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Il 31 marzo l'Open Day di Primavera dedicato alle future matricole

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Venerdì 31 marzo 2023 si terrà Porte Aperte primaverile nel Campus centrale di Piazzale Europa 1.

Si tratta dell’ultimo Open Day dedicato ai ragazzi delle scuole superiori prima dell’avvio della fase di immatricolazioni.

Alle ore 10.00 si terrà la Cerimonia di apertura della manifestazione nell'Aula Magna dell'Edificio Centrale. Ti aspettiamo!

 

Scegliere una sede universitaria vuol dire, in primo luogo, informarsi sulle strutture scientifiche presenti, sulla qualità dell'offerta formativa, sull'efficienza dei servizi destinati agli studenti.

Porte Aperte primaverile serve ad aiutare le future matricole a fare una scelta consapevole e ponderata dell'Ateneo dove andare a studiare per ottenere un titolo di studio che abbia un valore effettivo, cioè spendibile professionalmente. 

Durante l’Open day sarà possibile fare una visita al campus accompagnati dagli studenti - tutor.

L'iscrizione è obbligatoria.

PROGRAMMA E ISCRIZIONI

 

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Alle 10 nell'Aula Magna dell'Edificio centrale si terrà la cerimonia di apertura
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Il 18 marzo tricolore a mezz'asta per ricordare le vittime del Covid

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Il 18 marzo, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus, l’ateneo esporrà a mezz’asta la bandiera italiana.

L'Università di Trieste conserva e rinnova la memoria di tutte le persone decedute nel nostro Paese a causa della pandemia da Covid-19.

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Adesione di UniTS alla Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus
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La Breast Unit diretta dalla prof. Bortul conferma la certificazione EUSOMA

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La Breast Unit di ASUGI diretta dalla prof.ssa Marina Bortul dell’Università di Trieste ha conseguito nuovamente la prestigiosa certificazione Eusoma, da parte della European Society of Breast Cancer Specialists.

Questo riconoscimento, che analizza i Centri specializzati per la cura del cancro al seno in base a stringenti requisiti e a una valutazione degli indicatori di qualità, premia il lavoro di una riconosciuta eccellenza della sanità del nostro territorio.

Il conseguimento di tale risultato si è reso possibile grazie al lavoro di squadra che, nell'ottica di un approccio interdisciplinare, vede figure professionali con diverse competenze, come il radiologo, il patologo, il chirurgo senologo e il chirurgo plastico, l’oncologo, il radioterapista oncologo, il medico nucleare, il fisiatra, il geriatra, il palliativista, l’infermiere di senologia, il fisioterapista, lo psicologo, il tecnico di radiologia e radioterapia, il tecnico di laboratorio, il data manager, il genetista e il ginecologo.

Nel team, di cui fanno parte dirigenti di ASUGI area Giuliana operanti all'Ospedale di Cattinara e Maggiore e dell'IRCSS Burlo Garofolo, vede la presenza anche del prof. Fabrizio Zanconati, docente di Anatomia Patologica di UniTS.

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La European Society of Breast Cancer Specialists "promuove" un'autentica eccellenza della sanità del nostro territorio
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"Migliora una piattaforma di Business Intelligence": challenge internazionale per i partner di T4EU

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Il Contamination Lab dell'Università di Trieste organizza una challenge, lanciata da Prodigys Group, rivolta agli atenei dell'Alleanza "Transform4Europe" (T4EU) che si svolgerà su MSTeams da mercoledì 10 a venerdì 13 maggio 2023.

Studenti e personale di staff delle università partner potranno mettersi in gioco progettando un'azione di miglioramento per la piattaforma di Business Intelligence AgrEGG, già utilizzata da molte aziende della "top 500" stilata dalla rivista Fortune.

La piattaforma consente una facile esplorazione dei dati inseriti che, indipendentemente dalla quantità e dalla fonte, possono essere gestiti e risistemati rapidamente grazie ai suoi moduli di "esplosione" (drill down), aggregazione e visualizzazione intelligente. 

I singoli partecipanti, a seconda del loro background formativo, saranno suddivisi in gruppi che nei tre giorni di competizione saranno chiamati a sintetizzare un supporto per la valutazione funzionale del tool, testando la loro esperienza utente e suggerendo nuove funzionalità per il miglioramento generale dello strumento.  

Il gruppo vincitore riceverà un premio in denaro di 1.500 euro

Per partecipare servono interesse e competenze legate alla user experience, allo user experience design e alla programmazione.

