Data notizia 2 February, 2023 Immagine Image Testo notizia Il 31 gennaio 2023 la nave rompighiaccio “Laura Bassi” ha raggiunto la latitudine di 78 gradi sud. Mai nessuna nave era arrivata così a meridione. La mancanza di ghiaccio dovuta al cambiamento climatico ha reso possibile questo record. La ricercatrice del Dipartimento di Matematica e Geoscienze UniTS e direttrice del Museo Nazionale dell’Antartide-sezione di Trieste Ester Colizza, a bordo per effettuare ricerche scientifiche, ci ha inviato la cronaca dei primi giorni della spedizione. “Anche quest’anno ho avuto la possibilità di partecipare alla spedizione antartica italiana nel Mare di Ross. Si tratta della XXXVIII spedizione organizzata dal PNRA (Progetto Nazionale di Ricerca in Antartide) ed è la mia ottava spedizione. Sono partita dall’Italia il 27 dicembre 2022 ed arrivata a Christchurch (Nuova Zelanda) il 29 dicembre 2022. Dopo qualche giorno di isolamento fiduciario, con altri 31 ricercatori e tecnici arrivati da tutta Italia e due ricercatori colombiani mi sono imbarcata sulla nave rompighiaccio Laura Bassi per partecipare al primo leg (campagna oceanografica) dei due previsti per questa spedizione. Il 6 gennaio 2023 la rompighiaccio ha mollato gli ormeggi dal porto di Littelton e ha posto la prua in direzione sud superando il 9 gennaio il 60° parallelo, che convenzionalmente segna l’entrata in territorio Antartico. Il mare mosso e molto mosso che ha accompagnato tutta l’attraversata ha mollato la presa l’11 gennaio quando abbiamo superato la cintura di ghiaccio marino che borda l’Antartide in questo periodo e siamo entrati nel Mare di Ross, meta delle nostre ricerche. Abbiamo subito iniziato a lavorare. A bordo, in questo primo leg, ci sono 8 progetti di ricerca finanziati dal PNRA che si occupano di studiare diversi aspetti del mondo antartico: atmosfera, caratteristiche fisiche del corpo d’acqua e le forme di vita subacquee, cartografia e morfobatimetria dei fondali marini e, attraverso la raccolta di materiale sedimentario, quello che sta sotto i fondali marini. Il 17 gennaio siamo arrivati di fronte alla base italiana Mario Zucchelli (MZS) dove è sceso personale di ricerca e sono stati scaricati materiali destinati alla base. Abbiamo poi proseguito fino alla Baia delle Balene dove sono iniziate ricerche per studiare i parametri fisici dell’acqua marina e le specie ittiche che si sono adattate a vivere alle estreme condizioni antartiche. La mancanza di sea ice (ghiaccio marino) davanti alla Ross Ice Shelf, piattaforma di ghiaccio galleggiante che delimita la baia verso terra, ha permesso alla nave di arrivare alla latitudine di 78°44.208 S, il punto più meridionale raggiunto nel Mare di Ross da una nave. Io sono coinvolta direttamente in uno di questi progetti, il progetto GRETA (cooling over the Victoria Land: resolving the Ross Sea response to continental climate change during the last two millennia - responsabile scientifico T.Tesi dell’ISP-CNR) che ha come scopo quello di misurare la variazione dell’estensione del ghiaccio marino e la temperatura del mare negli ultimi 2000 anni attraverso lo studio di sedimenti marini raccolti in particolari aree costiere del Mare di Ross occidentale. Durante questo primo leg ho collaborato anche con un altro progetto che ha recuperato campioni di sedimento per studiare l’avanzamento e il ritiro dei ghiacci avvenuti nel tempo nella baia di Terranova, di fronte alla base italiana. Nei prossimi giorni arriveremo nella base italiana dove saranno sbarcati i ricercatori del primo leg che hanno concluso l’attività del loro progetto e ne imbarchiamo altri che lavoreranno nel leg del mese di febbraio. Io rimango a bordo perché coinvolta in uno di questi altri progetti. Il materiale sedimentario raccolto sarà poi portato in Italia, stoccato presso il Sorting Center del Museo Nazionale dell’Antartide sezione di Trieste, successivamente analizzato e studiato. L’arrivo a Littelton è previsto per il 7 marzo: il giorno dopo si riparte per l’Italia.” La rotta fatta dalla nave durante tutta la 38° spedizione può essere seguita sul sito MYWAY at home attivato da ENEA, responsabile logistico della campagna. La cronaca della spedizione è curata dal giornalista Stefano Valentino, che partecipa alla campagna oceanografica. Fotogallery