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Studio con OGS e Oxford: poche tracce di idrati naturali del metano nel Mediterraneo

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Gli idrati naturali del metano nel Mediterraneo sono meno diffusi di quanto si potesse pensare. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista Geology che spiega come la causa di questo sia dovuta alla presenza dei depositi di sale del Messiniano nel sottosuolo del Bacino e alla peculiare distribuzione del calore, sia nelle acque che nel sottosuolo. Allo studio hanno partecipato la dottoranda UniTS Cristina Corradin e Claudia Bertoni (Department of Earth Sciences, University of Oxford) ora al Dipartimento di Matematica e Geoscienze UniTS.

“La conoscenza della distribuzione del metano in forma idrata nei fondali oceanici è di grande importanza per comprendere l’evoluzione del clima sulla Terra, la pericolosità geologica dei fondali marini e le risorse energetiche di idrocarburi non convenzionali”, spiega Angelo Camerlenghi, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS, precisando che “come in gran parte degli oceani, anche nel Mediterraneo, dove è noto che ci siano ingenti riserve di gas metano, dovrebbero esistere vaste zone di accumulo di metano idrato, allo stato solido, nelle zone più superficiali dei fondali”.

Gli idrati del metano non sono però mai stati individuati nelle ricerche scientifiche finora condotte e lo studio basato su applicazioni di un modello di simulazione e pubblicato sulla rivista della Società Geologica Americana dimostra che questa risorsa è difficilmente accumulabile nei fondali del Mediterraneo.

“Lo studio, che ha visto la partecipazione di ricercatori dell’OGS, dell’Università degli studi di Trieste e dell’Università di Oxford, ci ha portati però a concludere che il bacino del Mediterraneo, che ospita il più giovane ‘gigante salino’ sulla Terra, non è soggetto alla formazione e alla conservazione di idrati di gas nel sottosuolo, e abbiamo concluso che la loro presenza sia fortemente limitata dalla presenza di alte concentrazioni di sale nel sottosuolo” riporta Camerlenghi.

Oltre al significato strettamente scientifico, lo studio dimostra l’importanza della condivisione pubblica dei dati scientifici generati dagli anni settanta fino a oggi dal grande progetto di collaborazione scientifica internazionale International Ocean Discovery Program (IODP) a cui partecipa anche l’Italia, e delle banche dati oceanografici dell’iniziativa COPERNICUS, che hanno fornito le basi per l’applicazione dei modelli di stabilità degli idrati del metano nel Mediterraneo.

 

 

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Il Vescovo serbo-ortodosso di Pakrac in visita a UniTs

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Il pro-rettore Vicario Valter Sergo e la Direttrice Generale Luciana Rozzini hanno ricevuto la visita del vescovo serbo-ortodosso di Pakrac, nella Slavonia croata, Jovan Culibrk.

L’alto prelato è attualmente impegnato nella ricostituzione dell’importante biblioteca di Pakrac, la seconda per importanza della collezione di antichi testi religiosi serbo-ortodossi. Il vescovo ha donato all’ateneo alcuni testi, tra cui la riproduzione anastatica del più importante incunabolo custodito a Pakrac.

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Inaugurazione Laurea Discipline Storiche e Filosofiche: Lectio Magistralis di Marco Magnifico, Presidente FAI

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Giovedì 2 marzo 2023 alle 16 nell'aula 1_A Conferenze dell'edificio D (Economia) si terrà l'inaugurazione dell'anno accademico 2022-2023 del Corso di laurea in Discipline Storiche e Filosofiche dell'Università di Trieste, con la lectio magistralis di Marco Magnifico, Presidente del FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano, dedicata al concetto di ambiente.

Di cosa si parla quando parliamo di ambiente? Quanto una definizione solamente parziale di questo concetto è connessa ad una ancora diffusa disattenzione alla crisi ambientale? Il FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano, è convinto che sia necessario modificare l'approccio al tema: per troppo tempo con il termine ambiente si è infatti guardato alla sola dimensione naturale e al contempo la scienza è stata confinata ad ambiti specialistici e tecnici con il risultato di separare l'ambiente dall'uomo e la scienza dalla cultura. Nel suo intervento, dal titolo "Monache e rondini. Per un concetto globale di ambiente", Marco Magnifico illustrerà la visione del FAI secondo cui l’ambiente è sintesi indissolubile tra natura e storia e la cultura un intreccio tra scienze umane e naturali.