Al seguente link https://web.units.it/page/forms/it/content/t4eu-stakeholder-challenge-2023 sono disponibili maggiori informazioni ed è possibile effettuare l'iscrizione entro il 21 aprile.

Contatti: t4eu.competition@units.it 

 

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Il CLAb organizza una competizione lanciata da Prodigys Group per migliorare la piattaforma di Business Intelligence AgrEGG
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Giornata Mondiale dell'Acqua: guarda il video UniTS!

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L’acqua è preziosa e limitata. I cambiamenti climatici aggravano il problema idrico. In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua che si festeggia oggi 22 marzo 2023, Chiara Calligaris, docente di Rischio Idrogeologico a UniTS, ci dà utili informazioni e consigli.

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Addio a Verena Zudini, docente di Matematiche Complementari

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La sera di martedì 21 marzo è scomparsa prematuramente Verena Zudini, professoressa associata di Matematiche Complementari presso il Dipartimento di Matematica e Geoscienze. Laureata in matematica e poi in filosofia presso la nostra Università, Verena Zudini aveva successivamente conseguito un dottorato in Scienze Cognitive presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca, dimostrando il suo spirito eclettico. Nel 2020 aveva preso servizio come professoressa associata nel nostro Ateneo. I suoi campi di interesse hanno spaziato tra la storia e la didattica della matematica con particolare riguardo alle teorie cognitive collegate. È stata coordinatrice e referente del Nucleo di Ricerca in Didattica della Matematica presso il DMG e Responsabile del progetto Didattico “La matematica dei ragazzi: scambi di esperienze tra coetanei”.

Nonostante una gravissima malattia l'avesse colpita all'inizio del 2020, si è sempre grandemente e scrupolosamente impegnata nell'insegnamento ed ha continuato a fornire con passione ai suoi studenti i corsi di storia e didattica della matematica, fondamentali per chi è interessato a cercare un impiego nella scuola,  sempre pronta ad aiutare colleghi e amici. La sua formazione le aveva permesso di acquisire una sensibilità interculturale nella didattica che ha costituito un valore aggiunto per l’attività di formazione degli studenti e per la sua attività di ricerca.

Ci mancherà la sua schiettezza e la sua autenticità nei rapporti umani.

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Attribuita a Nicola di Meo la Spiga di grano della Vitale Onlus

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Nicola di Meo, professore associato in Dermatologia e Venereologia dell’Università di Trieste, è stato insignito della benemerenza Spiga di Grano della Vitale Onlus, attribuita a figure che hanno saputo con intraprendenza e determinazione “costruire” la loro dimensione professionaleLa cerimonia di consegna si è svolta, nei giorni scorsi, durante il Gran Galà di Primavera al Teatro Piccola Fenice di Trieste, alla presenza del rettore Roberto Di Lenarda.

Assieme al professor di Meo sono stati premiati, con le benemerenze Filo di Seta e Spiga di Grano, l’ambasciatore Fabio Cassese, consigliere diplomatico del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la manager Cristina Scocchia, amministratrice delegata di Illy Caffè, l’ammiraglio di Squadra Dario Giacomin, rappresentante militare della Nato e dell’Unione Europea a Bruxelles, la ricercatrice spagnola dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS Maria Eugenia Molina Jack, il ceo&founder di Search On Media Group Cosmano Lombardo, la scienziata africana dell’International for Genetic Engeneering and Biotechnology Paidamoyo N. Mataranyika e la giornalista russa naturalizzata statunitense Maria Kochetkova, editrice del magazine InTrieste.

L’evento internazionale, che ha goduto del patrocinio della Camera dei deputati e il sostegno della BCC Staranzano Villesse, ha visto il conferimento alla scienziata della SISSA Laura Donnay del Premio Cinzia Vitale 2023 che, annualmente, viene assegnato a chi ha saputo affermare i valori della scienza e della solidarietà nel mondo.

Sono state inoltre consegnate le borse di studio per la pace Nelson Mandela agli studenti del Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico che hanno saputo essere ambasciatori per la Pace seguendo l'esempio dell’attivista sudafricano. Le vincitrici di quest’anno sono l’ucraina Yelyzaveta Shelest e la russa Sofiia Konovalova.

