Diagnostica Molecolare Anatomopatologica applicata all'Oncologia. Tali tecnologie permetteranno di migliorare la selezione dei pazienti candidabili alle terapie personalizzate. Gli specializzandi potranno svolgere attività formative e di tesi nell’ambito oncologico, della citodiagnostica e degli screening. La scuola collaborerà con centri di eccellenza regionali e parteciperà a reti internazionali, come il Master europeo in Patologia Molecolare. Abstract UniTS formerà anche immunologi, anatomopatologi e chirurghi vascolari. Salgono a 38, numero record, le Scuole attivate dal DSM: potranno accogliere quasi 300 specializzandi Mostra nel diario Off Fotogallery Scuole di Specializzazione UniTS
Striscia di Gaza: in arrivo a UniTS uno studente palestinese Read more about Striscia di Gaza: in arrivo a UniTS uno studente palestinese Immagine Progetto senza titolo (31) (1).png Data notizia Thu, 02/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Internazionale Testo notizia È in arrivo a Trieste lo studente palestinese Ameer Alzerei, vincitore della Borsa di studio IUPALS - Italian Universities for Palestinian Students finanziata da UniTS.La delegata della Rettrice per la Cooperazione allo Sviluppo Roberta Altin, dall’aeroporto di Milano dove ha accolto il ragazzo partito da Amman (Giordania), ha così commentato: “L’Università di Trieste vuole con questa iniziativa dimostrare il proprio sostegno agli studenti e alla popolazione palestinese che in questi mesi sta affrontando difficoltà estreme e inaccettabili. Sia le scuole che le università sono state distrutte e come rete universitaria italiana stiamo lavorando per sostenere il diritto allo studio dei giovani e delle giovani palestinesi”.Il programma IUPALS è un’iniziativa ideata e promossa dalla CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università Italiane che consentirà di erogare 97 borse di studio distribuite tra 35 università italiane a studenti dei Territori Palestinesi affinché possano beneficiare di una formazione internazionale accedendo a programmi accademici in Italia.La maggior parte dei ragazzi sono in arrivo in queste ore in Italia e stanno raggiungendo le diverse sedi universitarie che hanno offerto il loro appoggio.Il progetto, condiviso con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell'Università e della Ricerca e il Consolato Generale d'Italia a Gerusalemme, si è avvalso della collaborazione fondamentale anche della Guardia di Finanza, della Protezione Civile e del Meccanismo Europeo di Protezione Civile, del Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme, dell’Ambasciata d’Italia in Giordania, dell’Unità di Crisi della Farnesina, delle Scuole di Terrasanta e della Fondazione Giovanni Paolo II.La possibilità di aprire un corridoio per studenti e studiosi da Gaza è stata una conquista difficile perché finora l’uscita dalla Striscia di Gaza era consentita solo per motivi sanitari o per ricongiungimento famigliare. L’arrivo di questo primo studente è stato coordinato dall’Unità di staff Cooperazione allo Sviluppo in sinergia con la delegata alla mobilità e relazioni internazionali, prof. ssa Elisabetta De Giorgi. Abstract È il vincitore della borsa di studio IUPALS finanziata dall’Università di Trieste Mostra nel diario On Periodo di permanenza in Magazine Thu, 09/10/2025 - 12:00 - Sun, 09/11/2025 - 12:00
Architettura contemporanea di Trieste: accordo con il Comune per valorizzarla Read more about Architettura contemporanea di Trieste: accordo con il Comune per valorizzarla Immagine Progetto senza titolo (64).png Data notizia Wed, 29/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia Firmato un accordo di collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria e Architettura UniTS e il Comune di Trieste per far conoscere e valorizzare il patrimonio architettonico contemporaneo della città, includendo anche la periferia.Grazie all’accesso alla ricchissima documentazione dell’Archivio Tecnico del Comune, l’Ateneo, unendo ricerca e didattica, valorizzerà in particolare l’opera di Luciano Celli, uno dei progettisti di riferimento della città.I risultati della collaborazione saranno divulgati attraverso eventi culturali, seminari