Robotica marina: UniTS partecipa al progetto MARBLE Read more about Robotica marina: UniTS partecipa al progetto MARBLE Immagine image001_copia.jpg Data notizia Tue, 07/03/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia L’Università di Trieste partecipa al nuovo progetto MARBLE, finanziato nell'ambito dello schema INTERREG Adrion. Obiettivo principale è aumentare competenze e abilità nell'applicazione della robotica marittima alla blue economy definendo un innovativo programma di master congiunto a livello internazionale "MARBLE – Maritime Robotics in Blue Economy". Gli altri step previsti entro la conclusione del progetto a settembre 2023, sono la costruzione di una rete consolidata di partner accademici e commerciali oltre alla promozione nell'area adriatico-ionica di conoscenze e competenze sull'economia blu sostenibile basate sulle nuove tecnologie. La partnership di MARBLE include: 4 università e un ente di ricerca: Università di Zagabria Facoltà di Ingegneria Elettrica e Informatica (Croazia, coordinatore del progetto), Università di Trieste (Italia), Università Tecnica Nazionale di Atene (Grecia), Università di Sarajevo Facoltà di Ingegneria Elettrica (Bosnia-Erzegovina), e Università del Montenegro (Montenegro), Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Applicata (Italia); un cluster di imprese e un hub di innovazione digitale: Maritime Technology Cluster FVG S.c.a.rl. (Italia) e Digital Innovation Hub (DIH) Agrifood Croatia (Croazia). In UniTS sono coinvolti tre dipartimenti: DMG (promotore), DIA e DEAMS. L’interesse dei partner internazionali per l’ateneo triestino derivano soprattutto dal successo del Master in Sustainable Blue Economy promosso con OGS e considerato un modello per la formazione internazionale nel Mediterraneo oltre che un esempio di Science Diplomacy. Il progetto MARBLE ha ricevuto forte sostegno dall'industria legata all'economia blu con 29 lettere di sostegno ottenute da aziende e organizzazioni di ricerca interessate a contribuire al programma di master congiunto ospitando stage, fornendo tutoraggio agli studenti e tenendo lezioni relative al loro campo di competenza. SITO MARBLE PAGINA FACEBOOK Mostra nel diario Off
Il Dipartimento di Matematica e Geoscienze nuovo membro EGEC, il Consiglio Europeo per l'Energia Geotermica Read more about Il Dipartimento di Matematica e Geoscienze nuovo membro EGEC, il Consiglio Europeo per l'Energia Geotermica Immagine egec_geothermal_400x400_img.jpg Data notizia Wed, 08/03/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia Il Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell'Università di Trieste è divenuto nuovo membro di EGEC Geothermal, il Consiglio Europeo per l'Energia Geotermica. EGEC - European Geothermal Energy Council, fondata nel 1998, è un'organizzazione internazionale con sede a Bruxelles che promuove lo sviluppo dell’industria geotermica in Europa. Lo sviluppo della geotermia in Europa è oggi molto più ampio rispetto al passato, ed è molto più che un mercato di nicchia. La geotermia viene riconosciuta come un’importante fonte di energia per raggiungere obiettivi in termini di consumo di energia rinnovabile, aumento dell’efficienza energetica e riduzione delle emissioni di gas serra. Anche l’uso della geotermia come fonte di calore rinnovabile sta crescendo, sostenuta dalla costruzione di nuove reti di teleriscaldamento e dall’adeguamento di quelle vecchie, grazie alla pianificazione locale e nazionale che identifica il calore geotermico come soluzione economicamente efficiente per soddisfare le esigenze di riscaldamento degli edifici: il numero di nuovi impianti ogni anno è in aumento. Secondo l’European Geothermal Energy Council (EGEC), entro il 2030 la geotermia potrebbe fornire energia al 25 per cento della popolazione europea, attraverso le reti di teleriscaldamento. Una fonte rinnovabile e programmabile di energia, disponibile tutti i giorni dell’anno, che può essere utilizzata per il riscaldamento, il raffreddamento, l’elettricità, con usi nel settore residenziale, industriale e agricolo. Abstract EGEC Geothermal è un'organizzazione internazionale con sede a Bruxelles Mostra nel diario Off
