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Green Bactery e Immersive Link sono i vincitori

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I progetti Green Bactery di Silvia De Cleva e Immersive Link di Francesco Zamar e Nicandro Alberto Di Salvia sono i vincitori della finale del Contamination Lab 2023.

Premio di quest’edizione, un viaggio in California per visitare e stringere contatti con centri di finanziamento, accelerazione e incubazione d’impresa.

Green Bactery ha sviluppato un power bank naturale basato su una tecnologia che produce energia elettrica pulita per ricaricare dispositivi elettronici. I power bank oggi in commercio utilizzano batterie al litio e devono essere ricaricati a loro volta. Green Bactery invece è un caricatore portatile naturale che non necessita di essere ricaricato e risolve le attuali problematiche di gestione di questo tipo di dispositivi.

Immersive Link è una startup innovativa nel campo delle applicazioni di realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR), e serve settori come sanità, educazione, immobiliare, turismo e intrattenimento.

Hanno partecipato alla premiazione Rodolfo Taccani, Delegato del Rettore per il Trasferimento tecnologico e rapporti con le imprese, Ketty Segatti di Regione FVG e Salvatore Dore, Responsabile CLab UniTS.

Nel corso della premiazione si è svolta anche la Tavola rotonda “La sicurezza dei dati in ambito aziendale: quali sfide”, con Ettore Rosato, Segretario del Copasir, Roberto Ciccone, Ricercatore SWG, Diego Sardon, CEO di Prodigys srl e Franco Del Campo, giornalista. 

 

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Donate a UniTS 100 opere di 35 artisti locali e internazionali

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Un centinaio di opere di trentacinque artisti sono state donate al Sistema museale dell’Università di Trieste in occasione del Centenario.

Le fotografie, i disegni, i dipinti su tela, le grafiche e le sculture, per volontà degli stessi autori, degli eredi o dei collezionisti, arricchiranno la Galleria d’Arte dell’ateneo documentando forme, temi e linguaggi contemporanei.

Storici dell’arte e donatori hanno illustrato il significato delle opere e il profilo degli artisti nel corso dell’evento aperto “A Trieste mi piaceva arrivare…Doni d’arte per il Centenario dell’Università”

Roberto Costella, Massimo Degrassi, Lorenzo Michelli, Paolo Sorzio, Maurizio Lorber, Paolo Quazzolo, Paolo Bernardis, Cristina Cocever, Elisa Zilli e Bruno Callegher

hanno presentato le opere di

Claudia Amatruda, Andrea Arduini, Rahmani Banafsheh, Arturo Benvenuti, Matteo Caenazzo, Vanni Cantà Vanni, Giacinto Cerone, Vittorio Cocever, Giampaolo Coral, Eugenio Cristofoletti, Ciro Cristofoletti, Cy Twombly, Luciano de Comelli, Furio de Denaro, Patrizia Devidè, Annamaria Ducaton, Laura Grusovin, Gaetano Kanizsa, Marcello Mascherini,  Laura Modolo, Alice Psacharopulo, Giovanni Pulze, Paolo Ravalico Scerri, Arturo Rietti, Serse Roma, Carlo Sbisà, Mirella Schott Sbisà, Manuela Sedmach, Mario Sillani Djerrahian, Robert Steiner, Artemio Tagliapietra, Aleksander Velišček, Tullio Vietri, Pedra Zandegiacomo e Ivan Žerjal.

 

 

 

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Buone Feste...a UniTS!

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Dal 25 dicembre 2023 al 1° gennaio 2024 l'Università di Trieste resterà chiusa, ma saranno aperte per gli studenti, anche nei giorni festivi, le seguenti aule studio:

BIBLIOTECA GENERALE (ed. A), orario continuato H24
VIA MONTFORT dalle 07:45 alle 20
SALA LETTURA di CATTINARA dalle 08 alle 14

A partire dal 2 gennaio 2024 tutte le strutture dell'Ateneo riapriranno con l'orario consueto.

 

E...aspettando il nuovo anno, guarda il video dei più bei momenti del 2023!