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La cerimonia di consegna si è svolta, nei giorni scorsi, durante il Gran Galà di Primavera al Teatro Piccola Fenice di Trieste, alla presenza del rettore Roberto Di Lenarda.
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Ecco come nasce un ammasso di galassie: su Nature studio UNITS con INAF e i dati dal telescopio ALMA

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Un team di astronomi guidato dal ricercatore Luca Di Mascolo dell’Università degli Studi di Trieste ha osservato per la prima volta le fasi iniziali di formazione di un ammasso di galassie.

Gli ammassi di galassie sono le strutture cosmiche gravitazionalmente legate più grandi dell’Universo e, come suggerisce il nome, contengono fino a diverse migliaia di galassie, oltre che materia oscura e un alone diffuso di gas caldo, il cosiddetto "Intracluster medium" (ICM). Si tratta di un gas che di fatto ha una massa che supera notevolmente quella delle galassie stesse e ne permea lo spazio tra l’una e l’altra.

Lo studio, pubblicato su Nature, ha investigato il protoammasso associato alla galassia Spiderweb, così chiamata perché ricorda un gigantesco ragno cosmico intento a divorare galassie piu’ piccole come mosche catturate in una ragnatela.

Spiderweb e’ destinato a diventare una delle piu’ grandi strutture dell’Universo ed è posto a una distanza che corrisponde a quando l’Universo stesso era 10 miliardi di anni più giovane di adesso. In particolare l’analisi di Luca Di Mascolo ha rivelato, per la prima volta, la grande quantità di gas caldo dell’ICM nella fase “gestazionale” degli oggetti più grandi del cosmo a così grandi distanze.

Lo studio ha osservato il gas nel protoammasso di galassie Spiderweb attraverso il cosiddetto effetto Sunyaev-Zeldovich (SZ) termico. Questo effetto si verifica quando la luce del fondo cosmico a microonde (la radiazione fossile prodotta dal Big Bang) attraversa il gas stesso. Quando questa luce interagisce con gli elettroni in rapido movimento nel gas caldo, il suo colore, o lunghezza d'onda, cambia leggermente. "Alle giuste frequenze, l'effetto SZ da un ammasso di galassie appare come un'ombra sul fondo cosmico a microonde", spiega Di Mascolo.

Misurando queste ombre gli astronomi possono quindi dedurre l'esistenza del gas caldo, stimarne la massa e la pressione e mapparne la struttura. "Grazie alla sua impareggiabile risoluzione e sensibilità, ALMA è l'unico telescopio attualmente in grado di eseguire una misura di questo tipo ", spiega ancora Di Mascolo.

Sull'altopiano di Chajnantor nelle Ande cilene l'ESO (European Southern Observatory, di cui l’Italia è uno stato membro), in collaborazione con i suoi partner internazionali, gestisce ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), un telescopio modernissimo per studiare l’Universo alle lunghezze d’onda millimetriche. Esso è composto da 66 antenne di alta precisione, disseminate a distanze che raggiungono i 16 chilometri e consente la raccolta di dati fondamentali per scoprire i meccanismi che regolano il cosmo.

“Questo studio, uno dei risultati principali ottenuti dal progetto ERC a cui stiamo lavorando, ci permette di capire l’ambiente in cui il protoammasso si sta formando. In un certo senso stiamo osservando il nido della Spiderweb galaxy”, spiega Alex Saro, il ricercatore che ha ideato, proposto e gestito le osservazioni del protoammasso Spiderweb eseguite da ALMA.

Tony Mroczkowski, coautore del lavoro e ricercatore dell'ESO, spiega che "Il fenomeno osservato presenta enormi contrasti. Il gas caldo distruggerà gran parte di quello freddo durante l'evoluzione del sistema: stiamo assistendo a una delicata transizione. Questo studio fornisce una conferma osservativa delle previsioni teoriche di lunga data sulla formazione degli oggetti legati gravitazionalmente più grandi dell'Universo".

“Lo studio pubblicato su Nature dimostra come combinando sofisticati metodi di analisi dei dati ricavati dai telescopi più avanzati e le simulazioni ottenute con il calcolo ad alte prestazioni si possano aprire nuove vie alla comprensione della formazione delle strutture cosmiche”, afferma Stefano Borgani che, assieme ad Alex Saro (entrambi Università di Trieste e INAF) ed Elena Rasia (INAF-Trieste), ha svolto le simulazioni numeriche all’interno dello studio.

"Le simulazioni cosmologiche hanno previsto la presenza di gas caldo nei protoammassi da oltre un decennio, ma mancavano finora le conferme osservative", spiega Elena Rasia.