e conferenze, con l’obiettivo di evidenziare il ruolo dell’architettura di qualità nello sviluppo sostenibile e identitario della città e del territorio."Il rapporto tra UniTS e Comune è fondamentale per la ricerca e la valorizzazione del patrimonio architettonico locale. Il progetto appena avviato si concentrerà sulla figura di Luciano Celli, studieremo, analizzeremo e attraverso il ridisegno digitale di parte del suo archivio e lo illustreremo e divulgheremo ai cittadini per riscoprire insieme gli anni d'oro della trasformazione urbana e architettonica di Trieste", ha spiegato Adriano Venudo, Responsabile scientifico dell’accordo."L'Accademia deve essere al servizio del territorio, creando beneficio e scambio reciproco. Il progetto è non solo un esempio della multidisciplinarietà del nostro Dipartimento, “ma testimonia anche l’importanza di riscoprire il passato per disegnare il futuro”. Ciò vale in particolare per l'architettura, che è sempre riflesso del livello di consapevolezza della società", ha affermato Paolo Gallina, Direttore del Dipartimento di Ingegneria e Architettura UniTS.“Gli amministratori conoscono bene il piano formale dell’architettura, il nostro ruolo di architetti lo svolgiamo guardando al futuro ma con lo “specchietto retrovisore”, quindi tutelando i documenti e usandoli come fonte d’ispirazione”, ha aggiunto Thomas Bisiani, che affianca Venudo nel ruolo di responsabile scientifico del progetto.I dettagli della collaborazione sono stati presentati assieme all’assessore alle Politiche del Territorio del Comune di Trieste, Michele Babuder, e al direttore del Servizio Pianificazione del Territorio, Eddi Dalla Betta. Abstract Il Dipartimento di Ingegneria e Architettura farà uno studio critico, anche attraverso il ridisegno digitale, di parte dell’Archivio dello studio Celli-Tognon Mostra nel diario Off
L’Università di Trieste alla T4EU Strategic Assembly di Kaunas Read more about L’Università di Trieste alla T4EU Strategic Assembly di Kaunas Immagine Progetto senza titolo (62).png Data notizia Fri, 24/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Destinatari target Studenti iscritti Enti e aziende Testo notizia Dal 20 al 24 ottobre l’Università di Trieste ha partecipato alla T4EU Strategic Assembly organizzata presso la Vytautas Magnus University di Kaunas (Lituania).Per cinque giorni, Kaunas ha ospitato incontri istituzionali, conferenze, workshop, attività culturali e momenti di confronto tra studenti, docenti, rappresentanti delle università europee partner dell’Alleanza, aziende e imprenditori. La cerimonia di apertura ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica lituana e dell'ex-Presidente della Repubblica finlandese.In parallelo, si è svolta la T4EU Week, dal titolo "TransformEd: Renaissance of Liberal Arts”, una settimana di apprendimento rivolta agli studenti dell'Alleanza, che in questi cinque giorni hanno potuto spaziare tra temi diversi e complessi, al crocevia tra innovazione e tradizione.Il nostro ateneo ha preso parte all’iniziativa con una delegazione, la più numerosa di sempre, composta da 12 studenti, 14 rappresentanti del personale tecnico-amministrativo e 8 docenti.Per la prima volta ha partecipato la Rettrice Donata Vianelli, assieme ai suoi collaboratori, Elisabetta De Giorgi, Delegata per la Mobilità e le Relazioni Internazionali e Alberto Pallavicini, Referente per l’Alleanza T4EU.Hanno partecipato anche la Delegata per la Cooperazione allo sviluppo, Roberta Altin e Tullia Catalan, responsabili scientifiche del Work Package 7 “T4EU Common Heritage and Multilingualism”, di cui l’Ateneo è capofila.La T4EU Strategic Assembly è stata articolata in percorsi formativi e tematici dedicati a studenti, dottorandi, personale amministrativo e accademico, affiancati da attività culturali e ricreative con ampio spazio per le iniziative di networking, incontri culturali e laboratori esperienziali, con l’obiettivo di favorire il dialogo e la collaborazione tra le università dell’Alleanza.Commenta così la Rettrice: “La partecipazione all’Executive Board Meeting di Transform4Europe a Kaunas è stata fondamentale per condividere a livello strategico le opportunità di