All'incontro interverranno il Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Trieste, Roberto Di Lenarda, la Presidente regionale del FAI Friuli Venezia Giulia, Tiziana Sandrinelli ed Elisabetta Vezzosi, Direttrice del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Trieste. L'evento sarà introdotto e presieduto da Fulvio Longato, coordinatore del Corso di laurea in Discipline Storiche e Filosofiche. L'appuntamento è aperto a tutti con prenotazione fino ad esaurimento dei posti in sala.

Profilo di Marco Magnifico.

Nato a Como nel 1954, laureato in Lettere con indirizzo Storico Artistico all’Università di Pavia e specializzato in Storia dell’Arte presso l’Università di Firenze, Marco Magnifico ha lavorato in qualità di esperto di dipinti antichi alla casa d’aste inglese Sotheby’s. Nel 1985 è entrato nel FAI, dove ha affiancato i fondatori, Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, imparando dalla prima la capacità di affrontare ogni sfida, anche quelle apparentemente impossibili, e dal secondo uno stile di comunicazione e uno sguardo di sintesi sulla complessità. Nel 2010 è stato nominato Vicepresidente Esecutivo del FAI, divenendo responsabile delle relazioni culturali con il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Ambiente, enti, associazioni private e pubbliche italiane e straniere, dei restauri e della conservazione degli oggetti mobili e delle collezioni di proprietà della Fondazione, oltre che dell’attività editoriale e delle istruttorie per le proposte di acquisizione rivolte al FAI. Dopo 35 anni di esperienza sempre in prima linea, è testimone di buona parte della storia del Fondo per l’Ambiente Italiano, di cui ricopre il ruolo di Presidente dal 15 dicembre 2021. Nel 2009 è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica. È membro del CdA de La Società del Quartetto, della Fondazione SAME di Treviglio e dei Musei Reali di Torino. Nel 2017 ha ricevuto l'onoreficenza di Amis de la Vallée d’Aoste.

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PNRR: al via lo Spoke8 di iNEST guidato da UniTS

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Oggi mercoledì 1° marzo, nella sede centrale dell'Università degli Studi di Trieste, sono state avviate le attività dello Spoke 8 “Maritime, marine and inland water technologies: towards the Digital Twin of the Upper Adriatic” di iNEST.

Sostenuto dal PNRR con 110 milioni di euro, iNEST Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem è tra i progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea nell’ambito del programma NextGenerationEU.

L’ecosistema iNEST è stato costituito per potenziare ed estendere rapidamente i benefici delle tecnologie digitali alle aree di specializzazione chiave del Nordest: i settori industriale-manifatturiero, agricoltura, mare, montagna, edilizia, turismo, cultura, salute e cibo. Ha riunito 24 partner tra cui università, enti pubblici di ricerca, realtà pubbliche e private altamente qualificate, ed è strutturato in un elemento centrale (hub) a Padova, con compiti di gestione e coordinamento, e nove nodi (Spoke) nel Nordest, dove sono localizzate le attività di ricerca che coinvolgono a loro volta vari soggetti affiliati attraverso accordi specifici.

L’Ateneo triestino, a capo dello Spoke 8 dedicato alle tecnologie marittime, marine e delle acque interne, vedrà coinvolti i Dipartimenti di Scienze della Vita, Matematica e Geoscienze, Ingegneria e Architettura, Scienze Chimiche e Farmaceutiche. A questo Spoke contribuiscono anche sette soggetti affiliati: quattro atenei (Università di Trento, Università IUAV di Venezia, Università Ca’ Foscari Venezia, Università degli Studi di Padova), un Ente Pubblico di Ricerca (l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS), un ente di trasferimento tecnologico (Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani) e un importante partner territoriale (Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale).

UniTS permetterà l'interazione tra le varie realtà coinvolte nei settori della bioeconomia, geoscienze, mezzi marittimi e infrastrutture di terra per la mobilità sostenibile, intelligenza artificiale e scienza dei dati, dedicandosi anche agli aspetti organizzativi, economici e giuridici che governano la transizione verso una visione e gestione dell’ambiente marino, marittimo e costiero più integrata e sostenibile.