Moduli Formativi Estivi 2023 - aperte le iscrizioni Read more about Moduli Formativi Estivi 2023 - aperte le iscrizioni Immagine moduli_formativi_007.jpg Data notizia Thu, 09/03/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia Sono aperte le iscrizioni alle prossime sessioni dei Moduli Formativi estivi che si svolgeranno a partire dal 3 luglio 2023 (prima sessione) e dal 28 agosto 2023 (seconda sessione). L'iniziativa del servizio Orientamento dell'Università di Trieste consiste in un'offerta sempre più ricca di brevi percorsi articolati in un ciclo di lezioni universitarie rivolte a tutti gli studenti che avranno concluso la terza o la quarta superiore . Per i giovani partecipanti si tratta di un'importante opportunità che consente di verificare l'interesse nei confronti di una disciplina, di capire verso quale corso di laurea orientarsi e di sperimentare, in presenza o a distanza, la vita universitaria interagendo con i docenti e ricercatori UniTS. I Moduli Formativi estivi possono essere riconosciuti nell'ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento (PCTO). Per partecipare l'iscrizione è obbligatoria e gratuita, il numero è chiuso e le prenotazioni vengono accolte in ordine cronologico di iscrizione. Per consultare l'ampio ventaglio di percorsi offerti nelle prossime sessioni dei Moduli Formativi estivi, per trovare tutte le informazioni e per iscriversi: https://bit.ly/Mod_form23 Scadenza iscrizioni: 1° giugno 2023 (per i moduli della prima sessione) e il 1° Luglio 2023 (per i moduli della seconda sessione). Abstract L'iniziativa di Orientamento si rivolge agli studenti di terza e quarta superiore Mostra nel diario Off
Al via Monfalcone in Salute 2023 Read more about Al via Monfalcone in Salute 2023 Immagine progetto_senza_titolo_-_2023-03-09t150440.100.png Data notizia Thu, 09/03/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia Giunge quest’anno alla sua quarta edizione la rassegna Medicina alla portata di tutti: Monfalcone in Salute. Organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Mediche Chirurgiche e della Salute dell’Università degli Studi di Trieste, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monfalcone e con il patrocinio dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina A.S.U.G.I., la rassegna torna con un ciclo di otto nuovi incontri tematici accomunati da un unico obiettivo: parlare al pubblico con un linguaggio semplice ma sempre scientificamente rigoroso, per contribuire ad aumentare la consapevolezza dei cittadini su temi medici e scientifici di grande interesse e talvolta complessi. Gli incontri si svolgeranno con cadenza settimanale nella Sala Conferenze della Biblioteca di Monfalcone (via Ceriani, 12), sempre alle 18.00. Ogni appuntamento proporrà un tema diverso su cui si offriranno ai cittadini informazioni e approfondimenti con un linguaggio scientifico semplice e accessibile grazie alla partecipazione dei docenti dell'Università di Trieste e dei medici ASUGI che condurranno i singoli incontri. Un supporto, quello proposto dalla rassegna, che si rivolge idealmente all’intera comunità e in cui il confronto diretto con i relatori sarà protagonista nel contrastare la disinformazione su salute, prevenzione e terapie. La partecipazione a tutti gli incontri è libera e gratuita. Abstract Otto appuntamenti settimanali gratuiti e aperti a tutti Documenti allegati Document PROGRAMMA Mostra nel diario Off