collaborazione tra le università dell’Alleanza europea, il loro potenziamento e lo sviluppo futuro.Il valore che l’Alleanza ha creato in questi anni è andato a beneficio di migliaia di studenti e studentesse di tutta Europa e ha arricchito l’offerta formativa dell’Università di Trieste.”La partecipazione alla T4EU Strategic Assembly si inserisce nel percorso di rafforzamento delle collaborazioni internazionali di UniTS e nel suo impegno all’interno dell’Alleanza Transform4Europe, che promuove un modello universitario europeo basato su innovazione, sostenibilità e cittadinanza attiva. Abstract Una settimana di confronto e cooperazione europea Mostra nel diario Off
Sviluppato un test rapido per monitorare lo stato di salute dei polmoni Read more about Sviluppato un test rapido per monitorare lo stato di salute dei polmoni Immagine Progetto senza titolo (44).png Data notizia Thu, 23/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia Un gruppo di ricercatori dell’Università di Trieste ha sviluppato un metodo diagnostico innovativo, rapido ed economico, che sfrutta la risonanza magnetica nucleare a basso campo (LF-NMR), per analizzare le proprietà dell’espettorato e fornire un indicatore affidabile della funzionalità e infiammazione dei polmoni, evidenziandone eventuali alterazioni patologiche. Il test sviluppato dai ricercatori potrebbe essere particolarmente utile per pazienti affetti da patologie polmonari croniche produttive, come fibrosi cistica e broncopatia cronico ostruttiva (BPCO), caratterizzate dalla produzione di muco viscoso e difficile da eliminare. Potrebbe, inoltre, essere di supporto nella gestione dell’asma. Il campione di espettorato, prelevato dal paziente, viene analizzato dalla tecnologia della risonanza magnetica nucleare a basso campo, che in pochi minuti restituisce il risultato. Il test, unico nel suo genere, valuta il comportamento degli atomi di idrogeno dell’acqua nel muco e traduce il segnale in parametri clinicamente rilevanti, come viscosità, elasticità, contenuti di solidi e struttura del reticolo polimerico. Questi dati sono strettamente correlati allo stato clinico del paziente e possono supportare il medico nelle decisioni terapeutiche. Mario Grassi, professore ordinario di Principi di ingegneria chimica presso il Dipartimento di ingegneria e architettura dell’Università di Trieste e la dottoressa Michela Abrami dello stesso Dipartimento, spiegano: “L’idea di applicare la risonanza magnetica nucleare a basso campo allo studio dell’espettorato nasce da una riflessione interdisciplinare: la tecnologia, già diffusa nel controllo della qualità in campo alimentare, si è rivelata uno strumento economico, portatile e facilmente integrabile nella pratica clinica. Il test è rapido, ripetibile, non invasivo, non richiede personale altamente specializzato e può essere eseguito durante una visita ambulatoriale”.La risonanza magnetica a basso campo (LF-NMR) è una tecnologia che utilizza campi magnetici di intensità ridotta per analizzare le proprietà dei materiali, come i tessuti biologici, in modo veloce e non invasivo. A differenza delle tradizionali risonanze magnetiche ad alto campo, gli strumenti a basso campo sono più compatti, economici e facilmente utilizzabili anche in contesti non ospedalieri.Gabriele Grassi, professore ordinario di Biochimica clinica e biologia molecolare clinica presso il Dipartimento universitario clinico di scienze mediche chirurgiche e della salute dell’Università di Trieste, commenta: “Il nuovo metodo rappresenta un passo avanti nella diagnosi e nel monitoraggio delle malattie respiratorie. Con l’obiettivo di migliorare sempre più la qualità di vita dei pazienti e ottimizzare le strategie terapeutiche, stiamo inoltre implementando un software specifico (SOFT NMR), ad oggi in fase di sviluppo. I centri clinici coinvolti partecipano con noi alla discussione dei risultati, alla luce della storia clinica dei pazienti, e alla messa a terra di campagne sperimentali in risposta ai quesiti clinici che di volta in volta sorgono, con l’obiettivo ultimo di rendere sempre più solide le nostre conclusioni.”I campioni di espettorato sono forniti dall’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste, dall’Unità