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Guarda il video del nostro 2023 e scopri la lista delle sale studio aperte
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Ad ASUGI la certificazione "Platino" di Accreditation Canada

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Accreditation Canada, organizzazione indipendente e senza fini di lucro che dal 1958 accredita servizi sanitari in tutto il mondo, ha concesso all'Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina il premio "Platino".

L’accreditamento all’eccellenza di ASUGI ha visto anche un importante coinvolgimento della parte accademicaper la prima volta in Italia è stata infatti rilasciata la “Certificazione per i Centri Accademici e di Ricerca” che coinvolge sia l’Università degli Studi di Trieste, sia la Struttura “Ricerca e Innovazione Clinico Assistenziale” dell’Azienda sanitaria locale. 

L’accreditamento all’eccellenza è un percorso volontario nel quale un Ente esterno valuta un’organizzazione sanitaria per determinare se corrisponda a standard finalizzati a mantenere e migliorare la qualità dell’assistenza.

Il percorso per l’accreditamento all’eccellenza è stato avviato nel giugno 2021: dopo la formazione iniziale, sono stati costituiti più di 30 team che si sono occupati dei diversi standard, esaminando l’esistente e avviando i percorsi di miglioramento per riuscire a raggiungere gli standard previsti sia per le attività ospedaliere che per quelle territoriali.

 

 

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Addio al grande naturalista Livio Poldini

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È scomparso all’età di 93 anni il Prof. Livio Poldini, già professore ordinario di Ecologia vegetale e dal 2004 professore emerito del Dipartimento di Scienze della Vita.

Livio Poldini ha dedicato tutta la sua vita alla botanica e alla scienza della vegetazione, lavorando fino agli ultimi giorni con grande lucidità, passione e tenacia alla stesura del suo ultimo libro.

Per generazioni di studenti, ricercatori e appassionati il Prof. Poldini è stato una figura di riferimento nel campo della floristica e della vegetazione, dal grande carisma e indiscusso spessore culturale.

Laureatosi a Padova nel 1959, già curatore botanico presso il Museo civico di Storia naturale di Trieste (1958-1960), venne chiamato nel 1968 come assistente di Botanica dal prof. Sandro Pignatti, allora Direttore del nuovo Istituto di Botanica, dopo un periodo in cui era stato libero docente, diventando quindi professore ordinario nel 1976.

La sua attività scientifica, concretizzata in più di 300 pubblicazioni (tra cui diverse importanti monografie), era concentrata su floristica, fitogeografia e fitosociologia della regione nord-Adriatica, con interessi estesi alla fitochimica, alla cartografia vegetazionale e alla gestione ambientale. Da naturalista a tutto tondo, portò un contributo fondamentale nella definizione della rete dei parchi e delle riserve naturali del Friuli Venezia Giulia e dei loro strumenti valutativi e gestionali, e quindi nella gestione a livello locale del progetto “Natura 2000 – BioItaly”, di cui fu uno dei promotori a livello nazionale.

Socio della Società Botanica Italiana, della Società di Scienza della Vegetazione, della Società est-alpino-dinarica di Fitosociologia e di molteplici altre società scientifiche, era membro corrispondente dell’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Lubiana (Slovenia), revisore regionale per Hegi “Illustrierte Flora von Mitteleuropa”, referente regionale per il progetto “Atlas Florae Europaeae” (Helsinki), nonché componente dei Comitati redazionali di diverse riviste italiane e internazionali.

Instancabile escursionista, con un gruppo di appassionati si prefisse di esplorare ogni montagna, valle e angolo della nostra regione, descrivendo (da solo o in collaborazione con colleghi) un importante numero di nuove specie e mappando la distribuzione di migliaia di piante. A rimarcare il suo importante contributo alla conoscenza della flora e vegetazione di questo angolo del mondo, gli sono state dedicate due specie, Pinguicula poldinii J.Steiger & Casper e Ranunculus poldinii Dunkel.

Grande maestro per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e collaborare con lui, con Poldini scompare una figura sempre più rara, quella del naturalista, di cui questo mondo ha invece sempre più bisogno.