Il team italiano ha coinvolto anche ricercatori che da anni lavorano allo studio dei proto ammassi utilizzando una varietà di tecniche osservative, dalla banda radio (Maurilio Pannella - Università di Trieste e INAF), a quella ottica (Laura Pentericci di INAF-Roma; Mario Nonino di INAF-Trieste), ai raggi X (Paolo Tozzi di INAF-Firenze).

L’articolo “Forming intracluster gas in a galaxy protocluster at a redshift of 2.16” di Luca di Mascolo et al. è pubblicato nell’ultimo numero della rivista Nature (doi: 10.1038/s41586-023-05761-x)

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Al via a Gorizia ArGO2023, meeting internazionale di Archeometria

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L'Archeometria è la scienza che si occupa dello studio, attraverso analisi di laboratorio, dei materiali di cui i beni di interesse storico, archeologico, artistico e architettonico sono costituiti.

Il 30 e il 31 marzo 2023 la sede di Gorizia dell’Università degli Studi di Trieste, Sala Padnu, ospiterà il Meeting internazionale ArGo 2023  "On the Edge of Invisible: beyond archaeometry”. Presenti al convegno importanti relatori da tutto il mondo, illustri numismatici ed esperti di conservazione dei Beni Culturali.

I temi riguarderanno la Chimica applicata ai Beni Culturali e l'archeometria, valorizzando le collaborazioni con Elettra Sincrotrone e Regione FVG.

La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria.

Negli ultimi sei anni la ricerca archeometrica è stata intrapresa dall'Università di Trieste al Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche e al Dipartimento di Studi Umanistici su vari tipi di reperti (monete, manufatti librari e cartacei) con l'applicazione di diverse tecniche analitiche per la datazione e l'analisi della loro composizione.

Tali studi sono supportati dal laboratorio NummusLab recentemente attrezzato con dispositivi di ultima generazione per lo studio e la catalogazione delle monete.

Scegliendo Gorizia come sede del convegno l’ateneo intende valorizzare il suo prestigioso campus isontino e, soprattutto, dare un contributo significativo alla città prossima Capitale europea della cultura 2025.

 

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FameLab a Trieste: a Units la medaglia di bronzo

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Angelo Scopano e Lucia Zanetti, entrambi dell'Università di Padova, sono i vincitori della selezione locale di FameLab, che si è svolta a Trieste oggi, 31 marzo, alla Sala Luttazzi.

Al terzo posto oggi si è classificato Francesco Giacomarra, matematico applicato dell'Università di Trieste.

Con le loro presentazioni, della rigorosa durata di 3 minuti ciascuna, hanno convinto la giuria, composta da Valeria Filì (Università di Udine), Nico Pitrelli (SISSA-Master in Comunicazione della Scienza), Donatella Rocco (Area Giovani del Comune di Trieste) e Daniele Sblattero (Università di Trieste).

A presentare i concorrenti in gara c'era Daniele Tavagnacco, ricercatore OATs-INAF e Università di Trieste, abilissimo nel coinvolgere il pubblico in sala, composto per lo più da studentesse e studenti provenienti dal Liceo Scientifico Galilei, del Liceo Carducci-Dante, dell'Istituto tecnico Deledda-Fabiani e del Liceo Scientifico Duca degli Abruzzi di Gorizia. I ragazzi hanno votato per il premio del pubblico, che è andato anche quello a Angelo Scopano.

Il pubblico di FameLab ha avuto anche l’occasione di ascoltare i racconti dell'esperienza estrema di un ex FameLabber, l'astrofisico Thomas Gasparetto, che ha passato 13 mesi alla base Concordia, in Antartide. Gasparetto è stato intervistato da un'altra ex FameLabber, Rita Nogherotto, climatologa all'ICTP. La mattinata di FameLab è stata anche animata da un intermezzo a cura del Trieste Science + Fiction Festival - La Cappella Underground.

La selezione triestina di FameLab, giunta all'undicesima edizione, è stata organizzata da Immaginario Scientifico, Università di Trieste, Università di Udine, SISSA e Comune di Trieste, nell’ambito del Protocollo Trieste Città della Conoscenza. Quest'ultimo è sostenuto da ZKB-Credito Cooperativo. La gara è realizzata con la collaborazione di INAF - Osservatorio Astronomico  e Trieste Science + Fiction Festival.

L’evento ha una dimensione globale ed è organizzato dal 2012 in Italia da Psiquadro in collaborazione con il Cheltenham Festivals, ideatore del formato, e in collaborazione con oltre 100 partner.

 

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