di pneumologia dell’Ospedale di Cattinara (Trieste), dall’Unità di Radiologia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso e dal Department of Radiology dell’Erasmus Medical Center di Rotterdam. Tra i partner del progetto anche PROTOS, centro di ricerca senza scopo di lucro con sede a Trieste attivo nel campo dei biopolimeri, dispositivi medici e della diagnostica in vitro. Il progetto è finanziato con bando PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale – Prot. 2022K4Y33B) e con bando Regione Friuli Venezia Giulia per il sostegno a progetti di validazione di idee e tecnologie innovative che prevedano il raggiungimento di un TRL 6, 7 o 8 (L.R. 22/2022, articolo 7, commi 56 – 61).NELLA FOTO IL TEAM DI RICERCA, da sinistra a destra: Mario Grassi, professore ordinario di Principi di ingegneria chimica presso il Dipartimento di ingegneria e architettura; Michela Abrami, ricercatrice presso il Dipartimento di ingegneria e architettura; Alice Biasin, assegnista di ricerca presso il Dipartimento universitario clinico di scienze mediche chirurgiche e della salute; Federica Tonon, ricercatrice presso il Dipartimento universitario clinico di scienze mediche chirurgiche e della salute; Gabriele Grassi, professore ordinario di Biochimica clinica e biologia molecolare clinica presso il Dipartimento universitario clinico di scienze mediche chirurgiche e della salute; Domenico Tierno, assegnista di ricerca presso il Dipartimento universitario clinico di scienze mediche chirurgiche e della salute. Abstract Il metodo, basato sulla risonanza magnetica a basso campo, potrebbe rivoluzionare la gestione delle malattie respiratorie croniche Mostra nel diario Off
Andrea Conzutti vince il Premio nazionale “Opera prima – Sergio P. Panunzio” 2025 Read more about Andrea Conzutti vince il Premio nazionale “Opera prima – Sergio P. Panunzio” 2025 Immagine Progetto senza titolo (61).png Data notizia Wed, 22/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Enti e aziende Testo notizia In occasione del 40° Convegno annuale dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti (AIC), dedicato al tema “L’Unione europea a confronto con la Costituzione della Repubblica italiana”, l’AIC ha conferito ad Andrea Conzutti il Premio nazionale “Opera prima – Sergio P. Panunzio” 2025, destinato alla migliore opera prima monografica in materia di diritto costituzionale.La Commissione giudicatrice, composta dal Presidente dell’Associazione Renato Balduzzi, dalla vicepresidente Lucia Scaffardi e da Giorgio Repetto, ha premiato la sua monografia “Il governo della moneta nella prospettiva del diritto costituzionale” (Giappichelli, Torino, 2024).A oltre trent’anni dal Trattato di Maastricht (1992), che segnò l’avvento dell’Unione economica e monetaria, il volume affronta il tema delle tensioni tra potere monetario, esercitato dalla Banca centrale europea con piena indipendenza, e principio democratico, nella sua dimensione rappresentativa. Andrea Conzutti ha conseguito il Dottorato di ricerca interateneo Trieste – Udine in “Diritto per l’Innovazione nello spazio giuridico europeo” sotto la supervisione scientifica dei docenti IUSLIT Gian Paolo Dolso e Paolo Giangaspero, attualmente è assegnista di ricerca nello stesso Dipartimento e docente a contratto al Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche e al Dipartimento di Studi Umanistici. Abstract Premiata la migliore monografia in materia di diritto costituzionale Mostra nel diario Off
L’Adriatico perde le sue praterie marine: il riscaldamento del mare tra le cause principali Read more about L’Adriatico perde le sue praterie marine: il riscaldamento del mare tra le cause principali Immagine mare.JPG Data notizia Wed, 22/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Destinatari target Enti e aziende Territorio e società Testo notizia Il riscaldamento del mare, insieme alle alterazioni ambientali causate dalle attività antropiche, sta provocando un progressivo declino delle praterie di piante marine dell’Alto Adriatico. Lo dimostra un nuovo studio pubblicato recentemente sulla rivista Estuarine, Coastal and Shelf Science. La ricerca testimonia che