 

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Assegnata a UniTS la Rosa d'Argento di Confcommercio

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L'Università di Trieste ha ricevuto la Rosa d'Argento 2024, riconoscimento che la Confcommercio provinciale assegna a quanti, grazie al loro impegno professionale e ai risultati raggiunti, hanno contribuito alla crescita del prestigio del capoluogo giuliano.

Il premio, giunto alla 42esima edizione, è stato consegnato al rettore Roberto Di Lenarda nel corso dell'evento "Buon Anno Trieste", che si è svolto al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia “Politeama Rossetti”.

Confcommercio ha motivato l'attribuzione del riconoscimento sottolineando il percorso storico dell'Ateneo giuliano, l'importanza della sua crescita nel corso di questo secolo di vita per lo sviluppo del territorio, i livelli di eccellenza raggiunti e la sua reputazione internazionale:

«Nonostante l’aspirazione della città di disporre di un proprio ateneo risalga al XVIII secolo, in concomitanza con lo sviluppo portuale ed emporiale del territorio, è solo con il regio decreto dell’8 agosto 1924 che a Trieste nacque l’”Università degli Studi Economici e Commerciali”, di cui il primo Rettore fu l’insigne giurista Alberto Asquini.

Con il passare degli anni, l’ateneo, dove hanno insegnato docenti illustri e appreso studenti destinati a divenire figure importanti in vari ambiti professionali e settori della conoscenza, ha sviluppato costantemente la propria offerta formativa che oggi conta oltre 120, fra corsi di laurea, laurea magistrale, scuole di specializzazione, dottorati di ricerca, master di 1° e 2° livello, corsi di perfezionamento corsi di perfezionamento e alta formazione.

Una realtà quella del nostro Ateneo che investe anche nello sviluppo del polo universitario di Gorizia e che è riconosciuto come una delle migliori università italiane: è infatti stabilmente ai vertici delle classifiche nazionali, oltre ad essere tra i pochi atenei italiani presenti anche nei ranking internazionali.Il sistema di valutazione del Ministero dell’Università e della Ricerca l'ha collocato nella Fascia A, quella di eccellenza, grazie a qualità dell’offerta formativa, attenzione per la crescita anche personale degli studenti e vocazione internazionale.

Un ateneo divenuto il baricentro della ricerca scientifica e tecnologica del territorio e che contribuisce incessantemente alla nascita e crescita di numerosi soggetti ed enti componenti il Sistema Trieste. Un’università, da ultimo, capace pure di attrarre studenti e ricercatori da ogni dove che hanno contribuito a rafforzare apertura alla diversità, all’inclusione e alla dinamicità della città tutta. Ed è alla luce di tutto ciò che desideriamo assegnare all’Università di Trieste, di cui ricorre peraltro il Centenario, la “Rosa d’Argento». 

Tra i premi assegnati nel corso della serata una Rosa di Cristallo è stata assegnata anche ad Anna Gregorio, docente di Astrofisica dell'Università di Trieste, per la sua fama internazionale di studiosa che ha collaborato alla definizione di numerose applicazioni e strumentazioni di altissimo livello, dai telescopi ai nano satelliti, inseriti anche nell’ambito di missioni spaziali. È stato, inoltre, sottolineato come i suoi studi abbiano consentito l’attuazione di progettualità innovative utili anche al mondo produttivo più avanzato.

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All'Ateneo giuliano la 42esima edizione del premio attribuito a quanti hanno contribuito alla crescita del prestigio di Trieste. Ad Anna Gregorio assegnata una Rosa di Cristallo
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UniTS ricorda il ricercatore Guglielmo Zingone

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È scomparso improvvisamente il dott. Guglielmo Zingone, ricercatore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Trieste.

Laurea in Farmacia, dal 1991 aveva svolto il ruolo di collaboratore tecnico presso il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche incaricato, in particolare, del Laboratorio Galenico. Da novembre 2000 aveva poi assunto il ruolo di ricercatore universitario alla Facoltà di Farmacia rivolgendo la sua attività di ricerca agli studi preformulativi e alla caratterizzazione dello stato solido.