L’Ateneo triestino, oltre a essere tra i soci fondatori del consorzio e coordinatore dello Spoke 8, è affiliato agli Spoke coordinati, rispettivamente, dall’Università di Trento (Health, Food and Lifestyles), dall'Università Iuav di Venezia (City, Architecture and Sustainable Design), e dalla SISSA (Model, Methods, Computing Technologies for Digital Twin). Non sarà quindi solo coinvolto nello sviluppo della ricerca sulle tecnologie marittime, marine e delle acque interne, ma collaborerà con università, enti pubblici di ricerca, aziende e realtà di innovazione per la realizzazione di attività di ricerca su diversi temi quali l’innovazione tecnologica e sociale per promuovere la salute e il benessere umano e sostenere la transizione digitale e verde dei sistemi sanitari del Triveneto, le strategie di progettazione sostenibile intesa come cura e manutenzione dell'ambiente costruito a tutti i livelli e in tutte le sue sfaccettature e, infine, lo sviluppo di modelli e metodi per la creazione di gemelli virtuali di realtà fisiche come ultimo passo della rivoluzione della digitalizzazione.

Oltre alle attività di ricerca industriale e applicata, tra gli obiettivi orizzontali generali di iNEST figurano la creazione di una rete di laboratori congiunti tra università, enti di ricerca e aziende, lo sviluppo di specifici programmi di formazione, a partire dagli ITS fino a progetti di formazione permanente, la costruzione di un programma per supportare la nascita e lo sviluppo di start-up e spin off e la realizzazione di iniziative per il coinvolgimento della società tutta nei processi di innovazione, con un’ampia azione coordinata a livello macroregionale dall’Ateneo triestino di citizen engagement.

iNEST è stato presentato alla Commissione Europea a Bruxelles come best practice della Missione Europea su Oceani e Mari “Restore our Ocean and Waters by 2030”.

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La rivista Etica & Politica riconosciuta di fascia A dall'ANVUR

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Etica & Politica / Ethics & Politics (www.units.it/etica), la rivista fondata da Pier Marrone, professore di Filosofia morale al Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Trieste, e ora diretta assieme ai professori Riccardo Fanciullacci e Ferdinando Menga, è stata riconosciuta dall' ANVUR (l'Agenzia di valutazione del sistema universitario e della ricerca) come rivista di fascia A per i settori di Filosofia morale e di Filosofia politica (già lo era per Filosofia del diritto).
Indicizzata nei principali database, la rivista Etica & Politica ha un alto indice di internazionalizzazione: negli ultimi 10 anni la rivista ha avuto oltre 20 milioni di visualizzazioni e 800mila download da tutto il mondo e oltre il 40% degli autori che vi hanno contribuito sono stranieri.
 

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La rivista Etica & Politica ha un alto indice di internazionalizzazione
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Storia in città: il programma completo fino al 20 aprile

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Ritorna “Storia in Città” 2023

Dal 9 marzo sei incontri su “Come si uccide la pace. Le grandi crisi internazionali della contemporaneità”, a cura di Patrick Karlsen e Raoul Pupo

Dopo la lunga pausa imposta dalla pandemia torna “Storia in città”, l’iniziativa di divulgazione storica organizzata dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste in collaborazione con l’Istituto Regionale per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea nel Friuli Venezia Giulia (IRSREC FVG).

L’edizione 2023 è dedicata al tema “Come si uccide la pace. Le grandi crisi internazionali della contemporaneità” che sottolinea l’aggancio con l’attualità della guerra in Ucraina. Gli storici di UniTS e altri atenei che animeranno i sei incontri inquadreranno la crisi nell’ambito di quelle che hanno condotto, o stavano per condurre, il mondo nelle grandi guerre del Novecento. Dai vari confronti emergeranno difformità ma anche forti parallelismi con gli altri momenti che hanno visto il Vecchio continente e tutto l’Occidente sull’orlo della catastrofe.

