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L’Università di Trieste e il Dipartimento di Ingegneria e Architettura piangono la prematura e improvvisa scomparsa del collega Claudio Amadio, già Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni e in quiescenza dal 30 dicembre scorso.

Una grave perdita umana e professionale che coglie di sprovvista la comunità scientifica dell’Ateneo triestino, e non solo. L’umanità, la competenza, la passione per l’insegnamento e la dedizione che ha sempre trasmesso ai suoi studenti, resteranno vivo ricordo in varie generazioni di Ingegneri Civili formatisi all’Università di Trieste. Allo stesso tempo, le capacità, la lealtà intellettuale e la serietà del suo costante impegno resteranno nella memoria di tutti i colleghi che hanno avuto la fortuna e l’onore di poterlo conoscere.

Claudio Amadio, laureatosi all’Università di Trieste, ha iniziato la carriera accademica in qualità di ricercatore nell’allora Dipartimento di Ingegneria Civile, poi Professore Associato e quindi Ordinario. In tale ruolo ha tenuto numerosi insegnamenti del settore scientifico disciplinare di Tecnica delle costruzioni, compresi quello di Costruzioni in Acciaio, Progetto di strutture, Costruzioni in Zona Sismica.

La sua attività scientifica, particolarmente ricca e sempre ampia negli anni, ha riguardato ricerche teoriche, numeriche e sperimentali svolte su temi di base e applicativi relativi alle strutture in acciaio, composte acciaio-calcestruzzo, legno, vetro, sia per nuove costruzioni che per interventi sull’esistente.

Amadio è stato coautore di oltre 250 lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali e atti di convegno internazionali. Responsabile scientifico di numerosi progetti e unità di ricerca locali, tra cui due PRIN e numerosi task RELUIS, in collaborazione con numerosi Atenei e realtà industriali. Negli anni, ha tenuto numerosi corsi di formazione professionale presso gli Ordini degli Ingegneri delle Provincie di Trieste, Udine, Gorizia, Pordenone, Treviso, Venezia.

Di particolare rilievo la sua partecipazione a gruppi di lavoro e di studio e a commissioni, nazionali e internazionali, riguardanti vari aspetti strutturali. Tra questi spiccano il Gruppo di studio che ha predisposto la norma CNR-DT 210/2013 “Istruzioni per il progetto, l’esecuzione e il controllo delle strutture di vetro”; il Gruppo di lavoro dell’UNI sulle strutture in vetro, la sottocommissione CEN GLASS 11 per la stesura del nuovo Eurocodice sulle strutture in vetro, e molti altri. Docente afferente al Dottorato di Ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile prima, e Ingegneria Civile e Architettura (Dottorato Inter-Ateneo tra le Università di Trieste e Udine) a partire dal 2016.

Claudio Amadio è stato inoltre direttore del Master Universitario di II° livello in “Progettazione Antisismica delle Costruzioni” (MUPAC), tenutosi presso il Polo Universitario di Gorizia dal 2007 al 2011. Negli anni, è stato Coordinatore del Corso di Studi per la Laurea Triennale e Magistrale in Ingegneria Civile presso l’Ateneo triestino. Relatore di oltre 100 laureandi e numerosi Dottori di Ricerca, ha sempre mantenuto viva la passione per la ricerca. Di particolare interesse le tematiche inerenti la formulazione di elementi finiti per lo studio delle strutture; la dinamica lineare e non lineare, formulazioni variazionali; il comportamento di murature; l’analisi di collegamenti semi-rigidi composti e analisi di telai composti semicontinui in zona sismica; la progettazione di travi composte acciaio calcestruzzo, pannelli sandwich; travi composte legno-calcestruzzo e unioni legno-legno; le strutture speciali in acciaio, vetro o vetro-acciaio; l’ottimizzazione strutturale e l’analisi sismica di svariate tipologie e sistemi strutturali.

Lascia un gran vuoto tra i colleghi che hanno avuto modo di incontrarlo in vari contesti di didattica e ricerca e di confrontarsi fino all'ultimo su progetti in corso, ma anche negli studenti che ha sempre continuato a motivare con la passione e la dedizione di sempre.