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FameLab International: Francesco Giacomarra dell'Università di Trieste ha vinto il premio del pubblico

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FameLab International: Premio del pubblico al concorrente da Trieste

Francesco Giacomarra si aggiudica il premio del pubblico alla finale internazionale del talent della comunicazione scientifica. Dottorando presso l’Università di Trieste, Giacomarra aveva superato la prima selezione locale a Trieste.

Trieste arriva ai vertici del talent show internazionale della comunicazione scientifica: nella finale di FameLab International Francesco Giacomarra, dottorando in Applied Data Science and Artificial Intelligence dell’Università di Trieste, si aggiudica il premio del pubblico.

Giacomarra è stato uno dei finalisti della selezione di FameLab Trieste, svoltasi nel mese di marzo, e poi il vincitore di FameLab Italia 2023, che si è tenuta in settembre 2023 a Perugia, nell’ambito di SHARPER - Notte europea dei ricercatori.

Fra i partecipanti alla finale internazionale del 24 novembre, che si è svolta online, c'erano i rappresentanti della Malesia, Germania, Repubblica di Corea, Repubblica Ceca, Australia, Tailaindia, Svizzera e Sud Africa.

Tracciando un parallelo fra intelligenza artificiale e democrazia, la presentazione di Giacomarra ha sottolineato i vantaggi che offrono i modelli di intelligenza artificiale e le potenzialità dell' ”apprendimento d'insieme”.

Ideato nel 2005 dal Cheltenham Science Festival, FameLab si svolge in tutto il mondo e dal 2012 coinvolge anche l’Italia grazie alla collaborazione di Psiquadro che coordina l’edizione nazionale. A Trieste la gara locale è organizzata da Immaginario Scientifico insieme a Università di Trieste, Università di Udine, SISSA e Comune di Trieste.

Nell'ottica di diffondere il più possibile la scienza, i suoi sviluppi e i suoi protagonisti, FameLab rappresenta un'occasione sia per i partecipanti, che possono affinare le proprie capacità di comunicazione ed empatia, sia per i cittadini, che hanno modo di comprendere e di lasciarsi affascinare dalle tante sfaccettature della scienza.

«Il percorso di FameLab è stato per me un’esperienza incredibile – racconta Francesco Giacomarra – visto il mio percorso e anche il tema della presentazione che ho portato alla finale internazionale, ricevere un riconoscimento “collettivo” come quello del premio del pubblico è stata per me una gioia doppia, e forse la conclusione migliore che potessi sperare. Sono sempre stato molto appassionato al teatro e alla scienza ma prima di FameLab non pensavo che esistesse un modo per me per coniugare questi miei interessi. Ora invece spero di poter fare della divulgazione scientifica, un giorno, un lavoro a tempo pieno”.

FameLab si terrà anche nel 2024, tutte le informazioni saranno disponibili su www.famelab-italy.it

 

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Giacomarra aveva già vinto FameLab Italia 2023
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Delegazione dell'Università di Panama in visita all'Università di Trieste

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Una delegazione dell'Università di Panama, in questi giorni in visita istituzionale a Trieste, è stata ospite del nostro Ateneo.

Il gruppo di docenti dell'università centroamericana, guidato dal rettore vicario Jaime Gutierrez, è stato accolto in Sala Cammarata dal prof. Valter Sergo, prorettore vicario di UniTS, e dalla prof.ssa Barbara Milani, Delegata del Rettore alla Mobilità e alle Relazioni Internazionali.

L'incontro, in particolare focalizzato sugli aspetti organizzativi e formativi dei dottorati di ricerca, si è concluso con l'auspicio di sviluppare future collaborazioni.

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UniTS fa correre la ricerca: 300 runner in pista a Telethon 2023

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UniTS ha "fatto correre la ricerca" con oltre 300 runner, espressione di tutta la comunità accademica, che hanno partecipato con grande entusiasmo alla Staffetta 24x1 ora di Telethon 2023, svoltasi a Udine nel weekend del 2 e 3 dicembre.

L'Università di Trieste ha iscritto 12 squadre alla 25esima edizione, contribuendo con una presenza festosa e colorata alla storica corsa che raccoglie fondi per la ricerca sulle malattie genetiche rare. Una delle squadre ha potuto indossare il pettorale numero 100, concesso dagli organizzatori per onorare il compleanno di UniTS e il suo secolo di impegno nella ricerca scientifica.