Gli incontri saranno anche trasmessi in diretta streaming sul Canale YouTube UniTS

Programma:

Giovedì 9 marzo 2023, ore 18, Aula Baciocchi, via Elisa Baciocchi 4, piano terra

L’Ucraina e Putin tra storia e ideologia

Presentazione del volume edito da Laterza

Andrea Graziosi, docente di Storia contemporanea, Università di Napoli Federico II

Patrick Karlsen, docente di Storia contemporanea, Università di Trieste

Raoul Pupo, Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia

L’invasione russa dell’Ucraina non è soltanto una tragedia, ma rischia di essere anche lo spartiacque tra due diverse fasi della storia europea. Per comprendere le cause e le ragioni di questi avvenimenti è necessario conoscere la storia dei due paesi antecedente al 1991 e l’ideologia di cui sono imbevuti Putin e la sua classe dirigente. Una ideologia che disprezza un Occidente opulento e corrotto in declino economico e demografico. E che gli fa pensare che sia arrivato il momento per ridare alla Russia il suo ruolo di grande potenza mondiale.

Mercoledì 15 marzo 2023, ore 18, Aula magna, via Filzi 14

Sarajevo, estate 1914

Giulia Caccamo, docente di Storia delle relazioni internazionali, Università di Trieste

La crisi dell’estate 1914 è l’evento atteso, e per molti “inevitabile”, a ridosso di anni difficilissimi nelle relazioni tra Austria-Ungheria e Serbia e, più in generale, in una fase di grande instabilità in Europa e non solo. Già per due volte si è andati molto vicini alla guerra tra Vienna e Belgrado, nel dicembre 1912 e nell’ottobre 1913. La conquista italiana (parziale) della Libia, inoltre, indebolendo ulteriormente l’Impero ottomano, ha dato un ulteriore scossone ai precari equilibri balcanici. Il riarmo navale tedesco impensierisce la Gran Bretagna, mentre la Russia sa di non poter reggere sconfitte militari e diplomatiche a ripetizione. È dunque tutto pronto per la tempesta perfetta, le cui tragiche conseguenze, tuttavia, saranno colpevolmente sottostimate dai decisori politici e militari.

Mercoledì 22 marzo 2023, ore 18, Aula magna, via Filzi 14

Da Monaco al patto fra Mosca e Berlino, settembre 1938-agosto 1939

Adriano Roccucci, docente di Storia contemporanea, Università di Roma Tre

Lo scoppio della seconda guerra mondiale fu l’esito ineludibile di una catena inesorabile di eventi? Durante l’anno che precedette l’invasione della Polonia da parte dell’esercito della Germania nazista si confrontarono visioni diverse della politica internazionale e degli equilibri europei: l’obiettivo di arrivare a un ordine europeo meno instabile perseguito da Parigi e Londra, nonché in parte da Roma; la riconquista con le armi dello “spazio vitale” a cui mirava Hitler; una “guerra inevitabile” da rinviare il più possibile, secondo i piani di Stalin.

Mercoledì 29 marzo 2023, ore 18, Aula magna, via Filzi 14

Corea, giugno 1950

Georg Meyr, docente di Storia delle relazioni internazionali, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università di Trieste

Negli anni della Guerra fredda il conflitto in Corea minaccia di condurre a un conflitto globale. Originata da una semplice decisione procedurale fra russi e statunitensi per liberare la Corea dai giapponesi nell’estate del 1945, la guerra nel 1950 porta all’invasione della Corea del Sud, stretta alleata degli Stati Uniti, da parte dell'esercito della Corea del Nord comunista. La situazione si trascina fino al 1953, quando il venir meno delle speranze di vittoria, da entrambe le parti, rendono possibile un armistizio che porta alla nascita del confine più ad alta tensione del mondo e a due stati tuttora drasticamente separati. 

Giovedì 6 aprile 2023, ore 18, Aula magna, via Filzi 14

Cuba, ottobre 1962

Federico Romero, docente di Storia degli Stati Uniti, Università di Firenze

La crisi dei missili del 1962 a Cuba fu il momento in cui sembrò che gli USA e l’URSS fossero più vicini alla guerra atomica. Ed in effetti si arrivò quasi al conflitto, con rischi elevatissimi. L'incontro ripercorre le origini e l’andamento della crisi, illustra i lineamenti del compromesso diplomatico che la risolse, e ne discute impatto e conseguenze di lungo periodo, guardando al di là delle impressioni del tempo poi fissatesi nella memoria collettiva.