le praterie di Posidonia oceanica, Cymodocea nodosa e di altre piante marine, vitali per la biodiversità, la stabilità costiera e lo stoccaggio del carbonio, sono messe a rischio da una molteplicità di fattori.Lo studio, coordinato dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, ha coinvolto un gruppo internazionale di ricercatori e ricercatrici dell’Area Marina Protetta di Miramare, dell’Università degli Studi di Trieste, dell’Istituto Nazionale di Biologia di Slovenia - NIB e dell’Università di Maribor (Slovenia), e ha evidenziato come l’alterazione ambientale e il riscaldamento del mare contribuiscano in maniera significativa al declino delle praterie di fanerogame marine, in particolare Cymodocea nodosa, nelle aree costiere dell’Adriatico settentrionale. L’analisi si è concentrata soprattutto sulle coste slovene e italiane del Golfo di Trieste e ha utilizzato un approccio integrato di monitoraggio sul campo e analisi statistiche per valutare la relazione tra pressione antropica e risposta della vegetazione marina. La relazione tra le dinamiche delle fanerogame marine e le variazioni ambientali è stata, infatti, studiata analizzando i pattern spazio-temporali delle variabili ambientali e applicando modelli matematici riferiti a due distinti intervalli temporali: 2009-2013 e 2014-2018.Lo studio dimostra come il declino delle praterie di piante marine nel golfo sia causato sia da impatti locali (inquinamento, urbanizzazione, alterazioni idrologiche) sia da stress climatici globali (riscaldamento marino).Nell’Adriatico settentrionale, Cymodocea nodosa risulta essere la specie dominante, mentre la Posidonia oceanica e diverse specie di Zostera mostrano una distribuzione decisamente più frammentata, spesso ridotta a piccole aree isolate.“I risultati indicano che Cymodocea nodosa è ancora presente nel Golfo, in particolare lungo la costa da Monfalcone alla foce del Tagliamento, ma nel periodo 2014-2018 si sia registrata una diminuzione della sua copertura pari al 30% nelle acque slovene e fino all’89% lungo la costa vicino a Trieste” spiega Vinko Bandelj, oceanografo dell’OGS, precisando che “l’analisi delle variabili fisico-chimiche ha rivelato un aumento della temperatura dell’acqua marina in tutto il Golfo e una variazione del carico di nutrienti, con una riduzione particolarmente significativa nelle acque slovene”.Il gruppo di ricercatori e ricercatrici ha identificato la luce nella colonna d’acqua, la disponibilità di nutrienti, la temperatura e la tipologia di sedimento come i principali fattori determinanti per la presenza delle piante marine. Tuttavia, molto probabilmente anche altri fattori su scala locale, ad esempio interventi antropici costieri e urbanizzazione, hanno contribuito a ridurre la resilienza di queste specie nei confronti delle perturbazioni ambientali.La conservazione di questi habitat è considerata essenziale per la mitigazione del cambiamento climatico e per la salvaguardia della biodiversità marina del Mediterraneo. Per raggiungere tale scopo, lo studio evidenzia come sia necessario sviluppare strategie integrate di pianificazione spaziale, includendo la riduzione delle pressioni antropiche locali, la protezione delle aree costiere meno degradate e il monitoraggio a lungo termine dei parametri climatici e biologici. Sebbene studi su larga scala siano utili per prevedere l’impatto dei cambiamenti climatici, rimangono altrettanto fondamentali indagini locali, come quella svolta in questo studio, per sviluppare strategie di conservazione mirate.Leggi lo studio Abstract Pubblicati sulla rivista Estuarine, Coastal and Shelf Science i risultati dello studio che ha analizzato il periodo dal 2009 al 2018 Mostra nel diario Off