La manifestazione, durata un giorno intero, si è articolata in 24 frazioni di un’ora, ciascuna affidata a uno staffettista, che ha corso o passeggiato, su un circuito urbano di 1,8 chilometri nel centro cittadino.

Da piazzale Europa (a Trieste) a piazza I Maggio (a Udine), il running team mobilitato per sostenere la ricerca ha coinvolto tutte le componenti dell'Ateneo triestino: hanno corso una frazione, indossando la maglietta e lo scaldacollo di UniTS, il prorettore vicario Valter Sergo, il direttore generale Luciana Rozzini, cinque direttori di dipartimento e tantissimi docenti, tecnici-amministrativi, dottorandi di ricerca e studenti che hanno sfidato la pioggia battente di sabato e il freddo intenso di domenica.

 


 

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12 squadre iscritte alla Staffetta 24x1 ora che raccoglie fondi per la ricerca sulle malattie genetiche rare
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A UniTS una delle tre stampanti a getto di Aerosol in Italia

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E’ arrivata all’Università degli Studi di Trieste la stampante a getto di aerosol “Aerosol Jet Printer – AJP”, uno strumento innovativo unico in Regione (ne esistono solo altri due in Italia) che offrirà opportunità rivoluzionarie per la Ricerca multidisciplinare di Ateneo. La stampante di ultima generazione, acquistata grazie al consistente programma di investimenti UniTS per il rinnovo della strumentazione scientifica, attirerà nuove collaborazioni con enti di ricerca italiani ed esteri che non hanno a disposizione uno strumento così avanzato.

L'Aerosol Jet Printer apre le porte a un ampio spettro di applicazioni multidisciplinari che abbracciano le aree di chimica, fisica e ingegneria: dallo sviluppo di rivelatori per la fisica nucleare e delle particelle alle applicazioni di fisica medica, dalla chimica e cristallografia all'ingegneria aerospaziale e le comunicazioni satellitari. Il suo acquisto è stato proposto congiuntamente da docenti e ricercatori dei Dipartimenti di Fisica, di Ingegneria e Architettura e di Scienze Chimiche e Farmaceutiche (DSCF) dell’ateneo triestino e ha dato vita al nuovo laboratorio interdipartimentale AJP LAB.

Lo strumento è dotato di una tecnologia avanzata che consente la stampa di tracce o la creazione di strutture tridimensionali su qualsiasi oggetto utilizzando vari “inchiostri” come metalli, polimeri e composti chimici e biologici. Il materiale viene nebulizzato e depositato strato dopo strato grazie a un getto guidato da un gas ad alta velocità.

Questa tecnologia si distingue non solo per la sua unicità, ma anche per la capacità di rivoluzionare il processo di ricerca e sviluppo, consentendo la realizzazione di prototipi complessi in tempi notevolmente ridotti rispetto alle metodologie tradizionali.

Con questa nuova acquisizione, UniTS si conferma all'avanguardia nella promozione della ricerca multidisciplinare e dell'innovazione scientifica.

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Progetto UniTS "3FiRES" finanziato nel programma di cooperazione scientifica Italia-Cina

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Il progetto di ricerca bilaterale "3FiRES", a cui partecipa l’Università di Trieste ha ottenuto un importante riconoscimento durante la XII Settimana Cina-Italia della Scienza, della Tecnologia e dell'Innovazione, svoltasi a Pechino la scorsa settimana.

Si tratta di uno dei dieci "progetti di grande rilevanza" (tra 240 candidature) che saranno finanziati nel contesto del nuovo programma di cooperazione scientifica tra Italia (Ministero degli Affari Esteri) e Cina (Ministero della Scienza e della Tecnologia).

"3FiRES - Research on BIPV Photovoltaic Facades for Fire Spread Mechanisms, Structural Failures and Resilience Improvement Methodologies" vede coinvolto un gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria e Architettura di UniTS guidato da Chiara Bedon, Principal Investigator del progetto, e che vede impegnati anche Alessandro Massi Pavan, Vanni Lughi, Luca Cozzarini e Marco Fasan.

Le attività di ricerca saranno svolte in collaborazione con il team coordinato dal prof. Yu Wang della University of Science and Technology of China – State Key Laboratory of Fire Science (USTC Hefei).