Giovedì 20 aprile 2023, ore 18, Aula Baciocchi, via Elisa Baciocchi 4, piano terra

Tavola rotonda: Come si uccide la pace dal Novecento a oggi

Giulia Caccamo, docente di Storia delle relazioni internazionali, Università di Trieste

Tullia Catalan, docente di Storia contemporanea, Università di Trieste

Davide Grippa, docente di Storia contemporanea, Università di Napoli “L’Orientale”

Modera Raoul Pupo  

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Il ciclo di sei incontri è curato da Patrick Karlsen e Raoul Pupo. Prevista la diretta streaming
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Novità editoriali di EUT

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Sono accessibili le novità editoriali di EUT Edizioni Università di Trieste pubblicate nel mese di febbraio 2023, quando si sono anche svolte cinque presentazioni di volumi EUT.

Nuovi angoli di osservazione del paesaggio è stato il tema dell’approfondimento durante le presentazioni del libro Costantino Dardi. La tassellatura terrestre curato da Adriano Venudo, il 3 febbraio alla Libreria Tarantola di Udine e il 28 nell'ambito della giornata di studio PER AFFINITA’ E DIFFERENZA. Costantino Dardi, Aldo Rossi, Gianugo Polesello e Franco Purini, al Polo Universitario di Gorizia.

Il 4 febbraio, al Conservatorio di musica “G. Tartini” di Trieste, è stato presentato il volume Giampaolo Coral. Confronto con l'Ombra, curato da Monika Verzár Coral. Ivano Cavallini e Stefano Crise hanno raccontato la vita e la musica dell'uomo e compositore Giampaolo Coral, accompagnati dalle esecuzioni al pianoforte di Biancamaria Targa.

Martedì 14 febbraio, al Polo Giovani Toti di Trieste, durante l'incontro pubblico sulla dispersione scolastica, si è discusso della nuova generazione di giovani, spesso italiani di fatto, ma non di diritto, argomento del libro presentato in quella sede FUORICLASSE. Migranti e figli di migranti (dis)persi nel sistema scolastico di un’area di frontiera, curato da Roberta Altin.

Il 28 febbraio, presso il Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Alma Mater Studiorum a Bologna, Giovanni Bonacina, Alberto Burgio, Marina Lalatta Costerbosa e l’autrice Cinzia Ferrini, hanno parlato del libro ALLE ORIGINI DEL CONCETTO DI RAZZA. Kant e la diversità umana nell’unità di specie che esamina il progetto kantiano di identificare, comprendere e ordinare la diversità fisica dell’unica specie del genere umano.

Per vedere le immagini delle presentazioni potete visitare la pagina Facebook della nostra editrice:

https://www.facebook.com/EUTEdizioniUniversitaTrieste/

Le novità del catalogo pubblicate nel mese scorso, tutte acquistabili sul sito della nostra editrice, ma anche scaricabili gratuitamente in formato pdf sull’Archivio digitale di Ateneo OpenstarTs, sono visibili qui: https://bit.ly/EUT_feb23

 

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Le edizioni Università di Trieste presentano le pubblicazioni del mese di febbraio 2023
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Robotica marina: UniTS partecipa al progetto MARBLE

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L’Università di Trieste partecipa al nuovo progetto MARBLE, finanziato nell'ambito dello schema INTERREG Adrion.  

Obiettivo principale è aumentare competenze e abilità nell'applicazione della robotica marittima alla blue economy definendo un innovativo programma di master congiunto a livello internazionale "MARBLE – Maritime Robotics in Blue Economy".

Gli altri step previsti entro la conclusione del progetto a settembre 2023, sono la costruzione di una rete consolidata di partner accademici e commerciali oltre alla promozione nell'area adriatico-ionica di conoscenze e competenze sull'economia blu sostenibile basate sulle nuove tecnologie.  

La partnership di MARBLE include:

4 università e un ente di ricerca: Università di Zagabria Facoltà di Ingegneria Elettrica e Informatica (Croazia, coordinatore del progetto), Università di Trieste (Italia), Università Tecnica Nazionale di Atene (Grecia), Università di Sarajevo Facoltà di Ingegneria Elettrica (Bosnia-Erzegovina), e Università del Montenegro (Montenegro), Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Applicata (Italia); un cluster di imprese e un hub di innovazione digitale: Maritime Technology Cluster FVG S.c.a.rl. (Italia) e Digital Innovation Hub (DIH) Agrifood Croatia (Croazia).  In UniTS sono coinvolti tre dipartimenti: DMG (promotore), DIA e DEAMS.