Danni a lungo termine post COVID: studio ICGEB e UNITS su Nature Cell Biology Read more about Danni a lungo termine post COVID: studio ICGEB e UNITS su Nature Cell Biology Immagine 1_dna.png Data notizia Fri, 10/03/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia In una ricerca appena pubblicata su Nature Cell Biology è stato identificato un meccanismo di danno al DNA cellulare indotto dal virus SARS-CoV-2 che provoca invecchiamento cellulare e infiammazione cronica. Questo studio spiega alcuni effetti patologici dell’infezione, anche a lungo termine, e pone le basi per nuovi trattamenti farmacologici. Una risposta infiammatoria esagerata all’infezione di SARS-CoV-2 è all’origine degli effetti più nocivi del COVID-19. Era noto come alcuni virus fossero in grado di indurre danno al DNA cellulare e che la mancata riparazione del danno provocasse tumori, senescenza cellulare e infiammazione cronica. Partendo da queste premesse si è mosso il team di scienziati coordinato da Fabrizio d’Adda di Fagagna all’IFOM di Milano, insieme ai virologi dell’ICGEB, guidati da Alessandro Marcello, e da Serena Zacchigna e Rossana Bussani dell’Università degli Studi di Trieste per l’analisi dei tessuti dei pazienti. Quello che abbiamo osservato – illustrano Ubaldo Gioia e Sara Tavella, primi autori delo studio – è che SARS-CoV-2, una volta entrato nella cellula, ne dirotta i processi fondamentali, costringendola a smettere di produrre deossinucleotidi, i “mattoni” del DNA, per farle produrre i ribonucleotidi ovvero i “mattoni” che servono a sintetizzare l’RNA della cellula e, soprattutto, quello del virus. È proprio questa alterazione del processo cellulare operata dal virus a proprio vantaggio a consentire l’esplosiva replicazione virale all’interno della cellula infetta da SARS-CoV-2. “Abbiamo osservato”, spiega Alessandro Marcello, “che quando il virus replica nelle cellule infettate esaurisce rapidamente le risorse di precursori necessari alla sintesi degli acidi nucleici. Questo provoca un danno al DNA cellulare che deve essere riparato. Allo stesso tempo, alcune proteine del virus, chiamate Orf6, Nsp13 e N, interferiscono con i meccanismi cellulari di riparazione, provocando senescenza cellulare e produzione di citochine infiammatorie. La cosiddetta ‘tempesta citochinica’ è alla base della patologia polmonare caratteristica del COVID-19, ma anche dei sintomi neurologici che riscontriamo nel “long COVID”, che possono persistere anche a lungo in seguito all’infezione.” “È importante sottolineare”, conferma Serena Zacchigna, “che gli effetti riscontrati nei modelli cellulari studiati in laboratorio sono stati confermati nei tessuti dei pazienti con COVID-19, quindi nel contesto naturale dell’infezione.” Le implicazioni dello studio non si limitano alla comprensione dei meccanismi molecolari dell’infezione, ma pongono le basi di una terapia farmacologica in grado di alleviare le complicanze dell’infezione, soprattutto quelle a lungo termine. “Tre anni fa in Italia siamo stati i primi in Europa a fronteggiare un virus allora sconosciuto”, conclude Alessandro Marcello, “in pochissimo tempo la ricerca scientifica ha portato a risultati fondamentali per il contenimento dell’epidemia come i vaccini e i farmaci antivirali. È importantissimo mantenere alta l’attenzione e sostenere la ricerca di eccellenza per non risultare impreparati nei confronti di emergenze future.” Hanno collaborato allo studio: IFOM, ICGEB, con sede in Area Science Park, IGM-CNR di Pavia, San Raffaele di Milano (Matteo Iannacone), l’Università degli Studi di Padova (Chiara Rampazzo), l’Istituto Neurologico Besta (Paola Cavalcante), Università di Trieste (Serena Zacchigna e Rossana Bussani) e l’Università degli Studi di Palermo (Claudio Tripodo). Mostra nel diario Off
Terremoti: un nuovo metodo aiuta a stimare i danni agli edifici Read more about Terremoti: un nuovo metodo aiuta a stimare i danni agli edifici Immagine terremoto_centro_italia_2016_-_amatrice_-_farmacia_29033930040.jpg Data notizia Mon, 13/03/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia Stimare rapidamente il danno atteso sugli edifici è possibile e si puo' migliorare grazie alle registrazioni dei terremoti e a modelli semplificati degli edifici. Lo dimostra un nuovo metodo sviluppato dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS e dall’Università degli Studi di Trieste. Il metodo messo a punto e testato dalle ricercatrici e dai ricercatori si chiama “Damage Assessment for Rapid Response - DARR” e per applicarlo, è indispensabile registrare il terremoto vicino o all’interno dell’edificio attraverso accelerometri. Nel mondo, una persona su tre vive in aree soggette a terremoti e stimare il danneggiamento causato dai terremoti sugli edifici è utile per migliorare sia la gestione dell’emergenza che la pianificazione del territorio, contribuendo a ridurre gli impatti dei terremoti sulla società. “Il metodo DARR permette di calcolare lo spostamento relativo indotto dal terremoto, cioè quello tra la base e la parte alta dell’edificio e, in base a questo, valutare se il terremoto ha causato danni strutturali con potenziali conseguenze per gli occupanti” spiega Stefano Parolai, docente di geofisica della terra solida dell’Università degli studi di Trieste e ricercatore associato dell’OGS. Nonostante la diffusione delle reti di monitoraggio sismico in tutto il mondo, testare questo approccio è complicato dal fatto che in Italia le registrazioni di terremoti negli edifici sono ancora relativamente poche, e ancora più rare sono quelle in edifici danneggiati. Il metodo è stato, quindi, testato usando le registrazioni di 8 terremoti registrati in Italia nordorientale e centrale dal 2012 al 2021, considerando un insieme di edifici con diverse caratteristiche (altezza, età e materiali di costruzione, forma, ecc) sotto diversi input sismici (diversa magnitudo, distanza dall’epicentro e frequenza sismica). “In tutti i casi considerati, il nostro metodo ha correttamente identificato la condizione degli edifici dopo il sisma, sia in presenza sia in assenza di danno” spiega Bojana Petrovic, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS. “In particolare, l’unica registrazione disponibile per un edificio danneggiato, tra quelle considerate, è quella della prima scossa della sequenza sismica dell’Italia centrale, avvenuta il 24 agosto 2016, che ha causato danni strutturali alla scuola di Visso (MC), identificati correttamente dal metodo DARR. Lo stesso vale per tutte le altre registrazioni che provengono da edifici non danneggiati per i quali l’assenza di danno è stata identificata con successo” chiarisce la ricercatrice. “La rete di monitoraggio sismico nell’Italia nordorientale gestita dall’OGS, che oggi include, anche, più di 300 strumenti installati all’interno di edifici del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, consente l’applicazione della metodologia DARR e potenzialmente una rapida stima del danno atteso sugli edifici in caso di terremoto utilizzando le registrazioni” spiega Chiara Scaini, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS. I risultati dello studio sono stati appena pubblicati sulla rivista Seismological Research Letters e dimostrano il potenziale del metodo, che potrebbe essere applicato in altre aree sismicamente attive oggetto di monitoraggio sismico e supportare una migliore gestione dell’emergenza in seguito a eventi sismici. Mostra nel diario Off
15 marzo Giornata Nazionale per la Lotta contro i disturbi del comportamento alimentare Read more about 15 marzo Giornata Nazionale per la Lotta contro i disturbi del comportamento alimentare Immagine facciata_lilla.png Data notizia Tue, 14/03/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia UnITS si colora di lilla la sera del 15 marzo per celebrare la Giornata Nazionale per la Lotta contro i disturbi del comportamento alimentare. Il messaggio che l’ateneo vuole lanciare soprattutto alle ragazze e ai ragazzi è semplice ma fondamentale: l'immagine corporea riflessa nello specchio, per come è, non deve rappresentare qualcosa contro cui essere in lotta. E’ necessario “amarsi”, prima di tutto e prima di intraprendere qualsiasi percorso nutrizionale seguiti da professionisti preparati. Anoressia, bulimia, binge eating, vigoressia, ortoressia. I disturbi del comportamento alimentare, noti come DCA o, più recentemente, DNA Disturbi della Nutrizione e Alimentazione, sono un’emergenza nazionale e sociale. Dopo la pandemia hanno raggiunto numeri che non possono essere ignorati: un aumento che sfiora il 40%, una crescita dei ricoveri che tocca il 50%. Vittime soprattutto gli adolescenti ma anche gli adulti. Un problema serio che colpisce in modo trasversale indipendentemente dal reddito e dal livello culturale. Ne soffrono 4 milioni di persone, sempre più bambini (tra i 9 e i 12 anni) e sempre più maschi. Mostra nel diario Off