Primo docente di Cosmetica dell’ateneo giuliano, per più di vent’anni Guglielmo Zingone ha tenuto corsi per gli studenti di CTF, Farmacia, Tecniche Erboristiche dell’Università di Trieste, Tecniche della Prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro e per il corso di perfezionamento in Fitoterapia.

Membro di diverse Commissioni del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, Guglielmo Zingone ha contribuito costantemente non soltanto alla crescita del Dipartimento stesso ma anche alla cura della Didattica di Farmacia e Chimica e Tecnologia Farmaceutiche.

Instancabile relatore di tesi, ha laureato un numero davvero considerevole di studenti di Farmacia, Chimica e Tecnologia Farmaceutiche e Tecniche Erboristiche, supervisionando oltre a innumerevoli elaborati compilativi, svariate tesi sperimentali svolte in Dipartimento o in aziende Cosmetiche, Farmaceutiche o nell’ambito di progetti Erasmus. È stato anche supervisore di due tesi di dottorato in Scienze Chimiche.

La sua improvvisa scomparsa coglie impreparati e profondamente commossi i colleghi, amici e i tanti studenti, lasciando un vuoto scientifico, didattico e ancora di più umano per l'amabilità, la generosità e il garbo che lo caratterizzavano.

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EUT partecipa alla fiera “books UP! I libri delle University Press”

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Nell’ambito del Macerata Humanities Festival che si terrà dal 27 al 30 settembre 2023, si svolgerà la fiera dedicata all’editoria universitaria “books UP! I libri delle University Press”, presso la Sala Sbriccoli del Casb (Piazza Oberdan, 4 – Macerata), il 27 e il 28 settembre 2023. Tra i protagonisti ci sarà anche EUT Edizioni Università di Trieste, con le collane, i periodici e le ultime novità editoriali.

Talk, incontri con gli autori, mostre: davvero molti gli appuntamenti tra cui scegliere. Il programma prevede anche un focus sul volume "Il potere del pifferaio magico. Dalle fake news al populismo digitale: la risposta della scienza", a cura di Gianna Fregonara (Upi), a partire dal quale il 28 settembre, ore 10-12, in Sala Sbriccoli, CASB, avrà luogo la Tavola rotonda:

"Informazione e fake news: la ricerca della verità e la critica delle fonti", moderata dalla dott.ssa Gianna Fregonara.

Sul catalogo del sito EUT si può prendere visione delle novità pubblicate, acquistabili sul sito della nostra casa editrice, ma anche scaricabili gratuitamente in formato pdf sull’Archivio digitale di Ateneo OpenstarTs.

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Edizioni Università di Trieste a Macerata
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Ue conferma North Adriatic Hydrogen Valley progetto “faro”. Il ruolo UniTS

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La proposta progettuale Horizon Europe “North Adriatic Hydrogen Valley”, presentata a settembre 2022 (HORIZON-JTI-CLEANH2-2022-06-01 - Hydrogen Valley large scale) è stata ammessa alla fase di preparazione del Grant Agreement che stabilirà nei prossimi mesi l’esatta destinazione e distribuzione del finanziamento.

La notizia è stata resa pubblica dalla Commissaria europea per l’Innovazione, ricerca, cultura, istruzione e giovani Mariya Gabriel  LEGGI 

Il ruolo dell’Università degli Studi di Trieste

UniTS è stata fra gli enti promotori della “North Adriatic Hydrogen Valley” già dal 2021 e attualmente è referente degli enti di ricerca del FVG coinvolti nel progetto.

In particolare, nel progetto Horizon Europe appena approvato dall’UE, l’ateneo si occuperà dello sviluppo di strumenti e modelli matematici a supporto della progettazione e della gestione degli impianti oltre che dell'attivazione di percorsi formativi dedicati alle nuove figure professionali richieste dall'utilizzo delle nuove tecnologie.

Il valore delle attività dell’Università degli Studi di Trieste nell’ambito del progetto “North Adriatic Hydrogen Valley” è di 800.000€, con un cofinanziamento al 50%.