"3FiRES", selezionato nell’area tematica “Green Energy and related research”, analizzerà il comportamento di facciate fotovoltaiche integrate (BIPV) in presenza di azioni accidentali estreme, in particolare gli incendi. Si tratta infatti di sistemi innovativi per costruzioni green che garantire specifiche funzionalità e prestazioni strutturali e architettoniche agli edifici, oltre che a generare energia elettrica. Richiedono pertanto competenze e conoscenze multidisciplinari, e fasi di progettazione complesse.

Il progetto prevede un'intensa serie di indagini sperimentali in scala reale e simulazioni numeriche avanzate. Queste attività congiunte saranno di supporto alla valutazione dei meccanismi di propagazione degli incendi (USTC Hefei), all'analisi del conseguente danneggiamento e collasso strutturale (UniTS), e quindi all'elaborazione di strategie volte a migliorarne funzionalità e resilienza (UniTS + USTC Hefei).


 

 

 

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Team del DIA guidato da Chiara Bedon (PI) partecipa al progetto selezionato nell'ambito "Green Energy"
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Porte Aperte a Gorizia

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Giovedì 11 gennaio 2024 si terrà l'evento di orientamento "Porte Aperte" per i corsi del Polo universitario di Gorizia.

L'incontro si svolgerà nell'Aula Magna del Polo didattico e culturale dell’Università di Trieste a Gorizia, in via Alviano 18, a partire dalle ore 9.30.

I corsi presentati in questa giornata sono "Architettura", "Scienze Internazionali e Diplomatiche" e due corsi delle due Lauree Sanitarie "Assistenza Sanitaria" e "Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro".

Sarà anche possibile visitare i laboratori di progettazione architettonica.

Tutte le informazioni  QUI   

PROGRAMMA
09.30 – 10.15 Presentazione del corso di laurea in Architettura
10.15 – 10.30 Info tasse e borse di studio – a cura dello staff Orientamento di UniTS
10.30 Visita ai laboratori del corso di laurea in Architettura
10.30 – 11.15 Presentazione del corso di laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche
11.15 – 11.30 Info tasse e borse di studio – a cura dello staff Orientamento di UniTS
11.30 – 12.15 Presentazione del corso di laurea triennale in Assistenza Sanitaria
12.15 – 13.00 Presentazione del corso di laurea triennale in Tecniche della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro

Lo staff dell'Orientamento UniTs sarà presente a Gorizia per dare tutte le necessarie informazioni sull’accesso ai corsi, agevolazioni per il diritto allo studio, borse di studio, tasse universitarie, alloggi, città, vita universitaria e quant'altro ai futuri studenti.

POSTAZIONE ORIENTAMENTO: ATRIO dalle ore 9.30 alle ore 13.30

Sarà possibile richiedere l’attestato di partecipazione alla giornata di orientamento.

La prenotazione è obbligatoria.

Informazioni e contatti: SERVIZIO ORIENTAMENTO
Piazzale Europa 1, Trieste
Tel. 0403473787
orientamento@units.it
www.units.it/futuristudenti

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Giovedì 11 gennaio 2024 nell'Aula Magna di via Alviano 18
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UniTS nel progetto InGEO, finanziato dal PNRR, per lo sviluppo della Geotermia in Italia

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È stato avviato in questi giorni il progetto PRIN PNRR "InGEO - Innovazione nelle risorse geotermiche e valutazione del potenziale delle riserve per la decarbonizzazione dei settori energetico/termico", a cui l'Università di Trieste partecipa attraverso il Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze (MIGe).

Il progetto, finanziato dall'Unione Europea attraverso il fondo NextGenerationEU, sostiene l'obiettivo di aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili in Italia, attraverso un'accelerazione dello sviluppo del geotermico.

InGEO risponde alla necessità di migliorare la conoscenza delle risorse geotermiche e dell'energia che contengono, affrontando diverse sfide tecnologiche: sviluppare un'efficace valutazione delle risorse geotermiche profonde, tenendo conto delle condizioni geologiche locali, del regime e della capacità di scambio termico; definire soluzioni operative per la produzione di energia e per l'accumulo del calore nel sottosuolo, ottimizzando le prestazioni termiche; convalidare con un caso studio reale gli approcci sviluppati in un'area a scala regionale.

La ricostruzione delle strutture crostali e sub-crostali e della distribuzione di temperatura delle pieghe sepolti del settore padano costituirà l'input per il calcolo del potenziale geotermico, considerando varie applicazioni (generazione elettrica, teleriscaldamento calore di processo e combinazione) e tecnologie di scambio di energia dal sottosuolo (circuiti aperti e chiusi).

