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Martedì 10 ottobre ricorre la Giornata Mondiale della Salute Mentale, istituita dalla World Federation for Mental Health (WFMH) a partire dal 1992.

Il tema scelto per l’edizione 2023 è “Mental Health is an Universal Human Right” (La salute mentale è un diritto universale), caldeggiato dai membri della Federazione per i dati preoccupanti che emergono dai rapporti dell’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite.

Le persone con problemi di salute mentale e disabilità psicosociali - sostiene in una nota la Società Italiana di Psichiatria - sperimentano una ridotta aspettativa di vita rispetto alla popolazione generale, per problemi di salute fisica. Lo stigma è un fattore determinante per la qualità dell’assistenza e per l’accesso ai servizi sanitari essenziali.

L’obiettivo della Giornata è sostenere la richiesta che il benessere psichico e la salute mentale siano inseriti tra i diritti umani fondamentali e che tutti i Paesi si impegnino a garantire un accesso universale ai servizi di salute mentale.

Per Umberto Albert, docente di Psichiatria dell’Università di Trieste e presidente della Società Italiana di Psichiatria – sezione Friuli Venezia Giulia, “è necessario superare ogni forma di discriminazione e tutti gli stereotipi dannosi che in ogni ambiente della vita famigliare e del lavoro ostacolano il raggiungimento di relazioni sane, interazioni sociali e ambienti inclusivi necessari per il benessere mentale di tutti i membri della società”.

Con lo scopo di mantenere vivo l'interesse verso il disagio psichico nell’intera comunità, l’Università di Trieste aderisce alla campagna di sensibilizzazione promossa dalla Società Italiana di Psichiatria: nella serata del 10 ottobre la facciata dell’edificio A sarà illuminata di verde.