“L’UE, con la decisione di finanziare con fondi Horizon Europe le Hydrogen Valley, ha impresso una fondamentale accelerazione alla realizzazione del progetto che riguarda anche il nostro territorio. Progetto per cui il nostro Ateneo si è adoperato fortemente favorendo l'interconnessione tra Regione Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia, le aziende e la sinergia fra gli enti di ricerca del territorio in modo da amplificarne le potenzialità”, commenta il Rettore dell’Università di Trieste, Roberto Di Lenarda.

“La nostra è una zona in cui, grazie alla realizzazione della North Adriatic Hydrogen Valley, sarà possibile sviluppare forti economie di scala e sfruttare le risorse del ricco ecosistema della comunità scientifica del territorio al fine di abbassare il costo dell’idrogeno– ha commentato Rodolfo Taccani, Delegato del Rettore per il Trasferimento Tecnologico e i Rapporti con le imprese di UniTS - Queste valli rappresentano oggi delle zone di sperimentazione e l’obiettivo è quello di realizzarne un numero sempre maggiore in modo da collegarle ed estendere le regioni nelle quali si abbandonerà progressivamente l’utilizzo di fonti fossili a favore dell’energia rinnovabile. Energia raccolta, per quanto possibile, localmente limitando la dipendenza da Paesi lontani”. 

 

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L’ateneo svilupperà modelli matematici a supporto della progettazione e della gestione degli impianti e formerà figure professionali richieste dall'utilizzo delle nuove tecnologie
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Tecniche della Prevenzione primo partner italiano nella rete europea CONRIS per formare i futuri esperti di risk analysis

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Il Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, attivato presso l’Università degli Studi di Trieste, è stato ammesso come primo partner italiano nella rete europea CONRIS.

CONRIS (Cooperation Network for Risk, Safety e Security Studies) è una rete di università con corsi di laurea accreditati per la formazione di esperti nel campo della valutazione e gestione dei rischi, della sicurezza e della prevenzione. La rete CONRIS promuove la collaborazione tra corsi di laurea per favorire a livello europeo la crescita della cultura della sicurezza, attraverso la cooperazione nel settore della ricerca scientifica e tecnica sulle tematiche della risk analysis.

Il CdS in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro è un corso di laurea istituito nel 2003 con sede a Gorizia e forma professionisti esperti nel campo della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, della tutela ambientale, della sicurezza alimentare e della prevenzione collettiva e sanità pubblica.

Il corso di studio di durata triennale offre un percorso formativo ad elevata valenza interdisciplinare, strutturato in insegnamenti specifici, tirocini pratici professionalizzanti, laboratori e seminari specialistici, diretti ad assicurare una visione unitaria e garantire solide conoscenze di base e competenze pratiche nell’ambito dei processi preventivi e di risk analysis nei diversi contesti di vita e del lavoro.

Le tematiche della sicurezza e della prevenzione sono estremamente attuali sia in campo ambientale, sia nei contesti lavorativi, sia nelle produzioni alimentari e molto spesso la gestione del rischio richiede un approccio integrato che sappia unire competenze multidisciplinari di tipo tecnico-scientifiche, giuridiche e sanitarie e una visione globale rispetto ai possibili impatti connessi ai fattori di rischio.

L’ingresso nella rete CONRIS rappresenta un riconoscimento della qualità didattica del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione e costituisce un’importante opportunità per migliorare la preparazione dei futuri esperti della sicurezza, consentendo l’attivazione di programmi di scambio curricolare e di tirocinio Erasmus con gli altri partner della rete.

In un mondo globalizzato le tematiche della valutazione, gestione e comunicazione dei rischi non hanno confini e richiedono il contributo di professionisti capaci di intervenire in scenari complessi, interconnessi ed articolati.

In questa prospettiva, la possibilità di costruire percorsi formativi in un contesto europeo, sviluppando esperienze di studio, di tirocinio o ricerca presso altri atenei accreditati CONRIS rappresenta una straordinaria opportunità di crescita formativa e professionale per i futuri tecnici della prevenzione, che saranno chiamati ad affrontare le grandi sfide della sicurezza del futuro.

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Cooperation Network for Risk, Safety e Security Studies
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