Federico Becca nominato Fellow dell'American Physical Society (APS) Read more about Federico Becca nominato Fellow dell'American Physical Society (APS) Immagine Progetto senza titolo (43).png Data notizia Tue, 21/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Ricerca Destinatari canale Ateneo Ricerca Internazionale Destinatari target Enti e aziende Testo notizia Federico Becca, professore associato di Teoria della Materia Condensata al Dipartimento di Fisica dell'Università di Trieste, è stato nominato Fellow dell'American Physical Society (APS), su indicazione della Divisione di Fisica della Materia Condensata (Division of Condensed Matter Physics).Il Programma Fellowship dell'APS è stato istituito per riconoscere i membri che hanno promosso il progresso della Fisica attraverso la ricerca originale e che hanno apportato contributi eccezionali al settore.In particolare, Federico Becca è stato selezionato per i suoi "contributi fondamentali alla comprensione dei sistemi fortemente correlati, inclusi gli stati di spin liquid e i superconduttori di Mott drogati, e per gli sviluppi nei metodi variazionali quantum Monte Carlo".Il numero di candidati raccomandati ogni anno non può superare lo 0.5% dell'attuale membership della Società, esclusi i membri studenti. Questo prestigioso riconoscimento da parte dell'American Physical Society sottolinea ulteriormente gli importanti successi del prof. Becca come scienziato di spicco di fama mondiale nel suo campo. Il fatto che pochissimi Fellow abbiano un'affiliazione al di fuori degli Stati Uniti rafforza ulteriormente il significato e l'importanza di questa onorificenza. Abstract È uno dei pochissimi Fellow non statunitensi Mostra nel diario Off
Università di Trieste e LILT insieme per promuovere la cultura della prevenzione oncologica Read more about Università di Trieste e LILT insieme per promuovere la cultura della prevenzione oncologica Immagine Progetto senza titolo (60).png Data notizia Mon, 20/10/2025 - 12:00 Categoria notizia Ateneo Comunicati stampa Società e territorio Destinatari canale Ateneo Destinatari target Studenti iscritti Enti e aziende Territorio e società Testo notizia L’Università degli Studi di Trieste e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) hanno sottoscritto nel 2022 un protocollo d’intesa triennale per promuovere la cultura della prevenzione oncologica e la diffusione di corretti stili di vita tra studenti, personale universitario e cittadinanza.L’accordo, viene rinnovato a firma della Rettrice Donata Vianelli e del Presidente nazionale LILT Francesco Schittulli, e nasce dalla volontà condivisa di sviluppare iniziative congiunte nei campi della ricerca, formazione, informazione e sensibilizzazione sui temi della salute e della prevenzione dei tumori, soprattutto promuovendo nei giovani la cultura del prendersi cura della loro salute.In particolare, le due istituzioni collaboreranno per:realizzare programmi e progetti educativi finalizzati alla promozione della prevenzione oncologica primaria, secondaria e terziaria;organizzare eventi formativi, convegni, campagne di informazione e materiali divulgativi;favorire la partecipazione attiva della comunità universitaria a iniziative di sensibilizzazione e promuovere la cultura della salute nelle nuove generazioni;sostenere master universitari, bandi e progetti di ricerca dedicati ai temi della prevenzione, con il patrocinio della LILT.Il coordinamento delle attività sarà affidato a un Comitato Paritetico composto da rappresentanti di entrambe le istituzioni, che valuterà periodicamente i risultati e le prospettive di collaborazione.Per l’attuazione delle iniziative, l’Ateneo opererà principalmente tramite il Dipartimento universitario clinico di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute.Con questa intesa, Università di Trieste e LILT rafforzano il proprio impegno comune nel promuovere la prevenzione oncologica come valore culturale e sociale, mettendo al centro il benessere delle persone e la diffusione di una consapevolezza scientifica e solidale.Nell’ambito delle campagne internazionali Ottobre Rosa e Novembre Azzurro, sono già in partenza a UniTS due eventi congiunti per sensibilizzare sui temi della salute femminile e maschile con particolare riferimento alla prevenzione dei tumori: mercoledì 29 ottobre 2025, “Cancro al seno e giovani: conoscere il rischio e proteggere il futuro” e lunedì 10 novembre 2025, “Movember UniTs: la salute maschile al centro”. Maggiori informazioni a breve sul portale www.units.it Abstract La rettrice Donata Vianelli e il presidente nazionale LILT Francesco Schittulli rinnovano un accordo triennale Mostra nel diario Off