Il progetto punta a creare un database di parametri petrofisici delle rocce, un modello 3D delle strutture litosferiche poco profonde dell'area di studio - basato sull'integrazione dei dati raccolti, acquisiti, analizzati e interpretati nel progetto - e una review della rivalutazione del potenziale geotermico profondo.

Sarà inoltre prodotto un software open source -  accessibile attraverso un'applicazione web-GIS - per calcolare il potenziale geotermico profondo con modalità di estrazione del calore e tassi di produzione variabili. In programma anche una valutazione delle performance termiche di uno scambiatore di calore profondo a circuito chiuso in funzione delle variabili ambientali, progettuali e operative, e la definizione di mappe del potenziale geotermico dell'area di studio.

Capo unità di progetto per UniTS è la prof.ssa Magdala Tesauro, docente di Geofisica della terra solida.

Partner di progetto sono l'Istituto di Geoscienze e Georisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IGG - CNR) e il Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova.

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Il Dipartimento di Matematica, Informatica e Geoscienze (MIGe) nel progetto con l'Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR e al Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova
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Segui l'evento in diretta su Youtube

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In occasione della cerimonia di inaugurazione del centesimo anno accademico, l’Università degli Studi di Trieste ospita per la prima volta nella sua storia Giunta e Assemblea della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI).

Per la neoletta presidente CRUI, Giovanna Iannantuoni, è la prima uscita ufficiale in questo ruolo.

I numerosi rettori italiani in arrivo a Trieste festeggeranno assieme alla nostra comunità il traguardo del secolo dalla sua fondazione.

La cerimonia di inaugurazione sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube di ateneo.

 

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Per l'occasione UniTS ospita per la prima volta l'assemblea CRUI
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Docenti UniTS in uno studio internazionale che crea nuove prospettive per il trattamento della candidosi

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Manola Comar e Francesco De Seta, docenti del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell'Università di Trieste, sono tra gli autori di un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista Science Translational Medicine dal titolo Zinc prevents vaginal candidiasis by inhibiting expression of an inflammatory fungal protein.

Lo studio internazionale, condotto dal Centre for Medical Mycology dell’Università di Exeter (Gran Bretagna) in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, l’Università di Trieste, l’Irccs Materno Infantile “Burlo-Garofolo” e l'Università di Debrecen (Ungheria), individua nello zinco un nuovo sorprendente trattamento per la candidosi vulvovaginale.

I risultati della ricerca offrono interessanti prospettive per affrontare un'infezione che affligge almeno una volta nella vita tre quarti delle donne e in forma ricorrente circa 140 milioni di donne in tutto il mondo. In particolare quest'ultime possono avere un enorme impatto sulla qualità della vita, considerando che i farmaci antifungini attualmente esistenti non sono sempre efficaci anche a causa di una resistenza sempre più diffusa verso questi trattamenti.

Osservata speciale la Candida albicans, specie che causa la maggior parte delle infezioni: essa produce una molecola -Pra1 che, in assenza di zinco, innesca una risposta infiammatoria responsabile di molti casi di candidosi vulvovaginale.

Il dottor Duncan Wilson del Centre for Medical Mycology dell’Università di Exeter, insieme alla professoressa Eva Pericolini dell’Università di Modena e Reggio Emilia, alla professoressa Manola Comar e al professor Francesco De Seta dell’Università di Trieste-Irccs Burlo Garofolo affermano: «La nostra scoperta sullo zinco è molto entusiasmante, perché suggerisce che il semplice trattamento con zinco potrebbe bloccare la produzione della molecola infiammatoria Pra1, ma non siamo ancora nella posizione di fornire raccomandazioni terapeutiche in questa fase. Abbiamo bisogno di studi su scala più ampia per confermare l’effetto».

Negli esperimenti di laboratorio, il gruppo di ricerca ha scoperto che la manipolazione dei geni, in modo che la Candida albicans non produca Pra1, previene l’infiammazione. L’applicazione di livelli relativamente bassi di zinco nei topi blocca la produzione di Pra1 e previene l’infiammazione, che causa dei sintomi più irritanti della candidosi vaginale.