Il 31 marzo l'Open Day di Primavera dedicato alle future matricole Read more about Il 31 marzo l'Open Day di Primavera dedicato alle future matricole Immagine porte_aperte.jpg Data notizia Tue, 14/03/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia Venerdì 31 marzo 2023 si terrà Porte Aperte primaverile nel Campus centrale di Piazzale Europa 1. Si tratta dell’ultimo Open Day dedicato ai ragazzi delle scuole superiori prima dell’avvio della fase di immatricolazioni. Alle ore 10.00 si terrà la Cerimonia di apertura della manifestazione nell'Aula Magna dell'Edificio Centrale. Ti aspettiamo! Scegliere una sede universitaria vuol dire, in primo luogo, informarsi sulle strutture scientifiche presenti, sulla qualità dell'offerta formativa, sull'efficienza dei servizi destinati agli studenti. Porte Aperte primaverile serve ad aiutare le future matricole a fare una scelta consapevole e ponderata dell'Ateneo dove andare a studiare per ottenere un titolo di studio che abbia un valore effettivo, cioè spendibile professionalmente. Durante l’Open day sarà possibile fare una visita al campus accompagnati dagli studenti - tutor. L'iscrizione è obbligatoria. PROGRAMMA E ISCRIZIONI Abstract Alle 10 nell'Aula Magna dell'Edificio centrale si terrà la cerimonia di apertura Mostra nel diario Off
Il 18 marzo tricolore a mezz'asta per ricordare le vittime del Covid Read more about Il 18 marzo tricolore a mezz'asta per ricordare le vittime del Covid Immagine bandiera_001_1.jpg Data notizia Fri, 17/03/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia Il 18 marzo, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus, l’ateneo esporrà a mezz’asta la bandiera italiana. L'Università di Trieste conserva e rinnova la memoria di tutte le persone decedute nel nostro Paese a causa della pandemia da Covid-19. Abstract Adesione di UniTS alla Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus Mostra nel diario Off
La Breast Unit diretta dalla prof. Bortul conferma la certificazione EUSOMA Read more about La Breast Unit diretta dalla prof. Bortul conferma la certificazione EUSOMA Immagine 183459793-e8419db1-b040-44fc-92c8-6ec3e5f5f3f8.jpg Data notizia Mon, 20/03/2023 - 12:00 Categoria notizia ateneo Testo notizia La Breast Unit di ASUGI diretta dalla prof.ssa Marina Bortul dell’Università di Trieste ha conseguito nuovamente la prestigiosa certificazione Eusoma, da parte della European Society of Breast Cancer Specialists. Questo riconoscimento, che analizza i Centri specializzati per la cura del cancro al seno in base a stringenti requisiti e a una valutazione degli indicatori di qualità, premia il lavoro di una riconosciuta eccellenza della sanità del nostro territorio. Il conseguimento di tale risultato si è reso possibile grazie al lavoro di squadra che, nell'ottica di un approccio interdisciplinare, vede figure professionali con diverse competenze, come il radiologo, il patologo, il chirurgo senologo e il chirurgo plastico, l’oncologo, il radioterapista oncologo, il medico nucleare, il fisiatra, il geriatra, il palliativista, l’infermiere di senologia, il fisioterapista, lo psicologo, il tecnico di radiologia e radioterapia, il tecnico di laboratorio, il data manager, il genetista e il ginecologo. Nel team, di cui fanno parte dirigenti di ASUGI area Giuliana operanti all'Ospedale di Cattinara e Maggiore e dell'IRCSS Burlo Garofolo, vede la presenza anche del prof. Fabrizio Zanconati, docente di Anatomia Patologica di UniTS. Abstract La European Society of Breast Cancer Specialists "promuove" un'autentica eccellenza della sanità del nostro territorio Mostra nel diario Off