L’interesse dei partner internazionali per l’ateneo triestino derivano soprattutto dal successo del Master in Sustainable Blue Economy promosso con OGS e considerato un modello per la formazione internazionale nel Mediterraneo oltre che un esempio di Science Diplomacy.

Il progetto MARBLE ha ricevuto forte sostegno dall'industria legata all'economia blu con 29 lettere di sostegno ottenute da aziende e organizzazioni di ricerca interessate a contribuire al programma di master congiunto ospitando stage, fornendo tutoraggio agli studenti e tenendo lezioni relative al loro campo di competenza.

SITO MARBLE

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Il Dipartimento di Matematica e Geoscienze nuovo membro EGEC, il Consiglio Europeo per l'Energia Geotermica

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Il Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell'Università di Trieste è divenuto nuovo membro di EGEC Geothermal, il Consiglio Europeo per l'Energia Geotermica.

EGEC - European Geothermal Energy Council, fondata nel 1998, è un'organizzazione internazionale con sede a Bruxelles che promuove lo sviluppo dell’industria geotermica in Europa.

Lo sviluppo della geotermia in Europa è oggi molto più ampio rispetto al passato, ed è molto più che un mercato di nicchia. La geotermia viene riconosciuta come un’importante fonte di energia per raggiungere obiettivi in termini di consumo di energia rinnovabile, aumento dell’efficienza energetica e riduzione delle emissioni di gas serra.

Anche l’uso della geotermia come fonte di calore rinnovabile sta crescendo, sostenuta dalla costruzione di nuove reti di teleriscaldamento e dall’adeguamento di quelle vecchie, grazie alla pianificazione locale e nazionale che identifica il calore geotermico come soluzione economicamente efficiente per soddisfare le esigenze di riscaldamento degli edifici: il numero di nuovi impianti ogni anno è in aumento.

Secondo l’European Geothermal Energy Council (EGEC), entro il 2030 la geotermia potrebbe fornire energia al 25 per cento della popolazione europea, attraverso le reti di teleriscaldamento. Una fonte rinnovabile e programmabile di energia, disponibile tutti i giorni dell’anno, che può essere utilizzata per il riscaldamento, il raffreddamento, l’elettricità, con usi nel settore residenziale, industriale e agricolo.

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EGEC Geothermal è un'organizzazione internazionale con sede a Bruxelles
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Moduli Formativi Estivi 2023 - aperte le iscrizioni

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Sono aperte le iscrizioni alle prossime sessioni dei Moduli Formativi estivi che si svolgeranno a partire dal 3 luglio 2023 (prima sessione) e dal 28 agosto 2023 (seconda sessione).

L'iniziativa del servizio Orientamento dell'Università di Trieste consiste in un'offerta sempre più ricca di brevi percorsi articolati in un ciclo di lezioni universitarie rivolte a tutti gli studenti che avranno concluso la terza o la quarta superiore .

Per i giovani partecipanti si tratta di un'importante opportunità che consente di verificare l'interesse nei confronti di una disciplina, di capire verso quale corso di laurea orientarsi e di sperimentare, in presenza o a distanza, la vita universitaria interagendo con i docenti e ricercatori UniTS.

I Moduli Formativi estivi possono essere riconosciuti nell'ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO).

Per partecipare l'iscrizione è obbligatoria e gratuita, il numero è chiuso e le prenotazioni vengono accolte in ordine cronologico di iscrizione

Per consultare l'ampio ventaglio di percorsi offerti nelle prossime sessioni dei Moduli Formativi estivi, per trovare tutte le informazioni e per iscriversi: https://bit.ly/Mod_form23

Scadenza iscrizioni: 1° giugno 2023 (per i moduli della prima sessione) e il 1° Luglio 2023 (per i moduli della seconda sessione). 

 

 

 

 

 

 

 

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L'iniziativa di Orientamento si rivolge agli studenti di terza e quarta superiore
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