Nel corso dello studio sono anche state reclutate donne con infezioni vaginali ricorrenti (almeno una ogni tre mesi) che hanno applicato una crema contenente una piccola quantità di zinco ogni sera per due settimane e poi due volte a settimana. Nel novanta per cento dei casi non si sono manifestate reinfezioni nel corso dei tre mesi di osservazione.

 

 

 

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Comar e De Seta (DSM) tra gli autori di un articolo pubblicato su Science Translational Medicine: lo Zinco potrebbe prevenire la candidosi vulvovaginale e arrestare infezioni ricorrenti
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Mobilità sostenibile: accordo di sviluppo tra UniTS, Comune di Trieste e Trieste Trasporti

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È stato siglato nei giorni scorsi un protocollo di intesa tra il Comune di Trieste,  l'Università degli Studi di Trieste e Trieste Trasporti Spa per sviluppare e promuovere iniziative e attività congiunte in tema di mobilità sostenibile e Mobility Management. 

Il protocollo apre la strada a una gestione della domanda di mobilità sempre più efficiente, con riguardo a scopi sociali, ambientali e di risparmio energetico, introducendo sistematicamente nel settore della mobilità metodi quantitativi di analisi per la valutazione dell'efficacia di servizi e misure proposte in grado di favorire una gestione sempre più integrata del trasporto pubblico locale e il decongestionamento del traffico. 

Il protocollo proposto pone le basi per sviluppare, consolidare e promuovere iniziative congiunte nei seguenti ambiti:

  • offerta di mobilità pubblica e servizi a essa collegati;
  • analisi e valutazione di scenari di miglioramento dei servizi di trasporto collettivo riferiti alle esigenze dei diversi enti e aziende del territorio;
  • implementazione e gestione delle banche dati riferiti alla mobilità sistematica, anche nell’ambito dell’attività di coordinamento da parte del Mobility manager di area e di raccordo tra i diversi Mobility manager aziendali sul territorio comunale;
  • ricerca scientifica, innovazione tecnologica e di processo, sperimentazioni nel settore dei trasporti e della mobilità;
  • divulgazione scientifica e trasferimento di conoscenze;
  • attività didattiche integrative, seminari e conferenze, tirocini e stage;
  • partecipazione a progetti finanziati o cofinanziati con fondi privati, regionali, nazionali ed europei;
  • comunicazione interna ed esterna riferita alle iniziative e agli ambiti del protocollo.

In occasione della firma ufficiale dell'accordo, avvenuta nel salotto azzurro del Comune di Trieste, il rettore Roberto Di Lenarda ha affermato che il protocollo «tende a migliorare la collaborazione tra gli enti nell’ambito della sostenibilità, della mobilità e nella condivisione di tutte le competenze di gestione dei trasporti. Offirà, inoltre, un contributo scientifico e culturale per migliorare la nostra città».

Forme di scambio tra gli enti coinvolti nel protocollo sono già state avviate: nel 2018 Comune e Trieste Trasporti hanno sottoscritto un Protocollo di intenti per migliorare il trasporto pubblico locale condividendo dati e strumenti modellistici di pianificazione; nel 2019 Trieste Trasporti e Università hanno siglato una Convenzione quadro per reciproci scambi e collaborazioni; nel 2022 Comune, Università e Trieste Trasporti hanno avviato una collaborazione sul tema del Mobility management, avente l’obiettivo di attivare un protocollo comune per la raccolta, l’analisi e la gestione dei dati di mobilità, nonché per la redazione e valutazione dei Piani di Spostamento Casa-Lavoro sia in ambito aziendale che di area.

Attraverso l'accordo uscirà rafforzata la sinergia fra i tre enti, con l’istituzione di una cabina di regia tecnico-scientifica in tema di mobility management, al fine di proporre e condividere una struttura modellistica e di gestione dati comune, che consenta l’analisi di tutti gli spostamenti casa-lavoro sul territorio, il raccordo delle azioni che verranno messe in campo e la valutazione di azioni e interventi ottimizzati anche a livelli di sistema.

Referenti per le attività previste dal Protocollo sono l’ing. Paola Capon, Mobility Manager d’Azienda e di Area per il Comune di Trieste, il prof. ing. Giovanni Longo, Mobility Manager di UniTS e l’ing. Giuseppe Zottis, direttore d’esercizio di Trieste Trasporti.

 

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Il protocollo migliorerà la collaborazione tra gli enti nell’ambito della sostenibilità, della mobilità e nella condivisione di tutte le competenze di gestione dei trasporti
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